Borgo Palazzo si prepara alla festa e “brinda” ai nuovi negozi

È scattato il conto alla rovescia per la Festa del Borgo, l’appuntamento clou dell’Associazione Botteghe di Borgo Palazzo, che riempie la strada di eventi e accende i riflettori sui protagonisti della vita commerciale.

L’ottava edizione è in programma domenica 25 settembre dalle 10 alle 20 sul tratto che va dal cavalcavia all’incrocio con via Camozzi, un chilometro e mezzo che sarà chiuso al traffico e si riempirà con cinque palchi tra musica, acrobazie e magia, 400 mq di gonfiabili (anche per gli adulti!), giochi e intrattenimento per i bambini, sport, 60 punti street food e, naturalmente, i 200 negozi del borgo aperti con promozioni dedicate.

festa-borgo-palazzo-2Da non perdere le strabilianti performance dell’acrobata austriaco Walter Moshammer, che si esibirà in piazza Sant’Anna in due spettacoli, e l’esperienza sensoriale del caffè al buio. Dalla collaborazione con ArtiLab, il progetto dei Giovani di Confartigianato Bergamo che ha recuperato il locale sfitto al numero 93 realizzando un laboratorio artigiano interattivo, saranno proposte attività didattiche per bambini e adulti ispirate ai mestieri artigiani.

«La festa è il momento più importante per la nostra associazione – evidenzia il presidente Nicola Viscardi -, la giornata che invita a riscoprire il borgo e i suoi negozi. È però parte di un percorso più ampio che stiamo portando avanti con il direttivo, che punta al coinvolgimento e alle sinergie per rilanciare l’attrattività e la vivibilità dell’area». «Dal punto di vista commerciale il trend è positivo – rileva -, nell’ultimo anno le nuove aperture sono state almeno sei e di attività diverse, spesso originali. Come il negozio Ballons & Bonbons, specializzato negli allestimenti con palloncini e caramelle, Mamey senza glutine in viale Pirovano, la focacceria La Fugassa, l’abbigliamento Jennifer Couture, il negozio di arredamento Elisa Gatti negli spazi dell’ex gioelleria Salvi e la riapertura della gelateria nell’area di piazza Sant’Anna».

Riaccendere le vetrine sfitte è, in effetti, uno dei temi principali sui quali le Botteghe stanno lavorando. «Proprio nel nostro borgo – ricorda Viscardi – è partito, a gennaio di quest’anno, il progetto pilota Open Doors con Comune, Duc e Confartigianato. Non si può affermare che le nuove aperture siano una diretta conseguenza di questa esperienza, ma di certo un po’ di attenzione sull’argomento l’abbiamo portata. Che si tratti di una linea di azione strategica lo stanno confermando, del resto, anche Comune e Regione che con il bando Sto@ vuole agire proprio sui negozi sfitti».

mappe-tattili-borgo-palazzoLe sinergie e le collaborazioni renderanno anche il borgo più facilmente accessibile alle persone non vedenti. Sabato 24, “vigilia” della festa, saranno installate agli incroci semaforici le mappe tattili realizzate dagli studenti dell’Abf di Trescore in collaborazione con ArtiLab ultilizzando la stampa in 3D. L’iniziativa avrà un battesimo ufficiale alle ore 16 all’incrocio con viale Pirovano, alla presenza dell’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni, del presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi Claudio Mapelli, del presidente dei Giovani di Confartigianato Bergamo Diego Armellini e della campionessa di nuoto paralimpiaca e mondiale Maria Poiani, che vive in Borgo Palazzo.


Nuove aperture a Bergamo. «Dopo principesse e cucine stellate, ecco la mia Osteria»

Nato sulle ceneri del ristorante Al Pitentino, che a sua volta aveva rimpiazzato lo storico indirizzo cinese del Bambù, lo scorso mese ha inaugurato, a due passi dal Palasport cittadino, un nuovo locale da tenere sott’occhio. Si chiama N.O.I, con un acronimo che, secondo il volere dei due proprietari, cela la filosofia di una Nuova Osteria Italiana, ma, in qualche modo, anche la volontà da parte della coppia di voler presentare una cucina personale e libera da schemi, dettata dal mood del momento e dal piacere di stare a tavola senza eccessive complicazioni intellettuali da dover soddisfare.

Eppure, a incuriosire sono proprio le vicende professionali messe in fila nel recente passato dal cuoco ventinovenne Tommaso Spagnolo, che in quest’avventura ha coinvolto il quasi coetaneo Guido Gherardi (30 anni, anche lui bergamasco), esperto di ospitalità e gestore, in passato, di un bed&breakfast a Bergamo. La passione per la cucina, da parte di Spagnolo, ha radici lontane nel tempo, ma non è legata alla storia di una famiglia di ristoratori. «Tutto è nato perché poco più di una decina di anni fa mi divertivo a cucinare per gli amici – ricorda oggi sorridendo – e proprio da quelle serate è nata l’idea di farla diventare una vera e propria professione. La prima esperienza significativa è stata da Frosio, ad Almé, ma poi sono passato anche da Il Saraceno a Cavernago e alla Cantalupa, dai Cerea, mentre iniziavo a frequentare i corsi della Scuola gastronomica a Colorno. In seguito, dopo aver conosciuto un po’ della cucina d’eccellenza che si poteva avvicinare in provincia di Bergamo, ho pensato che valeva la pena di fare esperienze in giro per l’Italia e all’estero. Prima sono stato dalla grande Valeria Piccini, a Montemerano, alla corte di una donna sanguigna dalla quale ho imparato soprattutto il valore della tradizione e della terra. E dalla quale mi diverto a tornare quasi ogni anno per assaggiare i suoi piatti e riprovare quelle sensazioni. Poi, si è presentata l’occasione di svolgere la mansione di cuoco privato per Marie Chantal Miller, la principessa della corona di Grecia e la moglie di Paolo di Grecia. E questa è stata un’esperienza decisamente unica, con base nel quartiere di Chelsea a Londra, ma sempre in giro per il mondo, con molti viaggi a spezzare la monotonia, tra Bahamas e Gstaad, tra Vip, politici attori e teste coronate. Come quella volta che ho preparato i gamberi in tempura per Uma Thurman».

Tra sfizi concessi solo agli ultraricchi e una vita da girovago però il cuoco bergamasco ben presto si rende conto che gli manca la tensione di una cucina vera: «Fare il cuoco di famiglia può essere molto divertente, perché a quei livelli non ti manca nulla. E tutto ti viene concesso tra mille stravaganze e nessun limite di spesa. Però va detto che manca l’atmosfera, manca la sensazione di far parte di una vera brigata. Così ho deciso dopo un anno di cambiare, pur fermandomi sempre a Londra, ma al Dinner, da Heston Blumenthal, per assaporare l’energia pulsante di una grande cucina stellata e di uno dei migliori ristoranti della lista dei 50 Best Restaurants of the World. Anche qui sono rimasto per dodici mesi prima di andare a New York da Daniel Humm al celebre Eleven Park Madison, come chef di partita alle carni e al pesce. Quest’ultima rimane la più recente tappa lavorativa, anche perché sapevo che nel mio destino prima o poi ci sarebbe stato il ritorno a Bergamo, ma è stata anche una delle più significative. Mi viene in mente, tanto per dire, dell’incontro con Ferran Adrià, il mito della cucina dei giorni nostri».

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A Bergamo, invece, Tommaso Spagnolo si presenta con uno stile che solo a tratti mostra delle sue scorribande negli stellati. In realtà c’è una forte attenzione nella scelta della materia prima (in parte anche locale) più che in quella delle tecniche di cottura o nell’estetica del piatto capaci di sbalordire. «Ora che finalmente ho il mio ristorante – rivela con schiettezza il cuoco – vedo il lavoro come puro divertimento, non certo come strumento per arrivare a dei riconoscimenti da parte di guide e di addetti ai lavori. La mia idea è quella di una cucina molto semplice, quasi convenzionale, con una spesa accessibile per il cliente e che rimane vicina più o meno ai 50 euro. In fin dei conti, vorrei mettere al servizio di un’osteria contemporanea i frutti delle esperienze maturate, ma senza eccessi e sensazionalismi. Certo, in futuro voglio fare anche un po’ di ricerca nel piatto, ma non va dimenticato che il ristorante N.O.I è ancora giovane, ha appena aperto e vuole sempre dare certezze alla sua clientela, senza voler essere arrogante o pretenzioso. Non si può certo paragonare alle cucine che ho visitato in passato. A Londra, per dire, c’è sempre una competizione incredibile, anche interna al ristorante, tra chi lavora, per emergere e farsi valere. Perché parliamo di brigate con trenta persone che lavorano a stretto contatto ogni giorno. Qui invece, per i quaranta coperti che offriamo mi accontento di poco, almeno per ora. Mi basta un aiuto cuoco in cucina e un lavapiatti. In qualche modo l’Osteria moderna è anche un’idea presa in prestito da altri cuochi italiani, come Scabin e Oldani. O perfino stranieri, come nel caso di Inaki Aizpitarte con il suo bistrò parigino».

Il menù al Noi cambia molto spesso, quasi giornalmente per alcuni piatti, ed è una scelta dettata da esigenze di food cost e da quello di buono che offre il mercato del fresco. In questi giorni capita di trovare le Mezze maniche di grano duro al ragù di cortile con funghi porcini, la Guancetta di maiale iberico con senape, salsa verde e gnocchetti, oppure la Vellutata di zucchine e mentuccia con ricotta profumata al limone o le Lumache, tra Bergamo e la Borgogna. Piatti che, oltretutto, qui si possono abbinare anche ai cocktail, come ormai accade spesso nei ristoranti alla moda.

ristorante-noi-bergamo-2Ristorante N.O.I

via Pitentino, 6
Bergamo
Tel. 035.237750
www.NOI-restaurant.it


Borgo San Leonardo fa festa con il busker festival

bergamo buskers festival 2016Scalda i motori il BergamoBuskers Festival. Sabato 10 e domenica 11 settembre è in programma la quarta edizione della manifestazione nata dalla volontà dell’Associazione per il Borgo San Leonardo di animare le vie del centro storico di Città Bassa e riscoprire le antiche arti di strada.

Per due giorni, via San Bernardino, via Moroni, largo Cinque Vie, Piazza Pontida, via Zambonate e via San Lazzaro – sotto la direzione artistica di Marco Pesce – diventano palcoscenico per le performance di acrobati, trampolieri, giocolieri, maghi e illusionisti, artisti del fuoco, musicisti, equilibristi e molti altri ancora.

Quattordici postazioni che vedranno alternarsi spettacoli ogni ora a creare «un’atmosfera d’incanto per chiudere l’estate con un tocco di poesia», come sintetizzano i promotori.

Gli appuntamenti prenderanno il via alle 18 di sabato e proseguiranno fino alle 24. Domenica, invece, l’orario sarà esteso dalle 10 alle 20 e l’intera mattina sarà dedicata in modo particolare alle famiglie e ai più piccoli, con laboratori, giocoleria, dimostrazioni di danza, caricaturisti, truccabimbi e altre attività.

Completano l’intenso programma numerosi momenti musicali, che spaziano dalla polifonia rinascimentale alla musica popolare brasiliana, fino ad arrivare al dub. Senza dimenticare la partecipazione straordinaria di Franz Cancelli e delle sue maschere, che renderanno omaggio a “La Strada”, capolavoro di Federico Fellini.

busker borgo san leonardoTra i momenti speciali da segnalare, sabato alle ore 21, al Caffè letterario Macondo (via Moroni 16), il Festival avrà l’onore di ospitare il poeta cheyenne Lance Henson, una delle grandi voci della letteratura americana contemporanea. Con lui sarà presente anche il geopoeta Davide Sapienza, che leggerà “Il durante eterno delle cose”, raccolta di versi dedicata allo stesso Henson di cui Sapienza è traduttore.

Domenica alle ore 19, invece, presso il punto 5 (intersezione fra via Moroni e via S. Bernardino in Largo Cinque Vie), un Galà di chiusura vedrà tutti gli artisti avvicendarsi nel medesimo spazio per un maxi show.

L’evento permette di vivere e far conoscere il Borgo, compresi i suoi locali e le attività commerciali, spesso giovani, curiose ed innovative. Chi sceglie di fare un giro già in questi giorni potrà acquistate nelle botteghe i biglietti della lotteria che mettono in palio buoni spesa di diverso valore da utilizzare nei negozi e negli esercizi della zona. I biglietti potranno essere acquistati anche durante il Festival all’Info Point. L’estrazione si terrà al termine della manifestazione, l’11 settembre, presso il punto 5.


Negozi sostenibili, al via le iscrizioni al marchio camerale

losono-sost.jpgA settembre suona la campanella delle lezioni anche per i negozi e le attività artigiane del settore alimentare che vogliono migliorare e valorizzare la propria anima “green”.

È in partenza infatti la quarta edizione del progetto “Sono Sostenibile”, promosso da Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo e realizzato in collaborazione con il sistema associativo locale. L’iniziativa si rivolge ai negozi di vicinato (con superficie di vendita fino a 150 mq nei Comuni fino a 10.000 abitanti e con superficie di vendita fino a 250 mq nei Comuni con oltre 10.000 abitanti), ai pubblici esercizi e alle attività artigianali del settore alimentare con vendita al pubblico di Bergamo e provincia. Vuole fornire, attraverso un percorso formativo in tre incontri, suggerimenti e spunti per migliorare la sostenibilità ambientale della propria attività.

Le imprese interessate possono aderire compilando la scheda di adesione scaricabile a questo link, entro venerdì 16 settembre.

Al termine del progetto, le aziende che saranno giudicate sostenibili in base alle misure realizzate nella propria attività otterranno il marchio di qualità camerale “Sono Sostenibile”, con validità per il 2017. Alle insegne sarà garantita visibilità attraverso vari canali, tra i quali il sito internet della Camera di Commercio, che avrà una sezione dedicata alle imprese green e alle azioni messe in atto da ciascuna (www.bg.camcom.gov.it/sonosostenibile/it). Sarà inoltre distribuito materiale promozionale (brochure, vetrofania ed espositore) utile a diffondere anche verso la clientela buone prassi e comportamenti “sostenibili”.

 


Terremoto, colpite 120 attività commerciali. Dall’Ascom una raccolta fondi per farle ripartire

Sono 120 le attività commerciali colpite dal terremoto. È la stima fatta da una delegazione di Confcommercio, guidata dal vice presidente Renato Borghi, dal direttore generale Francesco Rivolta e dal presidente di Confcommercio Rieti Leonardo Tosti, in un sopralluogo nelle zone colpite dal sisma.

confcommercio terremoto riunionePer sostenere le popolazioni e aiutare la ripresa sociale ed economica dei comuni messi in ginocchio dalla catastrofe, anche l’Ascom di Bergamo, insieme alle proprie federazioni di categoria, aderisce e promuove la raccolta fondi avviata da Confcommercio Imprese per l’Italia a favore delle popolazioni e delle imprese colpite dal terremoto.

La sottoscrizione è libera e volontaria. I versamenti dovranno essere effettuati attraverso bonifico bancario sul conto corrente: Fondazione Giuseppe Orlando IT 45 K 08327  03247 000000000159 presso Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag. 132 – Piazza G. G. Belli, 2 – 00153 Roma. Le somme raccolte saranno utilizzate, in accordo con la stessa Confcommercio delle zone colpite, le istituzioni locali e la Protezione Civile, per dare assistenza immediata alla popolazione, anche in riferimento alle famiglie di imprenditori in particolare disagio per i danni subiti a seguito del terremoto.

«È un dramma nel dramma – dice Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. Il terremoto, oltre ad aver duramente colpito la comunità, ha causato danni devastanti alle imprese che lavoravano in quelle zone azzerando il tessuto economico e sociale. La sottoscrizione costituisce una opportunità condivisa per una fattiva e concreta opera di solidarietà comune. Invitiamo a contribuire con generosità tutti gli imprenditori del terziario e tutti i cittadini che lo vogliano».

 


Terremoto, raccolta fondi anche a Notti di Luce

notti di luce

In occasione degli spettacoli del 31 agosto e dell’1, 2, 3 settembre la Caritas Diocesana di Bergamo sarà presente a Notti di Luce per una raccolta fondi destinati alle popolazioni del centro Italia colpite dal grave sisma del 24 agosto. Il pubblico di Notti di Luce potrà così sostenere l’impegno della Caritas nella gestione dell’emergenza terremoto. Sarà inoltre possibile contribuire all’iniziativa della Caritas nei seguenti modi:

  • Offerte consegnate direttamente presso la sede della Caritas Diocesana Bergamasca (ufficio amministrativo) in via del Conventino, 8 a Bergamo (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18)
  • Bonifico Bancario a favore della Caritas Diocesana Bergamasca – via Conventino, 8 – 24125 Bergamo sul conto corrente Credito Bergamasco – Gruppo Banco Popolare – Fil. Bergamo Malpensata – IBAN n. IT69E0503411105000000006330 – Indicando la causale “Terremoto Centro Italia”
  • Versamento sul conto corrente postale n. 11662244, intestato a Caritas Diocesana Bergamasca, via del Conventino, 8 – 24125 Bergamo, indicando la causale “Terremoto Centro Italia”.

Mercoledì 31 agosto, alle ore 21, Notti di Luce torna in un luogo da anni divenuto consueto, la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, con lo spettacolo “Oreste Castagna e Gianluigi Trovesi raccontano fabula” con Oreste Castagna, narratore, Gianluigi Trovesi, clarinetti e sax alto, Marco Remondini, violoncello, electronis, Fulvio Maras, percussioni, e la partecipazione di Silvia Barbieri, attrice, e Mino Carrara, voce.

Si tratta di una produzione originale sulle favole di Esopo firmata da Oreste Castagna e Gianluigi Trovesi. Lo spettacolo contiene, nel suo significato più intimo, rimandi etici e sociali. In scena un attore e un’attrice grillo parlante, mentre una voce lancia alcune suggestioni incentrate sui temi della virtù e dei vizi ed ispirate agli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova.

Contestualmente continua all’esterno della Basilica di Santa Maria Maggiore la proiezione del nuovo videomapping di Adriano Merigo. Si tratta di un vero e proprio filmato in animazione che racconta la storia dell’edificazione della Basilica di Santa Maria Maggiore dalle origini ai giorni nostri. Il videomapping dialoga attivamente con la facciata romanica della basilica rendendo vivi i particolari architettonici e materici portando all’esterno diverse affreschi e quadri contenuti all’interno della chiesa. Il lavoro è il risultato di un’attenta ricerca realizzata da Merigo in collaborazione con l’architetto Domenico Egizi sulla base dei documenti storici custoditi dalla Fondazione Mia. Contestualmente ad Astino saranno proiettati i videomapping delle edizioni precedenti di Notti di Luce. Le proiezioni proseguono fino al 4 settembre.

Giovedì 1 settembre, invece, si esibirà al Quadriportico il noto cantante di origini israeliane Sagi Rei, mentre venerdì, sempre alle ore 21 al Quadriportico, sarà la volta del poliedrico Massimo Lopez che, in compagnia della Jazz Company di Gabriele Comeglio, spazierà tra canzoni, imitazioni e gag comiche. Sabato 3 settembre al Quadriportico alle ore 21, Trovesi presenterà il nuovo disco Mediterraneamente appena registrato in questi giorni.

Tutti gli eventi di Notti di Luce sono ad ingresso libero. www.nottidiluce.com


Attente al risparmio ma più ottimiste, le famiglie bergamasche al rientro dalle ferie

Bergamaschi campioni lombardi nel gestire i conti di casa e risparmiare, ma anche più ottimisti verso il futuro rispetto ad un anno fa.

Alla ripresa delle attività economiche dopo la pausa estiva l’indagine “Famiglie e consumi” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere offre un quadro più sereno rispetto a fabbisogni e destinazione di spesa, ma evidenzia anche che l’attenzione a non sprecare e a limare il superfluo è ormai una costante.

La fotografia è stata scattata a luglio e rispetto alla medesima rilevazione effettuata l’anno precedente segnala un innalzamento della quota delle famiglie lombarde che riescono a risparmiare, salita al 23% dal 12%. A ciò si aggiunge il 65% delle famiglie che invece va in pareggio, mente il 9% ha dovuto attingere ai risparmi e il 3% indebitarsi. A Bergamo la percentuale di chi riesce a mettere da parte qualcosa è maggiore, il 32%, valore più alto tra tutte le province rilevate. Cala, di conseguenza, quella di chi chiude il bilancio domestico in parità (57%), è leggermente inferiore il dato di chi preleva dai propri risparmi (8%) e uguale alle media regionale quello di chi si indebita (3%).

La leva su cui i bergamaschi preferiscono agire per risparmiare è la riduzione degli sprechi, in particolare quelli alimentari, attuata dal 40% degli intervistati, seguita dalla rinuncia ad alcune uscite a cena, in pizzeria o consumazioni al bar (32%), cui fa da contraltare la scelta di passare più tempo libero in casa o da amici e parenti (15%). Un buon 26% ha anche dichiarato di fare più attenzione ai consumi di elettricità, riscaldamento e telefono. Il 27% non ha invece modificato le proprie abitudini, il 7% ha preferito riparare anziché sostituire abiti, elettrodomestici e mobili, la stessa percentuale di chi ha deciso di usare meno l’automobile.

A questo si accompagna uno sguardo più positivo sul futuro. È infatti salita dall’8 al 12% la quota dei lombardi che vedono la propria situazione economica in miglioramento per l’anno che verrà. A Bergamo il dato è del 13%, contro il 74% di chi prevede una situazione invariata e l’ancora significativo 14% di chi pensa andrà peggiorando.

L’indagine si sofferma anche su un aspetto critico come i costi sanitari. A questo riguardo il 65% dei bergamaschi afferma di aver speso come prima, ma l’11% ha rinunciato alle cure dentistiche, il 9% alla prevenzione e il 5% ad altre visite specialistiche. Il 9% ha invece speso di più per la salute.


Commercio, turismo e servizi: a Bergamo 135 attività in più

Crescono le attività del terziario a Bergamo e in provincia. Nel secondo trimestre sono 135 in più rispetto al primo trimestre 2016.

Lo dice l’analisi dell’Ascom di Bergamo sui dati relativi alle aperture e chiusure delle insegne del commercio, della somministrazione, della ricettività e dei servizi. Dalla ricerca risulta che nel periodo compreso tra aprile e giugno 2016 hanno aperto 383 imprese del terziario, mentre le chiusure sono state 248.

L’andamento ha segno “più” in tutti i settori. Nei pubblici esercizi hanno aperto 85 tra bar, ristoranti e alberghi (per un saldo positivo di 37 unità), nei servizi le nuove attività sono state 94 (+15), nel commercio alimentare 46 (+14). L’incremento maggiore è stato nel comparto “non alimentare”, dove hanno aperto 108 attività (+42), mentre tra gli ambulanti le nuove iscrizioni sono state 50 (+27).

Per quanto riguarda le aree, tutte le zone della provincia hanno registrato un segno positivo, ad eccezione del raggruppamento “Valle Brembana e Imagna” dove aperture e chiusure sono andate in pareggio: sono nate 12 nuove e altrettante hanno abbassato la saracinesca. A Bergamo hanno aperto 76 attività (+24), nell’hinterland 68 (+18), nella Bassa bergamasca 76 (+27), in Valle Seriana e Scalve 48 (+15), nell’Isola Bergamasca 51 (+23), in Val Cavallina 30 (+15), in Valcalepio 22 (+13).

«I dati evidenziano la vitalità del terziario, con un aumento della natalità, che conferma quanto già rilevato nel trimestre precedente. Si stima che entro fine 2016 nasceranno 1.500 imprese, il 7% del numero complessivo di attività del terziario bergamasche, e ne moriranno circa 1.200 – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. È un turnover molto alto che ha elementi positivi e negativi. Tra i positivi il fatto che il terziario resta uno sbocco occupazionale. Analizzando i profili emerge che chi apre oggi un’attività è per lo più giovane o over 50; tra i giovani c’è un’alta scolarità e un’attenzione e una propensione alle tecnologie. Tra gli aspetti negativi ci sono la scarsa competenza di tipo imprenditoriale e la poca conoscenza del settore merceologico di riferimento. Manca inoltre per l’imprenditore un periodo di avviamento e di affiancamento. Questi fattori, uniti al fatto che i consumi sono al palo, possono mettere in difficoltà le nuove imprese e sono la causa dell’alto turnover, che risulta essere il doppio di quanto accadeva negli anni Novanta. Formazione, assistenza e accompagnamento diventano le chiavi strategiche per la crescita delle nuove attività imprenditoriali».


Turismo Bergamo, «più connessione tra città e provincia»

Si è insedlogo turismo bergamoiato questa mattina in Camera di Commercio il Consiglio d’Amministrazione di Turismo Bergamo. La riunione, svoltasi nella Sala Giunta dell’Ente camerale, ha nominato come amministratore delegato Christophe Sanchez, capo di gabinetto del Comune di Bergamo.

Il Cda, nella sua prima riunione, ha delineato inoltre le linee future di Turismo Bergamo, che a breve prenderà nome di Visit Bergamo.

«L’insediamento del Cda è avvenuto in Camera di Commercio per segnalare l’importanza che il turismo riveste per il nostro ente camerale, che continuerà a riservare un’attenzione particolare al settore – afferma Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. L’Agenzia nei prossimi tre anni vuole creare un coordinamento ancora più stretto tra città e comuni della provincia e dare vita ad una connessione con le principali realtà presenti sul territorio: Aeroporto, Polo Fieristico, Università e enti culturali. L’obiettivo è quello di offrire al visitatore un’immagine non frammentata del territorio di Bergamo e per far questo abbiamo creato un Cda con figure che hanno un’alta competenza nel settore del marketing, della comunicazione e del turismo, a partire dall’amministratore delegato a cui viene affidato il compito di ideare, progettare e realizzare le migliori azioni di promozione dell’intera nostra provincia».

Il Cda di Turismo Bergamo è composto, oltre che dal presidente Trigona e da Sanchez, da Leda Canfarelli, esperta di marketing e comunicazione, Giuseppe Venuti, responsabile del settore turismo della provincia di Bergamo e giornalista, Sara Riva, sindaco di Gromo designata dai Consorzi turistici della provincia.


Distretto di Curno, 90 negozi sfitti in cerca di rilancio

curno piazza papa giovanni e chiesa parrocchiale

Nel Distretto del commercio dei Colli e del Brembo, in particolare nei Comuni di Curno, capofila, Almè, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Sorisole e Villa d’Almè ci sono 90 negozi sfitti contro 700 tra bar, ristoranti, take away e negozi di vicinato attivi. Ovvero l’11,4% del totale (786 attività). Lo indica la rilevazione effettuata dal Distretto stesso che ha voluto fotografare la situazione commerciale, le dinamiche e le criticità per poter impostare meglio le iniziative di rilancio.

Con 25 locali sfitti contro 120 attività di piccolo commercio attive (pari al 17,2% del totale di 145 esercizi), Almè è in cima alla classifica dei paesi dell’area con maggiori serrande abbassate. Lo segue Paladina, con 10 negozi sfitti (16,9% del totale) contro 49 insegne attive, mentre il rapporto più favorevole lo si registra a Villà d’Almé, dove i locali liberi sono 10 (8,1% del totale) contro i 113 operativi. Attorno al 10% la media negli altri Comuni, con Curno che ha 15 vetrine vuote contro 141 in attività, Mozzo (10 contro 91), Ponteranica (7 contro 70), Sorisole (10 contro 113).

L’analisi, effettuata presso i Comuni, indica anche che in 7 casi su 10 la “desertificazione” è concentrata in determinate vie e che il fenomeno non è recente, ma dura da oltre cinque anni a questa parte. Il 71,4% degli intervistati giudica la situazione critica, mentre per la percentuale restante non ci sono motivi di preoccupazione.

Per quanto riguarda l’andamento dei settori, le chiusure hanno riguardato in maniera più intensa la somministrazione e i servizi, in seconda battuta il commercio non alimentare e solo marginalmente quello alimentare. Tra le nuove aperture, inoltre, il turn over è generalmente ampio.

La ragione che porta alla chiusura emerge chiaramente: la redditività insufficiente, soprattutto per il calo delle vendite, motivazione indicata da tutti i Comuni e che influisce mediamente per il 53,3%. Seguono la decisione dei figli di non proseguire l’attività, una nuova destinazione dell’immobile, una redditività insufficiente a causa dei costi di locazione e delle tasse e, infine, la ricerca di affitti più convenienti. I Comuni hanno anche indicato le maggiori richieste, lamentele e proposte ricevute negli ultimi cinque anni dai commercianti. In tutti è emerso il problema dei parcheggi, che si tratti di numero insufficiente o di regolazione, seguito da quello dell’accessibilità e della viabilità, dalla richiesta di maggiori eventi ed attività di animazione, dal problema della sicurezza. Meno frequenti le lamentele su tasse, caro affitti e zone a traffico limitato o pedonali.

«Con questa indagine, realizzata da TradeLab – evidenzia Roberto Ghidotti, coordinatore dei Distretti per l’Ascom di Bergamo – il Distretto è voluto andare più a fondo nelle proprie attività, scattando una mappa precisa di un fenomeno che sta investendo tutti i centri urbani, quello dei negozi sfitti, per il quale si è alla ricerca di soluzioni, come dimostra il bando innovativo della Regione sul franchising, che però riguarda le aree cittadine». «L’analisi effettuata nel distretto dei Colli e del Brembo fa parte di quel salto di qualità al quale sono chiamati oggi i distretti, che non possono più limitarsi ad organizzare e coordinare manifestazioni ed eventi, ma possono dare un indirizzo alle politiche commerciali di un’area. Oggi abbiamo i numeri e la distribuzione dei locali commerciali sfitti nel Distretto dei Colli e del Brembo ed anche una lista delle principali cause che portano alla chiusura e alla mancata riapertura, un passo fondamentale per impostare iniziative di rilancio, magari anche innovative».