Contributi
regionali
a tre ostelli
bergamaschi

Saranno 10 i progetti lombardi che potranno beneficiare del contributo della Regione per adeguare gli immobili sede di ostelli della gioventù di proprietà di Enti pubblici. Gli incentivi per la riqualificazione ammontano a 1.013.884 euro. Entro giugno sarà firmata la convenzione con i soggetti beneficiari e l’iter di riqualificazione delle strutture potrà continuare. Nella Bergamasca riceveranno i fondi il Nuovo ostello di Bergamo (116mila euro), l’ Ostello di Cassiglio (18.327 euro) e l’Ostello Trifoglio di Valtorta (134.466 euro). Grazie ai fondi erogati – sottolinea la Regione – sarà possibile cofinanziare gli interventi di riqualificazione finalizzati alla realizzazione di una o più camere attrezzate per portatori di handicap, all’aumento fino al 60 per cento di camere con bagno privato e alla riduzione dei posti letto per camera fino al massimo di 6 in modo da avere strutture adeguate al Regolamento regionale. Con la delibera arriva quindi una risposta alle esigenze dei giovani e si offre loro la possibilità di fare turismo a prezzi  contenuti, in sedi ospitali e di qualità. Il programma di ristrutturazione e valorizzazione attuato dalla Regione punta a dotare il territorio di strutture all’avanguardia rispetto anche agli altri Paesi europei in cui vi è una cultura dell’ostello più radicata. La rete degli ostelli può contare in Lombardia su 65 strutture attive, 2.673 posti letto disponibili e oltre 236mila presenze nel 2013. A partire dal 2009 sono stati investiti nella rete degli ostelli ben 23 milioni, ottenendo strutture con oltre il 90% delle camere disponibili col bagno privato e un prezzo inferiore ai 30 euro. Il tutto con l’obiettivo di promuovere gli ostelli non solo tra i giovani, ma anche tra le famiglie. Secondo le attuali previsioni di crescita, entro il 2015 anno dell’Expo, in Lombardia ci saranno 80 ostelli, con una capacità di 3mila posti letto e la possibilità di arrivare a 500mila presenze.


D-Street,
cinque
paesi
in festa

Il distretto Morus Alba (Stezzano, Azzano, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica) celebra lo sport e l’arte di strada con road-show, performance, spettacoli, mostre, musica, degustazioni e shopping nei negozi dei centri storici. Si parte il 10 giugno

Dopo l’inaugurazione con “Camminata enogastronomica – Il filo dei sapori”, tenutasi nel settembre 2012, e l’evento “I 5 sensi” tenutosi in cinque serate tra  giugno e luglio dello scorso anno, il Distretto Morus Alba (Stezzano, Azzano S. Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica) anche quest’anno propone una serie di serate a tema per far conoscere e apprezzare le bellezze del territorio e le sue attività  commerciali.
Sempre di martedì (o in caso di pioggia il giorno successivo), cinque serate celebrano lo sport e l’arte di strada con road-show, performance, concerti, mostre, degustazioni, intrattenimento e shopping nei negozi per dare inizio assieme al divertimento dell’estate.
Il viaggio partirà il 10 giugno, a Stezzano, alla Villa Comunale e nel centro storico con l’arrampicata e gli artisti di strada. La serata prevede una parete artificiale con istruttori a disposizione di chi voglia cimentarsi con la salita verticale. In contemporanea, sarà possibile ascoltare buona musica dal vivo, accompagnare i propri figli nell’area truccabimbi, in conclusione, assistere, grandi e piccini,  ad esilaranti spettacoli di artisti di strada. In piazza sarà inoltre possibile degustare ricchi stuzzichini accompagnati da bevande.
A seguire, il 17 giugno, Azzano San Paolo, nel centro storico, ci proporrà l’incontro con una disciplina metropolitana per eccellenza: il parkour. Questo sport fa della strada, dei centri e delle sue architetture il terreno di gioco. La serata prevede inoltre la presenza di graffitari professionisti che improvviseranno su pannello realizzazioni ispirare al paese di Azzano San Paolo e al Distretto del Commercio Morus Alba. Per i più piccoli, gonfiabili e animazioni di strada. Il centro accoglierà, per le strade, griglierie, birrerie e aree ristoro.
Il 24 giugno, a Grassobbio, nel centro storico, sarà allestito un palo della cuccagna dove, tra esibizioni dei campioni italiani della specialità, sarà possibile per tutti, in sicurezza e senza imbrattarsi di grasso, provare l’emozione di salite fino alla sommità per una vista mozzafiato. I più piccoli, inoltre, potranno divertirsi con i  gonfiabili, le animazioni e giochi di strada dei nostri nonni. Immancabili la musica e aree ristoro.
Zanica, l’1 luglio, ci porterà alla scoperta del fantastico mondo della danza sospesa e acrobatica con il Duo Artemis e il gruppo Mistral. La disciplina circense che il duo mette insegna è un viaggio evocativo tra mondi impossibili, musica e sogni e…un pizzico di comicità. Per le strade musica, gonfiabili per i più piccini, e tante animazioni circensi. Immancabili pizza, degustazioni, vino e birra.
Orio al Serio, martedì 8 luglio, presso il parco di via Collodi e il centro storico, chiuderà questo incredibile viaggio. La serata prevede la celebrazione delle due ruote. Performer professionisti daranno spettacolo tra rampe e trampolini. I più piccoli potranno, con la supervisione d’istruttori specializzati, provare la loro abilità tra gincane e ostacoli. Gli appassionati, dopo l’aperitivo offerto dai commercianti, potranno ammirare la mostra di biciclette d’epoca. A chiudere la serata sarà possibile ascoltare il concerto country dei Missmountain Boys e farsi guidare dai loro ballerini in balli e danze country. Sarà aperta un’area birreria e pizzeria.
Tutte le serate ospiteranno una “battaglia” tra ballerini di Break-dance e un torneo tra graffitari professioni che avranno il compito di rappresentare al meglio il paese che li ospita. Al termine della serata ci sarà la premiazione dei vincitore di entrambe queste competizioni.
Per informazioni sugli orari e il programma dettagliato delle serate è possibile consultare il sito www.distrettomorusalba.it o scrivere all’indirizzo mail info@distrettomorusalba.it.


Aeroporto,
anche
il cantiere
è da record

Il 2 giugno la pista di volo è stata riaperta
nel rispetto del cronoprogramma dei lavori di rifacimento. Radici (Sacbo): «Riconsegnata all’operatività una infrastruttura all’avanguardia per finitura e tecnologie»

La soddisfazione corre lungo i tre chilometri di pista dell’Aeroporto di Orio al Serio. C’è chi ha definito i lavori portati a termine a tempo di record una vera impresa. Cronoprogramma rispettato e infrastruttura ammodernata, anche sotto l’aspetto tecnologico, in modo tale da rispondere ai bisogni dei prossimi vent’anni almeno. Soddisfazione in casa Sacbo, come pure, se non di più, da parte di Ryanar e delle altre compagnie aeree di stanza sullo scalo orobico che tornano a operare dove hanno puntato e stanno vincendo la scommessa.
Miro Radici, presidente riconfermato di Sacbo, esprime soddisfazione a giusta ragione. I 50 milioni di investimento sulle infrastrutture di volo (pista, raccordi e via di rullaggio) hanno consegnato un aeroporto all’avanguardia, che entro nove mesi disporrà di un terminal ampliato sul fronte delle partenze e degli arrivi in vista dell’appuntamento con Expo. “Tutti interventi che, nel complesso, sono finalizzati a migliorare la qualità dei servizi ai passeggeri, l’efficienza generale e il comfort – sottolinea Radici – Vediamo crescere sempre più la quota di passeggeri che si muovono per lavoro e affari. E’ un indicatore importante, che conferma come non si possa più parlare di voli low cost ma di un mercato alla ricerca di tariffe congrue e competitive. Il nostro aeroporto ha il vantaggio di aver creduto per primo in questa formula”.
La riapertura della pista, avvenuta all’alba di lunedì 2 giugno, a conclusione dei lavori di rifacimento che ne hanno imposto la chiusura per 20 giorni, ha coinciso con il primo volo della nuova rotta con Monaco di Baviera, operata da Air Dolomiti con l’Embraer 195.
“Salutiamo con soddisfazione la ripresa delle attività operative di Air Dolomiti sull’Aeroporto di Milano Bergamo Orio Al Serio, con un collegamento che offre ai passeggeri in partenza dallo scalo bergamasco l’opportunità di proseguire comodamente verso una delle importanti destinazioni internazionali e intercontinentali presenti nel network dello hub tedesco. Nel contempo, auspichiamo che il collegamento con Monaco di Baviera alimenti i flussi di viaggiatori in arrivo da ogni parte del mondo, che potranno fruire della connessione diretta per giungere nell’est Lombardia, anche in vista dell’appuntamento con Expo 2015”- aggiunge Radici.
Impressionano i numeri e le proporzioni delle opere in pista, eseguite dalla Associazione Temporanea di Imprese capeggiata dalla “Vitali”. L’intervento ha visto all’opera 300 addetti per ogni turno e 600 mezzi, ha interessato vie di rullaggio e piazzali aeromobili, principale e a nord, e riqualificato i raccordi. Sono state installate oltre 2.000 nuove luci pista di aiuto alla navigazione aerea basate su tecnologia Led, in sostituzione delle luci a incandescenza, che migliorano le prestazioni e la sicurezza consentendo nel contempo un risparmio energetico nell’ordine del 70 per cento. L’area di pavimentazione oggetto dei lavori è pari a 550mila mq, equivalente a più di 80 campi di calcio. Sono stati posati oltre 220mila tonnellate di asfalto , corrispondenti a 6.500 camion da 35 tonnellate, segnaletica orizzontale per oltre 56mila mq e 370 km di cavi di alimentazione elettrica.
“Un’opera che ha comportato un impegno finanziario di notevole importanza che si combina con le professionalità e manodopera di primo livello messe in campo, che permette di riconsegnare all’operatività una infrastruttura aeronautica all’avanguardia per finitura e tecnologie – commenta ancora Radici -. Si tratta di un intervento senza precedenti, inserito nel contesto operativo del quarto aeroporto italiano in termini di movimento passeggeri e primo per merci courier – sottolinea Andrea Mentasti, direttore generale di Sacbo -. Mai prima d’ora si era riusciti a realizzare una lavorazione così radicale sulla pista e le aree di movimento degli aeromobili, riducendo a meno di tre settimane il periodo di inattività”.


Cucina vegana, Bergamo
schiera 15 ambasciatori 

nella foto, da sinistra, Paola Segurini, Petronilla Frosio e Sabrina Semperboni; in piedi, Donato Ceci, Sauro Ricci e Oscar Fusini

I ristoranti Ascom colgono la sfida di un menù gourmand vegano, mettendo alla prova i segreti e le ricette apprese, studiate e sudate ai banchi dell’Accademia del Gusto di Osio Sotto, con lo chef Sauro Ricci del ristorante stellato di cucina naturale Joia di Milano, guidato da Pietro Leeman.
Veg+, nato nei primi mesi del 2014 per rispondere alla crescente richiesta di cucina vegana, è un progetto pilota promosso nell’ambito della campagna Cambia Menù della Lav – Lega Anti Vivisezione, che ha visto Bergamo come punto di partenza grazie alla prima collaborazione a livello nazionale tra un'associazione commercianti ed un'associazione animalista. Ascom e Lav hanno lavorato insieme alla creazione di un corso di alta formazione dedicato ad uno stile alimentare innovativo, sorretto da forti contenuti etici ed in continua crescita. I dati del Rapporto Eurispes Italia 2014 rivelano infatti un sensibile aumento di chi si orienta verso scelte alimentari di minor impatto verso gli animali e il pianeta, con un incremento dal 6 al 7,1% in un anno della popolazione che opta per una tavola vegetariana e vegana.
Sono 15 i ristoranti bergamaschi che dal primo giugno proporranno piatti realizzati esclusivamente con ingredienti di origine vegetale e approvati da Lav Bergamo e della scuola vegana di Sauro Ricci. Una vetrofania con la scritta verde “Veg +. Qui mangi anche vegano 2014” li renderà riconoscibili. Per questi primi ambasciatori bergamaschi della cucina vegana si tratta di un’opportunità per cogliere le nuove esigenze emergenti e di uno stimolo a fare spazio con fantasia e creatività a seitan, tofu e cereali alternativi per dare vita a piatti originali a tutto gusto e salute. Il logo Veg+ rende subito evidente a chi sfoglia il menù i piatti stagionali vegani che, dall’antipasto al dolce, offrono un percorso del gusto ben bilanciato anche a livello nutrizionale. «Il progetto rappresenta un’importante occasione per i ristoratori di allargare i propri orizzonti, di differenziarsi e acquisire nuovi clienti – commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom -. La vera sfida è quella di realizzare ricette vegane che esaltino tradizioni e territorio, anche in vista di Expo». Paola Segurini, responsabile nazionale del settore Veg della Lav, sottolinea l’importanza del debutto: «È il primo progetto italiano, pronto a fare scuola in altre città. Il Gruppo Ristoratori Ascom ha accettato la sfida con impegno e professionalità, frequentando un corso che dà senza dubbio un valore aggiunto al progetto e garantisce i clienti sulla conoscenza e preparazione dei ristoratori». Lo chef Sauro Ricci, che ha tenuto le lezioni, mostrando ai colleghi come produrre proteine vegetali in casa, dal seitan al tofu, e come realizzare dolci vegani, ha supervisionato ogni menù: «I ristoratori propongono piatti interessanti e di qualità e hanno condiviso i principi e la filosofia che stanno dietro ad ogni ricetta vegana. È un’occasione di crescita professionale ed economica, oltre che un importante passo avanti nella sostenibilità, tema centrale dell’Esposizione Universale».
I menù sono consultabili sul sito dell’Ascom, www.confcommercio.bg.it

I ristoranti aderenti
In città: Gennaro e Pia, Roof Garden San Marco, Relais Hostaria San Lorenzo, Sweet Irene. In provincia: Trattoria Visconti (Ambivere), Milano (Castione della Presolana), Trattoria Nano (Foresto Sparso), De Firem Rostec (Misano Gera d’Adda), La Caprese (Mozzo), Villa Pighet (Ponteranica), Posta (Sant’Omobono Terme), Villa delle Ortensie (Sant’Omobono Terme), Della Torre (Trescore Balneario), La Conca Verde (Trescore Balneario), Cadei (Villongo).


Confindustria premia i “cervelloni”
ma avverte: anche fare flop può servire

nella foto: Cristina Bombassei

Fare “flop” per un’impresa, ma anche per una persona, può porre le basi per un nuovo successo. E’ su questo spunto che si è sviluppata la manifestazione “Io e Lode”, dedicata agli studenti eccellenti, svoltasi al Centro Congressi Giovanni XXIII, organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori della locale Confindustria, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia di Bergamo e che ha visto protagonisti gli allievi di 55 scuole superiori statali o parificate, circa 300 selezionati con una media superiore al nove, veri e propri “cervelloni”, fra i quasi mille che nell’anno scolastico 2012-2013 hanno frequentato le classi dalla prima alla quarta, ottenendo una votazione media dall’8,5 in su. Un’occasione di festa, ma anche di riflessione sul talento, sull’eccellenza, nonché, appunto, sulla possibilità di fallire, fare “flop”, contrapposto al “pop”, per poi ricominciare o prendere altre strade, perché proprio alcune grandi storie imprenditoriali dimostrano come gli errori e le deviazioni, possono essere lo spunto per nuovi successi.
“Abbiamo bisogno del vostro talento, di energie fresche e di nuovi imprenditori – ha sottolineato, rivolgendosi agli studenti, Cristina Bombassei, consigliere delegato all’education di Confindustria Bergamo – perché le idee sono alla base delle storie imprenditoriali di successo. Studio, determinazione, curiosità, aggiunte a intuizione e passione, sono determinanti, così come la capacità di cogliere le circostanze favorevoli o sfavorevoli”.
Cristina Bombassei, in coppia con Alessia Ceroni, vice-presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo con delega all’education, ha anche proposto una riflessione a più voci sui concetti di “pop” e “flop”, sul coraggio di sperimentare, sull’importanza dell’errore, sull’armonia fra sapere e saper fare, ricordando i numerosi casi di “flop” che si sono tradotti poi in successi: il “post-it”, nato da una colla di scarsa tenuta, la coca-cola, studiata come rimedio poco efficace per il mal di testa, la nutella, nata come ripiego per supplire con la granella di nocciole alla scarsità di cioccolato. Ma si è parlato anche di aziende bergamasche leader nel loro settore, Same, Carvico, Persico, Brembo, Cotonificio Albini, capaci di anticipare le esigenze e mantenere nel tempo lo spirito innovativo.
Aziende bergamasche sono state anche protagoniste della sfida per il miglior slogan pubblicitario ideato da alcune coppie di studenti: il Calcio Balilla di Fas Pendezza, Glossy della Plastik, Acqua 0 di Sitip e AGV di Scaglia Indeva. Il pubblico in sala, diviso in varie squadre, è stato poi coinvolto dal comico e formatore Fabrizio Fontana in una grande gara, una ventina di domande su storie aziendali e prodotti simbolo, focalizzate anche su realtà locali d’eccellenza come Brembo, Sematic, Vinservice e Persico.
Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, ha ringraziato l’associazione per la stretta collaborazione. La dirigente ha anche ricordato che la nostra provincia evidenzia, in controtendenza, l’aumento degli iscritti ai percorsi di istruzione tecnica e professionale e la riduzione delle adesioni ai licei, ed emerge quindi un’attenzione maggiore al futuro lavorativo dei figli, perché anche oggi le imprese faticano a trovare tecnici qualificati, mentre abbondano  diplomati e laureati con titoli non facilmente spendibili nel mondo del lavoro.
Nel corso della mattinata sono stati consegnati anche i riconoscimenti dei concorsi “Industriamoci”, “Junior achievement” e  “La tua idea d’impresa”, finalizzati a creare uno stretto collegamento fra mondo della scuola e aziende, ai quali hanno aderito 217 giovani.


Confartigianato Bergamo, la scuola
per dirigenti si apre al territorio 

Una formula rinnovata per essere più aderente al mutato scenario economico-sociale in cui le imprese artigiane si trovano ad operare. E ancora, l’organizzazione di iniziative ed eventi formativi aperti all’intero territorio bergamasco, la visita a centri di ricerca e la collaborazione con altre due scuole di alta formazione appartenenti al sistema di Confartigianato: la Spe (Scuola di politica ed economia) di Vicenza e la Sid (Scuola per l’imprenditorialità e la dirigenza) di Pesaro Urbino.
Con la nuova denominazione “SDArt 2.0”, cambia format e si rilancia la SDArt – Scuola per dirigenti artigiani di Confartigianato Bergamo, il percorso accademico ideato con la SdM – School of Management dell'Università di Bergamo, sotto la direzione del professor Fabio Dovigo, che partirà il prossimo autunno.
E giovedì 12 giugno alle ore 16, nell’Auditorium di via Torretta, il nuovo corso verrà presentato ufficialmente alla presenza degli imprenditori ex-allievi che hanno frequentato le precedenti edizioni e che racconteranno la loro esperienza. «SDArt 2.0 – afferma il presidente Angelo Carrara – non è un semplice aggiornamento della formula utilizzata fin dal 2006, quando questo progetto di alta formazione manageriale e imprenditoriale era addirittura pionieristico nella nostra provincia. Si tratta invece di una sfida del tutto nuova, frutto di una lunga riflessione che abbiamo condotto con l’Università e i nostri nuovi partner veneti e marchigiani. La necessità ravvisata è stata quella di consolidare il progetto, accentuandone le caratteristiche di laboratorio permanente di confronto, proposta e intervento sull’evoluzione dell’impresa artigiana vista come “motore” dell’economia».
SDArt 2.0 sarà strutturata in due annualità, con venti lezioni complessive (dieci ogni anno) che si terranno nella sede universitaria di via dei Caniana a Bergamo. Sono previste verifiche trimestrali e la discussione di una tesi finale, al termine della quale i partecipanti otterranno una certificazione con il riconoscimento di crediti formativi, spendibili anche all’interno di un percorso universitario.
«Tra le novità della prossima edizione – aggiunge Carrara – ci sarà un coinvolgimento fattivo degli ex allievi già diplomatisi nelle precedenti edizioni. In particolare, questi imprenditori svolgeranno la funzione di tutor all’interno di cinque gruppi di lavoro chiamati a sviluppare progetti su cinque temi cardine, quali internazionalizzazione, welfare, reti, finanza e innovazione: sarà l’occasione per avvicinare ancora di più la SDArt alle politiche della nostra Organizzazione, alimentandola di nuovi stimoli e idee».
Altra significativa novità sarà l’apertura della scuola al territorio e ai suoi diversi attori economici e sociali che verranno coinvolti in eventi collaterali, seminari, workshop e visite guidate a parchi tecnologici e laboratori innovativi. Il primo di questi sarà il Fablab di Torino, l’innovativo laboratorio di ricerca dedicato alla fabbricazione digitale, la cui visita è programmata per novembre.
Chi desidera ricevere ulteriori informazioni o iscriversi alla SDArt 2.0 può contattare la Segreteria organizzativa al numero 035.274.329 o all’indirizzo e-mail:
elena.pandolfi@artigianibg.com.


Ristoranti, ecco l’app
che aiuta la promozione

La promozione del ristorante diventa a portata di mano via smartphone. Ascom ha siglato una convenzione con la società titolare dell’applicazione e del sito “Ristorante in casa” per consentire agli esercenti di gestire mailing list, mandare notifiche push in tempo reale e mostrare i menù in qualsiasi momento. Si possono inoltre creare sconti e coupon in completa autonomia e senza passare da terzi, evitando così qualsiasi tipo di commissione sul venduto. Ristorante in casa è un raccoglitore completo di informazioni, foto e offerte cui l’utente finale può accedere con lo smartphone. Tra i servizi proposti la prenotazione di piatti d’asporto (delivery) o di un tavolo in sala, la consultazione del menù del giorno, dei piatti consigliati e alcune informazioni sul ristorante e sulla filosofia di cucina che lo anima.
«L’applicazione rappresenta un’opportunità per i ristoratori di allargare la propria clientela e di entrare a far parte di una rete di esercizi ai quali il potenziale cliente può accedere ovunque via smartphone – sottolinea Oscar Fusini, vicedirettore Ascom -. La gestione semplice e diretta rappresenta un motivo in più per aderire al progetto che consente di aprire a tutti gli utenti la propria cucina, tenendoli costantemente informati su novità, sconti e ricette». La App e il portale sono stati messi a punto in un anno e mezzo di lavoro da un ristoratore con un gruppo di ingegneri informatici e sviluppatori di applicazioni: «Di fronte al crescente fenomeno di gruppi d’acquisto on-line tramite coupon abbiamo progettato un sistema che consente ad ogni ristorante di gestire direttamente sconti e promozioni – spiega Pierantonio Pellizzari del Ristorante Genio 1961 di Stezzano, pioniere dell’iniziativa -. Sia il sito che l’applicazione si prestano a promuovere la propria attività, dai menù ai servizi aggiuntivi, come la consegna a domicilio, in modo molto più efficace ed immediato di mille volantini. I risultati della fase sperimentale sono più che soddisfacenti e hanno consentito di incrementare il lavoro di tutti i giorni. La sfida è di affermare app e portale in città e provincia e di allargare il progetto anche ad altre città».
Fino al 31 ottobre i ristoratori potranno valutare gratuitamente il servizio in tutte le sue potenzialità, valutando se aderirvi o meno. La convenzione siglata con Ascom prevede una riduzione del canone annuale del 20% ed è fissata a 300 euro annui.
Per maggiori informazioni:
www.ristoranteincasa.it; info@ristoranteincasa.it


Ascom, i primi dieci
anni del Gruppo Giovani

L’entusiasmo del Gruppo Giovani dell’Ascom torna in campo nell’ormai tradizionale evento benefico, capace ogni anno di coniugare incontro, divertimento e impegno sociale. La nona edizione è in programma venerdì 13 giugno nel chiostro della parrocchia delle Grazie in viale Papa Giovanni, spazio storico recentemente recuperato, che, anche grazie al Gruppo, ha iniziato a riprendere vita ed è pronto per tornare ad essere un punto di riferimento per il centro cittadino. La serata ha per titolo “Sport & Solidarietà” e i fondi raccolti saranno destinati all’Usvs – Unione Sportiva Villaggio degli Sposi e all’Olimpia di Borgo Palazzo, che stanno sviluppando sezioni che favoriscono l'incontro tra persone con disabilità e normodotati in un’ottica di inclusione sociale.
L’appuntamento segna anche il decimo anniversario della nascita della rappresentanza under 40 all’interno dell’Ascom, occasione quindi per un bilancio del cammino compiuto e per inquadrare le nuove sfide. «Partivamo da zero – ricorda il presidente Luca Bonicelli, in carica dallo scorso anno, dopo i primi due mandati del fondatore Ettore Coffetti – e fa piacere constatare che nel tempo siamo riusciti ad ottenere considerazione all’interno dell’Associazione. Non deve però essere un traguardo, semmai una spinta ulteriore. Mi piace pensare ad una continua evoluzione, ad un gruppo di persone sempre presenti e capaci di dare il proprio contributo al mondo del terziario e dell’impresa. Il Gruppo Giovani vuole essere soprattutto una palestra che offre l’opportunità di crescere dal punto di vista umano e professionale e che prepara i dirigenti di domani in ambito associativo».
Scambio e messa in rete delle esperienze sono le parole d’ordine. «Non sono concetti così immediati da realizzare – rileva Bonicelli -. Condividere punti di vista, idee e progetti resta difficile sia tra le imprese sia tra le categorie, ma è la vera chiave per crescere singolarmente e nell’insieme». Ma non si può dire che i Giovani Ascom non si siano messi in gioco. «Una collaborazione significativa – evidenzia il presidente – è quella con l’Università di Bergamo. Da due anni partecipiamo con un convegno alla manifestazione Unibergamorete, portando in ambito accademico il confronto su temi che ci stanno particolarmente a cuore come il commercio di vicinato, il suo valore sociale e le strategie per il rilancio. Molto stimolante è anche il Tavolo di lavoro creato lo scorso anno insieme con i gruppi provinciali dei Giovani di Confindustria, Confartigianato e Ance, che ci ha già permesso di approfondire altri aspetti importanti come il passaggio generazionale, le sinergie e l’internazionalizzazione attraverso attività formative condivise e trasversali».
A questi si aggiunge l’incontro con le nuove generazioni, con interventi nelle scuole per raccontare cosa significa lavorare nel commercio, nel turismo e nei servizi. «Abbiamo cominciato con gli istituiti alberghieri di Clusone, Nembro e San Pellegrino – afferma – e l’obiettivo è ampliare le collaborazioni con le scuole superiori. Più in generale, puntiamo ad aprirci sempre più all’esterno, a realizzare, magari anche con il Tavolo di coordinamento e le istituzioni, dei progetti a favore dei giovani». Perché nonostante i problemi (dalle scarse prospettive occupazionali alla fuga all’estero, alla sfiducia che spinge a rinunciare anche alla formazione), il messaggio di cui il Gruppo si fa portatore non può essere che positivo. «Non mi va di parlare di crisi – dice chiaramente Bonicelli -. I problemi ci saranno sempre, ciò che conta è saperli affrontare. A volte basta cambiare atteggiamento o prospettiva per cogliere una soluzione e questo è ciò che guida il nostro impegno. Siamo una generazione che non può contare sulle stesse garanzie di quelle precedenti, ogni giorno siamo chiamati a scrivere il nostro futuro e quello dei nostri figli e non possiamo di certo farci sopraffare dallo sconforto o dalla rassegnazione».
Se in questi dieci anni il Gruppo è cresciuto ed ha sviluppato il raggio di azione, ciò che non è cambiato è l’impegno solidale, su cui è attivo sin dall’esordio. «Organizzare ogni anno una raccolta fondi per sostenere realtà che operano nel sociale è stato uno dei nostri primi obiettivi – spiega Ettore Coffetti -. È un ambito al quale tengo personalmente, ma che è stato condiviso con passione. In particolare, le prime iniziative sono state tutte indirizzate alla cura e all’assistenza dei bambini malati. Ricordo ancora il discorso fatto al primo evento benefico, raccontavo di come tutti noi fossimo genitori di piccoli di quell’età e, quindi, del nostro particolare coinvolgimento su questi temi. Penso che sia fondamentale non rimanere chiusi nel proprio negozio, ma prendere a cuore il proprio territorio, la comunità in cui si vive, soprattutto chi è più indifeso ed ha più bisogno».
«Il primo mandato – prosegue Coffetti sfogliando l’album dei sue due incarichi – è stato quello dell’apprendimento, della costruzione del Gruppo e del farci conoscere. Il secondo quello del consolidamento e dello sviluppo delle idee e dei progetti. Tra questi è doveroso ricordare il servizio Formimpresa, in collaborazione con la Camera di commercio, che fornisce supporto allo start up. Aprire un’impresa rappresenta un’opportunità per i giovani, ma è anche un percorso impegnativo: lo sportello permette di informarsi ed essere accompagnati nei primi passi, che sono anche i più importanti e spesso determinano il successo o meno di un’iniziativa». Lui che ha fondato e guidato il Gruppo Giovani nei primi otto anni non può infine mancare di ribadirne il valore: «In ogni settore il futuro è nei giovani – conclude – e lo è anche per la vita associativa, dove hanno il compito di portare entusiasmo e nuove idee in un costruttivo dialogo con i senior».


Gori vince la sfida finale
E’ il nuovo sindaco di Bergamo

Giorgio Gori
Coalizione di Centrosinistra

“Ecco cinque buone ragioni per votarmi”

“Voglio accelerare il metabolismo di questa città, dare una svolta.  Bergamo ha bisogno di cambiare, di avere un programma ambizioso e una guida amministrativa compatta. Io ci metto il mio profilo personale e tanta passione”

La prima ragione che dovrebbe a mio avviso condurre gli elettori di Bergamo a votarmi come loro nuovo sindaco è quella che più frequentemente abbiamo ed ho cercato di rappresentare nel corso della campagna elettorale. Bergamo è una città di grandi potenzialità (ciascuno di noi le intuisce) che negli ultimi anni ha segnato il passo. Il tessuto economico è provato da sei anni consecutivi di difficoltà, le diseguaglianza sono cresciute,
lo stesso morale dei cittadini è intaccato dall’incertezza che continua a gravare sul futuro. Ci guardiamo attorno e capiamo che potrebbe non essere così: non ci mancano le intelligenze, la capacità di lavorare duro, la voglia di migliorare; non ci manca certo la bellezza, incarnata nella meraviglia del paesaggio e nel patrimonio di arte e cultura, che sappiamo potrebbe essere trasformata in ricchezza se solo ci si mettesse d’impegno, se solo fossimo capaci di farla conoscere, se solo non fosse tutto così complicato a causa della burocrazia e della difficoltà di fare squadra, se solo la leadership della città fosse interpretata con più determinazione e voglia di fare. Possiamo in questa situazione scegliere la continuità, il quieto vivere? Io dico di no. I cinque anni trascorsi ci hanno mostrato con chiarezza cosa possiamo attenderci dal sindaco uscente e dalla sua maggioranza politica. Franco Tentorio garantisce lo status quo, ma se Bergamo vuole uscire da questo torpore ha bisogno di cambiare. Se vogliamo cercare di accelerare il metabolismo della città, con l’obiettivo prioritario di recuperare posti di lavoro e di ricostruire un clima di fiducia, il cambiamento è necessario. Io rappresento questa possibilità.
La seconda ragione è strettamente collegata e riguarda il programma. Il progetto della coalizione di centrosinistra è il frutto di oltre un anno di lavoro, di capillare ascolto della città – delle realtà di quartiere e delle mille forme associative – e rappresenta di conseguenza un “cambio di passo” sin dal metodo con cui è stato elaborato. Cerca di mettere a fuoco i macro-problemi della città – a partire dalla questione demografica, la vera grande nube che incombe sul futuro di questa città invecchiata -; disegna una visione – che supera la tradizionale vocazione manifatturiera e mette in gioco la cultura, la conoscenza e la formazione come fattori identitari e leve di sviluppo -, ed arriva ad articolare i progetti per i prossimi anni con estrema precisione e concretezza. E’ la prova di un’applicazione seria, non rituale, che fa i conti con la realtà ma non rinuncia a indicare in ogni ambito quell’elemento di innovazione (spesso low-cost) che può fare la differenza. E’ la prospettiva di cambiamento che si traduce in precisi impegni di governo.
Come “terza ragione per votarmi” indicherei  la compagnia. Ciascuno dei due candidati si definisce anche per la composizione dello schieramento politico che l’accompagna. E anche qui la differenza è netta. Accanto a Tentorio c’è un’(ex) armata in rotta: ciò che resta del berlusconismo, sfibrato dalla mancanza di prospettiva e dalle liti intestine, frazionato in formazioni diverse e molto spesso contrapposte, e soprattutto ciò che resta della Lega dopo anni di cocenti disillusioni, trascinata su posizioni sempre più estreme, violentemente anti-europea, costantemente xenofoba, alleata dei peggiori movimenti di destra del continente. Rimane il gioco di prestigio del “non mi sento di nessun partito”, dopo esserlo stato di tanti, a giustificare una sorta di neo-civismo di destra, ma forse è un po’ poco. Con me viceversa c’è una formazione mai ampia come in questa occasione, all’interno della quale spiccano i blocchi rappresentati dal nuovo Partito Democratico di Matteo Renzi e dalle due formazioni civiche che, da sole, al primo turno hanno raccolto il 18% dei voti – il doppio della Lega. Insieme, PD, Patto Civico e Lista Gori, hanno il 42% dei consensi, quanto Matteo Renzi alle Europee. E qui sta il punto politico. Votare per me a Bergamo, nella dovuta riduzione di scala, assume lo stesso significato politico del votare per Renzi sul fronte nazionale ed europeo.
Poi c’è il profilo personale. Ormai credo che i bergamaschi di me sappiano tutto. Ho 54 anni, lavoro da quando ne avevo meno di venti, ho fatto il manager e l’imprenditore, ho portato a casa dei risultati, ho contribuito a creare tanti posti di lavoro. Sono una persona concreta, che sa guardare ai conti ma che non rinuncia a guardare avanti, consapevole che l’innovazione costante è la chiave del successo. Succede per le aziende, succede anche per i sistemi territoriali – anch’essi in competizione tra loro. Chi non innova va indietro (ed è quello che è successo a Bergamo in questi anni), e proprio quando le risorse sono poche – com’è stato e come probabilmente sarà nei prossimi anni – serve un sovrappiù di imprenditorialità, di fantasia, di capacità di fare squadra. Fare squadra, tirar fuori il meglio da ogni persona e da ogni collaboratore: credo sia forse la cosa che so fare di più. E anche questa può essere una ragione per votarmi.
Infine c’è la passione. Mi sono buttato in quest’avventura con entusiasmo e, credo, con una buona dose di coraggio. Avrei probabilmente potuto fare altre cose – come ha sottolineato anche Matteo Renzi nel suo discorso a Bergamo -: ho voluto impegnarmi per la mia città. So che il mio “antagonista” è stato a lungo incerto riguardo alla possibilità di ricandidarsi (e lo capisco, dopo 44 anni di consiglio comunale); io mi candido invece con una forte motivazione. Ho aperto una parentesi nella mia vita professionale proprio per questo, per restituire alla città in cui sono cresciuto una parte di ciò che sento di aver ricevuto, per mettere le mie energie a servizio della comunità, per cercare di migliorare le cose insieme a tanti uomini e tante donne capaci e ugualmente appassionate. Spero si sia capito e che anche questa possa essere una buona ragione per votare per me l’8 giugno.

Franco Tentorio
coalizione di centrodestra

“Voglio bene a questa città.
E di me vi potete fidare”

“Quel che ho in mente è una Bergamo solidale, sicura e ordinata”.
“Tanti i progetti in cantiere, con un’ attenzione particolare a ciascuna quartiere”

In questi cinque anni spero che i cittadini abbino potuto apprezzare, prima di tutto, la mia onestà e la diligenza da buon padre di famiglia con cui ho amministrato la nostra meravigliosa Città.
Conosco bene Bergamo e i suoi problemi perché ho da sempre i suoi colori nel sangue. Ritengo che di me ci si possa fidare perché voglio bene alla nostra Città, che ho sempre vissuto con rispetto, e non prenderei per nessuna ragione decisioni azzardate che possano metterla in pericolo. Sono orgoglioso di affermare che nel mio ruolo di Sindaco ho sempre agito per il bene della nostra Comunità.
Vivo da sempre a Bergamo con mia moglie Angela ed i nostri figli Ottorino e Francesca. Credo fermamente nei valori della famiglia e sono felice di poter condividere con le persone che amo la vita di ogni giorno, molte passioni e molti interessi. Sono cristiano praticante e ho avuto la fortuna di incontrare Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Bergamo nel 1981.
Ho sempre sentito un marcato interesse civico e un forte desiderio di rendermi utile per la mia città, e proprio per questo la politica è sempre stata per me una grande passione e un impegno personale.
Abbiamo instaurato un ottimo rapporto con tutte le istituzioni del territorio, le associazioni di categoria e di volontariato che insieme al Comune hanno contribuito a far crescere Bergamo negli ultimi anni.
Nel prossimo mandato mi impegno sin d’ora a mantenere tutti i servizi, a partire da quelli sociali, senza aumentare imposte, tasse e tariffe. Mi impegno altresì a lottare con forza per liberare almeno in parte i 90 milioni di euro della nostra città sequestrati a Roma per fare opere e servizi a Bergamo e per dare lavoro alle nostre imprese e ai nostri lavoratori. Saranno interventi mirati per la sicurezza, le manutenzioni straordinarie di strade, parchi e scuole, nuove opere nei quartieri, iniziative culturali, iniziative per l’Expo e per l’ innovazione.
Grazie al lavoro fatto, già da ora sei grandi opere sono comunque possibili, perché abbiamo ottenuto finanziamenti anche tramite la disponibilità di fondazioni private e dell’università o perché abbiamo fatto ricorso a pubblici bandi.
Mi riferisco in particolare a:
1) Ex carcere di S. Agata e Carmine
Dopo aver definito gli impegni con il Circolino, è ormai pronto -e verrà emanato a breve – il bando per le manifestazioni di interesse sulla realizzazione dell’albergo di S. Agata e per l’utilizzo degli spazi del Carmine
2) Ex caserme Montelungo e Colleoni
L’immobile è stato rilevato dalla Cassa Depositi e Prestiti a dicembre 2013, dopo che l’Amministrazione comunale ha promosso – nell’ottobre dello scorso anno – un tavolo tecnico sul futuro dell’area, che ha visto la partecipazione dei tecnici comunali e dei rappresentanti di Ance, Ordine degli Architetti e degli Ingegneri e Demanio. Il nuovo progetto urbanistico prevede:
La valorizzazione dell’ex caserma Montelungo con destinazioni residenziali e terziarie
La demolizione di parte dell’ex caserma Colleoni in modo da realizzare il verde di connessione fra il parco Marenzi e il parco Suardi
La cessione al Comune della palazzina di maggior pregio dell’ex caserma Colleoni (circa 3.000 mq di s.l.p.) per realizzare spazi culturali e le associazioni.
3) Area degli ex Ospedali Riuniti – Accademia nazionale della Guardia di Finanza
Verranno a Bergamo tutti i 5 corsi, portando 500 studenti che vivranno in città. E’ importante che vengano anche realizzate opere al servizio del quartiere come il centro terza età, l’asilo nido, l’accesso agli impianti sportivi, oltre che alloggi per professori e studenti universitari.
4) Nuova sede della GAMeC in via Rovelli
Il progetto, a carico di Ubi Banca, è stato presentato la scorsa estate e successivamente si sono resi necessari una serie di documenti a completamento della pratica.
L’iter tecnico-amministrativo si è sostanzialmente concluso e siamo pronti a portare in Consiglio comunale la variante urbanistica subito dopo le elezioni.
5) Parco dello Sport
L’operatore privato ha presentato il progetto che prevede la realizzazione del Palazzetto dello Sport e di altri impianti sportivi a fronte di una congrua e non invasiva volumetria commerciale. Dovrà essere garantito tanto, tanto verde per le famiglie.
6) S. Agostino
Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, verranno fatti i lavori di recupero della Chiesa di Sant’Agostino. Verrà realizzata l’aula magna dell’Ateneo, che sarà messa a disposizione anche della città. L’Università anticiperà il costo dei lavori, circa 2,7 milioni di euro, che verranno scalati dai canoni di affitto che l’ateneo versa al Comune di Bergamo. I lavori termineranno nel 2015
Oltre alle sei opere in programma, la mia agenda prevede un’attenzione particolare a ciascuna zona della città: ho inviato a ciascuno dei miei concittadini – naturalmente a mie spese – un libretto con gli impegni rispettati per ogni quartiere in questi 5 anni, cui si aggiungono alcune opere qualificanti che voglio realizzare nel prossimo quinquennio.
Noi condividiamo un grande amore per la nostra adorabile Bergamo, che vogliamo solidale, sicura, ordinata. Insieme possiamo farlo: Tu con il tuo voto, io con il mio impegno. Ti chiedo di darmi l’occasione di lavorare ancora e sempre meglio per Te.
Un abbraccio amichevole