Si chiude l’anno accademico di “Let’s Synergy” che ha visto tra i banchi i giovani imprenditori delle principali associazioni di categoria bergamasche impegnati in lezioni di export, affascinati da case histories di successo, alle prese con social network, differenze culturali da considerare, dati e prospettive da ponderare e prendere in considerazione. È in programma giovedì 3 luglio, alle 19, al Castello di Malpaga, storica residenza in Lombardia del Capitano Bartolomeo Colleoni, l’ultimo appuntamento del percorso formativo Let’s Synergy International, promosso dal Coordinamento dei Gruppi Giovani di Ascom, Ance, Confartigianato e Confindustria per orientare i giovani capitani di impresa.
Il tema al centro dei cinque incontri che si sono svolti sin ora a partire dal primo appuntamento a novembre, hanno avuto al centro l’internazionalizzazione e l’export. Per far allargare gli orizzonti imprenditoriali e dare una svolta allo sviluppo globale della propria attività, il tema dell’internazionalizzazione è stato affrontato sotto diversi aspetti tra i quali la crescita di marginalità, l’efficienza organizzativa e le forme d'aggregazione all’estero, la comunicazione innovativa, l’uso dei social network e il posizionamento sui motori di ricerca e sui mercati internazionali, fino alla gestione del personale, alla formazione e al multiculturalismo. "Per fare business è anche indispensabile avere capacità di negoziare all’interno di culture diverse, consapevoli delle differenze e instaurando una comunicazione efficace ed opportuna tra le parti" sottolinea Nicol Perquis, team leader del percorso formativo.
Durante la serata finale i giovani imprenditori saranno coinvolti insieme ai presidenti senior, ai presidenti junior e ai funzionari delle organizzazioni che nel 2013 hanno dato vita al Coordinamento in un avvincente gioco formativo a squadre, che si propone di stilare una sorta di vademecum necessario per approcciarsi all’export. La serata conclusiva rappresenta anche l’occasione per analizzare gli importanti spunti emersi negli incontri precedenti che hanno permesso ai partecipanti di sviluppare spirito di squadra e visioni strategiche. Imprenditori junior e senior fanno il punto sul percorso intrapreso finora.
Il presidente dell'Ascom e della Camera di Commercio
Malvestiti: "Bisogna creare un nuovo modello territoriale"
“Le esperienze internazionali dei distretti del commercio ci insegnano che essi rappresentano senza dubbio il futuro e la sfida del terziario, attraverso l’esigenza di fare rete e di creare un nuovo modello territoriale dal respiro internazionale. Chiediamo ai nostri giovani di portare la loro freschezza all’interno dei nostri borghi, implicandosi nei distretti del commercio, strumento privilegiato per il rilancio del settore soprattutto in vista di Expo 2015. L’Esposizione Internazionale ci consentirà di confrontarci con il resto del mondo e di mettere alla prova la nostra capacità di accogliere visitatori e turisti provenienti da centinaia di Paesi. Sul fronte dell’internazionalizzazione, i dati congiunturali mostrano una sostanziale tenuta dell’export, un motivo in più per allargare i confini imprenditoriali in questo momento storico. Nella promozione del territorio all’estero si inserisce, oltre ai contratti siglati con i Paesi che parteciperanno all’Esposizione, l’accordo siglato con la Camera di commercio nazionale cinese a Pechino per promuovere i nostri prodotti in un mercato in grande fermento come quello cinese”.
Giovani Imprenditori dell'Ascom
Bonicelli: "La sfida da cogliere è quella di aprirsi al mondo"
“Il fare rete realmente o virtualmente è stimolante, perché ci permette di trovare e sperimentare nuove opportunità, condividere esperienze e allargare i nostri confini. La comunicazione, intesa nel suo significato tout court di mettere qualcosa in comune con gli altri, è il primo fondamentale passo di questo processo e i social network offrono oggi la possibilità di essere costantemente connessi con il mondo intero. La sfida da cogliere, specialmente per le piccole attività del commercio, del turismo e dei servizi, è quella di aprirsi al mondo e per farlo basta un click. Internet moltiplica le opportunità e i social consentono di amplificare gli effetti, di promuovere costantemente la propria attività, di intercettare i bisogni e di stare più vicini ai nostri clienti. Il lavoro fatto sui social network ci ha educato ad aprirci, a fare attenzione a ciò che accade attorno a noi e a valorizzare il nostro territorio, i nostri legami e le nostre imprese. Basta solo mettersi alla prova con strumenti innovativi per aprire al mondo la porta della propria attività”.
Il presidente di Confartigianato Bergamo
Carrara: "Sempre più decisiva la condivisione delle proprie capacità"
“I nostri Giovani imprenditori, con il percorso “Let’s Sinergy International” hanno dimostrato di saper mettere in pratica concetti su cui stiamo insistendo da anni, che sono ormai necessari per la competitività e per saper guardare con occhi nuovi un mondo completamente cambiato: ovvero l'esser in grado di fare squadra, l’aggregazione, la condivisione di reciproche capacità per raggiungere obiettivi comuni”. Il primo passo sta nella formazione: “Abituarsi a questo modo di lavorare, già a partire dalla formazione, è un investimento per il futuro dell’imprenditoria, soprattutto quella medio-piccola che di fronte a un mercato sempre più complesso e tecnologico rischierebbe di essere tagliata fuori. Una della chiavi di volta per essere competitivi è, inevitabilmente, l’internazionalizzazione. E in questa direzione anche le Organizzazioni di rappresentanza devono fare la loro parte, investendo sull’alta formazione, sull’organizzazione di missioni all’estero, sulla preparazione linguistica e culturale, oltre che commerciale”.
Il presidente dei Giovani Artigiani
Lo Sasso: "Ci deve essere la volontà di guardare oltre il nostro orticello"
“Con il Coordinamento Giovani Bergamaschi abbiamo superato i nostri confini sotto diversi aspetti per valicare i nostri orizzonti in modo strutturale e culturale, analizzando dati sull’export e prestando attenzione a come si muove il resto del mondo. Mentre si lavorava insieme per un unico obiettivo ci siamo accorti che noi per primi, con le nostre associazioni, siamo riusciti a superare i confini di appartenenza. Il percorso “Let's International” anche quest’anno ha contribuito a farci cambiare culturalmente. La vera apertura a nuovi mercati e clienti internazionali parte dalla nostra testa e dalla nostra volontà di guardare oltre il nostro orticello. Come presidente dei Giovani Artigiani, mi sento di proseguire nella strada della contaminazione con i rappresentanti delle altre associazioni perché il valore aggiunto risiede nella diversità che favorisce la complementarità”.
Il presidente di Ance
Bettineschi: "Unire le forze per valorizzare il territorio"
“Per competere sui mercati internazionali bisogna “fare rete”: da soli e senza esperienza non si va da nessuna parte o quasi. Oggi come non mai la crisi dell’edilizia impone un cambio di mentalità. Occorre mettersi insieme unendo le migliori specializzazioni: sono convinto che chi saprà cogliere le giuste opportunità avrà successo, data l’alta qualità del nostro personale e del know-how che possiamo esprimere. Questo percorso ha portato a tracciare incontro dopo incontro un percorso comune, rispondendo all’esigenza di unire le forze per valorizzare il nostro territorio”
I Giovani Imprenditori di Ance
Fiumi: "Sarà premiato chi saprà muoversi in modo veloce"
“A fronte di un mercato interno ancora fermo, saranno premiate le imprese che sapranno muoversi in modo veloce, rispetto a chi fatica ad adattarsi ai cambiamenti: noi giovani siamo pronti a cogliere questa sfida. Non possiamo stare con le mani in mano a guardare il mondo che cambia. Dobbiamo aprire nuove opportunità e sbocchi allargando i nostri confini”.
Presidente Confindustria Bergamo
Galizzi: "Importante spingere la promozione della cultura d'impresa"
“Da alcuni anni il supporto ai processi di internazionalizzazione delle imprese associate rappresenta uno degli asset prioritari, insieme all’education e all’innovazione tecnologica e organizzativa, su cui sono focalizzati il nostro impegno, i nostri progetti e le nostre azioni. Le ultime rilevazioni congiunturali confermano gli esiti positivi dello sforzo compiuto dalle aziende bergamasche per rimanere competitive sui mercati internazionali, reagendo alla crisi e arginando almeno alcuni degli effetti negativi. Alla luce di quest’analisi, dunque, risulta particolarmente evidente l’importanza di proseguire nella promozione e nel sostegno di una cultura d’impresa sempre più aperta ai mercati, anche accompagnando le imprese che fino ad oggi non hanno manifestato la necessaria sensibilità in tal senso, ancorate a modelli rigidi e anacronistici. Grazie a Let’s Sinergy si è avviata una riflessione comune tra le diverse Associazioni giovanili utile per sostenere un nuovo modello di sviluppo, elaborato anche grazie allo scambio e al dibattito aperto fra le nuove generazioni imprenditoriali provenienti da diversi settori”.
Giovani Imprenditori di Confindustria
Bellini: "Dobbiamo innalzare lo sguardo oltre i cancelli delle aziende"
“Siamo tutti consapevoli dell’importanza di crescere all’estero, una strada che molte nostre imprese hanno intrapreso da tempo ma, come hanno ben evidenziato nei loro interventi gli esperti di Porsche Consulting, il responsabile di divisione Josef Nierling e il project management Giovanni Notarnicola, per massimizzare i benefici di questo significativo passo è necessario poter contare su una chiara visione strategica e su una organizzazione adeguata. Valori che si declinano, per esempio, nella capacità di compensare le variazioni della domanda in mercati diversi e nella possibilità di dedicare nuovo personale all’espansione oltre frontiera. L’esperienza di numerose imprese dimostra che, indipendentemente dalla dimensione, la spinta verso l’internazionalizzazione, se ben gestita, è un potente fattore di modernizzazione dell’azienda. Occorre accompagnare gli imprenditori, supportandoli nelle azioni volte a favorire nuove opportunità di business, che si possono cogliere innalzando lo sguardo oltre i cancelli delle aziende, allargano i confini d’osservazione e favorendo lo scambio di riflessioni ed esperienze”.