L’Icet, l’Indice di Confcommercio sui costi dell’energia (elettricità e gas), rileva nel terzo trimestre – a seguito dell’ultimo aggiornamento delle condizioni economiche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico – una crescita del costo dell’energia elettrica del 2,6% e del gas dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Per l’elettricità, l’indice sale a quota 127,96 punti contro 124,61 del terzo trimestre 2015. L’incremento è in parte dovuto all’aumento estivo dei prezzi dell’energia che ha fatto registrare una variazione di +17% rispetto ai prezzi medi relativi al secondo trimestre del 2015 dovuta ad un ridimensionamento dell’offerta di energia elettrica proveniente da fonte idrica e un aumento della domanda di energia elettrica. A preoccupare particolarmente è la continua crescita degli oneri di sistema che, con un costo medio record di 80 euro/MWh (dovuto all’aumento atteso di circa 2 miliardi che l’Autorità per l’energia imputa come costo di chiusura del meccanismo incentivante dei certificati verdi), raggiungono un’incidenza media sulla bolletta del 34%, quasi 5 punti in più rispetto a un anno fa, portando il peso complessivo delle componenti fiscali e parafiscali al 57,4% contro il 53,7% del 2014.
Per il gas, nel terzo trimestre 2015 l’Indice Icet-g sale a quota 116 punti contro i circa 115 del terzo trimestre 2015. A differenza di quanto si osserva sul mercato elettrico, nel gas naturale si evidenzia il sostanziale allineamento dell’evoluzione dei prezzi all’ingrosso della materia prima gas, misurati dalla componente Pfor (aggiornata e pubblicata trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas naturale e il sistema idrico, Aeegsi), con quella dell’indice di costo Icet-g. Nel terzo trimestre 2015 la riduzione del prezzo della materia prima (misurata dall’indice Pfor) è stata di -1,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Riduzione totalmente assorbita da un nuovo incremento dei corrispettivi destinati alla copertura degli oneri infrastrutturali pari a +5,8% rispetto al trimestre precedente (+13% tendenziale). In seguito all’ultimo aggiornamento, le componenti del costo della fornitura registrano alcune variazioni nel loro peso rispetto a un anno prima: il corrispettivo delle infrastrutture aumenta di cinque punti percentuali arrivando a pesare il 30,9%, viceversa il peso della componente energia scende al 48,1%.