La Argomm rafforza
la presenza internazionale

La Argomm di Villongo rafforza la sua presenza internazionale. L’azienda, tra i più importanti players europei nel settore delle guarnizioni e componenti tecnici in gomma destinati al settore automotive, nelle scorse settimane ha infatti concluso il processo di acquisizione di due società: la RPS Technologies Ltd di Bangkok (Thailandia) e la RPS Technologies Inc di Dayton (Ohio-USA). Argomm ha acquistato le due società dal Fondo d’investimenti asiatico Navis Capital. “Questi investimenti – sottolinea Ercole Galizzi, Ceo di Argomm – vanno a concretizzare il processo di internazionalizzazione all’interno del piano strategico 2013-2016 e ci permettono di avere una base produttiva in Asia e una commerciale/distributiva negli Usa ed essere quindi presenti in tre continenti, Europa, Asia e America con oltre 650 dipendenti. Sul fronte commerciale e di marketing, ci aspettiamo una rapida crescita e significative opportunità di business automotive-oriented e non solo, che si ripercuoteranno positivamente e trasversalmente sulle aziende del Gruppo”. 
Per quanto riguarda RPS Technologies Ltd, si tratta di un sito produttivo già operativo in Thailandia dal 1988 all’interno del polo industriale Navanakorn a 35 chilometri a nord di Bangkok. Lo stabilimento occupa 250 addetti e copre un’area coperta di 4 mila 300 metri quadrati presenti su due plants ubicati a poca distanza uno dall’altro.
L’azienda è specializzata nella produzione di articoli tecnici in gomma e gomma metallo per il settore dei sistemi frenanti automotive e nella produzione di  Wiper Blades, vale a dire le lame in gomma per i tergicristalli.  RPS Technologies Ltd produce anche mescole, processo produttivo primario attualmente nuovo per ArGroup. L’azienda asiatica dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato di 7,6 milioni di euro.
RPS Technologies Inc, con poche unità di addetti, è invece un centro logistico, di distribuzione e rete vendite dell’azienda thailandese ed è localizzato nell’Ohio. “L’Acquisizione negli States – chiarisce Davide Marini, che ricopre l’incarico di responsabile dell’investimento, “è di fatto il primo passo per una successiva presenza produttiva ArGroup in America e sud America che potrebbe rappresentare il prossimo obiettivo a medio termine. Infine, va sottolineato che le due realtà complementarietà per i prodotti e nuove frontiere di sbocco sul fronte mercati e nuovi clienti ”.


Milano, “Da Vittorio” sbarca
alla Società del Giardino

È il circolo più antico (ed esclusivo) di Milano, club per «gentiluomini» fondato nel 1783: la Società del Giardino con sede a Palazzo Spinola, in via San Pietro all'Orto. Circa 500 soci, selezionatissimi. Incontri, convivi, feste. E un ristorante interno dove i soci ed eventuali ospiti possono pranzare e cenare. Tra qualche giorno, la gestione della cucina cambia. Punta più in alto, avendo il presidente del Circolo, Gaetano Galeone, ingaggiato uno dei più blasonati ristoranti italiani: Da Vittorio (3 stelle Michelin) di Brusaporto (Bg). «Qualcuno teme che i prezzi si impennino», sussurra il figlio di un socio, che ci ha anticipato la notizia. Confermata da Francesco Cerea, uno dei fratelli alla guida del ristorante bergamasco, fortissimo anche nel catering. «Sì, entriamo alla Società del Giardino dal 2 settembre – dice -. Rilanceremo la cucina, certo. Di conseguenza, anche i prezzi saranno ritoccati. Ma niente paragoni con il nostro ristorante gourmet. Nel menu, ci saranno piatti semplici, tradizionali, con materie prime di qualità. Andrea Ierardi, lo chef che manderemo nelle cucine del Club milanese, saprà proporre al meglio anche le pietanze apparentemente più semplici. In sala, ci sarà il maitre Roberto Cederna. Li abbiamo addestrati noi, sono persone di fiducia, preparate». L'idea del cambio di gestione del ristorante della Società del Giardino nasce dal fatto che la cucina, col tempo, era rimasta immobile nelle ricette dei piatti. Dunque, il presidente ha interpellato alcuni catering, chiedendo di fare un'offerta gastro-economica. Alla fine della selezione, l'hanno spuntata i fratelli Cerea: Enrico, Roberto (gli chef di Vittorio) e l'eclettico Francesco. Del resto, la solidità e la qualità del loro servizio catering è nota. I Cerea sono presenti ovunque, quando si tratta di allestire cene importanti (anche per molti ospiti) per eventi e feste private. Ma quale sarà il menu tipo dei pasti quotidiani per il Circolo milanese? Risponde Francesco Cerea: «Premesso che nei piatti non si imporrà il protagonismo dello chef e l'effetto ma la qualità e la freschezza dei prodotti, indicativamente verranno proposti antipasti all'italiana (pesce, salumi), risotti, paste variamente condite, carne e qualche piatto unico. Qui, citerei il classico risotto allo zafferano guarnito di cotolettine alla milanese». «Ovviamente – aggiunge Cerea – quando si tratterà di organizzare cene particolari, per serate come il dopo Scala, il menu avrà un tono decisamente più alto». La brigata di cucina del nuovo corso della Società del Giardino sarà composta da 12 giovani, sotto i trent'anni. «Per monitorare costantemente il servizio, ogni settimana faremo il punto con il presidente del Club».

Marisa Fumagalli
(Corriere della Sera)


«Sull’aeroporto la posizione del Comune è chiarissima»

Spett.le La Rassegna

Ho letto con attenzione e sostanziale dissenso l’articolo di Cesare Zapperi “L’aeroporto e le contraddizioni di Palazzo Frizzoni”. Vi chiedo ospitalità per potere precisare la posizione dell’Amministrazione comunale, che a me sembra chiarissima e molto giusta.
Essa è contenuta in una serie di ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio comunale del 22 luglio scorso. Il fatto che tutti gli eletti dai cittadini abbiano votato concordemente richiede una dovuta attenzione.
Esprimo ancora una volta e ancor più in dettaglio la posizione del Comune di Bergamo:
1. L’aeroporto di Orio è la più grossa impresa della bergamasca, produce il 7,1% del Pil provinciale, dà lavoro a circa 18.000 dipendenti, fornisce un servizio insostituibile al turismo e alle elettività produttive, ha da sempre un bilancio sano e in utile.
2. Le sue dimensioni attuali sono quelle massime compatibili con il territorio. La teoria secondo cui un’impresa se non cresce muore è assolutamente indimostrata. Le dimensioni attuali possono essere accompagnate da un determinante incremento dei servizi a favore dei viaggiatori (parcheggi, negozi, sostegni turistici).
3. I diritti a un’esistenza vivibile da parte dei cittadini di Colognola e degli altri paesi coinvolti è una realtà imprescindibile che non può essere ignorata in nome di pur rispettabili scelte di impresa, ma che deve essere opportunamente mediata.
4. Frattanto il Comune sta spingendo su Sacbo per ottenere una serie di importanti risultati, nell’ambito di un progetto aeroportuale complessivo del nord Italia di cui la Regione Lombardia può farsi protagonista:
– Collaborazione con gli altri aeroporti del nord Italia anche al fine di utilizzare al meglio le potenzialità di ciascuno (in tale ambito si inserisce l’obiettivo dell’eliminazione dei voli notturni sulla città, già oggi solo occasionali, e la riduzione di quelli a est).
– Partenza obbligatoria e sanzionata sempre da inizio pista, affinché gli aerei passino più alti sui centri abitati.
– Sperimentazione di nuove rotte, a partire da quella sull’autostrada che sembra davvero essere molto meno impattante.
– Utilizzo per l’insonorizzazione degli immobili degli oltre 22 milioni di euro accantonata da Sacbo su richiesta del Comune di Bergamo. Già sono state insonorizzate tutte le scuole. Purtroppo l’opposizione dei Comitati contro le curve isofoniche, accolta dal Tar, rende ora difficile individuare gli immobili che ne hanno diritto.
– Conferma e rafforzamento della trasparenza su tutti i dati aeroportuali, anche alla luce del funzionamento di nuove centraline di rilevazione della qualità dell’aria.
Riguardo al futuro, la prossima Amministrazione dovrà decidere se mantenere la quota comunale in Sacbo pari al 13% per potere positivamente condizionare la sua gestione oppure cederla – con prelazione ai soci bergamaschi come voluto dall’esistente Patto di Sindacato – per procurare mezzi finanziari per le opere pubbliche per cui la Città ha i progetti pronti, ma non può spendere i suoi soldi sequestrati a Roma dal Patto di Stabilità.
Frattanto però abbiamo la consapevolezza che la gestione imprenditoriale di Sacbo è molto positiva e probabilmente non ha bisogno necessariamente di angeli salvatori privati.
In conclusione, tutto il Consiglio comunale ha espresso una posizione chiarissima. Potrà non piacere ma è quella che – in buona fede, con conoscenza del problema e con profonda convinzione – hanno individuato tutti i 41 rappresentanti eletti dei Cittadini bergamaschi.

Il Sindaco
Franco Tentorio

Il problema non è il gradimento della posizione espressa dal Consiglio comunale. Nell’articolo che ha trovato il “sostanziale dissenso” del sindaco erano elencate alcune contraddizioni. A nessuna è stata data risposta nella cortese lettera di Tentorio che, bontà sua, si è preso la briga di parlare a nome di tutti. Nemmeno a quella che chiede come si concilia la battaglia per la permanenza di Dhl e l’ordine del giorno che vuole vietare i voli notturni. In politica, si sa, quasi tutto è possibile. Ma a far troppo gli equilibristi si corre il rischio di farsi del male. (c.zap.)


Borgo San Leonardo,
“prove tecniche” di rilancio

L’Associazione per il Borgo San Leonardo si fa grande, andando ad abbracciare anche piazza Pontida in occasione del Busker Festival, organizzato all'indomani della “movida” del distretto cui il borgo ha iniziato a prender parte da questa estate. Dal 13 al 15 settembre, via San Bernardino, via Moroni e largo Cinque Vie ospiteranno artisti di strada con esibizioni all’insegna della musica, dell’arte e del teatro, a suon di acrobazie e giocolerie. La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Comune nell’ambito della rassegna Bergamo Estate e anche quello dell’Ascom, sarà ad ingresso libero e il calendario degli eventi dislocati lungo le vie del Borgo – con largo Cinque Vie eletto punto di partenza e vero e proprio teatro en plein air di ogni esibizione – sarà disponibile la settimana prossima, con tanto di mappa degli appuntamenti e descrizione degli artisti e della tipologia degli spettacoli. Gli eventi si spingeranno anche nel cortile della clinica Palazzolo per portare un tocco di magia e allegria ai ricoverati e coinvolgeranno anche la Biblioteca Tiraboschi. Davanti all’ingresso della biblioteca cittadina un madonnaro conquisterà con la sua arte effimera un pezzo di tela d’asfalto, realizzando una grande opera; all’angolo della biblioteca verrà installato il Container Spaco, dove gli architetti proporranno installazioni da abbinare a poesie, offrendo uno sguardo diverso sulla città. Sarà indetta anche una vera e propria caccia di storie per stimolare la creatività dei bambini nell’inventare un racconto, mentre nell’atrio si terrà la mostra fotografica “In atto visivo”. Per l’evento, grazie all’opera di sensibilizzazione verso i proprietari degli immobili, saranno aperti alcuni negozi sfitti o chiusi da tempo, pronti a diventare contenitori di idee e spettacoli o a trasformarsi in aree relax per una breve sosta da uno show all’altro. «Ci saranno un’esposizione di oggetti realizzati in plexiglass, un laboratorio dedicato al cinema e non mancheranno altre sorprese – spiega Milena Lazzaroni, titolare dello studio fotografico e di eventi Mile in via San Bernardino, cui è affidata la direzione artistica del festival -. L'intenzione è di trovare con i proprietari immobiliari una destinazione ai negozi sfitti anche dopo il festival, che rappresenta un primo importante test». Nel fine settimana del Busker Festival ci saranno esposizioni e street show per tutti: in via San Bernardino ci saranno cinque postazioni, tra mostre e laboratori artistici, mentre via Moroni sarà costellata di sette punti esibizione e non mancherà uno spettacolo davanti all'edicola di via Zambonate. «L'associazione sta lavorando da mesi all'organizzazione dell'evento con l'ambizione che possa diventare un appuntamento di richiamo per la città, che riporti vivacità nel Borgo – sottolinea il presidente dell'associazione per il Borgo di San Leonardo Luciano Piro -. La gente ha voglia di stare insieme e condividere l'atmosfera di festa e questo è il regalo che vogliamo fare al borgo e all'intera città». 


Alta Val Seriana, lo sconto su misura arriva sullo smartphone

Il Distretto del Commercio Alta Val Seriana – Clusone non si è fatto sfuggire le opportunità delle nuove tecnologie e in tempi di smartphone, tablet e comunicazioni sempre più personalizzate, lancia un sistema innovativo per il coordinamento delle promozioni, a disposizione degli operatori commerciali e dei clienti. Chi frequenta il distretto (che comprende i comuni di Clusone, Cerete, Fino del Monte, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Rovetta, Songavazzo e Castione della Presolana) potrà orientarsi su dove fare la spesa o bere un aperitivo grazie ad un’applicazione che “conosce i propri gusti” e propone i negozi ed i locali adatti, riservando sconti e promozioni. Mentre i commercianti avranno la possibilità di creare offerte specifiche (da soli o in collaborazione con altri colleghi) e di comunicarle in modo mirato a gruppi di consumatori.
Il sistema, nato dalla collaborazione tra il Distretto e Promoserio, si basa su una piattaforma informatica per la gestione di offerte condivise dagli operatori commerciali aderenti. La piattaforma prevede la creazione di una Web App, utilizzabile da qualsiasi smartphone o tablet del cliente, che graficamente ha l’aspetto di un mazzo di carte. A ogni carta corrisponderà un negozio aderente con  informazioni anagrafiche e di contatto, mappa georeferenziata e possibilità di richiamare il navigatore GPS del dispositivo, altre informazioni (foto, logo, orari di apertura) e, soprattutto, una promozione speciale concordata con il Distretto.
La piattaforma è collegata al circuito della Promoserio Card, la Carta “ValSeriana nel cuore” nata nell’estate del 2013 che già offre ai residenti e ai turisti decine di promozioni e convenzioni in tutta la Valle.
I commercianti aderenti saranno dotati di un tablet con cui registrare ciascun acquisto effettuato dai possessori della Promoserio Card e l’uso delle promozioni in modo semplice e immediato. A regime, la piattaforma sarà in grado di fornire agli aderenti importanti statistiche sul successo delle loro promozioni e sull’opportunità di “fare squadra” con altri colleghi per lanciare iniziative condivise. Tutto a vantaggio dei clienti, turisti e residenti, e dell’economia della Valle.
A settembre partirà la raccolta delle adesioni dei commercianti ed entro dicembre è previsto il lancio della piattaforma.


Federalberghi, Bergamo chiede
uno stop alle nuove strutture

Sede innovativa per l’assemblea annuale di Federalberghi Lombardia, l’organizzazione degli operatori dell’accoglienza che, con 2.900 strutture affiliate nella regione (il 9% del totale nazionale), ha un indice elevato di rappresentatività del settore: i quadri dirigenti e diversi colleghi si sono ritrovati al Parco Tecnologico Padano di Lodi, un polo di ricerca che raccoglie le principali istituzioni del territorio attive nel settore agro-biotecnologico, un centro di grandi potenzialità, soprattutto in prospettiva Expo 2015.
L’assemblea di Federalberghi, aperta dal presidente Paolo Rossi (che nell’occasione aveva a fianco il direttore Fausto Placucci e il vicedirettore Ciro Pascale), ha toccato subito i punti di attuale criticità del settore, a partire da un calo del fatturato in una percentuale tra il 30 e il 40%, con i cinque stelle lusso unico settore a salvarsi.
In un clima di recessione, non ha certamente giovato l’imposta di soggiorno, nella sua anomalìa di essere a discrezione comunale, quindi applicata con tariffe diverse e territorialmente a macchia di leopardo, con evidenti ripercussioni negative sull’immagine della ricettività di casa nostra.
La situazione è particolarmente critica a Milano città, dove ben 111 alberghi su 399 non hanno versato l’imposta al Comune.
Vivace e costruttivo, in sede assembleare, il contributo dell’Associazione Albergatori di Bergamo, presente a Lodi col presidente Giovanni Zambonelli, il consigliere regionale Pier Carlo Capozzi e Oscar Fusini, vicedirettore Ascom.
Da loro è partita la richiesta di contenere un’eccessiva proliferazione delle strutture alberghiere, stante la crisi del settore e la necessità di non ripetere errori del passato, quali Italia 90 e le Olimpiadi invernali di Torino, quando vennero realizzati centinaia di nuovi posti letto, risultati poi del tutto inutili.
Zambonelli ha rimarcato come lo spunto potrebbe essere la moratoria per i nuovi centri commerciali, stabilita dalla Regione Lombardia, che dovrebbe essere estesa anche al settore alberghiero.
E’ emersa inoltre l’idea di costituire una federazione regionale di rappresentanza per la ricettività non alberghiera, in seno alle Ascom locali, per dare una risposta a quelle strutture che agiscono nella correttezza e cercare di mettere ordine in un panorama di mercato a volte davvero sconcertante.
Federalberghi, infine, chiede una legge speciale per Expo 2015 che consenta di adeguare le strutture ricettive esistenti.


Turismo, per ogni passione il pacchetto giusto

Storia, tradizione, arte e cultura, sport, antichi sapori, benessere e natura: sono le tante sfaccettature che rendono la provincia di Bergamo una meta affascinante, ricca di suggestioni e di luoghi da scoprire. Per agevolare la conoscenza e la scelta Turismo Bergamo, in collaborazione con l’Agenzia Viaggi Ovet, ha pensato e realizzato sedici pacchetti turistici che racchiudono tutta l’attrattiva che la provincia bergamasca offre. Sono soluzioni adatte alle esigenze e alle curiosità più diverse. Gli itinerari più classici propongono la visita alla città, al lago – con sosta a Sarnico e a Lovere –, ai borghi più belli: Cornello dei Tasso, Oneta e Crespi d’Adda. Le proposte tematiche suggeriscono percorsi dello shopping e un itinerario sulle strade del vino che conduce alla scoperta del paesaggio, dei produttori e dei sapori più autentici. Per gli amanti dello sport sono state immaginate vacanze all’insegna del golf, dello sci e del trekking sulle Orobie. Non manca un itinerario dedicato agli amanti della musica con un percorso alla scoperta di Gaetano Donizetti che prevede la possibilità di assistere ad una rappresentazione lirica; mentre per chi vuole immergersi in un’atmosfera di spiritualità si sono pensati percorsi sui luoghi cari a Papa Giovanni XXIII o che comprendono il Santuario della Madonna di Caravaggio. Per chi ama stare a contatto con la natura la proposta è quella dell’albergo diffuso di Ornica; mentre per i più piccoli c’è la possibilità di trascorrere un week end in fattoria.
Il prezzo del pacchetto va da 105 a 330 euro a persona per una vacanza di due o tre giorni con pernottamento e prima colazione in albergo a tre o quattro stelle e degustazione di prodotti tipici; in alcuni casi è previsto anche il noleggio dell’auto e la Bergamo Card.
I sedici pacchetti sono stati pubblicati in tre lingue in un apposito catalogo già in distribuzione – attualmente anche all’estero con il camper del progetto Road Promotion North Europe 2013 – oltre che sul sito www.turismo.bergamo.it.
«Continua incessantemente il lavoro iniziato l’anno scorso che ha come obiettivo quello di affiancare alla promozione in campo nazionale ed internazionale anche la commercializzazione del prodotto turistico bergamasco – afferma Gabriele Cortinovis, amministratore delegato di Turismo Bergamo -. Il portale unico diventa così un collettore di proposte al turista in continua evoluzione con il booking on line che raccoglie oltre 80 strutture ricettive, le escursioni giornaliere “Emotion” realizzate in collaborazione con Moma Comunicazione e Ovet, la possibilità di acquisto on-line di prodotti tipici con il link a Mangiar Tipico ed ora questi sedici pacchetti con pernottamento che cercano di abbracciare tutti i gusti del turista. Ringrazio Ovet Viaggi e il suo direttore Enrico Brignoli per l’impegno e la passione con cui ci affianca e ci affiancherà, gestendo in maniera continuativa il lavoro di incoming».


Borgo Santa Caterina, «locali in prima
fila per far rispettare le regole»

Da un lato c’è il cuore pulsante della Bergamo che fu, con le sue botteghe storiche e le rivendite dall’atmosfera un po’ retro. Dall’altro ci sono locali moderni che con la loro musica e i loro cocktail alla moda diventano il punto di ritrovo privilegiato delle nuove generazioni. Due anime, quelle di Borgo Santa Caterina, che il venerdì sera si fondono per dar vita a una festa di strada ricca di iniziative. Band dalla vocazione rock, dj, madonnari che disegnano sull’asfalto, negozi aperti fino a mezzanotte e gruppi di amici che chiacchierano sorseggiando una birra fanno da corollario a una via che, così trasformata, rievoca l’eccentrica Beale Street di Memphis.
Ma se è vero che manifestazioni come queste sono necessarie per riaccendere l’economia del quartiere, è altrettanto vero che c’è chi della movida farebbe volentieri a meno in cambio di una bella dormita al riparo da rumori molesti e schiamazzi notturni. «Noi dobbiamo lavorare e kermesse come queste ci stanno aiutando moltissimo, ma siamo consapevoli che anche la gente ha diritto al riposo – spiega Luca Rebuzzi, 28 anni, titolare del Reef Cafè e vicepresidente della nuova Associazione Borgo Santa Caterina che da quest’anno si occupa dell’organizzazione dei Venerdì del Borgo –, vogliamo trovare un punto di incontro con tutte le parti che compongono il quartiere. L’associazione ha quindi attivato un tavolo di confronto con il Comune di Bergamo, i residenti, la Prefettura, le forze dell’ordine e le associazioni di categoria per avanzare proposte che risolvano le criticità. Poi ognuno deve agire secondo il proprio senso civico. Settimana scorsa, per esempio, ho chiuso il mio bar 50 minuti prima dell’orario stabilito proprio per evitare che la gente si fermasse fuori dal mio locale oltre l’orario previsto. È stata anche intensificata la sicurezza nei punti nevralgici della via e i vigili saranno in servizio fino alle 3.30 per monitorare la situazione. Io personalmente sto facendo il possibile per rispettare l’ordinanza del Comune: servo le bevande in bicchieri di plastica anziché in bottiglie di vetro e metto i bidoni fuori dal locale per la raccolta dei rifiuti».
Da via Oberdan a via Corridoni, Palafrizzoni ha imposto il divieto di vendita di bevande in vetro e lattine, non solo nei pubblici esercizi, ma anche nei distributori automatici. Fino a settembre, dalle 20 alle 6 del mattino, si potranno servire alcolici e non alcolici soltanto in contenitori di plastica per evitare l’uso di oggetti contundenti e la produzione di rumori molesti. Negli stessi orari è inoltre vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto in strada. L’inosservanza del divieto di vendita di lattine e vetro è punita con una sanzione amministrativa fino a 500 euro, mentre chi getta rifiuti in luogo pubblico deve sborsare da 25 a 500 euro.
Quando chiude il suo locale, Dario Razmasa rimane in strada fino alle tre del mattino per pulire tutti i cocci di bottiglia e gli avanzi che vengono abbandonati fuori dal suo locale. Lui di anni ne ha solo 22 ma già da quattro gestisce lo Shake, uno dei locali più gettonati di Borgo Santa Caterina grazie anche alla promozione del mercoledì sera con cocktail a 3,50 euro. Un’idea che ha inevitabilmente attirato un numero crescente di ragazzi nei dintorni: «Ormai ho una clientela affezionata – dice – a cui si aggiungono i nuovi passanti che magari scoprono per la prima volta il mio locale grazie alla notte bianca. Questa è una delle edizioni che a mio avviso ha avuto più successo, complice anche il bel tempo. Insieme al Marika wine bar e al Reef abbiamo ingaggiato, a nostre spese, tre buttafuori per controllare i clienti più molesti durante i venerdì di apertura straordinaria del borgo. Abbiamo voluto fare questo ulteriore sforzo economico per lavorare con maggior tranquillità e riuscire a far sgomberare la zona senza problemi dopo il servizio».
L’altra iniziativa sostenuta quest’anno dall’associazione è la campagna di sensibilizzazione “Divertiti, rispettaci”. Fino al 2 agosto, durante i venerdì del Borgo, saranno allestiti punti di informazione per accrescere il senso civico tra i giovani. In circolazione ci sono migliaia di locandine e volantini promozionali che invogliano i ragazzi a divertirsi senza arrecare danno o disturbo: «Invitiamo tutti a tener vivo il Borgo nel rispetto di chi lo vive – scrive l’associazione – convinti che solo grazie ad una consapevole collaborazione potremo conciliare la vivibilità residenziale con il divertimento serale e di conseguenza mantenere il decoro della via». Massimo Cereda, proprietario del Crocevia, aderisce da ormai cinque anni alle iniziative promosse per tenere vivo il Borgo: «Il boom è stato tre anni fa – racconta – comunque si è lavorato bene anche quest’anno. C’è tanta pubblicità attorno a questo evento e la gente accorre numerosa. È un buon modo per promuovere una zona che altrimenti rischierebbe di rimanere poco frequentata visti tutti gli eventi estivi in programma, in particolare in Città alta. Fino ad ora mi sembra che tutto sia filato liscio, edizione dopo edizione stiamo imparando a gestire meglio la manifestazione».


Commercio
e turismo,
Agazzi
alla guida
degli Enti Bilaterali

Lorenzo Agazzi, componente del direttivo nazionale FILCAMS-CGIL e già segretario generale della categoria di Bergamo con incarico confederale, è il nuovo presidente dell’Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi e dell’Ente Bilaterale Alberghiero e Pubblici Esercizi di Bergamo. L’elezione si è svolta nei giorni scorsi nella sede di via Borgo Palazzo nell’ambito dell’assemblea riunitasi per il rinnovo delle cariche.
Agazzi, 51 anni di Stezzano, è componente del Direttivo Regionale e Provinciale FILCAMS CGIL, del direttivo Provinciale CGIL e attualmente ricopre un incarico confederale seguendo i lavoratori precari. Il neo presidente, che resta in carica per i prossimi quattro anni, subentra ad Enrico Betti, responsabile dell’Area Politiche del Lavoro di Ascom Bergamo, eletto Vicepresidente.
«L’importante incarico che vado a rivestire – dichiara il neo presidente Agazzi – verrà svolto con impegno e al massimo delle mie capacità. Sicuramente non sarà facile considerata la crisi economico, finanzia e di valori, nonché politica, che stiamo vivendo e che trasformerà l’intero Paese. Il mio mandato sarà caratterizzato da una continuità rispetto a quanto fatto negli anni precedenti e lavoreremo insieme per trovare gli strumenti più adeguati a sostegno dei lavoratori e delle aziende. Per questo eserciterò il ruolo nel rispetto e nell’interesse delle parti che intendo rappresentare in modo unitario ascoltando i contributi di tutti e condividendo l’operato con la vice presidenza, il consiglio e l’assemblea».
«Lascio la presidenza nella logica dell’alternanza che vige nell’Ente – dichiara il vicepresidente Betti -. Negli ultimi quattro anni si è incrementato del 40% il numero delle aziende aderenti e si è
ottenuto un importante aumento dei contributi riscossi. La nomina alla vice Presidenza mi consentirà di proseguire un lavoro di sviluppo della bilateralità sul territorio, che potrà continuare ad erogare servizi tangibili e apprezzati da imprese e lavoratori».
Nati negli anni ’90 dall'accordo tra Ascom e le organizzazioni sindacali di Cisl, Cigl e Uil, gli Enti Bilaterali si pongono come interlocutori privilegiati tra dipendenti e imprenditori e agiscono nel campo della formazione, della tutela del lavoratore e della promozione dell’occupazione con servizi rivolti al sostegno e alla qualificazione dei settori del commercio e del turismo. Nell’ultimo quadriennio i due Enti hanno erogato complessivamente contributi a imprenditori e lavoratori per un valore di quasi 1 milione di euro per un totale di oltre 700 aziende coinvolte e più di 2700 sussidi erogati ai lavoratori.
I due Enti Bilaterali hanno sede presso l’Ascom di Bergamo in via Borgo Palazzo 137 (tel. 035.4120140-116)

Ente Bilaterale Commercio e Servizi: Lorenzo Agazzi, presidente; Enrico Betti, vicepresidente;
Consiglieri: Alberto Citerio (Fisascat-Cisl), Maurizio Regazzoni (Uiltucs UIL), Fabrizio Bonifaccio (Ascom- Orobica Pesca) e Daniela Nezosi (Ascom).

Ente Bilaterale Alberghiero e Pubblici esercizi: Lorenzo Agazzi, presidente, Enrico Betti, vicepresidente. Consiglieri: Alberto Citerio (Fisascat-Cisl), Maurizio Regazzoni (Uiltucs UIL), Giovanni Zambonelli (Ascom – Federalberghi), Pierluigi Cucchi (Ascom – Fipe).


Fiera di Sant’Alessandro,
l’agricoltura incontra la città

Le novità per gli addetti ai lavori, le occasioni di approfondimento e gli scambi commerciali accanto ad un aspetto più popolare e divulgativo, quello che fa conoscere da vicino a grandi e piccini il mondo rurale, le produzioni agroalimentari e che li coinvolge con iniziative ed eventi. Sono le due anime della Fiera di Sant’Alessandro, l’evento ultracentenario organizzato dall’Ente Fiera Promoberg, che torna al Polo fieristico di via Lunga dal 6 all’8 settembre, trasformandolo in un pianeta dell’agricoltura, della zootecnia, dell’equitazione e dei prodotti tipici, punto d’incontro tra fornitori, operatori, istituzioni e grande pubblico.
Forte di una grande tradizione (è la più nutrita offerta zootecnica regionale, con circa 400 bovini in esposizione) l’appuntamento si è dimostrato anche capace di stare al passo con i tempi, facendo spazio, ad esempio, ai temi riguardanti i servizi e la tutela ambientale o al comparto equestre, che ha registrato grande successo nelle ultime due edizioni. La fiera si svilupperà su 90mila metri quadrati, ovvero tre padiglioni coperti (16.800 mq) e due aree esterne, dove sarà creato quest’anno un ulteriore campo gara di equitazione dedicato ai cavalli arabi. All’esterno troveranno spazio, in particolare, le macchine agricole e i grandi impianti per la zootecnia, le strutture coperte ed attrezzate per l’esposizione di bovini ed equini, tre campi per equitazione dove si alterneranno gare e concorsi ed un’area dedicata alle attrezzature e all’abbigliamento per l’equitazione. All’interno gli stand con prodotti agro-alimentari, quelli delle associazioni, servizi e piccole attrezzature e ancora, macchine agricole e attrezzature per la zootecnia e un’area western, country life & music saloon.
Tra gli eventi, gare e concorsi ippici regionali e nazionali, tra cui la prima edizione del Concorso di Purosangue Arabi – Show E.C.A.H.O. categoria C Nazionale, la “Gara Nazionale Triathlon del boscaiolo” a cura di Federboscaioli, che richiama concorrenti da tutta Italia e ricco programma legato alla musica country e al mondo “campagnolo”, senza dimenticare i seminari tecnici e, naturalmente, la rassegna dei bovini, con la premiazione della Regina della Mostra.
La rassegna è aperta venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30, la domenica dalle 9 alle 19. Confermato anche quest’anno l’ingresso gratuito il venerdì. Il costo del biglietto è di 7 euro, (ridotto 4 euro – dai 12 ai 16 anni e over 65)