Mi diplomo e poi? Un ciclo di incontri aiuta nelle scelte

Che fare dopo il diploma, come cercare lavoro, come avviare un’attività professionale in proprio? A tutte queste domande cercherà di rispondere, a partire dal 23 marzo, il ciclo di appuntamenti “Infowed – I mercoledì dell’Informagiovani”.

Si tratta di una serie di incontri pomeridiani di gruppo, pensati per approfondire alcune richieste dell’utenza relativamente alle scelte post diploma e ai primi passi nel mondo del lavoro: come orientarsi nella vasta offerta formativa, come cercare lavoro e di quali strategie e accortezze tener conto, in quali modi analizzare ed individuare le proprie competenze per arrivare ad una scelta professionale mirata, quali le opportunità ed i primi passi per trasformare buone idee in attività imprenditoriali, con un focus sulle opportunità nell’area delle arti.

Spazio Informagiovani è un servizio del Comune di Bergamo che offre una consulenza info-orientativa in diversi ambiti rivolta ai giovani e alle loro famiglie: studio e formazione, lavoro, tempo libero, mobilità, volontariato.

  • Il ciclo si apre mercoledì 23 marzo (ore 14.30-16.30) con l’incontro “Mi diplomo…e poi?”, organizzato per i diplomandi delle scuole secondarie di 2° grado. Diplomarsi è il primo passo, poi si aprono molte strade: il lavoro, la formazione, l’università. Quali sono gli strumenti utili per orientarsi e conoscere i diversi itinerari per esplorare l’offerta formativa e lavorativa del territorio?

Infowed proseguirà nelle prossime settimane toccando le altre tematiche in programma, pensate principalmente per i giovani sino ai 25 anni. Filo conduttore degli incontri sarà il lavoro: l’idea è di fornire un orientamento ampio, che parta da un supporto per rileggere e capitalizzare all’interno del proprio curriculum vitae le molteplici esperienze che i giovani vivono parallelamente ai percorsi formativi, ma di cui spesso faticano a riconoscere il valore in termini di conoscenze e competenze acquisite, per finire con uno sguardo sulle possibilità di crearsi un lavoro autonomo, passando anche attraverso gli addetti ai lavori: suggerimenti su come presentarsi al meglio alle aziende, forniti direttamente da chi si occupa della selezione del personale, e una data interamente dedicata al lavoro nel mondo artistico.

Ecco il calendario dei prossimi incontri
  • Mercoledì 6/04 (h. 14.30-16.30) “Una scelta professionale ben fatta”. Una buona scelta professionale va fatta con “stile”: un workshop dedicato a conoscere meglio il proprio stile personale per orientarsi in maniera efficace nella scelta della professione secondo le proprie caratteristiche e competenze.
  • Mercoledì 27/04 (h. 17-19) “Offerte di lavoro e ricerca del personale: chi, cosa e come?”. Le aziende che assumono giovani, quali canali e strumenti utilizzano per la loro ricerca? Cosa si aspettano dalle persone che incontrano? Chi sono i loro candidati ideali? Parliamone con gli addetti ai lavori.
  • Mercoledì 18/05 (h. 17-19) “Lavorare nell’Arte”. L’arte non è solo una passione, un sogno, un hobby: può essere anche una risorsa per trovare e creare lavoro. Incontriamo chi ha esperienza in questo settore per esplorare le opportunità in campo artistico e culturale offerte dal territorio.
  • Mercoledì tra maggio e giugno (da definire) “Non cerco lavoro: lo voglio creare!” – Infowed incontra il progetto Job in 3.0: Ciclo incontri sull’autoimprenditorialità. Come muovere i primi passi per trasformare una buona idea in un’impresa giovane e innovativa o in un’attività autonoma.

Il calendario degli incontri ancora in fase di definizione verrà pubblicato sul sito www.giovani.bg.it; la partecipazione è prevista previa iscrizione via mail – informagiovani@comune.bg.it, o telefono – 035 399675; l’iscrizione si intende per ogni singolo incontro e non vincola dunque a partecipare all’intera rassegna.

Per informazioni: Spazio Informagiovani del Comune di Bergamo, via del Polaresco 15 (quartire di Longuelo) tel. 035 399675-676 informagiovani@comune.bg.it; orari di apertura: lun-mer-ven dalle 15 alle 17 (è preferibile fissare un appuntamento).


Betti (Ascom): «I voucher nel terziario? Sono un analgesico, non la cura»

Il 2015 ha registrato un boom di voucher lavoro. Secondo i dati Inps analizzati in un dossier della Uil, un voucher su due è utilizzato nel commercio, turismo e servizi. Bergamo non è nella top 10 nazionale per l’utilizzo dei buoni lavoro ma non è nemmeno tra fanalini di coda delle province che ne impiegano pochi: si attesta al 14esimo posto della classifica, con 2.224.376 voucher venduti. «I voucher hanno trovato terreno fertile in un’area di attività che non ha una risposta adeguata da parte della contrattazione nazionale o territoriale e Bergamo, purtroppo, non si discosta dall’analisi nazionale», spiega Enrico Betti, responsabile area Politiche del lavoro di Ascom Confcommercio Bergamo.

Quali attività utilizzano di più i voucher e che età hanno i “voucheristi”?

«Non sono nelle condizioni di supportare la mia risposta con numeri analitici e certificati, ma ritengo di non sbagliarmi nel dire che i voucher sono utilizzati in ogni mansione in modo trasversale e che i giovani sono un importante bacino da cui le imprese “pescano” per le attività svolte con questo strumento».

Quali sono le opportunità offerte dai voucher per il commercio, il turismo e i servizi? Crede che rispondano adeguatamente alle esigenze di flessibilità del comparto, soprattutto per i lavori stagionali?

«Sono certamente una risposta a un’esigenza che, a livello sindacale, abbiamo cercato di esaudire. Purtroppo non abbiamo trovato terreno di discussione con le organizzazioni che rappresentano i lavoratori. Il risultato è quello che vediamo: il legislatore si sostituisce, peraltro senza avere le adeguate competenze e conoscenze, al nostro mestiere».

Quali sono le criticità che intravede?

«Trovo i voucher un analgesico, non certo la cura per un settore e un imprenditore che ha necessità di regole chiare e non vuole incorrere in rischi di contenzioso. I voucher, inoltre, possono alterare l’equilibrio tra la necessità di flessibilità per le imprese e le tutele essenziali e minime per chi lavora. La risposta migliore sarebbe agire sui contratti di lavoro già in essere, come il part time, e renderli più fruibili in termini di elasticità e monte ore complessivo».

I voucher, con il tempo e per la dimensione che hanno acquisito, possono alimentare indirettamente il mercato irregolare?

«Se utilizzati con dolo e senza controlli sì».

Il presidente Insp Tito Boeri ha definito i voucher come possibile nuova frontiera del precariato…

«Ha ragione. 7mila euro di massimale significano almeno 700 ore di lavoro, più di 4 mesi a tempo pieno, se lo riportiamo a un part time a 24 ore settimanale sono più di 7 mesi di lavoro senza ferie e permessi».

Quali misure crede siano necessarie per meglio regolamentare questo strumento?

«Bisogna ricondurli alla loro origine che è bene ricordare. Il lavoro accessorio è stato introdotto nel nostro ordinamento dagli artt. 70 e ss., D.Lgs. n. 276/2003. Nella versione originale, l’uso dei voucher era previsto solo per attività lavorative di natura meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro, o in procinto di uscirne, nell’ambito di precise attività, ovvero: piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa la assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap; insegnamento privato supplementare; piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti; manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli; collaborazioni con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi o di solidarietà. È facile vedere la deviazione che il sistema voucher ha avuto nelle successive riforme del lavoro».

 


Esselunga, i dipendenti approvano l’accordo sul lavoro domenicale

ESSELUNGA-1Con il 60,3% di voti favorevoli, le lavoratrici e i lavoratori dei 155 negozi di Esselunga, chiamati ad esprimersi, nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 febbraio, hanno approvato l’ipotesi di accordo sperimentale per la regolamentazione del lavoro domenicale, firmato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Hanno votato più di 15.000 addetti: un dato altissimo che conferma come il tema, nell’epoca delle liberalizzazioni degli orari commerciali, sia tra i più delicati e sentiti per chi opera nella Gdo. A Bergamo, nei quattro punti vendita di città e provincia, ha votato il 70% degli aventi diritto, in 309 si sono espressi per il “sì” all’accordo (76.9%), 88 sono stati i contrari.

L’intesa, dal carattere fortemente innovativo, prevede una programmazione trimestrale del lavoro domenicale che valorizzi la disponibilità volontaria dei lavoratori. Entrerà in vigore il 2 maggio 2016 e avrà la durata di un anno. Le parti si sono impegnate a monitorarne costantemente gli effetti. Nei negozi si effettueran­no confronti preventivi per definire gli organici necessari a garantire il presidio domenicale; la volontarietà rimarrà il criterio prioritario.

Ai lavoratori assunti con obbligo della prestazione verranno garantite domeniche libere dal lavoro che la contrattazione decentrata potrà ampliare nella numerica di partenza prevista dall’accordo nazionale. Sempre la contrattazione di punto vendita potrà agire sul numero massimo delle domeniche potenzialmente lavorabili e introdurre compensazioni quali un sabato e domenica liberi ogni 10 domeniche lavorate.

«Riteniamo questo accordo uno strumento utile a migliorare le relazioni sindacali con una delle più importanti imprese italiane della Grande Distribuzione – sottolinea Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl Bergamo – e auspichiamo che Esselunga dimostri nella fase di gestione disponibilità ad accogliere con spirito costruttivo le proposte che verranno avanzate a livello territoriale. Speriamo – continua Citerio – che questa occasione sia un buon viatico per il settore della Gdo, ancora in attesa del rinnovo del Ccnl. Ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato attivamente alle tante assemblee informative e massicciamente al referendum, contribuendo alla riuscita di questo importante momento di partecipazione e democrazia».

 

 


Lavoro, è boom di voucher. A Bergamo ne sono stati utilizzati oltre due milioni

voucher_lavoro_1217È boom di buoni lavoro. Dal commercio al turismo, all’edilizia, alle attività agricole, i voucher da 10 euro lordi all’ora nati per pagare ore di lavoro accessorio chiudono il 2015 con numeri record. Nell’anno sono stati venduti 115 milioni di voucher, con una crescita del 66%o rispetto al 2014. I lavoratori pagati con almeno un voucher sono stati quasi 1,7 milioni (almeno 1 su 10 tra gli occupati dipendenti; 8 su 100 se si considera l’intera platea dei 22 milioni di occupati e ben 7 su 10 se si rapportano i voucheristi ai 2,2 milioni di lavoratori temporanei e stagionali subordinati).

Dal 2008 al 2015 sono stati venduti quasi 278 milioni di voucher per un importo complessivo di circa 2,8 miliardi di euro. La stima è della Uil ed è contenuta nel rapporto realizzato dal Servizio politiche del lavoro del sindacato. La Lombardia è la regione che più ha utilizzato i voucher, con 21 milioni seguita da Veneto (15,2 milioni) e Emilia Romagna (14,3 milioni).

A livello provinciale, secondo i dati Inps, svetta Milano con 7,3 milioni di buoni-lavoro venduti, seguita da Torino con 4,5 milioni di voucher, Roma con 3,8 milioni, Verona (circa 3,3 milioni di voucher), Brescia (3,2 milioni) e Bolzano (3,2 milioni). Bergamo si posiziona al quattordicesimo posto con 2.224.376 voucher venduti.

Il terziario è il settore che più ha utilizzato questo strumento di pagamento: commercio, turismo e servizi detengono quasi il 50% dei voucher emessi. Mentre i settori che dovevano essere protagonisti quasi assoluti, giardinaggio, lavoro domestico, attività sportive, coprono meno del 15% dei buoni venduti e la stessa agricoltura solo l’1,3%. La crescita costante negli anni dei voucher è legata alle modifiche normative che hanno dilatato, anno dopo anno, il loro campo di utilizzo. L’ampliamento della platea degli utilizzatori e l’innalzamento, con il jobs act, da 5mila a 7mila euro netti del tetto massimo di retribuzione annua tramite buoni ha fatto dilagare l’uso dello strumento avviato in via sperimentale nel 2008 per le vendemmie.

Nel 2012 la riforma Fornero ha tolto ogni limite di settore per l’utilizzo, consentendolo anche negli enti pubblici. Ciò ha portato il presidente dell’Inps Tito Boeri ha definire i voucher una possibile nuova frontiera del precariato. Entro qualche settimana il governo dovrebbe definire un intervento per stringere i bulloni e eliminare i comportamenti illegali e scorretti. «Stiamo facendo una valutazione – ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti – la chiuderemo rapidamente. Non vogliamo buttare il bambino con l’acqua sporca. Ci sono elementi positivi ma anche comportamenti illegali o scorretti. Sono questi ultimi che vogliamo eliminare».


Partite Iva, ecco il “jobs act” approvato dal Governo

Più tutele per i lavoratori autonomi, che avranno il loro “jobs act”. E sostegno alle famiglie più in difficoltà con il piano nazionale contro la povertà. Il governo va avanti «con il potenziamento del sistema di welfare» e vara un disegno di legge e uno di delega che interesseranno, il primo, le partite Iva, con un occhio di riguardo ai più giovani, il secondo 280mila famiglie con 550mila bimbi che vivono sotto la soglia di povertà.

Sul fronte del lavoro, il nuovo statuto dei lavori autonomi, che riguarderà, secondo la Cgia di Mestre, il 6% delle partite Iva (circa 200mila persone) e cioè i liberi professionisti che non dispongono di alcuna cassa previdenziale e sono iscritti alla gestione separata Inps. Con il ddl «vogliamo aumentare le tutele per questo lavoro nelle transazioni commerciali e fare in modo che gli autonomi non vengano colpiti da contratti capestro cui non si possono sottrarre» ha sottolineato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, spiegando che con le nuove misure si contrastano «clausole e condotte abusive».

E verranno estese anche agli autonomi tutele essenziali a partire da gravidanza, maternità e malattia, mentre si rendono interamente deducibili le spese per la formazione. È inoltre possibile che in sede di esame parlamentare possano arrivare anche altri interventi in materia fiscale. Sarà delineata poi la cornice dello “smart working”, il lavoro agile svolto in parte in ufficio in parte lontano dall’azienda. Non si tratterà però «di una nuova forma contrattuale, ma di una nuova modalità flessibile di rapporto di lavoro subordinato».

Le misure dovranno passare al vaglio delle Camere, ma trovano già una copertura finanziaria nell’ultima Legge di stabilità, è perciò probabile che le novità potranno entrare in vigore già nella prima metà del 2016.

Ecco le principali misure

  • STOP ABUSI, SOLO CONTRATTI SCRITTI

L’obiettivo principale è evitare “condotte abusive” da parte del datore di lavoro che non potrà modificare unilateralmente le condizioni del contratto o recederlo “senza congruo preavviso”. “Prive di effetto” le clausole che prevedono i pagamenti dilazionati di oltre 60 giorni ed “abusivo” il rifiuto a stipulare contratti per iscritto.

  • 5 MESI PER LA GRAVIDANZA, TUTELATA LA MALATTIA

Gravidanza, malattia e infortunio “non comportano l’estinzione del rapporto di lavoro”. L’esecuzione rimane “sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a centocinquanta giorni”. Per malattie che superano i 60 giorni il versamento dei contributi viene sospeso fino a un massimo di due anni. Toccherà poi al lavoratore versare il dovuto. Viene stabilito anche il riconoscimento del diritto di percepire per 5 mesi l’indennità di maternità, “indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa”. Ad entrambi i genitori dei bambini nati dal primo gennaio di quest’ anno viene garantito inoltre un congedo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino.

  • FORMAZIONE DEDUCIBILE FINO A 10.000 EURO

Si prevede la deducibilità al 100% delle spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità finalizzate all’inserimento o reinserimento del lavoratore autonomo nel mercato del lavoro (fino a 5mila euro). Tetto a 10mila euro per dedurre “la partecipazione a convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale, e in misura integrale delle spese per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà, allo scopo di favorire la stipula di tali polizze”.

  • GARANTITO ACCESSO A FONDI UE

“Ai fini dell’accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei”, gli autonomi sono “equiparati alle piccole e medie imprese”.

  • LAVORO AGILE, IN UFFICIO O DA CASA

Parola d’ordine flessibilità. La prestazione lavorativa potrà essere svolta “in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, ed entro i limiti della durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale” previsti dalla legge e dal contratto collettivo. Potrà riguardare tutti, lavoratori a tempo determinato o indeterminato. Il lavoratore ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo di chi lavora stabilmente all’interno dell’ azienda. Stesso dicasi per i premi produttività.


Cassa integrazione, a Bergamo in un anno calata del 33%

lavoroContinua a diminuire la cassa integrazione, a Bergamo come in Lombardia. A dicembre sono state 6.724.865 le ore di cassa integrazione attuate in tutta la regione, rispetto ai 23.022.550 del 2014, ovvero il il 70,79% in meno. A Bergamo si è passati dai 2.945.989 del 2014 a 1.070.770, per una diminuzione del 63,65%. Per quanto riguarda le figure contrattuali, le ore attivate per gli operai sono scese a 788.278 da 2.164.901 (-63,59%), quelle per gli impiegati a 282.492 da 781.088 (-63,83%)

Analizzando il dato annuo (gennaio-dicembre) si registra una diminuzione meno cospicua del dato generale, che però si attesta sempre attorno al 37% in Lombardia, con la cassa ordinaria che diminuisce dappertutto, come quella straordinaria e quella in deroga. A Bergamo nel 2015 sono la cassa integrazione ha toccato quota 23.783.871 di ore contro i 36.007.482 del 2014, per un calo del 33,95%. A calare maggiormente sono gli ammortizzatori per gli operai (-37%), rispetto agli impiegati (-25,13%)

«La riduzione della cassa integrazione è dovuta inevitabilmente anche ai tagli del Governo, che rende più difficile accedere agli ammortizzatori sociali. Come dimostra il caso Alstom, di scena proprio in questi giorni, la cassa integrazione o i licenziamenti non sono le uniche spie dello stato di crisi di molte aziende dei nostri territori», commenta Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia, che ha fornito ed elaborato i dati.

«Se è vero che non è stata registrata ancora un’inversione di tendenza, in termini di nuova occupazione, anche a seguito dell’introduzione del Jobs act – che andrebbe definito più che altro flop acts – va ribadito come, alla luce di fusioni o operazioni di capitale finanziario, le aziende investano in altri territori delocalizzando le produzioni e mietendo esuberi», continua il segretario dei metalmeccanici lombardi.

«In conclusione, pur ammettendo che l’uso degli ammortizzatori sociali diminuisca in questi mesi, non si può dire la stessa cosa della disoccupazione, specialmente giovanile, che si attesta su dati allarmanti e sulle politiche attrattive dei territori, a seguito dell’introduzione della flessibilità», ammette Rota.


Cassa in deroga, accesso esteso a tutto il 2016

L’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga da parte delle aziende lombarde è esteso a tutto il 2016. Lo prevede l’Accordo quadro sottoscritto, nell’ambito della Commissione regionale per il lavoro e la formazione, tra Regione Lombardia e le Parti Sociali. Lo fa sapere l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea.

I contenuti dell’accordo tengono conto di quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2016 appena approvata: le aziende potranno accedere alla Cigd (Cassa integrazione guadagni in deroga) per un massimo di 3 mesi nell’arco del 2016, mentre l’indennità di mobilità in deroga potrà essere autorizzata per un periodo massimo di 4 mesi. Restano invece invariati tutti gli altri criteri di accesso e le procedure stabiliti nell’agosto 2014 dal Decreto interministeriale numero 83473.

Il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente per l’anno 2016 consente di scongiurare un vuoto di protezione, nelle more dell’entrata a regime dei nuovi ammortizzatori sociali previsti dal Decreto legislativo 148/2015 in attuazione del Jobs Act e che avrebbe generato seri rischi per molte aziende e lavoratori. Le parti sociali hanno sottoscritto anche il Protocollo d’Intesa per prorogare, per tutto il 2016, l’iniziativa dell’anticipazione sociale, volta a sostenere i lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) e in deroga (Cigd), occupati presso unità produttive ubicate in Lombardia, per il periodo che intercorre fra le richieste della misure da parte dell’azienda e la ricezione delle indennità erogate dall’Istituto di previdenza.


Inail, il bando 2016 per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro

L’Inail mette a disposizione oltre 45 milioni di euro in Lombardia per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Tale somma rappresenta la sesta tranche di un ammontare complessivo di oltre un miliardo di euro stanziato dall’Istituto a partire dal 2010.

IL BANDO

Il bando che riportiamo ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali.

RISORSE FINANZIARIE DESTINATE AI CONTRIBUTI

Lo stanziamento ai fini del presente Avviso relativamente alla Regione Lombardia è pari a complessivi € 45.432.300.

REQUISITI DEI DESTINATARI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ

I soggetti destinatari dei contributi sono le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

Al momento della domanda, l’impresa richiedente deve soddisfare, a pena di esclusione, iseguenti requisiti:

  •  avere attività in Lombardia l’unità produttiva per la quale intende realizzare il progetto
  • essere in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi di cui al Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc);
  • non aver chiesto, né aver ricevuto, altri contributi pubblici sul progetto oggetto della domanda;
  • non aver ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda online, il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi pubblici Inail 2011, 2012, 2013 o 2014 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO

Sono ammessi a contributo i progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

  • progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva e una sola tipologia tra quelle sopra indicate.

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO

Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse ed è calcolato al netto dell’Iva. In ogni caso, il contributo massimo erogabile è pari a € 130.000 mentre il contributo minimo ammissibile è pari a € 5.000.

SPESE AMMESSE A CONTRIBUTO

Sono ammesse a contributo le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza. Le spese devono essere sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell’intervento. Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 5 maggio 2016. Resta a carico dell’impresa ogni onere economico nel caso in cui la propria domanda di contributo non si collochi in posizione utile ai fini del finanziamento nella successiva fase di inoltro online o non superi le fasi di verifica o rendicontazione.

SPESE NON AMMESSE A CONTRIBUTO

Non sono ammesse a contributo le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di:

  •  dispositivi di protezione individuale ai sensi dell’art. 74 del D. Lgs 81/2008
  • veicoli, aeromobili e imbarcazioni non compresi nel campo di applicazione del D. Lgs 17/2010;
  • impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro,o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente;
  • hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo funzionamento di impianti o macchine oggetto del progetto di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
  • mobili e arredi (scrivanie, armadi, scaffalature fisse, sedie e poltrone, ecc.);
  • ponteggi fissi.

Non sono inoltre ammesse a contributo le spese relative a:

  • trasporto del bene acquistato;
  • sostituzione di macchine di cui l’impresa richiedente il contributo non ha la piena proprietà;
  • ampliamento della sede produttiva con la costruzione di un nuovo fabbricato o con ampliamento della cubatura preesistente;
  • consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
  • adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.;
  • interventi da effettuarsi in luoghi di lavoro diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
  • manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
  • acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
  • acquisto di beni usati;
  • acquisto di beni indispensabili per avviare l’attività dell’impresa;
  • costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci. Nel caso di vendita o permuta di macchine sostituite nell’ambito del progetto di finanziamento il 65% del contributo a carico dell’Inail verrà decurtato della somma pari alla differenza tra l’importo realizzato con la vendita (o con la permuta) e quello della quota parte del progetto a carico dell’impresa (pari al 35% dell’importo del progetto). Nel caso in cui l’importo ricavato dalla vendita (o dalla permuta) sia inferiore o pari alla quota parte del progetto a carico dell’impresa (35% dell’importo del progetto) non verrà effettuata alcuna decurtazione.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate in modalità telematica, secondo le seguenti 3 fasi successive:

  • accesso alla procedura on line e compilazione della domanda;
  • invio della domanda on line;
  • invio della documentazione a completamento della domanda.

Prerequisito necessario per accedere alla procedura di compilazione della domanda è che l’impresa sia in possesso di un codice ditta registrato negli archivi Inail.

Le richieste possono essere presentate a partire dalla data del primo marzo 2016 ed inderogabilmente fino alle ore 18 del giorno 5 maggio 2016 sul sito www.inail.it – sezione Servizi online.

In caso di ammissione al finanziamento, il progetto deve essere realizzato (e rendicontato) entro 12 mesi (365 giorni) decorrenti dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo.

Maggiori informazioni allo
Sportello del Credito della cooperativa Fogalco
via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo
tel: 035.41.20.321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Legge di Stabilità, ecco cosa cambia per cittadini e imprese

Casa, banche e sicurezza. Ma anche istruzione, agricoltura ed energia. Taglia il traguardo la legge di Stabilità 2016, con il via libera definitivo del parlamento a una manovra lievitata fino a circa 35 miliardi di euro. Per finanziare parte del provvedimento si farà ricorso all’aumento del deficit, che il prossimo anno arriverà al 2,4%. L’ ex finanziaria, che ha ottenuto due fiducie (entrambe al Senato in prima e terza lettura), nella sua ultima versione è composta di un articolo e circa mille commi. Al suo interno hanno trovato spazio due decreti legge (dl salva-banche e dl regioni), insieme al pacchetto sicurezza e cultura. Le colonne portanti della manovra sono l’abolizione delle tasse sulla prima casa, la cancellazione delle clausole di salvaguardia (che avrebbero fatto aumentare l’Iva e le accise di 16,8 miliardi), insieme all’introduzione del canone Rai nella bolletta elettrica. Per contrastare la povertà viene messo in campo un pacchetto di interventi, che puntano in particolare ad aiutare i minori e le famiglie numerose. Mentre per le imprese sono previste diverse misure, di carattere fiscale e contributivo, che interessano soprattutto il Mezzogiorno. Ecco di seguito le misure della legge di stabilità 2016.

CASA

Gli interventi di riduzione delle tasse sugli immobili valgono circa 4,5 miliardi. Per le abitazioni date in comodato d’uso ai figli o genitori si applica una riduzione del 50% della base imponibile Imu. È prevista l’esenzione Imu sui terreni agricoli e sui macchinari imbullonati, nonché l’esenzione Tasi per la prima casa. Nel corso dell’esame parlamentare l’esenzione Imu è stata estesa alle unità immobiliari delle cooperative edilizie destinate a studenti universitari soci assegnatari. Per le abitazioni locate a canone concordato è prevista una riduzione del 25% dell’Imu e della Tasi. L’imposta di registro al 2% viene estesa anche a chi al momento del rogito possiede già un immobile, purché lo alieni entro un anno.

BANCHE

Nella manovra è confluito il contenuto del decreto legge salva banche, che prevede l’attuazione dei programmi di risoluzione della cassa di risparmio di Ferrara, della banca delle Marche, della banca popolare dell’Etruria e del Lazio e della cassa di risparmio della provincia di Chieti. Al fine di tutelare i risparmiatori coinvolti nella risoluzione, è istituito un Fondo di solidarietà, del valore massimo di 100 milioni di euro, per rimborsare i clienti che detenevano strumenti finanziari subordinati. Esso è alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fidt). Nel 2017 si introduce una addizionale Ires del 3,5%, che in sostanza lascerà invariata l’imposta al 27,5% e diventano deducibili al 100% gli interessi passivi ai fini Ires e Irap.

DA IVA A IRES

Per effetto delle modifiche apportate durante l’esame parlamentare si sospende, per l’anno 2016, l’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni comunali per la parte in cui aumentano i tributi e le addizionali attribuite ai medesimi enti territoriali, in luogo di vietare la deliberazione di tali aumenti. È istituita una nuova aliquota ridotta dell’Iva, al 5%, che viene applicata alle prestazioni socio-sanitarie ed educative rese da cooperative sociali e loro consorzi. Dal 2017 scatterà la riduzione dell’aliquota Ires (dal 27,5% al 24%). Si estende l’aliquota Iva al 4%, già prevista per gli  e-book, a giornali, notiziari e periodici online. Ulteriori agevolazioni riguardano il settore della cultura (art bonus) e dello spettacolo (tax credit cinema).

IMPRESE

Viene introdotto il super ammortamento del 140%, connessi agli investimenti in macchinari ed attrezzature. Viene migliorato il regime forfetario per i lavoratori autonomi e aumentano gli importi deducibili dall’Irap, in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni. È prevista la proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016, che scende al 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite di 3.250 euro su base annua, per un massimo di 24 mesi.

CLAUSOLE SALVAGUARDIA

Vengono eliminati gli aumenti di imposta e riduzione delle agevolazioni fiscali, cioè le clausole di salvaguardia, che dovevano scattare dal 2016 (con un impatto di circa 16,8 miliardi).

FISCO E CONTRIBUENTI

Prorogate al 2016 le norme che consentono la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati. Vengono riammessi al beneficio della rateazione i contribuenti decaduti. Si estendono i termini dell’accertamento delle imposte sui redditi e dell’Iva (al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione). Si elimina il raddoppio dei termini nel caso di violazione che comporta obbligo di denuncia per alcuni reati tributari. Vengono introdotte novità per semplificazione gli adempimenti relativi alla presentazione delle dichiarazioni fiscali, con particolare riferimento alla dichiarazione precompilata. È anticipata al 2016 l’entrata in vigore della riforma del sistema sanzionatorio amministrativo tributario, disposta in attuazione della legge di delega fiscale. Restano comunque ferme le sanzioni dovute in base alle norme relative alla procedura di collaborazione volontaria vigenti alla data di presentazione della relativa istanza. Viene cancellata la black list, dei paesi con regimi fiscali privilegiati.

PROTEZIONE CIVILE

Si introduce una disciplina, per la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato (nel limite massimo di 1,5 miliardi), ai soggetti danneggiati da eventi calamitosi. Vengono introdotte una serie di modifiche alle disposizioni relative al sisma del 2012 e si autorizza la spesa di 190 mln per il completamento delle attività connesse al processo di ricostruzione pubblica. Vengono rimborsati i familiari delle vittime di Sarno del 1998, a totale indennizzo della responsabilità civile a carico dello Stato. Nei territorio in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza l’Anas è autorizzata ad effettuare interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali.

RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

Sono prorogate al prossimo anno le detrazioni Irpef al 50% per interventi di riqualificazione energetica (estese anche agli Iacp) e per le ristrutturazioni degli edifici. Le giovani coppie, anche di fatto, possono usufruire di una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili nel 2016 fino a 16.000 euro. I soggetti che si trovano nella no tax area (pensionati, dipendenti e autonomi) possono cedere la detrazione fiscale loro spettante per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali ai fornitori che hanno effettuato i lavori. È confermata la detrazione del 65% per interventi di efficienza energetica per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative.

AGRICOLTURA

Si interviene sul settore prevalentemente con disposizioni di carattere fiscale. Oltre all’esenzione dal pagamento dell’Imu dei terreni agricoli è prevista l’esenzione Irap per i soggetti che operano nel settore agricolo e per le cooperative di piccola pesca. Viene rivista la percentuale di compensazione Iva per la cessione di latte fresco (che passa dall’8,8% al 10%) e per la cessione di animali vivi. Una quota della cig in deroga viene destinata al settore della pesca, e si precisa che il credito d’ mposta al sud è valido anche per le imprese agricole e della pesca.

AMBIENTE

Arriva il fondo per la terra dei fuochi, con una dotazione di 150 mln; una quota è destinata alla bonifica dell’ex area industriale “Isochimica”. Si introduce la garanzia statale, ai finanziamenti che il commissario dell’Ilva è autorizzato a contrarre, nel limite di 800 mln, per far fronte alle attività di tutela e risanamento ambientale. Sono previste misure che riguardano i parchi nazionali. Ulteriori provvedimenti interessano la ripartizione dei proventi derivanti dalle aste relative alle quote di emissione di gas serra: si prevede che le risorse non impegnate vengano destinate a rimborso dei crediti agli operatori “non entranti”‘

LAVORATORI

Per promuovere il welfare aziendale e l’incentivazione della contrattazione collettiva decentrata, è prevista un’imposta sostitutiva dell’Irpef al 10%, entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, per i benefit corrisposti per incrementi di produttività o sotto forma di partecipazione agli utili dell’ impresa. Viene disposto il rifinanziamento di 250 milioni di euro, degli ammortizzatori sociali in deroga. L’indennità di disoccupazione viene confermata per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione e dell’integrazione salariale per i contratti di solidarietà stipulati da aziende artigiane. Si introduce la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro. Viene prorogata la disciplina del congedo di paternità, elevando da uno a due giorni quello obbligatorio. Chi torna dall’estero potrà beneficiare anche nel 2017 della detassazione Irpef del reddito da lavoro del 70% o dell’80%. Relativamente al lavoro autonomo, viene confermata al 27%, anche per il 2016, l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata e viene prevista la costituzione di un apposito Fondo per la tutela del lavoro autonomo.

SOLDI

Il limite all’utilizzo del contante passa da 1.000 a 3.000 euro. Per il servizio di rimessa (money transfer) la soglia resta di 1.000 euro, che vale anche per le pubbliche amministrazioni. Mentre viene introdotto l’ obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica.

POVERTÀ

È previsto un fondo sperimentale per il contrasto della povertà educativa minorile, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie, cui viene riconosciuto un credito d’imposta, pari al 75% di quanto versato. Un ulteriore credito di imposta è previsto per i finanziamenti agevolati ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi.

FONDI UE

Sono previste misure volte all’accelerazione della spendibilità delle risorse destinate agli investimenti cofinanziati con le istituzioni europee, intervenendo sia sulla chiusura del ciclo di programmazione 2007-2013 che sul nuovo ciclo 2014-2020. L’utilizzo delle risorse è legato alla “clausola investimenti” che consente di incrementare il deficit dello 0,3%, per un importo di 5,15 miliardi (a cui si aggiungono 6,15 mld di cofinanziamenti). In totale l’ammontare dei progetti che il governo intende avviare è pari a 11,3 mld.

MEZZOGIORNO

È introdotto un credito d’imposta per l’ acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive nelle zone del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) dal primo gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. La misura dell’agevolazione è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali: 20% per le piccole imprese, 15% per le medie imprese, 10% per le grandi imprese. A tale intervento sono destinate risorse per complessivi 617 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019.

FAMIGLIA

Viene istituito presso il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, al quale sono assegnati 600 milioni di euro per il 2016 e un miliardo di euro a decorrere dal 2017. Le risorse sono destinate all’estensione su tutto il territorio nazionale della Sia (misura di sostegno all’ nclusione attiva) e l’ulteriore incremento dell’autorizzazione di spesa relativa all’assegno di disoccupazione. Tra gli interventi prioritari vengono collocati quelli diretti a nuclei familiari, in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili e tenendo conto della presenza al loro interno di donne in stato di gravidanza accertata. È stata poi istituita la carta della famiglia, destinata, su richiesta, alle famiglie, con almeno 3 figli minori a carico. Inoltre viene istituito presso il ministero del Lavoro un fondo, con una dotazione di 90 mln, destinato al sostegno di persone con disabilità grave prive di legami familiari. Ed è incrementato di 150 mln il fondo per le non autosufficienze, anche ai fini del finanziamento degli interventi a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, che sale a 400 mln.

ESODATI

Arriva il settimo intervento di salvaguardia, che garantisce l’accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti ad un massimo di ulteriori 26.300 soggetti. Il numero massimo dei salvaguardati sale così 172.466 unità.

PREVIDENZA

Viene anticipato al 2016 l’innalzamento della no tax area dei pensionati da 7.500 a 8.000 euro. Si esclude che l’andamento negativo dell’inflazione incida sulla rivalutazione degli assegni pensionistici. Viene prorogata la sperimentazione della cosiddetta “opzione donna”, che consente alle lavoratrici di accedere al trattamento anticipato di pensione con calcolo esclusivamente contributivo, a chi matura i previsti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015. Inoltre, si introduce un sistema di monitoraggio che, in caso di spesa inferiore rispetto alle stime, consente l’utilizzo delle risorse residue per la prosecuzione della sperimentazione o per interventi con finalità analoghe. Viene inoltre introdotta una disciplina che consente di trasformare il rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale, con copertura pensionistica figurativa e corresponsione al dipendente, da parte del datore di lavoro, di una somma pari alla contribuzione pensionistica che sarebbe stata a carico di quest’ultimo.

PUBBLICO IMPIEGO

Vengono previste più stringenti limitazioni al turn over nelle pubbliche amministrazioni: l’assunzione del personale dovrà rispettare il limite di una spesa pari al 25%. Viene disposto uno stanziamento di 300 milioni di euro per i rinnovi contrattuali del personale delle pubbliche amministrazioni, di cui 74 mln sono destinati a personale delle forze armate e delle forze di polizia. I comuni istituiti dal 2011 per effetto di fusioni, nonché le unioni di comuni, sono autorizzati ad assumere personale a tempo indeterminato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. Si prevedono poi disposizioni per la ricollocazione del personale delle province, a seguito del riordino; con un fondo di 60 milioni, per concorrere al trattamento economico dei dipendenti.

SALUTE

Si dispone la pubblicazione dei bilanci d’esercizio degli enti del Servizio sanitario nazionale sul proprio sito internet, e l’attivazione di un sistema di monitoraggio delle attività assistenziali e della loro qualità. Viene inoltre introdotto l’ obbligo di attuare un piano di rientro per le aziende ospedaliere, ospedaliere-universitarie, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici che presentino un determinato disavanzo o un mancato rispetto dei parametri relativi a volumi, qualità ed esiti delle cure. L’istituto del piano di rientro, a partire dal 2017, sarà esteso alle aziende sanitarie locali.

ISTRUZIONE

In materia di università e ricerca si prevede l’incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (47 mln), destinato: all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e al conseguente passaggio a professore associato (commi 247-250), in parte; al piano straordinario per la chiamata di professori di prima fascia; all’incremento della quota premiale. Si istituisce il “Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta”, finalizzato ad un reclutamento straordinario di professori ordinari e associati per “chiamata diretta” per elevato merito scientifico. Si incrementano le risorse per la formazione specialistica dei medici, per il diritto allo studio universitario, per gli istituti superiori di studi musicali ex pareggiati e si autorizza, a regime, la spesa a favore delle Accademie non statali di belle arti. Sono inoltre previste agevolazioni fiscali (Irap, Irpef) e contributive per le borse di studio erogate nel corso del programma Erasmus Plus; si dispone l’ esenzione Irpef per le borse di studio, per i corsi di perfezionamento e delle scuole di specializzazione, per i corsi di dottorato di ricerca, per attività di ricerca dopo il dottorato. È previsto un credito d’imposta, al fine di attribuire agli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati un contributo di 1.000 euro per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo. In materia di scuola, si prevede l’incremento del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e delle risorse per le scuole paritarie. È posticipata di un anno l’entrata in vigore dello school bonus. Inoltre, si istituisce un fondo per supportare l’acquisto di libri di testo e altri contenuti didattici, per gli studenti che frequentano le scuole dell’ obbligo. È previsto anche un fondo sperimentale, per il contrasto della povertà educativa minorile, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Si riduce invece la spesa relativa al trattamento economico del personale supplente addetto alle istituzioni scolastiche all’estero.
Relativamente all’edilizia scolastica, si prevede la destinazione da parte dell’Inail di ulteriori risorse (50 mln) per la realizzazione di scuole innovative.

SICUREZZA E DIFESA

È previsto un contributo straordinario, di 960 euro l’ anno, per le forze dell’ordine. Sono istituiti diversi fondi tra cui: il fondo per il potenziamento degli interventi e delle dotazioni strumentali in materia di protezione cibernetica e sicurezza informatica nazionali, con una dotazione di 150 mln; il fondo per l’ammodernamento delle dotazioni strumentali e delle attrezzature anche di protezione personale in uso alle forze di polizia e al Corpo dei vigili del fuoco, con una dotazione di 50 mln; fondo per interventi straordinari per la difesa e la sicurezza nazionale in relazione alla minaccia terroristica, con una dotazione di 245 mln. Ulteriori 10 mln sono autorizzati per il rinnovo e l’adeguamento della dotazione dei giubbotti antiproiettile della Polizia di Stato. Viene anticipato al primo marzo 2016 il termine a partire dal quale possono essere effettuate le assunzioni straordinarie nella polizia di Stato, nell’arma dei carabinieri e nel corpo della guardia di finanza. Vengono stanziati 500 milioni, per il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

GIOCHI

Aumento del preu sulle awp sale del 2,5%, che arriva al 17,5%; mentre ‎il payout passa dal 74% al 70%. La pubblicità potrà essere ‎trasmessa dalle 22.00 alle 7.00 sia in tv e radio.

IMPRESE

Si prevedono risorse aggiuntive, pari a 50 mln, per il piano straordinario per la promozione del made in Italy e si individuano risorse pari a 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018, per garantire l’accesso al credito, per le aziende oggetto di misure patrimoniali nell’ambito di procedimenti penali o di prevenzione. È stato introdotto un Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 mln, destinato in particolare alle piccole e medie imprese in crisi a causa del mancato pagamento da parte di altre aziende debitrici. Quanto a specifici settori di intervento, si autorizza la spesa di 19 mln per il sostegno al settore aereospaziale e per la realizzazione di un piano nazionale per lo sviluppo dell’ industria nazionale nel settore dei piccoli satelliti ad alta tecnologia.

 


Lavoro e progresso economico, in fiera premiati lavoratori e imprenditori

Sono 88 i lavoratori e gli imprenditori bergamaschi che domenica 13 dicembre alla Fiera di Bergamo hanno ricevuto il “Riconoscimento del lavoro e del progresso economico”, il premio annuale della Camera di Commercio, giunto alla 55esima edizione. Alla presenza della Giunta Camerale – rappresentata per l’occasione dal presidente Paolo Malvestiti, da Marco Giuseppe Amigoni, Gualtiero Baresi, Ottorino Bettineschi, Alberto Brivio, Alberto Capitanio, Angelo Carrara, Amerigo Cortinovis, Giuseppe Guerini e dal segretario generale Emanuele Prati – sono stati  assegnate anche le benemerenze al filosofo Mauro Ceruti, che annovera nel suo curriculum la presidenza della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo, e all’imprenditore Benito Guerra, alla guida di Robur, azienda creativa e all’avanguardia in cui si coniugano tecnologia, etica, cultura ed economia.

I premiati sono stati suddivisi in quattro categorie: Lavoratrici e Lavoratori dipendenti o autonomi – (2 premi); Lavoratrici e Lavoratori dipendenti – Anzianità e fedeltà (70 premi); Coltivatori diretti (5 premi) e Imprese Industriali, Commerciali, Agricole e Artigiane (11 premi), tra queste, nel settore commerciale, quest’anno si premia una sola attività, la macelleria, salumerie e gastronomia Gastoldi Pierino di Bariano, iscritta al Registro delle imprese da 78 anni e 2 mesi.

Il premio, inizialmente destinato al riconoscimento della sola anzianità di servizio dei lavoratori dipendenti, fu istituito nel 1952 su specifica richiesta del ministero dell’Industria e del Commercio e accolto dall’allora presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Giacinto Gambirasio. La manifestazione, tuttavia, non ha avuto sempre una vita facile: diverse sono state le vicissitudini che ne hanno segnato le edizioni, compromettendone talvolta la cadenza annuale. Ma proprio grazie a queste vicende, l’iniziativa si è rafforzata nei suoi tratti essenziali, acquisendo una propria identità, proponendo valori imprescindibili, come l’etica e l’integrità. Dal 1980 in poi l’appuntamento ha avuto luogo puntualmente ogni anno, fortemente voluto dalla Camera di Commercio, e dal 2006 ha assunto una nuova configurazione, riconoscendo anche quei profili professionali che, a prescindere dall’anzianità di servizio, quotidianamente contribuiscono ad uno sviluppo qualificato e talvolta eccellente dell’economia bergamasca.

Il messaggio dell’edizione 2015, dopo gli attentati di Parigi, è stato incentrato sull’importanza del lavoro nel processo di realizzazione del singolo individuo e, di conseguenza, dell’umanità intera. Attraverso i filmati, le immagini e le parole, la Camera di Commercio di Bergamo nelle parole del presidente Paolo Malvestiti ha inteso quest’anno dar valore al lavoro come strumento per la costruzione di una civiltà collaborativa e serena, che operi con convinzione in favore della pace.

Riconoscimento Lavoro e Progresso economico – i premiati 2015