Registro bigenitoriale, opposizioni e associazioni lo sollecitano

A Bergamo la richiesta di istituire il registro bigenitoriale – che prevede cioè il doppio domicilio per i figli di genitori separati – è stata presentata dall’associazione Minori in Primo Piano Onlus nel maggio scorso agli assessori Maria Carla Marchesi (Coesione sociale) e Giacomo Angeloni (Servizi Demografici) e successivamente da una mozione del Movimento Cinque Stelle.

Ad oggi non si è ancora concretizzata ed è per questo che è stata rilanciata in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il capogruppo M5S Marcello Zenoni e il consigliere Fabio Gregorelli e Alessandra Gallone di Forza Italia che ha subito scelto di appoggiare l’istanza.

«L’istituzione del registro – ha spiegato Francesco D’Auria, presidente di Minori in Primo Piano Onlus e segretario nazionale di Adiantum – è un passo importante per la nostra società perché attuerebbe ciò che la Legge 54/2006 sull’affido condiviso stabilisce. Infatti, l’iscrizione al registro permetterebbe di avere il doppio domicilio per i figli di genitori separati o divorziati in modo che le istituzioni che si occupano del minore possano inviare comunicazione ad entrambi. Situazione che aiuterebbe a ridurre i conflitti tra i genitori perché ugualmente informati riguardo le attività inerenti i figli». La richiesta è stata presentata anche in altri comuni della provincia di Bergamo, mentre è già una realtà in diverse città italiane.


Safe driver, torna il progetto dell’Asl che premia chi guida senza aver bevuto

Safe Driver (2)Riparte per “Notti in Sicurezza” il progetto “Safe driver” promosso dall’Asl di Bergamo in collaborazione con Polizia Stradale, Croce Rossa, Cooperativa  Itaca, Associazione Genitori Atena, Rotary Club Centenario Dalmine, Rotaract Club Città Alta Bergamo e Discoteca “Bolgia. L’intervento mira a prevenire gli incidenti stradali alcolcorrelati nei locali e discoteche della provincia. L’obiettivo specifico è quello di diminuire il numero di guidatori che lascia il locale con alcolemia al di sopra  di zero. A quei guidatori che si sottoporranno all’alcoltest con risultato “zero”, verrà consegnato un buono valido per l’ingresso gratuito nello stesso locale (discoteca) o consumazione analcolica gratuita (pub). Per quanti ottenessero risultati diversi, sarà consigliato di non mettersi alla guida e saranno presentate le strategie alternative alla guida in stato di ebbrezza (far guidare un amico sobrio, prendere un taxi o un bus, attendere fino a che l’alcolemia non fosse scesa…). Verranno consegnati opuscoli informativi, gadget ed etilometri alle persone che accederanno al locale. Il progetto sarà presente il 31 ottobre, il 14 novembre e il 12 dicembre alla discoteca Bolgia di Osio Sopra.

Info: 3466114707/ 035-2270391 (Asl Bergamo)


Orticoltura o storia dell’arte? A Dalmine due proposte per il tempo libero

orto balconeOrticoltura o storia dell’arte? A Dalmine “La Piccola Accademia del Tempo Libero” prone due corsi per chi vuole coltivare passioni o nuovi interessi.

Il primo, dal titolo “Abitare il proprio giardino e il proprio terrazzo”, è un corso teorico/pratico di orticoltura organizzato in collaborazione con l’Orto Botanico di Bergamo. Si tratta di quattro incontri rivolti a quanti vogliono prendersi cura e vivere i propri spazi all’aperto in modo consapevole, ecologico e creativo. Gli incontri cominiciano l’11 novembre, c’è tempo per iscriversi fino al 5 novembre prossimo.

Scadono invece il 6 novembre le iscrizioni per il corso di storia dell’arte “Uno alla volta. Il monocromo nell’arte” organizzato in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). Il corso, che scatterà lunedì 9 novembre, affronterà il tema spiazzante del monocromo, ovvero di quelle opere che hanno fatto della coraggiosa scelta della “tinta unita” la loro bandiera. Dal bianco al nero, passando per il blu ed il rosso, ogni incontro ruoterà intorno ad un unico colore, per farne cogliere, attraverso le voci di artisti del XX e XXI secolo, le sfumature, le valenze e le declinazioni.

La quota per partecipare ai corsi è di 20 euro, cui va aggiunto il costo di iscrizione a “La Piccola Accademia del Tempo Libero” (10 euro).  Sono tuttavia previste alcune agevolazioni: la tessera è infatti gratuita per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Dalmine,  i minorenni over 14, gli adulti over 65 e i possessori di “Card Giovani”, che godranno inoltre della riduzione del 20% sulla quota di partecipazione ai corsi di storia dell’arte, disegno e pittura, letteratura e filosofia.

I programmi dettagliati dei corsi sono disponibili presso l’Ufficio Cultura, la Biblioteca Civica e sui siti www.comune.dalmine.bg.it e www.dalminecultura.bg.it.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Cultura al n. 035.564952 – cultura@comune.dalmine.bg.it.


Gusto e sostenibilità, ecco i 12 chef che si sfidano in Fiera

Le gare di cucina impazzano in tv, ma domenica primo novembre i visitatori della Fiera Campionaria di Bergamo avranno la possibilità di assistere di persona ad una competizione ai fornelli. È infatti in programma, dalle 9 al pomeriggio inoltrato nel padiglione C, il quinto Trofeo Fiorenzo Baroni, indimenticato promotore della cucina, della formazione e dell’associazionismo a Bergamo e non solo, l’ormai consueta fida tra chef professionisti organizzata dall’Associazione Cuochi bergamaschi.

Gli ingredienti per confronto goloso e avvincente ci sono tutti: 12 concorrenti, tre ingredienti obbligatori e un paniere a sorpresa con cui elaborare il proprio piatto caldo, il tutto con la formula delle manche ad eliminazione.

“La sostenibilità alimentare, ingredienti poveri per un gusto ricco!” è il tema di quest’anno. Galletto, riso e formaggio Branzi sono i tre prodotti che tutti i partecipanti devono utilizzare obbligatoriamente, il resto lo troveranno in panieri “misteriosi” diversi, sorteggiati per ogni batteria di quattro. Gli chef avranno a disposizione anche una “dispensa” degli ingredienti più comuni (olio, sale, aceto, farina, ecc.) oltre ad una serie di attrezzature. Le postazioni di cucina saranno identiche, saranno assegnati 5 minuti per studiare gli ingredienti e rendere noto il nome della ricetta e 55 minuti per realizzare il piatto, che dovrà essere presentato in una porzione da esposizione e fotografata e in sei mezze porzioni per la giuria. Il punteggio massimo è di cento punti, così distribuiti: 50 per il gusto, 20 per l’estetica, 10 per mise en place, pulizia e rispetto norme Haccp, 10 per gli scarti di lavorazione, 10 punti per l’innovazione. Ogni minuto di ritardo comporta la perdita di un punto ed è prevista una penalizzazione anche per chi non lascia la postazione pulita entro 10 minuti dalla presentazione dei piatti.

Al primo classificato andrà un premio di 500 euro, 300 al secondo e 100 al terzo. Saranno assegnati anche un premio speciale per l’innovazione e un attestato a tutti i partecipanti.

Ecco gli chef in gara

Davide Tagliaferri
Federico Cattaneo
Francesco Rampolla
Luca Piccinelli
Masato Suzuki
Mauro Manfredi
Michele Strazzeri
Mirco Ravasio
Morena Maci
Salvatore Finocchiaro
Simone Cadei
Valter Cervi

In giuria quest’anno ci saremo anche noi della Rassegna con la nostra testata Affari di Gola, insieme ad un pool eccellente composto da Francesco Gotti, executive chef del Bobadilla di Dalmine e allenatore dello junior team della Nazionale italiana cuochi, Mirko Ronzoni, vincitore della seconda edizione del programma tv Hell’s Kitchens, il ristoratore stellato Sergio Mauri, Carlo Cranchi, presidente dei cuochi lombardi, e Cesare Chessorti, presidente dell’Associazione cuochi Como.

A curare l’organizzazione Fabrizio Camer, Fabio Sanga e Alessandro Pilatti dell’Associazione cuochi Bergamaschi.


Contrattazione aziendale, dati in crescita anche a Bergamo

Aumentano i contratti aziendali in Lombardia, e aumentano, pur se in misura ridotta, anche in provincia di Bergamo. Nel 2014, secondo i dati dell’osservatorio Cisl regionale, coordinato da Giorgio Caprioli, ne sono stati firmati 508, 194 in più rispetto all’anno precedente. A Bergamo gli “aziendali” sono stati 68, 6 in più rispetto al 2013, segno evidente, sottolinea Caprioli che “la contrattazione è in ripresa quantitativa, seppur lenta, e in trasformazione qualitativa”. Dallo studio dell’Osservatorio “appare chiaro che continua la tendenza a contrattare maggiormente gli effetti della crisi e che si restringono gli spazi di contrattazione “tradizionale” a vantaggio di quella difensiva e di scambio”. Infatti,  colpisce l’aumento molto forte (+131,9%) della contrattazione di ristrutturazioni. Seguono le prerogative sindacali (+115,9%), che stanno ad indicare “un aumento di attenzione e di controllo dei sindacati e delle RSU alle politiche aziendali”.

Poi, la formazione professionale e il mercato del lavoro, a testimonianza di “una crescente attenzione ai temi delle politiche attive del lavoro”. Solo all’8° e 9° posto abbiamo i più tradizionali argomenti della contrattazione: retribuzioni e orario. Stessa cosa si può dire, anche se in termini più ridotti, per l’orario (24,1%), che perde anch’esso più di 6 punti percentuali di peso specifico.

Discorso a parte merita il welfare, che si piazza al 10° posto (18,6%). La crisi si fa sentire anche su questo tema, che però in questi anni è molto cresciuto.  “I dati a consuntivo del 2014 sulla contrattazione aziendale confermano tutte le difficoltà derivanti anche da un anno che è stato particolarmente difficile sul versante della recessione economica – dice Giacomo Meloni, segretario provinciale Cisl. Le prime stime sulla contrattazione aziendale  per l’anno in corso pare confermino una tendenza al miglioramento. Dei contenuti della contrattazione un’ attenzione particolare va posta al tema welfare aziendale, dove a fianco di imprese lungimiranti e accordi innovativi, troviamo molti ritardi nel cogliere l’opportunità di accordi volti a diffondere i contenuti del welfare, quali contributi aziendali per i fondi di previdenza integrativa o sanitaria, diritto allo studio per i figli, permessi per la cura dei famigliari, asili nido, smart working, permessi per la cura dei famigliari e per i neo padri”.

 

 


Prezzi a Bergamo, calano i trasporti ma salgono i prodotti alimentari

alimentariA ottobre, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, risulta invariato rispetto al mese scorso. Il tasso tendenziale, la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si attesta a +0,3%, in aumento rispetto al mese scorso (+0,2%). La variazione più marcata registrata nel mese è quella, in diminuzione, della divisione di spesa dei “Trasporti” nella quale calano i voli nazionali e internazionali, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, il trasporto ferroviario passeggeri, la benzina e il gpl, mentre sono in controtendenza i lubrificanti. Altre divisioni in calo, seppur in misura più lieve, sono quelle dei: “Servizi ricettivi e di ristorazione” dove diminuiscono i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù; “Altri beni e servizi” dove il calo degli articoli da viaggio è controbilanciato da aumenti nella gioielleria; “Servizi sanitari e spese per la salute” dove scende la voce prodotti farmaceutici.

Tra le divisioni di spesa in aumento si segnala quella dei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” nella quale crescono i vegetali, i frutti di mare, la frutta, la carne bovina e la pasta, mentre calano la margarina, le bevande analcoliche, il burro, il latte conservato, il caffè, il cioccolato, le patatine fritte e la farina. Sale anche la divisione dell’“Istruzione” a causa dell’istruzione universitaria; seguito da “Abbigliamento e calzature” dove di registrano aumenti nelle calzature e da “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili” a causa dell’aumento dell’energia elettrica solo in parte controbilanciata dalla diminuzione nei combustibili solidi. Complessivamente in lieve apprezzamento complessivo “Ricreazione, spettacoli e cultura” dove si registrano crescite nei supporti con registrazioni di suoni, immagini e video, nei giochi e hobby, negli apparecchi per la ricezione registrazione e riproduzione, nelle imbarcazioni, negli apparecchi per il trattamento dell’informazione e nei suoi accessori, nella narrativa, negli articoli di cancelleria e disegno, nei cinema, teatri e concerti; mentre si hanno cali nei servizi di rilegatura e e-book download, nei pacchetti vacanza nazionali ed internazionali, negli articoli sportivi, nelle macchine fotografiche e videocamere. Invariate le “Comunicazioni” dove salgono i servizi postali e scendono gli apparecchi per telefonia fissa e telefax; così come “Mobili, articoli e servizi per la casa” dove salgono i tessuti per arredamento e le macchine da caffè e scendono la biancheria da tavola e da bagno, i piccoli utensili, la cristalleria, stoviglie, ceramiche e porcellane; ed infine “Bevande alcoliche e tabacchi” con leggera diminuzione delle birre lager.Indice dei prezzi a ottobre


Decisa la data dei saldi invernali: sarà il 5 gennaio

La Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province autonome ha confermato l’avvio dei saldi invernali per martedì 5 gennaio. Va a vuoto quindi la richiesta avanzata da Federdistribuzione che puntava ad anticipare a livello nazionale l’avvio delle vendite di fine stagione a sabato 2 gennaio 2016. Una mossa giustificata dal calendario poco favorevole. Il 5 gennaio è infatti un martedì, giorno lavorativo, per quanto prefestivo, e secondo Federdistribuzione ciò avrebbe fatto partire in modo fiacco la stagione dei ribassi, sottraendo per di più flussi e spesa nel fine settimana precedente.

La scelta della Conferenza è in linea con il no espresso dalla Federazione Moda Italia che, sin dalle prime battute, s’è detta contraria alla proposta di anticipare le vendite di fine stagione al 2 gennaio. Sia il direttore dell’Ascom di Bergamo, Oscar Fusini, sia il presidente dell’Associazione Paolo Malvestiti unitamente al presidente di categoria Diego Pedrali, sono stati netti nel sostenere che “l’anticipazione estrema dei saldi in pieno periodo feriale avrebbe colpito l’effetto Natale, atteso dai commercianti per consolidare i primi tiepidi effetti positivi delle vendite di fine stagione estive in un settore che resta comunque stremato dalla crisi”.

Lo stesso Renato Borghi, presidente di Federmodaitalia-Confcommercio, ha rimarcato che “con i saldi sempre più anticipati si rischia una contrazione delle vendite nel mese di dicembre, nel periodo natalizio. L’affermazione poi che il giorno 5 non va bene perché cade di giorno feriale è letteralmente infondata: il 2 di gennaio l’anno venturo cade di lunedì, quindi l’anno prossimo i saldi li faremo sabato 31 dicembre? E l’anno dopo?”.


Terziario, bolletta sempre più salata per le imprese

bolletta enel elettricitàL’Icet, l’Indice di Confcommercio sui costi dell’energia (elettricità e gas), rileva nel terzo trimestre – a seguito dell’ultimo aggiornamento delle condizioni economiche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico – una crescita del costo dell’energia elettrica del 2,6% e del gas dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Per l’elettricità, l’indice sale a quota 127,96 punti contro 124,61 del terzo trimestre 2015. L’incremento è in parte dovuto all’aumento estivo dei prezzi dell’energia che ha fatto registrare una variazione di +17% rispetto ai prezzi medi relativi al secondo trimestre del 2015 dovuta ad un ridimensionamento dell’offerta di energia elettrica proveniente da fonte idrica e un aumento della domanda di energia elettrica. A preoccupare particolarmente è la continua crescita degli oneri di sistema che, con un costo medio record di 80 euro/MWh (dovuto all’aumento atteso di circa 2 miliardi che l’Autorità per l’energia imputa come costo di chiusura del meccanismo incentivante dei certificati verdi), raggiungono un’incidenza media sulla bolletta del 34%, quasi 5 punti in più rispetto a un anno fa, portando il peso complessivo delle componenti fiscali e parafiscali al 57,4% contro il 53,7% del 2014.

Per il gas, nel terzo trimestre 2015 l’Indice Icet-g sale a quota 116 punti contro i circa 115 del terzo trimestre 2015. A differenza di quanto si osserva sul mercato elettrico, nel gas naturale si evidenzia il sostanziale allineamento dell’evoluzione dei prezzi all’ingrosso della materia prima gas, misurati dalla componente Pfor (aggiornata e pubblicata trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas naturale e il sistema idrico, Aeegsi), con quella dell’indice di costo Icet-g. Nel terzo trimestre 2015 la riduzione del prezzo della materia prima (misurata dall’indice Pfor) è stata di -1,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Riduzione totalmente assorbita da un nuovo incremento dei corrispettivi destinati alla copertura degli oneri infrastrutturali pari a +5,8% rispetto al trimestre precedente (+13% tendenziale). In seguito all’ultimo aggiornamento, le componenti del costo della fornitura registrano alcune variazioni nel loro peso rispetto a un anno prima: il corrispettivo delle infrastrutture aumenta di cinque punti percentuali arrivando a pesare il 30,9%, viceversa il peso della componente energia scende al 48,1%.


Exaudi.it, è bergamasca la start up più brillante della Lombardia

Dopo essersi imposto a Start Cup Bergamo, Exaudi.it ha vinto la tredicesima edizione di Start Cup Milano Lombardia, business plan competition promossa dalle Università e dagli incubatori d’impresa.

Al termine di un’intensa maratona, con più di un centinaio di ospiti e una giuria chiamata a scegliere tra i dieci progetti finalisti, il portale web dedicato al turismo religioso, ideato dal 29enne Stefano Vismara, si è classificato al primo posto della categoria ICT ed è stato eletto vincitore assoluto della Business Plan Competition universitaria.

Ora per il progetto – che si è aggiudicato un premio in denaro di 10.000 euro – si aprono ora le porte della finale del Premio Nazionale per l’Innovazione, in programma i prossimi 3 e 4 dicembre a Rende, Cosenza.

Stefano Vismara - Exaudi.it - premiato Start Cup Milano LombardiaExaudi.it è stata selezionata per partecipare al percorso Start Cup Milano Lombardia dal CYFE – il Centro di Ricerca dell’Università degli Studi di Bergamo dedicato alla promozione dell’imprenditorialità giovanile e familiare, diretto da Tommaso Minola e presieduto da Lucio Cassia, docenti di Imprenditorialità presso la Facoltà di Ingegneria di UniBg.

L’idea è di dare vita ad un portale di riferimento, in Italia e nel mondo, per il turismo religioso offrendo servizi e strumenti di marketing per pubblicizzare le disponibilità di accoglienza delle strutture partner, ossia strutture extra alberghiere di proprietà di ordini religiosi quali case di accoglienza religiosa, case per ferie, istituti religiosi, monasteri, eremi, conventi.

Laurea in Economia all’Università Cattolica di Milano, Vismara vanta già numerose esperienze all’estero nel settore della promozione turistica. Dall’Inghilterra (Oxford) al Trentino Altro Adige, passando per il Medio Oriente, in particolare in Kuwait dove si è occupato degli alberghi Missoni. Una giovane e promettente carriera, che si sta consolidando nell’organizzazione di servizi innovativi dedicati al turismo.

«Start Cup Lombardia è stata davvero una bella esperienza, interessante e proficua – commenta il vincitore -,  che mi ha permesso di verificare la mia idea d’impresa con persone competenti e capaci. Il percorso intrapreso in questi mesi e le due finali, di Bergamo e Milano, sono state anche ottime occasioni di networking: è solo facendo rete e scambiando informazioni, che possono nascere le giuste opportunità per lo start up di Exaudi.it. Mi aspetto che la visibilità di questi e dei prossimi mesi mi aiuti ad incrementare la notorietà del mio brand e a trovare i migliori partner con cui far decollare la nuova impresa».

«L’Università degli Studi di Bergamo, anche attraverso il CYFE Center for Young and Family Enterprice – ricorda il direttore Tommaso Minola – è molto impegnata a promuovere imprenditorialità e cultura d’impresa tra i nostri studenti, nella comunità economica e sociale del territorio, anche attraverso iniziative come Start Cup e le importanti relazioni internazionali che ne arricchiscono il profilo e il percorso. Un ottimo risultato per Exaudi.it, che corona l’impegno di un intero anno di lavoro».

start cup Milano Lombardia - podio


Altro che Marino! Da cambiare ci sono soprattutto i romani

Naturalmente, è finita all’italiana: cioè in caciara campanilistica. L’affondo del presidente dell’Autorità anticorruzione (“Milano è la nuova capitale morale, Roma non ha gli anticorpi necessari”) ha dato il la ad una stucchevole competizione tra tifoserie che si sono date battaglia a suon di luoghi comuni, del tutto incuranti di approfondire il tema sollevato dal magistrato. In qualche modo è stata colpa anche di Raffaele Cantone, perché fare raffronti del genere è improprio, specie se l’autore rappresenta una istituzione. E ancor di più, suona surreale assegnare la palma di modello di virtù ad una città in cui le inchieste e gli scandali non si sono certo esauriti ai tempi ormai lontani di Mani Pulite (è ancora fresco l’arresto del vicepresidente della Regione Mario Mantovani).

Ciò detto, lasciando che i milanesi smaltiscano l’euforia per il successo (di numeri più che di contenuti) di Expo, è però utile prendere un verso della provocazione cantoniana per qualche riflessione sul caso Roma. Dove da mesi è finito nel tritacarne, delle forze politiche come dei commentatori, il sindaco Ignazio Marino. Anche qui molto italicamente, pare che il primo cittadino sia la sentina di tutti i mali. Decenni di malgoverno e di degrado gli sono stati addebitati con gli interessi. Tutto ciò che non funziona è per sua responsabilità. La città è sporca? Colpa di Marino. La metropolitana va in tilt? Colpa di Marino. Gli autisti degli autobus fanno flanella? Colpa di Marino. I vigili si danno malati in massa? Colpa di Marino.

E’ un crucifige che fa comodo a molti. Di sicuro alle opposizioni di centrodestra che devono far dimenticare i disastri e le vergogne della Giunta Alemanno, ma anche al Partito democratico che vuol evitare che si ricordi come Marino è stato utilizzato come foglia di fico per celare lo stato penoso (come ha denunciato l’ex ministro Fabrizio Barca) del partito e della sua classe dirigente locale. Così come fa comodo ai tanti autorevoli editorialisti che cercano di rifarsi una verginità dopo anni di dolce vita nei salotti gomito a gomito con quelli che hanno sgovernato la Capitale.
E i cittadini? Anche per i romani è un comodissimo alibi scaraventare addosso al sindaco ogni nefandezza. Così non devono rispondere delle loro responsabilità. Quelle di chi si rifiuta di pagare il biglietto dell’autobus o della metro, quelle di chi getta in strada ogni genere di rifiuto, quelle di chi veste i panni del dipendente pubblico e fa l’assenteista. Inutile star qui a stabilire se ci siano o meno gli anticorpi, quel che è certo è che il marcio non sta solo nella testa del pesce ma anche nella coda. Ed è questa la consapevolezza che manca.

Alla fine, seppur con grande fatica, si riuscirà a far saltare Marino (che pure le sue sciocchezze le ha fatte). Ma fino a che non vi sarà una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti, a partire dai cittadini romani che devono aumentare il tasso di rispetto delle regole di convivenza civile, sostituire un sindaco con un altro sarà solo l’ennesimo remake del Gattopardo (cambiare tutto per non cambiare nulla).