Aree estive in città, sconti sulle tariffe e vantaggi per i locali “della movida”

La Giunta del Comune di Bergamo ha deliberato gli spazi che saranno oggetto di bando d’assegnazione per l’estate 2016: una sostanziale conferma rispetto all’anno 2015, con cinque luoghi della città (oltre al Parco della Trucca, il cui bando è stato pubblicato da qualche settimana sul sito del Comune di Bergamo) potenzialmente interessati a diventare luoghi di aggregazione durante la prossima estate.

Oltre ai “classici” spalti di San Michele e San Giacomo, il Comune propone gli spalti di Sant’Agostino, il piazzale degli Alpini e lo spazio esterno al parco Goisis di Monterosso.

Rispetto a questi ultimi tre, si legge sulla delibera approvata oggi dalla Giunta comunale, «si intende, oltre che animare alcune zone della città, promuovere il trasferimento delle attività di somministrazione e svago nelle aree urbane individuate, al fine di contemperare le esigenze di aggregazione di utenza e pubblico, soprattutto giovanile, con quelle del diritto alla quiete e al riposo dei residenti. A tal fine verranno favorite le proposte elaborate da raggruppamenti e reti di esercenti e commercianti le cui attività lavorative insistano in prossimità di tali aree».

In arrivo sgravi e sconti per quello che riguarda la tariffa di occupazione di suolo pubblico: sugli spalti di San Giacomo e San Michele il taglio previsto è del -25% (in accordo con quanto previsto dal regolamento comunale), mentre per le aree di piazzale Alpini, dello spalto Sant’Agostino e dell’esterno del Parco Goisis si prevede un -70% sulla tariffa ordinaria. «Si intende – si specifica nella delibera – riconoscere la particolare valenza del percorso di vivacizzazione di tali aree della città, anche attraverso la cooperazione tra esercizi commerciali».


Una serata a tutta birra. Artigianale e bergamasca

Una serata dedicata alla birra artigianale bergamasca. La propone l’Associazione di promozione sociale Avalon, che si occupa di gusto, musica e incontri e si trova in via Angelo Maj 35/C a Bergamo.

Nella serata di martedì 5 aprile sarà di scena il birrificio Via Priula di San Pellegrino con il suo mastro birraio Giovanni Fumagalli che illustrerà i metodi di produzione della birra artigianale bergamasca, racconterà le ricette del birrificio e condurrà la degustazione.

Si assaggeranno 6 birre di cui 2 di tipologia light, 2 medie e 2 strong. Su tutte, la novità di casa, la Maiz, fatta con diversi tipi di mais (Spinato di Gandino, Rostrato Rosso di Rovetta, Nostrano dell’Isola) provenienti da piccole realtà agricole locali. In abbinamento salumi e formaggi tipici. Il costo è di 30 euro.

Prenotazioni tel. 3201832220 – info@vinomediatica.it


Boccia vince, ma per Confindustria è tempo di profonde riflessioni

Quattro anni sembrano passati invano. Nel 2012 Giorgio Squinzi battè Alberto Bombassei 93 a 82. Stavolta, Vincenzo Boccia ha superato Alberto Vacchi 100 a 91. Confindustria spaccata era e spaccata è rimasta. “E’ segno di vitalità democratica” ha osservato qualcuno. Come a dire che gli imprenditori italiani si sono almeno risparmiati sia le false larghe convergenze del passato che le nomine dall’alto. Un voto che spacca a metà resta, tuttavia, un segno evidente di una difficoltà a vivere da protagonisti, con una linea d’azione chiara e condivisa, tempi in cui gli spazi per le associazioni di categoria, ancorché cariche di gloria, si sono terribilmente ristretti. Una fatica comune alle realtà del mondo economico, dal commercio all’artigianato, e che non risparmia nemmeno di certo i sindacati, a loro volta alle prese con una evidente crisi di rappresentanza che non si traduce ancora in un altrettanto vistoso calo di tessere solo perché le organizzazioni si sono trasformate in centri servizi fiscali e assistenziali.
Tornando a Confindustria, gli addetti ai lavori ci dicono che Boccia, grossomodo come il suo predecessore Squinzi, ha vinto grazie all’appoggio delle società pubbliche (Eni ed Enel in testa), dei colleghi del centro e del sud e di qualche sostegno guadagnato anche nel Nord est. Quella dell’industriale grafico salernitano era indicata come la soluzione nel solco della continuità, in contrapposizione ad una figura “nuova”, impersonificata dal bolognese Alberto Vacchi, imprenditore di successo nel ramo metalmeccanico. A questi, per inciso, è andato il voto (con una sola eccezione) dei colleghi bergamaschi. E su questo fronte si sono schierati anche personaggi del calibro di Luca di Montezemolo, Gianfelice Rocca e Alberto Bombassei. Non è bastato, seppur per soli 9 voti il Consiglio generale di Confindustria ha scelto Boccia.
Starà a lui dimostrare, a partire dal 25 maggio quando entrerà ufficialmente in carica, se gli imprenditori italiani si possono permettere di proseguire lungo il solco tracciato negli ultimi anni da Squinzi all’insegna del basso profilo e della sostanziale accettazione di un ruolo di mera testimonianza rispetto alla politica del governo (e di quello di Matteo Renzi, in particolare). Sia chiaro, nessuna nostalgia dei tempi in cui l’assioma era, per intenderci, “ciò che è bene per la Fiat è bene per il Paese”, ma come promotori di sviluppo e portatori d’ interessi, nell’ambito del confronto e della contrattazione tra le parti, gli industriali hanno il diritto-dovere di far sentire la loro voce. Di essere protagonisti, di incalzare chi governa a promuovere cambiamenti e riforme, di confrontarsi e scontrarsi con i sindacati. Di proporre al Paese idee e progetti che lo aiutino a mettersi al passo con il resto d’Europa e del mondo.
Il collateralismo, quando non la subalternità alla politica, specie quando la politica alza troppo la cresta e presume di essere autosufficiente, non paga. Asseconda, forse, qualche ambizione personale o regala a qualcuno l’illusione di poter sopravvivere. Non dà, invece, nessuna garanzia sul futuro. Ma detto questo, a chi, prima con Bombassei (il cui successivo ingresso in Senato non ha giovato) e ora con Vacchi, ha tentato la carta del cambiamento è doveroso chiedere una riflessione autocritica. Due sconfitte consecutive non possono essere derubricate come banali incidenti di percorso. Sì, avranno prevalso le solite logiche correntizie e, più in generale, le consolidate manovre di potere di cui gli industriali, certi industriali, non sono meno esperti dei politici che tanto criticano. Converrà però anche interrogarsi se l’auspicato rinnovamento possa concentrarsi solo nella pur fresca e intraprendente biografia di un candidato presidente.


Elezioni Enasarco, seggio in Ascom

fondazione enasarcoPer la prima volta gli agenti di commercio e le ditte mandanti aderenti ad Enasarco possono eleggere l’assemblea dei delegati che procederà alla nomina del presidente. Il voto si effettua on line dal primo al 14 aprile. Per agevolare gli aventi diritto sono a disposizione anche sedi elettorali “fisiche”. L’Ascom di Bergamo è una di queste. È perciò possibile rivolgersi all’area accoglienza soci di via Borgo Palazzi 137 e farsi accompagnare nella postazione di voto per esprimere la propria preferenza. Gli orari di apertura del seggio vanno dalle 8.45 alle 12 e dalle 14.15 alle 17.

La Fondazione Enasarco ha attivato un numero verde gratuito dedicato alle elezioni: 800 901 451

Il voto in dieci mosse

  • L’elettore grazie al certificato elettorale apre l’urna elettorale
  • Nell’urna elettorale indica il proprio numero di cellulare
  • Sul cellulare riceve un codice PIN di sei cifre
  • Il PIN di sei cifre va riportato sull’urna in un apposito campo. In un altro campo della stessa schermata bisogna indicare il numero di matricola (per gli agenti) o di posizione (per le aziende)
  • L’elettore deve confermare la propria identità con un’assunzione di responsabilità
  • Voto:ogni elettore può scegliere una sola lista
  • Per esprimere un voto bisogna cliccare sul simbolo o sul nome della lista e poi dare conferma con un click sul tasto “Vota”
  • Non è possibile votare scheda bianca
  • Non è possibile annullare la scheda
  • Dopo aver espresso il voto, l’elettore riceve un messaggio con una ricevuta dell’operazione appena conclusa.


Nuovi gusti alla frutta, sfida tra venti gelatieri bergamaschi

Venti gelaterie e 8 allievi delle tre scuole alberghiere bergamasche si sfideranno lunedì 4 aprile a colpi di gelato per aggiudicarsi la quarta edizione del Concorso di gelateria Artigianale, promosso dai Gelatieri bergamaschi aderenti ad Ascom.

Il tema scelto per l’edizione 2016 è “La frutta, abbinamenti di sapori e di colori”. Teatro della sfida l’Istituto Alberghiero “I.I.S. Serafino Riva” di Sarnico, dove a partire dalle ore 16 di lunedì prossimo avrà luogo il concorso che terminerà con la cena di gala e le premiazioni.

Il tema di quest’anno è indirizzato, in particolare, allo studio e all’abbinamento di due nuovi gusti di gelato alla frutta, un tema stimolante, che mette in gioco tutta la creatività e la professionalità dei gelatieri.

I nuovi gusti saranno valutati da una giuria qualificata, presieduta dal Maestro Pierpaolo Magni, fondatore della Coppa del Mondo di Gelateria, e composta da Bruno Federico (Ristorante “La Caprese”), Petronilla Frosio (Ristorante “Posta”), Roberto Proto (Ristorante “Il Saraceno”) ed Elio Ghisalberti (giornalista enogastronomico).

La giuria attribuirà un punteggio a seconda del gusto, dell’originalità e dell’armonia degli abbinamenti ma anche della consistenza, dell’aspetto visivo e dei colori naturali.

Queste le gelaterie in gara

1. Fior di Panna – Almenno San Bartolomeo
2. Mamma Mia – Antegnate
3. Selz Cafè – Clusone
4. Sweet Anastasia – Curno
5. Sottosopra – Dalmine
6. Gelatissimo – Darfo Boario Terme
7. Melograno – Madone
8. Bar Commercio – Osio Sotto
9. Dolce Sogno – Roncola San Bernardo
10. La Gatteria – Sarnico
11. San Marco – Sarnico
12. Mej – Sarnico
13. La Gatta – Sarnico
14. Lo chef del gelato – Trescore Balneario
15. Gelatiamo – Treviolo
16. La Crem – Vertova
17. L’Oasi – Villongo
18. Il Gioppino – Zanica
19. La voglia matta – Zanica
20. Artigel – Zanica

e gli studenti

1. I.I.S. Serafino Riva di Sarnico : Alfredo Salvoldi, Lorenzo Salvoldi e Federica Tambini
2. I.P.S.S.A.R San Pellegrino Terme: Miriana Cassis, Michele Bielli e Alessandra Roncelli
3. I.P.S.S.A.R. Alfredo Sonzogni di Nembro: Silvia Traina e Camilla D’Amico


Architetti, Datei la nuova “guida” dell’Ordine di Bergamo

Architetti_Il ConsiglioMarcella Datei è il nuovo presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo. 49 anni, nata a Mantova, Datei vive e lavora a Bergamo. Si occupa prevalentemente di opere pubbliche; ha maturato esperienze con istituzioni provinciali, regionali e con la Comunità Europea. Nell’ambito dell’attuale Consiglio ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di vicepresidente ed è stata referente delle iniziative promosse dall’Ordine in coordinamento con l’Amministrazione comunale a sostegno della candidatura delle Mura Venete a Patrimonio Unesco. Succede ad Alessandra Ferrari, recentemente eletta al Consiglio Nazionale degli Architetti.

Nell’ambito del Consiglio che ha eletto il nuovo presidente, sono state confermate le cariche di segretario per Arianna Foresti e tesoriere per Alessandra Morri e sono stati nominati quali vicepresidenti Remo Capitanio e Gianpaolo Gritti. “Il nostro Ordine – commentato Datei – ha dimostrato negli anni di essere in prima linea per contribuire alla crescita della professione anche distinguendosi a livello lombardo e nazionale”. L’attuale esecutivo che affiancherà il presidente è composto dai consiglieri: Arianna Foresti, Alessandra Morri, Remo Capitanio e Gianpaolo Gritti, Guglielmo Clivati, Giuseppe Joi Donati, Riccardo Invernizzi, Silvia Lazzari, Sandra Susana Marchesi, Chiara Raffaini, Stefano Tacchinardi, Giuseppina Valdani e Sara Zenti.


Aeroporto, inaugurata la rotta Orio-Monaco di Baviera

Bmi Regional ha inaugurato oggi la nuova tratta Orio al Serio-Monaco di Baviera, operata in collaborazione con Lufthansa e in code-share con i numeri dei voli BM e LH. Effettuati con aeromobili Embraer 135 e 145 da 37 e 45 posti, i voli hanno una frequenza giornaliera e dal 15 aprile le partenze saranno due volte al giorno dal lunedì al venerdì. L’orario dei voli è stato adattato per garantire collegamenti senza soluzione di continuità per viaggiatori d’affari o turisti in oltre 200 destinazioni tramite la rete Monaco della compagnia mondiale Lufthansa. Le tariffe oggetto della tratta, a partire da 90 euro, includono posto a sedere assegnato, check-in rapido fino a 30 minuti prima della partenza, 20 kg di bagaglio da stiva, bevande e snack a bordo. I voli sono già prenotabli dal sito www.flybmi.com. L’arrivo del volo inaugurale sull’Aeroporto di Milano Bergamo è stato salutato con una speciale torta celebrativa e il tradizionale arco d’acqua dei Vigili del Fuoco che ha irrorato l’Embraer 135 proveniente da Monaco alle 9:20 del mattino e decollato alle 9:45 diretto all’aeroporto bavarese. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato in rappresentanza di SACBO il presidente Miro Radici e il direttore generale Emilio Bellingardi; per Bmi Regional, Ian Woodley (fondatore e consigliere della compagnia aerea), Alwin Hollander (direttore commerciale), Fabrice Binet (Sales/Business Development); Presenti Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Gianluigi Pievani, in rappresentanza del Comune di Orio al Serio, Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Angelo Carrara, presidente dell’Associazione Artigiani Bergamo.

“E’ motivo di grande soddisfazione vedere il nostro aeroporto nuovamente collegato alla capitale della Baviera e a uno dei più principali hub europei che, grazie alla rete di Lufthansa, permette di proseguire per le principali destinazioni internazionali e intercontinentali – sottolinea Giacomo Cattaneo, aviation director di SACBO – Viene a realizzarsi una opportunità fortemente sollecitata dalle componenti business concentrate nella catchment area del nostro aeroporto, che necessitano di un collegamento diretto con la regione della Baviera e nel contempo di raggiungere destinazioni con voli di lungo raggio. Ciò diventa possibile grazie all’accordo di codeshare tra Bmi Regional e Lufthansa, che consente di utilizzare l’aeroporto di Bergamo ed effettuare una singola operazione di check-in per procedere direttamente alla destinazione finale con tempi di transito ridotti nello hub di Monaco. I passeggeri che scelgono di volare dall’aeroporto di Milano Bergamo possono godere di servizi confortevoli – aggiunge Cattaneo – A quelli che salgono a bordo degli aeromobili Bmi Regional viene riservato l’accesso dedicato ai controlli di sicurezza utilizzando la corsia Fast Track, beneficiando di un accesso rapido e veloce al terminal partenze”. Jochen Schnadt, Chief Commercial Officer di bmi regionale ha commentato: “Siamo entusiasti di mettere il nostro marchio, con il suo bagaglio di affidabilità e servizi professionali, a disposizione dei passeggeri che viaggiano per lavoro e turismo sulla rotta tra Milano Bergamo e Monaco di Baviera”.


Multe a Bergamo, nel 2015 un ricorso ogni 140 sanzioni

“I dati inerenti alle contravvenzioni elevate nell’anno 2015 confermano che la tanto paventata esplosione del loro numero rispetto all’anno precedente non vi è stata”: Il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Bergamo Sergio Gandi risponde così all’interpellanza del consigliere Stefano Benigni, che aveva paventato un incremento del 50% delle sanzioni elevate dalla Polizia Locale del Comune di Bergamo rispetto al 2014.  Gandi ripercorre i numeri del sistema sanzionatorio della Polizia Locale, numeri presentati alla stampa e all’attenzione dell’opinione pubblica nel gennaio scorso. Emergono alcuni dati interessanti: la violazione più diffusa risulta ovviamente – vista la natura stessa della Polizia Locale, deputata soprattutto a controlli riguardanti la viabilità cittadina – essere la sosta vietata (art. 7 e 158 C.d.S.), con un totale nell’anno 2015 di 80.000 sanzioni circa; i ricorsi sono circa un centoquarantesimo del totale delle sanzioni elevate complessivamente. Delle circa 140mila multe comminate per varie infrazioni nel 2015, poco più di mille sono stati i ricorsi presentati, dei quali 136 avanti al Giudice di Pace, 848 avanti alla Prefettura, 78 al Sindaco.

“I dati inerenti le contravvenzioni – prosegue il vicesindaco Gandi nella sua risposta – elevate nell’anno 2015 confermano che la tanto paventata esplosione del loro numero rispetto all’anno precedente non vi è stata. Nonostante le reiterate polemiche relative a controlli effettuati dalla Polizia Locale giudicati da alcuni “inopportuni”  o eccessivamente severi (…), si conferma, innanzi tutto, che i vigili agiscono, quanto alle contravvenzioni, limitandosi ad applicare il Codice della Strada, a pianificare i controlli in ogni area e quartiere della città e a dare seguito alle eventuali segnalazioni dei cittadini, senza attenersi a direttive specifiche che la “politica” abbia – del tutto inopportunamente – ad attribuirle. La politica può e deve, al più, segnalare le aree critiche da presidiare o controllare, nulla più. Si rammenta che invitare un pubblico ufficiale a non adottare un provvedimento dovuto ex lege, così come per un pubblico ufficiale non sanzionare un comportamento vietato, costituisce un fatto penalmente rilevante”.


Ecco chi è il presidente designato

Vincenzo Boccia è stato designato presidente di Confindustria. Per l’elezione definitiva si dovrà attendere il voto dell’assemblea privata il prossimo 25 maggio. Su 198 aventi diritti al voto, e 192 votanti, l’industriale salernitano ha incassato 100 voti. Esce di scena il “rivale”, l’industriale bolognese Alberto Vacchi, che ha avuto 91 dei voti espressi dal consiglio generale di via dell’Astronomia. Una scheda bianca. Boccia, che succede a Giorgio Squinzi, vanta un forte impegno associativo. Classe 1964, nato a Salerno, è ad. dell’azienda di famiglia. E’ sposato ed ha due figlie. È laureato in Economia e Commercio ed è amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia, azienda di famiglia che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. La società, nata dall’intuizione del padre, Orazio Boccia, attualmente conta 160 dipendenti ed ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro per un terzo realizzato all’estero. Ha uffici, infatti, anche in Francia, Germania, Danimarca e Libano. L’attività di Boccia in Confindustria risale agli inizi degli anni Novantacon la sua partecipazione attiva al Gruppo dei Giovani Imprenditori. Nel 2000, dopo essere stato presidente degli under 40 di Salerno e leader regionale dei Giovani della Campania, è stato scelto da Edoardo Garrone come vicepresidente nazionele dei Giovani. Un forte ruolo lo ha assunto anche nella Piccola Industria. Nel 2003 è stato eletto presidente regionale della Campania e nel 2005 vicepresidente nazionale. Nel 2009 ha assunto la carica di presidente nazionale della Piccola Industria e, di diritto, quella di vicepresidente di Confindustria. In qualità di presidente della Piccola è entrato nella Commissione di riforma presieduta da Carlo Pesenti che ha disegnato il nuovo assetto organizzativo del sistema. Successivamente è stato designato come componente del Comitato per l’Implementazione della Riforma Pesenti che ha riscritto lo statuto confederale. Dal 2003 al 2007 è stato presidente di Assafrica e Mediterraneo. Boccia ha inoltre posto grande attenzione, nella sua attività, ai temi dell’accesso al credito e della finanza a misura d’impresa. Dal 2010 è numero uno dell’Advisory Board per le Pmi presso Borsa Italiana. Attualmente ricopre, in Confindustria, la carica di consigliere delegato al credito e di presidente del Comitato tecnico Credito e Finanza di Confindustria.

 


Lotta allo spreco alimentare, l’Ascom accende i riflettori sulle buone prassi

cibo_sprecoSabato 2 aprile, all’Università di Bergamo, in via Dei Caniana 2 (Aula Galeotti), a partire dalle 9,30, si terrà un convegno sul tema dello spreco alimentare e della legge che su questo argomento è in discussione in Parlamento. Il convegno è promosso dall’onorevole Elena Carnevali e vedrà la presenza anche del ministro bergamasco Maurizio Martina e del rettore Remo Morzenti Pellegrini. Al tavolo dei relatori – con l’obiettivo di raccontare le buone prassi -, saranno presenti, tra gli altri, anche Roberto Capello, presidente dell’Aspan e Oscar Fusini, direttore dell’Ascom. “Il mio compito – evidenzia Fusini – sarà quello di raccontare alcune esperienze virtuose di imprese commerciali che ho raccolto. Personalmente ritengo che lo spreco alimentare nel commercio, almeno per ciò che concerne la vendita, sia oggi molto contenuto mentre molto c’è ancora da fare sul versante dell’educazione dei consumatori. Credo però che la nuova legge sia anche l’occasione per offrire un nostro contributo in un tema di forte attualità e per valorizzare i comportamenti virtuosi e di Responsabilità Sociale di Impresa dei nostri associati”.

Il programma del convegno sullo spreco alimentare