Ludopatie, entro il 3 novembre il corso per i gestori di locali con slot

Ludopatie, entro il 3 novembre il corso per i gestori di locali con slot

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Entro il 3 novembre i gestori di sale gioco e di locali dove sono presenti slot machine devono aver frequentato il corso di formazione obbligatorio previsto dalla Legge Regionale n. 8/2013, come azione di contrasto alla ludopatia. Chi ha invece avviato una nuova attività deve farlo entro sei mesi dall’apertura.

I tempi si fanno perciò stretti e per rispondere alle necessità di adeguamento l’Ascom di Bergamo riparte con i corsi specifici di 4 ore, organizzati nell’ambito di un protocollo di collaborazione firmato con l’Asl di Bergamo.

Il coinvolgimento degli esercenti è un tassello ritenuto fondamentale nel contrasto alle forme di gioco patologiche. Dopo una parte dedicata alla legislazione, il corso si occupa perciò di illustrare i dati sull’incidenza del fenomeno e le conseguenze sulla salute e la qualità della vita delle persone coinvolte oltre che i costi sociali. Il confine tra l’attività piacevole ed occasionale e la deriva patologica può infatti non essere così immediato, mentre conoscere i rischi e saper riconoscere alcuni “sintomi” (aumento della frequenza delle giocate e degli importi, speranza di recuperare le perdite, nervosismo, fino ai riti scaramantici e alla richiesta di denaro in prestito) migliora la consapevolezza e la capacità di prevenzione degli operatori. I corsi permettono quindi di informare i gestori sulle modalità in cui si manifesta la patologia e fornire loro strumenti per affrontare in maniera efficace il rapporto con i clienti a rischio ludopatia.

Proiettando le stime nazionali sul territorio bergamasco, la platea dei giocatori patologici va da un minimo di 5.400 ad un massimo di 23mila persone, mentre la fascia problematica dalle 13.800 alle 41mila. Si parla di stime perché il problema resta sommerso ed è bassa, anche se in forte crescita, la percentuale delle persone che si rivolge ai servizi specialistici (nel 2014  il Sert dell’Asl di Bergamo ha seguito 228 casi). Di qui l’importanza di mettere a conoscenza i giocatori anche delle possibilità di aiuto e cura.

«La formazione obbligatoria – evidenzia Andrea Comotti, responsabile della area Sistemi Gestionali dell’Ascom – è un primo passo verso una sensibilizzazione ancora più ampia dei gestori sul problema. Il Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico ha infatti predisposto un codice etico per i locali, con una serie di buone prassi in grado di migliorare l’informazione e ridurre i rischi per i giocatori».

A Bergamo si può frequentare il corso nella sede Ascom di via Borgo Palazzo 154 mercoledì 30 settembre o mercoledì 21 ottobre dalle 14 alle 18, mentre lunedì 12 ottobre l’orario è dalle 19 alle 23. In provincia il corso è proposto a Zogno giovedì 8 ottobre, ad Albino giovedì 15 ottobre e a Treviglio mercoledì 28 ottobre dalle 14 alle 18. Sono previste ulteriori iniziative in collaborazione con i Comuni e gli ambiti territoriali, rendendo ancor più capillare l’azione. La normativa prevede un aggiornamento biennale.

Visto che la scadenza si avvicina ed è probabile che aumenti la richiesta di adeguamento, l’Associazione ricorda che i corsi possono essere tenuti solo da docenti appositamente formati e presenti nell’elenco regionale dedicato ed erogati da enti accreditati dalla Regione Lombardia. Corsi realizzati con modalità diverse non sono validi.

Per gli esercenti che non ottemperano alla formazione è prevista una sanzione da 1.000 a 5.000 euro. Per essere ammesso al corso, il gestore deve avere compiuto i diciotto anni di età e per i commercianti stranieri è indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana.

Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa Ascom (tel. 035 4120325 – info@ascomqsa.it)

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