Il premio/ Cèco, il calzolaio novantenne che ha fatto le scarpe anche a una mucca

Il premio/ Cèco, il calzolaio novantenne che ha fatto le scarpe anche a una mucca

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Domenica 18 dicembre alla Fiera di Bergamo è in programma l’assegnazione del Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio della Camera di Commercio di Bergamo, giunto alla 56esima edizione. Saranno consegnate quattro benemerenze e 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici.

Nella categoria imprese – con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria – i premi sono 14, quattro dei quali ad attività commerciali. Si tratta del fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature di Francesco Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), del Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e del ristorante pizzeria Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Ecco la storia di Francesco Pezzoli

Francesco Pezzoli
Francesco Pezzoli

Novant’anni compiuti, 78 dei quali passati a realizzare, aggiustare e vendere scarpe. Un curriculum che se non è da record poco ci manca quello di Francesco Pezzoli, strenuo difensore dell’unico negozio di calzoleria di Villa d’Ogna, che solo alla fine dello scorso anno, con ben 89 primavere sulle spalle, ha alzato bandiera bianca e chiuso l’attività. Lo ha fatto a malincuore perché lui ci tiene a mostrare il suo lavoro e perché il suo laboratorio, in via Beato Alberto, è una sorta di museo, dove vedere le forme in legno con cui si realizzano le diverse scarpe, gli attrezzi del mestiere e pezzi storici come gli scarponi con i chiodi che realizzava per i soldati e i partigiani.

Ad affiancarlo in negozio la moglie Anna Maria Cagninelli, 85 anni, altro monumento alla longevità lavorativa, mentre le figlie hanno scelto altre strade professionali. «Ho cominciato come garzone a 12 anni – ricorda Pezzoli, più noto come Cèco -. A 16 mi sono messo in proprio e attorno ai 25-26 anni ho aggiunto la vendita di scarpe. Sono andato avanti fino ad adesso, ma oggi voler fare questo mestiere sarebbe da stupidi».

In tempi in cui le scarpe si possono anche acquistare on line senza nemmeno provarle è difficile persino immaginare cosa sia una calzatura fatta a mano e cosa significa confezionarla. Ma Cèco riesce benissimo a dare un’idea del suo su misura, citando il suo cliente più speciale: una mucca di proprietà di una famiglia di Nasolino. «Aveva un problema alle unghie delle zampe anteriori e non usciva più dalla stalla – ricorda -. Ho realizzato uno stivaletto ed è tornata al pascolo. Mi hanno pagato il lavoro e regalato uno stracchino».

Da abile maestro artigiano Pezzoli ha anche rivolto manualità e creatività nella scultura del legno arrivando a realizzare, da autodidatta, opere molto apprezzate, che raffigurano soprattutto animali e figure umane che lavorano.