Nasce Assonidi, la rappresentanza Ascom di asili da 0 a 6 anni

Assemblea assonidi 25 maggio 2017 copiaAscom fonda la prima associazione provinciale di rappresentanza di asili nido e scuole dell’infanzia private, forte dell’esperienza di Assonidi Milano e di FederNidi Confcommercio. Il primo appuntamento di Assonidi Bergamo, oltre che l’occasione di presentare la nuova rappresentanza Ascom, è stato il corso di formazione “Che rabbia. Gestire l’aggressività ed i litigi dei bambini al nido”.

L’incontro, svoltosi ieri sera, 25 maggio, presso la sede cittadina, ha visto la partecipazione di Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo e Paolo Uniti, segretario generale di Assonidi. Silvia Iaccarino, formatrice certificata della Regione Lombardia, psicomotricista e docente Ascom Formazione, ha proposto un momento di riflessione sul tema della gestione dei comportamenti aggressivi (compresi quelli spesso additati come  “senza senso” dagli adulti) e dei litigi in età evolutiva e su come si possa comunicare con le famiglie in merito a questo tema.

La creazione della nuova associazione rientra nella volontà di Ascom Confcommercio Bergamo di ampliare la propria rappresentanza all’ambito dei servizi alle imprese e alle persone, coinvolgendo il sistema delle professioni. «Vogliamo superare la tradizionale separazione settoriale tra commercio, turismo e servizi ponendo al centro l’impresa e i suoi bisogni, il che proietta la tutela della nostra organizzazione verso un numero sempre crescente di imprese e professionisti – spiega il direttore Oscar Fusini –. Assonidi Bergamo vuole essere un interlocutore e adoperarsi per creare una migliore collaborazione tra i gestori del servizio, le istituzioni e le famiglie che vogliono operare una scelta consapevole, contribuendo a diffondere una cultura dell’asilo nido non più come luogo di semplice custodia, ma come tappa fondamentale per la socializzazione e la crescita psicofisica del bambino. Il workshop sulla gestione dell’aggressività è una prima iniziativa che vuole offrire agli operatori un’ occasione di formazione e di confronto».

Assonidi è l’unica associazione a livello nazionale che rappresenta le circa 4mila realtà che operano nel settore dell’infanzia, da zero a sei anni. Nata a Milano nel 2005 da un piccolo gruppo di 5 asili nido, oggi rappresenta 370 asili milanesi, la pressoché totalità di quelli cittadini. «La mission di Assonidi è quella di rappresentare il settore e di accompagnarlo nella sua crescita, avendo al centro dei pensieri il benessere del bambino – spiega Paolo Uniti, segretario di Assonidi Milano e di FederNidi-. Per questo investiamo moltissimo nella formazione, con momenti formativi che valorizzano l’aspetto pedagogico e rafforzano il rapporto con le famiglie, cui sono aperti anche molti incontri e workshop, come i sabato della salute, che approfondiscono temi di forte attualità, a partire dai vaccini. Come Assonidi ci rapportiamo e collaboriamo costantemente con le istituzioni, da Regione Lombardia alle Agenzie di Tutela della Salute – Ats».

Fondamentale per aderire ad Assonidi la sottoscrizione di un Codice Etico: «Per iscriversi è necessario avere come obiettivo il benessere psicofisico dei bambini ed attuare tutte le attenzioni per portare avanti questa mission» precisa Uniti. Oltre alla formazione continua e accreditata, le realtà iscritte ad Assonidi beneficiano di tutti i servizi che da sempre Confcommercio dedica alle imprese, attraverso una consulenza su misura, dall’aggiornamento sulle novità legislative alle convenzioni, al credito agevolato. «La Legge Buona Scuola porta con sé diverse novità, a partire dal sistema educativo integrato di nidi e infanzia, da zero a sei anni all’obbligo di laurea per le insegnanti – continua Uniti -. Sul fronte di servizi ed agevolazioni, Assonidi offre alle imprese assistenza su tutti i fronti, dall’aspetto fiscale a quello legale, dall’accesso al credito alle convenzioni».

Le strutture all’infanzia private (asili nido e micronidi) operanti nell’Ats di Bergamo sono 158 e si rivolgono a oltre 3.500 utenti. Si tratta, in linea con il quadro nazionale, di imprese giovani e al femminile: l’età media dei titolari d’impresa è di 30-35 anni e per il 90-95% si tratta di donne. Per queste imprese Ascom offre specifiche progettualità e agevolazioni: «Oltre alla formazione terremo informate le imprese associate su tutte le novità e le normative ed offriremo dei servizi dedicati – annuncia il direttore Ascom Oscar Fusini -. Intendiamo garantire agli asili associati polizze assicurative a tariffe agevolate, dato che rappresentano una delle voci più importanti nel bilancio di queste imprese. Inoltre, attraverso la nostra Cooperativa di Garanzia Fogalco, metteremo a disposizione linee di credito dedicate».


AIdG, nasce la rete d’impresa bergamasca dedicata all’export

“Attitude for Italian distribution of Gourmet” è il nome della nuova rete d’imprese nata dall’idea di quattro imprese bergamasche del settore food e beverage italiano per il mercato HORECA. L’obiettivo è quello di unire le proprie competenze e prodotti di qualità, offrendo proposte coordinate e soluzioni integrate per ristoranti, bar, pizzerie e hotel di stampo internazionale. AIdG è una rete d’imprese fondata quindi per diffondere, attraverso il commercio di prodotti italiani, il gusto della buona tavola, in tutti i suoi aspetti, nel mondo. La loro missione è finalizzata a diventare un punto di riferimento per gli operatori esteri che cercano partner per il commercio di prodotti italianiIl denominatore comune è la passione condivisa per l’idea che il cliente debba essere al centro della scena. Spinti dall’ambizione di diventare punto di riferimento per i vari imprenditori dell’ospitalità, i co-founder Orobica Food, Villa Domizia – QuattroErre Group, Caffè Ravasio e ROS Forniture alberghiere, hanno ideato un bouquet d’offerta di prodotti di alta qualità, per soddisfare le esigenze della clientela, semplificare la gestione degli acquisti e della logistica.

Il loro primo obiettivo è quello proporre un’alta qualità di prodotti e proposte all’insegna del Made in Italy. “Siamo un gruppo di aziende consolidate e affermate – afferma Giampietro Rota della Quattroerre Group – nei rispettivi settori HORECA e food e beverage italiano, che credono in un progetto condiviso di proposte innovative. Unendo risorse economiche, capacità manageriali e di marketing, vogliamo rafforzare la nostra presenza ed il potenziale di penetrazione nei mercati oltreconfine”. La possibilità di effettuare ordini con spedizioni coordinate e flessibili per abbattere i costi e semplificare le procedure, dovrebbe rappresentare un surplus interessante per gli operatori stranieri. “Oltre ad occuparsi di commercio di prodotti italiani, – continua Rota – AIdG vuole diffondere nel mondo il patrimonio nazionale della buona cucina e il piacere dello stare a tavola, non solo fornendo prodotti ed ingredienti, ma anche divulgando le conoscenze e la varietà dei prodotti alimentari italiani. I risultati dal nostro lavoro si vedono ogni giorno dalla costante crescita sui mercati esteri dove abbiamo presentato le nostre proposte. I nostri clienti così scoprono e promuovono il grande appeal rappresentato dall’italianità delle proposte che AIdG sceglie per loro e con loro. Chi decide di affidarsi ad AIdG potrà avere l’Italia sulla tavola!”.

A tenere a battesimo questa rete d’impresa, è stato il palco di Tuttofood, fiera internazionale del B2B dedicata al food & beverage organizzata a Milano, scelta per presentare al pubblico internazionale la nascita di AIdG. Con circa 30 milioni di fatturato sviluppato in comune e con quasi 100 dipendenti e collaboratori attivi, le quattro aziende rappresentano da tempo una realtà di un certo rilievo a livello regionale e non solo. Info: http://aidg.eu

 

Le aziende protagoniste

 

Orobica Food

Nata nel 2002, Orobica Food srl è un’azienda moderna e dinamica che si occupa della valorizzazione e commercializzazione di prodotti tipici italiani freschi e surgelati per la ristorazione. La qualità dei prodotti tipici del Made in Italy è assicurata dalla scelta accurata di circa 200 fornitori provenienti da tutto il territorio nazionale.

Villa Domizia – Quattroerre Group

La produzione di vini a marchio Villa Domizia della Quattroerre Group, dal 1995 interpreta le nuove tendenze dei consumatori con prodotti che puntano alla valorizzazione del territorio. I vini e i distillati di Villa Domizia si sono via via affermati nel mercato per il loro carattere innovativo e sono apprezzati da un’ampia fascia di consumatori, giovani inclusi.

Ravasio Caffè

Ravasio da tre generazioni è sinonimo di caffè d’autore. Passione e creatività che dal 1923 ci regalano l’arte di un vero caffè d’autore. “Ogni caffè ha il suo bouquet, la sua struttura; l’abilità sta nell’abbinarli, preparando miscele capaci di regalare emozioni uniche ad ogni sorso” è lo slogan della loro filosofia aziendale.

ROS forniture alberghiere

Nasce nel 1984 e si rivolge a tutti gli operatori HORECA distribuendo le migliori marche mondiali di articoli per la ristorazione. L’assortimento, sempre attuale e al passo con le nuove tendenze del design, è composto da: porcellane per la tavola, bicchieri, calici e cristalli, posaterie, pentolame, finger food, macchinari per cucina e bar, carrelli di servizio, abbigliamento professionale e tovagliato.

 


A Bergamo un brevetto al giorno. E servizi su misura per la tutela delle idee

Nel 2016 l’Italia si è posizionata al secondo posto  (dietro al Belgio e davanti a Germania e Francia) nell’aumento del numero di brevetti presentati all’Epo – l’Ufficio europeo dei brevetti e per il secondo anno consecutivo nel nostro Paese le richieste presentate sono in crescita: oltre 4.000 domande (+4,6% nel 2016 rispetto al 2015).

A livello generale l’Italia è decima in Europa per numero di brevetti richiesti (3% di tutte le domande che arrivano all’Epo). Le richieste italiane di brevetti riguardano soprattutto i trasporti, la movimentazione, macchinari speciali e tecnologia medicale. Tra le regioni italiane, il primato per le richieste 2016 di nuovi brevetti va alla Lombardia (che è 11esima tra le regioni europee), che precede l’Emilia Romagna e il Veneto. Il primato a livello di città spetta invece a Milano (902 domande), che precede Torino, Bologna e Roma. La ricerca Epo stima inoltre che oltre il 42% dell’attività economica totale è generato dalle imprese ad alta densità di Proprietà industriale

E Bergamo? Nel 2016 il servizio dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio e di Bergamo Sviluppo ha ricevuto 365 domande di marchio d’impresa, di brevetti, di disegni/modello e di seguiti. Questo numero non rappresenta però il “movimento” totale in termini di domande di registrazione e di concessione di Bergamo, perché i depositi possono essere effettuati anche online senza rivolgersi all’Ufficio Brevetti e Marchi camerale o registrati direttamente all’Epo o all’Ompi internazionale (opzioni scelte soprattutto se la registrazione viene richiesta da realtà che lavorano sui mercati europei o internazionali).

In totale nel 2016 gli utenti che si sono rivolti all’Ufficio Brevetti e Marchi di Bergamo sono stati 750, che hanno ricevuto un supporto qualificato per la presentazione della domanda per via telematica. Per quanto riguarda, invece, il 2017, da gennaio a inizio maggio si sono rivolti all’Ufficio Brevetti e Marchi 330 utenti e sono state ricevute 127 domande di deposito.

Oltre all’attività dell’Ufficio camerale Brevetti e Marchi, che su appuntamento informa delle varie possibilità di tutela della PI e riceve le istanze cartacee di deposito di brevetti e marchi, a disposizione delle imprese bergamasche, degli aspiranti imprenditori e in generale degli interessati al tema “tutela”, la Camera di Commercio di Bergamo, attraverso Bergamo Sviluppo, da anni propone attività e servizi che hanno l’obiettivo di diffondere informazioni e conoscenze per tutelare e proteggere il patrimonio aziendale di abilità e ritrovati o le proprie innovazioni.

Le attività e i servizi realizzati sul tema PI nel 2017 fanno parte del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le Organizzazioni di categoria locali e con il supporto tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio di Bergamo, del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo e della rete degli studi mandatari accreditati.

Queste le attività previste dal progetto nel 2017, tutte gratuite per i partecipanti

proprie_industr.jpgIncontri di sensibilizzazione e formazione all’innovazione, alla sua tutela e valorizzazione

  • Un seminario di sensibilizzazione (svolto a marzo)
  • Due corsi di alfabetizzazione alla PI (il primo svolto ad aprile; il secondo sarà tra settembre e ottobre), in collaborazione con l’Università di Bergamo
  • Quatto seminari tematici (da maggio a novembre), in collaborazione con Studi di mandatari accreditati
    – La tutela dell’innovazione in azienda e i rapporti con soggetti esterni (23/5)
    – La rilevanza dei marchi come asset aziendale – Comunicazione, naming e importanza del logo depositato (13/7)
    – Il Brevetto Europeo con effetto Unitario e la Corte Unificata dei Brevetti (26/9)
    – Enforcement e assistenza legale in proprietà intellettuale: strumenti disponibili in Italia e in Europa (23/11)

Sportello Valorizzazione della Proprietà Industriale

È un servizio di orientamento e assistenza individuale di primo livello. Lo sportello riceve su appuntamento nelle sedi di Bergamo e del Point di Dalmine per 15 mercoledì pomeriggio nel corso dell’anno, in collaborazione con l’Università di Bergamo

Servizio di supporto tecnico personalizzato

Servizio di consulenza e assistenza specialistica mirata (a disposizione dopo avere usufruito dell’attività dello Sportello Valorizzazione della Proprietà Industriale: a disposizione 380 ore complessive di consulenza in ambito tecnico-legale, contrattuale, economico-fiscale, del marketing o, ancora, delle ricerche e sorveglianze.

Nel 2016, in tema di Proprietà Industriale, Bergamo Sviluppo ha organizzato sette incontri formativi, per un totale di 39 ore e 159 partecipanti. Nelle 15 giornate di apertura dello Sportello Valorizzazione della Proprietà Industriale (60 ore), sono stati incontrati 69 utenti.


Anche l’edilizia sposa il km zero, 50 aziende bergamasche si mettono in rete

ferretti ediliziaAnche l’edilizia sposa il Km zero: 50 aziende bergamasche si mettono in rete e lanciano la sfida di ‘Edilizia e innovazione a km zero’, un’ alleanza che punta a valorizzare le risorse locali, facendo della prossimità territoriale un punto di forza. Perno di questa rete che riunisce decine di realtà di medie e grandi dimensioni, i cantieri Ferretticasa che scelgono la filiera corta in edilizia, impiegando in ciascuno dei 6 cantieri una media di 50 realtà produttive locali, con un indotto occupazionale compreso tra le 100 e le 150 unità lavorative per ciascuno. “Questa nuova sfida ha al centro l’amore per il nostro territorio – spiega Matteo Ferretti, consigliere delegato della capofila Ferretticasa spa – la responsabilità sociale ed economica di un’azienda come la nostra che da 110 anni costruisce in provincia e grande fiducia nelle aziende bergamasche. Nel 2016 i primi segnali incoraggianti dopo anni difficili, con un rafforzamento nei primi mesi del 2017. Una ripresa data da fattori macroeconomici ma anche dall’impegno e dalla dedizione: ripartiamo con il concetto di edilizia a km zero, l’obiettivo che ci anima è la casa a km zero”. La rete di ‘Edilizia e innovazione a km zero’ parte dalla comune appartenenza territoriale, ma ad unire i protagonisti del nucleo promotore c’è una condivisione di valori ed obiettivi, primi tra tutti gli alti standard di sicurezza e la sostenibilità del costruire.

FOTO-02“Se le reti sono solo somme di addendi il risultato non cambia – ha detto Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo – ma se le reti fanno innovazione allora il risultato cambia, per tutti i componenti. Oggi bisogna trovare modalità nuove per far stare in un mercato sempre più complesso come quello dell’edilizia, e qui ci sono i presupposti per far bene”. “Abbiamo riconosciuto in questo progetto i valori su cui la nostra Azienda è nata e fonda il suo successo quotidiano – spiega Giancarlo Viti, Direttore Commerciale Italia di Gewiss, 1500 dipendenti, che da fornitore storico di Ferretticasa è diventato partner nella rete di Edilizia a km zero -. Siamo orgogliosi di fare parte di questo pool di aziende che già in fase progettuale propone soluzioni con garanzia di qualità Made in Italy – conclude Viti – Questa iniziativa riflette il nostro modo di fare impresa che si traduce in un metodo di lavoro che abbiamo portato in tutto il mondo”.

Per Angelo Marchetti di Marlegno, azienda di Bolgare che costruisce in bioedilizia “Fare rete significa contaminarsi tra di noi e con realtà esterne che possono aiutarci ad orientare al meglio le nostre produzioni. Per guidare il mercato verso una sempre maggiore ecosostenibilità ambientale”. “Lavorare bene si può – conclude  Sergio Troiani di Serbaplast – la giornata di oggi è un impegno in questo senso: lanciamo questa rete con la speranza di ampliarla coinvolgendo presto con la partecipazione di altre realtà”.


Le banche: «Se i confidi sono validi restano alleati preziosi»

Le banche si aggregano e così pure i confidi, per migliorare stabilità e operatività. Ma per un buon credito il filo diretto con il territorio resta fondamentale. Lo hanno evidenziato i rappresentanti di alcuni istituti bancari all’assemblea della Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo.

«I confidi sono l’unico modo per superare la spersonalizzazione che si realizza con la concentrazione bancaria – ha affermato Lodovico Armanelli, Crediti territoriali di Ubi Banca -. Quando sono validi, ossia sono in grado di tenere il polso del territorio e sono affidabili, costituiscono con le banche un connubio vincente, che arricchisce entrambi. Fogalco è uno di questi e con Ubi Banca il rapporto è speciale, come dimostra l’alta percentuale delle posizioni che la cooperativa ha in essere con il nostro gruppo. La nascita della banca unica non modifica l’obiettivo di cercare di far crescere il territorio, del resto la dirigenza, la rete e le persone sono ancora le stesse». Quanto alle richieste di credito, conferma la tendenza evidenziata a livello generale dall’Osservatorio del Credito Confcommercio. «Anche nelle nostre aree stiamo assistendo ad un ritorno agli investimenti, spesso spinti dalle iniziative di finanza agevolata, come la ex Sabatini, che in pratica sterilizza il costo del credito».

«Se sono le collaborazioni consolidate a coprire la maggior parte delle pratiche, dove sono le altre banche? Una realtà come Fogalco è ancora utile? Si comprende che l’attività del confidi non è solo quella della garanzia ma anche l’analisi del progetto imprenditoriale? E che supportare gli investimenti non porta vantaggi solo all’azienda che li mette in atto ma genera una crescita generalizzata?». Le domande del consigliere Mauro Dolci, hanno trovato risposta nell’intervento di Alberto Colombo Area Retail Bergamo di Unicredit. «L’evoluzione continua del mercato impone di essere vicini al territorio e di approfondire la conoscenza del cliente, due punti che sono al centro del piano industriale del gruppo e che abbiamo in comune con Fogalco, non a caso una delle poche realtà consortili con le quali abbiamo scelto di collaborare». «La scritta “crescita” che campeggia nella comunicazione della cooperativa è anche un nostro obiettivo».

Le aggregazioni caratterizzano anche le Banche di credito cooperativo, che mantengono però un dimensione locale. «La nostra visione è la stessa dei confidi, dobbiamo aiutare i nostri soci ma pensare anche al nostro capitale -, ha sintetizzato Gianni Gabbiadini, Area Mercato della Bcc Bergamasca e Orobica -. Con i confidi possiamo crescere e vorrei in questa sede promuovere un diverso approccio: non più condivisione del rischio ma del merito creditizio e, ancor meglio, del percorso degli associati, condividere cioè l’attività dell’impresa per i cinque anni del finanziamento. Oggi il mondo va veloce, cinque anni sono una generazione, e se e vero che, nel momento in cui concediamo il credito, conosciamo la situazione aziendale e la valutiamo positivamente non sappiamo cosa può succedere dopo qualche anno. È importante perciò restare in contatto “nel durante” anche per trovare soluzioni prima che sia troppo tardi».


Ghidinelli (Confcommercio): «Si torna ad investire, grazie anche ai confidi»

Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha dato una fotografia del settore, presentando all’assemblea della Fogalco gli ultimi dati dell’Osservatorio del Credito relativi ai primi tre mesi del 2017.

La ricerca, condotta da Format Research su un campione di 1.536 imprese, evidenzia il rapporto delle aziende del terziario con il credito, segnato da un leggero miglioramento e con previsione positiva anche per il secondo trimestre dell’anno.

L’indagine ha anche analizzato il ruolo dei Confidi e ribadito la loro importanza: «Le imprese che hanno beneficiato dei Confidi hanno indicato tra i principali vantaggi quello di ottenere un finanziamento in tempi brevi (è così per 59,4%, in particolare per quelle del turismo e operative nelle grandi città metropolitane). Il secondo beneficio ricavato dalla garanzia consortile per il 28,5% delle imprese del terziario è rappresentato da un taglio ai costi del credito, vantaggio rilevato in particolar modo dalle imprese del commercio. Il 12,1% delle imprese ha ottenuto un finanziamento di un importo maggiore grazie all’intervento dei Confidi».

La ricerca offre anche spunti per ampliare l’offerta della garanzia consortile: «Le imprese del terziario hanno indicato alcuni servizi che gradirebbero veder erogati dai Confidi – ha evidenziato Ghidinelli -. Tra i “desiderata” spiccano la consulenza in materia di investimenti, prioritaria per il 68,2% delle imprese e la possibilità di ottenere microfinanziamenti fino a 30mila euro per il 62,6%. Seguono la possibilità di garantire finanziatori privati diversi dalle banche (di interesse per il 55,7% delle imprese), di avere fidejussioni commerciali (53,6%), di promuovere iniziative a favore dell’internazionalizzazione (46,2%), di avere consulenze per piani di sviluppo aziendali (46,1%), per la gestione finanziaria dell’impresa (45,4%) e per investimenti finanziari (44,8%)».

Il primo trimestre dell’anno segna una piccola svolta positiva, dal clima generale alla voglia di tornare ad investire. «Aumenta la fiducia delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi.  L’indicatore congiunturale fa segnare il miglior risultato da un anno a questa parte. Il sentiment delle imprese risulta in miglioramento specialmente per quel che riguarda l’andamento della propria attività, con l’indicatore che torna a sfiorare l’area di espansione di mercato». Il clima di fiducia delle imprese si rispecchia nel giudizio circa il livello dei ricavi: «Sono infatti valutati in leggerissimo aumento ad inizio 2017 (+0,4%), percentuale che si presenta tuttavia ancora ben al di sotto rispetto a quella tipica di un’espansione di mercato».

È in crescita la quota di imprese che dichiara di aver effettuato investimenti nel corso degli ultimi due anni (+0,5% con una previsione di ulteriore crescita dello 0,2% nei prossimi tre mesi) e migliora in modo evidente la situazione della liquidità delle imprese del terziario (+0,6%). L’indicatore relativo al fabbisogno finanziario si consolida ulteriormente.

Resta sostanzialmente stabile la quota di imprese che fanno domanda di credito (circa il 22%), in leggero aumento l’offerta (il 73% ha ricevuto una risposta positiva, ma di queste, due su cinque per un importo inferiore) tra luci ed ombre. «Le micro imprese del commercio, turismo, servizi (ovvero gli operatori del terziario con un numero di addetti compreso tra 1 e 9) sono quelle che, rispetto alla media, manifestano le maggiori difficoltà nel rapporto con le banche in termini di esiti della domanda di credito. Nel primo trimestre 2017 si registra un leggero incremento dell’offerta di credito presso tutti i segmenti di impresa (micro, piccole, medie e grandi). Le imprese con oltre 49 addetti si confermano quelle per le quali il livello di erogazione resta più elevato». Importante l’inversione di rotta, con finanziamenti per ristrutturazioni che cedono il passo a investimenti: «È in calo la quota di imprese che chiede credito per ragioni di liquidità (meno del 66%), al contempo, aumenta la percentuale di quelle che lo fanno al fine di effettuare investimenti».


Fogalco, credito più facile per i commercianti di Bergamo grazie all’accordo con il Comune

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Il bilancio dell’attività e gli scenari futuri per il sistema del credito sono stati i temi al centro della 39esima assemblea annuale di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Bergamo Confcommercio, svoltasi oggi nella sede cittadina. Quanto ai numeri, si evidenzia un leggero calo, nel 2016, dei finanziamenti garantiti (-15,5%) per quasi 12 milioni di euro, a favore di 174 imprese e con un importo medio di 68mila euro. Dal 1978, anno di costituzione di Fogalco, alla fine dello scorso anno sono stati garantiti quasi 600 milioni di euro. Nel corso dell’anno 2016 Asconfidi Lombardia, la rete regionale di cui Fogalco fa parte, ha garantito 2.355 operazioni per un totale finanziato di euro 162.384.696.

Diverse invece le novità che interessano i Confidi, a partire dall’ampliamento dell’attività di consulenza e supporto al finanziamento. Riccardo Martinelli, presidente della Cooperativa di Garanzia ha infatti illustrato alcune possibilità per il futuro di Fogalco: «Il finanziamento diretto di piccolo importo, il crowdfunding e i minibond possono offrire al nostro sistema proposte operative concrete e nuove opportunità di mercato. Ma occorre anche maggiore incisività a livello politico anche per chiarire se sia intenzione o meno valorizzare il ruolo dei Confidi nel nuovo scenario. Nonostante le importanti innovazioni normative e di mercato, siamo convinti che il ruolo della garanzia consortile continui ad essere ancora strategico per la crescita e lo sviluppo delle piccole medie imprese.  Siamo però chiamati a costruire un’alternativa al classico “mercato delle garanzie” per i crediti alle piccole medie imprese. La strada obbligata, a nostro avviso, consiste nel diversificare il business attraverso l’ampliamento dell’attività di assistenza e consulenza finanziaria, oltre che sensibilizzare e sostenere le stesse imprese ad accrescere la propria cultura finanziaria».

A livello locale, il Comune di Bergamo ha stanziato 100mila euro per abbattere i costi di istruzione delle pratiche per gli imprenditori che si rivolgono ai Confidi per aprire una nuova attività commerciale o rinnovare un esercizio già avviato. «Il bando mostra l’attenzione dell’amministrazione per le piccole attività del territorio. Un segnale di come la politica può agevolare l’accesso al credito per le pmi, attraverso i Confidi» ha sottolineato il vicesindaco Sergio Gandi. «Un passo in avanti nell’affermare il ruolo della nostra Fogalco, che segna l’impegno della politica locale per favorire o salvaguardare l’imprenditorialità del territorio» ha ribadito Paolo Malvestiti presidente dell’Ascom e della Camera di Commercio. Con un appello alle banche, lanciato dal segretario della Fogalco Antonio Arrigoni, «perché lo sforzo pubblico possa essere efficace è necessario che anche gli istituti di credito, ed è un aspetto sul quale ci simo impegnati nell’accordo con il Comune, facciano la propria parte riservando le migliori condizioni alle imprese».

Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini ha sottolineato l’esigenza di ampliare a livello associativo le consulenze e i servizi a favore delle imprese: «Purtroppo anche il sistema associativo, seppur con enormi differenze a livello nazionale in un’Italia a due velocità, vive un progressivo indebolimento. Una maggior ragione per non bloccarci, ma per evolvere e anticipare le esigenze delle imprese soprattutto sul fronte della consulenza finanziaria, prioritaria per le imprese. La creazione di nuovi  servizi e l’ innalzamento delle competenze del personale sono le principali sfide che Ascom porterà avanti nei prossimi mesi».

105519 assemblea fogalco - plateaQuanto al contesto economico, si rileva nel primo trimestre 2017 una ripresa della fiducia e una ritrovata voglia di investire. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio del Credito Confcommercio, presentato da Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito confederale. L’indagine ribadisce anche la centralità della garanzia consortile, contraddistinta da migliori condizioni per le pmi: «Tra i principali vantaggi quello di ottenere un finanziamento in tempi brevi (59,4% delle imprese) e per il 28,5% un taglio ai costi del credito. Il 12,1% delle imprese ha ottenuto un finanziamento di un importo maggiore grazie all’intervento dei Confidi».

Fare finanza d’impresa è prioritario, ha sottolineato Ghidinelli: «La capacità di fare analisi imprenditoriale è ora come non mai di vitale importanza. I timidi segnali positivi rilevati in questi primi tre mesi rappresentano un seppur debole incoraggiamento. Gli anni difficili che ci siamo lasciati alle spalle hanno portato ad una selezione delle imprese che ora intravedono miglioramenti».

 


Azzano San Paolo, dal Comune contributi e sconti per le imprese

azzano san paolo

Per gli imprenditori di Azzano San Paolo e per chi decide di aprivi un’attività arriva un pacchetto di misure di sostegno. L’Amministrazione ha infatti aperto un bando per dare una mano alle aziende locali con una serie di iniziative che comprendono contributi economici e riduzioni sugli oneri.

Lo scopo è promuove lo sviluppo economico cittadino, agevolare l’insediamento di nuove attività e sostenere le assunzioni.

Nel dettaglio, il bando prevede contributi favore di chi apre nuove attività, per le imprese che assumono  lavoratori a tempo indeterminato, per gli esercizi che rimuovono e non detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito/lotterie automatiche e per le imprese che avviano l’attività su immobili inutilizzati.

L’iniziativa prevede anche incentivi per l’affitto di immobili a uso abitativo.

Gli imprenditori interessati possono presentare la domanda entro il 30 giugno 2017 al Comune di Azzano San Paolo. (Per informazioni: Serena Viola, Settore Entrate, tel.035 532281, email servizio.entrate@comuneazzanosanpaolo.gov.it).

Oltre ai contributi, gli imprenditori azzanesi possono godere dello sconto del 60% sugli oneri di urbanizzazione per  interventi di ristrutturazione non comportanti demolizione e ricostruzione (comma 10 art. 44 L.R. 12/2005 e s.m.i.) e del 50% sugli oneri di urbanizzazione  relativi a interventi di demolizione e ricostruzione (comma 10 bis art. 44 L.R. 12/2005 e s.m.i.). In questo caso, il referente è il Settore Servizi Tecnici (Rossano Consoli tel.035 532290, email: settore.servizitecnici@comuneazzanosanpaolo.gov.it).

 


Food in franchising, a Bergamo aperture a catena

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Un cartoccio di patate da passeggio, un’arancina siciliana come snack, una piada romagnola a pranzo e tapas e montaditos all’aperitivo. Lo street-food mette ormai radici, trasferendosi da chioschi e mercati itineranti, e abbraccia la qualità. La nostra città sta tenendo a battesimo nuove catene – come nel caso di “Chips House” e dell’ “Antica Fabbrica dell’Arancina” -, sta innovando la polenta, prodotto tipico per antonomasia celebrato “Da 30 Polenta”, e sta accompagnando lo sviluppo, tra Bergamo e Milano, attraverso il Gruppo Percassi, di colossi come Starbucks, della catena di cucina giapponese Wagamama e di Casa Maioli, oltre alla cucina naturale e plant-based di Soulgreen.

Tra le food court che ormai si specializzano nei centri commerciali e catene della ristorazione tra gestione diretta e franchising, si contano, tra città e provincia, circa 150 insegne. E il food si conferma uno dei settori più dinamici e che ha saputo rinnovarsi anche nel resto d’Italia: “Nel 2015 la ristorazione ha trainato il franchising con quasi 2,5 miliardi di fatturato, con un’ottima crescita dato che nel 2013 ammontava a 2 miliardi – commenta Emanuele Basile di Assofranchising Confcommercio -. I nuovi format della ristorazione sono in costante evoluzione e fermento: dallo street-food mobile replicato in varie declinazioni, a partire da versioni originali di apecar, alla ristorazione della salute, agli smoothies bar. Non manca una vera e propria celebrazione delle specialità regionali, dal coppo di fritto napoletano alla torta al testo umbra”. Alla valorizzazione dei prodotti di casa nostra si somma l’importazione di formule di successo all’estero: “Negli ultimi tre anni hanno avuto un grande sviluppo gli american diner degli anni Cinquanta – continua Basile -. E recentemente in Italia hanno fatto il loro ingresso veri e propri colossi della ristorazione, dal “KFC-Kentucky Fried Chicken” a “Domino’s pizza”, da “100 Montaditos” a “Starbucks”, a “Denny’s”, leader a stelle e strisce del milk shake”. Dalla polenta che inorgoglisce Bergamo alle tapas spagnole, passando per un’arancina della Vucciria, una piada di Cervia e patatine fritte all’olandese, ecco alcune delle specialità da stuzzicare di catena in catena, dal centro della città alla provincia.


Sacbo, Bruni presidente. “L’aeroporto sarà sempre più compatibile con il territorio”

Il Cda di Sacbo, nominato nell’assemblea del 4 maggio scorso per il triennio 2017-2019, ha proceduto stamane all’assegnazione delle cariche e all’attribuzione dei poteri. Alla carica di presidente, come previsto, è stato eletto l’avvoccato Roberto Bruni, mentre il ruolo di vicepresidente è stato assegnato a Yvonne Messi e Ercole Galizzi. Gli altri componenti il consiglio di amministrazione sono: Gianpietro Benigni, Fabio Bombardieri, Roberto Callieri, Giovanni Paolo Malvestiti, Laura Pascotto, Renato Redondi e Roberto Rio.

Il CdA ha nominato inoltre i rappresentanti del comitato esecutivo nelle persone di Roberto Bruni, Yvonne Messi, Ercole Galizzi, Giovanni Paolo Malvestiti e Fabio Bombardieri. Bruni, 68 anni, esercita l’attività di avvocato penalista. Già sindaco di Bergamo nel quinquennio 2004-2009, è consigliere regionale della Lombardia (capogruppo del Patto Civico, membro della Prima e della Seconda Commissione Consiliare, della Giunta per il regolamento, nonché presidente della Giunta per le elezioni). All’atto di insediamento da presidente, Bruni ha rivolto un sentito ringraziamento a Miro Radici, al quale succede e che ha ricoperto la carica per due mandati consecutivi, il cui impegno condiviso con i componenti il consiglio di amministrazione uscente ha permesso di consolidare il ruolo e la funzione dell’aeroporto per la mobilità e l’economia del territorio e nel panorama del trasporto aereo nazionale ed europeo. Bruni si è detto convinto che “le competenze e le professionalità continueranno a garantire all’aeroporto livelli di qualità e operatività di assoluta eccellenza, così come si saprà rendere l’attività sempre più compatibile con il territorio”.