Negozi, il successo si costruisce in vetrina. E un corso spiega come si fa

vetrina - visual-merchandisingIl visual merchandising è una delle leve commerciali più importanti per vendere, per comunicare con il cliente e per costruire l’immagine aziendale.

Ascom Formazione lunedì 1 febbraio propone un corso di una giornata che permette di aumentare e aggiornare le conoscenze, le tendenze e gli strumenti del visual merchandising. La vetrina racconta il negozio, le sue scelte, la sua mission, i suoi obiettivi, configurandosi come il biglietto da visita per eccellenza della propria realtà commerciale. In 8 ore si ricevono le dritte per allestire una vetrina accattivante e indurre il potenziale cliente a fermarsi e ad entrare in negozio. Nel corso dell’incontro si parlerà di regole basi e errori da evitare, di come si costruisce una vetrina, delle decorazioni e delle attrezzature giuste, di triangolazione delle merci, dell’uso e le funzioni del colore e di come valorizzare i prodotti attraverso la luce.

Il corso si tiene alla sede Ascom di Osio Sotto, piazzetta don Gansossi 1, dalle ore 9 alle 3 e dalle 4 alle 8.

Per informazioni e iscrizioni: Ascom Formazione, tel. 035.41.85.706/707/715 o info@ascomformazione.it (www.ascomformazione.it).


Patelli: «Troppi negozi sfitti? È anche perché sono vecchi e non a norma»

Tasse elevatissime e un parco di negozi, uffici e capannoni chiusi che non trovano compratori. Il quadro del mercato degli immobili commerciali e industriali bergamasco non è incoraggiante. «Per vedere davvero una ripresa – dice Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo – ci vorranno ancora otto-dieci anni».  

Almeno, il mercato del residenziale è in leggera ripresa e i prezzi si stanno stabilizzando.

«Le compravendite sono per lo più legate all’acquisto della prima casa, anche grazie al calo del valore di case e appartamenti. E questo aiuta molto anche le banche a erogare mutui più proporzionati sulla capacità di spesa del cliente, tra reddito e costo dell’immobile».

Da cosa dipende la crisi del mercato non residenziale?

«Fatta eccezione per alcuni uffici di prestigio nel cuore di Bergamo, richiesti dai professionisti, immobili industriali e uffici sono ormai obsoleti e non rispondono più alle esigenze di chi vuole comprare, a meno di investire somme ingenti per riqualificarli. Inoltre spesso non sono supportati da parcheggi o da servizi pubblici. Così oggi chi compra un ufficio o un capannone lo cerca fuori, nei centri direzionali che sono nuovi e hanno tutti i servizi. Lo stesso vale per i negozi. A Bergamo ci sono più di cento negozi sfitti. Non hanno più le caratteristiche sanitarie e urbanistiche necessarie. I proprietari dovrebbero investire per metterli a norma – ma i più non lo vogliono fare – oppure ridimensionare i prezzi di locazione o di vendita così che possano sistemarli gli acquirenti, ma anche qui stentano. Il risultato è che, anche se sono in una bella posizione, rimangono vuoti».

Come sarà il 2016?

«Non vedo una ripresa a breve termine. Le tassazioni sul sistema immobiliare, a partire da quelle statali fino a quelle comunali, sono troppo pesanti, grossi investitori non ce ne sono e anche il piccolo investitore è scomparso. La piccola parte di mercato che rimane la può fare chi cerca un capannone per la nuova sede o, nel commercio, chi spera di fare un cambiamento nella propria vita lavorativa, ma si tratta spesso di persone che non hanno le competenze professionali, quindi le locazioni sono brevi e questo porta a una perdita di qualità».

Cosa si può sperare?

«Che ci sia più chiarezza sul valore degli immobili e che almeno si arrivi a un mercato stabile. C’è ancora qualcuno che propone prezzi alti e non riesce ad adeguarsi ai nuovi valori e così blocca il mercato. Devono capire che sono fuori mercato, il calo dei valori non è un ribasso di mercato, ma un riposizionamento del valore reale. Non si tornerà più ai prezzi di prima della crisi».

In tema di negozi e locali, si stanno affermando degli accordi che prevedono i primi cinque-sei mesi di affitto gratuiti. Il mercato può trarne beneficio?

«Sono tentativi di aprire nuove attività che non possono portare nessun risultato, testimoniano solo la disperazione che c’è in giro. Alcuni negozi messi in zone degradate non hanno più motivo di esistere. Con la tassazione e gli obblighi che ci sono, solo se si ha un progetto che ha concrete possibilità di arrivare a fatturati importanti si può sopravvivere, in caso contrario, si viene uccisi subito dagli oneri, anche burocratici».

Quali tipi di negozi chiede il mercato?

«Da un po’ di tempo, si stanno affermando i parchi commerciali, medie strutture da 400-500 metri in su. Si tratta di negozi a cielo aperto con strade carrabili, parcheggi e punti ristoro di grandi gruppi. Normalmente si sviluppano intorno ai centri commerciali o in zone strategiche con tanto passaggio. Sono tutte attività che portano danno al classico negozio di vicinato».

Le aziende invece che esigenze hanno?

«Un nuovo fronte molto importante che si sta aprendo è quello del capannone in acciaio. Hanno costi più bassi e quando devono essere demoliti si può recuperare l’acciaio».

Come va il mercato delle seconde case?

«Oggi, con il peso delle tasse, la gente non se le può permettere, anzi molti le mettono in vendita. Alcuni le stanno prendendo in affitto per trarne reddito come case vacanze e b&b. È un fenomeno ormai affermato che deve essere ancora regolamentato in modo intelligente. Noi non siamo favorevoli, non è liberismo, ma anarchia».

Come vede il futuro dell’agente immobiliare?

«La nostra professione deve evolversi per dare una consulenza a 360 gradi, così da garantire che la compravendita si definisca davanti al notaio senza problemi o contrattempi e che il cliente sia pienamente soddisfatto. Se non lo facciamo, siamo finiti».

Su quali progetti siete impegnati in questo momento come categoria?

«Ultimamente, le banche si sono buttate sul nostro servizio ma non hanno la nostra conoscenza del mercato e la nostra professionalità. Per questo abbiamo iniziato un percorso di collaborazione con Ubi Banca e siamo aperti anche ad altre banche del territorio che non fanno servizi immobiliari».

 


Nuova vita ai negozi sfitti, si comincia da Borgo Palazzo

Rivitalizzare la città, occupando negozi sfitti per creare lavoro. Parte da questi presupposti il progetto pilota Open Doors, sviluppato da Comune di Bergamo e Distretto urbano del commercio in collaborazione con Confartigianato allo scopo di ridare linfa ad aree che negli ultimi anni sono state caratterizzate da un progressivo aumento delle chiusure.

Il primo quartiere a beneficiare di questo piano di riqualificazione sarà Borgo Palazzo il cui tessuto economico è composto in gran parte da negozi di vicinato. Grazie all’intervento di Aler e di un privato, sono stati messi a disposizione due immobili nel tratto che va dal ponte sul Morla a via Camozzi. Questi due spazi si trasformeranno in temporary store che resteranno aperti fino al 14 febbraio grazie a un filo conduttore individuato nel tema: “Percorsi d’arte e artigianato”.

Il primo negozio sarà quello dell’ex Salvi oro che ospiterà le creazioni delle ditte Emikeramos di Valbrembo e Lorenzi attraverso un percorso tra ceramiche e sculture. Il secondo sarà quello dell’ex Vitamine store, ripensato e riqualificato grazie al lavoro dell’intarsiatore e scultore di Brembilla Mario Colasante, del creativo del legno di Brignano Gera d’Adda Davide Aresi e degli scatti di fotografia di Anastasija Yeremoska.

«Open Doors – spiega il sindaco Giorgio Gori – rappresenta un atto concreto che punta alla riqualificazione della città e delle aree urbane. Tra gli obiettivi principali del Duc c’è infatti il tema della sicurezza: la presenza di esercizi commerciali è sinonimo di sevizi ai cittadini ma anche di presidio del territorio. Le vie della nostra città saranno tanto più sicure quanto più caratterizzate da attività commerciali aperte al pubblico. Inoltre la riqualificazione dei quartieri è un elemento in grado di incidere sul valore economico degli immobili, maggiore è il numero delle attività aperte, maggiore sarà l’impatto positivo nei diversi quartieri di appartenenza. L’obiettivo è proseguire con questo modello progettuale, costruendo percorsi tematici che portino, anche se per breve tempo, ad alzare le serrande dei negozi sfitti a Bergamo».

Un modello virtuoso, insomma, che presto potrebbe essere riproposto in tutte le zone del centro e della periferia che soccombono per colpa del caro affitti e dei problemi strutturali. Sebbene negli ultimi anni il numero di negozi che hanno chiuso i battenti abbia superato quello delle aperture, lo scorso trimestre si è registrato un segnale positivo. Anche i consumi vanno nella direzione auspicata: i dati diffusi da un’indagine Confcommercio-Format mostrano un trend in salita: per il Natale di quest’anno si spenderà infatti il 5% in più a testa rispetto all’anno passato. Per quanto concerne le prenotazioni nei ristoranti per le festività natalizie, le previsioni della Fipe indicano un ulteriore segnale di buon auspicio per il settore, con un + 2,8% rispetto al 2014. «Molto spesso gli spazi commerciali rimangono sfitti o perché manca l’offerta per via di una metratura troppo piccola, o per il fenomeno del caro affitti che ne determina una non sostenibilità – afferma Giorgio Lazzari dell’Ascom –. Attualmente su oltre 1.200 attività commerciali presenti in centro città, 142 sono sfitte. La pressione fiscale è particolarmente elevata e penalizza anche i proprietari di immobili che si vedono costretti a sborsare quattrini per il pagamento di Imu, Tasi e imposta sui redditi. Di certo, la cessazione di un’attività storica non porterà nel breve alla creazione di un’analoga realtà, ma con un lavoro di squadra tra le istituzioni e le associazioni di categoria, si possono ottenere buoni risultati».

Borgo Palazzo per l’Ascom ha poi un significato particolare. È infatti il quartiere nel quale l’associazione è cresciuta e si è radicata nel tempo. Proprio settimana prossima inizierà il trasloco per tornare negli uffici ristrutturati. E per aiutare i futuri imprenditori a coltivare i loro sogni trasformandoli in un’attività di successo, è disponibile il manuale “Dall’idea all’impresa”, la nuova Bussola di Confcommercio che fornisce dritte e suggerimenti per avviare un’iniziativa imprenditoriale in modo oculato attraverso analisi, ricerche e studi di fattibilità.

Parallelamente a Open Doors arriva in Borgo Palazzo anche Artilab, Artigiani del Tempo. Un’iniziativa che mira a riaprire spazi dismessi e che ha portato alla creazione di un vero e proprio laboratorio di idee, di contenuti, corsi, incontri all’interno dell’ex sede della banca Ubi di via Borgo Palazzo 93. Lo spazio verrà inaugurato il 16 gennaio alle 15 e resterà aperto per circa 6 mesi. Il progetto è promosso dai giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo e sostenuto da Confartigianato Bergamo con il contributo della Banca credito cooperativo di Bergamo e Valli. Lo spazio di Artilab sarà interamente restaurato dal gruppo dei Giovani artigiani con un progetto esperenziale nel quale si inseriscono varie sperimentazioni tecnologiche.

C’è inoltre il nuovo sito web www.ducbergamo.com, un portale con tutte le attività del Distretto, gli eventi, i progetti realizzati e in corso di realizzazione, i contatti di coloro che compongono tutti gli organi del distretto. Il sito riprende il tema e le stilizzazioni presenti nel logo, unendo in un unico portale le caratteristiche e le offerte delle 1.200 attività commerciali delle 4 aree di cui si compone il distretto: Città Alta, il centro cittadino, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

 


Shopping di Natale, domenica a piedi in centro e in Borgo Santa Caterina

In occasione di Santa Lucia, il Comune di Bergamo, in accordo con le associazioni di categoria e il Distretto Urbano del commercio ripropone, domenica 13 dicembre, la pedonalizzazione del centro cittadino, con la possibilità di passeggiare in tutta tranquillità nell’area di piazza Matteotti, del Sentierone e di viale Roma.

Confermato l’orario di chiusura ormai consueto, dalle 10 del mattino alle 19. L’Amminisrazione propone a partire dalle ore 14 fino alle ore 19.30 un servizio di navetta gratuito, in collaborazione con Atb, per tutti coloro che decideranno di parcheggiare, al costo di 3 euro, nei 2.400 posti disponibili presso il polo fieristico di via Lunga. Grazie all’accordo tra Atb ed Ente Fiera Promoberg, la navetta in partenza dalla Fiera Nuova con direzione centro città effettua le fermate in via Paglia, Porta Nuova (Farmacia di viale Papa Giovanni XXIII) e al ritorno alla Stazione Autolinee (fermata linea 8 in direzione Seriate). La frequenza del servizio di collegamento è di una corsa ogni 15 minuti, in partenza dall’interno del parcheggio della Fiera, mentre l’ultima corsa prevista dal centro città è alle ore 19.30.

Attivo dalle 14 alle 19.30 anche il collegamento, al costo di un normale biglietto da una zona, tra il parcheggio gratuito della Croce Rossa di via Broseta a Loreto e la Stazione Inferiore della Funicolare di Città, con frequenza di una corsa ogni 20 minuti. Il collegamento Atb in partenza dal parcheggio della Croce Rossa, prosegue in via XXIV Maggio, via Statuto – dove vengono effettuate due fermate in Largo Barozzi e alle piscine – continua in Galleria Conca d’Oro, viale Vittorio Emanuele e arriva alla Stazione Inferiore della Funicolare di Città.

Tantissime le iniziative in città, a partire delle tradizionali bancarelle di Santa Lucia sul Sentierone organizzate dalla Comap, la cooperativa degli ambulanti bergamaschi.

Durante il fine settimana il Comune di Bergamo offre poi un calendario di iniziative per i più piccoli, coinvolgendo alcune delle sue istituzioni culturali più importanti: sabato 12 dicembre sono ancora disponibili posti per “Un regalo per Santa Lucia”, laboratorio per bambini di 4 e 5 anni, a cura dei servizi Servizi Educativi dell’Accademia Carrara, per costruire una speciale scatola, dove custodire il regalo per Santa Lucia. Alle 16.15, nel cortile della Carrara, appuntamento con una Suite teatrale sulla luce a cura dell’associazione di promozione sociale “Isabelle il Capriolo”, un’azione teatrale elaborata durante un laboratorio di teatro partecipato dedicato ai temi del dono, della luce e dell’infanzia. Piazza Carrara sarà chiusa al traffico per una festa che si preannuncia di grande interesse.

Tutto esaurito invece alla Gamec per “Aspettando Santa Lucia” a cura di Clara Luiselli e Laura Mola: un percorso divertente e creativo per entrare in contatto con le opere di Maleviè.

Nel giorno di Santa Lucia, domenica 13 dicembre, alle ore 16.30, per la stagione del Teatro Sociale (sezione Giocarteatro) andrà in scena invece “Il tesoro dei pirati” a cura della compagnia “Teatro Pirata” di Jesi: spettacolo per tutti, dai 4 anni in su, a ingresso libero.

Dalle ore 15 alle 19 di domenica 13 chiusura al traffico anche in via Borgo Santa Caterina per la festa di Santa Lucia organizzata dai commercianti nell’ambito del calendario di eventi di Natale del Distretto Urbano del Commercio, con musica natalizia, animazione e balli di gruppo, esposizioni dei negozi sulla via, vin brulè e tante iniziative per i più piccini.

Il Distretto Urbano del Commercio propone poi domenica 13 dicembre iniziative anche in altre zone della città, in collaborazione con le associazioni dei commercianti: spiccano alle ore 10 in piazza Vecchia “Natale Walking Town”, camminata alla scoperta dei boschi di Città Alta con guide specializzate, alle ore 16 la castagnata di Borgo Palazzo.


Borgo Palazzo, per Natale giochi e luci. E i negozi sfitti riprendono vita

Luminarie, mercatini, Babbi Natale, artigiani e artisti itineranti. Per rendere animata la via durante le feste di Natale, l’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo mette in campo un ricco programma di iniziative e un pool variegato di artisti.

Da lunedì 30 novembre, dal cavalcavia delle Valli fino a via Camozzi il viale sarà illuminato con luminarie a tema e cinque stelle tridimensionali di 1.80 metri. Per tutto il mese di dicembre, inoltre, tra la Morla e via Camozzi, molte vetrine sfitte saranno aperte per ospitare artisti, laboratori ed eventi.

Ma veniamo al programma. Sabato, dalle ore 10, in piazzetta rossa si potrà visitare il mercatino dell’usato “Riviviamo il Borgo”. Da Lunedi 7 dicembre, la piazzetta rossa ospiterà una giostra per i più piccoli. Sabato 12, alle ore 16, si rinnoverà la tradizione più amata dai piccoli, Santa Lucia che saluterà i bambini per la via e, a seguire, piazza Sant’Anna si animerà con uno spettacolo di fuoco. L’agenda di via Borgo Palazzo prosegue: domenica 13, alle 16 in piazza Sant’Anna, ci saranno una castagnata e uno spettacolo musicale; sabato 19, dalle 15 alle 19, tutta la via sarà percorsa da suonatori di cornamusa itineranti; domenica 20, dalle 10 alle 12, sarà la volta di Babbi Natale e campanari motorizzati e nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, prenderanno la scena i “trampolieri in musica”. Giovedì 24 alle 10 ritorneranno i Babbi Natale e i campanari motorizzati e a mezzanotte, dopo la Santa Messa, piazza Sant’Anna ospiterà una “Panettonata”.  Ogni attrazione culminerà con momenti di spettacolo in piazzetta al Civico 100, in piazza Sant’Anna e negli spazi disponibili oltre la Morla. In piazzetta, inoltre, sarà allestita una scenografia natalizia con un trenino a disposizione dei bambini più piccoli.

«Vogliamo testimoniare la nostra cultura del Natale che è soprattutto gioia, voglia di stare insieme e condividere – dice Roberto Marchesi, presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo -. Per le feste apriremo una decina di vetrine chiuse e questo oltre a rendere meno evidente il problema dei negozi sfitti, darà anche continuità di percorso a chi passeggia a piedi».

Tra le iniziative più caratteristiche del programma c’è Artilab, un progetto sviluppato in collaborazione con i Giovani di Confartigianato che verrà proposto nello spazio ex Ubi Banca, dopo viale Pirovano. «Sarà uno spazio molto innovativo che avvicinerà le nuove generazioni ai mestieri artigiani – spiega Marchesi -. Lo scopo è mettere in evidenza la dignità creativa del lavoro artigiano e farlo conoscere dal vivo alle persone. In questo senso stiamo studiando con le scuole delle iniziative che permettano agli studenti di venire a contatto con la creatività di tanti nostri artisti artigiani».


Commercianti, un selfie contro la violenza sulle donne

A volte sono le cose più semplici che funzionano. E la rete è il mezzo ideale per diffonderle.

Succede così che su Facebook la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, in vista della giornata internazionale del 25 novembre, prende il volto dei commercianti (e soprattutto delle commercianti) di Bergamo, immortalate in un selfie con un proprio messaggio per dire basta al fenomeno.

L’iniziativa è partita dall’atelier Spose & Stile di via Borgo Palazzo, che ha creato l’evento sul social e messo a disposizione delle “nuvole” in stile fumetto con alcune scritte base, rivolte alle donne vittima di situazioni di violenza. “Se ti picchia, lascialo subito”, “Se ti picchia, non credere che cambierà”, “Se ti picchia, denuncialo” sono alcuni degli appelli, che basta stampare e ritagliare per corredare la propria fotografia, da postare poi sullo spazio dell’evento. Ma si può anche optare per un cartello personalizzato, come ha fatto Marco Pirovano che, dalla sede del suo Polentone, non le manda certo a dire ai colleghi maschi che si permettono di picchiare una donna.

La galleria si va quindi componendo con le immagini scattate dentro ai negozi, tra donne di tutte le età colte nell’ambiente di lavoro, abituate a stare a contatto con i clienti e a scambiare pareri ogni giorno, che diventano portatrici di un forte messaggio sociale.

Ci sono la fiorista, la gioielleria, il negozio di abbigliamento e la sartoria, il negozio di tè e lezioni d’inglese e quello di calzature. Ad essere coinvolte sono al momento attività lungo via Borgo Palazzo, ma il meccanismo è così facile e il tema così universale che sembra fatto apposta per coinvolgere una platea più ampia.


Serina, il negozio di alimentari apre una sala di lettura

Non mancano certo le idee e la voglia di realizzarle al giovane Daniele Cavagna e alla sua famiglia che in Val Serina hanno dato vita ad una virtuosa integrazione tra prodotti e servizi per conquistarsi spazi e clienti nel difficile contesto della montagna.

Nel “Mondo Paganì“, come è stata chiamata la rete delle attività familiari ispirandosi al soprannome di nonno Luigi, ci sono un’azienda agricola dedicata alla produzione di latte di asina, un bed and breakfast, entrambi a Oltre il Colle, il negozio di alimentari specializzato in prodotti tipici “Paganì Antichi Sapori”, a Serina, e pure le proposte della guida alpina Mattia Cavagna.

Offerte che finiscono anche in pacchetti soggiorno, i cosiddetti “Pagabox”, oppure sfilano nel negozio on line.

L’inpagan - sala lettura - gastronoteca (1)tento è trasmettere suggestioni ed emozioni oltre al semplice gusto di una vacanza, di un formaggio o di un vino e a fare da filo conduttore si ritrova, spesso e volentieri, il piacere della lettura, autentica passione in casa Cavagna, con Daniele che è anche scrittore di romanzi. E se già da qualche tempo il negozio (reale e on line) ha lanciato degli intriganti abbinamenti tra vini e libri, oggi amplia questa vocazione inaugurando una sala lettura, ossia uno spazio ad ingresso libero allestito a fianco del punto vendita (in via Dante Alighieri, 34) dove è possibile fermarsi a leggere, magari approfittando dello scambio libri già avviato, e decidere di assaggiare i prodotti selezionati dal negozio o scambiare qualche chiacchiera con altri appassionati buongustai.

Il nome è Gastronoteca, dall’incontro dei termini Gastronomia e Biblioteca, ed è un ambiente rustico e caldo caratterizzato dal legno e dagli attrezzi della vita contadina, dove non mancano però le comodità “moderne”, a cominciare dal wifi gratuito.

pagan - sala lettura - gastronoteca (3)«Abbiamo voluto creare questo spazio perché abbiamo notato che il nostro servizio di scambio libri è piaciuto molto, sia ai residenti che ai turisti – dichiarano i promotori -, così abbiamo pensato di valorizzare l’iniziativa aggiungendovi l’aspetto gastronomico. Pensiamo che la Gastronoteca sia il primo locale di questo genere, se non altro in zona, e siamo convinti che sia un arricchimento dal punto di vista dell’offerta di servizi per tutta l’area circostante».

pagan - sala lettura - gastronotecaLa Gastronoteca è anche il luogo dove avranno sede le future iniziative organizzate da Paganì, come corsi di degustazione, incontri tematici sul vino, sui formaggi e sui libri. «Ciò che ci piace – rilevano – è proprio questo intrecciarsi tra i prodotti tipici e la letteratura. In questo spazio, infatti, oltre agli eventi e agli assaggi, è sempre attivo lo scambio libri. Ognuno può consultare i numerosi libri presenti e farne ciò che vuole, quindi anche prenderli e portarli a casa, contribuendo a sua volta con altri libri che magari non usa più. L’idea è di creare un luogo dove la cultura e la gastronomia si incontrano, dove poter stare in tranquillità a leggere un buon libro e dove arricchire la propria sfera di conoscenza personale in ambito culturale e gastronomico».

L’inagurazione ufficiale avverrà lunedì 7 dicembre, dalle 16 alle 19.30, con ingresso libero. All’evento parteciperà anche l’azienda Agricola De Toma, storica produttrice di Moscato di Scanzo, che presenterà le proprie idee regalo per Natale, tra cui diverse novità.

 


Spuntini e aperitivi, da oggi anche in macelleria e pescheria

Via libera al consumo di carne e pesce all’interno dei piccoli esercizi commerciali. È quanto stabilisce una norma voluta dal consigliere regionale della Lega Nord Pietro Foroni contenuta all’interno del Legge di semplificazione votata ieri in aula dal Consiglio Regionale lombardo. «Il provvedimento consentirà a macellerie e pescherie di vendere i propri prodotti di gastronomia destinati al consumo immediato presso i locali dell’esercizio – spiega Foroni – come già avviene per altre categorie artigianali come pizzerie da asporto, gelaterie e pasticcerie. Una facoltà che sarà concessa solo ai piccoli esercizi a condizione che siano utilizzate stoviglie e posate a perdere su piani temporanei di appoggio, senza alcun tipo di servizio ai tavoli per i clienti. In questo modo si vuole evitare ogni tipo di concorrenza sleale nei confronti di bar e ristoranti. Si tratta di una disposizione pensata per aiutare alcune categorie in difficoltà e al contempo per promuovere e incentivare la cultura del cibo di qualità, che rimane uno dei capisaldi della nostra tradizione gastronomica. Inoltre è stato approvato un Ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a prevedere una forte semplificazione in materia di pubblici esercizi al fine di armonizzare i regolamenti in essere e semplificando la normativa».

Precisazioni che non soddisfano Lino Stoppani, presidente della Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, che aveva già manifestato il proprio netto dissenso quando il provvedimento era in fase di discussione e che ora ribadisce: «È una legge tecnicamente sbagliata, incoerente e ingiusta. Perché crea un mercato parallelo di concorrenza sleale. La ristorazione non può essere considerata un plus e valorizzata solo nei convegni. Se il modello del turismo italiano deve diventare solo low cost dove tutti possono mangiare senza tener conto della qualità, allora questa legge è perfetta. Così però si dequalifica un mercato».


Caldara chiude, l’Ascom in campo per trovare un successore

caldara1Bergamo perde una delle sue insegne storiche. Dopo 63 anni chiude Caldara. Il negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni a fine anno abbasserà definitivamente le saracinesche portando con sé un pezzo importante di storia commerciale della città.

L’attività era stata avviata dalla famiglia Caldara nel 1952. Con il suoi trenini, le costruzioni, le bambole e le macchinine Pierluigi Caldara ha fatto giocare tre generazioni di bambini. Per cinquant’anni è stato dietro il bancone, difendendo con passione e convinzione i giochi tradizionali dall’avanzata dei videogiochi e dell’elettronica, alternando il suo lavoro in negozio con viaggi per le fiere di tutto il mondo alla ricerca delle novità più emozionanti. Ora, la decisione di chiudere per godersi la meritata pensione e dedicarsi agli hobby finora trascurati, giacché i figli hanno deciso di percorrere altre strade professionali e gli affari con la crisi e la competizione della grande distribuzione non sono più quelli di un tempo.

La chiusura dello storico negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni ha suscitato grande dispiacere nell’Ascom: «È  un fatto che ci rattrista molto – dice il direttore Oscar Fusini –. Non si tratta solo della chiusura di un negozio storico e del congedo di un imprenditore bravo e serissimo ma di un simbolo del giocattolo orobico che scompare. La chiusura di Caldara conferma due fatti da tempo sotto la lente di ingrandimento: la crisi dei consumi che prosegue e colpisce il commercio tradizionale, e il cambio di vocazione commerciale di parte della città, in particolare di viale Papa Giovanni  dove gli elevati valori degli immobili rendono più proficue le attività di bar e ristoranti piuttosto che i negozi. Infine, impone una riflessione sul passaggio generazionale che fatica ad attuarsi nei nostri settori».

«Il problema – denuncia Fusini – non è solo la chiusura di un punto vendita, ma la dispersione di competenze dell’imprenditore che lascia e chiude la propria attività. Per questo auspico che qualche giovane voglia riportare in vita l’attività, magari in un altro negozio (se l’attuale ha valori immobiliari troppo elevati) chiedendo al signor Caldara un aiuto. Saremo ben lieti di favorirne il passaggio di competenze, magari finanziandolo con il progetto Sviluppo».

Intanto, i locali saranno messi in affitto e da lunedì la merce sarà in vendita con sconti dal 20 al 50%.


Rogno, da Comune e Dat contributi per commercio e turismo

Rogno_municipioLe imprese del commercio e del turismo con sede operativa a Rogno hanno tempo fino al 31 ottobre per richiedere i contributi messi a disposizione dal Bando del Distretto dell’Attrattività “Nel solco della Preistori@ dalle incisioni rupestri alla Smart Life”.

Il bando intende sostenere e incentivare gli interventi di miglioramento dell’attrattività degli esercizi commerciali in genere e dell’innovazione dei sistemi di offerta commerciale e turistica, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie digitali.

La dotazione finanziaria è di 7.500 euro per gli interventi attuati nel Comune di Rogno. I contributi verranno assegnati in ordine cronologico di ricezione delle domande, sino a esaurimento delle risorse disponibili. Il finanziamento è possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Comune di Rogno.

Sono ammesse al bando spese per riqualificazione aree esterne (facciate e fronti strada); formazione; potenziamento area Wi-Fi; sistemi e tecnologie digitali per la promozione e vendita online dei prodotti; vetrine interattive, totem e smart poster; sistemi per la sicurezza.

Per i beneficiari il contributo a fondo perduto è pari al 50% della spesa ammessa e finanziata fino ad un massimo di 500 euro. Le domande di contributo devono essere compilate utilizzando l’apposito modello disponibile sul sito internet del Comune di Rogno e trasmesse al Comune di Darfo Boario Terme (ente capofila del Dat) a mezzo posta elettronica certificata (PEC)  all’indirizzo mail: comune.darfoboarioterme@pec.regione.lombardia.it (farà fede la ricevuta di accettazione). Per informazioni: info@comune.rogno.bg.it, tel. 035-967013.