La presentazione della Fiera di Sant’Alessandro. Da sinistra: Aldo Marcassoli, direttore Confagricoltura Bergamo; Paolo Malvestiti, presidente Bergamo Fiera Nuova Spa e presidente della Camera di Commercio di Bergamo; Luigi Trigona, segretario generale Ente Fiera Promoberg; Mara Azzi – direttore generale Ats; Alberto Brivio – presidente Coldiretti Bergamo
Un weekend con il mondo contadino, l’agricoltura e le tradizioni. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre al polo fieristico di Bergamo torna la Fiera di Sant’Alessandro, l’appuntamento dedicato alla filiera agroalimentare organizzato da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg. La manifestazione, che da oltre dodici secoli richiama in città tutte le realtà legate al sistema rurale, coniuga i valori intramontabili del lavoro della terra con il meglio della produzione e dei servizi più innovativi. Nei circa 50mila metri quadrati l’esposizione offre una vetrina completa del settore primario, dall’agricoltura alla zootecnia, dai grandi macchinari 2.0 alle nuove tecnologie della filiera agroalimentare, dalle rassegne zootecniche ai concorsi, passando per l’ampia area dedicata all’enogastronomia.
Tra le novità di quest’anno, il cambio degli orari di apertura, modificati per ottimizzare l’operatività degli espositori e la visita del pubblico: venerdì dalle 15 alle 23, sabato e domenica, dalle 9,30 alle 20. Con l’obiettivo di sostenere concretamente le imprese e il pubblico è stato inoltre confermato l’ingresso gratuito per la giornata inaugurale di venerdì. Davanti alle tragiche conseguenze del terremoto che ha colpito il Centro Italia, Fiera Bergamo e Promoberg hanno inoltre deciso di donare il 10% degli incassi (ingresso fiera e parcheggio) alle vittime del sisma, versando il ricavato alla Caritas Diocesana Bergamasca. Un primo gesto concreto cui faranno seguito ulteriori iniziative.
La kermesse è un consolidato punto di riferimento per tutti gli operatori del mondo rurale, ma anche un appuntamento appassionante per il grande pubblico che può comodamente incontrare in città il meglio dell’agroalimentare, in una sorta di grande fattoria con le eccellenze della produzione e dei servizi. Lo scorso anno sono state 50mila le persone arrivate in fiera da tutta la regione, per un evento che ha il merito di rinnovarsi ogni anno, grazie ad un programma che abbina alla ricca area espositiva un lungo elenco di iniziative collaterali, ad aziende di qualità e alla capacità di intercettare i nuovi trend del mercato. La Fiera punta molto anche sulle nuove generazioni, che vedono nelle tante strade della filiera agroalimentare interessanti sbocchi professionali.
«La crisi della finanza ha fatto capire a tutti quanto sia importante l’economia reale – evidenzia il segretario generale della Promoberg, Luigi Trigona -. E in questo contesto l’agricoltura si sta rivelando come uno dei possibili affari del futuro. Al pari dell’acqua o dell’energia non inquinante, in un mondo a risorse limitate la produzione di ortaggi, di frutta, di cereali, o l’allevamento di mucche e pecore, se condotti con inventiva e metodi moderni, si avviano a diventare un’attività strategica. Come dire, è questa la vera “green economy”. E dunque non è un caso se fra gli imprenditori si stiano mettendo in luce con le loro idee e il proprio impegno nell’innovazione i giovani e le donne. Fattorie didattiche, energy drink campagnoli e birra artigianale. Ma anche pasta alle microalghe e “agriturismi beauty” pensati per il benessere psico-fisico; il volto dell’agricoltura, anche quella bergamasca, sta cambiando e la nostra Fiera di Sant’Alessandro ne è la testimonianza. Gli agricoltori sono sempre più spesso dei “farm manager”, con una professionalità che ha trovato nel tempo nuove declinazioni per esprimersi».
I numeri
Sono 205 le imprese “tradizionali” protagoniste alla FdSA2016. Ben 15 le regioni italiane rappresentate, tra le quali spicca la Lombardia, con 165 espositori, 134 dei quali targati Bergamo. Dopo la truppa orobica, quelle più numerose arrivano da Brescia (11 aziende), Milano (7) e Lecco (6). Quattro invece le imprese straniere. Dati sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno.
A queste si aggiunge il movimento legato al Concorso per cavalli purosangue arabo, giunto alla quarta edizione e in continua crescita. Quest’anno sono 84 gli allevatori presenti a Bergamo, non solo per gareggiare ma anche per presentare le proprie professionalità. Netta la prevalenza degli allevatori italiani (55), ma colpisce il dato dei restanti allevatori, provenienti da ben 16 nazionalità straniere (Australia e Usa comprese).
Sommando le due realtà, sono quindi 289 gli espositori totali presenti alla Fiera di Sant’Alessandro 2016.
Per quanto riguarda gli animali, saranno circa 350 i capi di bestiame per il commercio portati in fiera, tra i quali saranno incoronate le attese tre “regine di razza”. Oltre 250 invece i cavalli coinvolti in gare ed esibizioni. Oltre che sui 13mila metri quadrati al coperto dei due padiglioni principali (A e B), la fiera può contare su altri 18.500 mq in area esterna per esposizione e area zootecnica e ulteriori 16.000 mq circa per l’area equitazione.
Tra i settori merceologici, al primo posto per numero di espositori i “Prodotti tipici e agro-alimentari” (67 imprese, il 33% del totale), seguiti dal settore delle “Macchine agricole e attrezzature” (52 aziende, il 25% del totale) e dal settore “zootecnico” (23 aziende, l’11% del totale). E poi i settori “Risparmio energetico ed energie rinnovabili” (6%), “Foraggi” (5%), “Equitazione – Country” e “Abbigliamento tecnico” (entrambi oltre il 4%).
Gli eventi
In primo piano c’è la storica rassegna bovina, tra le più importanti a livello regionale, con il concorso e la premiazione delle tre “Regine di Razza della Fiera”: Frisona, Bruna e Red Holstein. Poi, il Concorso Purosangue Arabi di Bergamo, Show E.C.A.H.O. categoria C internazionale, che, giunto alla quarta edizione, si è già imposto quale uno degli appuntamenti più seguiti tra gli operatori e gli appassionati del settore sparsi nel mondo. Quest’anno il programma si amplia ulteriormente, presentando due veri e propri nuovi eventi nell’evento, dedicati ai cavalli arabi egiziani e a quelli anagraficamente più anziani (Stallion e Maries over 13) ma che hanno mantenuto intatte tutte le caratteristiche che li rendono unici. Alla FdSA riflettori puntati poi sulla rassegna di ovicaprini, colombi ornamentali e colombi viaggiatori e sulla tappa del campionato nazionale Triathlon del boscaiolo, per la sesta volta consecutiva a Bergamo, promossa in collaborazione con Federboscaioli.
Sul versante dei sapori le proposte dell’Associazione Norcini Bergamaschi, le dimostrazioni di disossatura e lavorazione di carne bovina, suina e di carni bianche a cura del Gruppo Macellai dell’Ascom di Bergamo, alle quali si affiancano gli abbinamenti ai vini del territorio e tanti esempi di ricette e preparazioni realizzate da uno chef.
Con i propri laboratori Coldiretti e Unione Agricoltori, invece, metteranno in tavola temi quali la smielatura, degustazioni di formaggi e caseificazione, proporranno inoltre un teatrino con burattini e, per la gioia dei più piccoli e dei loro genitori, le amatissime “piscine di mais”.
A proposito di bambini, anche quest’anno la Fiera di Sant’Alessandro offre numerosi appuntamenti studiati per dare l’opportunità alle nuove generazioni di toccare con mano alcuni dei protagonisti del mondo agricolo. Oltre all’attesissimo battesimo della sella con i pony, ci sono ad esempio la didattica e il battesimo del guanto con i rapaci, gli incontri con i lama, i laboratori creativi manuali dedicati alla valorizzazione della lana.
Molto attesa l’area dedicata ai macchinari agricoli, a partire da quelli da campo aperto. Come da tradizione, tutto il padiglione B e parte dell’area esterna della fiera sono dedicati a questo specifico comparto, uno dei protagonisti in assoluto del made in Italy a livello internazionale. Macchinari che rendono più veloce e sicuro il lavoro nei campi, grazie a continue innovazioni che hanno trasformato totalmente in pochi decenni le attività agricole.
Tra gli eventi collaterali anche una fusion a stelle e strisce, con l’area dedicata al country nel padiglione A, a cura di Monstercountry Group, con dj set e stage di line dance. In galleria centrale i visitatori saranno accolti come sempre dalle note del gruppo Mismountain Boys, per una festa del folklore western. A far da contraltare, venerdì 2 settembre, dalle ore 19.30, nel piazzale antistante l’ingresso della Fiera, un raduno di auto americane storiche: Cadillac, Oldsmobile, Pontiac e altre ancora, tutte tirate a lucido per far sognare anche i più grandi.
ORARI APERTURA
- venerdì: 15 – 23
- sabato e domenica: 9,30 – 20
BIGLIETTI D’INGRESSO
- venerdì: ingresso gratuito
- sabato e domenica: intero 7 euro, ridotto (dai 12 ai 16 anni e over 65 anni) 5 euro.
- parcheggio 3 euro.