Popolare di Bergamo, ok alla trimestrale. In crescita la raccolta totale

Popolare di Bergamo, ok alla trimestrale. In crescita la raccolta totale

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Il Cda della Banca Popolare di Bergamo ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al termine del terzo trimestre 2015. L’utile netto è risultato pari a 123,7 milioni, superiore rispetto a quanto preventivato. La gestione operativa si è posizionata a 270,7 milioni, determinata da proventi operativi per 598,1 milioni e oneri operativi per 327,4 milioni.

Il margine d’interesse, a 307,1 milioni (-7,3% sul settembre 2014), ha confermato anche nel terzo trimestre il trend dei primi sei mesi dell’anno, risentendo del basso livello dei tassi, con l’Euribor che permane negativo. Le commissioni nette, a 263,9 milioni (- 4%), hanno risentito del minore apporto del comparto relativo al collocamento di titoli di gruppo (- 21,5 milioni), contro una positiva dinamica delle commissioni da raccolta gestita (+ 10,5 milioni) ed assicurativa (+ 3,3 milioni). Il raffronto anno su anno degli oneri operativi registra una complessiva contrazione (- 1,1%), determinata dalla riduzione delle altre spese amministrative (- 5,4 milioni, – 4,1%) alla quale si è contrapposta la crescita dellespese del personale dell’1,3% (+ 2,5 milioni), da attribuire principalmente al minore apporto del “Fondo di solidarietà per il sostegno dell’occupazione del credito” per oltre 5 milioni.  L’andamento di proventi e oneri operativi posiziona il rapporto Cost/Income al 54,74% contro il 52,26% del terzo trimestre 2014. Risultano in deciso miglioramento gli indicatori sulla qualità del credito: le rettifiche nette su crediti, pari a 77,1 milioni (100,1 milioni a fine settembre 2014) confermano l’attenta gestione del portafoglio crediti della banca, che trova riscontro anche nella significativa riduzione del costo del credito, attestatosi allo 0,54% annualizzato (0,72% al termine dei nove mesi del 2014). Nel periodo è stato rilevante il sostegno all’economia del territorio e alle famiglie: gli impieghi alla clientela (19,1 miliardi) sono aumentati di oltre 2 punti percentuali; in crescita, a 2.250 milioni, le nuove erogazioni di finanziamenti a medio/lungo termine – di cui 504 milioni a favore dei privati (+ 24%) e circa 1.670 milioni a favore delle imprese (+ 78%). Di rilievo il risultato registrato dal comparto leasing, con nuovi contratti nel periodo per 230 milioni (+ 77% anno su anno). Il comparto dei crediti deteriorati netti a 1,57 miliardi (8,25% dei crediti netti verso la clientela) si mantiene nei limiti degli obiettivi prefissati per il periodo.

Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti, attestatosi al 4,36%, risulta sostanzialmente in linea rispetto al dicembre 2014 (4,33%) mantenendosi al di sotto del dato di sistema (4,79%). Cresce la raccolta totale che, al netto del trasferimento di quote su dossier Ubi per circa 2,2 miliardi, ammonta a 47,3 miliardi. In particolare, la raccolta diretta da clientela, pari a 14,5 miliardi, raggiunge i 20 miliardi se si ricomprendono i prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo e collocati dalla Banca (complessivamente 5,5 miliardi). La raccolta indiretta da clientela ordinaria (al netto dei PO Ubi collocati dalla Banca) è pari a 26,7 miliardi: nel periodo è proseguita la riqualificazione delle forme di investimento, determinando l’incremento del “risparmio gestito” – comprensivo di “polizze vita” – che raggiunge i 16 miliardi (+ 11,2%) e la flessione della raccolta amministrata (- 3,4%). Da inizio anno si sono registrati flussi netti di “gestito” per circa 1.190 milioni e nuove sottoscrizioni di “polizze vita” per oltre 680 milioni. A fine settembre il rapporto fra il capitale primario di classe 1 e il totale delle attività di rischio ponderate (Common Equity Tier 1) è del 18,38%, a conferma della forte patrimonializzazione e solidità della Banca.