Bergamo, i Vip si raccontano a frigo aperto

La versione contemporanea del “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” è la fotografia del frigorifero. Sulle quantità, il tipo di alimenti, la disposizione dei prodotti e l’organizzazione c’è chi ha tracciato profili psicologici e mappe sociologiche (anche la Bbc ci ha costruito un’inchiesta) o creato percorsi artistici. È del resto piuttosto immediato farsi un’idea dello stile di vita e dei gusti di una persona e di una famiglia sbirciando tra gli scomparti e se riflettiamo su cosa c’è nei nostri potremo altrettanto facilmente renderci conto di quale piega abbia preso la nostra esistenza in determinato momento. Un gioco che quattro personaggi della nostra Bergamo hanno accettato di fare con simpatia, raccontando se stessi attraverso quella bottiglia tenuta in fresco, l’ingrediente irrinunciabile o la tentazione golosa.

La foodblogger

Vatinee, «all’interno due anime, una thailandese e una bergamasca»

Vatinee Suvimol (2)
Vatinee Suvimol

Per una foodblogger, il frigorifero è in pratica uno strumento di lavoro. Tanto più se è tra le promotrici di una community come Bloggalline e la responsabile di un portale da un 1,3 milioni di contatti unici al mese e 3 milioni di pagine visitate, iFood, nato solo un anno fa dalla volontà di fare rete delle stesse blogger e già capace di proporsi come «la risposta dal basso a Giallo Zafferano». Lei è Vatinee Suvimol, thailandese cresciuta tra Singapore, Germania e Italia, approdata a Bergamo nel 2000, dove ha messo su famiglia e il suo studio di avvocato.

Abita a Colognola ed ha voluto un frigorifero non solo perfettamente inserito nella moderna cucina, ma anche efficiente e funzionale. All’interno due anime. «Io mangio quasi sempre thailandese – racconta –, è strano perché ho vissuto in Thailandia solo fino a sei anni, ma quando torno a casa dal lavoro, nel tardo pomeriggio, mi preparo quasi sempre un piatto orientale, anche una semplice zuppetta con noodle. Sarà il richiamo delle radici, non so, comunque mi fa stare bene». E così nel cestello delle verdure non manca mai il lemongrass, uno degli ingredienti che hanno reso famose le sue ricette. «È la citronella – spiega -. Ha uno stelo simile al porro, si affetta la parte bianca e si utilizza per il soffritto, ad esempio. Ha un sapore agrumato, vicino anche allo zenzero, quel che basta per dare il tocco thailandese che mi serve». Nel frigo si trovano anche melanzane thailandesi, differenti per forma e gusto da quelle occidentali, cavolo cinese, salsa di soia o di pesce e altri prodotti esotici, che non fatica a trovare in città, al negozio di via Angelo Maj, per la precisione.

Il resto della famiglia preferisce i sapori nostrani. «Mia figlia Sofia, sette anni, è thailandese di aspetto, ma “bergamasca” in fatto di gusti, mangerebbe solo polenta, cotoletta, spaghetti – svela – e mio marito ha sempre assaggiato tutto ma solo in Thailandia, salvo poi proporsi come perfetto intenditore di quella cucina quando abbiamo ospiti a cena». «Non mangiamo carne di maiale per scelta alimentare – prosegue -, in frigo ci sono quindi pollo, tacchino e manzo, verdure. Il pesce preferisco cucinarlo appena comprato». Cosa manca? «Spesso e volentieri il latte. Beviamo latte di soia, ma quello vaccino serve in molte ricette di dolci, che sono tra quelle più frequenti e apprezzate del mio blog (A Thai Pianist ndr.) e così mi ritrovo il più delle volte senza». Il prodotto che invece finisce con l’essere dimenticato è il coriandolo. «Mi piace tantissimo, ma ne basta poco in ogni piatto e così il mazzetto resta a lungo in fondo al cassetto del frigo».

Vatinee suvimol (3)Da brava blogger, inoltre, Vaty viaggia, scopre, gusta e si porta a casa tante chicche gastronomiche. «Se la cucina thailandese è quella del cuore, non vuol dire che non apprezzi quella italiana, tutt’altro – precisa -. Mi vengono in mente un bel piatto di spaghetti alle vongole, un filetto o le tante specialità regionali». E il successo dei suoi piatti sta proprio nella contaminazione. «Talvolta sono ricette della tradizione thailandese riproposte con ingredienti italiani – evidenzia -, in altri casi prodotti e piatti tipici di quella italiana con un accento esotico, come l’incontro tra porcini e curry, apprezzato dalla rete, o i paccheri di Matera abbinati a uno spezzatino di vitello preparato con curry e latte di cocco, con il quale ho vinto un contest nazionale. L’ultima tendenza, sul versante dei dolci è il tè macha, un tè giapponese che dà un colore verde intenso alle preparazioni».

Il calciatore

Bellini, «qualche sfizio c’è, birra e gelato su tutti»

Gianpaolo Bellini (foto atalanta.it)
Gianpaolo Bellini (foto atalanta.it)

Quanto al frigorifero, ha fatto un bel salto la bandiera dell’Atalanta Gianpaolo Bellini, un’intera carriera con la maglia nerazzurra e un commovente addio al calcio giocato, con tanto di rigore trasformato, nell’ultima partita al Comunale di quest’anno, contro l’Udinese. Nella sua vita da single il frigo era quasi un optional. Ci metteva acqua, birra e qualche piatto pronto surgelato, da riscaldare in caso di emergenza. «Stavo poco a casa e mangiare da solo non mi piace», ricorda.

Oggi invece, che è sposato con Cristina ed ha due bambini piccoli, due anni il primo, pochi mesi il secondo, nella sua casa di Mozzo di frigoriferi ne ha ben due «e sono sempre belli pieni – svela -. Soprattutto delle pappe e dei prodotti per i bambini, ma anche di tutto il resto. Preferiamo la carne al pesce, anche se il nostro primo bimbo ne è golosissimo e ci sta portando a consumarne di più. C’è la verdura, meno la frutta, che non amiamo molto. La spesa la facciamo insieme, mia moglie ed io, perché sono sempre carichi importanti».

I ritmi e le scelte sono quelli di una giovane famiglia che non ha molto tempo per cucinare, ma non rinuncia al gusto e alla qualità. «Il congelatore è sempre ben fornito, però i piatti pronti non ci sono più, se non qualche busta di risotto – dice il calciatore -. Facciamo scorta di carne e la surgeliamo perché è più comodo e ci permette di organizzarci meglio. Prepariamo piatti semplici, ma cerchiamo sempre di assaggiare anche qualcosa di particolare».

Come la mette uno sportivo con le tentazioni? «Qualche extra c’è – ammette Bellini – dei dolcetti, cioccolato, qualche bibita gassata e nel freezer sempre il gelato, anche d’inverno. Mi concedo un piccolo sfizio prima di andare a letto, come anche un bicchiere di birra la sera, la preferisco al vino. In fresco comunque teniamo sempre una bottiglia di bollicine per quando abbiamo ospiti e stare a casa con gli amici ci piace». È goloso anche di formaggi, «una fetta a fine pasto ci scappa, anche perché dei parenti hanno un allevamento e ci riforniscono di prodotti nostrani». E c’è pure il fratello Gianmarco che porta avanti l’attività dei bisnonni al ristorante Ai Burattini di Adrara San Martino, inserito nella guida Osterie d’Italia di Slow Food: «Quando andiamo da lui – afferma – spazzoliamo sempre tutto, per il frigo di casa non avanza niente».

Piccole trasgressioni a parte, resta un atleta che con il cibo non ha mai esagerato. «Ho però ho capito solo attorno ai trent’anni quanto è importante l’alimentazione per essere in forma, avere energia e vivere meglio – riflette -. Bisognerebbe farlo da giovani, le prestazioni sarebbero migliori e i risultati più duraturi. Prima però non ci pensi e mangi senza farti troppe domande». Oggi il suo “credo” alimentare lo attinge da sua suocera: poco di tutto. «Servono equilibrio, moderazione e variare il più possibile perché ogni alimento ha proprietà diverse – sottolinea -. Ho anche imparato a bere molta acqua, dà una grande mano, anche a chi non è sportivo». E se lo dice l’ex capitano…

Il provveditore

Graziani, «quella volta in cui ci dimenticai le chiavi di casa…»

Patrizia Graziani - mod
Patrizia Graziani

Non si illudano gli studenti bergamaschi. Nel frigorifero della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – l’ex Provveditorato, per chi i banchi li ha lasciati già da qualche tempo – non ci sono scheletri. Patrizia Graziani rispetta i principi di quella corretta alimentazione che la scuola cerca di insegnare sin dalla più tenera età per favorire l’adozione di stili di vita consapevoli e salutari. Nel frigo di casa sua, a Mantova, ad occupare lo spazio maggiore sono verdure e frutta di stagione. «Ce n’è una varietà infinita – racconta -. In particolare gradisco le verdure cotte al vapore o grigliate che, da buona mantovana, condisco con Parmigiano Reggiano, senza olio. Poi c’è il pesce, che cucino alla griglia per lo più, e talvolta della pasta fredda. Non mangio carne, invece».

Semplicità non significa rinuncia: «Sono piatti che appagano il palato e poi qualche trasgressione ogni tanto ci sta». Quella che ci confessa, per soddisfare la voglia di dolce, è per la Coca Cola e le bibite gassate, anche se le sceglie “light” o “zero”. Ma la meglio ce l’ha il vino. «Mi piace accompagnare il pasto con un buon bicchiere – afferma -, in particolare amo i rossi piemontesi. In fresco invece tengo le bollicine della Franciacorta, che fanno sempre festa». E non dimentica il territorio. «Pur partendo da ingredienti spesso poveri, la cucina mantovana è molto ricca, tanto da essere detta “la cucina dei principi” – spiega -. I tortelli di zucca sono un emblema ed ho la fortuna di avere una mamma che li fa in casa. Sono però un piatto prevalentemente invernale, così come i cotechini e gli zamponi, che preparo per mio marito». Della Bergamasca apprezza i funghi, la polenta taragna e i formaggi: «Branzi, Taleggio e alcuni stracchini li compro a Bergamo perché sono particolari».

Coerente con i suoi gusti è il reparto surgelati. «Sono pochi – rivela Patrizia Graziani – e semplici, come gli spinaci, il misto di pesce per preparare il risotto o i gamberetti, che mi piace aggiungere alle insalate». Niente piatti già pronti, invece. «Anche se si ha poco tempo, è molto meglio una pasta in bianco fatta al momento con un po’ di Parmigiano – dice -. Se gli ingredienti sono di qualità il risultato è comunque ottimo». Attenta è anche la sua gestione delle scorte. «Ritengo lo spreco un peccato – rileva -. Cerco di misurare gli acquisti e di non lasciare scadere i prodotti, il compito, del resto, è facilitato dal fatto che, con mia figlia che ha ormai preso la sua strada, siamo solo in due in casa».

«Non sono tra quelle persone che con il cibo hanno un rapporto simbiotico – riflette ancora -. Non mangio in grandi quantità e infatti sono molto magra, ma apprezzo i piaceri della tavola, la qualità dei prodotti, scoprire sapori particolari e percorsi». Quando si tratta di spezzare la tensione, però, sgranocchiare qualcosa aiuta e si lancia sui pomodorini Pachino, «sono gustosi ed hanno l’effetto delle ciliegie, uno tira l’altro». E qualche defaillance domestica l’ha avuta anche lei. «È ormai diventata una barzelletta di famiglia quella volta che nel frigorifero ci ho dimenticato le chiavi di casa: così almeno le ho ritrovate, sarebbe stato peggio averle perse», ricorda divertita.

Il cantante

Il Bepi, «è il frigo di un single che non sa cucinare e non ha voglia di lavare i piatti»

Il Bepi, alias Tiziano Incani, alle prese con i sapori austriaci, tra i suoi preferiti
Il Bepi, alias Tiziano Incani, alle prese con i sapori austriaci, tra i suoi preferiti

Ci mette poco Il Bepi a passare in rassegna il contenuto del suo frigo: affettati confezionati e piadine, formaggio, sempre per farcire la piadina, birra, vino bianco (ché quello rosso non va al fresco), frutta, della quale si dice molto goloso, e poi mozzarella, insalata e pomodori, le uniche verdure che trovano posto negli scomparti. «In verità ho visto esempi ben più desolanti», si smarca il cantautore e conduttore tv di Rovetta, al secolo Tiziano Incani, che del dialetto e delle radici ha fatto la sua cifra espressiva. «Il mio è il frigorifero di un single che non ama e non sa cucinare e che non ha nemmeno voglia di lavare troppi piatti, tanto meno padelle – spiega -. Se somiglia al Bepi? Direi nell’essenzialità, nella scelta di cibi semplici che non vuol dire di scarsa qualità e valore. Preferisco sfuggire invece al luogo comune del personaggio tutto “salàm de fèta zo” (il rito di affettare il salame intero ndr.): mi piacciono i salumi, ma anche le insalatone col tonno e non vado certo in crisi d’identità per questo».

Pur se gli capita spesso di mangiare fuori («soprattutto pizza o kebab»), non sono rare le occasioni in cui si gode, a orari umani, la sua cena ideale – a base di piadina o insaltona, appunto – felice di starsene da solo, «sul terrazzo nell’una o due sere di tutta l’estate in cui la temperatura a Rovetta concede di stare all’aperto». «Il vero dilemma della cena è se accompagnarla con il vino o la birra – confessa -. Dipende un po’ dall’umore, dalla giornata, dalle sensazioni, sono due piaceri diversi. Non sono di quelli che rifuggono l’acqua ai pasti – precisa -, non mi dispero se c’è, ma con una birretta è un’altra cosa». La sua preferenza nel tempo è passata dai sapori particolari delle rosse ad alta gradazione alle più fresche e leggere bionde tedesche o alle più amarognole e agrumate Ale. Quanto ai salumi, «quello che si trova più facilmente in frigo è lo speck – racconta -, sono amante di tutti i prodotti dell’Austria e del Tirolo, ad eccezione dei crauti. Poi c’è il prosciutto cotto, che va sempre bene se c’è qualcuno a cui offrire un boccone, e la coppa». «Forse non è proprio un’alimentazione sana – gli viene il dubbio -, ma in fondo alterno spesso con le insalatone», si rasserena.

Non è però goloso di dolci e sul cibo non ha un atteggiamento compulsivo. «Sono vanitoso quanto basta per frenarmi, non mi piace l’idea di vedermi grasso – dice Il Bepi -. Con l’alimentazione ho un rapporto garbato, non viscerale. Quando poi mi voglio viziare scelgo con cura locali dove mangiare e bere bene». Per quanto poco assortito, il suo frigo non è mai vuoto. «Il cibo è comunque conforto, consolazione – annota – e non mi va di tornare a casa, magari dopo una giornata impegnativa, e non trovare niente». Se le sue cene da single lo appagano, il problema di essere da solo in casa si manifesta con gli omaggi gastronomici che riceve. «A volte mi regalano vasetti di salsine sfiziose – evidenzia -, le utilizzo una volta o due, ma poi è inevitabile che vadano a male, servirebbero delle confezioni più piccole. È lo stesso motivo per cui non compro maionese o salsa tonnata. E poi ci sono i salumi. Se mi offrono una pancetta che faccio? La regalo a mia volta, anche se, per la verità, mi piacerebbe almeno assaggiarla».

Un’altra controindicazione dei suoi pasti casalinghi è che può capitare di “rilassarsi” un po’ troppo. «In una di quelle sere che avevo deciso di dedicare a me stesso – ricorda – ho fatto onore a un buon bianco. Proprio quella sera un vicino aveva scoperto chi fossi e deciso di farmi visita per conoscermi. Credetemi, ho cercato ogni modo per far sì che la conoscenza non si approfondisse in quella circostanza…».


Regolamento anti-ludopatia, «calano i clienti, ma i giocatori accaniti si organizzano»

Si scatena in città la protesta dei bar e delle tabaccherie contro il nuovo regolamento antiludopatia di Palafrizzoni. A due settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza che vieta di giocare a Vlt e slot machine e di vendere e acquistare Gratta e vinci e biglietti della lotteria in alcune fasce orarie della giornata, il contraccolpo sui cassetti delle attività è pesante. Per alcuni commercianti, la “perdita” arriva anche al 30-50% e c’è chi ha ridotto gli orari di apertura e non sa se riuscirà a mantenere al lavoro i dipendenti. Non solo. Il provvedimento non sembra avere ottenuto neppure l’effetto sperato. A detta degli operatori, i giocatori abituali non hanno smesso di farlo, ma si sono spostati fuori città, a Gorle, Seriate, Stezzano o “si sono spostati” a giocare negli orari non vietati.

Le lamentele di baristi e tabaccai riguardano gli orari, ma anche i contenuti del provvedimento.

«Abbiamo perso molti clienti, soprattutto nell’orario della colazione – dice Stefano Foresti del bar omonimo nella galleria di Borgo Palazzo, sotto l’Ascom -. Molti  non vengono più a prendere il caffè, preferiscono andare nei bar a 500 metri a Seriate dove possono fare quello che vogliono».

«Ricevo ogni giorno lamentele da parte dei colleghi. I più penalizzati sono i bar del centro che lavorano in pausa pranzo – afferma Luca Mangili presidente provinciale della Fit, la federazione dei tabaccai, e titolare della tabaccheria-ricevitoria lotto alla stazione delle autolinee -. Io stesso sono due settimane che non compro gratta e vinci. Diversi clienti che venivano a prendere le sigarette e giocavano un gratta e vinci ora si fermano a Stezzano e non vengono più da me».

Saverio Ventura al Bar Ventura di via Corridoni conferma che «la flessione nei guadagni si sente» ed evidenzia una conseguenza non prevista:«La maggior parte dei clienti si è spostata a giocare negli orari in cui è concesso. Quelli che perdiamo sono i clienti che sono lì in quel momento».

Gianbattista Gamba dell’edicola e tabaccheria di via Carnovali è perentorio: «È una rovina. Prima compravo 20 pacchi di gratta e vinci, questa è la terza settimana che non li acquisto. I clienti che si fermavano nell’andare al lavoro per comprare le sigarette e giocare, ora comprano tutto a Stezzano. Spero che a livello di Governo ci pensino».

«Non è tanto la vendita singola del gratta e vinci ma quello che gli va intorno – spiega Alberto Venturini della tabaccheria di via San Bernardino -. A parte qualche cliente che abita in zona, gli altri, che si fermavano per andare al lavoro, li ho persi. Ipotizzavo una perdita del 30% ma sono già oltre il 50%. «Se fosse un provvedimento nazionale va bene – aggiunge – ma così si danneggia qualcuno e si favoriscono gli altri».

Sempre nella galleria della Clementina, in Borgo Palazzo, Roberto Foresti della tabaccheria accanto al bar rileva che «spegnere le slot ogni tanto va bene, è anche giusto, ma non ha senso limitare la vendita di gratta e vinci. Chi è ludopatico compra un pacchetto di gratta e vinci e se lo porta via. Quelli che vengono a prendere le sigarette e comprano un gratta e vinci non sono giocatori patologici. Noi abbiamo la concessione per venderli non si può fermare il nostro lavoro. Così si fanno chiudere le attività. Anche per le scommesse? Che cosa c’entra bloccarle?».

Anche i clienti sono scontenti: «Alcuni si mostrano perplessi, altri si lasciano andare a commenti anche coloriti» dice Mangili. E i giocatori mostrano resistenze: «Sono seccati, si chiedono perché a Gorle potevano giocare fino a cinque minuti prima e qui non lo possono fare. Inoltre può immaginare cos’è dire a un giocatore che ha giocato 150 euro che devo spegnere la slot? C’è da litigare con alcuni», evidenzia Roberto Foresti.

L’ordinanza ha già avuto come conseguenza anche tagli sugli orari di apertura delle attività e questo minaccia di ripercuotersi sui posti di lavoro. «Noi siamo in un piccolo centro commerciale, un po’ di gente gira, ma prima dell’ordinanza la mattina era un continuo viavai, ora dalle 7.30 alle 9.30 se entrano cinque clienti è tanto. E la domenica con le scommesse sportive dalle 11 alle 14 eravamo pieni. Ora tengo chiuso» dice ancora Roberto Foresti. «Al bar  siamo in due. La ragazza che mi aiuta cominciava alle 8.30, ora la faccio venire alle 9.30, cosa facciamo in due a quell’ora che non c’è nessuno?», racconta sulla stessa lunghezza d’onda Venturini.

«Il problema della ludopatia c’è, ma questa ordinanza non va bene – riconosce Roberto Foresti -. Dovrebbe essere fatto un tavolo con gli altri sindaci e con noi operatori per trovare una soluzione concordata per gestire la situazione».

Intanto Lottomatica sta analizzando le vendite nelle tre principali tabaccherie della città e medita di fare ricorso.


Edicole, «apro perché credo ancora nella lettura su carta»

edicola via borgo palazzo 137 (8)

Zeno Locatelli ha raccolto la sfida, ha rilevato l’edicola di via Borgo Palazzo 137 (sotto la sede dell’Ascom) chiusa da un anno e la riaprirà a settembre.

Locatelli, 44 anni, un diploma in elettronica e un titolo da personal trainer, ha lavorato per anni nel negozio di elettrodomestici di famiglia, poi è stato direttore in un negozio di articoli sportivi. «Avrei voluto fare l’insegnante di educazione fisica – confida – ma poi bisogna anche mantenersi». L’incontro con il mondo dei giornali è capitato quasi per caso.

A settembre dell’anno scorso c’è stata l’opportunità di prendere in gestione l’edicola di via Gaffuri, «tra l’altro leggere mi piace – dice – e poi credo ancora che la lettura tramite la carta sia una buona cosa. Io non riesco a leggere sul tablet». L’esperienza gli è piaciuta così, ora, ha deciso di investire in un’attività sua. «Mi sono detto: “Perché pagare l’affitto? Una spesa in meno non è male”. Ho guardato in giro e ho trovato l’edicola di via Borgo Palazzo. Vista, piaciuta. Misura 30 metri quadrati, è quattro volte più grande di quella in cui sono ora, ha il riscaldamento e un bagno, ho contattato il proprietario e l’ho acquistata».

Locatelli ha una marcia in più. «Tanti mi hanno detto che dopo un anno sarà difficile risollevare l’edicola, ma ho buone aspettative. Del resto, si fatica per qualunque cosa, non ho mai visto nessuno ottenere un risultato senza impegno – riflette -. Qui ho una clientela fatta all’80% da pensionati. Sono molto fortunato perché le persone anziane sono ancora legate alla carta stampata e non hanno dimestichezza con Internet. Il gossip poi vogliono leggerlo sui giornali. Sarà piacevole vedere come andrà nella nuova edicola».

La formula non cambierà: rivendita di giornali e riviste, uno spazio dedicato ai libri e ai fumetti e qualche articolo di cancelleria. «Quello che non voglio più fare è lo psicologo per i clienti – spiega -. Ho sempre lavorato in un ambiente tecnico in cui dovevo dare informazioni e consigli sugli oggetti, i giornali sono un ottimo prodotto, non devo spiegare nulla. Buongiorno, buonasera, due chiacchiere e via. Se sei bravo e crei empatia il cliente ritorna».


Effetto movida, il giovedì orario continuato nei negozi

È in programma giovedì 7 luglio il secondo dei quattro appuntamenti con Bergamo Balla, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti per animare le sere d’estate.

Il programma prevede la chiusura al traffico di una vasta area urbana, dalle 19.30 alle 00.30, negozi aperti e una fitta serie di iniziative di animazione tutte legate al tema della danza.

Ma si può cominciare a godersi lo shopping in città sin dalla pausa pranzo. Attraverso la sua pagina Facebook InCentro, l’associazione dei commercianti Bergamo Vive ha infatti annunciato che a partire da domani molti negozianti hanno deciso di tenere aperto al giovedì con orario continuato, creando continuità con l’evento serale. L’occasione, del resto, è ghiotta visto che i saldi sono partiti da poco e che nelle botteghe prosegue l’iniziativa “Ecosaldi da record”, che premia con una sorpresa chi si presenta con il biglietto Atb o con la maglietta dell’Abbraccio alle Mura.

Per quanto riguarda l’animazione, gruppi di balli latino americani si esibiranno in via Papa Giovanni XXIII e in via Tiraboschi, in largo Medaglie d’Oro ci saranno invece le danze etniche, al Quadriportico esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Spazio a danza classica, modern, hip hop e dancehall in piazza Matteotti, mentre in via Paglia ai balli country. Non mancheranno le postazioni animate da dj set.

Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le proposte di largo Rezzara con il dj set Vinnie Barbarino, le animazioni con toro meccanico in via Paglia, il laboratorio cosmetico in via Don Luigi Palazzolo e le tante postazioni di street food, esposizioni e degustazioni.

Oltre al centro città, per la data del 7 luglio, anche via Borgo Palazzo si anima a festa con dj set, musica rock ‘n roll e lezioni di zumba e anche gli esercenti di Borgo Palazzo offriranno alla popolazione diverse occasioni di intrattenimento, shopping e divertimento. In piazza Sant’Anna, inoltre, grazie alla collaborazione tra l’oratorio e la rete di quartiere di Borgo Palazzo, verrà organizzata una cena condivisa con tutte le famiglie.

Accanto alle offerte proposte da bar e ristoratori saranno attive delle postazioni di somministrazioni a cura dell’Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia, con lo scopo di sostenere una raccolta fondi in sostegno ai malati e alle loro problematiche .

IL PROGRAMMA

In centro

PALCO PIAZZA MATTEOTTI – DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP

Accademia Arte Bergamo
Americana Exotica
Ambra Bellydance
Centro Studi Danzarea
La Scuola dei Sogni
On Stage
Patrizia Motta e le sue allieve
Scuola di Danza dell’iIola

LARGO MEDAGLIE D’ORO – MUSICA E DANZE ETNICHE

Radio Italia Network
Harem Danza

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – DANZE POPOLARI

La Compagnia Del Re Gnocco

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – LATINO AMERICANO

Latin Space

VIA TIRABOSCHI – LATINO AMERICANO

Es Pujols

VIALE ROMA – BALLI DA SALA

Orobic Dance

PIAZZA SANTO SPIRITO – FITNESS E DANZA

Scuola Etude Danza e Fitness

QUADRIPORTICO – TANGO E MILONGA

Csc Anymore – Davide Mosconi
Tango Tambien
Tangolpe
Ass. Cult. Tangobergamo El Ultimo Tren
Mitica Milonga- Anna Maria Rota
Tango Pasion
Scuola di Tango Argentino Bruno Calvo e Elena Precise Rota

VIA PAGLIA – BALLI COUNTRY

In via Borgo Palazzo

PIAZZETTA ROSSA

Dj Set Federico Spini e Live Art Performance Paolo II Baro Baraldi

VIA BORGO PALAZZO 82

Zumba Bergamo

PIAZZA S. ANNA

Rock N Roll Metropolis

PIAZZA S.ANNA

Cena conviviale con le famiglie

VIA BORGO PALAZZO 15

Rock N Roll Alma Progettto

 


Ex Riuniti, firmato l’accordo. Cantiere al via in autunno

accordo ex OspedaleÈ stato siglato oggi l’accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Guardia di Finanza, Cassa Depositi e Prestiti Sgr, Agenzia del Demanio e ASST di Bergamo per dare un futuro all’area di Largo Barozzi, gli ex Ospedali Riuniti di Bergamo. Un comparto di oltre 100mila metri quadrati, sul quale sorgerà la nuova sede dell’Accademia Nazionale della Guardia di Finanza e che darà un volto nuovo ai quartieri di Santa Lucia e di Loreto, con la sistemazione del Campo di Marte, la realizzazione di una ciclopedonale lungo via XXIV maggio, l’installazione di due nuove stazioni di bike sharing, la costruzione della nuova sede dell’assessorato ai Servizi Sociali e di una sala polifunzionale per il quartiere, oltre alla rifunzionalizzazione della piazzetta Santa Lucia.

Alle spalle un lavoro di partecipazione e confronto con il territorio molto fitto, con almeno una dozzina di incontri con la rete sociale e il comitato di quartiere e due assemblee pubbliche di confronto alle quali hanno partecipato gli assessori del Comune di Bergamo Valesini, Zenoni, Marchesi e Poli.

Il documento rende vincolanti gli accordi tra le parti e apre quindi, a quasi due mesi di distanza dalla sottoscrizione del contratto di affitto dell’area da parte della Guardia di Finanza, uno scenario certo di recupero e trasformazione della grande struttura dismessa. Dal prossimo autunno scatterà il cantiere vero e proprio, il più grande cantiere in città dopo quello dell’ospedale Giovanni XXIII negli ultimi 30 anni.

“Una grande collaborazione fra istituzioni, a prescindere dal colore politico. Questo è il metodo giusto per realizzare le opere e per farlo in tempi rapidi. Qui si è lavorato in questo modo e sono molto soddisfatto” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. “La sintesi – ha aggiunto – è che quando le istituzioni riescono a lavorare insieme per un obiettivo comune, noi i risultati riusciamo ad ottenerli”.

 


Piazza Pontida, da lunedì i lavori di sistemazione

piazza pontida 2Scattano i lavori di sistemazione di piazza Pontida a Bergamo. Da lunedì 11 luglio sarà allestito il cantiere che interesserà oltre 2.000 mq di porfido tra Largo Cinque Vie, Largo Rezzara e Piazza Pontida. Non un rifacimento complessivo, ma la sistemazione dei tratti danneggiati lungo la sede stradale.

Il cantiere sarà strutturato in tre diverse fasi, «nel tentativo di ridurre il più possibile i disagi ai residenti e alle attività commerciali dell’area», fa sapere il Comune. La prima fase, della durata di circa un mese, prevede lavori tra il semaforo di Largo Cinque Vie e i portici di Piazza Pontida: non sarà quindi possibile raggiungere Largo Rezzara e la stessa Piazza provenendo da via Zambonate e da via San Bernardino. Pertanto sarà aperta via Broseta, che sarà quindi percorribile a doppio senso di marcia solo ai residenti e agli autorizzati. Devia anche il percorso dei bus Atb verso il centro, che percorrerà via Palma il Vecchio e via San Bernardino.

La fase più impattante sarà la seconda, prevista per questo motivo nel mese di agosto, caratterizzato da un minore traffico veicolare: si risistema il tratto di pavimentazione di Largo Cinque Vie, snodo importante dell’area. Sono previste diverse modifiche al traffico, con la possibilità di percorrere, per esempio, via Moroni a doppio senso di marcia.

Nella terza fase i lavori si concentreranno su piazza Pontida, in direzione con l’imbocco di via Broseta. Il costo dell’intervento è di poco superiore ai centomila euro. La fine dei lavori è prevista per il 16 di ottobre Nei prossimi giorni a molti esercizi commerciali della Piazza saranno consegnate brochure informative sulle diverse fasi dei lavori.

Nel frattempo proseguono speditamente i lavori su Borgo Santa Caterina, che potrebbero concludersi entro un paio di settimane, in anticipo di oltre 20 giorni sulle previsioni di inizio cantiere. È in corso l’ultima fase dei lavori, tra via Longo e via Corridoni. Il primo agosto scatterà il rifacimento del manto stradale del marciapiede della stazione autolinee di via Foro Boario, un lavoro che si svolgerà contemporaneamente al cantiere previsto accanto all’area del parcheggio del MetroPark.


Giovedì la notte bianca è maxi. E arriva anche in Borgo Palazzo

Sarà una Notte Bianca allungata quella di giovedì 7 luglio a Bergamo. Per il secondo anno arriva infatti anche in via Borgo Palazzo il divertimento di Bergamo Balla, il cartellone di spettacoli, musica e intrattenimento che ha per tema la danza e il ballo e che fa da filo conduttore alla “movida” cittadina.

Dalle 19.30 a mezzanotte sarà chiuso al traffico il tratto tra viale Pirovano e via Camozzi, i negozi ed i locali saranno aperti e proporranno le iniziative che hanno messo a punto per l’occasione, come momenti musicali, ma anche offerte capaci di rendere ancora più interessante l’avvio dei saldi.

bergamo balla borgo palazzo 2016L’Associazione delle Botteghe, dal canto suo, ha organizzato quattro eventi in altrettante postazioni. Da non perdere il dj set di Federico Spini accompagnato dalla performance di live art di Paolo “il Baro” Baraldi, in piazzetta Rossa, e il concerto rock dei Metropolis in piazza Sant’Anna. In programma anche la zumba al numero 82 e il rock and roll di Alma Progetto all’altezza del civico 15. Ci sarà inoltre la possibilità di vivere il quartiere in maniera diversa partecipando alla cena condivisa, organizzata sempre in piazza Sant’Anna: ognuno potrà portare piatti e prodotti da gustare insieme, seduti ai tavoli allestiti nel cuore del borgo.

«In Borgo Palazzo – ricorda il presidente delle Botteghe Nicola Viscardi – la notte bianca ha debuttato lo scorso anno con un’ottima partecipazione. Ora replichiamo, con un programma più ricco e strutturato. L’obiettivo è far vivere la nostra zona e soprattutto promuovere le attività commerciali». E dà un suggerimento per godersi al meglio la serata all’aria aperta in città: «Si può parcheggiare in viale Pirovano e arrivare passeggiando fino in largo Rezzara, la pedonalizzazione del Borgo si unisce infatti a quella del centro e crea un’ampia area da vivere tra shopping, locali, animazione, incontri e angoli da scoprire».

Tante saranno del resto anche le proposte in centro, con palchi, balli di gruppo, esibizioni, punti ristoro e negozi aperti.

In centro la manifestazione tornerà anche i giovedì 21 luglio e 8 settembre. Dopo la notte bianca Borgo Palazzo invece si prepara all’evento clou del proprio carnet, quello con la Festa del Borgo, che si terrà domenica 25 settembre e già promette alcune sorprese.


Domenica l’evento, ecco tutto quello che c’è da sapere

abbraccio delle muraDomenica 3 luglio a Bergamo andrà in scena l’Abbraccio delle Mura, iniziativa organizzata dal Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e da Turismo Bergamo che intende disegnare il contorno delle Mura veneziane di Bergamo con uno straordinario abbraccio umano: circa 12.000 persone si abbracceranno lungo i 5 km del perimetro delle Mura di Bergamo Alta, una sfida che si candida a vincere il World Guinness Record per il più grande abbraccio umano intorno a un monumento storico e per la più lunga staffetta di abbracci della storia. Si tratta di un modo piacevole per sostenere la candidatura delle Mura veneziane a Patrimonio Unesco dell’Umanità.

Il progetto di candidatura ha come oggetto il sistema difensivo costruito dalla Repubblica di Venezia tra il XV e il XVII secolo. Si tratta di un sito seriale, formato da undici componenti (e che hanno Bergamo come capofila e soggetto promotore) suddivise in tre Stati affacciati sul Mare Adriatico. Il sito è rappresentativo del più complesso progetto fortificato voluto dalla Serenissima per controllare i suoi territori e le tratte commerciali che si estendevano fino al Medio Oriente. Il sistema si snoda per oltre mille km tra le Prealpi lombarde e la costa orientale dell’Adriatico, cioè nell’area compresa tra l’avamposto di difesa occidentale (Bergamo, Italia) e le Bocche di Cattaro (Montenegro).

L’abbraccio delle Mura si inscrive in questo contesto: l’intenzione è quella di portare attenzione, anche a livello internazionale, sulle Mura di Bergamo e soprattutto sulla candidatura Unesco dei sistemi difensivi veneziani, unica candidatura italiana per il 2017.

La partecipazione è totalmente gratuita. L’iscrizione potrà essere fatta sia in forma singola sia da gruppi e famiglie. Le Mura saranno divise in quattro settori, identificati da un colore e ad ogni partecipante verrà fornito un kit comprensivo di una t-shirt. L’evento non avrà luogo solamente in caso di maltempo.

L’evento è sostenuto da quasi una trentina di Comuni della bergamasca, da Atb, Avis, Ana Bergamo, Cai, Csi, la Diocesi e gli oratori, Ascom, Confesercenti, Accademia Carrara, Atalanta Bergamasca Calcio, l’Associazione Noter de Berghem. Atb mette a disposizione il trasporto pubblico gratuitamente a tutti i partecipanti all’iniziativa il giorno 3 luglio (basterà avere la maglietta della manifestazione), mentre l’Accademia Carrara garantisce uno sconto del 50% sull’ingresso alla pinacoteca. Infine i commercianti di Borgo Sant’Agostino, spazio estivo di Bergamo Alta, praticheranno il 50% di sconto sulle bevande consumate la sera dell’evento a tutti coloro che si recheranno alla cassa con la maglietta dell’abbraccio delle Mura.

Il ritiro dei kit di partecipazione

Nei cinque centri commerciali di Esselunga nella bergamasca (via San Bernardino e via Corridoni a Bergamo, via Bergamo a Curno, via Cascina Colombaia a Nembro e nel centro commerciale le Due Torri a Stezzano) e nell’info-point allestito in piazza della Libertà nel centro di Bergamo è possibile a partire da mercoledì 29 giugno ritirare le magliette per la partecipazione all’Abbraccio delle Mura. Il giorno dell’evento saranno consegnati, all’atto della registrazione, bandane e sconti all’Accademia Carrara.

Inoltre, a tutti coloro che si sono iscritti all’evento (sul sito www.visitbergamo.it), ma non sono di Bergamo, sarà possibile ritirare la maglietta dell’iniziativa all’info-point di piazza della Libertà fino alle ore 14 di domenica 3 luglio.

Trasporto pubblico gratuito ai partecipanti

Gli iscritti, indossando la maglietta dedicata all’occasione, possono raggiungere la città e il settore delle Mura loro assegnato usufruendo gratuitamente del tram, degli autobus (in particolare, linea 1 e 3) e delle funicolari. Il 3 luglio, Città Alta è chiusa al traffico privato e, nel pomeriggio, anche a i mezzi pubblici. Pertanto i partecipanti sono invitati a lasciare i propri mezzi nei parcheggi con strisce blu di Bergamo Bassa, gratuiti nei giorni festivi, oppure in quelli gratuiti di interscambio e in quelli in struttura a pagamento.

I parcheggi d’interscambio gratuiti consigliati sono: via Carnovali – Malpensata; via Europa – Gavazzeni; piazzale Goisis – Stadio; via Broseta – Croce Rossa. I parcheggi a pagamento, custoditi e in struttura, prossimi al centro città, sono: piazza Libertà; Garage San Marco; Garage Mirax – via Verdi; City Park Service – via Tiraboschi Oviesse; Central Parking – via Paleocapa; Stazione Autolinee e Stazione Ferroviaria – via Foro Boario; Predaparking – via Pitentino; Triangolo – via Palma il Vecchio; Parking & Rent – via del Casalino; Del Centro – via Borfuro.

Gli autobus privati, dopo aver lasciato i passeggeri in Città Alta, devono parcheggiare preferibilmente negli appositi spazi presso l’area vicino all’Ex Ospedale o, in alternativa, alla Stazione Autolinee, viale degli Arrivi.

Contatti e informazioni: Atb Point, largo Porta Nuova, 16 – Bergamo; tutti i giorni feriali da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle ore 18.45 e il sabato dalle ore 9.30 alle ore 14.30. Gli operatori rispondono anche telefonicamente alle richieste al numero 035.236026 oppure per posta elettronica all’indirizzo e-mail atbpoint@atb.bergamo.it

Cosa succede il 3 luglio

Il perimetro delle Mura sarà suddiviso in quattro settori, a ciascuno dei quali corrisponde un colore. I partecipanti riceveranno una email nella quale sono indicati il settore e il numero del gruppo in cui dovranno collocarsi il 3 luglio. Si consiglia di presentarsi tra le 15 e le 17, considerando quanto può essere complesso spostare e disporre così tante persone.

I settori sono così suddivisi e denominati: Giallo, da Porta San Giacomo a Porta Sant’Agostino; Rosso, da Porta Sant’Agostino a Porta Garibaldi; Verde, da Porta Garibaldi a Porta Sant’Alessandro; Blu, da Porta Sant’Alessandro a Porta San Giacomo.

I partecipanti dovranno utilizzare le porte del proprio settore per accedere a Bergamo Alta. Al varco troveranno un banco per fare il check in all’evento. È necessario identificarsi attraverso il QR code che viene fornito via email, per consentire il conteggio dei partecipanti per validare il Guinness dei Primati. Una volta registrati, gli iscritti potranno accedere al proprio settore e cercare il cartello che reca il numero del proprio gruppo. Guarda il video-tutorial qui

Alle 18 l’evento vero e proprio

In occasione del momento del primo record da Guinness, i partecipanti saranno disposti su due file, una interna e una esterna: ognuno avrà di fronte la persona che dovrà abbracciare. Al via partirà l’abbraccio, che dovrà essere fraterno e di dieci secondi di durata: sarà necessario proseguire nell’abbraccio fino al segnale di stop, altrimenti il record potrà essere invalidato.

Al termine dell’abbraccio ci si rimette in posizione: entrambe le file si dovranno rivolgere verso Bergamo Alta. La fila interna si accoscia, come nelle foto delle squadre di calcio. La fila esterna avanza e ognuno abbraccia il suo vicino per le spalle. Dei cameramen registreranno tutti i gruppi e realizzeranno la foto di gruppo più grande del mondo.

Sarà poi il momento di rimettersi in posizione. Manca il record conclusivo dell’abbraccio a staffetta più lungo del mondo. Il primo di ogni fila di ogni settore abbraccerà la persona alla sua sinistra: darà il via così a una serie di abbracci, rapidi, ma veri e calorosi.

Per informazioni ed iscrizioni: http://www.visitbergamo.net/it/abbraccio-delle-mura


Bombe d’acqua, «così Bergamo può limitare i danni»

grandine maltempo bergamoLe forti precipitazioni sempre più frequenti, e i danni conseguenti, non possono più essere catalogati come semplici episodi. Se è vero che fanno parte di un cambiamento climatico globale, non significa però che anche al livello locale non si possa trovare qualche contromisura per limitare gli effetti negativi.

È quanto propone Legambiente di Bergamo in una lettera inviata al sindaco e alla giunta del Comune di Bergamo, con una serie di suggerimenti che non necessitano di «grandi stravolgimenti». «Allagamenti, strade bloccate, incidenti, tombini che esplodono, proprietà danneggiate… la lista delle conseguenze sulla nostra città è lunga senza, fortunatamente, situazioni così gravi come è successo da altre parti», scrive Nicola Cremaschi per il circolo cittadino. E mentre in provincia c’è chi sta pensando di chiedere lo stato d’emergenza, l’associazione ambientalista porta in primo piano la prevenzione.

«Interventi di rinaturalizzazione della Morla – elenca Legambiente -, del Tremana, dei Rioli, di deimpermeabilizzazione dei suoli, di completamento e risistemazione dell’impianto fognario, di creazione di rain garden. Un’azione ambientale forte sulle scelte urbanistiche ed edilizie che permettano, nel giro di pochi anni, mettendo in sinergia sforzi pubblici e privati, di migliorare la capacità del nostro territorio di sopportare queste manifestazioni naturali».

«Per iniziare a dare un segnale non è necessario procedere con grandi stravolgimenti – sottolinea la comunicazione -, è sufficiente che nella strumentazione a disposizione dell’Amministrazione comunale (Regolamenti, Norme Tecniche) venga dato più spazio al costruire sostenibile, proprio finalizzato all’ottica di riduzione di suolo impermeabile e di compensazione a fronte di tale perdita. Strumenti che già nei singoli progetti dovrebbero essere applicati come prassi quotidiana: pensiamo ad abitazioni e box con tetti verdi, opere di urbanizzazione come strade che favoriscano il deflusso delle acque meteoriche verso aree verdi drenanti create (e non monetizzate) piuttosto che riversarsi nella pubblica fognatura, vasche di raccolta delle acque piovane che possono essere usate anche per irrigare i giardini e gli spazi verdi quando serve, etc.. Sono numerose le tecniche e gli accorgimenti oggi disponibili ed alla portata di tutti, senza grossi investimenti da parte dei privati, da applicare anche a quei piccoli interventi (pubblici e privati) che rappresentano poi la stragrande maggioranza delle trasformazioni sul nostro territorio».

«Pensiamo che sia una prospettiva diversa, un modo di pensare il progetto più ad ampio raggio, l’unica strada a fronte degli eventi spiacevoli di questi ultimi giorni – conclude Cremaschi -. Agire prima, a monte, dare le regole affinché tutti, Amministrazione pubblica in primis quando progetta strade e aiuole, possano applicarle e porsi nell’ottica di un costruire sostenibile».


Bergamo, tutto pronto per la notte di shopping e ballo

bergamo balla 2È l’ora del debutto. Slittata per via delle incerte condizioni meteo, la prima delle quattro notti bianche dell’estate 2016 nel centro di Bergamo sarà giovedì 23 giugno nella consolidata formula che vede le strade chiuse al traffico (dalle 19.30 alle 24.30), negozi aperti e tanta animazione.

Per il primo appuntamento, la manifestazione organizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con il Distretto urbano del commercio riprende i temi del ballo e della danza, che già lo scorso anno erano stati al centro delle serate. Sotto l’insegna “Bergamo Balla” numerosi gruppi di danza e scuole trasformeranno piazze e vie in palcoscenici e piste da ballo, costellando la passeggiata di diverse performance e offrendo la possibilità di cimentarsi in prima persona in passi e coreografie.

Sarà possibile scegliere tra musica hip hop, danze popolari e tradizionali, spazi riservati al tango e alla milonga, dimostrazioni di ballo latino americano.

Largo Medaglie d’oro sarà dedicato alle etniche, in via Paglia si esibiranno gruppi di danza boliviani con i loro variopinti costumi, in via Tiraboschi e via Zambonate sarà il turno dei balli latino americani, al Quadriportico del tango argentino e flamenco, mentre sul palco installato davanti a Palazzo Frizzoni c’è un programma densissimo di esibizioni offerto da ben 13 scuole di danza e di ballo.

Al menù si aggiungono le attività di animazione e intrattenimento realizzate da commercianti ed esercenti, scatenando il proprio spirito di iniziativa e la propria fantasia. In largo Rezzara, ad esempio, hanno organizzato il Dj Set Vinnie Barbarino, in Largo Porta Nuova, presso l’Hotel Cappello d’Oro, il concerto live di due giovani band e poi rinfreschi, aperitivi, bolle di sapone, esposizioni, sfilate e street food.

Anche per il 2016 saranno attivi spazi di somministrazione a cura di associazioni di volontariato (Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia) con lo scopo di sostenere raccolte fondi in sostegno a fragilità sociali.

Le altre serate previste per la manifestazione saranno, sempre di giovedì, il 7 luglio (quando la festa sarà anche in Borgo Palazzo), il 21 luglio e l’8 settembre.

IL PROGRAMMA

Danza e ballo

PALCO PIAZZA MATTEOTTI (DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP)
  • Accademia Arte Bergamo
  • Americana Exotica
  • Ambra Fassari
  • Ambra Bellydance
  • C.s.c. Anymore- corsi hip hop di Silvia Iacono
  • C.s.c. Anymore – Erica Natali cor. Serena Marossi
  • Je Danse
  • Liceo coreutico Antonio Locatelli
  • Modern Ballet
  • On Stage
  • Pavlova International Ballet School
  • Scuola di danza Dshine
  • Studio danza Attitude
LARGO MEDAGLIE D’ORO  (MUSICA E DANZE ETNICHE)
  • Radio Italia Network
  • Harem Danza
VIA PAPA GIOVANNI (DANZE POPOLARI)
  • La Compagnia Del Re Gnocco
VIA TIRABOSCHI  (LATINO AMERICANO)
  • Latin Space
VIA ZAMBONATE (LATINO AMERICANO)
  • Es Pujols
QUADRIPORTICO DEL SENTIERONE (TANGO E MILONGA)
  • Csc anymore – Davide Mosconi
  • Tango tambien
  • Tangolpe
  • Ass. Cult. Tangobergamo el ultimo tren
  • Mitica milonga- anna maria rota
  • Tango pasion
  • Scuola di tango argentino bruno calvo e elena precise rota
VIA PAGLIA  (DANZE DAL MONDO)
  • Associazioni Boliviane

Somministrazione

PIAZZA MATTEOTTI (dalle 20.30 alle 24)
  • Associazione Paolo Belli per la lotta alla leucemia e altre patologie

Aggiornamenti costanti sul sito www.bergamoballa.it e sulla pagina FacebookBergamoballa