Albino, al Festival delle Passioni c’è anche il “Birriciclo”

Sabato 30 maggio ad Albino, in piazza della Libertà, ritorna il Festival delle Passioni, la manifestazione promossa dall’associazione “Per Albino” con il sostegno, tra gli altri, di Comune di Albino, Ascom, Turismo Bergamo e PromoSerio, che mette in mostra le passioni e le abilità manuali delle persone.
A partire dalle ore 14.30 fino alle 23 le quattro vie del centro si trasformeranno in un’unica grande area espositiva dedicata ai talenti, al futuro, al gioco e al gusto. La rassegna, alla sua terza edizione, propone quest’anno uno schema che mette ancor più sotto i riflettori “il saper fare”.
festival delle passioniIl percorso è suddiviso in quattro aree tematiche: innovazione e modernità, arti e mestieri di una volta, donne e motori e casa e dintorni. Artigiani, ma anche hobbisti, studenti, casalinghe e pensionati si metteranno a disposizione per mostrare come, a partire da un’idea e da una grande passione, si può dar vita a creazioni artistiche originali e di pregio e magari aprirsi la strada a un nuovo lavoro. Insomma, una grande festa per le strade dove la gente comune, che nella vita di tutti i giorni svolge un’altra attività, porta in piazza i propri talenti, le proprie capacità manuali, la propria passione che svolge, spesso “di nascosto”, nel tempo libero.
Insieme alla mostra saranno proposti laboratori, giochi per bambini e ragazzi, uno spazio gastronomico, musica e – novità di questa edizione – il “Birriciclo”, un pub a pedali con il quale percorrere con gli amici le vie di Albino gustando birra artigianale.
Il Festival si inserisce nel Progetto Lavoro, un’idea nata qualche anno fa dall’associazione “Per Albino”, per tentare di trovare una via di uscita alla crisi occupazionale dell’industria e ipotizzare futuri mestieri o possibilità di micro-reddito che nascano dalle abilità, e non solo dal titolo di studio o dalla qualifica professionale.

Il programma è visitabile sul sito www.festivaldellepassioni.it

 


Esami di Stato, conto alla rovescia per 19mila studenti bergamaschi

Esami di maturitaComincia il conto alla rovescia per i 19.231 studenti delle scuole bergamasche pronti ad affrontare gli esami di Stato: quello conclusivo del primo ciclo di istruzione (l’esame di terza media) e quello conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado (l’esame di maturità). Per essere ammessi agli esami di Stato è necessario ottenere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina, condotta compresa. A cominciare per primi sono gli 11.466 alunni di terza della scuola secondaria di primo grado che affronteranno le prove appena conclusi gli scrutini finali e il 19 giugno lo scritto nazionale Invalsi, di italiano e matematica, alla ottava edizione e uguale in tutta Italia. Per i 7.765 candidati di quinta superiore il via agli esami di Stato è il 17 giugno con lo scritto di italiano. Confermato il divieto di utilizzo di cellulari e pc portatili da parte dei candidati. Anche quest’anno i plichi sono telematici: dal 2012 l’invio delle tracce di prima e seconda prova scritta non avviene più attraverso i fascicoli cartacei. Ogni traccia viene criptata e inviata telematicamente a ciascun istituto. Le scuole successivamente provvedono a stampare il testo nella quantità necessaria. Quest’anno scolastico 2014/2015 la riforma ministeriale è arrivata nelle classi quinte. Ad affrontare quindi gli esami di maturità edizione 2015 sono ragazzi che hanno frequentato il percorso di studi in base ai nuovi ordinamenti e nuove materie entrano in alcuni casi anche nella seconda prova scritta, specifica per ogni indirizzo e anche quest’anno elaborata dal Ministero. Debutta alla maturità il Liceo musicale. L’elenco definitivo delle commissioni dell’esame di maturità sarà pubblicato sul sito internet dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo www.istruzione.lombardia.gov.it/bergamo a partire dalla giornata del 3 giugno stabilita dal Ministero dell’Istruzione. Competerà all’Ufficio Scolastico, in caso di rinunce, provvedere alla sostituzione del presidente e dei commissari esterni. L’esame di maturità prevede commissioni miste, composte cioè, oltre che da un presidente esterno, da tre commissari esterni e tre interni.

Esami di Stato 2015 – I numeri della scuole bergamasche


Arredamento, «il bonus mobili ha dato una svolta»

Il bonus mobili funziona. Lo evidenzia la Federmobili Confcommercio che, insieme a FederlegnoArredo, ha lavorato per ottenere la detrazione fiscale finalizzata al rilancio dei consumi del settore, introdotta nel giugno 2013 e prorogata a tutto il 2015.

L’associazione ha analizzato i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze relativamente a tutti i contribuenti italiani, da quali emerge che oltre 170mila persone fisiche nel solo 2013 (anno in cui il bonus di fatto è stato attivo ​praticamente negli ultimi quattro mesi) hanno fatto acquisti di mobili ed elettrodomestici sfruttando il bonus, con una spesa di quasi 5.000 euro ciascuno per un totale oltre 835 milioni di euro. La Lombardia è stata la regione dove si è perfezionato il maggior numero di acquisti con detrazione. Ne hanno beneficiato 38.500 persone per una spesa di oltre 192 milioni e una detrazione annuale di 9 milioni e 600mila euro. A seguire Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lazio.

In attesa dei dati sul 2014, che emergeranno dalle dichiarazioni in corso, la Federazione ha già fatto alcune proiezioni, stimando un raddoppio delle cifre. Il trend si è infatti mantenuto anche per tutto l’anno successivo al varo della misura, che nel 2013 aveva coinvolto solo i mesi finali.

Lorenzo Cereda 2013Anche a Bergamo l’andamento è stato in linea con quello generale. «L’impatto è stato positivo – commenta Lorenzo Cereda, presidente del gruppo Mobili e arredamento dell’Ascom -. Il bonus ha agito soprattutto da stimolo psicologico, facendo decidere all’acquisto chi magari era incerto. Anche quest’anno c’è un buon movimento, un po’ limitante è semmai la spesa massima detraibile, fissata a 10mila euro».

«I report del Mef – afferma la Federmobili – ribadiscono che il bonus ha contribuito in maniera decisiva ad arrestare il crollo dei consumi registratosi nel nostro settore a seguito della grave recessione economica. Crollo ancora più pesante se consideriamo che ha investito un mercato la cui domanda interna era in crisi strutturale ormai da oltre 15 anni». «L’utilizzo del bonus si è concentrato principalmente sui contribuenti con reddito compreso tra i 15.000 e i 50.000 euro, confermando la bontà della misura per agevolare la fascia di popolazione maggiormente colpita dalla crisi economica», rileva inoltre la Federazione, che sottolinea anche come si tratti di «acquisti che probabilmente sarebbero stati rimandati in assenza di bonus fiscali e grazie ai quali hanno avuto benefici diretti ed indiretti non solo per il settore dell’arredamento, ma anche per settori ad esso collegati quali ad esempio i trasporti oltre all’edilizia».

E l’intervento non ha portato costi immediati per lo Stato. «Nel solo 2013, infatti, è stato calcolato un maggiore gettito Iva legato al bonus mobili di oltre 150 milioni di euro, che porta a un saldo positivo per i conti pubblici – è la notazione -. Di fatto la misura si sta completamente autofinanziando per i primi anni di vigenza».

mauro_mamoli_w«I dati Mef del 2013 ci permetto di stimare una proiezione per il 2014 di ulteriori 1.500 milioni di euro di acquisti di mobili ed elettrodomestici legati al bonus, che portano così un totale di oltre 2.300 milioni di euro raggiunti – dichiara il presidente di Federmobili Mauro Mamoli -. A fronte di questi risultati ci auguriamo che l’impegno del Governo non venga meno e che le detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici vengano prorogate anche oltre il 31 dicembre 2015».

Sempre insieme a FederlegnoArredo, la Federazione sta proponendo al Governo di mantenere la detrazione del 50% e di farla rientrare all’interno del tetto di 96mila euro di spesa attualmente previsto per interventi di ristrutturazione edilizia.

La guida al bonus mobili dell’Agenzia delle entrate


Expo e startup, Bergamo al terzo posto in Lombardia

expo2ott.jpgEffetto Expo sulla nascita di imprese in Lombardia. Sono 7.400 quelle nuove nate a Milano nei primi tre mesi del 2015, circa 82 startup al giorno, su quasi 19mila in Lombardia e 114mila in Italia. Quasi un’impresa su sei in Italia nasce nella nostra regione. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2015, 2014 e 2013. Le startup nate nel 2015 in Lombardia si concentrano a Milano (40% sul totale regionale), Brescia (12%), Bergamo (1.799, pari al 10%), Monza e Brianza (9%) e Varese (8%).

Sono soprattutto imprese del commercio (3.401), costruzioni (2.429), manifatturiero (1.059) e servizi di supporto alle imprese (1.048). A Bergamo, più nel dettaglio, a fine marzo di quest’anno sono state avviate 375 nuove imprese nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, 288 nel comparto costruzioni, 111 nel manifatturiero, 99 nel mondo delle attività di servizi di alloggio e di ristorazione e 82 nell’ambito delle attività professionali scientifiche e tecniche. Seguono altre 495 imprese non classificate. Le nuove imprese italiane del 2014 hanno creato ad ora 360mila posti di lavoro (si dovrebbero stabilizzare sui 600mila entro l’anno) di cui 64mila in Lombardia e quasi 30mila a Milano. Primi settori in Italia: commercio con 74mila imprese, costruzioni con 37mila, agricoltura con 21mila, turismo e ristorazione con 19mila, industria con 17mila.


ExpoGelato, in città arriva il campione del mondo

Leonardo Ceschin, classe 1959, potrebbe esse poeticamente definito come il musicista del gelato. Il Campione della Coppa del Mondo della Gelateria 2012 si esibirà oggi a Bergamo, dalle 17,30 alle 19, nel Lab di ExpoGelato (Chiostro di Santa Marta – Piazza Vittorio Veneto) durante l’evento: “Il gelato della musica”. Ceschin non è solo in grado di realizzare un ottimo gelato, ma anche di farlo lasciandosi ispirare dalla musica. Titolare della Gelateria Esquimau di Pordenone, Ceschin ottiene la qualifica di Gelatiere professionista all’inizio degli anni ’80, poco prima di trasferirsi in Germania per due anni e seguire aggiornamenti sull’arte della gelateria. Il suo curriculum è costellato di prestigiosi riconoscimenti, tra i quali la Coppa D’Oro e il Premio dell’Amicizia vinti nel 2011 a Sigep Rimini, il Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali più importante al mondo. Come tutti i grandi artisti, Leonardo Ceschin è unico e inimitabile, esattamente come le sue creazioni. Oltre all’estro e all’utilizzo delle migliori materie prime naturali del territorio, il gelatiere Pordenonese usa un ingrediente in più: la musica. Il gelato che realizza, con sottofondo musicale, è come la figura retorica che accosta due sensi diversi e li fa convivere armonicamente in qualcosa di nuovo. Gusto e udito condensati in una sinestesia gelata.


Livelli di rumore, ora arriva l’app che misura i decibel

NoiseWatchUno dei problemi ambientali maggiormente riscontrato dai cittadini è il livello di rumore negli ambienti, che può in effetti interferire molto sulle attività di ciascuno, dal lavoro allo studio, dal riposo alla comunicazione. È soprattutto nelle strade trafficate, nelle città che si riscontra il maggior impatto negativo, dal momento che circa il 75% della popolazione vive in città. E circa il 40% è esposto a rumori che superano i 55 dB (decibel). Ora sarà possibile misurare il livello del rumore negli ambienti attraverso la app NoiseWatch, sviluppata dall’Agenzia Ambientale europea (EEA) e scaricabile da iTunes e Google Play. L’app determina il livello di rumore attraverso il microfono installato sui devices mobili, riportando sul display il risultato in decibel (dB). Gli utenti potranno pubblicare le proprie registrazioni del rumore sul sito di NoiseWatch, dove si dovrà indicare la fonte del rumore e il luogo della misurazione.


Se oggi siete a Milano non perdetevi il belvedere della Regione

Belvedere Palazzo LombardiaSe oggi – venerdì 29 maggio –  siete a Milano, non fatevi sfuggire l’occasione di ammirare la città dall’alto e osservare da vicino il nuovo skyline. In occasione della Festa regionale della Lombardia, accade che palazzo Lombardia apre in via straordinaria il Belvedere.

Dalle 16 alle 23, con ingresso libero, chi vuole può salire al 39° piano per ammirare l’intera città, sino al territorio dove si svolge l’Esposizione Universale.

All’ingresso del nucleo NP (angolo via Restelli), dove si possono ammirare le splendide “Colonne dell’arte”, opere artistiche realizzate da artisti italiani e stranieri, verrà offerta ai visitatori anche la possibilità di vivere un’esperienza di “teletrasporto” attraverso un tour virtuale tra i siti Unesco della Lombardia (postazioni oculus).

Nel corso della giornata si svolgeranno in piazza Città di Lombardia anche altre iniziative: dalle 9 proiezione su videowall di filmati sulle eccellenze lombarde e siti Unesco della Lombardia, regione che vanta il patrimonio Unesco più ricco d’Italia, mentre dalle 17 scatterà la diretta in streaming dello spettacolo in corso al teatro Dal Verme di Milano, durante il quale si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Rosa Camuna, con la partecipazione di molti ospiti speciali.


Estero e brand i fattori chiave per le imprese metalmeccaniche

Sono piccoli ma agguerriti. Gli imprenditori metalmeccanici di Confindustria Bergamo, crisi o non crisi, hanno in questi anni varcato sempre più i confini alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per le loro produzioni a un tasso nettamente superiore alla media italiana. Lo conferma una ricerca condotta dall’Associazione imprenditoriale in collaborazione con UBI, di cui alcuni anticipazioni sono state fornite durante l’assemblea del gruppo, riunita alla Fiera di Bergamo in un’inedita accoppiata con gli imprenditori dei Servizi Innovativi di Confindustria Bergamo, a sancire la necessità di rafforzare una “santa alleanza” in nome della competitività. L’analisi delle risposte fornite da un campione di 123 imprese, su 489 associate del settore, di cui 334 piccole e medie, ha evidenziato – come ha sottolineato  Pio De Gregorio, Head of Business Analysis Ubi Banca -, come principali fattori chiave, una ulteriore spinta all’internazionalizzazione, la scelta del marchio proprio e il rafforzamento degli investimenti in ricerca e sviluppo, segno di un settore che sta cogliendo la sfida dei mercati puntando sulla qualità. In particolare il 48% del campione indica che l’accesso ai nuovi mercati è la strategia maggiormente in crescita rispetto a prima della crisi e il 56 per cento ne indica l’importanza in ascesa anche nei prossimi anni. Meno importante il fattore prezzo, all’ultimo posto dopo la qualità, la flessibilità produttiva e la diversificazione produttiva. Peraltro la propensione all’internazionalizzazione è già forte: il 42% delle imprese intervistate realizza oggi oltre il 60% del fatturato all’estero. A dispetto della crisi, inoltre, quasi il 40% delle imprese ha aumentato l’investimento in ricerca e sviluppo negli ultimi anni e quasi il 60% prevede di aumentarli ulteriormente. In questo contesto il peso delle produzione e delle lavorazioni esternalizzate resta basso, inferiore al 20% del totale, anche se appare destinato a crescere. Quasi due imprese su tre realizzano il 60% del fatturato con prodotti a marchio proprio e tale focalizzazione negli ultimi anni è andata aumentando e si dovrebbe rafforzare ulteriormente. “Un atteggiamento proattivo – ha sottolineato il presidente del Gruppo, Roberto Zappa – che è la nostra forza e che occorre sostenere”.


Oggi l’hamburger day. Ma c’è una festa per ogni cibo

Giovedì 28 maggio si celebra l’International Hamburger Day, quinta edizione di un evento lanciato da una community di appassionati del panino più amato d’America, diventato un must anche nella ristorazione, fast e non solo, di casa nostra.

Tutto ciò che c’è da fare in questa giornata  – spiegano i promotori – è mangiare hamburger (al plurale). Di carne, pesce, vegetali, con insalata o da soli, fatti in casa o presi al take away, da soli o in compagnia, sul barbecue all’aperto o in cucina: non importa, tutto è permesso, basta mettere da parte le preoccupazioni e godersi il proprio pasto.

La ricorrenza non manca di essere spunto per eventi promossi da locali e catene. Anche a Bergamo, ad esempio, si festeggerà. All’Edonè di Redona nella serata del 27 marzo (per farsi trovare a mezzanotte del grande giorno già con il panino preferito in mano) si troveranno Edolulu, Burger Surf, Wipe Burger, Berghem Burger, Crest Burger, Double Wave, Baconator, Happy Veg accompagnati dalla musica dal vivo di Doug Tuttle direttamente dagli Stati Uniti (New Hampshire).

Ci sono però tante altre buone “scuse” per festeggiare piatti e prodotti. Wikipedia propone un generoso calendario delle ricorrenze gastronomiche nel mondo, in pratica per ogni giorno dell’anno. Tra quelli di rilevanza globale, si va dal giorno del pancake (74 giorni prima di Pasqua) a quello della birra (il primo venerdì di agosto). A settembre tocca al bacon e al caffè (il 29), mentre in ottobre si passa dal cibo vegetariano alle uova, il World food day (il 16). Il primo novembre è invece festa per la scelta vegana.

Ogni nazione ha poi i propri culti. In Brasile si celebrano pomodori, miele, caffè, mate, banane, ma anche pizza e muffin. In Germania ci sono il giorno delle mele tedesche, della birra tedesca e pure della zuppa (il 19 novembre, con il clima giusto).

Ma per chi si vuole sbizzarrire sono gli Stati Uniti ad avere il calendario più grasso: settimana del buffet, burro di arachidi, pop corn, ciliegie ricoperte di cioccolato, formaggio e fonduta di formaggio, il giorno del gelato a colazione, quello delle polpette, degli scampi, della nocciola, della pannocchia grigliata, dell’aragosta, del barbecue, del pollo fritto, delle caramelle gommose, della tequila, dell’hot dog, dei leccalecca, dei marshmallow, dei cracker sulla tastiera e via così, tra piatti e prodotti tipici e omaggi più o meno ironici ai simboli del junk food, ai quali si fa fatica a resistere.

Insomma, ogni giorno è buono per giocare con il gusto.


SIAD, avviato il nuovo stabilimento di Porto Torres

Il gruppo SIAD – uno dei principali produttori di gas industriali, speciali e medicinali – continua la sua fase di espansione. Nei mesi scorsi, è stato avviato il nuovo stabilimento di Porto Torres realizzato per produrre a ciclo continuo azoto gassoso e aria compressa per il complesso della chimica verde di Matrica e ossigeno e azoto liquido per la clientela sarda di SIAD. L’impianto, che ha comportato investimenti per 11 milioni di euro, è entrato in funzione a fine 2014 e ha posto idealmente il sigillo a un anno che – sul piano dei bilanci – si è chiuso ancora una volta in attivo, come avviene orma ininterrottamente dal 1927, anno di fondazione della società.

Il Gruppo bergamasco, che al dicembre scorso contava 1.512 dipendenti (+ 95 unità), ha chiuso il 2014 con un fatturato di 466 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 472 milioni dell’anno precedente, a fronte di un Ebitda cresciuto invece da 83 a 87 milioni di euro. L’andamento dei primi mesi dell’anno in corso conferma il trend positivo e lascia supporre – a detta del Gruppo presieduto da Roberto Sestini – una crescita di fatturato per questo esercizio.

“Il dati dello scorso – puntualizza l’amministratore delegato Bernardo Sestini – vanno considerati estremamente positivi alla luce soprattutto della situazione economica generale che, anche se migliorata rispetto a un paio di anni fa, rimane difficile. Oltre al dato positivo del fatturato, sono cresciuti tutti i principali parametri economici e anche la situazione occupazionale, in uno scenario caratterizzato da crescenti tassi di disoccupazione, è migliorata. Questi risultati positivi si spiegano con le scelte strategiche di lungo periodo quali la diversificazione geografica e di settore, la razionalizzazione dei costi e la continuità negli investimenti che da sempre caratterizzano l’attività del nostro Gruppo. In particolare è stato eseguito un importante lavoro sul controllo dei costi che ha consentito, nonostante il lieve calo di fatturato, un incremento dell’Ebitda”.

Con 60 mila clienti in tutto il mondo e una presenza produttiva e commerciale lungimirante nell’Europa dell’Est, dall’Austria alla Russia, SIAD è presente in Italia su tutto il territorio, con una rete di produzione, distribuzione e vendita strategicamente localizzata: 21 filiali di vendita, 120 punti di distribuzione, 25 unità di imbombolamento e 11 impianti produttivi. Tra gli stabilimenti quello di Osio Sopra, il principale centro di produzione, rappresenta il più grande ed articolato insediamento nazionale nel settore dei gas tecnici.