Continuano il recupero e la riapertura dei negozi sfitti in via Borgo Palazzo, a Bergamo. Dopo il rilancio di due spazi nella parte compresa tra il Morla e via Camozzi, diventati temporary shop di arte e artigianato grazie al progetto Open Doors, tocca ai locali in via Borgo Palazzo 93 (ex sede Ubi Banca) che il Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo ha acquisito e ristrutturato nell’ambito del progetto “Artigiani del tempo” e che saranno inaugurati sabato 16 gennaio, alle 15.
Il progetto, partito a novembre, rientra nell’iniziativa ARTILaB che a fine settembre, in occasione della Festa del Borgo promossa dalle Botteghe, ha raccolto un grande consenso da parte dei cittadini ed ha lo scopo di riqualificare le botteghe urbane sfitte, ristrutturandole e dando loro un nuovo significato attraverso iniziative ed eventi di vario genere.
I locali in questione, di circa 200 mq, erano sfitti da tempo e sono stati ceduti in comodato gratuito ai giovani imprenditori che, grazie ad alcuni sponsor, tra i quali la banca “BCC Bergamo e Valli” e lo studio di architettura “SDN+F -Datei Nani architetti associati + Ferrari”, li hanno ristrutturati con materiali ecosostenibili trasformandoli in un vero e proprio laboratorio artigiano interattivo.
Dal 16 gennaio questi nuovi locali diverranno il punto di riferimento per una serie di iniziative e laboratori dell’artigianato animati dal Gruppo Giovani che coinvolgeranno studenti, imprenditori, professionisti e cittadini. Tra le iniziative la realizzazione di un laboratorio per apprendere l’arte di fare la birra, lezioni di pasticceria, un centro di riparazione dei giocattoli elettronici, un progetto per generare energia elettrica pedalando con le biciclette.
Grande spazio anche alle nuove tecnologie: verrà realizzata un’area in cui verranno proiettati giochi multimediali per i bambini e una vetrina touch-screen che consentirà ai passanti, digitando sul vetro, di interagire e consultare il programma.
«Il progetto – spiega il presidente dei Giovani di Confartigianato Bergamo Diego Armellini – è nato dal bisogno di condividere un’idea imprenditoriale innovativa, un po’ diversa dal solito, creando una sorta di “bottega artigiana del futuro”, costituita da laboratori aperti a tutti, che promuovono le diverse professioni, dove verrà sperimentato il primo esempio di “share economy artigianale”, ovvero un’attività di scambio reciproco di professionalità: la riqualificazione di spazi inutilizzati porta infatti ad una riqualificazione delle relazioni tra le persone, soprattutto quando vengono rivitalizzati non solo da una nuova attività di business ma anche da una condivisione allargata».
Sono previste infatti anche numerose iniziative collaterali che coinvolgeranno organizzazioni, scuole ed istituti per riqualificare il territorio e far conoscere il valore dell’artigianato.
Per i dettagli e per iscriversi agli eventi www.artilab.eu.