Bando Impresa sicura. Sono ancora disponibili risorse

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Sono ancora a disposizione le risorse previste dal bando regionale ‘Impresa Sicura’ per i negozi che investono in sicurezza. Grazie al bando le attività commerciali e artigiane possono ricevere fino a 5mila euro a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza. Le domande vanno presentate entro le ore 16 di giovedì 21 dicembre 2017 a Unioncamere Lombardia per via telematica. Per avere tutte le informazioni e assistenza è a disposizione in Ascom lo Sportello del Credito della cooperativa Fogalco, via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi).

 


Nuove idee d’impresa, l’Incubatore è pronto a farle crescere

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L’Incubatore d’Impresa al Point di Dalmine riapre le porte alle idee più innovative. Aspiranti imprenditori e start up hanno tempo sino al 15 dicembre per presentare la propria candidatura a fare parte del progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione, la realizzazione di un nuovo business.

Il bando è on line. Prevede due sezioni, una per il terziario e una per il manifatturiero, dedicata alle  imprese “produttive”, che possono disporre di spazi dedicati per realizzare prototipi o piccole produzioni. Destinatari della sezione “Terziario” sono aspiranti imprenditori, singoli o associati; imprese attive da non oltre 12 mesi; start up innovative iscritte nella sezione del Registro delle Imprese. Per l’area “Manifatturiero” possono presentare domanda aspiranti imprenditori, singoli o associati; start up innovative, iscritte nella sezione del Registro delle Imprese; imprese attive da non oltre 36 mesi con un progetto ad elevato contenuto tecnologico.

incubatore-dalmine-manifatturieroChi sarà selezionato potrà contare su uffici in open space e ambienti comuni come sale riunioni, aule formazione, salette per incontri. Solo per la sezione manifatturiera sono previsti anche spazi di varie metrature dove installare macchinari, attrezzature di prova,verifica o ricerca. Tra i servizi offerti ci sono percorsi di formazione d’aula per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze imprenditoriali, relazionali, gestionali e progettuali; consulenza specialistica individuale; supporto promozionale anche attravero la  partecipazione a fiere locali, regionali, nazionali; aggiornamento normativo e segnalazione delle agevolazioni; networking.

Il costo di partecipazione va da 1.200 euro all’anno a 5.ooo per gli spazi più grandi della sezione manifatturiera. È possibile rimanere per tre anni, che diventano sei per le realtà produttive.

La struttura è ormai consolidata e anno dopo anno ha fatto spazio ai settori più interessanti per lo sviluppo economico e potenziato il supporto. Da novembre 2001 ad oggi hanno fatto parte dell’Incubatore 150 idee d’impresa, principalmente nella creazione di servizi e prodotti ad alto coefficiente innovativo, ai servizi alle imprese (tradizionali e innovativi) al digitale, alla green economy e alla promozione turistica territoriale.

Nell’edizione 2017 ha ospitato 22 idee d’impresa e start up, 12 nella sezione servizi e 10 nella sezione del manifatturiero. Tra loro, 7 le start-up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.

Le iniziative hanno usufruito nel corso del 2017 di 72 ore di formazione dedicata, 391 ore di consulenza personalizzata, in particolare sui temi marketing e comunicazione,
scelta della forma giuridica, programmazione economica, business plan e strategia; consulenza tecnica, legale, contrattualistica e lavoro.

Le domande possono essere presentate entro le ore 13.30 di venerdì 15 dicembre.

Per informazioni

Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo

tel. 035 3888011 –pni@bg.camcom.it
www.bergamosviluppo.it – www.incubatore.bergamo.it


Ascom in piazza per la legalità: flash mob e selfie per dire no a contraffazione e abusivismo

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Il 21 novembre Confcommercio promuove per il quinto anno la Giornata “Legalità, mi piace!” incentrata sui fenomeni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario.

L’Ascom di Bergamo aderisce alla giornata nazionale, lanciando un flash mob alle 11 in piazza Matteotti per dire no all’illegalità indossando la t-shirt gialla con tanto di hashtag #legalitàmipiace. Il raduno sarà immortalato con una foto dall’alto, pronta a cogliere la macchia di colore giallo acceso creata dai partecipanti alla mobilitazione.

Dalle 10 alle 16 l’Ascom sarà inoltre presente con un gazebo in piazza Matteotti, angolo via Crispi, per distribuire materiale informativo e il vademecum anti-contraffazione, oltre che per donare i semi della legalità, per coltivare ogni giorno semplici regole e vedere fiorire d’estate dei girasoli.

dieci motivi per non comprare prodotti falsiNel corso della giornata tutti potranno prestarsi ad uno scatto fotografico, dando il proprio volto alla campagna per dimostrare la condivisione dei principi che guidano un’economia sana e libera. «Anche quest’anno abbracciamo l’iniziativa portata avanti a livello nazionale da Confcommercio a favore della legalità, presupposto fondamentale per qualsiasi attività imprenditoriale – commenta Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo -. È importante dare il nostro contributo per valorizzare il lavoro che ogni giorno le forze dell’ordine compiono per la prevenzione e repressione dell’illegalità. Abusivismo, contraffazione, rapine ed episodi di microcriminalità danneggiano le imprese, affossano la competitività ed alterano le regole del mercato».

Alle 15, in Ascom, nella sede cittadina, si terranno il Consiglio direttivo e il Consiglio delle categorie. Nell’occasione verranno presentati dal direttore Oscar Fusini i dati sul costo dell’illegalità dell’indagine Confcommercio-Gfk condotta sui fenomeni che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, sui temi di usura, abusivismo e contraffazione, rapine e racket.

Fulcro della mobilitazione nazionale i lavori nella sede di Confcommercio a Roma, dedicati allo studio e all’approfondimento del costo dell’illegalità e trasmessi in streaming in tutte le associazioni e federazioni. Sarà letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e parteciperà il ministro dell’Interno Marco Minniti. Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia, presenterà i risultati dell’indagine 2017 condotta sul tema a livello nazionale. Alle 10.55 si proietterà un video sulla concorrenza sleale con la testimonianza inedita di un imprenditore. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, darà il suo contributo alla giornata con un intervento sul tema. La chiusura dei lavori è prevista alle 12.


L’alternanza scuola-lavoro in un video, ecco le scuole premiate

L’Alternanza Day, ovvero la giornata che, lo scorso 15 novembre, la Camera di Commercio di Bergamo ha dedicato alla promozione dell’alternanza scuola-lavoro, ha anche premiato i vincitori locali del Premio “Storie di Alternanza”, promosso dalle Camere di Commercio italiane per valorizzare i videoracconti di alternanza ideati, elaborati e realizzati da studenti e dei tutor degli istituti scolastici italiani di secondo grado.

Bergamo è una delle provincie che ha ricevuto più lavori a livello nazionale, dieci, solo uno in meno di Roma, mentre in totale i progetti presentati sono stati 250.

Due le categorie del concorso. Tra i licei, il primo premio, del valore di mille euro, è andato all’Isis Natta per il video “Alla scoperta di professioni sostenibili”, al secondo posto il liceo Sarpi per il racconto di uno stage in Finlandia, al Varala Sport Institute di Tampere, che è valso un contributo di 800 euro.

Tra gli istituti tecnici e professionali, il successo (e mille euro) è andato all’Iis Pesenti per il video “A scuola come in azienda” realizzato nell’ambito dell’alternanza alla Comac di Bonate Sotto, in seconda posizione (premio di 800 euro) l’Iis Marconi di Dalmine per il progetto legato all’alternanza svolta con Aido, Papa Giovanni XXIII e Abf e al terzo posto (di 700 euro il premio) l’Itct Vittorio Emanuele II con il video dal titolo “1 classe, 3 anni, 20 aziende, 1000 emozioni” frutto dell’alternanza realizzata in venti imprese del comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo.

Tutti e cinque i progetti premiati parteciperanno alla fase nazionale del Premio. La proclamazione dei vincitori a livello nazionale avverrà nel mese di dicembre nell’ambito della manifestazione Job Orienta a Verona.

La commissione che ha valutato i video ha anche deciso di attribuire tre menzioni di merito: all’Is Archimede di Treviglio per l’alternanza realizzata con Comune di Treviglio e Protezione civile di Treviglio e della Gera d’Adda, all’Itis Paleocapa, dove gli studenti hanno offerto alle scuole elementari e medie il proprio supporto gratuito per la manutenzione e l’aggiornamento delle dotazioni informatiche, e alla scuola Imiberg che collaborato con l’associazione opera Bonomelli, Italtrans Aarts di Cenate Sotto.

Il premio Storie di Alternanza avrà un sessione anche nel primo semestre del prossimo anno, che raccoglierà le domande di partecipazione dal primo febbraio al 20 aprile 2018. Qui tutte le informazioni.


Alternanza scuola-lavoro, contributi camerali per le aziende che accolgono gli studenti

Si è aperto giovedì 15 novembre (giorno nel quale la Camera di Commercio di Bergamo ha organizzata la propria tappa dell’iniziativa nazionale Alternanza Day)  il nuovo bando dell’ente camerale a sostegno dei progetti di alternanza-scuola lavoro, la modalità introdotta dalla riforma “Buona Scuola” che rende obbligatori percorsi in azienda per gli studenti che frequentano gli ultimi tre anni delle superiori, della durata complessiva di almeno 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e di 200 ore per i licei.

A disposizione per l’anno 2017-2018 fondi per 190.000 euro per le imprese e i liberi professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali, disponibili a ospitare studenti in percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’agevolazione è pari a 400 euro per ogni studente, fino ad un massimo di quattro studenti. Nel caso di inserimento di studenti con disabilità, il contributo è di 500 euro. Sono ammessi esclusivamente percorsi di alternanza svolti dall’1 settembre 2017 al 31 agosto 2018 e della durata minima di 80 ore. Le domande di contributo devono essere presentate tramite procedura telematica entro il 22 luglio 2018. La misura ha avuto una prima edizione sperimentale fino al 30 settembre scorso, con una dotazione di 35mila euro, che ha sinora ammesso al contributo 45 aziende.

alternanza day - panoramicaL’Alternanza Day, intanto ha fatto il tutto esaurito. L’incontro al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni aveva il duplice obiettivo di presentare le attività e i servizi che la Camera di Commercio, attraverso l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo, realizza sul tema orientamento e alternanza scuola-lavoro, ma soprattutto far incontrare il mondo della scuola e il sistema imprenditoriale locale, due mondi che devono dialogare di più, contaminandosi l’un l’altro.

alternanza day - tavoloIl segretario generale Maria Paola Esposito ha sottolineato il forte impegno della Camera di Commercio sul tema alternanza scuola-lavoro e la sempre più stretta sinergia con l’Ufficio Scolastico Provinciale nonché con enti, istituzioni e organizzazioni categoriali, che va ad aggiungersi al già consolidato impegno sul tema orientamento realizzato dall’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo, mentre Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Bergamo, ha ricordando la spiccata sensibilità che il sistema imprenditoriale territoriale ha sempre avuto, sin dal 2003, nei confronti del mondo scolastico.

E se Enzo Rodeschini, direttore operativo Unioncamere Lombardia, ha presentato i servizi e gli strumenti del sistema camerale nazionale in tema di orientamento e alternanza (l’indagine Excelsior, il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola – Lavoro e il Premio “Storie di Alternanza”), Domenica Giuliana Sandrone, direttrice CQIA, Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento dell’Università degli Studi di Bergamo, ha definito l’alternanza scuola-lavoro la prima transizione che i ragazzi vivono nella loro vita, chiedendo alle imprese di facilitare tale transizione, ponendo l’accento sul fatto che l’alternanza permette alla dimensione formativa di unirsi, finalmente, alla dimensione operativa.

Insieme al nuovo bando di finanaziamento, il direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni ha illustrato le iniziative a supporto dell’alternanza scuola – lavoro della Camera di Commercio di Bergamo, dal progetto orientamento ai diversi servizi a supporto dell’alternanza, compresi corsi per i tutor aziendali e lo sportello informativo scuola-lavoro (scuolalavoro@bg.camcom.it).

alternanza day - tavola rotonda

La giornata ha anche fatto spazio alle testimonianze di tre scuole (Scuola d’arte Andrea Fantoni, ITCT Vittorio Emanuele II e IIS Cesare Pesenti) e di tre imprese locali (Bma, Gualini Lamiere International e Tornilastra) sullo strumento dell’alternanza e sulle modalità di realizzazione e alla premiazioni dei video inviati dagli istituti provinciali che hanno partecipato alla prima sessione del Premio “Storie di Alternanza”.

>Il bando


Festival Città Impresa, a Bergamo i big dell’economia e della società

festival città impresa - BergamoIl Festival Città Impresa, dibattito internazionale sulle questioni chiave dell’economia e della società contemporanee, che si tiene dal 2008, ha scelto Bergamo per l’edizione autunnale.

Dal 10 al 12 novembre sono in programma 22 appuntamenti, nelle sedi della Camera di Commercio, dell’Università, della Provincia, di Confindustria e al Kilometro Rosso, con i più importanti opinion leader, imprenditori, economisti ed esponenti del mondo delle istituzioni, della ricerca e dell’innovazione.

La manifestazione, diretta da Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera, accende i riflettori sulle città-impresa di tradizione manifatturiera, seguendo e interpretando le traiettorie di sviluppo e le grandi trasformazioni urbanistiche e antropologiche che attraversano il territorio e il produrre.

Tra gli ospiti, il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni (interverrà sabato 11 novembre alle ore 10 al Kilometro Rosso all’incontro “Territori e innovazione per rilanciare l’Italia”), il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il fondatore di Energie per l’Italia Stefano Parisi, la presidente Business Europe Emma Marcegaglia, il consigliere delegato di UbiBanca Victor Massiah, il presidente di Brembo Alberto Bombassei, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, Paola Severino, rettore dell’Università Luiss di Roma.

Numerosi i temi sul piatto, dalle politiche di sviluppo locali al rapporto tra tecnologie e pmi, dall’apprendistato al valore della diversità in azienda, dalle fabbriche intelligenti alle fake news, passando dagli scenari internazionali ai fattori di attrattività dei territori.

Qui il programma completo della tre giorni. La partecipazione è gratuita, è necessaria la registrazione.


Bergamo, meno imprese ma più addetti

L’Osservatorio sulle imprese del Servizio Studi della Camera di Commercio al terzo trimestre 2017 conta 95.605 imprese registrate in provincia di Bergamo.

Lo stock delle imprese attive (85.413) è in calo su base annua (-247 posizioni pari al -0,3%) per il quinto trimestre consecutivo.

Nel terzo trimestre dell’anno si sono avute 966 nuove iscrizioni (-1,4% in confronto allo stesso periodo del 2016) e 901 cessazioni (-5,9% tendenziale), con un saldo positivo di 65 unità.

Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,2%). Diminuiscono le società di persona (-1,8%), le imprese individuali (-0,8%) e le altre forme giuridiche (-0,6%).

La tendenza in corso negli ultimi trimestri per l’intero universo delle imprese conferma una riduzione del tasso di natalità, cioè delle nuove iscrizioni, e una sostanziale stabilità del tasso di mortalità, cioè delle cessazioni.

Il settore artigiano, con 31.070 imprese a fine settembre 2017, registra una diminuzione del ‑0,8% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive si riduce di 260 unità. Le iscrizioni (325) diminuiscono del -4,7% su base annua. Le cessazioni (363) diminuiscono del ‑7,6%. Il saldo tra iscritte e cessate nel trimestre è negativo per 38 unità.

Tra i settori produttivi si confermano i trend in corso già da diverso tempo.

La contrazione delle imprese attive, rispetto ad un anno fa, riguarda l’edilizia (-295, in gran parte artigiani, pari al -1,6%), il commercio all’ingrosso e al dettaglio e le riparazioni (-132, pari al -0,7%), le attività immobiliari (-88 pari al -1,4%), le attività manifatturiere (-80, pari al -0,7%, dovuto al saldo ancor più negativo, di -102 pari al -1,4%, dell’artigianato), il trasporto e magazzinaggio (-50 pari al -2,2%, con saldo negativo accentuato nell’artigianato), le imprese agricole (-25 pari al -0,5%), le imprese di fornitura di energia elettrica e gas (-11, pari al -6,5%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-7 pari al -0,1%) le imprese di fornitura di acqua e gestione rifiuti e di estrazione di minerali da cave e miniere.

Aumentano le imprese attive nei comparti dei servizi: +125 (+4,8%) nei servizi di supporto alle imprese, +37 (+1,7%) nelle attività finanziarie e assicurative, +51 (+2,7%) nei servizi di informazione e comunicazione, +69 (+2%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +19 (+1,9%) nei servizi di intrattenimento, +95 (+2,2%) nelle altre attività dei servizi alle persone; crescono anche le imprese nei settori dell’istruzione (+14,pari al +3,5%), della sanità e assistenza sociale (+15 pari al +2,6%).

Lo spaccato per genere, età e nazionalità delle posizioni attive, conferma la tendenza alla crescita su base annua delle imprese straniere (+3,1%) con una quota sul totale delle imprese che sale al 10,3% ed è superiore al 20% nel settore dei servizi di supporto alle imprese. In leggero aumento le imprese femminili (+0,1%), che sono il 19,8% del totale e quasi un terzo del settore alloggio e ristorazione. In flessione (-3,1%) le imprese giovanili che valgono il 9,4% del totale.

Risultano stabili le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 317 nel terzo trimestre del 2017, in confronto alle 312 del corrispondente trimestre del 2016.

L’importazione periodica nel Registro Imprese dei dati occupazionali comunicati a Inps in base alla localizzazione dell’impresa consente di stimare, con la cautela necessaria di fronte a dati di origine amministrativa, gli addetti, cioè le posizioni lavorative presenti nel territorio, al netto del settore pubblico e delle attività dei liberi professionisti.

«È questa la risultanza più significativa dei dati di questo periodo», commenta il segretario generale Maria Paola Esposito. «Le oltre 107mila “unità locali” delle imprese attive, leggermente aumentate rispetto a un anno fa, impiegano 377.198 addetti. Rispetto allo stesso periodo del 2016 si registrerebbe pertanto un incremento di oltre 7mila addetti, con una variazione positiva del +2,1%».

Incrementi rilevanti si riscontrano nei servizi di supporto alle imprese (+3.379, dei quali 2.703 sono attribuibili a unità locali di imprese di ricerca, selezione e fornitura del personale, dunque riguardanti in larga misura lavoratori somministrati destinati prevalentemente all’industria), i servizi di alloggio e ristorazione (+2.092), le attività commerciali all’ingrosso e al dettaglio (+1.495) e le attività manifatturiere (+1.050).

Perdono addetti su base annua le costruzioni (-249), l’agricoltura (-359), le attività finanziarie (-546), le attività professionali, scientifiche e tecniche e le attività estrattive.

Da un punto di vista territoriale, il contributo maggiore alla crescita complessiva proviene, in ordine decrescente, dai comuni di: Treviglio, Grumello del Monte, Azzano San Paolo, Montello, Albino, Grassobbio, Curno, Bergamo, Brignano, Osio Sotto, Orio al Serio, Costa Volpino.

 


Avviare un’impresa, un corso insegna come si fa

Imparare a fare impresa si può. La formazione è un requisito indispensabile per dare concretezza a un’idea, affrontare la delicata fase dell’avvio e dare continuità al progetto, un antidoto, insomma, per contrastare l’alto tasso di mortalità delle nuove attività (8 su 10 non arrivano ai tre anni).

Per supportare gli aspiranti imprenditori Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, aggiunge una nuova proposta al ricco carnet di servizi e iniziative: un percorso formativo di 32 ore per trasferire agli aspiranti imprenditori competenze e strumenti utili a progettare la fase di start-up della propria impresa.

Il corso è realizzato nell’ambito del progetto LOGIC@-Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità ed è caratterizzato da un taglio pratico, interattivo ed esperienziale. Approfondirà i seguenti temi: competenze per diventare imprenditori, validazione dell’idea e del modello di business, pianificazione economico-finanziaria e strategie di marketing.

Sarà una full immersion in otto giornate nel mese di novembre (i giorni 6, 7, 8, 13, 14, 15, 21 e 23 ) dalle 18 alle 22, nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo. La proposta è rivolta agli aspiranti imprenditori che vogliono aprire un’attività in provincia di Bergamo. La partecipazione è gratuita.

Dopo Start Me Up, corso di alta formazione in 150 ore unito a consulenze personalizzate, realizzato in primavera – evidenzia Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo – proponiamo anche un percorso di livello base per dare a chi sta cominciando a progettare l’avvio di una nuova impresa un pacchetto di informazioni e di  strumenti utili. A questo si aggiunge la possibilità di partecipare ad un percorso di assistenza personalizzato per un massimo di 12 ore per la redazione del business plan».

Gli interessati devono presentare la domanda di adesione entro giovedì 2 novembre 2017. Il corso sarà avviato al raggiungimento di un numero minimo di dieci partecipanti. Le domande di adesione verranno accolte in ordine cronologico sino ad esaurimento dei posti disponibili (massimo 20 partecipanti) e previo colloquio con un referente dell’area Creazione d’impresa di Bergamo Sviluppo.

Qui i contatti e la domanda di adesione.


Avete un’idea d’impresa? Un servizio gratuito vi aiuta nel business plan

business

Le buone idee – insieme a intraprendenza ed entusiasmo – sono la base di ogni attività, ma soprattutto di una nuova impresa. Però non bastano, la fase di start up è infatti molto delicata e uno strumento fondamentale per procedere con meno rischi e incertezze è il business plan o piano d’impresa.

Il business plan è un documento che serve a rappresentare, in ottica prospettica, il progetto di avvio o di sviluppo di un’impresa e che permette di valutarne non solo la fattibilità economico-finanziaria (convenienza economica e la relativa sostenibilità), ma anche di analizzarne i possibili scostamenti ottenuti in un determinato arco temporale. Il piano d’impresa è quindi uno strumento essenziale per accedere alla maggior parte delle agevolazioni pubbliche, per relazionarsi in modo proficuo e consapevole con il sistema creditizio, ma soprattutto per pianificare adeguatamente l’attività imprenditoriale.

A Bergamo c’è un’iniziativa pensata proprio per aiutare gli aspiranti imprenditori nella redazione del business plan. È il Laboratorio delle idee di Bergamo Sviluppo, un servizio di assistenza dedicato a chi vuole valutare la propria idea d’impresa e avere un supporto nella stesura del relativo piano.

Gli interessati possono beneficiare di un percorso di affiancamento personalizzato, che vede coinvolti consulenti esperti, della durata massima di 12 ore così suddivise: fino a un massimo di 4 ore per la stesura della parte descrittiva del business plan, relativa alla presentazione del prodotto/servizio e all’analisi del mercato, e fino a un massimo di 8 ore per la pianificazione economico-finanziaria.

L’assegnazione delle ore di consulenza avviene previo colloquio con il referente dello sportello Punto Nuova Impresa, negli uffici della sede di Bergamo, e a seguito della compilazione di un questionario sull’idea imprenditoriale che si intende realizzare.

Il servizio è gratuito e finanziato nell’ambito del progetto LOGIC@ – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità.

Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo

tel. 035/3888011 – fax 035/247169
www.bergamosviluppo.it – pni@bg.camcom.it


L’Università di Bergamo accredita le start up degli studenti

L’Università di Bergamo è sempre più impegnata nel sostegno alle start up e al raccordo con il mondo imprenditoriale. È emerso nel corso della presentazione della finale di Start Cup, il progetto di formazione e accompagnamento delle nuove idee.

«L’Università di Bergamo ha recentemente approvato il Piano Strategico della Terza Missione – ha ricordato Sergio Cavalieri, prorettore delegato al Trasferimento Tecnologico, Innovazione e Valorizzazione della Ricerca – che, tra le sue linee, prevede il consolidamento del rapporto tra l’Ateneo e il tessuto economico-industriale del territorio attraverso il potenziamento delle attività di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico. Start Cup Bergamo va proprio in questa direzione, mettendo a disposizione le competenze dell’Ateneo a favore degli aspiranti imprenditori del territorio. L’Ateneo ha inoltre recentemente approvato le linee di indirizzo per il sostegno alle startup, un documento unico nel suo genere in Italia che consente alle startup promosse dagli studenti universitari di avvalersi del titolo di “Startup accreditata dall’Università degli Studi di Bergamo” e accedere così ad una serie di servizi messi a disposizione dall’Università. Con queste misure l’Ateneo intende fornire un sostegno rilevante ai propri giovani nel valorizzare il loro talento inventivo e incentivare il loro spirito imprenditoriale, assumendo quindi nel territorio non solo il ruolo di fucina di laureati altamente qualificati, ma anche di motore di creazione e crescita di nuove imprese ad alto potenziale di sviluppo».

Lucio Cassia, presidente del Centro di Ricerca di Ateneo sulla Nuova Imprenditorialità (Cyfe), ha dichiarato: «A me piace pensare che Start Cup Bergamo non sia solo una business competition, bensì un laboratorio dove Istituzioni e Associazioni partecipano con entusiasmo verso il fine comune di sviluppo del territorio e del Paese. Un luogo dove sono posti a fattor comune valori e competenze differenti, per cambiare ciò che tende a spegnere lo slancio e alimentare ciò che invece dà carburante alle iniziative dei giovani. Stiamo costruendo un ecosistema innovation-friendly dove ognuno è chiamato a mettere in gioco il proprio talento».

«I nostri dati più recenti sulle startup innovative italiane, che presenteremo proprio durante la finale di Start Cup Bergamo – ha spiegato Tommaso Minola, direttore di Cyfe e Start Cup Bergamo -, ci dicono che i numeri sono in aumento. Il fenomeno è senza dubbio molto interessante; in particolare è sempre meno “improvvisato”, perché vi aderiscono individui con già qualificate esperienze professionali, derivanti da attività di ricerca in università o impresa. Tuttavia, i nostri dati ci dicono che per il successo di una nuova impresa è rilevante il livello di formazione imprenditoriale poiché questo genererebbe un maggiore orientamento alla crescita, al rischio imprenditoriale, all’internazionalizzazione. Con Start Cup Bergamo cerchiamo di lavorare su questi aspetti, fin dalle fasi preliminari della nascita dell’impresa».