La scuola superiore? Si sceglie con il “comparatore” on line

Per i ragazzi di terza media e le loro famiglie è tempo di scegliere la scuola superiore. Si aprono infatti il 22 gennaio e si chiuderanno il 22 febbraio i termini per le iscrizioni all’anno scolastico 2016-17 (fissati anche per elementari e medie e per i corsi di istruzione e formazione professionali, con modalità esclusivamente on line per gli istituti statali).

Accanto agli open day promossi dalle scuole, ai programmi di orientamento, alle valutazioni attitudinali, se si vuole avere qualche indicazione in più sulle prospettive di occupazione c’è il sito lavoro.eduscopio.it, realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli in collaborazione con il centro di ricerca Crisp dell’Università Bicocca di Milano. Un database nel quale sono contenute informazioni relative a 700 istituti tecnici e professionali di Lombardia e Piemonte e le carriere di 100mila studenti che li hanno frequentati, dalle quali è possibile rilevare la percentuale di ragazzi che lavorano entro due anni dal diploma, il tempo di accesso alla prima occupazione importante e la coerenza del lavoro trovato con gli studi compiuti, oltre a numerosi altri dettagli.

Il funzionamento è semplice. Basta inserire l’indirizzo di studio al quale si è interessati, il comune in cui si vive e la distanza entro la quale si cerca la scuola (il raggio massimo è 30 chilometri) e comparirà la classifica. Inserendo Seriate come località e selezionando un indirizzo tecnico nel settore Tecnologico, ad esempio, la scuola entro i 10 chilometri che presenta la maggiore percentuale di occupati entro i due anni dal diploma è l’istituto Ettore Majorana, con il 60%, superiore al 43% medio per le scuole dello stesso tipo in provincia di Bergamo. Seguono Pesenti e Paleocapa, ma i risultati variano a seconda dei parametri inseriti proprio per favorire una ricerca su misura. Insomma, una specie di sito comparativo, sulla scorta di quelli per le prenotazioni alberghiere, riferito alle performance del mondo scolastico.

Il portale segue un progetto simile riferito alle scuole superiori, il cui fine prevalente è quello di preparare agli studi universitari. Si chiama eduscopio.it e raccoglie e analizza i risultati universitari degli studenti per trarne un’indicazione di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono. Se il medesimo studente seriatese fosse interessato ad un liceo scientifico, quello con il migliore indice di preparazione (tra crediti ottenuti e voti) sarebbe il Mascheroni.


Bergamo, da sabato tornano a circolare i diesel euro 3

A partire dalla mattina di sabato 9 gennaio tornano a circolare a Bergamo i diesel euro 3: sarà infatti revocata la prima ordinanza emanata dal Comune di Bergamo per fronteggiare l’emergenza pm 10, provvedimento che sanciva il divieto di circolazione ai diesel euro 3, diverse limitazioni per quello che riguarda il riscaldamento di edifici pubblici e privati e il divieto di tenere aperte le porte dei negozi.

Alla base della decisione della Giunta del Comune di Bergamo stanno il fatto che negli ultimi 4 giorni i pm10 siano rientrati sotto la soglia d’allarme e le previsioni meteorologiche per il fine settimana, nel quale sono in arrivo precipitazioni su gran parte del territorio provinciale. La situazione della qualità dell’aria sul territorio cittadino rimane comunque sotto monitoraggio.


Il baldanzoso Renzi non scordi la lezione di Craxi

Povero Matteo Renzi. Voleva inaugurare l’anno mettendo il cappello sulla fiammante Ferrari al suo debutto in Borsa. E invece, ha tenuto a battesimo una settimana semplicemente disastrosa per il mercato azionario, mondiale e nazionale. Fino a far sorgere un pernicioso dubbio: vuoi vedere che a furia di parlare e straparlare di gufi e civette si sta trasformando a sua volta in un uccello del malaugurio? Quasi un “chi la fa, l’aspetti”, se non fosse che si sta parlando di materia stramaledettamente seria, con milioni e milioni di euro di risparmi che vanno in fumo da un giorno all’altro a causa di un’economia mondiale piena di guai e soprattutto insensibile ai retorici e autoreferenziali motti di ottimismo ad uso propagandistico.

Fossimo in Renzi, così attento ai segnali, diciamo così, empirici, non trascureremmo il campanello d’allarme che sta suonando in questi giorni sul fronte economico. Per il premier il 2016 sarà un anno assai complicato. Senza dar retta agli esperti di oroscopi che leggono nei pianeti una difficile congiuntura per il Giovin Signore di Firenze, i prossimi dodici mesi sono ricchi di passaggi che metteranno a dura prova l’esuberanza del presidente del Consiglio. Già a fine gennaio arriverà al pettine il nodo del riconoscimento delle unioni civili e bisognerà fare i conti con il fuoco di sbarramento di Alfano, a capo di un partito al limite dell’insignificanza politica ma assai abile nel far valere il manipolo di voti rappresentati in Parlamento.

Ma la vera sfida dell’anno è quella delle elezioni amministrative. Si vota in grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli. Il Pd di Renzi non si presenta in condizioni smaglianti anche se il segretario premier, non a caso soprannominato il Bomba, fa sempre sfoggio di sicurezza. Nella Capitale si preannuncia una batosta di dimensioni epocali, a vantaggio dei grillini, giusta condanna per chi ha dimostrato un dilettantismo assoluto nel gestire la pratica Ignazio Marino. A Torino il sindaco uscente Piero Fassino è alle prese con una violenta spaccatura a sinistra e, rispetto a cinque anni fa, dovrà cercare di sfangarla al ballottaggio, stando attento a non farsi infilare dall’intraprendente candidata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, dai sondaggi ufficiosi accreditata come possibile clamorosa sorpresa. A Napoli, perfino un Masaniello tutto “ammuina” come Luigi de Magistris è in condizione di poter essere riconfermato rispetto al deserto di un Pd che per avere qualche velleità di competizione deve subire, perché Renzi non lo vuole (specie dopo aver suo malgrado accettato Vincenzo De Luca alla Regione Campania), il ritorno in scena di un vecchio cacicco come Antonio Bassolino.

Per consolarsi il segretario democratico deve guardare a Bologna (ma sai che sforzo…) e, soprattutto, a Milano. Dove, tuttavia, le chance di vittoria sono affidate ad una figura come quella di Giuseppe Sala, un manager che, sostenuto da salotti e giornaloni, si è improvvisamente scoperto “uomo di sinistra” pur avendo una storia professionale e una cultura (basta sentirlo parlare) da moderato. Per mantenere la poltrona oggi di Giuliano Pisapia, insomma, sta per andare in scena il più classico dei matrimoni d’interesse. Che certifica, ammesso che sia bagnato dal successo, una solare sconfitta politica per il Pd, certificando l’incapacità di trovare al proprio interno una figura all’altezza della sfida. Di questo un segretario di partito dovrebbe preoccuparsi, e tanto più lo dovrebbe fare Renzi che è tanto forte al centro quanto debole nei territori.

La baldanza del premier rischia di uscire ridimensionata in caso di sconfitta a Roma, Napoli e, come detto, a Torino. Ed è proprio per questo che il Bomba ha spostato tutte le sue attenzioni sul referendum confermativo sulle riforme costituzionali che si terrà in autunno. Renzi conta su due fattori: l’assenza di un quorum e la voglia di sbaraccare tutto degli italiani (il ridimensionamento del Senato, altra cosa comunque dall’abolizione tout court, va in questo senso). Ma basterà? Ricordiamoci del precedente infausto per Berlusconi e la sua Devolution, che pure era una riforma molto più avanzata di quella renziana. Gli italiani la rispedirono al mittente. E non trascuriamo l’effetto di trascinamento che potrebbero giocare le elezioni amministrative.
Renzi potrebbe arrivare all’appuntamento con il fiato corto. Soprattutto se continuerà, come sta facendo da qualche settimana a questa parte, ad inseguire le questioni rifugiandosi nelle rodomontate dialettiche anziché gestire i dossier con la serena pacatezza dell’uomo di governo.
Come già sulla Buona scuola lo scorso anno, ora il premier deve stare attento a non giocarsi la fiducia degli italiani sulla gestione dei fallimenti delle banche. Servono comportamenti lineari e scelte trasparenti. E basta svillaneggiare i critici o gli oppositori. Anche la buonanima di Bettino Craxi a suo tempo minacciava le vecchie volpi che non lo assecondavano di farle finire in pellicceria. Ma alla resa dei conti in disgrazia ci finì lui prima degli altri…


Dopo le Feste due chili in più. Ecco cosa mangiare per tornare in forma

frutta-e-verdura-di-stagione-febbraioI banchetti ed i brindisi delle Feste hanno regalato agli italiani due chili in più secondo la Coldiretti, che rileva come ad aggravare la situazione abbiano contribuito la sospensione delle attività sportive e la maggiore sedentarietà per le lunghe soste a tavola.

Passata l’Epifania, comincia quindi la stagione in cui si cerca di di rimettersi in forma e l’associazione degli agricoltori stila quindi una lista dei prodotti le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l’organismo e per accompagnare il rientro in salute alla normalità dopo gli stress dei viaggi e delle mangiate natalizie.

Tra la frutta da non dimenticare ci sono arance, mele, pere e kiwi, mentre per quanto riguarda le verdure quelle particolarmente indicate sono spinaci, cicoria, radicchio, zucche, insalata, finocchi e carote. Tutte le insalate e le verdure vanno condite – sottolinea la Coldiretti – con olio d’oliva, ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l’invecchiamento dell’organismo e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, è un ottimo astringente e cura l’iperacidità gastrica.

Le arance – informa la Coldiretti – sono una notevole fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l’influenza, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi. Le mele per il loro modesto apporto calorico e per la prevalenza del potassio sul sodio sono capaci di svolgere un’azione antidiarroica e di regolare la colesterolemia. Ancora, le pere che oltre ad avere un buon potere saziante, contenendo zuccheri semplici come il fruttosio, fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro. I kiwi ricchi di vitamina C, fosforo e potassio sono particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell’intestino, i semini neri in esso contenuti, infatti, ne stimolano le contrazioni.

Tutta la verdura a foglie verde scuro come spinaci e cicoria – continua la Coldiretti – contiene acido folico, vitamine del gruppo B, essenziale nella formazione dei globuli rossi del sangue per la sua azione sul midollo osseo. L’insalata conferisce volume e potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato ed assicura anche un certo contributo di vitamine, calcio, fosforo e potassio. Le carote sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, i finocchi risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza.

Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali ma – conclude la Coldiretti – sono anche una notevole fonte di carboidrati a lento assorbimento, che forniscono energia che aiuta a combattere il freddo.


Dalle lezioni di pasticceria alla riparazione dei giochi, in Borgo Palazzo apre la bottega artigiana del futuro

Continuano il recupero e la riapertura dei negozi sfitti in via Borgo Palazzo, a Bergamo. Dopo il rilancio di due spazi nella parte compresa tra il Morla e via Camozzi, diventati temporary shop di arte e artigianato grazie al progetto Open Doors, tocca ai locali in via Borgo Palazzo 93 (ex sede Ubi Banca) che il Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo ha acquisito e ristrutturato nell’ambito del progetto “Artigiani del tempo” e che saranno inaugurati sabato 16 gennaio, alle 15.

Il progetto, partito a novembre, rientra nell’iniziativa ARTILaB che a fine settembre, in occasione della Festa del Borgo promossa dalle Botteghe, ha raccolto un grande consenso da parte dei cittadini ed ha lo scopo di riqualificare le botteghe urbane sfitte, ristrutturandole e dando loro un nuovo significato attraverso iniziative ed eventi di vario genere.

I locali in questione, di circa 200 mq, erano sfitti da tempo e sono stati ceduti in comodato gratuito ai giovani imprenditori che, grazie ad alcuni sponsor, tra i quali la banca “BCC Bergamo e Valli” e lo studio di architettura “SDN+F -Datei Nani architetti associati + Ferrari”, li hanno ristrutturati con  materiali ecosostenibili trasformandoli in un vero e proprio laboratorio artigiano interattivo.

Dal 16 gennaio questi nuovi locali diverranno il punto di riferimento per una serie di iniziative e laboratori dell’artigianato animati dal Gruppo Giovani che coinvolgeranno studenti, imprenditori, professionisti e cittadini. Tra le iniziative la realizzazione di un laboratorio per apprendere l’arte di fare la birra, lezioni di pasticceria, un centro di riparazione dei giocattoli elettronici, un progetto per generare energia elettrica pedalando con le biciclette.

Grande spazio anche alle nuove tecnologie: verrà realizzata un’area in cui verranno proiettati giochi  multimediali per i bambini e una vetrina touch-screen che consentirà ai passanti, digitando sul vetro, di interagire e consultare il programma.

«Il progetto – spiega il presidente dei Giovani di Confartigianato Bergamo Diego Armellini – è nato dal bisogno di condividere un’idea imprenditoriale innovativa, un po’ diversa dal solito, creando una sorta di “bottega artigiana del futuro”, costituita da laboratori aperti a tutti, che promuovono le diverse professioni, dove verrà sperimentato il primo esempio di “share economy artigianale”, ovvero un’attività di scambio reciproco di professionalità: la riqualificazione di spazi inutilizzati porta infatti ad una riqualificazione delle relazioni tra le persone, soprattutto quando vengono rivitalizzati non solo da una nuova attività di business ma anche da una condivisione allargata».

Sono previste infatti anche numerose iniziative collaterali che coinvolgeranno organizzazioni, scuole ed istituti per riqualificare il territorio e far conoscere il valore dell’artigianato.

Per i dettagli e per iscriversi agli eventi www.artilab.eu.


Atalanta-Inter, il mercato allo stadio anticipa al venerdì pomeriggio

MercatoL’Atalanta gioca in anticipo, sabato 16 gennaio alle ore 15, la prima di ritorno contro l’Inter e il mercato del sabato mattina nel piazzale dello stadio si sposta al pomeriggio di venerdì 15. Lo ha stabilito un’ordinanza del Comune di Bergamo. «Al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza – si legge – durante lo svolgimento di Atalanta vs Inter, il Questore chiede la disponibilità piena del piazzale per l’intera giornata. Si ritiene pertanto opportuno anticipare lo svolgimento del mercato al giorno antecedente».

La bancarelle di uno dei più frequentati mercati cittadini apriranno così alla clientela dalle ore 14.30 alle 19.30. Non si tratta di un provvedimento inedito: anche nello scorso aprile, in occasione di Atalanta – Torino, i banchi del mercato furono anticipati al venerdì.


Barbecue “estremo”, in gara anche due team bergamaschi

Non è la “solita” grigliata. Quella del barbecue è un’arte che prevede strumenti appositi, cotture lente, tagli, marinature e salse specifici. Un vero e proprio rito della cucina statunitense che sta velocemente guadagnando appassionati anche in Italia, pronti non solo a sperimentare ricette e scambiarsi consigli, ma anche a cimentarsi in vere e proprie competizioni.

Dal 15 al 17 gennaio a Riva di Tures, in Alto Adige, le braci si accendono per W.E.S.T. 2016, seconda edizione del Winter Extreme South Tyrol BBQ Contest, gara definita estrema per il ghiaccio, il freddo e l’altitudine in cui si svolge.

Tra i 30 team iscritti, provenienti da tutta Europa, due sono bergamaschi, Smoke’n’Fire BBQ Team e Griller Unchained, a testimonianza di una passione che sta prendendo piede anche nella nostra provincia.

Smoke’n’Fire BBQ Team

barbecue - Smoke'n'fire Team ritQuesto team di appassionati del BBQ è il più longevo tra quelli bergamaschi. È composto da Eduard Marchesi di Romano di Lombardia, Massimo Facchi di Calcio e Davide Forni da Eupilio, in provincia di Como. «Ci siamo conosciuti nel 2014 – spiega Davide – in occasione di un corso organizzato dal KCBS per diventare giudici durante le competizioni. In particolare, abbiamo fatto una simulazione di gara e casualmente eravamo in team insieme. Ci siamo trovati talmente bene che abbiamo deciso di partecipare insieme nel giugno 2014 al campionato di BBQ di Perugia». Da qui vi sono state tutta una serie di competizioni a cui il team ha partecipato, con buoni piazzamenti.

La preparazione di un team alla gara non è cosa banale e scontata, mesi e mesi di prove delle ricette, della presentazione e della preparazione delle salse. Anche se il BBQ non è solo competizione. «Per me è un’importante occasione di socializzazione, con il resto del team, ma anche quando lo si prepara – spiega ancora Davide -. Una volta messa in cottura la carne c’è solo da controllare e aspettare, generando così delle belle occasioni di convivialità. È un modo anche per utilizzare le parti meno costose e meno nobili che, grazie alla cottura lenta e a bassa temperatura, si valorizzano e regalano sorprendenti occasioni di piacere».

piatto american bbq - smoke'n'fire

Griller Unchained

Il sodalizio è composto da Ettore Fanciulli e Giorgio Pagani, il primo di Roma e il secondo bergamasco, di Grumello del Monte. Per Giorgio è stata una passione nata da un’esigenza: «Io e mia moglie Antonia – racconta – andavamo a ballare latino americano, facendo anche delle competizioni. Poi è nato il nostro bimbo, Eros, e quindi molte cose sono cambiate. Mi sono guardato attorno e, dal momento che non ho mai avuto il pollice verde, ho riscoperto nel mio giardino un attrezzo che possedevo da tempo, il barbecue».

Ettore Fanciulli e Giorgio Pagani di Griller UnchainedUna folgorazione per Giorgio che subito capisce di poter coltivare questa passione da casa, senza trascurare la sua famiglia. Quindi si appresta a cercare informazioni online e inizia la sperimentazione anche, e soprattutto, attraverso la consultazione del forum BBQ4All. «All’inizio molte delle cose che cucinavo erano letteralmente da buttare via, soprattutto le salse, ma dopo numerose prove ho iniziato a trovare la strada e ad ottenere risultati sempre più soddisfacenti. Ho ancora molto da imparare». Giorgio è giudice di gara. La sua prima esperienza l’ha avuta a Perugia, al Campionato Italiano di BBQ.

Poi è arrivato Ettore, classe 1987, con una laurea specialistica in economia e un lavoro a Milano. «I miei amici sono rimasti a Roma – spiega Ettore – e ho sentito la necessità di ricrearmi relazioni e interazioni. Ho sempre preparato grigliate, ma non avevo mai approcciato al BBQ in questo modo. Come molte persone mi interrogavo sull’utilità del coperchio che vendono insieme a questi attrezzi. E così ho iniziato nel 2015 a cercare informazioni in rete, ho trovato le ricette, le informazioni sulle cotture indirette. E così ho trovato anche il coraggio di preparare le costine (ribs) perché servono circa 6 ore di cottura». Durante le ricerche Ettore si è imbattuto in Giorgio che cercava persone per creare un team. Detto fatto, si sono incontrati ed è partita questa grande avventura. Il loro obbiettivo? Partecipare a competizioni nazionali e internazionali, finanziando le attività di “allenamento” e i costi di partecipazione con la preparazione di piccoli barbecue per eventi, feste o serate a tema.hamburger - Griller Unchained

 


Bergamo, a dicembre prezzi in crescita dello 0,1%

A dicembre, a Bergamo, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +0,2%, in diminuzione rispetto al +0,3% registrato il mese scorso. La variazione più marcata si registra nella spesa delle “Comunicazioni”, nella quale si registrano aumenti dei servizi postali e degli apparecchi per la telefonia mobile; in diminuzione quelli per la telefonia fissa e telefax. Segue la divisione “Ricreazione, spettacolo e cultura” con rialzi di apparecchi e accessori per il trattamento dell’informazione, servizi sportivi, narrativa, giornali, riviste e periodici, articoli di cartoleria e pacchetti vacanza nazionali e internazionali. In calo giochi e hobby, macchine fotografiche e videocamere, supporti con registrazione suoni immagini e video, prodotti per animali domestici e servizi di rilegatura.

Positiva la divisione di spesa dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” con rincari di villaggi vacanze e campeggi. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature” con crescite di indumenti per donna. In leggero calo la divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con diminuzioni di frutta, verdura, cereali, pollame e latticini. In controtendenza pasta, carne suina, oli e grassi e bevande analcoliche. Invariate le divisioni “Bevande alcoliche e tabacchi”, “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili”, “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Trasporti”, ”Istruzione” e “Altri beni e servizi”.Variazioni congiunturali - Dicembre 2015


Microcriminalità, Castro pensa a un Comitato di controllo di vicinato

Ronde-2Da Torre Boldone a Mozzo, da Treviglio a Romano di Lombardia e Treviolo: le iniziative di controllo del vicinato crescono in tutta la provincia. Si chiamano Vot, volontari osservatori del territorio, e sono gruppi di cittadini che, soprattutto nelle ore notturne, passeggiano in paese segnalando alle forze dell’ordine persone o situazioni sospette. I progetti messi in campo sono diversi. A Verdellino e Zingonia, dove la criminalità è diventata una emergenza, una ottantina di abitanti hanno dato vita al progetto “Sicurezza di quartiere” e collaborano con i carabinieri per segnalare, tramite WhatsApp, tutte le situazioni che destano preoccupazione per la sicurezza dei cittadini.  A Castro, sul Lago d’Iseo, i cittadini stanchi di essere bersagliati dai furti, hanno deciso di creare una vera e propria associazione. “Su facebook è nata spontaneamente una rete per segnalare in tempo reale movimenti o personaggi sospetti e l’iniziativa è stata apprezzata – dice Maurizio Barro, capogruppo di minoranza e amministratore della pagina facebook ‘Tavola rotonda amministrative Castro’  -. I social network però tagliano fuori del tutto gli anziani che sono le vittime principali di furti e truffe, inoltre rischiano di generare allarmismi non giustificati, per questo ora vogliamo creare un comitato di controllo di vicinato che insegni ai cittadini ad aiutarsi e a essere collaborativi nel segnalare i furti o addirittura nel prevenirli”.
Il progetto si ispira all’Associazione nazionale Controllo del vicinato che opera da anni sul tema della sicurezza e che si richiama a sua volta all’esperienza inglese del Neighbourhood Watch. L’associazione fornisce consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio questi programmi di sicurezza residenziale e mette a disposizione una procedura per far giungere segnalazioni o richieste alle forze dell’ordine, con un responsabile e modalità che permettono di evitare fenomeni di ansia o panico infondati.
“Abbiamo fatto due incontri e nelle prossime settimane contiamo di coinvolgere la cittadinanza perché capisca l’importanza di questo progetto – spiega Barro -. In paesi piccoli come il nostro dove si conoscono i vicini e le loro abitudini, è facile notare qualcosa di anomalo e segnalarlo agli organi competenti”.
Il controllo residenziale non è il solo strumento messo in campo a Castro contro i furti. “Da mesi con l’Amministrazione, il Maresciallo dei carabinieri, il capitano dei vigili e alcuni cittadini stiamo lavorando a un tavolo tecnico sulla sicurezza per garantire maggiore sicurezza contro i furti – afferma Barro -. In queste settimane l’Amministrazione ha allo studio un sistema di videosorveglianza interno che prevede l’installazione di videocamere ad alta definizione in alcuni punti strategici del paese. Una potrebbe essere posizionata all’ingresso del paese, per riprendere la strada che viene da Riva e la strada verso il cimitero, un’altra alla rotonda per ‘coprire’ via Roma e la zona area feste e una terza all’ingresso del paese dalla parte di Lovere, per riprendere la strada e il parcheggio della Lucchini e l’ingresso della via Zubani. Non saranno la panacea di tutti i mali però penso che saranno un buon ausilio e un buon deterrente per affrontare la situazione che si è creata”.
“Vogliamo promuovere una partecipazione attiva dei cittadini per fare rete contro i furti e la delinquenza ma anche per aiutare i compaesani in difficoltà – aggiunge Barro -. Oltre al progetto di controllo di vicinato stiamo sensibilizzando la cittadinanza a offrire un servizio spontaneo di trasporto agli anziani: basterà loro sostare nelle aree dove i pullman scolastici raccolgono gli studenti per segnalare a chi passa in auto che gradirebbe un passaggio. Qualche cittadino lo sta già facendo, basta poco per aiutarsi”.


La dura vita dei negozi di vicinato. Rocchi: «Destinati a reinventarci»

Se dopo anni di calo dei consumi si intravedono segnali di ripresa non vuol dire che i problemi del commercio siano finiti. I negozi continuano ad avere difficoltà e sono soprattutto le attività di vicinato, i piccoli market per gli acquisti quotidiani, a farne le spese. Tanto che Mauro Rocchi, presidente dei Gastronomi e Salumieri dell’Ascom di Bergamo, pensa che siano «realtà dal destino segnato se non diventano altro per tornare così ad essere appetibili».

Mauro Rocchi - presidente gastronomi e salumieri AscomCome mai una visione così drastica?

«Sarà perché sto vivendo in prima persona la scelta di modificare l’attività per riuscire, se non altro, ad andare avanti. Ridurre la superficie, 400 metri quadri circa, del punto vendita nel centro di Bonate Sotto, dove la mia famiglia è presente da tre generazioni, e contenere di conseguenza costi e personale. Il mio era il supermercato del paese prima che arrivassero strutture grandi e comode, ora penso debba diventare altro o comunque cambiare per trovare una sua nuova dimensione, più adatta a questi tempi».

Cosa è cambiato?

«Credo che ormai siano cambiate completamente le abitudini, lo stile di vita, e non ci sia verso di tornare indietro. Oggi ad attirare la gente sono i centri commerciali: è lì che si va quando si ha del tempo libero, non si decide certo di fare un giro in paese. Basta vedere questi giorni di vacanza, con i figli a casa da scuola cosa si fa? Si va al centro commerciale, dove si parcheggia facilmente, si sta al caldo, è tutto bello e illuminato, si mangia, poi magari si fa anche la spesa e qualche acquisto, non sono più nemmeno questi, infatti, i principali motivi di richiamo».

Il negozio “di paese”, quindi, da chi è frequentato oggi?

«Offre un servizio di vicinato, ma con un bacino di utenza sempre più ridotto. Sono agli anziani i nostri frequentatori più assidui oppure chi ha bisogno di qualche prodotto, di grandi spese ne sono rimaste ben poche, lo scontrino medio scende sempre più. E non è una questione di prezzi perché quelli degli articoli sui nostri scaffali non sono molto diversi da quelli delle grandi insegne, ma non c’è comodità né interesse a stare in paese. Senza contare che ormai sono rare le volte in cui la famiglia si ritrova attorno alla tavola, si mangia spesso fuori, non c’è più la mamma che prepara il pranzo tutti i giorni per tutti e che perciò deve fare la spesa».

Eppure sembrava in atto un qualche ritorno al negozio di prossimità, a Bergamo, ad esempio, Carrefour Express ha aperto in largo Rezzara, pieno centro…

«Sì, ma quanti sono quelli che hanno chiuso? Lo ha fatto da qualche giorno l’Unes di via Angelo Maj e non mi sembra ci sia stata la corsa a subentrare alle insegne Pellicano, solo per citare due casi».

Delle attività di vicinato si vanta il servizio su misura, il rapporto personale, neanche questo conta?

«Direi proprio di no, basti pensare che anche i salumi oggi si preferisce comprarli in vaschetta piuttosto che al banco affettati al momento».

E della famosa ricerca della qualità cosa ci dice?

«Probabilmente c’è una fetta di mercato attenta a questi aspetti, ma è molto ridotta. Nonostante se ne parli sempre più spesso, anche con clamore per via degli scandali alimentari, dall’olio di oliva alla passata di pomodoro, la maggior parte dei consumatori non ci tiene a verificare l’origine e il contenuto di ciò che acquista. Se c’è l’offerta, va bene tutto».

Recentemente in Lombardia è stata approvata la possibilità per piccoli negozi alimentari, come macellerie e pescherie, di fare spazio alla somministrazione non assistita, ad esempio per la pausa pranzo o l’aperitivo. È una strada interessante?

«Può esserlo, ma occorre valutare bene le condizioni in cui si opera. Deve esserci passaggio, se si lavora in zone desertificate o poco accessibili come molti dei nostri paesi non credo che possa dare grandi frutti. Valutando posizione e mercato, si può anche decidere di puntare sulle selezioni gourmet, sul biologico, sul catering: sono tutte possibilità, la certezza è che per il negozio di alimentari così come lo abbiamo conosciuto negli anni non c’è grande futuro, dovrà diventare altro, cosa dipende da ogni imprenditore».