Gli “Indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica” sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio della Regione Lombardia nella seduta del 23 giugno ed entreranno in vigore con la pubblicazione sul Burl.
Tra i punti principali del provvedimento, proposto dell’assessore al commercio Mauro Parolini, c’è la possibilità – per i punti vendita esclusivi – di destinare una parte della superficie alla commercializzazione di prodotti diversi da quelli editoriali (che devono comunque rimanere prevalenti), includendo pastigliaggi confezionati, prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione, comprese bevande pre-confezionate e pre-imbottigliate, e prodotti non alimentari.
Rispetto alla proposta approvata dalla Giunta Regionale a marzo, anche con le audizioni e il lavoro in IV Commissione, sono state recepite le richieste di Snag Confcommercio e delle Organizzazioni Sindacali, in particolare per quanto riguarda la previsione di un regime di autorizzazione comunale (in luogo della Scia) sia per i punti vendita esclusivi che per quelli non esclusivi.
Il nuovo testo dà anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, tra cui quelli inerenti all’informazione turistica. «Sono certo – ha commentato Parolini – che, con il supporto della Regione, le edicole potranno diventare anche in questo senso uno strumento di promozione dell’attrattività della Lombardia molto efficace, ampliando così le opportunità di crescita commerciale e le loro funzioni di utilità pubblica».
Il provvedimento stabilisce inoltre che la Giunta Regionale, in collaborazione con i Comuni e con il coinvolgimento delle Camere di Commercio e delle Associazioni di rappresentanza del comparto, può concedere contributi ed agevolazioni, in particolare alle rivendite esclusive. È prevista infatti la possibilità di promuovere progetti e accordi per favorire, tra l’altro, il mantenimento della rete distributiva sul territorio anche nelle aree svantaggiate, l’innovazione e la competitività delle imprese del settore, la formazione, l’aggiornamento professionale e l’accesso al credito.