«Per superare la crisi ci stiamo dando da fare e arriva pure qualche risultato, ma contro politica e burocrazia dobbiamo arrenderci». La denuncia di Mauro Dolci, presidente provinciale della Fiva, la Federazione dei venditori ambulanti, nel corso dell’assemblea dell’Ascom è precisa e dettagliata.
Basta scorrere le tappe che dal 2006 ad oggi la categoria ha dovuto affrontare a seguito dell’approvazione della direttiva Bolkestein sul libero mercato dei servizi. «Il recepimento in Italia è avvenuto nel 2010 – ha ricordato -, è seguita una discussione impegnativa durata due anni per arrivare all’intesa Stato-Regioni che tutelasse le attività già avviate e poi cinque anni per l’adeguamento. E a pochi mesi dalla scadenza cosa succede? I politici hanno pensato bene di dare ascolto a qualche movimento di piazza e siamo di nuovo nel caos. Con il decreto Milleproroghe il termine per i rinnovi slitta al 2019 e ci troviamo di nuovo in una fase transitoria e così le aziende non investono più e il loro valore cala drasticamente. Senza contare che ora si pensa anche a modifiche all’intesa…».
Sul piano locale l’approccio è considerato simile. «Per il mercato della Malpensata, il più importante appuntamento della città e della provincia – ha evidenziato Dolci -, ci aspettavamo una programmazione seria. D’accordo l’esigenza di rinnovare il parco ma occorreva prima di tutto pensare al mercato. Ora ci si chiede di spostarci, sacrifici ne possiamo fare ma a patto che dietro ci sia una linea chiara che ci dia prospettive e ci metta in grado di lavorare»