Il gran cuore del sistema Bergamo: ai terremotati un pullmino e quindici container ad uso abitativo

terremoto centro italiaUn pullmino per il trasporto di persone e generi alimentari, quindici container ad uso abitativo e alcune strutture per il ricovero agli animali: il “sistema Bergamo” mobilitato a sostegno delle popolazioni dei Centro Italia colpite dal terremoto ha deciso le prime destinazioni dei fondi raccolti grazie alla solidarietà dei cittadini bergamaschi. Il gruppo di lavoro che riunisce Caritas Diocesana Bergamasca, Comune di Bergamo, Provincia, L’Eco di Bergamo e Associazione nazionale Alpini conferma la scelta di destinare le donazioni raccolte – che comprendono numerosi versamenti da parte dei Comuni sui conti correnti Ana e Caritas nonché i proventi dell’Amatriciana solidale organizzata dall’Amministrazione comunale di Bergamo il 31 agosto scorso a cui parteciparono di 18 mila persone sul Sentierone – a interventi condivisi, che possano essere il segno tangibile della generosità dei bergamaschi nei confronti delle comunità colpite dal terremoto. L’idea è quella di far sì che l’utilizzo dei fondi raccolti in bergamasca possa portare a investimenti e realizzazioni chiaramente identificabili, monitorabili e documentabili.

Durante l’ultimo incontro del coordinamento svoltosi in Provincia, don Claudio Visconti, responsabile della Caritas diocesana bergamasca, ha relazionato circa la visita delle scorse settimane ad Amatrice e nei vicini paesi colpiti dal sisma, dove ha verificato in prima persona le necessità più urgenti e ha avviato rapporti con le autorità locali. Ha così potuto osservare che la zona colpita dal terremoto del 24 agosto è caratterizzata da un’estrema frammentazione degli insediamenti: tante piccolissime frazioni distribuite in un territorio montano molto esteso. Il gruppo di lavoro, di cui fanno parte tra gli altri il presidente della Provincia Matteo Rossi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente degli Alpini bergamaschi Carlo Macalli, l’amministratore delegato de L’Eco di Bergamo Massimo Cincera e il consigliere delegato alla Protezione Civile Mauro Bonomelli, ha deciso di procedere “per step”, con scelte di intervento distribuite nel tempo. Ai primi investimenti legati all’emergenza, alcuni dei quali già deliberati, seguiranno scelte finalizzate alla ricostruzione, non prima però di avere chiaro il quadro delle effettive necessità delle popolazioni, tuttora in via di definizione. Tanti nel frattempo sono stati i volontari che da Bergamo hanno raggiunto le zone terremotate, mettendo a disposizione il proprio impegno e le proprie competenze.

I primi fondi serviranno per acquistare un pullmino a 9 posti da affidare al Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi, già protagonista dell’”Amatriciana solidale”, che nelle zone terremotate gestisce tre campi (Torrita e Santa Giusta ad Amatrice, e Muccia) ed è in procinto di aprirne un quarto nel maceratese, impiegando una media di 12 cuochi professionisti al giorno. Il pullmino, dotato di ruote da neve, servirà per portare generi di prima necessità e viveri alle decine di migliaia di sfollati dopo il sisma. Il furgone, il cui costo si colloca tra 20 e 25 mila euro, servirà per continuare a gestire i cambi e gli approvvigionamenti, resi particolarmente difficoltosi in questa zona dall’avanzare dell’inverno. Verranno poi acquistati, su proposta di Caritas, quindici container ad uso abitativo da collocare senza necessità di opere di fondazione o di urbanizzazione: cinque “monolocali” (una stanza più servizi) e dieci “bilocali” (due stanze più servizi, a cui potranno eventualmente aggiungersi, se necessarie, alcune case su ruote o camper/roulotte. Verranno acquistati anche cinque container da destinare al deposito degli attrezzi e cinque “tunnel” (senza necessità di opere di urbanizzazione) per il ricovero degli animali, per una spesa complessiva di di circa 250 mila euro. “Non vogliamo solo far fronte all’emergenza – spiega don Claudio Visconti, di Caritas Diocesana Bergamasca – ma accompagnare le persone anche nel percorso di ricostruzione e di ripresa sociale ed economica. Solo così possiamo costruire una vera comunione tra coloro che offrono e coloro che ricevono, dando un aiuto concreto e tangibile alle persone che ne hanno bisogno”. Si segnala infine l’iniziativa rivolta ai giovani “I legami non tremano” che si svolgerà in Provincia lunedì 19 dicembre, alle ore 21, presso la Sala Consigliare, dove si svolgerà un incontro con Mirco Catini, presidente dell’Associazione San Crispino Eventi della Provincia di Fermo, che ha vissuto sulla propria pelle i tragici eventi del sisma e ha da subito contribuito in modo attivo insieme ai suoi coetanei ad accogliere, soccorrere e dare assistenza agli sfollati. Proprio a Porto Sant’Elpidio, infatti, paese in cui vive, è stato allestito il centro d’accoglienza della Protezione Civile della regione Marche, il quale ha visto il passaggio di quasi 5.000 persone.

 


San Lucio, la festa degli alimentaristi in aiuto ai Cappuccini

 

La Pia Unione San Lucio porta un po’ di festa anche a chi ha più bisogno. L’incontro annuale dei commercianti alimentari bergamaschi, organizzato domenica 20 novembre all’hotel Cristallo Palace di Bergamo, avrà infatti un’appendice solidale con la consegna alla mensa di frati Cappuccini, in città, di una parte dei prodotti messi a disposizione dalle aziende.

L’associazione, che fa capo all’Ascom, è nata nel 1938 tra i lattai di Città alta per dare aiuto ai colleghi in difficoltà e negli anni si è ampliata a tutta la provincia e a tutte le attività del dettaglio alimentare. Oggi ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di cultura, spiritualità e beneficenza ed ha nella festa del patrono, San Lucio martire, l’appuntamento più importante del calendario annuale.

«Negli anni scorsi con le nostre iniziative abbiamo sostenuto diverse associazioni – ha ricordato nel corso della festa il presidente Pierantonio Chiari -, ora, visti i tempi, stiamo tornando alle origini. Così come i nostri padri aiutavano i colleghi con pacchi alimentari, abbiamo infatti scelto di sostenere nei bisogni quotidiani le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e il primo passo sarà portare una parte dei generi alimentari che i nostri sponsor hanno generosamente messo in palio per la tradizionale lotteria benefica ai frati Cappuccini, che gestiscono la mensa per i poveri in via Madonna della Neve. In seguito proseguiremo in questa direzione, pensando anche a qualche commerciante che potrebbe avere bisogno».

La giornata si è aperta con la messa, officiata dall’assistente spirituale della Pia Unione, monsignor Tarcisio Ferrari, seguita dal pranzo e dalla lotteria solidale. L’appuntamento ha superato la soglia delle cento presenze, tra gastronomi, macellai, grossisti e panificatori bergamaschi, da quest’anno invitati a condividere la giornata di incontro e convivialità. Hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Ascom Riccardo Martinelli, il direttore Oscar Fusini e il segretario delle categorie del dettaglio alimentare Giorgio Lazzari. L’obiettivo è che lo storico evento possa diventare la festa dell’intero commercio bergamasco: «Già nei prossimi giorni incontrerò i presidenti degli altri gruppi – annuncia Chiari – per sviluppare la collaborazione».

Intanto c’è già un’altra iniziativa da segnare in agenda. Lunedì 12 dicembre alle 20.30 al ristorante Piccolo Mare di via Angelo Mai a Bergamo la San Lucio organizza la cena per lo scambio degli auguri di Natale. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Pierantonio Chiari (035 242982) o Dino Balduzzi (tel. 035 217522).


“La giornata del donatore”, ecco i premiati dall’Avis di Bergamo

01-avis-comunale-bergamo-giornata-del-donatoreUna giornata speciale dedicata alla magia del dono. Nei giorni scorsi, nella Sala consiliare di Palazzo Frizzoni, l’Avis Comunale Bergamo ha premiato i donatori più meritevoli, coloro che hanno effettuato dalla loro prima donazione al 31 dicembre 2015 più di 120 donazioni. A essere insigniti dell’importante riconoscimento, ricevendo una Benemerenza con Diploma dal sindaco, Giorgio Gori e dal direttivo dell’ Avis sono stati: Enrico Armentini, Angelo Brignoli, Giorgio Cividini, Barbara Cuni Berzi, Marcello Leidi, Antonello Lorenzi, Luca Mazzucchelli e Domenico Mella. Sette uomini e una donna distintisi per valore e generosità, diventando così protagonisti de “La Giornata del Donatore”, l’iniziativa che da sempre Avis Comunale Bergamo dedica ai suoi soci più attivi, per ricordare l’importanza del dono, principio fondante dell’associazione. «La Giornta del Donatore per noi è un momento molto importante, è nata con la stessa Avis Comunale Bergamo e nel 1970 è stata valorizzata anche grazie all’attenzione dell’amministrazione cittadina. Una vicinanza che tutt’ora è presente e che oggi, ancora una volta, ci ha visti consegnare questi riconoscimenti proprio a Palazzo Frizzoni. Perché siamo convinti che lo spirito del dono faccia bene non solo a chi dona e a chi riceve, ma all’intera cittadinanza, all’intera comunità. Per questo, ringrazio i nostri premiati e dico a tutti voi: donate, donate, donate» – ha commentato Roberto Guerini, presidente di Avis Comunale Bergamo. “La donazione di sangue è un gesto di grandissimo valore civile – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – e anche per questo motivo da oltre 30 anni l’Amministrazione comunale apre le porte della Sala del Consiglio Comunale in occasione della cerimonia di consegna delle benemerenze AVIS. Si tratta di un momento dall’alto valore simbolico, un riconoscimento a chi dona una parte di sé a beneficio degli altri. “ogni donatore è un eroe”, recitava una campagna per la donazione di sangue qualche anno fa. E’ bello sapere che solo nella nostra città ce ne sono oltre 3000″.

 

 


Terremoto, Ubi Banca sostiene la costruzione di una nuova scuola ad Acquasanta Terme

scuola-ubi-acquasanta-termeRestituire una vera scuola a 140 ragazzi del comune di Acquasanta, colpito dal terremoto dello scorso mese di agosto. UBI Banca, la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia e il Comune di Acquasanta Terme, in coordinamento il Ministero dell’Istruzione, hanno siglato un accordo di convenzione per la costruzione di un nuova scuola materna e primaria ad Acquasanta Terme, poiché quella esistente è stata dichiarata inagibile a seguito del terremoto dello scorso 24 agosto. Attualmente le lezioni si stanno svolgendo sotto le tende messe a disposizione dal Dipartimento di Protezione Civile con inevitabili disagi, creati soprattutto dalle condizioni atmosferiche. La realizzazione della nuova struttura permetterà ai ragazzi di riprendere a frequentare una scuola vera ed agli insegnati di poter lavorare in un ambiente adeguato. La nuova struttura è concepita per poter essere utilizzata in modo continuativo e permanente, consentendo agli studenti di usufruire di aule e spazi conformi allo svolgimento delle regolari attività didattiche.

“Il Consiglio di Sorveglianza e di Gestione di UBI Banca hanno deciso di intervenire perché il progetto presentato è particolarmente importante in quanto si tratta di restituire ai bambini e ai ragazzi di Acquasanta Terme, in via definitiva, il luogo della loro istruzione”, sottolinea Andrea Moltrasio, presidente del CdSa di UBI Banca. “Si tratta di una scelta ponderata che va oltre la logica dell’emergenza e che lascia alla comunità locale una struttura durevole e indispensabile per la stessa coesione del tessuto cittadino”. UBI Banca si farà carico delle spese di ricostruzione devolvendo, sotto forma di liberalità, l’importo richiesto alla Confederazione che ha fra i suoi ambiti di intervento anche quello di sostegno alla Protezione Civile con gruppi attrezzati e addestrati e opera già nell’area colpita con altri progetti, avendo quindi le competenze e la conoscenza delle necessità del caso. Per favorire il coinvolgimento della sua clientela e non, UBI Banca emetterà anche un Social Bond dedicato.

 

 


LE ASSOCIAZIONI / «Ma servono risorse anche per la distribuzione del cibo donato»

banco-alimentareA distanza di un mese dall’entrata in vigore, la legge contro gli sprechi alimentari a Bergamo non ha avuto ancora effetti. L’impressione è che molti esercizi commerciali ancora non la conoscano. La legge favorisce e incentiva l’impegno delle imprese a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili, ma non più vendibili. Per ora però ognuno tende ancora a muoversi per conto proprio e secondo la propria sensibilità.

«Dal nostro punto di vista non abbiamo visto nessuna novità  – conferma Luca Perico, presidente del Banco di solidarietà di Bergamo -. Ne abbiamo parlato con le aziende con cui collaboriamo, qualcuno si sta interessando ma in generale c’è confusione».

«Noi già da un anno stiamo lavorando in questo senso in collaborazione con due Comuni – testimonia Agostina Andreini, responsabile qualità di Punto Ristorazione di Gorle –, recuperiamo il cibo che rimane al termine del servizio delle due mense scolastiche che gestiamo e ne curiamo la sicurezza alimentare: lo teniamo al caldo, poi lo abbattiamo e lo porzioniamo, quindi lo consegniamo al Comune che a sua volta lo fa avere a una casa famiglia per donne, in un caso, e a un ente di volontari che lavorano nel sociale nell’altro».

«Non vediamo effetti immediati, bisogna aspettare che entrino in vigore i decreti attuativi – spiega Marco Magnelli, direttore del Banco  alimentare della Lombardia –. Ma è aumentata la sensibilità, vediamo molti tavoli di discussione e molti Comuni che stanno pensando come premiare chi devolve alimentari invece che buttarli. Anche il Comune di Bergamo è molto attivo in questo senso. È un cambiamento culturale che sta venendo avanti».

Nella nostra regione ci sono 670mila indigenti, un numero in aumento rispetto all’anno scorso. Il banco alimentare lombardo distribuisce 17mila tonnellate di alimenti all’anno che vanno a 1.254 strutture caritatevoli e che aiutano 209.000 persone. Nella Bergamasca la raccolta è di 1.510.424 kg, coinvolge 28 punti vendita e va a beneficio di 137 strutture caritative, per un totale di 17.935 persone assistite.

Con la nuova legge e i tavoli di discussione al lavoro si calcola di raggiungere numeri ancora più grandi, ma molto dipenderà dai fondi messi a disposizione. Il testo approvato in Parlamento prevede, nel 2016, 2 milioni per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. E un milione all’anno per i prossimi tre anni per far partire progetti innovativi volti a ridurre gli sprechi. «Il grande merito della nuova legge è di mettere a sistema e semplificare una serie di precedenti norme in tema fiscale ed igienico-sanitario, ma c’è una questione aperta – dice Magnelli -. Ci vogliono le risorse adeguate per le infrastrutture logistiche come i magazzini e le celle frigorifere dove conservare il cibo recuperato o il carburante per i furgoni da mandare in giro per la raccolta. Altrimenti il rischio è di aumentare il cibo in eccedenza, ma non riuscire poi a distribuirlo a chi ne ha bisogno».


La Cena Sospesa regala i primi 200 pasti

Ha scelto una data fortemente simbolica, il 17 ottobre, Giornata mondiale per l’eradicazione della povertà, il Rotary Città Alta per consegnare la prima teca con i fondi raccolti da “Cena Sospesa”, l’iniziativa che permette di trasformare una serata al ristorante in un gesto di solidarietà per chi ne ha bisogno.

Prendendo ispirazione dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, che vuole che il cliente paghi un espresso in più da offrire ad uno sconosciuto, e da un’analoga esperienza avviata con successo a Milano dalla Caritas Ambrosiana nell’anno dell’Expo, il progetto raccoglie donazioni che saranno convertite in ticket restaurant da distribuire a persone e famiglie della Bergamasca in difficoltà economica.

La prima cena sospesa si è tenuta ad Astino con la presentazione dell’iniziativa alla presenza del sindaco del Comune di Bergamo, che patrocina l’iniziativa, Giorgio Gori e di Benedetta Parodi, madrina che in prima persona sostiene il progetto. Nell’occasione sono stati raccolti quasi 2mila euro, consegnati nelle mani di Don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana, in un incontro nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, che ha sposato appieno l’operazione coinvolgendo i ristoratori associati. Il gesto si traduce, quindi, nei primi 200 buoni pasto del valore di 10 euro che saranno assegnati a chi vive in una situazione di disagio economico e sociale.

Attualmente i ristoranti che partecipano, in città e in provincia, sono 34. In ognuno si troverà sul proprio tavolo una cartellina che racconta l’iniziativa e una piccola busta. Dopo la cena si può lasciare una donazione di qualunque importo per garantire una pasto a chi non se lo può permettere. È sufficiente anche solo un euro. Le buste inserite nelle teche vengono consegnate dai volontari alla Caritas Bergamo e le donazioni sono trasformate in buoni pasto, senza alcuna commissione, e destinati alle famiglie Caritas del fondo diocesano di solidarietà “Famiglia e Lavoro”.

cena-sospesa-1«I nostri ristoratori hanno capito immediatamente l’importanza di questa iniziativa – ha commento Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo – e il loro ruolo nel coinvolgere la comunità. Oggi la povertà è più diffusa di quando immaginiamo e dare un supporto alle famiglie per riprendersi è fondamentale».

Anche UBI Banca Popolare di Bergamo, L’Eco di Bergamo e Confindustria Bergamo, si sono fatti attori e sostenitori del progetto. «Il senso del Rotary è quello di diffondere il valore del servizio nei confronti della collettività – ha dichiarato Marco Bertoli, presidente del Rotary Club Bergamo Città Alta – e questa iniziativa ci consente di costruire una rete virtuosa di soggetti in grado di trasformare un piccolo gesto in una grande iniziativa di solidarietà. La nostra cena si tramuta così in un pasto per chi ha bisogno: è la dimostrazione di come un momento di convivialità semplice e abitudinario possa divenire un atto di attenzione nei confronti degli altri, con la giusta discrezione. Consegnare la prima teca a Caritas è per noi un grande orgoglio perché vuol dire che l’iniziativa sta incominciando a dare i primi frutti».

«Bergamo è una città sensibile alla povertà, a chi ha bisogno – ha aggiunto don Claudio Visconti – già “l’Amatriciana” per i terremotati sul Sentierone aveva portato all’attenzione dei bergamaschi come con una cena si può essere vicini a chi ha bisogno. Questa iniziativa è un’altra prova di solidarietà, verso la nostra città, perché già sul nostro territorio ci sono molte situazioni di povertà, famiglie che non hanno il pasto garantito».

Oggi il testimone viene passato nelle mani di tutti i bergamaschi perché siano partecipi attivi di questa iniziativa, che si concluderà alla fine di marzo 2017. I ristoratori che vogliono unirsi al progetto solidale possono farlo mandando un’email all’Ascom (info@ascombg.it) o al Rotary Città Alta (info@rotbgalta.org)

Ecco chi partecipa

(per aggiornamenti http://cenasospesa.caritasambrosiana.it/bergamo/)

In città

  • Al Bacio
  • All’Ancora
  • Osteria Al Gigianca
  • Arlecchino
  • Byron
  • Il Circolino
  • Da Franco
  • Gennaro e Pia
  • Grotta Azzurra
  • Da Mimmo

In provincia

  • Tranquilla – Algua
  • Ristorante pizzeria Giardino – Almé
  • Frosio – Almé
  • Bellaria – Almenno San Salvatore
  • Caffè dell’Angolo – Azzano San Paolo
  • Villa Cavour – Bottanuco
  • La Vacherie – Brusaporto
  • Amalfitano – Calcinate
  • Dimora storica Tre Re – Caravaggio
  • Trattoria del Sole – Fiorano al Serio
  • Al Vigneto – Grumello del Monte
  • Trattoria Bolognini – Mapello
  • La Caprese – Mozzo
  • La Rotonda di Bacco – Roncola San Bernardo
  • Ristorante Posta – Sant’Omobono Terme
  • Il Giardinetto – Scanzorosciate
  • Franco – Seriate
  • Della Torre – Trescore Balneario
  • Al Santuario – Treviglio
  • Papillon – Torre Boldone
  • Al Santuario – Urgnano
  • Antica Osteria Il Forno – Valbrembilla
  • Trota – Valbrembilla
  • Cadei – Villongo


Ponte San Pietro, due giorni di eventi in aiuto ai terremotati

un-ponte-solidale - ponte san pietro iniziativa solidaleNon è più sotto i riflettori della cronaca quotidiana, ma il dramma nei territori del centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso resta tutto, così come il bisogno di aiuto. Ponte San Pietro lo sa ed è per questo che si è mobilitata per organizzare un fine settimana di raccolta fondi con tante di iniziative.

Si chiama “Un Ponte Solidale” – a sottolineare la volontà di creare un collegamento con le popolazioni colpite dal sisma e di rimanere loro vicino – ed è in programma sabato 8 e domenica 9 ottobre. È organizzato dal Comune in collaborazione con la Parrocchia San Pietro Apostolo e le associazioni di volontariato, in una sinergia che diventa occasione per mostrare le forze attive e positive presenti in paese.

Ci sono appuntamenti per tutti i gusti e per ogni momento della giornata, così che sarà ancora più facile dare il proprio contributo al progetto benefico.

Si comincia sabato mattina dalle 9 alle 12 al mercatino biologico allestito al centro La Proposta con la “Colazione solidale” ad offerta libera curata dal GasP e dal Comitato genitori.

Per la serata ci si sposta all’Oratorio Giovanni XXIII, dove, alle 18, va in scena lo spettacolo teatrale per bambini “Tre storie di luna” della compagnia “Teatro del Vento” di Villa d’Adda. Dalle 19.30 scatta la cena solidale con Pasta all’amatriciana, al costo di 10 euro per gli adulti e 5 per i bambini, accompagnata dalla bancarella dei libri a un euro a cura dell’associazione Il Porto e dall’asta benefica delle opere d’arte offerte da “Un fiume d’arte”.

Non manca nemmeno la musica, con l’esibizione della banda cittadina di Ponte San Pietro e, proseguendo nella serata, con i ritmi di dj HEinstein e ospiti a sorpresa.

Domenica 9 ottobre si cammina in compagnia con la non competitiva di 6 chilometri per le vie del paese. Il ritrovo è alle 8.30 in piazza della Libertà, la partenza è alle 9, la quoto di iscrizione è di 8 euro per gli adulti, 4 per i bambini.

I fondi raccolti saranno devoluti al progetto coordinato dalla Caritas diocesana. Associazione Diakonia onlus – via Conventino, 8 – 24125 Bergamo – C.F. 95019860162 – Iban IT81V0542811101000000099169 – causale “Erogazione libera – Terremoto Centro Italia”


Festa dei nonni, in casa di riposo sarà dolce grazie agli omaggi di 23 gelaterie

gelato - nonni - anzIani - nonneIl piacere del gelato e il gusto della solidarietà. Domenica 2 ottobre, giornata che in tutta Italia celebra i nonni, ritorna l’iniziativa dei Gelatieri bergamaschi di Ascom Confcommercio che regala un sorriso e un momento di dolcezza agli anziani.

Quest’anno sono 23 le gelaterie che offriranno vaschette e coni gelato agli ospiti delle case di riposo e dei centri anziani dell’intera provincia (con qualche sconfinamento pure nel bresciano).

Per i gelatieri è un’occasione per rafforzare i rapporti con il territorio, per gli ospiti delle residenze un momento di festa con un alimento che non solo è goloso ma è anche consigliato dai dietologi perché in grado di fornire nutrienti e liquidi di cui le persone anziane spesso hanno bisogno.

L’iniziativa è promossa nell’ambito della campagna dei Gelatieri “A tutta frutta”, che valorizza e promuove il consumo del gelato artigianale.

Ecco le gelaterie che partecipano e le strutture coinvolte

  • Fior di Panna di Almenno San Bartolomeo – Casa Serena di Brembate Sopra
  • Bogni di Arcene – Casa Mia di Verdello
  • Artigel di Azzano San Paolo – Istituto Ospitale Magri di Urgnano
  • Cherubino di Bergamo – Villa Pace di Stezzano
  • Gelatissimo di Boario Terme – L’Oasi Giovannina Rizzieri di Pianborno (Bs)
  • La Gabbia di Capriate San Gervasio – Casa di riposo Cerrutti di Capriate San Gervasio
  • Bar Alpino di Casirate d’Adda – Casalbergo di Calvenzano
  • Selz di Clusone – Casa Albergo Sant’Andrea di Clusone
  • Da Claudio di Clusone – Casa Albergo Sant’Andrea di Clusone
  • Oasi di Fara Gera d’Adda – Villa Orchidea di Fara Gera d’Adda
  • Bar Centrale di Lovere – Casa della Serenità di Lovere
  • Pirata di Lurano – Casa di riposo Aresi di Brignano Gera d’Adda
  • Bar Commercio di Osio Sotto – Casa di riposo Pia Olmo di Osio Sotto
  • Gelateria Arlecchina di San Paolo d’Argon – Casa di riposo di San Paolo d’Argon
  • Gelateria Mej di Sarnico – Casa di riposo di Sarnico
  • Gelateria Mary’s di Selvino – Centro Anziani “Don Lazzaro Arrigoni” di Selvino
  • Bar Roma di Sovere – Casa di riposo di Sovere
  • Gelateria Rubis di Torre Boldone – Istituto Palazzolo di Torre Boldone
  • Gelatiamo di Treviolo – Centro Diurno Arioli Dolci di Treviolo
  • La Crem di Vertova – Fondazione I.P.S.Cardinal Gusmini di Vertova
  • L’Oasi di Villongo – Fondazione don Ambrogio Cacciamatta di Iseo e Istituto Angelo Custode di Predore
  • La Voglia Matta di Zanica – R.S.A San Paolo di Azzano San Paolo
  • Il Gioppino di Zanica – Festa degli Anziani di Zanica


Giovani Ascom, consegnati i fondi dell’evento benefico. «5mila chilometri per l’Ambulaclaun»

Hanno indossato il naso rosso per condividere appieno lo spirito del progetto. Questo pomeriggio il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Ascom Confcommercio Bergamo Luca Bonicelli, il direttore Oscar Fusini e il segretario del Gruppo Giovani Pietro Bresciani hanno accolto così il responsabile dell’associazione “Un naso rosso per… onlus” Gianluigi Pezzotta, alias claun G. G., e la volontaria Francesca Cajo, claun Temperina, per consegnare loro i 5mila euro raccolti durante la tradizionale serata benefica organizzata lo scorso 17 giugno al Chiostro alle Grazie.

L’associazione si occupa di progetti per i bambini ricoverati in ospedale e, in particolare, di supportare le situazioni in cui vi siano disagi economici. Ha tra i propri fiori all’occhiello l’Ambulaclaun, un’ambulanza a “misura di bambino”, attrezzata come una ludoteca, variopinta e allegra, munita di tutto il necessario per accompagnare un bimbo e accogliere i suoi genitori, gestita e guidata da claun.

«Nelle nostre raccolte fondi – evidenzia Pezzotta – siamo soliti invitare alla donazione con lo slogan “un euro, un chilometro”. Grazie all’assegno ricevuto oggi di chilometri ne potremo fare 5mila accompagnando i bambini bisognosi di terapie e interventi specialistici che non possono permettersi i costi del trasporto con il nostro mezzo attrezzato e tutti i nostri sorrisi». La prima Ambulaclaun è entrata in circolazione nel 2005 ed ha percorso 350mila chilometri, il nuovo mezzo acquistato due anni fa ne ha già macinati 60mila. «I fondi – annota Pezzotta, che è stato l’ideatore del progetto -, ci permettono di pagare il veicolo e continuare le nostre attività».

Di una solidarietà che diventa segno tangibile parla il presidente dei Giovani Ascom Confcommercio, Luca Bonicelli. «Ogni anno con la nostra cena – ricorda – sosteniamo progetti e associazioni del territorio, con particolare attenzione alle iniziative a favore dei bambini, poiché siamo giovani ed abbiamo anche noi figli piccoli. Quando incroceremo sulle strade l’Ambulaclun non potremo che essere orgogliosi, sapendo che c’è un po’ del nostro impegno anche in questa iniziativa così speciale». «Questo momento è anche l’occasione per ribadire il grazie a chi ha partecipato e sostenuto il nostro evento benefico, permettendoci di raccogliere una cifra significativa».


Terremoto, «non inviate cibo e vestiti, meglio le raccolte fondi»

pacchi alimentari terremoto«Non inviare alimenti, vestiti o altro materiale per le zone terremotate. Non servono in questo momento, sono soltanto un problema da gestire. Chiediamo ai Comuni e alla gente, che con tanta generosità si sta muovendo in questi giorni, di partecipare piuttosto alle raccolte di fondi promossi dalle principali istituzioni». È il chiaro messaggio che il Dipartimento nazionale della protezione civile invia ai cittadini che desiderano sostenere le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.

L’invito è ribadito dalla Provincia di Bergamo. Il consigliere alla Protezione civile Mauro Bonomelli rimarca che in questo momento, per motivi di logistica e di stoccaggio, l’invio di materiale in generale diventa persino dannoso, con l’aggravante di creare confusione e di sprecare risorse. Il consigliere Bonomelli riferisce che è in corso un coordinamento fra realtà associative bergamasche per organizzare una raccolta fondi finalizzata alla ricostruzione delle aree colpite, che verrà condiviso nel corso dei prossimi giorni.