Parco delle Orobie, fondi dalla Regione

Regione LombardiaAmmontano a 301mila euro le risorse residue relative al Bando parchi EXPO.  A beneficiarne saranno il Parco Valle Lambro, con un contributo di 65mila euro; il Parco del Mincio con un contributo di 100mila euro e il Parco delle Orobie Bergamasche, con un contributo di 136mila euro. A darne notizia una nota dell’assessorato regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile guidato da Claudia Maria Terzi. Il Programma di interventi di manutenzione straordinaria per il biennio 2014/2015, prevedeva infatti che eventuali risorse residuali avrebbero finanziato nuovi progetti redatti secondo i criteri contenuti nella deliberazione e che la priorità di finanziamento avrebbe tenuto conto della data di ultimazione dei progetti già finanziati.


In alpeggio? Adesso ci sale il vino bergamasco

Sette baite per sette produttori di vino bergamasco. È quanto offrono i Piani dell’Avaro, nel comune di Cusio in Alta Val Brembana, domenica primo novembre.

L’iniziativa, alla seconda edizione, è organizzata da Kairos Brembo Emotion – società costituita da giovani con l’obiettivo di animare il territorio e valorizzarne le risorse turistiche, culturali e naturalistiche – e dall’associazione Viticoltori indipendenti Sette Terre.

È un percorso enogastronomico che permette di godere della montagna fra i colori dell’autunno e gli splendidi panorami, assaporando vini, piatti e prodotti tipici. In ogni baita sarà presente un viticoltore che presenterà un proprio vino e lo farà degustare in un abbinamento ad hoc con un piatto locale.

Si parte con un aperitivo di salumi nostrani dell’azienda Corticelli accompagnati da “Il Lupo e la Volpe” di Tenuta Casa Virginia di Almè e con un successivo appetizer a base di stuzzichini salati abbinati al “Cut” dell’azienda Valba di Cenate Sopra. Si prosegue con la Caminella di Cenate Sotto che proporrà il suo “Ripa di Luna” sposato ad una zuppa d’orzo perlato con verdure, seguita dalla polenta nostrana con Osèi Scapà servita con “Lyr” di Eligio Magri di Torre de’ Roveri e, ancora, da un emblema del territorio come il Formai de Mut dell’Alta Val Brembana dell’azienda Salvini innaffiato con il “Ronco della Sera” della cantina Sant’Egidio di Sotto il Monte.

Due anche le tappe dolci. Con le torte del ristorante Ristorobie e il “Durlo 12” di Cascina Lorenzo di Costa Volpino e con i biscotti artigianali abbinati al “Moscato” de Le Corne di Grumello del Monte a concludere la passeggiata tra natura e gusto.

I Piani dell’Avaro sono un ambiente incontaminato adatto a tutte le età. Il pass per accedere alle degustazioni si acquista all’info point nei pressi del locale “Ai Ciar”, dove saranno fornite tutte le informazioni per effettuare il percorso in autonomia.

Il costo è di 18 euro, 12 euro per i ragazzi dai 7 ai 16 anni, gratis per i bambini fino a 6 anni. È necessaria la prenotazione, al numero 333 2858655.


Allarme carni, la Fida: “Occasione per una corretta educazione alimentare”

“Non vogliamo sottovalutare l’ allarme lanciato dall’ Organizzazione mondiale della sanità ma i dati vanno riportati al loro giusto contesto e alla loro finalità”. Così Donatella Prampolini Manzini, presidente Fida-Federazione italiana dettaglianti dell’ alimentazione di Confcommercio-Imprese per l’ Italia sull’ allarme Oms relativo a carni rosse e le carni lavorate.  “Le informazioni di questi giorni – spiega Donatella Prampolini Manzini – sono un’ occasione per fare educazione e, invece, si sta diffondendo un allarmismo non giustificato. I dati dello studio, innanzitutto, partono da un consumo procapite molto superiore a quello italiano e non ci sono indagini che dicano puntualmente quale sia la soglia oltre la quale il consumo di carne rossa e carne lavorata può essere considerato potenzialmente cancerogeno”.  “Se poi ci si prende il tempo per fare ricerche più approfondite – Prampolini Manzini – si scopre che altri studi, di qualificati esperti, dicono che un modesto consumo di carne é salutare. Pertanto riteniamo che le informazioni di questi giorni debbano riacquisire lo spirito originario che non é quello di fare terrorismo, ma di stimolare una corretta educazione alimentare, dove gli eccessi, di qualsiasi natura, sono potenzialmente nocivi. Gli italiani – conclude Prampolini Manzini – sono tra le persone più longeve al mondo e la carne e i salumi hanno sempre fatto parte della nostra cultura. Ora sappiamo che é ppportuno non eccedere nei consumi, ma questo non significa che ci si debba mettere in allarme come purtroppo sta accadendo in questi giorni”.


Information technology, il mercato torna a crescere. Ma non nel Pubblico

Il mercato dell’information technology nel 2015 è, finalmente, tornato a crescere del +1,7%. Il tema ormai maturo è la customer experience, che diventa il punto di riferimento per ogni politica di investimento sull’innovazione. A riprova di ciò, per oltre il 45% dei 500 direttori IT e CIO della domanda intervistati per l’Assintel Report (la ricerca annuale sul mercato del software e servizi IT in Italia effettuata da Nextvalue per conto dell’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio) essa è il driver principale per i nuovi progetti attivati quest’anno.

I budget IT delle aziende sono aumentati per il 31% di loro e aumenteranno per il 36% nel 2016. Parallelamente, nel 2016 scenderanno al 22% le imprese che dichiarano di dover diminuire il budget in Information Technology.

Cresce però solo il budget legato ai nuovi progetti di innovazione: «Questo è un segnale importante per gli operatori IT – spiega il rapporto -, che dice quanto sia strategico concentrarsi sul nuovo piuttosto che cercare rendite di posizione». E nella classifica del “nuovo” per il 2016 spicca fra le priorità di investimento la Business Intelligence, con tutto quanto è utile per monitorare la Customer Experience, dal CRM al Digital Marketing agli Analytics ai Big Data, e il Cloud Computing, ormai adottato dal 64% delle imprese top e in crescita del 20%.

A livello di settori verticali, sono in crescita i big spender, che sono tendenzialmente medio grandi imprese e che da sole coprono i 2/3 del valore del mercato. In particolare le banche (+3,7), le assicurazioni (+3,4%), le utility (+4,3%), le tlc (+3,5%). Riprende finalmente anche la crescita dell’industria (+2%), mentre restano stagnanti le aziende del commercio e servizi, tendenzialmente micro e piccole (-0,7%), seppur con alcuni segmenti positivi come quello del retail.

Il segmento “consumer” conferma la discesa già vista lo scorso anno con un -1,1%. Ma le vere note dolenti arrivano soprattutto dall’ambito pubblico: sanità -2,6%, Pa -2,5%, Enti locali -2%.

Il mercato IT nel 2015 vale 24.701 milioni di euro, trainato dalla robusta crescita del software (+2,7%). Recuperano dallo scorso anno ma restano negativi i servizi IT (-1%), minati dal calo delle tariffe professionali, e l’hardware (–0,8%), compresso fra una crescita dei device mobili accompagnata da un’erosione dei prezzi da un lato, e dalla costante discesa di pc e infrastrutture che fa da contrappunto alla crescita del Cloud in tutti i suoi ambiti.

 


Expo, quel che c’è da sapere sui sei mesi di esposizione

1.ExpoIl successo di Expo ha rafforzato l’orgoglio di essere italiani: lo dicono i quasi 300 mila post che discutono di Expo nelle prime 3 settimane di ottobre. Tra chi apprezza Expo un commento su sette in rete, il 14%, è infatti sull’autostima degli italiani, un dato costantemente in crescita nei mesi dell’evento milanese (era solo il 6,4% a maggio).  Effetto anche del sostegno diretto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del premier, Matteo Renzi. Anche la stima degli stranieri è al top, 10 mila commenti ogni giorno su Expo, pari agli italiani e voto 9 alla manifestazione rispetto al 7 e mezzo degli italiani. Primi Paesi: USA, gli europei, Giappone, Russia e Cina. Emerge da un monitoraggio della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano e sono oltre 600 mila i commenti in rete su Expo tra settembre e ottobre. I giorni di picco per Expo sono stati: l’inaugurazione, le visite di Michelle Obama e della Merkel, il boom di visitatori, il via al dibattito sul post Expo col presidente Mattarella e l’incontro col Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Il post Expo per quattro su dieci è tra università e startup. Tra le altre ipotesi preferite la cittadella dello sport e quella del gusto. Per Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano: “Expo 2015 è un successo globale del sistema Italia e dell’alleanza tra pubblico e privato che guarda al futuro. In questo contesto è stato decisivo il lavoro straordinario del Commissario Unico Sala e della sua squadra. E determinante il sostegno diretto dei vertici delle istituzioni con il Presidente Mattarella e il Premier Renzi”.”

 

Post Expo

Le aspettative della Rete sono rivolte soprattutto verso l’istituzione di un Campus universitario per le facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Milano, spostando quindi a Rho la Città Studi attualmente ubicata a Lambrate (27,7%). Al secondo posto emergono le preoccupazioni di speculazione su quei terreni sottratti all’agricoltura (24%). Si parla anche della creazione di una cittadella dell’innovazione (10,3%), istituendo un regime a fiscalità ridotta per attrarre investitori e imprenditori, ma anche un luogo in cui possano riunirsi e proliferare le start-up innovative. Sembra solida anche l’ipotesi di istituire una area sportiva (9,1%) attraverso la creazione di piscine, campi da tennis e piste d’atletica. Infine, si parla di destinare l’area ad un Salone del Gusto e del Design (8,5%), con lo specifico scopo di proseguire sulla linea del tema portante di Expo 2015, ovvero la corretta alimentazione e la sostenibilità.

 

L’orgoglio nazionale

Tra le ragioni che spiegano la manifestazione di un sentiment positivo verso Expo2015, a settembre e ottobre al primo posto troviamo il cibo, tema principale dell’esposizione (intorno a 19%), seguito dagli eventi associati ad Expo2015 (16%), sia nel sito della Fiera che in città, raggiunto dal dato costantemente in crescita dell’orgoglio che questo evento internazionale produce per Milano e per l’Italia (12% a  settembre e 14% a ottobre). Poi ci sono i padiglioni (13%). In modo interessante, sia a settembre che ad ottobre piace anche il messaggio dell’Expo legato al tema alimentare e della sostenibilità ecologica e rappresentato dalla frase simbolo della manifestazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” (10%).  Allo stesso modo vengono apprezzati il tocco di internazionalità (7-8%) che questo evento comporta e le infrastrutture (5-6%) costruite per Expo2015.

 

Commenti stranieri

Complessivamente, nel periodo analizzato (dal 1 settembre al 25 ottobre 2015) ci sono state in rete 489 mila menzioni che hanno parlato esplicitamente di Expo2015 in una lingua diversa dall’italiano, di cui 57 mila pubblicati dall’Italia. Un interesse verso l’Expo che cresce leggermente rispetto ai mesi precedenti, con una punta di 260 mila commenti nel solo mese di settembre 2015. In media le menzioni al giorno sono passate dalle circa 8.500 di giugno, alle 9.000 di luglio, alle 7.800 di agosto, alle 8.600 di settembre, alle 9.300 di ottobre. Se escludiamo dal conteggio tutti i commenti pubblicati dall’Italia, il numero medio di menzioni al giorno passa da 6.700 menzioni di giugno alle 6.400 di luglio, alle 6.300 ad agosto, alle 7.700 di settembre per arrivare alle 8.100 di ottobre. Tra i paesi che discutono maggiormente di Expo 2015, se escludiamo quella fetta di commenti provenienti dall’Italia, troviamo gli Stati Uniti (57,7%), poi il Giappone (5,6%), la Russia (5,1%), la Cina (3,8%), il Regno Unito (3,1%), l’Olanda (2,9%) e la Francia (1,2%). E oltre a discutere molto di Expo 2015 nel mondo, l’evento milanese piace, anche di più che agli italiani. Se ci concentriamo solo sui post in lingua inglese, infatti, il sentiment positivo è del 86,8% a settembre e del 85,8% ad ottobre, mentre la media complessiva nei 6 mesi di Expo è stata pari a 86,7%.

 

Il dibattito in rete

Si passa dalle circa 2 mila menzioni al giorno nel corso del 2014, alle 5 mila dei primi due mesi del 2015, fino alle quasi 9 mila a marzo, alle 18 mila ad aprile, alle 27 mila di maggio, 12 mila di giugno, 9 mila a luglio, 7 mila ad agosto, 10 mila di settembre e per finire alle attuali quasi 12 mila di ottobre. Si sono avuti picchi l’11 settembre, in concomitanza con il concerto dei The Kolors ad Expo e dell’inaugurazione del padiglione Sardegna; il 10 ottobre, data in cui ha avuto inizio il “dopo Expo” con l’incontro “Expo dopo Expo: le eredità di Milano 2015” e il 16 ottobre, data dell’inaugurazione del World Food Day da parte del Presidente della Repubblica Mattarella insieme con il Segretario dell’Onu, Ban Ki-moon. Complessivamente, tra i commenti identificabili per genere (dato da prendere comunque con prudenza), a Settembre per la prima volta sono più le donne a palare di Expo (51% donne), mentre ad ottobre più gli uomini (51% uomini).

 

I picchi nei mesi dell’esposizione

Oltre a quelli discussi per settembre ed ottobre, troviamo innanzitutto i giorni immediatamente precedenti e poi successivi all’inaugurazione dell’evento (dal 30 aprile fino al 2 maggio), poi il 4 maggio in coincidenza della partita di calcio benefica “MatchForExpo”; i giorni della visita di Michelle Obama ad Expo a giugno; il 10 luglio, in coincidenza della pubblicazione dei primi dati ufficiali degli ingressi; il 27 luglio, quando viene presentato il calendario della serie A direttamente dall’Expo; il 17 agosto, giorno della visita della Merkel; e intorno al 27 agosto, in concomitanza con il boom di affluenze e la visita del premier Israeliano Netanyahu.


Astino, oltre 28mila visitatori alla Valle della Biodiversità

Astino - valle biodiversità 4“L’Orto Botanico è il nostro fiore all’occhiello – dichiara Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo – e, dato il gradimento di pubblico e il caldo che ci riserva ancora questa straordinaria stagione, siamo lieti di annunciare che ci saranno delle aperture straordinarie. Il 1° novembre un pomeriggio ricco di iniziative per la sezione di Città Alta, il gioiello incastonato nelle Mura veneziane. Ancora due fine settimana per mostrare tutta la bellezza che la sezione di Astino, la Valle della Biodiversità, può regalarci”.

La tradizionale chiusura alla fine di ottobre viene posticipata nelle due sezioni in cui si articola l’Orto Botanico. “Vogliamo salutare i bergamaschi nel giorno di Ognissanti, il 1° novembre, con un evento tutto dedicato alla famiglia.” I bambini, invitati a venire mascherati, animeranno le storie del Signor Zucca e della Signora Patata. Ai genitori nel frattempo sarà offerto un assaggio a base di zucche coltivate nella sezione di Astino e preparate da Matteo Scarpellini, cuoco della Domus Bergamo, che intratterrà il pubblico raccontando ricette con molteplici varietà di zucche e patate.

Tutti i visitatori potranno trasformarsi in V.I.P. – Visitor In Practice, per conoscere ed esplorare l’Orto Botanico con materiali interattivi del progetto Paesaggi Culturali coordinato dall’Università Bicocca di Milano, con Villa Carlotta e l’Isola Comacina. “Durante i mesi di chiusura al pubblico ci dedicheremo a ridefinire la vocazione della sezione di Città Alta alla luce del gradimento del pubblico di provenienza straniera e della nascita della Valle della Biodiversità di Astino. Gli attuali microhabitat rimarranno, ma potenzieremo le specie che ampliano gli orizzonti sulla biodiversità del pianeta, selezionandole tra quelle a bassa manutenzione” – afferma Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico.

Per la Valle della Biodiversità, un dopo EXPO nei fine settimana dal 1° all’8 novembre. Adottata dai cittadini, è stata visitata da più di 28.000 persone in soli 5 mesi di vita. Ora è il momento delle scuole e, quindi, sabato 31 ottobre un Open Day espressamente dedicato a insegnanti e genitori. “Si tratta di una giornata-evento con già 40 iscritti, per rinforzare il rapporto con il mondo scolastico. Durante la mattinata verrà proposta la visita ad Astino per far sperimentare la nostra metodologia educativa. La sessione pomeridiana, invece, sarà dedicata alla Sala Viscontea, lo spazio laboratoriale che funziona tutto l’anno, ma è ancora troppo poco sfruttato dalle scuole – spiega Francesca Pugni, responsabile dei Servizi Educativi per le scuole -. “È ancora troppo radicata negli insegnanti la convinzione che l’offerta formativa dell’Orto Botanico si limiti ai mesi primaverili. Non è così, non solo è disponibile un lungo elenco di attività laboratoriali, ma di volta in volta si arricchisce delle mostre temporanee”.

 


Beccalossi: “Scorpioni a tavola? Io mangio polenta e osei”

“Ecco l’Europa che non vogliamo. Un’Europa troppo spesso intenta a varare leggi e leggine per lo più inutili, che – come avviene per la caccia – vietano agli italiani di mangiare polenta e osei o lo spiedo bresciano, ma gli consentono di nutrirsi di insetti o scorpioni”. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio di Regione Lombardia, commenta così la decisione del Parlamento Europeo, di approvare le nuove norme sull’alimentazione secondo le quali è possibile portare sulla tavola dei consumatori europei insetti, vermi, larve, scorpioni e ragni. “Non c’è limite al peggio nella folle corsa alle decisioni cervellotiche di Bruxelles – prosegue Viviana Beccalossi -, per quanto mi riguarda sarò sempre dalla parte di chi, con orgoglio e passione, difende la propria storia e le proprie tradizioni anche attraverso lo spiedo bresciano o polenta e osei. Insetti e scorpioni, peraltro lontanissimi da qualsiasi cultura, non solo italiana, ma dell’intero continente, li lascio a chi supinamente continua ad accettare queste decisioni”.


Exaudi.it in finale a Start Cup Milano Lombardia

Exaudi.it,  primo classificato alla Start Cup Bergamo 2015, è uno dei dieci progetti selezionati per il gran finale di Start Cup Milano Lombardia, in programma per  giovedì 29 ottobre, dalle 10 alle 13, alla Sala Buzzati in via Balzan 3 a Milano. I progetti vincitori della gara lombarda di domani parteciperanno alla finale del Premio nazionale per l’Innovazione, in programma il 3-4 dicembre 2015 a Rende, Cosenza. I tre vincitori di Start Cup Bergamo 2015 (6° edizione, tenutasi il 16 ottobre 2016 nell’ambito di BergamoScienza 2015) hanno ricevuto come riconoscimento l’iscrizione diretta alla gara milanese Start Cup Lombardia, alla cui giuria sarebbe spettata poi la selezione finale. Tra essi, Exaudi.it è stato ammesso tra i progetti finalisti e domani si gioca la partecipazione alla finale nazionale della Business Plan Competition. Exaudi.it (di Stefano Vismara) intende diventare il portale di riferimento, in Italia e nel mondo, per il turismo religioso offrendo servizi e strumenti di marketing per pubblicizzare le disponibilità di accoglienza delle strutture partner (strutture extra alberghiere di proprietà di ordini religiosi quali case di accoglienza religiosa, case per ferie, istituti religiosi, monasteri, eremi, conventi).

La lista dei progetti finalisti così come il programma della giornata di domani sono disponibili on line: http://www.startcupml.net/

 


Cuoco dell’anno, un bergamasco sul podio

il piatto di Simone Cadei, Lingua con salsa verde scomposta

 

C’è un bergamasco sul podio dell’undicesima edizione del concorso Cuoco dell’anno, organizzato dall’Unione Cuochi Regione Lombardia (UCRLo) nel corso di Host, la fiera internazionale dell’ospitalità chiusa ieri a a Fieramilano Rho.

simone cadei 2È Simone Cadei, titolare con i due fratelli – anch’essi chef – del ristorante Simagò di Osio Sopra. Si è classificato al terzo posto nella competizione che ha visto in lizza 18 concorrenti, soci della Federazione di tutta Italia, e che aveva come tema “Del maiale non si butta via nulla”.

Si chiedeva di elaborare un piatto con le parti meno nobili e il quinto quarto del suino abbinate alla lavorazione di un cereale (come riso, orzo, mais). Cadei ha ottenuto il punteggio di 96,2 sul totale di 100 con il piatto “Lingua con salsa verde scomposta”. Il titolo di Cuoco dell’anno è andato ad Andrea Mantovanelli, dell’Associazione Cuochi Verona, con “Musetto di maialino e scampi” (punteggio 98,6) mentre in seconda posizione è arrivata la “Guancia di maiale” del bresciano Cristian Spagnoli.

Al debutto quest’anno, il concorso per la “Salsiccia 3.0”, così definita per l’utilizzo di strumenti professionali innovativi, è stato vinto da Michele Fiorito dell’Associazione Cuochi Brescia.

Queste, infine, le menzioni speciali assegnate dalla Giuria:
Coppa Aldo Sacchi, tecnica nell’uso dei fondi e salse: Luca Fasoli
Coppa Egidio Rossi, capacità tecniche dimostrate in giovane età: Giulia Corbellini
Coppa Fiorenzo Baroni, Premio Giuria popolare gusto visivo: Luca Piccinelli
Coppa Enzo D’Ellea, Premio speciale pertinenza al tema e ricerca: Mattia Giacomelli
Coppa Gian Paolo Cangi, miglior utilizzo di tecniche innovative: Pompeo Lorusso

Oltre a promuovere il confronto professionale, la presenza in fiera della Federazione Italiana Cuochi ha rappresentato una vetrina del mondo associativo per la vasta platea dell’evento, che in quattro giorni ha totalizzato oltre 150mila visitatori.

 


E’ nato Ce.R.Mel, il centro per la cura del melanoma

E’ operativo da giugno il Ce.R.Mel., il nuovo Centro di ricerca e cura del melanoma dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, tra i centri di riferimento in Italia per il trattamento di una patologia che colpisce soprattutto i giovani e registra ogni anno solo in Italia circa 7 mila nuovi casi, di cui 300 curati all’ospedale bergamasco. Il centro di ricerca è nato per migliorare ulteriormente la qualità delle cure offerte per il melanoma, sia in termini di innovazione che di efficacia, e comprende un gruppo multidisciplinare clinico, coordinato dall’Oncologia, a cui collaborano, sotto l’egida del Cancer center aziendale, la Chirurgia 1, la Dermatologia e l’Anatomia patologica. Uno degli aspetti innovativi del Centro è lo studio genetico del melanoma, necessario per calcolare il rischio di ripresa della malattia e definire le terapie più efficaci, anche ricorrendo ai moderni farmaci a bersaglio molecolare, personalizzati cioè sul corredo genetico della malattia. Tra gli obiettivi anche l’ampliamento della dotazione tecnologia e delle competenze necessarie per eseguire sul tumore esami genetici sempre più approfonditi. La seconda linea di ricerca è invece costituita dalla cosiddetta outcome research, cioè quel lavoro di analisi e studio sull’efficacia dei percorsi di cura dei pazienti, indispensabile per raffinare la conoscenza sul tumore, sulla sua incidenza, sui fattori di rischio e sull’efficacia delle terapie.

In campo oncologico offrire le migliori cure disponibili equivale infatti a investire tempo e risorse nella ricerca clinica. Un assunto ben chiaro all’Oncologia del Papa Giovanni XXIII che conta centinaia di pubblicazioni scientifiche internazionali e richiama pazienti da tutta Italia, potendo anche contare su una forte reputazione internazionale e contatti con i maggiori centri italiani, europei e americani.

Tutti possono sostenere le attività del Ce.R.Mel., facendo una donazione all’Associazione Oncologica Bergamasca (AOB), che si è impegnata a supportare la fase di start up del progetto, facendosi tramite della raccolta di fondi ed elargizioni liberali da parte di privati, persone giuridiche, enti e istituzioni che vogliono sostenere la ricerca e la cura del melanoma. Le donazioni, che godono dei benefici fiscali, possono essere inoltrate tramite bonifico bancario all’AOB – Associazione Oncologica Bergamasca onlus (IBAN: IT 44 N 05428 11101 000000022144), precisando nella causale “Erogazione liberale a favore del Centro di cura e ricerca del melanoma”.