I vicepresidenti: «Salvaguardata l’identità, ora riflettori puntati sulle nuove categorie»

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto (12)

La nuova carta che regola la vita associativa dell’Ascom di Bergamo (approvata all’unanimità dall’assemblea straordinaria del 23 gennaio 2017) è frutto di un’analisi puntuale, che ha visto in prima fila anche i vicepresidenti Riccardo Martinelli e Giovanni Zambonelli. «Sono stati mesi impegnativi che hanno portato ad un buon risultato, che ha fissato alcune norme divenute negli anni prassi senza però essere regolamentare», ha ricordato Martinelli. Si va dalle modalità di adesione a Confcommercio Imprese per L’Italia e a Confcommercio Lombardia – con la definizione dei livelli nazionali e regionale dell’organizzazione e l’individuazione delle competenze tra piano provinciale, regionale e nazionale – a quelle per l’adesione e l’inquadramento del socio, fino al riconoscimento ufficiale dei Gruppi, già attivi, Terziario Donna e Giovani Imprenditori, dei quali si evidenzia la funzione consultiva e propositiva.

Riccardo Martinelli
Riccardo Martinelli

«Il nuovo statuto – ha proseguito Martinelli – definisce anche l’incompatibilità con cariche politiche per coloro che ricoprano cariche associative, tale da garantire il concetto dell’apartitismo dell’Associazione». Ci sono poi novità nella composizione del Consiglio e nella durata del mandato. «Il Consiglio direttivo passerà da 11 membri più tre cooptati, a 13 più tre favorendo una maggiore partecipazione – ha spiegato -, mentre il presidente non potrà essere eletto per più di due mandati consecutivi e resterà in carica cinque anni, in linea con la durata del mandato nazionale. Per quanto riguarda il ruolo del direttore vengono fissate delle incompatibilità e aumentate le sue responsabilità». «In sintesi – ha concluso – si tratta di uno statuto che rispetta la storia e la nostra tradizione della nostra Associazione e ci consente di guardare avanti con ottimismo».

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

«Nell’affrontare il lavoro di revisione – ha dichiarato Zambonelli -, siamo partiti non tanto dallo schema fornito da Confcommercio per le associazioni provinciali ma dallo Statuto che da oltre 70 anni regola la nostra Associazione. Il risultato è una carta statutaria basata sulla snellezza della gestione degli organi, che vede potenziate le regole per l’elezione, la partecipazione, la trasparenza e i sistemi di controllo per gli associati».

«Uno degli aspetti che ha richiesto maggiore attenzione – ha aggiunto – è stata la definizione delle norme che regolano i rapporti con il piano regionale e nazionale dell’Associazione. Infatti pur aderendo pienamente a Confcommercio Imprese per l’Italia, siamo riusciti a definire alcune autonomie a beneficio degli associati e del territorio come il mantenimento nella denominazione del nostro nome Ascom, talune funzioni quali per esempio l’autonomia nei contratti di lavoro e l’indipendenza dell’operato dei probiviri provinciale».

Obiettivo è fare in modo che l’associazione possa rispondere alle esigenze, vecchie e nuove, dei propri iscritti. «Sappiamo che le associazioni, quelle che per noi sono corpi intermedi vivi che hanno una funzione fondamentale – ha rilevato Zambonelli -, saranno chiamate a grandi cambiamenti nei prossimi anni. Dovranno rafforzare l’efficacia dell’essere sindacato e quindi organi di tutela delle piccole imprese e rispondere ai loro bisogni con efficienza. Il nuovo Statuto risponde a questa esigenza. Ma non solo, regola infatti anche l’appartenenza delle Associazioni esterne ed autonome che vogliano aderire ad Ascom, mettendoci a disposizione di quelle più piccole e meno strutturate».

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto - Costante Persiani
Costante Persiani

Sulla necessità di trovare un equilibrio tra organizzazione e politica centrale e le esigenze e le caratteristiche locali è intervento anche Costante Persiani, avvocato consulente di Confcommercio Lombardia, nonché assistente del presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia per le Politiche Legislative, che ha supportato l’Ascom di Bergamo nel processo di revisione dello statuto. «Il più fedele interprete del territorio è chi lo vive – ha dichiarato -, per questo, dove è stato possibile, abbiamo fatto in modo che Bergamo potesse mantenere l’autonomia. Del resto un’associazione è di proprietà delle imprese ed è giusto che, se funziona bene, siano queste ad averne il controllo».

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto - Gianfranco Lodetti
Gianfranco Lodetti

«Dagli anni Sessanta – ha invece sottolineato l’avvocato Gianfranco Lodetti, che da tempo segue l’Ascom – l’associazione accompagna i propri associati con un’assistenza qualificata. Ha seguito sfide importanti, come l’avvento dei supermercati, ed ora è pronta a rinnovare il proprio impegno a tutela dell’interesse del singolo associato e della comunità bergamasca».