Da Torre Boldone a Mozzo, da Treviglio a Romano di Lombardia e Treviolo: le iniziative di controllo del vicinato crescono in tutta la provincia. Si chiamano Vot, volontari osservatori del territorio, e sono gruppi di cittadini che, soprattutto nelle ore notturne, passeggiano in paese segnalando alle forze dell’ordine persone o situazioni sospette. I progetti messi in campo sono diversi. A Verdellino e Zingonia, dove la criminalità è diventata una emergenza, una ottantina di abitanti hanno dato vita al progetto “Sicurezza di quartiere” e collaborano con i carabinieri per segnalare, tramite WhatsApp, tutte le situazioni che destano preoccupazione per la sicurezza dei cittadini. A Castro, sul Lago d’Iseo, i cittadini stanchi di essere bersagliati dai furti, hanno deciso di creare una vera e propria associazione. “Su facebook è nata spontaneamente una rete per segnalare in tempo reale movimenti o personaggi sospetti e l’iniziativa è stata apprezzata – dice Maurizio Barro, capogruppo di minoranza e amministratore della pagina facebook ‘Tavola rotonda amministrative Castro’ -. I social network però tagliano fuori del tutto gli anziani che sono le vittime principali di furti e truffe, inoltre rischiano di generare allarmismi non giustificati, per questo ora vogliamo creare un comitato di controllo di vicinato che insegni ai cittadini ad aiutarsi e a essere collaborativi nel segnalare i furti o addirittura nel prevenirli”.
Il progetto si ispira all’Associazione nazionale Controllo del vicinato che opera da anni sul tema della sicurezza e che si richiama a sua volta all’esperienza inglese del Neighbourhood Watch. L’associazione fornisce consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio questi programmi di sicurezza residenziale e mette a disposizione una procedura per far giungere segnalazioni o richieste alle forze dell’ordine, con un responsabile e modalità che permettono di evitare fenomeni di ansia o panico infondati.
“Abbiamo fatto due incontri e nelle prossime settimane contiamo di coinvolgere la cittadinanza perché capisca l’importanza di questo progetto – spiega Barro -. In paesi piccoli come il nostro dove si conoscono i vicini e le loro abitudini, è facile notare qualcosa di anomalo e segnalarlo agli organi competenti”.
Il controllo residenziale non è il solo strumento messo in campo a Castro contro i furti. “Da mesi con l’Amministrazione, il Maresciallo dei carabinieri, il capitano dei vigili e alcuni cittadini stiamo lavorando a un tavolo tecnico sulla sicurezza per garantire maggiore sicurezza contro i furti – afferma Barro -. In queste settimane l’Amministrazione ha allo studio un sistema di videosorveglianza interno che prevede l’installazione di videocamere ad alta definizione in alcuni punti strategici del paese. Una potrebbe essere posizionata all’ingresso del paese, per riprendere la strada che viene da Riva e la strada verso il cimitero, un’altra alla rotonda per ‘coprire’ via Roma e la zona area feste e una terza all’ingresso del paese dalla parte di Lovere, per riprendere la strada e il parcheggio della Lucchini e l’ingresso della via Zubani. Non saranno la panacea di tutti i mali però penso che saranno un buon ausilio e un buon deterrente per affrontare la situazione che si è creata”.
“Vogliamo promuovere una partecipazione attiva dei cittadini per fare rete contro i furti e la delinquenza ma anche per aiutare i compaesani in difficoltà – aggiunge Barro -. Oltre al progetto di controllo di vicinato stiamo sensibilizzando la cittadinanza a offrire un servizio spontaneo di trasporto agli anziani: basterà loro sostare nelle aree dove i pullman scolastici raccolgono gli studenti per segnalare a chi passa in auto che gradirebbe un passaggio. Qualche cittadino lo sta già facendo, basta poco per aiutarsi”.