Celadina, in arrivo rotatoria e posti auto

celadina - portone del diavoloLavori in corso a Celadina, dove si sta realizzando la rotatoria su via Borgo Palazzo all’incrocio con via Celadina, a pochi passi dal “Portone del Diavolo”. Il rondò è legato all’intervento urbanistico che ha già portato alla demolizione dell’ex macello, alla bonifica dell’area e alla conseguente realizzazione del nuovo piazzale per spettacoli itineranti, come il tradizionale Luna Park.

«La rotatoria, che sarà completata entro l’estate – fa sapere il Comune -, consentirà l’eliminazione del semaforo veicolare sull’incrocio e un’armonizzazione dei flussi di traffico su una delle direttrici principali in ingresso e uscita tra Bergamo e Seriate, ovvero via Borgo Palazzo».

In questi giorni, per consentire l’allargamento della strada, in modo che vi siano quattro corsie per facilitare l’innesto alla rotatoria e per consentire il passaggio dei mezzi pesanti provenienti dal mercato ortofrutticolo, si è resa necessaria la rimozione di sei alberi. La sede stradale sarà ora adeguata alle nuove esigenze viabilistiche e successivamente sarà ripiantato lo stesso numero di alberi (un genere di frassino) lungo il nuovo asse della via.

Il progetto urbanistico prevede inoltre la futura realizzazione di una nuova strada di collegamento tra via Borgo Palazzo e via Rovelli, il rifacimento della pista ciclabile nella zona compresa tra via Rovelli e la nuova strada e un nuovo spazio per la fermata dell’autobus. All’interno della struttura commerciale, che sarà realizzata nell’ambito della trasformazione dell’ex Europan, saranno previsti circa 500 posti auto a uso pubblico.

Sono molti i cambiamenti in atto in queste settimane nel quartiere di Celadina: proprio nei giorni scorsi è stato anche avviato il cantiere per la riqualificazione di tre strade, tra le quali via Pizzo Tre Signori, e proseguono i lavori di sistemazione dello spazio pubblico Hobbit.


Cultura, ecco i progetti selezionati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

Fondazione Comunità Bergamasca - logoSono complessivamente 130 i progetti preselezionati nei bandi culturali 2016 della Fondazione della Comunità Bergamasca, per un totale di 794.350 euro. «Anche quest’anno il divario fra richieste e fondi stanziati ha reso difficile la selezione da parte dei valutatori – fa sapere la fondazione -, che si sono trovati, in particolare per i bandi rivolti al finanziamento di eventi e manifestazioni culturali, a fronteggiare una domanda pari a quasi tre volte tanto il budget a disposizione».

Per quanto riguarda la Pianificazione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze sono stati finanziati 6 dei 14 progetti presentati, per un importo complessivo di 195 mila euro volti a progetti di grande impatto; tra le iniziative di Tutela e promozione dei beni storico-artistici sono stati selezionati 22 interventi di riqualificazione, contribuendo con 180 mila euro al mantenimento del nostro patrimonio culturale. Nelle Microerogazioni il risultato è stato inferiore alle aspettative, sono stati dunque finanziati 16 dei 17 progetti presentati mentre per i bandi dedicati agli eventi, come già sottolineato, si è dovuto procedere con criteri più selettivi nel tentativo di non disperdere i finanziamenti in importi troppo ridotti per essere veramente incisivi: 102 mila euro andranno a sostenere 18 manifestazioni culturali con più venti anni di storicità, oltre 301 mila euro finanzieranno altre 68 iniziative di interesse collettivo.

Restano ancora da deliberare i finanziamenti a valere sui bandi di argomento sociale, i cui risultati saranno presentati nelle prossime settimane: per i progetti già preselezionati, fatta eccezione per quelli dei bandi 4 e 6, parte ora la fase di raccolta di donazioni pari al 10% di quanto deliberato a loro favore; l’importo andrà versato a patrimonio della Fondazione entro e non oltre il 30 settembre, specificando il nome dell’ente o del progetto che si intende sostenere.


Dichiarazione dei redditi e canone Rai, il camper dell’Agenzia delle Entrate arriva a Bergamo

il fisco mette le ruoteContinua la manifestazione itinerante “Il fisco mette le ruote” e, dopo Trento, il camper dell’Agenzia delle Entrate farà tappa anche in Lombardia, a Bergamo, in piazza Matteotti, il prossimo 14 giugno, con orario continuato dalle 10 alle 18. È il camper adibito a ufficio mobile che si sposta su tutto il territorio nazionale per offrire informazioni e assistenza fiscale ai contribuenti. Un vero e proprio front-office, dove i funzionari sono a disposizione dei cittadini per fornire i servizi quotidianamente offerti presso gli uffici territoriali.

Anche quest’anno protagonista della manifestazione itinerante sarà la dichiarazione precompilata. Presso l’ufficio mobile i cittadini avranno la possibilità di richiedere il codice Pin per l’accesso alla propria dichiarazione e chiedere informazioni sulle novità introdotte, sulla compilazione e trasmissione. Dalla prima entrata in vigore, il modello precompilato si è infatti arricchito di dati, come le spese mediche e inoltre, da quest’anno, la dichiarazione precompilata è disponibile anche per i cittadini che presentano Unico Pf (Persone fisiche).

I funzionari delle Entrate forniranno ai contribuenti anche gli altri servizi di informazione e assistenza fiscale abitualmente disponibili presso gli uffici territoriali tra cui, ad esempio, il rilascio di codici fiscali e partite Iva, la registrazione di contratti di locazione, informazioni su successioni, chiarimenti su comunicazioni di irregolarità e iscrizioni a ruolo, servizi di consultazione delle quotazioni immobiliari, visure catastali e ispezioni ipotecarie.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo che ha concesso gli spazi e l’ospitalità.

Ulteriore novità 2016 è la presenza di funzionari della Rai che l’ufficio mobile ospiterà per illustrare le nuove modalità di pagamento del canone tv, rispondere ai quesiti dei cittadini sui casi di esenzione e su come presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del canone nella bolletta dell’elettricità.

Da quest’anno saranno presenti sul camper anche rappresentanti dell’ENS – Ente nazionale sordi, che provvederanno alla traduzione delle informazioni fiscali nella lingua dei segni per i contribuenti che dovessero averne necessità.

Maggiori informazioni e aggiornamenti sul progetto “Il Fisco mette le ruote” e sul nuovo modello di dichiarazione precompilata sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it


Arlecchino, da mezzo secolo protagonista della ristorazione bergamasca

C’è aria di festa al ristorante-pizzeria Arlecchino di Bergamo. Il locale di piazza Sant’Anna, indirizzo storico della ristorazione orobica che ha ospitato generazioni di bergamaschi, domenica spegnerà 49 candeline e segnerà una altra tappa del suo cammino fatto di cibo e ospitalità. L’anniversario è importante due volte perché coincide con la storia della pizza a Bergamo.

Il segreto di tanta longevità sta in una formula che, nonostante sia passato quasi mezzo secolo, non è mai cambiata. Il sorriso che ti accoglie ogni volta che vai, l’accoglienza mai artefatta, il tono famigliare e la cucina semplice e essenziale che si fa valore.

A Bergamo “l’Arlecchino” lo conoscono tutti, ci sono passate generazioni di bergamaschi: ragazzi, famiglie, politici, sportivi, professionisti, attori.

La storia inizia il 12 giugno 1967 quando Franco Previtali, insieme all’amico e collega Orazio Lazzari aprono il loro ristorante. Franco ha 23 anni, è la prima pizzeria gestita da bergamaschi in città e ad aiutarli ci sono le mogli, Emilia e Lucia.

Originario di Bianzano, Franco, classe ’43, energia, simpatia e piglio deciso, ha una preparazione poliedrica: ha imparato il mestiere sul campo, al forno delle pizze, al bar, in cucina, in sala, in gelateria. Prima di aprire il ristorante lavora al Pianone, al Dell’Angelo in via Borgo Santa Caterina e alla Marianna, dove conosce il futuro socio. Sono anni d’oro, quelli, e giorno dopo giorno Franco intreccia la vita con la cucina senza mai perdere di vista l’unica cosa che per lui conta davvero: «far stare bene la gente».

Altri tempi, anche se l’idea di convivialità è rimasta la stessa. Franco Previtali è stato uno dei primi bergamaschi a credere nelle potenzialità della pizza. L’intuizione di far scoprire ai bergamaschi questo piatto e, anni dopo, la decisione di proporre tra i primi il piatto unico, segna la storia del locale trasformandolo in pochi anni in uno degli indirizzi più apprezzati da chi ama la buona pizza e la buona cucina.

Il sodalizio con Orazio Lazzari dura 29  anni. Dal ‘96, dopo la scomparsa del socio, Franco conduce il ristorante affiancato dalle figlie Enrica, Francesca e Patrizia e dal genero Gianfranco Rotini. Nel 2007, a suggellare l’impegno di 40 anni di attività, arriva il “Riconoscimento al lavoro per il progresso economico” da parte della Camera di Commercio.

Oggi come un tempo l’anima del locale rimane Franco e l’Arlecchino è uno dei punti fermi della ristorazione bergamasca. Un porto sicuro per chi vuole mangiare bene. La simpatia e la professionalità del patron e dei suoi collaboratori sono in parte il segreto del successo dell’Arlecchino. Molti dei dipendenti sono qui da oltre vent’anni, come lo chef Tiziano, il pizzaiolo Domenico detto Baffo e Rosario e Battista, impeccabili in sala.

Il resto lo fanno la semplicità, l’entusiasmo, la volontà oggi come ieri di accogliere al meglio i clienti e i piatti “storici”:  l’insalata esotica, le zuppe, la cassoeula, la ribollita, il fagotto, farcito di mozzarella, prosciutto crudo, pancetta e peperoncino rosso, e le pizze: Arlecchino con carciofi, bresaola, quartirolo, radicchio rosso e mozzarella e Lambada a base bianca con mozzarella, cipolle rosse, peperoncino e pancetta.


Bergamo, ecco dove fanno la spesa i residenti che “snobbano” il centro

L’84% della spesa di prodotti di largo e generale consumo dei residenti a Bergamo viene effettuata fuori dal centro. È il dato emerso dalla ricognizione che il Distretto urbano del commercio ha effettuato sul vissuto e sul comportamento di acquisto presentata nei giorni scorsi.

Leggendo nei dettagli il corposo elaborato – curato dal professor Luca Zanderighi di TradeLab – si ricavano però anche altre interessanti indicazioni su come e dove i bergamaschi fanno la spesa.

Intanto è da notare che, nonostante la presenza di superfici di medio-grandi dimensioni nell’area del Distretto, il giudizio fornito dagli intervistati sull’offerta commerciale alimentare non risulta particolarmente positivo, mentre è più elevata la capacità del centro di trattenere i consumi nel comparto non alimentare, che raccoglie oltre il 30% del totale della spesa dei residenti.

La presenza di strutture di vendita medio-grandi sul territorio comunale riduce comunque l’evasione dei consumi al di fuori dei confini della città: la percentuale di acquisti effettuata fuori Bergamo varia, infatti, dal 22,1% dell’alimentare al 30,4% del non alimentare, mentre la spesa entro il perimetro cittadino vale il 61,8% dell’alimentare e il 38,4% del non alimentare. La spesa in Internet pesa per il 4,9% sul totale dei consumi dei residenti, con una forbice che va dall’1,5% dell’alimentare all’8,2% del non alimentare.

I centri commerciali sono una meta per la quasi totalità dei consumatori: il 90% dei non residenti e il 78% dei residenti di Bergamo frequenta centri commerciali pianificati con una frequenza di visita che per il 33% dei residenti è almeno una volta alla settimana, per il 15% due volte al mese, per il 17% una volta al mese e per il 15% meno di una volta al mese.

Ci va per la spesa alimentare il 45,5% dei cittadini di Bergamo, per acquistare abbigliamento il 39,9%, per il 23,8% perché sono luoghi piacevoli dove passare il tempo, il 16,9% per l’offerta per il tempo libero e di entertainment, il 10,5% per acquistare calzature e con la stessa percentuale (10,5%) per l’offerta di ristorazione. Il polo commerciale più frequentato è Oriocenter (segnalato dal 57,8% del campione), seguito dal centro commerciale di Curno (50,4%) e, a distanza, da La due Torri di Stezzano (22,5%), marginali le quote dei residenti che si recano al centro commerciale Alle Valli di Seriate (2,8%) e al Continente di Mapello (0,5%).

La presenza di una molteplicità di sistemi di offerta e di formule distributive differenti accentua la tendenza del consumatore alla “multipolarità” e alla “multicanalità”. Anche il
consumatore bergamasco tende infatti a effettuare i propri acquisti in più polarità commerciali (centro, altri quartieri di Bergamo, altri comuni, internet) e formule distributive (negozi di piccole dimensione, distribuzione moderna, ambulanti), in funzione delle diverse occasioni ed esigenze. Sono pochi, invece, i consumatori che frequentano per i propri acquisti solo un centro o una formula distributiva.

Quanto a Internet, ha ormai raggiunto un’ampia diffusione anche per lo shopping e la spesa. Il 37% dei residenti e il 35% dei non residenti ha dichiarato di aver effettuato acquisti online di prodotti non alimentari, percentuale più bassa per l’acquisto di generi alimentari (rispettivamente pari all’8% e al 9%). Il punto di forza su cui ancora i negozi fisici possono contare è rappresentato dal patrimonio di relazione e di fiducia di cui godono rispetto ai negozi virtuali. Solo una parte dei consumatori (19%), infatti, non effettua acquisti online per l’indisponibilità della dotazione strutturale necessaria (mancanza di un pc o della connessione). La maggior parte sceglie consapevolmente di acquistare presso i negozi fisici, preferendo il rapporto diretto e personale con il negoziante e la fiducia che è in grado di trasmettere.


Rinviata a data da destinarsi la “Notte bianca dello sport”

notte bianca dello sport 3Causa maltempo, è stata nuovamente rinviata, questa volta a data da destinarsi, la “Notte Bianca dello sport”, la manifestazione organizzata da Pro Loco cittadina e Teamitalia che ogni anno riunisce tutta la città nel segno dello sport e del divertimento.

A parte la data, la formula e gli orari resteranno immutati: dalle ore 20 fino alle 24. Il Sentierone e piazza Matteotti si trasformeranno in un grande palcoscenico di esibizioni e spettacoli delle più disparate discipline sportive: arti marziali, scherma, danze caraibiche, tiro con l’arco, roller, ginnastica artistica e molto altro ancora.

Una grande vetrina con oltre trenta attività sportive da scoprire affiancati da istruttori, allenatori e tecnici che spiegheranno come avvicinarsi a queste discipline sportive. L’iniziativa è aperta a tutti, grandi, piccini, famiglie e giovani, e tutte le attività sportive saranno gratuite.

Anche quest’anno la manifestazione, giunta alla ottava edizione, abbina allo sport la solidarietà, e sostiene l’associazione Paolo Belli lotta alla leucemia, che organizzerà per la serata un’area ristoro sul Sentierone di Bergamo.

Il programma


Prezzi, a maggio crescita dello 0,1%. Per telefoni, birra e tabacchi il rialzo maggiore

Nel mese di maggio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, risulta in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si attesta a -0,3%, in aumento rispetto al -0,4% registrato il mese scorso.

La variazione più marcata si registra nella divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” con aumenti di birre e sigarette; in discesa alcolici e vini. Segue la spesa per le “Comunicazioni” nella quale risultano in rialzo gli apparecchi telefonici e telefax. Positiva anche la divisione dei “Trasporti” dovuta ai rincari di carburanti, trasporto su rotaia e il trasporto marittimo; in calo quello aereo e i pezzi di ricambio per mezzi di trasporto privati. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature” nella quale salgono i servizi di lavanderia, scarpe e riparazione calzature. Medesima variazione viene registrata nella spesa dei “Servizi sanitari e spese per la salute” con aumenti di servizi dentistici ed altri prodotti medicali.

In diminuzione “Ricreazione, spettacoli e cultura” con cali di apparecchi per il trattamento dell’informazione, supporti di registrazione, prodotti per animali domestici e pacchetti vacanza; in controtendenza apparecchi fotografici e cinematografici. In “Servizi ricettivi e di ristorazione” si registrano diminuzioni dei servizi alloggio. Segue la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” dove a scendere sono soprattutto i beni non durevoli per l’abitazione. Lieve diminuzione per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con diminuzioni di vegetali, zucchero, confetture, miele, cioccolato, dolciumi, pesci e prodotti ittici. Seguono “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” ed “Altri beni e servizi” dove in quest’ultima si rilevano cali degli altri servizi n.a.c.; in salita gioielleria ed orologeria, servizi assicurativi connessi alla salute ed assicurazioni sui mezzi di trasporto.

Invariata la divisione ”Istruzione”.

LE VARIAZIONI CONGIUNTURALI PIÙ SIGNIFICATIVE

Prodotti alimentari e bevande analcoliche
  • In aumento: 1,5% Frutta.
  • In diminuzione: -0,7% Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi; -0,8% Vegetali; -0,9%Pesci e prodotti ittici.
Bevande alcoliche e tabacchi
  • In aumento: 2,4% Tabacchi; 2,4% Birre.
  • In diminuzione: -0,5% Alcolici, -1,4% Vini.
Abbigliamento e calzature
  • In aumento: 1,6% Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti; 1,0% Riparazione e noleggio calzature; 0,5% Scarpe ed altre calzature.
Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri
  • In aumento: 2,1% Gasolio per riscaldamento.
  • In diminuzione: -1,1% Prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa.
Mobili, articoli e servizi per la casa
  • In diminuzione: -0,5% Beni non durevoli per la casa.
Servizi sanitari e spese per la salute
  • In aumento: 0,5% Servizi dentistici; 0,5% Altri prodotti medicali.
Trasporti
  • In aumento: 2,1% Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati; 1,2% Trasporto passeggeri su rotaia; 1,1% Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne.
  • In diminuzione: -1,5% Pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto;-1,6% Acquisto di altri servizi di trasporto; -2,1% Trasporto aereo passeggeri.
Comunicazioni
  • In aumento: 4,1% Apparecchi telefonici e telefax.
Ricreazione, spettacoli e cultura
  • In aumento: 0,9% Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti.
  • In diminuzione: -0,5% Animali domestici e relativi prodotti; -1,5% Pacchetti vacanza; -1,9%Supporti di registrazione; -2,5% Apparecchi per il trattamento dell’informazione.
Servizi ricettivi e di ristorazione
  • In diminuzione: -1,7% Servizi di alloggio.
Altri beni e servizi
  • In aumento: 1,2% Servizi assicurativi connessi alla salute; 0,5% Gioielleria ed orologeria; 0,5% Assicurazioni sui mezzi di trasporto.
  • In diminuzione: -1,4% Altri servizi n.a.c.


Fudbox, ecco il regno degli hamburger

Sono andati fino in America per apprendere i segreti dell’hamburger perfetto, ma poi sono tornati in patria per tradurre quella ricetta con le migliori materie prime della tradizione italiana: così è nato FudBox, fenomeno che sta prendendo piede tra i giovani e non solo, di Bergamo.

L’hamburgeria di piazzale Oberdan, intesa come chiosco da strada e non come locale (la filosofia è molto diversa) nasce nel 2014 come punto d’incontro di una coppia diversissima eppure affiatata: da un lato Andrea Cologni, diplomato geometra con la passionaccia per la cucina, ma soprattutto preciso e organizzato, e dall’altra Ylenia Agate, creativa e scompigliata food designer. Coppia nella vita e nel lavoro hanno saputo unire conoscenza, creatività e… “gavetta” prima di trasformare il sogno in realtà, con la trasferta a San Francisco che ha fruttato loro un bagaglio di esperienza inestimabile sul fronte food.

«Degli americani – spiega Andrea – c’è sicuramente da apprezzare la rapidità d’esecuzione e la grande organizzazione in cucina, oltre alla capacità di marketing anche su piccola scala: di questi aspetti abbiamo sicuramente fatto tesoro, anche se sul fronte delle materie prime le nostre restano decisamente superiori. Io ho lavorato nel quartiere finanziario di “Frisco” in una caffetteria italiana e devo dire che gli americani hanno un vero e proprio culto per i prodotti italiani. Per questo ci siamo resi conto di avere un grande potenziale che poi avremmo sfruttato, tornando in patria».

«A San Francisco – aggiunge Ylenia – ci ritroviamo a sfatare un mito: la scarsa qualità degli hamburger. Mangiamo spesso in piccoli localini dove ci vengono serviti hamburger qualitativamente superiori con ingredienti freschi, così decidiamo quale sarà la nostra strada: ricercare l’eccellenza nel burger. Torniamo in Italia con un’idea fissa: aprire un locale tutto nostro dove sperimentare e condividere. E così è stato».

Il posto giusto per realizzare il loro sogno? «Un caratteristico chiosco direttamente in strada – spiegano loro -, come in Europa, in pratica in braccio alla città. Lo trasformiamo completamente, lavoriamo con colori e grafiche tutto fatto da noi, in tre settimane un chiosco di kebab diventa Fudbox, la nostra magica scatola di cibo».

hamburger - fudboxSi comincia con uno stuolo di ragazzini che divorano cheeseburger (o cisburger come lo chiamano loro) semplici e doppi e hot dog, due classici dello street food che non mancano mai, per poi scoprire che, a distanza di settimane e poi di mesi, l’età media della clientela continua ad alzarsi: c’è il liceale, l’universitario, persino qualche professionista, fino al passo strategicamente decisivo: la conquista dell’intera famiglia. «Dopo qualche tempo dall’apertura sono cominciati ad arrivare interi nuclei familiari – ricorda la coppia -, significa che avevamo passato la prova qualità, che i genitori si fidavano di noi e addirittura mangiavano il cibo prediletto dai loro figli perché lo ritenevano anche qualitativamente appagante».

Da allora la premiata ditta Fudbox non si è più fermata: ha sfornato decine di burger creativi, alternando sempre materie prime d’eccezione. «Il nostro segreto? Facciamo la spesa per il locale, dove ci riforniamo anche per noi: abbiamo il macellaio di fiducia per la carne, verduriere doc e panettiere che ci fa il pane su misura di vari formati, perché anche il pane di qualità è una componente fondamentale nella nostra offerta».

Una delle provocazioni di Andrea è l’hamburger senza… carne. «Era da tempo che studiavamo un panino vegetariano – spiega Cologni –, dopo diversi tentativi alla fine è nato il “Vege Burgher”, con melanzane, Salva cremasco, pomodori confit e pesto di basilico e pomodoro. Non è il classico Veggie Burgher di soia o di ceci ma un impasto di melanzane cotte alla piastra. In città non si trova un hamburger vegetale artigianale, ma noi abbiamo accettato la sfida. Vista l’ottima accoglienza, per noi questa è la dimostrazione che la qualità vince, con la soddisfazione di esserci fatti nuovi clienti anche tra i vegetariani che di solito se ne stanno alla larga dalle hamburgerie».

Andrea e Ylenia si stanno strutturando anche per il servizio catering, ma accanto ai banchetti tradizionali, con eventi già realizzati per banche e società, hanno varato la formula “fudbox a casa tua”, per feste di compleanno dei ragazzi, seguendo la nuova scia molto gettonata degli chef che cucinano live nelle case private: «Anche in questo caso il lavoro non manca – dicono loro – anche perché ai ragazzi che sono piaciuti i nostri burger, basta un attimo, con sms e WhatsApp, a mettere in circolo un passaparola formidabile».


Borgo Palazzo, Alba Abbigliamento in festa per i 50 anni

alba abbigliamento- via Borgo Palazzo Bergamo

In tempi di rapidi turn over di insegne e serrande abbassate, un traguardo come i cinquant’anni di attività vale probabilmente ancora di più. Non stupisce, quindi, la grande soddisfazione con la quale Giovanni Mangili e la moglie Marilena Pesenti si apprestano a festeggiare il mezzo secolo del loro negozio, Alba abbigliamento, al numero 39 di via Borgo Palazzo, a Bergamo. Lo faranno offrendo un piccolo rinfresco ai clienti sabato 28 maggio, in mattinata.

La bottega è una delle certezze del Borgo. Ha preso il nome dalla signora che prima di loro gestiva l’attività ed ha conservato il carattere “di una volta”: niente effetti speciali o capi all’ultima moda, ma quello che serve sì, classico e scelto con cura per donna, uomo e bambino, compresi intimo e calze. «Sul nostro biglietto da visita c’è scritto “Non tutto, ma di tutto” – racconta il figlio Angelo, che li affianca in negozio dal ’91 – ed è ciò che ci ha contraddistinto negli anni e che ancora oggi ci fa andare avanti. Qui, ad esempio, le persone anziane, che magari sono spaesate nei centri commerciali, possono trovare i capi che fanno per loro, soprattutto per quanto riguarda l’intimo, e siamo un riferimento di fiducia anche per le case di riposo».

La storia commerciale di Giovanni e Marilena è andata di pari passo con quella familiare, si sono infatti sposati nello stesso anno, il ’66, in cui hanno aperto il negozio (è l’anno perciò anche delle nozze d’oro!) e Angelo ha ne seguito le orme. «Ho cominciato dando una mano – racconta – ora i ruoli si sono invertiti, sono io quello fisso e mamma e papà mi aiutano. Il periodo è abbastanza difficile, ma posso dire che riesco ad andare avanti grazie al buon lavoro fatto da loro, alla clientela consolidata negli anni. Mia madre ricorda che molte delle sue clienti le ha conosciute da bambine e le ha viste crescere, siamo uno di quei negozi che se non c’è un articolo lo procuriamo ed abbiamo imparato ad indovinare i gusti di chi fa acquisti da noi. Serviamo il borgo, ma una buona metà dei clienti viene da fuori».

«Com’è cambiata la via? In questo tratto non c’è stato quel forte ricambio che è avvenuto altrove, per molti versi è ancora quella di una volta».

Per la serie: il centro commerciale non va bene proprio per tutti.


Borgo Palazzo più accessibile, mappe in braille per aiutare i non vedenti

Metti un laboratorio artigiano tecnologico e multidisciplinare, un borgo che vuole rigenerarsi e un gruppo di studenti desiderosi di misurarsi su un progetto concreto. Uniscili all’attenzione per le persone con disabilità e all’entusiasmo dei giovani ed ecco “Orientiamoci”, un progetto per la stampa 3D di cartine in braille da apporre ai semafori di via Borgo Palazzo, per agevolare nel loro percoso le persone cieche e ipovedenti.

A realizzarlo sono i ragazzi di quarta e quinta dei corsi per elettricisti e carrozzieri dell’Abf di Trescore Balneario all’interno dell’ArtiLab, lo spazio attrezzato e gestito dai Giovani di Confartigianato Bergamo che ha recuperato una vetrina sfitta (l’ex sede Ubi Banca al numero 93) e si è aperto alla città e al territorio con seminari, eventi e workshop.

Grazie alla tecnologia 3D i ragazzi hanno messo a punto delle mappe tattili, facilmente realizzabili e con costi bassi, che posizionate agli incroci possono aiutare le chi ha handicap visivi ad orientarsi e a muoversi con maggiore sicurezza.

Le schede hanno già ricevuto l’approvazione della sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e sono state presentate al tavolo per l’abbattimento delle barrire architettoniche, ora attendono l’ok dal Comune per l’installazione. «L’iniziativa ha molteplici valenze – evidenzia Nicola Viscardi, presidente della associazione Botteghe di Borgo Palazzo e componente del Gruppo Giovani Artigiani -. La principale è che mostra ai ragazzi che possono “inventarsi” un lavoro, che possono dare una risposta sociale cimentandosi in un percorso imprenditoriale. È un tema importante la promozione dell’imprenditorialità, stimolare a mettersi in gioco e dare risposte ai bisogni, anche grazie alle nuove tecnologie. Il progetto inoltre è strettamente legato al Borgo, nasce nel suo laboratorio e potrà migliorare l’accoglienza e l’accessibilità complessiva, renderlo alla portata di tutti».

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