Il G7 dell’agricoltura sarà anche gourmet. Con East Lombardy

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Con la consegna delle giacche da chef e del materiale promozionale, East Lombardy – il progetto di rete che è valso alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova il titolo di Regione europea della Gastronomia per il 2017- entra ufficialmente nei ristoranti di Bergamo.

Sono un centinaio le insegne di città e provincia che partecipano al “club” condividendo il valore della tipicità, della sostenibilità e del saper fare e l’obiettivo della promozione turistica. Ci sono gli stellati e le location di prestigio, ma anche le trattorie storiche, le giovani imprese, i ristoranti di montagna, quelli affacciati sul lago e gli agriturismo, tutti accomunati dalla proposta di qualità e dall’attenzione al territorio.

Il percorso ha preso ufficialmente il via a marzo di quest’anno, con la presentazione dei protagonisti dell’enogastronomia di tutte e quattro le province nel corso del congresso Identità Golose, a Milano. Sono seguiti eventi ed iniziative per far conoscere il progetto, tra cui la presenza nella food court dell’area partenze dell’aeroporto di Orio Al Serio con i prodotti e i piatti firmati dagli chef ambasciatori (tra i quali la bergamasca Petronilla Frosio, di scena a luglio).

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Ora tocca a voi fare in modo che quanto viene comunicato si ritrovi nella realtà, che chi entra in contatto con East Lombardy ne ritrovi i principi sulle vostre tavole e nei vostri locali», ha spiegato Christope Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo, ai ristoratori presenti nella sala conferenze dell’Ascom per ritirare il kit di materiali coordinati. «Siamo all’anno zero di un processo che può portare ad un autentico brand di riferimento per il turista gourmand».

I ristoratori hanno ricevuto la giacca da chef con il logo di East Lombardy, un accessorio fortemente simbolico, da utilizzare in tutti gli eventi ufficiali e nelle occasioni importanti; la vetrofania che identifica l’adesione sin dall’ingresso; i flyer che illustrano la filosofia del progetto e le mappe che mostrano dove trovare le diverse bontà della Lombardia Orientale, «materiali che identificano il vostro essere eccellenze», ha sintetizzato il presidente di VisitBergamo Luigi Trigona.

«Il titolo di Regione europea della Gastronomia è stato l’opportunità – aggiunge a margine dell’incontro Elena Viani, che segue la segreteria scientifica del progetto, di cui è direttrice la professoressa dell’Università di Bergamo Roberta Garibaldi – per impostare un lavoro di rete a lungo termine sulla valorizzazione dell’enogastronomia dei territori. Il passaggio più importante sino ad ora è stato far prendere consapevolezza di quello che sia ha e che si è capaci di fare. Ed è tanto davvero. Da analisi che abbiamo effettuato emerge che la Lombardia orientale non ha niente da invidiare a regioni più blasonate come Emilia Romagna o Catalogna in fatto di aziende e prodotti, uniti ad attrattive turistiche e alla possibilità di vivere esperienze uniche».

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Accanto all’attività di sensibilizzazione, messa in rete di operatori ed appuntamenti, comunicazione e promozione ci sono anche alcuni eventi-simbolo di East Lombardy, destinati ad accendere l’attenzione del grande pubblico. Sono uno in ogni provincia. A Cremona, lo scorso maggio, è stato scelto il teatro Ponchielli per imbandire una tavola d’autore con grandi chef. A Mantova prende il via il 23 giugno la kermesse Eat Mantua, che a palazzo Te fa rivivere l’atmosfera della corte dei Gonzaga.

A Bergamo, invece, l’appuntamento sarà nuovamente l’ex monastero di Astino, che aveva ospitato nel maggio 2016 il lancio di East Lombardy, ed avrà respiro internazionale. È stato infatti scelto di collocare la manifestazione gastronomica in concomitanza con il G7 dell’Agricoltura, il summit dei ministri delle sette potenze mondiali, che si terrà a Bergamo il 15 e 16 ottobre. «Tutta la settimana che conduce all’incontro – ha annunciato Sanchez – sarà interessata da iniziative. Ci saranno convegni, ospiteremo i cento produttori più importanti d’Italia, saranno coinvolte le scuole. Il tema è quello del diritto al cibo». Sul fronte gastronomico sarà invitato uno chef da ognuno dei Paesi G7 per un confronto internazionale e sarà organizzato un vero e proprio tour tra i sapori della quattro province di East Lombardy, con chef, ristoratori, pasticcieri, produttori e cantine che ruoteranno all’interno dell’ex monastero.

Chiuderà la serie degli eventi Brescia, a novembre.

L’adesione al progetto East Lombardy da parte degli operatori è sempre aperta e gratuita. Oltre ai ristoranti, possono partecipare alberghi, produttori, rivenditori e società di servizi (come guide e agenzie di viaggio). Basta compilare e inviare la scheda di adesione presente sul sito. Si verrà contattati dalla segreteria e, nel caso siano soddisfatti i requisiti per l’adesione, si potrà inserire sul portale la scheda dell’attività, fotografie e informazioni, che saranno tradotte in cinque lingue.