Cavalieri del Lavoro, Mattarella nomina Pierino Persico

pierino persicoC’è il bergamasco Pierino Persico tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha firmato quest’oggi il decreto, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Nato ad Albino l’8 ottobre del 1947, è dal 1976 alla guida della Persico Spa, oggi conosciuta in tutto il mondo per gli stampi e i prodotti all’avanguardia nei settori automotive, nautico e industriale. Il riconoscimento arriva nel 40esimo dell’attività, nata come modelleria in legno, in un sottoscala ad Albino – come ama ricordare -, e diventata simbolo di innovazione, capacità imprenditoriale ma anche profondo attaccamento al territorio.

Gli altri Cavalieri del Lavoro

  • BEDESCHI Guglielmo – Industria meccanica – Veneto
  • BOSCAINI Sandro – Industria vitivinicola – Veneto
  • BUCCI Massimo – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • CANDELA Alberto Armando – Industria cancelleria e belle arti – Lombardia
  • CASELLI Ettore – Servizi finanziari/Credito – Emilia Romagna
  • CESARONI Alvaro – Industria meccanotronica – Marche
  • CLEMENTI Gabriele – Industria elettronica – Toscana
  • COLOMBO Roberto – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • COPPO Pierluigi – Industria complementi d’arredo – Lombardia
  • COZZANI Francesca – Industria manufatti in metallo – Liguria
  • DALLARA Giampaolo – Industria automobilistica – Emilia Romanga
  • DI AMATO Fabrizio – Servizi di ingegneria – Lazio
  • FARINA Maria Bianca – Servizi finanziari/assicurazioni – Lazio
  • FAZIOLI Paolo – Artigianato/fabbrica di pianoforti – Friuli Venezia Giulia
  • MARENZI Claudio – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • MOLTENI Carlo – Industria arredamento – Lombardia
  • MONTIPO’ Fulvio – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • MOSCHINI Massimo – Industria metallurgica – Campania
  • NOCENTINI Paolo – Industria spedizioni/logistica – Toscana
  • PATANE’ Luca Pietro Guido – Industria turismo – Lombardia
  • PEYRANI Alberto – Industria elettromeccanica – Piemonte
  • PINO Nicola Giorgio – Attrezzature da trasporto – Campania
  • TABACCHI Ermenegildo Dino – Industria occhialeria e ottica – Veneto
  • VILLA Daniela – Industria chimica/cosmetica – Lombardia

Il discorso di Pierino Persico all’assemblea di Confindustria Bergamo del 2014 ospitata nello stabilimento della Persico 

L’intervista a sua moglie Isa Colombi, l’altra metà dell’impresa


Onoreficenze al Merito della Repubblica, riconoscimento a 10 bergamaschi

Ordine al merito della Repubblica italianaGiovedì 2 giugno, in occasione del 70° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, si svolgerà a Bergamo, in piazzale degli Alpini, la celebrazione ufficiale commemorativa della ricorrenza, che avrà inizio alle 10.30, con il seguente programma: schieramento dei reparti di formazione interforze delle Forze Armate e dei Corpi armati e Civili, dei Gonfaloni del Comune e della Provincia di Bergamo e dei Comuni della Provincia di Bergamo, dei Medaglieri e Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; afflusso delle autorità e delle rappresentanze civili e militari; alzabandiera ed esecuzione dell’inno nazionale e lettura del messaggio del presidente della Repubblica. A seguire, si procederà alla consegna dei diplomi delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, conferite dal Capo dello Stato a 10 cittadini bergamaschi.

Ecco i loro nominativi

  • Gianluigi Belotti (cavaliere) Trescore Balneario
  • Giuseppe Crespi (cavaliere)  Bergamo
  • Giacomo Dognini (cavaliere) Mozzanica
  • Angelo Falconi (cavaliere) Villongo
  • Adriano Forgione (cavaliere) Roma
  • Sergio Giani (cavaliere) Mapello
  • Dante Orciari (ufficiale) Seriate
  • Roberto Vezzoli (cavaliere) Seriate
  • Christian Zamblera (cavaliere) Casazza
  • Nerella Zenoni (cavaliere) Ranzanico.


Celadina, al via i lavori per riqualificare tre strade

celadinaIniziano lunedì 6 giugno i lavori di messa in sicurezza e asfaltatura di ben tre strade del quartiere di Celadina: il Comune di Bergamo avvia infatti l’intervento per la sistemazione di via San Pio X, via Curò e via Pizzo Tre Signori. Le finalità del progetto definitivo sono quelle di procedere ad interventi di manutenzione straordinaria di alcuni tratti stradali particolarmente degradati, affiancando all’intervento manutentivo l’inserimento di elementi progettuali per moderare la velocità dei veicoli. Saranno realizzati itinerari ad uso promiscuo pedonale e ciclabile, garantendo loro massima sicurezza e fruibilità grazie a percorsi appositamente dedicati procedendo inoltre, contestualmente, alla riqualificazione urbana delle aree di intervento. Non solo: le strade saranno riasfaltate e sarà rifatta la segnaletica stradale. Il costo dell’intervento è di circa 350mila euro, la durata dei lavori stimata in circa 100 giorni.

“Si tratta di un intervento importante per il quartiere – spiega l’assessore Marco Brembilla – in un’area densa di luoghi a funzione pubblica e soprattutto a funzione residenziale. Con questo intervento non solo si rimette a nuovo un’area che ha oggettivo bisogno di manutenzione, ma valorizziamo tutte quelle funzioni (dallo spazio Hobbit al centro ricreativo per la Terza Età) che vi insistono. Nuovi marciapiede, un nuovo impianto di illuminazione pubblica, l’abbattimento delle barriere architettoniche sono alcuni degli interventi previsti per un quartiere nel quale negli ultimi mesi si è concentrata l’attenzione dell’Amministrazione comunale: si stanno ultimando i lavori di sistemazione dello spazio Hobbit proprio in queste settimane, è stato realizzato un nuovo piazzale demolendo l’ex macello e l’Amministrazione è al lavoro per la riqualificazione dell’ex centrale di Daste e Spalenga (che in questi giorni è aperta grazie alla collaborazione con Contemporary Locus).”

Tutto sull’intervento qui:


Turismo, «così prepariamo i nuovi professionisti. Ma a Bergamo manca un interlocutore unico»

vittorio emanuele RIT

Se il turismo è una chance per Bergamo e la sua provincia, la scuola è pronta a fare la sua parte per offrire profili in linea con i bisogni delle aziende e del territorio. Succede al Vittorio Emanuele II, l’Istituto tecnico commerciale e turistico cittadino che, dietro la possente facciata piacentiniana di piazzale Alpini e oltre lo stereotipo che vuole il mondo dell’istruzione lontano ciò che lo circonda, ha intrapreso, secondo i dettami delle ultime riforme, l’ardua strada di riscrivere il paradigma della formazione e lo ha fatto chiamando a raccolta imprese, Università, istituzioni e associazioni.

Lorena Peccolo è la preside – sì, la chiamano ancora così – dell’Istituto, che nell’anno scolastico 2015/16 conta 1.274 studenti e 54 classi, 29 dell’indirizzo turistico, che ne fanno la sede più consistente della nostra provincia, e 25 in quello di Amministrazione, Finanza e Marketing.

Il turismo è una risorsa “giovane” per la Bergamasca e la scuola ha un ruolo fondamentale nel preparare una nuova generazione di addetti che permettano al settore di crescere e svilupparsi. Come si sta muovendo il Vittorio Emanuele?

«Nel 2013 la nostra scuola è stata capofila della creazione del Polo tecnico professionale del turismo, un’aggregazione promossa dalla Regione Lombardia tra scuole, enti di formazione, Università e realtà del territorio per costruire profili che siano funzionali ai reali fabbisogni».

Chi fa parte del Polo e quali iniziative sono state realizzate?

«Il nostro Polo, che si chiama “Vaprotur” – Valorizzazione, Promozione Turistica, conta 18 componenti, tra istituti superiori, centri di formazione professionale, aziende, enti di promozione del territorio, associazioni di categoria e Università, con il Cst – Centro studi sul territorio e il Cestit – Centro studi per il turismo e l’interpretazione del territorio. Nel 2014 è stato uno degli 11 Poli, su 52 presenti in Lombardia, finanziati dal bando premialità della Regione con 30mila euro. La presenza di un coordinamento tra tutti i soggetti ha inoltre permesso di realizzare nell’anno scolastico 2013-14 un corso Ifts, post diploma di un anno, costruendo il prototipo del profilo di competenze per questo tipo di corso».

Quali esigenze di formazione ha portato in evidenza il Polo?

«Un confronto illuminante è stato quello con l’Ascom. Il responsabile dei Distretti per l’Associazione, Roberto Ghidotti, ci ha segnalato come criticità la scarsa conoscenza del territorio da parte dei ragazzi, ne è nato un percorso sui Distretti dell’Attrattività e le loro risorse. Un altro versante sul quale abbiamo ritenuto strategico soffermarci è stata la formazione di studenti e insegnanti sull’analisi del sistema economico del turismo, dei suoi indicatori, sviluppato dal Cestit dell’Università».

Insomma, la collaborazione lungo la “filiera” del turismo sta permettendo di fare programmi scolastici più mirati…

«E l’azione che si intensifica con l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, entrata in vigore quest’anno per le terze. Essersi interfacciati già con i partner del Polo si è rivelato preziosissimo per costruire il programma dell’Istituto. Siamo riusciti ad organizzare un percorso organico, non interventi spot, per comporre, dalla terza alla quinta, un profilo di competenze adeguato alle esigenze e consegnare al territorio studenti preparati».

Cosa prevede il vostro programma di alternanza scuola-lavoro?

«Quest’anno le cinque terze coinvolte si sono soffermate sulla conoscenza del territorio. Hanno incontrato tutti i soggetti che compongono il sistema del turismo della provincia ed ognuno ha illustrato loro cosa fa e come lavora. In quarta il focus sarà sugli itinerari e i Distretti dell’Attrattività, vedranno cioè tutti gli aspetti che hanno imparato a conoscere quest’anno integrati all’interno di ogni area. Studieranno inoltre la legge regionale sul turismo e svilupperanno le competenze di comunicazione. In quinta, invece, è previsto lo studio degli indicatori economici del turismo, del sistema museale, del turista dal punto di vista antropologico e l’analisi di altri sistemi turistici».

La novità è che i ragazzi affrontano questi argomenti non solo sui libri e in aula, ma cimentandosi in prima persona su alcuni progetti.

«Ogni classe declina i temi su progetti specifici. Quest’anno, ad esempio, due classi hanno fatto formazione sugli eventi e lavorato con Skay Class con cui già collaboravamo per la manifestazione “I Maestri del Paesaggio”, altre due hanno approfondito la gestione dell’accoglienza in un bed and breakfast, mentre una è stata coinvolta nel progetto della candidatura delle mura di Bergamo nel patrimonio Unesco per realizzare un sito e un sistema di comunicazione rivolto ai propri coetanei. È un lavoro che coinvolge anche una nostra quinta che sulle mura patrimonio Unesco ha realizzato una narrazione multimediale. Al di là dell’alternanza, inoltre, alcuni studenti sono coinvolti in esperienze e progetti, anche internazionali, come quello sul turismo sostenibile portato avanti da due classi nell’ambito del programma Erasmus».

vittorio emanuele (9)Quante ore sono dedicate all’alternanza?

«La legge ne prevede 400 nei tre anni, noi quest’anno ne abbiamo già totalizzate circa 200, tra interventi di esperti a scuola e tirocini in aziende. La priorità è stata infatti quella di costruire le conoscenze e di fare esperienze significative».

Che effetti hanno sull’apprendimento questi nuovi approcci?

«La sfida è proprio legata al fatto che, mobilitandoli con logiche progettuali, i ragazzi siano più capaci di operare, siano più motivati, più preparati, abbiano più senso di responsabilità ed arrivino alla fine della quinta più competenti. Con l’alternanza si passa dal modello “so-ripeto” al misurarsi su quello che si crede di sapere e di saper fare con costante riflessione e autovalutazione».

Del resto, oggi il lavoro occorre inventarselo, meglio quindi cominciare per tempo…

«In effetti sì e non vale solo per il lavoro indipendente, anche quello dipendente ha bisogno di una buona dose di autoimprenditorialità. Il lavoro non è più solo esecutivo e individuale, ma richiede capacità di interpretazione, elaborazione e collaborazione. È un atteggiamento che va incoraggiato anche nell’apprendimento».

Un bello scarto rispetto alle “vecchie” lezioni…

«Il Polo e l’alternanza sono a pieno titolo dentro al processo che vede la scuola passare dalla formazione del capitale umano a quella del capitale sociale, cioè delle competenze per lo sviluppo del territorio. La grande questione è definire quali sono le conoscenze ed i saperi indispensabili e come insegnarli e valutarli, il dato certo è che si tratta di un percorso dal quale non si torna indietro».

Come hanno risposto le imprese alla richiesta di collaborare con la scuola?

«Con grandissima disponibilità, interesse, capacità e, non ultima, generosità, dato che gli interventi sono stati tutti effettuati a titolo gratuito. Tutti si sono messi in gioco, hanno voluto coinvolgere e trasmettere le proprie esperienze ai ragazzi».

E docenti e studenti come stanno vivendo questa trasformazione?

«È chiaro che si tratta di un grande sforzo, che richiede di rivedere orari, programmi, valutazione (naturalmente anche per l’indirizzo in Amministrazione, Finanza e Marketing). È faticoso, ci sono criticità e resistenze, ma abbiamo insegnati motivati e capaci, in grado di trainare questo processo. Credo che la chiave sia la fiducia. L’auspicio è che quella fiducia che ci ha attribuito così apertamente il mondo esterno possa svilupparsi anche nel rapporto tra i docenti e tra docenti e studenti».

Ma a che punto è il turismo a Bergamo?

«Il grosso problema è che non c’è un interlocutore unico. La nostra scuola ha dovuto costruire le collaborazioni una per una e i nostri ragazzi dovrebbero, alla fine della quinta, avere una visione di sistema ma il sistema non è ancora consolidato, non c’è ancora stato un preciso investimento del territorio su questa dimensione dell’economia. La nuova legge regionale sul turismo comprende modelli di governance, visione strategica e definizione della regolamentazione e del controllo, ma non c’è ancora un organismo a Bergamo che su questo si interfacci direttamente con la scuola. Per la verità la legge regionale non fa nemmeno un cenno alle scuole come soggetti coinvolti nello sviluppo turistico e questo la dice lunga su quanto c’è ancora da fare, ma siamo veramente tutti consapevoli che serve incontrarsi e collaborare».


Prezzi, a maggio crescita dello 0,1%. Per telefoni, birra e tabacchi il rialzo maggiore

Nel mese di maggio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, risulta in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si attesta a -0,3%, in aumento rispetto al -0,4% registrato il mese scorso.

La variazione più marcata si registra nella divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” con aumenti di birre e sigarette; in discesa alcolici e vini. Segue la spesa per le “Comunicazioni” nella quale risultano in rialzo gli apparecchi telefonici e telefax. Positiva anche la divisione dei “Trasporti” dovuta ai rincari di carburanti, trasporto su rotaia e il trasporto marittimo; in calo quello aereo e i pezzi di ricambio per mezzi di trasporto privati. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature” nella quale salgono i servizi di lavanderia, scarpe e riparazione calzature. Medesima variazione viene registrata nella spesa dei “Servizi sanitari e spese per la salute” con aumenti di servizi dentistici ed altri prodotti medicali.

In diminuzione “Ricreazione, spettacoli e cultura” con cali di apparecchi per il trattamento dell’informazione, supporti di registrazione, prodotti per animali domestici e pacchetti vacanza; in controtendenza apparecchi fotografici e cinematografici. In “Servizi ricettivi e di ristorazione” si registrano diminuzioni dei servizi alloggio. Segue la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” dove a scendere sono soprattutto i beni non durevoli per l’abitazione. Lieve diminuzione per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con diminuzioni di vegetali, zucchero, confetture, miele, cioccolato, dolciumi, pesci e prodotti ittici. Seguono “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” ed “Altri beni e servizi” dove in quest’ultima si rilevano cali degli altri servizi n.a.c.; in salita gioielleria ed orologeria, servizi assicurativi connessi alla salute ed assicurazioni sui mezzi di trasporto.

Invariata la divisione ”Istruzione”.

LE VARIAZIONI CONGIUNTURALI PIÙ SIGNIFICATIVE

Prodotti alimentari e bevande analcoliche
  • In aumento: 1,5% Frutta.
  • In diminuzione: -0,7% Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi; -0,8% Vegetali; -0,9%Pesci e prodotti ittici.
Bevande alcoliche e tabacchi
  • In aumento: 2,4% Tabacchi; 2,4% Birre.
  • In diminuzione: -0,5% Alcolici, -1,4% Vini.
Abbigliamento e calzature
  • In aumento: 1,6% Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti; 1,0% Riparazione e noleggio calzature; 0,5% Scarpe ed altre calzature.
Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri
  • In aumento: 2,1% Gasolio per riscaldamento.
  • In diminuzione: -1,1% Prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa.
Mobili, articoli e servizi per la casa
  • In diminuzione: -0,5% Beni non durevoli per la casa.
Servizi sanitari e spese per la salute
  • In aumento: 0,5% Servizi dentistici; 0,5% Altri prodotti medicali.
Trasporti
  • In aumento: 2,1% Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati; 1,2% Trasporto passeggeri su rotaia; 1,1% Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne.
  • In diminuzione: -1,5% Pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto;-1,6% Acquisto di altri servizi di trasporto; -2,1% Trasporto aereo passeggeri.
Comunicazioni
  • In aumento: 4,1% Apparecchi telefonici e telefax.
Ricreazione, spettacoli e cultura
  • In aumento: 0,9% Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti.
  • In diminuzione: -0,5% Animali domestici e relativi prodotti; -1,5% Pacchetti vacanza; -1,9%Supporti di registrazione; -2,5% Apparecchi per il trattamento dell’informazione.
Servizi ricettivi e di ristorazione
  • In diminuzione: -1,7% Servizi di alloggio.
Altri beni e servizi
  • In aumento: 1,2% Servizi assicurativi connessi alla salute; 0,5% Gioielleria ed orologeria; 0,5% Assicurazioni sui mezzi di trasporto.
  • In diminuzione: -1,4% Altri servizi n.a.c.


Christo a Lovere incontra la cittadinanza

christoMercoledì 1 giugno, Christo sarà a Lovere per incontrare la cittadinanza. L’artista bulgaro americano, storico esponente della land art, spiegherà come è nata la monumentale installazione sul Lago d’Iseo: “The Floating Piers”, il ponte fluttuante, rivestito di tessuto giallo cangiante che, dal 18 giugno al 3 luglio prossimi, collegherà Monteisola alla terraferma. A poco più di due settimane dall’inaugurazione, potrà essere l’occasione per chiedere all’artista indicazioni e dritte per poter accedere alla passerella. L’incontro, alle 18 nella sala polifunzionale dell’oratorio, via Valvendra 15, è aperto a tutti, fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni: Ufficio Turistico Alto Sebino tel. 035 962178 – email: info@iataltosebino.it.


L’omicidio di Sara e gli insopportabili leoni da tastiera

In questi giorni, su Facebook, i commenti pensosi riguardano soprattutto la povera ragazza romana, strangolata e bruciata dal suo ex fidanzato. Una storia terribile, che, comprensibilmente, ha suscitato raccapriccio e sdegno in quel vasto e variegato mondo che forma l’esercito degli editorialisti inediti. In linea di massima, i commenti si dividono, piuttosto equamente tra chi si augura che l’assassino rimanga in carcere vita natural durante, con annesso lancio delle chiavi della cella, e chi se la prende con i due automobilisti cui la povera ragazza avrebbe chiesto, inutilmente, aiuto, prima di venire uccisa. Premesso che non ho la minima idea del contesto in cui è maturato questo ennesimo, spaventoso, delitto, vorrei fare un paio di considerazioni delle mie sulla reazione del popolo della rete. La prima è riferita a quelli che auspicano un ergastolo effettivo per il truce omicida: scordatevelo. E ve lo dovete scordare perché, in questo buffo e triste Paese, quelli che, come voi, protestano animatamente per i femminicidi, per solito, sono gli stessi che ritengono che il carcere sia diseducativo, che hanno partorito le varie leggi Gozzini, che stanno sempre dalla parte di quel Caino che nessuno dovrebbe toccare. Ecco, questo signore, che ha strozzato e bruciato la propria ex fidanzata, una ragazza di ventidue anni, è Caino: pochi meglio di lui potrebbero interpretare il ruolo del segnato da Dio, che ha ammazzato il fratello per futili motivi.

E, dunque, a questi signori del dolore, a queste vestali della comprensione, non posso che dire: volevate Caino? Eccolo qua. Guardatelo bene in faccia: è uno qualunque, che, per la fine di un rapporto che, evidentemente, non sapeva accettare, ha ucciso la ragazza di cui era innamorato e l’ha bruciata. E’ questo, Caino: non ha la faccia bieca degli aguzzini delle SS. Nessuno deve toccarlo? Benissimo: poi, però, non ci menate il torrone con la violenza sulle donne, perché, probabilmente, un assassino ucciderà comunque, ma, senza qualche forma di deterrente, lo farà sicuramente più a cuor leggero. E voi, gente da botte piena e moglie ubriaca, accettate, una buona volta, il prezzo delle vostre corbellerie buoniste: il male esiste e non si sradica con le chiacchiere. Se un omicida, che è fondamentalmente un vigliacco, sa che, se lo beccano, marcirà per sempre in una galera, almeno un pensierino in più sulla convenienza di uccidere state certi che lo farà. Quanto al riflettere sulla valenza morale dell’omicidio: cosa volete che rifletta uno così? C’è una sola cosa che questo genere di persone arriva a capire: il caso in cui non gli conviene sgarrare. E, sapendo che certamente non la pagherà cara, sgarrerà più sereno. Quanto, poi, ai commentatori che se la prendono con quelli che non si sono fermati e che, a dir loro, dovranno portarne in eterno il rimorso sulla coscienza, rispondo facile facile: sicuri che voi vi sareste fermati? Alle tre e mezzo di notte, vi sareste fermati per far salire in auto una ragazza sconosciuta che domanda aiuto: non avreste, per caso, pensato al solito trucco per derubarvi, oppure al fatto che qualcuno avrebbe potuto prendersela con voi, magari sparandovi?

Perché non viviamo precisamente in tempi rassicuranti: io, che normalmente mi fido del prossimo e non sono precisamente uno che si tiri indietro, sono stato derubato alle cinque del pomeriggio, in via Gavazzeni, da una ragazzotta armata di coltello, che mi aveva chiesto un passaggio al ponte di Boccaleone. Poca roba, cinquantamila lire, e lei era evidentemente una tossica: avrei potuto darle due pappine, ma ho preferito darle i soldi. Fatto si è che, a concedere un passaggio, che vi piaccia o no, cari i miei figli dei fiori, si rischia: immagino che, alle tre del mattino, questo pensierino possa pure sfiorarvi. Dunque, come la mettiamo? Tutti eroi voialtri leoni da tastiera? Tutti pronti a rischiare chiappe, denaro ed automobile per scendere in lizza, come un cavaliere antico, a difesa della donzella in pericolo? Ma non fatemi ridere: piagnucolosa banda di pacifisti da tinello. C’è un solo modo per limitare i danni: e quel modo si chiama, che vi piaccia o meno, repressione. E’ un circolo vizioso: insicurezza, paura, impunità, sfacciataggine. Bisognerebbe invertirlo e renderlo virtuoso: sicurezza, tranquillità, certezza della pena, prudenza. Lo so che parlo ai muri e che nessuno mai penserebbe di collegare due cose tanto, apparentemente, distanti, come questo dramma d’amore malato e la sicurezza dei cittadini. Eppure, forse, in un altro contesto civile, quegli automobilisti si sarebbero fermatevi. Pensateci.

 


Villaggio degli Sposi, Gori: “Difficile evitare la chiusura dell’unica filiale bancaria”

Intesa San Paolo Villaggio SposiChiude l’unica filiale bancaria, di Intesa San Paolo, presente al Villaggio degli Sposi. L’ha confermato il sindaco Giorgio Gori rispondendo a una interpellanza presentata da Danilo Minuti, capogruppo della “Lista Civica Tentorio”. Minuti, evidenziando che il quartiere “ha subito nel corso degli anni la chiusura di molte attività commerciali, tra cui molti negozi di vicinato nonché l’unico ipermercato del quartiere” e che “la filiale della banca è anche lo sportello più vicino tra quelli esterni all’Ospedale Papa Giovanni XXIII” ha sottolineato nell’interpellanza che “la scelta del Gruppo Intensa San Paolo rischia di accelerare ulteriormente l’impoverimento e la desertificazione del quartiere del Villaggio degli Sposi, nonché di arrecare gravi problemi e disagi ai cittadini lì residenti”. Per questo ha chiesto al sindaco, nonché assessore ali’Attività Produttive, se non ritenesse “opportuno interloquire con il Gruppo bancario al fine di scongiurare la chiusura della filiale e il conseguente impoverimento del quartiere del Villaggio degli Sposi”. Gori, nella sua riposta, ha comunicato di aver chiesto e ottenuto un incontro con i vertici dell’istituto di credito, manifestando loro l’importanza degli sportelli bancari nei quartieri periferici. “La situazione che mi hanno però riportato – scrive Gori – centrata sulla forte riduzione  delle operazioni di sportello, calate a meno di dieci al giorno nella filiale in questione, è tale da non rendere  probabile un ripensamento della banca circa la volontà di chiudere la filiale. E’ stato in particolare evidenziato il rapido cambiamento in corso riguardo alle modalità di interazione dei cittadini, legate alle nuove tecnologie informatiche, e alla conseguente possibilità di gestire online la gran parte delle operazioni senza la necessità di recarsi fisicamente allo sportello”.


e-Commerce, il 96% degli studenti universitari bergamaschi fa acquisti on line. Ecco cosa comprano

Chiedendo agli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo se abbiano mai fatto acquisti on line, il 96% ha risposto di sì. Di questi, il 12,5% ha comprato qualcosa in rete anche nelle 72 ore precedenti l’avvio della ricerca. Sono alcuni dei dati forniti dal Professor Marco Lazzari, docente di Tecnologie didattiche, Tecnologie telematiche e Prorettore presso l’Università degli Studi di Bergamo, durante il suo intervento al convegno dal titolo “E-Commerce. Quali prospettive, tra occupazione e consumi?”. L’iniziativa, organizzata dalla Filcams-Cgil di Bergamo insieme alla Camera del Lavoro provinciale nell’ateneo di via dei Caniana 2, ha riunito esperti e sindacalisti: oltre a Lazzari, presenti Mario Mangili, segretario regionale Filcams Cgil, Daniela Andreini, visiting professor presso l’University of Washington Bothell (Usa), Marco Colleoni, segretario generale Filcams Cgil Bergamo, Francesca Pisciotta della Filcams Bergamo e Giorgio Gori , sindaco di Bergamo. Il confronto è stato ampio e ha toccato diversi temi: dal sostegno attuale che la politica mette in atto per i cambiamenti nel terziario, al contributo che la scuola può offrire, alle ricadute sul mondo del lavoro e sull’occupazione, fino alla necessità di creare sinergia e confronto tra sindacati, associazioni imprenditoriali e università per affrontare i cambiamenti in atto e dare l’avvio a un percorso che chiama in gioco le diverse parti. Tutti gli interventi hanno ruotato attorno agli stessi interrogativi: cosa accadrà ai lavoratori dei tradizionali punti vendita quando il commercio on line sarà diventato prevalente rispetto all’acquisto in negozio? Quali figure professionali richiederà (e forse già richiede oggi) una trasformazione del genere? Interessante osservare quali prodotti siano stati acquistati on line: l’85% ha risposto di aver acquistato libri, giornali e riviste, il 71% viaggi (aereo, treno, albergo …), il 63% biglietti per spettacoli eventi sportivi o mostre, mentre il 58% delle risposte ha fatto riferimento a capi d’abbigliamento, il 54% a ricariche telefoniche, il 46% oggettistica, il 44% elettronica ed elettrodomestici, il 23% prodotti per la cura della persona, il 10% alimentari. Solo il 13% acquista musica.

Mario Colleoni, segretario generale provinciale della Filcams-Cgil ha detto: “A Bergamo siamo più che mai convinti sia necessario ‘fare sistema’, perché l’E-commerce deve essere vissuto come un’opportunità: istituzioni, imprenditori, l’università e il sindacato dovranno collaborare in questa direzione. Alcune stime ci dicono che, a breve, il commercio elettronico giungerà a rappresentare il 5% del PIL: ecco perché Bergamo, se vorrà essere protagonista del cambiamento e non subirlo, dovrà accettare la sfida. Per questo il rapporto fra territorio, sindacato e imprese sarà fondamentale affinché questo business non venga gestito solamente da multinazionali, ma anche da realtà locali che potranno creare differente e nuova occupazione”. “È chiaro che avremo la necessità di rintracciare e tutelare i lavoratori là dove si troveranno ad operare, in un’azienda o a casa loro. Per evitare il rischio di restare inoccupati è sempre più urgente attuare politiche formative adeguate affinché ogni singolo lavoratore si possa spendere al meglio di fronte alle nuove tipologie di lavoro, ricordandoci che il linguaggio digitale ormai dev’essere considerato come una prima lingua”.

«E’ stato messo al centro un tema molto interessante anche per la nostra associazione – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, intervenuto nel corso del convegno -. Lo sviluppo del commercio elettronico e le sue ricadute sull’economia locale e sugli addetti del settore ci sta a cuore anche per lo sviluppo stesso del territorio. Il tema dell’innovazione è stato inoltre  al centro della nostra ultima assemblea annuale, svoltasi il 23 maggio». E precisa: «Ci sono imprenditori che stanno cercando di affrontare, innovando, i cambiamenti in atto e puntano alla crescita delle competenze, a maggior investimento e all’innovazione, che per noi non è solo tecnologica ma soprattutto organizzativa e che prevede anche nuove modalità di selezione e formazione del personale. Da parte nostra, come associazione, siamo pronti a fare sinergia con sindacati e università per lanciare un modello di sviluppo nuovo per il terziario, che tenga conto delle’evoluzione dei consumi e dei nuovi modi di fare la spesa. Secondo noi il modello vincente vedrà l’integrazione tra commercio tradizionale e commercio elettronico, così come sta avvenendo anche in altri Paesi e in alcuni colossi del mercato, aziende importantissime nel settore del commerci elettronico».

 

 

 


Dote Scuola, prorogata al 30 giugno la presentazione delle domande

È stata prorogata al 30 giugno 2016 alle ore 12 la chiusura del bando Dote Scuola 2016/2017 per le Componenti “Buono Scuola” e “Contributo per l’acquisto dei libri di testo e/o dotazioni tecnologiche”.

Il provvedimento è contenuto in un Decreto della direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, che prende atto della richiesta delle famiglie, delle Scuole e dei Comuni di avere a disposizione un tempo maggiore per la predisposizione delle domande anche in considerazione dei tempi necessari al rilascio della certificazione Isee, da parte dei Caf, che sono contestualmente impegnati nell’assistenza ai cittadini per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Anche i  termini per le sole attività di protocollazione svolte da parte delle scuole paritarie e dei Comuni di residenza dei richiedenti sono stati prorogati, fino alle ore 12 dell’8 luglio 2016.

COMPONENTE “CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DEI LIBRI DI TESTO, DOTAZIONI TECNOLOGICHE E STRUMENTI PER LA DIDATTICA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria di Istruzione presso le scuole secondarie di I grado (classi I,II e III), scuole secondarie di II grado (classi I e II), paritarie e statali con sede in Regione Lombardia o Regioni confinanti, ed a studenti frequentanti istituzioni formative (IeFP classi I e II) in possesso di accreditamento regionale, purché lo studente, terminate e lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 15.494,00. L’età massima dello studente beneficiario del contributo è di 18 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

Novità Anno Scolastico 2016/2017
  • Il carnet cartaceo non esiste più.
  • Il valore del buono sarà caricato unicamente sulla CRS o sulla TS-CNS dei richiedenti e sarà spendibile per l’acquisto dei prodotti presso la rete distributiva convenzionata entro la scadenza inderogabile del 31 dicembre 2016.

COMPONENTE “BUONO SCUOLA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso scuole elementari, medie e superiori, paritarie e statali che applicano una retta d’iscrizione e frequenza, aventi sede in Lombardia o in Regioni confinanti, purché lo studente, terminate le lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 42.000,00. L’età massima dello studente beneficiario del Buono scuola è di 21 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su http://www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è possibile consultare e scaricare una guida completa alla compilazione (dalla sezione AIUTO).

La domanda può essere compilata e presentata anche presso il Comune di residenza o la Scuola paritaria dove lo studente si iscrive, i quali garantiscono supporto informativo ed assistenza. La conferma dell’avvenuto esito di ammissione alla Dote avverrà attraverso un sms oppure attraverso un messaggio di posta elettronica rispettivamente al numero di cellulare o all’indirizzo e-mail dichiarati nella domanda.

La relativa procedura prevede le seguenti fasi: registrazione, compilazione della domanda, sottoscrizione della domanda con firma autografa, sottoscrizione della domanda con firma digitale.

INFORMAZIONI

Per qualsiasi informazione di carattere generale è possibile rivolgersi agli sportelli di Spazio Regione di Regione Lombardia oppure chiamare il numero verde 800318318. Per problematiche specifiche è possibile scrivere a:dotescuola@regione.lombardia.it