Il bilancio dell’attività e gli scenari futuri per il sistema del credito sono stati i temi al centro della 39esima assemblea annuale di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Bergamo Confcommercio, svoltasi oggi nella sede cittadina. Quanto ai numeri, si evidenzia un leggero calo, nel 2016, dei finanziamenti garantiti (-15,5%) per quasi 12 milioni di euro, a favore di 174 imprese e con un importo medio di 68mila euro. Dal 1978, anno di costituzione di Fogalco, alla fine dello scorso anno sono stati garantiti quasi 600 milioni di euro. Nel corso dell’anno 2016 Asconfidi Lombardia, la rete regionale di cui Fogalco fa parte, ha garantito 2.355 operazioni per un totale finanziato di euro 162.384.696.
Diverse invece le novità che interessano i Confidi, a partire dall’ampliamento dell’attività di consulenza e supporto al finanziamento. Riccardo Martinelli, presidente della Cooperativa di Garanzia ha infatti illustrato alcune possibilità per il futuro di Fogalco: «Il finanziamento diretto di piccolo importo, il crowdfunding e i minibond possono offrire al nostro sistema proposte operative concrete e nuove opportunità di mercato. Ma occorre anche maggiore incisività a livello politico anche per chiarire se sia intenzione o meno valorizzare il ruolo dei Confidi nel nuovo scenario. Nonostante le importanti innovazioni normative e di mercato, siamo convinti che il ruolo della garanzia consortile continui ad essere ancora strategico per la crescita e lo sviluppo delle piccole medie imprese. Siamo però chiamati a costruire un’alternativa al classico “mercato delle garanzie” per i crediti alle piccole medie imprese. La strada obbligata, a nostro avviso, consiste nel diversificare il business attraverso l’ampliamento dell’attività di assistenza e consulenza finanziaria, oltre che sensibilizzare e sostenere le stesse imprese ad accrescere la propria cultura finanziaria».
A livello locale, il Comune di Bergamo ha stanziato 100mila euro per abbattere i costi di istruzione delle pratiche per gli imprenditori che si rivolgono ai Confidi per aprire una nuova attività commerciale o rinnovare un esercizio già avviato. «Il bando mostra l’attenzione dell’amministrazione per le piccole attività del territorio. Un segnale di come la politica può agevolare l’accesso al credito per le pmi, attraverso i Confidi» ha sottolineato il vicesindaco Sergio Gandi. «Un passo in avanti nell’affermare il ruolo della nostra Fogalco, che segna l’impegno della politica locale per favorire o salvaguardare l’imprenditorialità del territorio» ha ribadito Paolo Malvestiti presidente dell’Ascom e della Camera di Commercio. Con un appello alle banche, lanciato dal segretario della Fogalco Antonio Arrigoni, «perché lo sforzo pubblico possa essere efficace è necessario che anche gli istituti di credito, ed è un aspetto sul quale ci simo impegnati nell’accordo con il Comune, facciano la propria parte riservando le migliori condizioni alle imprese».
Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini ha sottolineato l’esigenza di ampliare a livello associativo le consulenze e i servizi a favore delle imprese: «Purtroppo anche il sistema associativo, seppur con enormi differenze a livello nazionale in un’Italia a due velocità, vive un progressivo indebolimento. Una maggior ragione per non bloccarci, ma per evolvere e anticipare le esigenze delle imprese soprattutto sul fronte della consulenza finanziaria, prioritaria per le imprese. La creazione di nuovi servizi e l’ innalzamento delle competenze del personale sono le principali sfide che Ascom porterà avanti nei prossimi mesi».
Quanto al contesto economico, si rileva nel primo trimestre 2017 una ripresa della fiducia e una ritrovata voglia di investire. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio del Credito Confcommercio, presentato da Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito confederale. L’indagine ribadisce anche la centralità della garanzia consortile, contraddistinta da migliori condizioni per le pmi: «Tra i principali vantaggi quello di ottenere un finanziamento in tempi brevi (59,4% delle imprese) e per il 28,5% un taglio ai costi del credito. Il 12,1% delle imprese ha ottenuto un finanziamento di un importo maggiore grazie all’intervento dei Confidi».
Fare finanza d’impresa è prioritario, ha sottolineato Ghidinelli: «La capacità di fare analisi imprenditoriale è ora come non mai di vitale importanza. I timidi segnali positivi rilevati in questi primi tre mesi rappresentano un seppur debole incoraggiamento. Gli anni difficili che ci siamo lasciati alle spalle hanno portato ad una selezione delle imprese che ora intravedono miglioramenti».