Giro di Lombardia, doppio passaggio a Bergamo. Le modifiche alla viabilità

giro di Lombardia - partenza

Prende il via da Bergamo, domani 7 ottobre, “Il Lombardia”, la classica che chiude la stagione ciclistica internazionale. La gara partirà alle 10.30 da piazza Matteotti e raggiungerà Stezzano dopo aver percorso viale Papa Giovanni, via Paleocapa, largo Tironi, via San Bernardino e il quartiere Colognola.

Alle 12.20 circa il giro rientrerà a Bergamo da Torre Boldone percorrendo via Corridoni, Borgo Santa Caterina, via Crescenzi, via Baioni, via Ruggeri da Stabello e per poi uscire in direzione Petosino.

Nella parte centrale della città dalle 7 alle 10.40 circa verrà chiuso, anche ai mezzi pubblici, viale Roma nel tratto compreso tra Porta Nuova e viale Vittorio Emanuele. In piazza Matteotti, via Crispi, Largo Belotti, Uffici Statali, via Mario Bianco, tutto viale Papa Giovanni non sarà consentito parcheggiare. Via XX Settembre, via Borfuro e via Sant’Orsola saranno accessibili agli autorizzati con ingresso da largo Rezzara e doppio senso di marcia.

Nella zona di rientro da Torre Boldone l’accesso alle vie sarà vietato dalle 11.40 fino al passaggio. Su tutto il percorso sarà disposto il divieto di sosta con rimozione tra le ore 10 e le 13.

La viabilità riprenderà normalmente una volta transitata la gara.

Ecco il percorso del Lombardia

Giro di Lombardia - il percorso 2017


Via Quarenghi, «lo spazio della città dove incontrare il mondo»

Bergamo - via Quarenghi _ph Maria Zanchi

Bergamo rende omaggio a Giacomo Quarenghi nel bicentenario della morte con una festa nella via che porta il suo nome, animata per l’occasione da un ricco programma di iniziative tra video, installazioni, arte, musica, teatro, cinema, moda, laboratori per i bambini, porte aperte in cortili, collezioni e spazi privati, shopping e tavoli all’aperto per la cena e persino un carretto del gelato che proporrà un gusto creato per l’occasione.

Si chiama “QUA! La festa di via Quarenghi” ed è in programma sabato 30 settembre dalle 12 alle 24 lungo tutta la via, che sarà chiusa al traffico dalle 15 alle 24.

Vuole essere il momento di una riscoperta che incrocia la vita, i sogni, i progetti del grande architetto alla valorizzazione della ricchezza e della vitalità che emerge da una realtà cittadina in cui convivono e dialogano culture e tradizioni differenti. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo desidera proporre uno sguardo nuovo su via Quarenghi: lo spazio della città in cui incontrare, vivere e gustare il mondo.

A due passi dal centro ma spesso lasciata ai margini del passeggio cittadino, la strada rivela invece sorprese inaspettate. Come in un singolare gioco di specchi, il viaggio di chi è approdato in via Quarenghi da Paesi lontani si intreccia con quello compiuto alla volta di San Pietroburgo dall’architetto, anche lui viaggiatore che ha attraversato culture diverse, portando il gusto neoclassico lontano dalle sue origini italiane per diffonderlo in tutta Europa.

La festa di via Quarenghi vuole quindi essere un invito ad esplorare e vivere quest’area della città poco conosciuta, eppure piena di storia e di luoghi che certamente stupiranno.

La partecipazione attiva delle realtà associative, culturali e commerciali che popolano la via e la disponibilità degli abitanti ad aprire porte e cortili hanno consentito di proporre un programma che spazia dalle mostre alle letture teatrali, dal cinema alla degustazione, dal teatro dei burattini alla visita interattiva.

La maschera di Giacomo Quarenghi, Accademia di belle arti G. CarraraUna giornata da trascorrere insieme, adulti e bambini, che regalerà a via Quarenghi anche un nuovo arredo urbano permanente, pensato dall’Accademia Carrara di Belle Arti e dedicato alla figura di Giacomo Quarenghi: grazie alle nuove tecnologie di realtà aumentata, il percorso svela architetture andate perdute o mai costruite del grande architetto neoclassico, che migrò in Russia con il sogno di migliorare la propria vita.

«Unico requisito richiesto per partecipare  – afferma l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – è quello di armarsi di curiosità e desiderio di esplorare. I problemi della via sono noti e non sarà certo la festa a cancellarli di un colpo. Ma credo che sia importante anche lo sforzo di un cambio di prospettiva: così potremo vedere davvero via Quarenghi come lo spazio della città in cui è possibile incontrare, vivere e gustare il mondo. Ecco perché la formula scelta per rileggere e valorizzare la strada è quella di una festa costruita in sintonia con associazioni culturali cittadine, molte delle quali hanno sede proprio nella via. La cultura, e ancor di più l’incontro tra culture, non si possono solo scrivere o raccontare e non sono ideali per pochi, ma richiedono la partecipazione attiva e creativa di tutti. È il moltiplicarsi delle relazioni che crea incontri, scambi e mescolanze dalle quali si generano nuove prospettive e situazioni».

L’invito è perciò quello a indossare la maschera di Giacomo Quarenghi ideata dagli studenti dell’Accademia Carrara e ad immergersi nella dimensione unica della via.

>> La mappa e il programma


Bergamo, l’ultima movida è rock

L’ultimo giovedì della movida cittadina è rock. Le serate di Bergamo Balla cedono il passo alla prima edizione di Bergamo è Rock, evento organizzato dal Comune di Bergamo, in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e l’Associazione Bergamo InCentro.

Appuntamento giovedì 21 settembre con la pedonalizzazione del centro, l’apertura dei negozi e un vasto programma musicale basato, nell’occasione, sulla musica rock.

L’area chiusa al traffico, dalle ore 20 alle 24, è quella compresa tra piazza Pontida e Largo Porta Nuova, più piccola rispetto a quelle occupata da Bergamo Balla, decisione figlia delle nuove direttive in tema di sicurezza e antiterrorismo che comportano la delimitazione con plinti e jersey della zona della manifestazione. La musica dal vivo delle band avrà inizio attorno alle 21.

bergamo rockTra i gruppi gli The Sticky Fingers, la più grande tribute band dei Rolling Stones, che suoneranno in via Tiraboschi, assieme alla Cava Blues Band, che proporrà un repertorio di American Music, dal blues, al funk, fino al soul.

In largo Porta Nuova, l’Arli Hotel ospiterà dalle 18 il duo Two Blue, con racconti in musica blues e country, mentre via Zambonate sarà animata dal rock italiano, con la Vascorock Band, tribute band di Vasco Rossi.

Gli appassionati di musica blues potranno gustare in via Sant’Alessandro il sound ruvido del Nik Carraro Trio, formazione bresciana attiva da cinque anni. Ad animare largo Rezzara sarà invece il dj set di musica rock 70/80.

Infine, in via XX Settembre (fronte Unieuro) si potranno ascoltare le sonorità rock dagli anni 60 agli anni 80 di Jonathan Locatelli, oppure le note blues di Cek One Band, con chitarre acustiche, voce, armonica e tamburello. La presenza del Gruppo Alpini dell’Ossanesga con la degustazione di salamelle e polenta servirà a raccogliere proventi per il sostegno alla disabilità.

Per la prima volta, quindi, il centro città si trasformerà in una grande piattaforma musicale dove il rock sarà il vero protagonista.

In considerazione della numerosa partecipazione prevista, il Comune di Bergamo ha emanato inoltre un’apposita ordinanza «per esigenze di pubblico interesse e a tutela dell’incolumità pubblica». Non potranno essere vendute o detenute bevande in contenitori di vetro, ma solo in contenitori di plastica. La violazione dell’ordinanza comporta una sanzione di 500 euro.


Borgo Palazzo, alla festa debuttano i super sconti. Omar Pedrini guest star

festa borgo palazzo 2014_4

Borgo Palazzo scalda i motori per la festa, evento clou del programma di iniziative organizzate dall’associazione “Le Botteghe di Borgo Palazzo” per mostrare tutta la vivacità, le idee, la passione che ogni giorno animano questa parte della città.

L’appuntamento, alla nona edizione, è in programma domenica 24 settembre dalle 10 alle 20, nel Borgo che diventa zona pedonale dove, per un chilometro e mezzo, si passeggia, si mangia e ci si diverte a suon di musica, artisti di strada, street food, coloratissimi mega gonfiabili, postazioni sportive e oltre 200 attività commerciali aperte al pubblico.

Novità assoluta di quest’anno è la Borgo Card, una speciale carta che ciascuno potrà richiedere sul sito www.lebotteghediborgopalazzo.com per usufruire di promozioni e sconti fino al 50% nei negozi a partire dal 24 settembre e fino al 7 ottobre.

Festa del Borgo 2015 (5)Quest’anno, inoltre, in Borgo Palazzo sbarca il Bergamo Buskers Festival: gli artisti della quinta edizione della kermesse, con la direzione artistica di Marco Pesce, si esibiranno nel corso di tutta la giornata in alcune postazioni fisse e numeri itineranti.

Anche Artilab, spazio al civico 93 di Borgo Palazzo trasformato da Confartigianato Giovani in un vero e proprio laboratorio artigiano interattivo, aprirà le sue porte ai più piccoli che potranno sperimentare mestieri (anche quello del muratore, con tanto di mini martello pneumatico e realizzazione di uno scavo), musica e laboratori di riuso creativo.

Ben sei i palchi sui quali si alterneranno band, solisti, duo di svariati generi. Imperdibile l’appuntamento alle ore 16 Omar Pedrini dal palco principale di piazza Sant’Anna. Sarà l’artista, padrino del concorso e presidente della giuria tecnica, a premiare il vincitore di “Street Beats“, contest musicale per le giovani band lanciato proprio dall’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo a inizio estate, in collaborazione con NDS Music, divisione della cooperativa trevigliese Nave dei Sogni.

Sempre a partire dalle ore 17 un deejay set accompagnato da spettacoli di artisti di strada animerà la piazzetta rossa al civico 100, dove una “cool zone” è stata allestita in occasione de “I Maestri del Paesaggio”.

«Un’iniziativa rilevante non solo per il quartiere ma per l’intera città», ha detto stamattina il sindaco Giorgio Gori nel corso della conferenza stampa di presentazione. «La Festa – ha spiegato il presidente dell’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo Nicola Viscardi – è il risultato di una sinergia strutturale tra artigianato e commercio. Il comune denominatore sono i giovani, che lavorano insieme agli esercizi della via per promuovere e rendere attraente il Borgo».

festa borgo palazzo 2«Perché sono proprio i giovani imprenditori – ha sottolineato Diego Armellini, presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato – che vogliono costruire ambienti e motivazioni per trattenere i loro coetanei nel tessuto imprenditoriale cittadino, affinché possa realizzarsi quel ricambio generazionale indispendabile per le imprese familiari, motore della nostra economia» .

«La festa è il fiore all’occhiello – ha ricordato il direttore di Ascom Bergamo, Oscar Fusini – del processo di valorizzazione che Le Botteghe stanno portando avanti da alcuni anni. Grazie alla collaborazione tra associazioni, esercenti e Amministrazione comunale Borgo Palazzo è tornata ad essere protagonista quanto a proposte e iniziative con ricadute positive anche sulla rivitalizzazione commerciale, ma ha sviluppato anche capacità di proposta nell’ambito del distretto del commercio».

La festa proseguirà fino alle ore 20, mentre il Borgo verrà riaperto al traffico alle 21.

>> La mappa e gli eventi


BiGi, occhio ai fanali! In due biciclette su tre non funzionano

bigi - seraImpegnato a far rispettare il codice della strada, il Comune di Bergamo ne sta anche infrangendo le norme.

A mettere in luce (è il caso di dirlo) il paradosso è Federconsumatori che tra il 15 di agosto e il 7 settembre ha effettuato una verifica a campione sull’efficienza delle BiGi, le biciclette del servizi di bike sharing cittadino. Ebbene, delle 148 biciclette controllate, distribuite su 28 stazioni, soltanto 48 avevano l’impianto di illuminazione regolarmente funzionante. Due su tre, quindi, non erano in regola, con guasti al faro anteriore, a quello posteriore o a entrambi.

L’associazione ha segnalato all’Atb, che gestisce il servizio, i numeri identificativi delle biciclette inutilizzabili e invita i cittadini, quando prelevano le biciclette, fare attenzione che tutto funzioni regolarmente e, in caso contrario, a segnalarlo.

Pedalare a fari spenti infatti non è solo pericoloso per sé e per gli altri utenti della strada ma anche passibile di una sanzione compresa tra i 24 e i 97 euro, secondo quanto previsto dal codice della strada per chi circola senza luci o con luci non conformi (art. 68).


Borgo Palazzo, la piazzetta rossa diventa green

borgo palazzo - piazza verde 2017 (2)

Non solo piazza Vecchia. Quest’anno “I Maestri del Paesaggio” veste di verde anche alcuni punti della Città bassa. In via Borgo Palazzo, all’altezza del civico 100, sono in corso i lavori per l’allestimento della piazza che si trasformerà, in occasione della kermesse internazionale in programma dal 7 al 24 settembre, in una Cool Zone dedicata al tema proposto dal paesaggista olandese Lodewijk Baljon “Cool Landscape”.

Nuovi arredi e diverse zone lounge regaleranno un’atmosfera insolita e un nuovo stile urbano. «L’idea è di creare un accogliente “centro civico” e promuovere relazioni sociali e culturali tra le persone del quartiere e non solo, in un luogo  suggestivo che spinga alla convivialità, al gioco, allo scambio e al relax», spiega Nicola Viscardi, presidente dell’Associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo, che raggruppa più di 200 attività commerciali dell’antico quartiere e che curerà gli allestimenti.

Il progetto è stato affidato a Katuscia Ratto, architetto paesaggista, e a Patrizia Marchesi, interior designer. «Le Cool Zone sono state concepite come contaminazione “cool” della città bassa – spiega Katiuscia Ratto -. Piccoli o medi allestimenti che portano I Maestri del Paesaggio e la magia della Green Square anche lontano da piazza Vecchia. La piazzetta in via Borgo Palazzo vive delle persone che vi transitano perché aspettano l’autobus, comprano il giornale, raggiungono i negozi che vi si affacciano. Non c’è una panchina a esclusione di quella sotto la pensilina Atb. La sfida è trasformare un luogo di passaggio in un luogo di sosta e aggregazione».

borgo palazzo - piazza verde 2017 - rit«Per la realizzazione degli arredi saranno utilizzati materiali riciclati che combinati tra loro daranno vita ad allestimenti originali – dice Patrizia Marchesi, giovane imprenditrice bergamasca che proprio a Borgo Palazzo ha il suo studio di interior design -. Per noi è un onore partecipare alla kermesse che negli ultimi anni ha regalato un importante valore aggiunto alla città». Gli allestimenti sono a cura di Soqquadro srl, mentre i manti erbosi sono forniti da Verde Vip e le decorazioni floreali da Hanami.

Il Borgo ospiterà la cool zone per tutta la durata della manifestazione: ultimo giorno sarà domenica 24 settembre, giorno in cui si svolgerà anche la nona Festa del Borgo che animerà il quartiere dalle 10 alle 20. Un’ulteriore opportunità di vivere una parte di città in un modo diverso dal solito.


Volete vedere Bergamo con gli occhi dei ragazzi? Appuntamento sabato in piazza Pontida

CittaINVISIBILE (2)- studenti guide turistiche - bergamoBergamo vista e raccontata dai ragazzi. Sabato 2 e 16 settembre sono in programma le ultime due visite guidate (partenza alle ore 14.30, ritrovo presso la statua di Pietro Ruggeri da Stabello in piazza Pontida) del progetto “La città invisibile”, esperienza di volontariato culturale che ha coinvolto un gruppo di studenti delle superiori che si sono avvicinati, in particolare, a luoghi la cui importanza artistica, storica e culturale è poco conosciuta.

Dopo due anni di formazione e ricerca i ragazzi hanno elaborato un percorso in sei tappe che esplora il centro della città. I giovani si sono impegnati in tutti gli ambiti del progetto, dall’ideazione del percorso alla ricerca storica e artistica fino all’elaborazione di segnaluoghi e alla realizzazione delle visite guidate.

Il tema conduttore che unisce questi luoghi e dà un senso al percorso è la riqualifica, intesa come ri-generazione e ri-utilizzo degli spazi e dei luoghi nel tempo.

CittaINVISIBILE (1) - studenti guide turistiche - bergamoIl percorso ideato dai ragazzi parte da piazza Pontida, luogo storico e centro animativo della città; prosegue per l’ex chiesa della Maddalena e piazza Libertà dove la ri-generazione è in corso grazie ad un’altra azione del progetto Oltrevisioni – nuove cittadinanze culturali, Ritorno al futuro (www.ritornoalfuturo.bg.it). Sempre in tema di riqualifica degli spazi la visita prosegue per piazza Dante, con l’ex diurno in fase di rielaborazione e riconsegna alla città. Il percorso termina all’ex caserma Montelungo non prima di una sosta di fronte alla monumentale chiesa di Santo Spirito che mostra in facciata il segno del tempo e dei diversi stili che la contraddistinguono.

Le sei tappe sono sempre riconoscibili, grazie ai manufatti artistici progettati dai ragazzi: dei totem realizzati in tubolare cromato con basamento in pietra di Sarnico.

La città invisibile è un’azione di Oltrevisioni – nuove cittadinanze attive, progetto finanziato da Fondazione Cariplo con il bando “Protagonismo culturale dei cittadini”. Il capofila del progetto è l’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Bergamo.

Prenotazione consigliata: info@cittainvisibile.bg.it

Info: www.cittainvisibile.bg.it – tel. 035 399656


Porta Nuova, il regalo di tre insegne: un’area verde d’autore

porta nuova - zona verde - maestri del paesaggio - rendering (1)

Anche Porta Nuova avrà un’oasi green in occasione de I Maestri del Paesaggio, la manifestazione che da sette anni porta a Bergamo progettisti del lanscaping internazionale, in programma dal 7 al 24 settembre.

Sarà una “cool zone” fatta di alberi, piante, tavoli e palloni giapponesi che, ritagliando un angolo di pace nel movimentato crocevia del centro, farà vivere anche in città bassa l’atmosfera della kermesse, che ha il suo fulcro piazza Vecchia e quest’anno è ispirata al “cool landscape”, con evidente richiamo ai temi del riscaldamento globale.

L’iniziativa si deve a tre insegne che, in sinergia, hanno scelto di regalare ai bergamaschi e ai turisti l’installazione. Si tratta Dentix, il colosso spagnolo della cura dentale, del Best Western Hotel Cappello D’Oro, storica realtà cittadina dell’ospitalità, e del ristorante M1.lle Storie e Sapori.

L’allestimento è progettato dall’architetto paesaggista Fulvia Giorgioni e si svilupperà proprio di fronte alle vetrine delle tre attività, che si susseguono dal civico 12 al 18 in Viale Papa Giovanni XXIII.

«Siamo da sempre molto sensibili rispetto ai problemi ambientali, per questo non potevamo che accettare l’invito a sostenere I Maestri del Paesaggio allestendo una cool zone in centro – commenta Corrado Zambonelli, direttore del Best Western Hotel Cappello D’Oro –. È un impegno perfettamente in linea con lo spirito green che da anni caratterizza le politiche di gestione degli Hotel Best Western in Italia, un piccolo contributo per sostenere una maggiore sensibilizzazione e anche un onore perché ci permette di prender parte a una manifestazione, ormai di respiro internazionale, che coinvolge la città da parecchi anni. Siamo sicuri che sarà una bella sorpresa anche per i nostri ospiti internazionali».

porta nuova - zona verde - maestri del paesaggio - rendering (2)Lo stesso spirito green anima Paolo Marzo, marketing manager di Dentix Italia, che spiega: «Contribuire all’allestimento significa per noi valorizzare la bellezza del cuore di Bergamo bassa. Da sempre l’azienda sceglie per le sue cliniche le location più suggestive delle città italiane: non potevamo perdere questa occasione per offrire a tutti i nostri pazienti una versione ancora più moderna della nostra clinica».

Entusiasta anche la partecipazione di M1.lle Storie & Sapori, il caffè, bistrot, wine-bar, ristorante, che con le sue apprezzate proposte enogastronomiche contribuirà ad offrire a bergamaschi e turisti una verde oasi di pace.

L’installazione sarà aperta a tutti, 24 ore su 24, dal 7 al 24 settembre.


Le Mura come patrimonio, parla l’ideatore Gianni Carullo

unesco - logo mura«Abbiamo gettato dei semi senza avere coscienza di quanto sarebbe cresciuto il nostro progetto»: l’idea di una valorizzazione complessiva delle Mura di Bergamo, germoglio della candidatura che oggi diventa patrimonio dell’Umanità, risale al 1988. La ebbe l’architetto Gianni Carullo, che allora era alla Commissione urbanistica del Comune di Bergamo guidato dal sindaco Zaccarelli.

L’occasione fu il progetto del neonato Ministero dei beni Culturali, “Memorabilia”, un investimento di diverse centinaia di miliardi di lire per la riqualificazione e il restauro di documenti, monumenti, paesaggi di valore storico che andavano deperendo e che si trovavano al di fuori delle previsioni di intervento di Ministero e Soprintendenze.

Carullo ebbe l’idea di non presentare un monumento in particolare (il professor Passerini Tosi e l’architetto G. De Carlo puntarono sul complesso di Sant’Agostino perché potesse divenire un giorno Osservatorio sulla città) e propose lo scenario di Bergamo Alta e delle fortificazioni veneziane.

«Ho passato 4-5 mesi recandomi 2-3 volte a settimane a Trastevere a seguire questo progetto – sottolinea Carullo -, abbiamo fatto una grande mostra nell’ex orfanotrofio di Roma e poi presentammo i progetti, sia Sant’Agostino che il Colle di Bergamo, alla Commissione di valutazione. Avevo pensato a un paesaggio, a un ambito urbano più ampio cogliendo le elaborazioni dell’Ancsa, l’Associazione Nazionale Centri Storici e Artistici, di cui faccio ancora parte. La commissione apprezzò il progetto e portò al primo posto tra le proposte lombarde Bergamo e il Suo Colle. Sfortunatamente la Giunta Galizzi lasciò decadere tutto. Italia Nostra e i Verdi si scagliarono contro il piano Memorabilia, perché era fuori dalle intenzioni di intervento diretto del ministero e delle soprintendenze. E mentre Bergamo stava ferma e lasciava decadere il progetto, Brescia ottenne fondi per riqualificare Santa Giulia, Lucca ristrutturò interamente le Mura e Ferrara non solo ristrutturò le Mura, ma anche il quartiere ebraico».

«Continuammo a parlarne in qualche modo. Al di fuori delle sfere istituzionali. Era più volontariato culturale, mandammo a Roma anche alcuni documenti, io e Orazio Bravi, che era direttore della biblioteca Mai e si interessò alla questione. La cosa prese slancio istituzionale vero con il sindaco Bruni e l’allora assessore Francesco Macario. Entrambi credettero alla candidatura e andammo a Roma tutti e tre per avviare il percorso con il ministero. Incontrammo il ministro al terzo piano del collegio romano: fu colto immediatamente lo stimolo internazionale e seriale del progetto e la candidatura convinse proprio per il suo valore simbolico, a pochi anni dalla conclusione della guerra nella ex Yugoslavia. Ci presentò subito due funzionari del ministero, perché ci seguissero nel percorso di candidatura: uno dei due era l’architetto Adele Cesi, che ha accompagnato il lavoro fino a oggi».


Il progetto, le tappe e il successo

mura patrimonio unesco (2)

L’annuncio è arrivato da Cracovia nella mattinata di domenica 9 luglio. L’Unesco ha accolto la candidatura delle mura di Bergamo a Patrimonio dell’Umanità all’interno del progetto “Opere di Difesa Veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra – Stato de Mar”, di cui la città è stata capofila e sede del segretariato per tutto il percorso. Si tratta di una candidatura transnazionale che abbraccia un territorio che si estende per oltre 1.000 chilometri e comprende le fortificazioni veneziane di Bergamo, Peschiera, Palmanova, Sebenico e Zara in Croazia e Cattaro in Montenegro. Con questo riconoscimento il nostro paese resta primo al mondo per numero di siti patrimonio dell’Umanità, 53, incalzato dalla Cina. In Lombardia sale a 11 il totale dei luoghi Unesco.

«Per le Mura di Bergamo – ha dichiarato il sindaco Giorgio Gori – si apre ora una nuova stagione, sotto l’egida dell’Unesco, con un piano di gestione e valorizzazione ben definito e del quale abbiamo già avviato l’attuazione. Abbiamo aggiunto oggi un fondamentale tassello al disegno di promozione e di internazionalizzazione della nostra città: le Mura, che una volta rappresentavano la chiusura e la difesa della comunità, sono oggi il simbolo dell’apertura di Bergamo al mondo».

mura patrimonio unesco (1)

Le tappe della candidatura

Il percorso della candidatura Unesco è durato un decennio, portato avanti da tre amministrazioni di Bergamo e tre sindaci. Ma che ha avuto origine addirittura negli anni Novanta, da un’idea di Gianni Carullo, storico del Comune di Bergamo.

Quell’idea fu raccolta da Francesco Macario nel 2007, allora assessore della Giunta Bruni: prese così avvio il lavoro che portò il progetto ad espandersi inizialmente fino a coinvolgere Cipro, per attestarsi poi al Montenegro.

Undici luoghi per altrettante città, in tre Regioni italiane (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) e tre diverse nazioni europee (Italia, Croazia e Montenegro): sviluppato per oltre mille chilometri – da Bergamo alle bocche di Cattaro -, il sistema difensivo “alla moderna” della Serenissima Repubblica è il tema del sito culturale seriale transnazionale denominato “Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra – Stato de Mar”. Ci sono volute 4.253 ore di lavoro per la stesura del dossier definitivo, decine di iniziative per far conoscere la candidatura.

Bergamo è sempre stata capofila del progetto: nella sala del Consiglio Comunale di Palazzo Frizzoni viene lanciata ufficialmente nel 2010 la candidatura. Per appoggiare la candidatura viene creata l’Associazione Terre di San Marco, con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile la cittadinanza sui temi del progetto.

Dopo anni di esclusione dalla lista dei siti da sottoporre all’Unesco, negli ultimi anni è arrivata l’accelerata: nel 2014 la candidatura viene iscritta nella Tentative list di Italia, Croazia e Montenegro. Nel 2016 l’Italia decide che le “Opere di difesa veneziane” saranno l’unica candidatura italiana dell’anno, quella su cui convergeranno gli sforzi del Ministero e della diplomazia del nostro Paese. Nel 2016 agli uffici Unesco viene consegnato il dossier di candidatura, oltre 1.000 pagine di lavoro realizzato con la collaborazione del Siti di Torino. Nel 2016 parte la valutazione di Icomos sui siti della candidatura.

Sempre nel 2016 viene promosso l’Abbraccio delle Mura, un evento da Guinness dei primati (ne otterrà due e ne detiene ancora uno) per sostenere il progetto coinvolgendo il maggior numero di persone, uno dei requisiti fondamentali richiesti da Unesco.

A maggio 2017 il responso di Icomos, che ammette la candidatura delle opere di difesa veneziane, ma ne riduce i luoghi da 11 a 6: rimangono Bergamo, Peschiera, Palmanova, Zara, Sebenico, Cattaro; grande esclusa Venezia.