Credito, la liquidità resta un problema per le imprese del terziario

A essere in affanno sono le micro e piccole imprese, oltre a pubblici esercizi, alberghi e locali da balloLa liquidità resta un problema per le imprese del terziario, nonostante i primi timidi segnali di ripresa. È questa una delle principali evidenze dell’Osservatorio su credito e liquidità affidato da

Cristian Botti

Ascom Confcommercio Bergamo a Format Research. Ogni semestre da due anni a questa parte quasi un imprenditore su tre è costretto a ricorrere a un nuovo prestito. Sono soprattutto le imprese del turismo, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo e le micro e piccole dimensioni a essere ancora in affanno. L’indebitamento è andato crescendo con il biennio della pandemia e questo grava già da ora sulle spalle delle imprese. Il bisogno di liquidità delle imprese bergamasche è in linea con quello nazionale, dopo essere stato ben peggiore nella prima fase della pandemia. Dopo il trauma del 2020 stanno normalizzandosi i rapporti banca impresa sia nel numero di pratiche accolte che nei tempi necessari per ottenere credito. Il rapporto banca- impresa è nettamente migliore e più efficace a Bergamo rispetto al territorio nazionale. La stragrande maggioranza dei richiedenti, il 91%, vede accolta la propria richiesta sostanzialmente in toto o con un ammontare leggermente ridotto. Resta preoccupante la difficoltà di una percentuale di imprese di ottenere credito. Il 6 % ha visto respingere la propria richiesta e il 2,4% degli imprenditori, che è in attesa di finanziamento, non presenterà più domanda al sistema bancario nel prossimo trimestre. Si tratta indicativamente di oltre 2.000 imprese del terziario orobico. In peggioramento i costi e le condizioni del credito: il giudizio degli imprenditori bergamaschi del terziario sui servizi bancari è in evidente peggioramento. Nonostante il dato sia migliore rispetto a quello nazionale chiedere credito sta diventando più oneroso. “L’aumento dell’Euribor, sempre negativo, ma passato da -0,6 a -0,3, sta facendo innalzare i tassi, con previsione di un ulteriore peggioramento a luglio e a settembre- commenta Cristian Botti, presidente Fogalco-. Le imprese sono già indebitate e con l’innalzamento dei costi e la fine delle moratorie, dobbiamo metterle in condizioni, attraverso il nostro Confidi Fogalco, di restituire il denaro. La consulenza in questo senso è fondamentale per assicurare le migliori condizioni e un piano finanziario su misura agli imprenditori. Di vitale importanza per le imprese l’accesso a bandi e fondi attraverso la finanza agevolata”.

Credito e liquidità

La liquidità continua a essere la reale criticità per le imprese del terziario di Bergamo. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è migliorata di 4 punti da un indice di 36 a 40 e in prospettiva salirà a 42 in autunno. Il dato è allineato a quello nazionale. L’indice a 40 è ancora troppo basso rispetto al livello pre Covid del II° semestre 2019 quando era a 59 (- 32,2%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore turismo, con indice a 30, mentre il commercio a quota 46 e i servizi a 52 hanno già in parte recuperato e stanno tornando ai livelli pre pandemia. A soffrire sono le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti, nettamente sotto la media rispetto alle imprese più strutturate il cui recupero è stato elevato.

Domanda di credito

In leggera diminuzione la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi 6 mesi. Sono il 30% contro il 32% del semestre scorso (- 6,25%). Di queste, il 60% ha vista accolta la sua domanda, il 31% accolta sì ma con ammontare inferiore, mentre il 6% non ha visto soddisfare la richiesta e il 3,0% è ancora in attesa. Rispetto al dato italiano cresce il numero delle imprese che hanno chiesto credito 30% contro il 25,6%. Più alta anche la percentuale delle istanze accolte (60% contro il 52,7% nazionale) e molto più bassa la percentuale delle istanze respinte 6% contro il 12,3%. Allo stresso tempo a Bergamo è molto più bassa la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria, solo il 3% contro il 20,9% nazionale.

Rispetto al semestre precedente è aumentata da 55 a 60 la percentuale delle pratiche accolte (+9,1%) ed è andato riducendosi il numero delle pratiche respinte, passando dall’ 8,3% a 6% (- 27,7%). Anche le istanze in sospeso sono scese da 4,7% a 3% (- 36,2%) così come quelle accolte con ammontare inferiore passate dal 32% al 31% (-3,1%).

Costo del finanziamento

Gli imprenditori del terziario bergamasco rilevano un peggioramento riguardo al costo dei finanziamenti. Da 52 di settembre 2019 a 49 di marzo 2022 (-5,8%). L’indice è comunque migliore di ben 13 punti rispetto al dato nazionale, dove è precipitato. Di fatto chiedere credito sta diventando più costoso. È questo il segnale di una maggiore consapevolezza degli imprenditori orobici o di un effettivo peggiore trattamento economico.

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria viene giudicato in miglioramento rispetto al semestre precedente. L’indice è salito da 38 a 40 (+5,3%) rispetto al II° semestre 2021. L’indice è in linea con quello nazionale che è fortemente migliorato rispetto all’autunno.

Durata dei prestiti

Per quanto riguarda la durata temporale del credito la situazione è in leggero miglioramento con un indice a 42, aumentato di + 1 (+2,4%) rispetto a settembre 2021.

Nella minore durata dei finanziamenti si registra il crollo del valore rispetto al 2019 quando era 50 con 8 punti in più (- 16%). Il dato è nettamente migliore di quello nazionale il cui indice è a 30: sebbene sia migliorato è di ben 12 punti inferiore rispetto a quello di Bergamo.

Garanzie richieste

In peggioramento il giudizio delle imprese bergamasche rispetto alle garanzie richieste, a quota 41 e con un calo di 2 punti (-4,7%) rispetto al II° semestre 2021. L’indice resta ancora leggermente più alto rispetto al pre-Covid ma è quasi tornato alla normalità. Nel biennio era cresciuto a seguito dell’estensione della garanzia del Fondo Centrale di garanzia con il decreto Legge liquidità (Legge 5/06/2020 n. 40). L’indice è migliore a quello nazionale che si attesta a 39.

Costo dei servizi bancari

In leggero peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato presso le imprese di Bergamo che si porta a 43 con – 2 punti (-4,4%) rispetto al semestre precedente. L’indice è nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 39, pur avendo recuperato.

 

 

 

 


Imprese di montagna Dal Gal contributi fino a 30 mila euro

Giovani – anche laureati – e imprenditori rurali. A loro è riservato il bando 6.2.01 «Aiuti all’avviamento di giovane imprenditoria» aperto dal Gal Valseriana e Laghi Bergamaschi che assegna un contributo a fondo perduto fino a 30 mila euro. Il termine per presentare le domande scade il 15 febbraio e già «sta riscuotendo l’interessamento di molti – spiega il presidente del Gal Alex Borlini –, diversi hanno chiesto informazioni, anche persone intenzionate a cambiare lavoro e vita, ma per avere un quadro più preciso occorre aspettare febbraio, quando saranno depositate tutte le domande».

Questa sera, 13 gennaio, si terrà un incontro online sulla piattaforma zoom (https://zoom.us/meet i n g / r e g i s t e r / t J 0 u f – GurjopGNBjV96tOCzOhsrQ KyshAvxK). Nel corso della serata (in collaborazione con il Comune di Ardesio e di Castione della Presolana, inizio alle 20,30) saranno fornite tutte le informazioni necessarie per presentare la domanda e verranno illustrati i punti chiave di questa misura. Inoltre, sarà dedicato ampio spazio ad eventuali domande e chiarimenti .

Le domande ammesse al finanziamento saranno pubblicate sul sito del Gal il 30 aprile 2021, mentre il 31 agosto è fissato come termine per la richiesta di erogazione della prima rata del premio e il 30 settembre 2022 il termine per la conclusione del Piano aziendale.


Bando Rinascimento, contributi e prestiti a impatto per i professionisti

Il Comune di Bergamo, insieme a Intesa Sanpaolo e Cesvi, destina nuovi contributi attraverso il Programma Rinascimento. Il bando “Anguissola” apre anche ai professionisti. Sono previsti contributi a fondo perduto (500mila euro) e prestiti a impatto (2 milioni di euro) Possono beneficiare dei contributi liberi professionisti, lavoratori autonomi con partita IVA, gli studi professionali, aventi sede nella città di Bergamo. Il bando è aperto anche a persone fisiche che intendono costituire una Partita Iva e avviare un’attività in forma singola associata (impegnandosi ad attivarla entro un mese dalla presentazione della domanda). Ascom promuove il bando attraverso il nuovo Gruppo Confcommercio Professioni. Lo sportello di finanza agevolata Fogalco è a disposizione per la presentazione delle domande.

Il Bando offre la possibilità di realizzare interventi in diverse aree, in autonomia o in partenariato, di adeguamento normativo legato alle prescrizioni e alle restrizioni COVID-19; di organizzazione e servizi; di innovazione, anche sociale ed ecologica; interventi per la creazione di partenariati e per l’integrazione strategica tra professionisti.

Sono ammesse le spese sostenute nel periodo tra il tra il 9 marzo 2020 e la data della rendicontazione finale delle attività, che in ogni caso non dovrà superare il 31 Dicembre 2021.

Si ricorda che sono ancora aperte nel bando Rinascimento le misure Michelangelo e Raffaello, entrambi pensati per agevolare e sostenere le imprese nel percorso di ripartenza delle proprietà attività; ancora attivo anche il bando per il Terzo Settore, Bando Artemisa, con circa 3 milioni di euro complessivi (uno a fondo perduto e due a prestito d’impatto).

Per informazioni e per presentazione domande: finanza.agevolata@fogalco.it 0354120262


Spese inderogabili Flash, dal Comune 1000 euro per attività chiuse per decreto

Il bando “Spese Inderogabili Flash” del Comune supporta le micro-imprese colpite dalle chiusure al pubblico introdotte con il DPCM del 3.11.2020 e la conseguente attivazione della zona rossa nel territorio. Per questo bando è stato stanziato un milione di Euro.

Il Bando prevede l’erogazione di un contributo fino ad un massimo di 1.000 euro per ogni partecipante selezionato ed è aperto fino al 30 Novembre 2020.

I requisiti di partecipazione sono gli stessi che hanno caratterizzato il precedente Bando per le Spese Inderogabili ovvero:

essere microimpresa ai sensi della normativa UE:

avere una sede operativa nel Comune di Bergamo;

essere iscritte e attive al Registro Imprese di una Camera di Commercio;

non aver subito condanne penali o essere state interessate da una delle misure di cui all’art. 80, comma 1 e 2, D.Lgs. 50/2016.

essere tra le attività sottoposte a chiusura al pubblico ai sensi del DPCM del 03/11/2020.

Per partecipare al Bando ci saranno due modalità: la prima sarà di tipo “Flash” ovvero le imprese che hanno già partecipato al bando Spese Inderogabili, sono state valutate positivamente in relazione ai loro requisiti e quindi hanno ricevuto un contributo verranno contattate attraverso una comunicazione elettronica. Le imprese che confermeranno la sussistenza dei criteri oggettivi per l’assegnazione del nuovo contributo potranno confermare la richiesta di contributo.

Le imprese che invece non hanno partecipato al bando Spese Inderogabili potranno presentare domanda di partecipazione fino al 30 Novembre 2020 tramite la procedura online disponibile al linkhttps://www.rinascimentobergamo.it/bandi/partecipa.

Ascom è a disposizione per informazioni e per la presentazione delle domande: 0354120340 ata@ascombg.it


Turismo e terziario respirano: dagli Enti bilaterali oltre 1 milione di euro

Oltre un milione di euro ai lavoratori bergamaschi del terziario e del turismo: è quanto hanno erogato gli Enti Bilaterali con la prima tranche del Progetto Covid, promosso a maggio da Ascom Confcommercio Bergamo e dalle organizzazioni sindacali (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil). L’iniziativa ha messo a disposizione un fondo a favore dei lavoratori sospesi in Fondo d’integrazione salariale (Fis) o Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd) e alle imprese per il rimborso dei dispositivi di protezione individuale.
Hanno fatto richiesta 1828 lavoratori del turismo e 2275 del commercio per un totale di 1,126 milioni di euro (509 mila euro al turismo e 617 mila euro al terziario). Le aziende interessate sono state invece 138, per circa 60 mila euro, su un milione di euro stanziati.

«Dopo la donazione fatta all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di quattro respiratori di ultima generazione, a maggio abbiamo promosso un progetto a sostegno dei lavoratori e delle imprese e oggi siamo soddisfatti del risultato ottenuto con la prima tranche di sussidi, sia per numero di lavoratori coinvolti che per importo speso» afferma Enrico Betti, presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario. 
«Il successo di questa iniziativa è fotografato da questi numeri davvero eccezionali. La Bilateralità di settore è una grande risorsa a sostegno delle imprese e delle lavoratrici e lavoratori del territorio. Siamo orgogliosi di quanto fatto; questa iniziativa da ristoro al comparto turistico bergamasco, il più duramente colpito» dichiara Alberto Citerio, Presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo.

A settembre in arrivo un altro milione di euro
A settembre parte la seconda tranche del Progetto che stanzia un altro milione di euro.  L’importo sarà così suddiviso: 500.000 euro a lavoratori e aziende del turismo (250.000 euro per le aziende e 250.000 euro per i lavoratori) e 500.000 euro al terziario (250.000 euro per le aziende e 250.000 euro per i lavoratori). Alle aziende verranno rimborsati, con un massimale di 500 euro, i Dpi Covid acquistati dal 1 aprile al 31 agosto 2020: mascherine, guanti, dispositivi per protezione oculare, indumenti di protezione, dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea, detergenti, soluzioni disinfettanti/antisettici, barriere antibatteriche e sanificazione ambientale.
Mentre la misura degli importi erogabili ai singoli lavoratori dipendenti sarà pari a 1,50 euro per ogni ora di sospensione in Fis/Cigd per un massimo di 360 ore. Potranno fruire del sussidio coloro che sono stati sospesi per l’equivalente orario di almeno 2 settimane a zero ore di lavoro nel periodo che va dal 1 marzo al 30 aprile 2020, se non già richiesto, e dal 1 maggio al 30 giugno 2020. Il bando si apre il 7 settembre e si chiude, salvo esaurimento fondi, il 30 settembre 2020.

Per informazioni: info@entebilcombg.it


Dalla Regione 17 milioni di euro per la riqualificazione di alberghi, villaggi e campeggi

Poche prenotazioni e fatturati in calo. Contro il turismo in difficoltà Regione Lombardia scende in campo a sostegno del settore con un bando che rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per alberghi e non solo. Pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia il bando prevede uno stanziamento di 17 milioni per la realizzazione e la riqualificazione di strutture ricettive alberghiere e strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta. L’obiettivo è promuovere progetti di eccellenza che possano migliorare l’offerta ricettiva di alberghi, hotel, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi e condhotel, ma anche di strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta come villaggi turistici, campeggi e aree di sosta.

Domande entro il 15 ottobre
Lo stanziamento di 17 milioni di euro è dedicato alle micro, piccole e medie imprese e le domande potranno essere presentate fino a giovedì 15 ottobre 2020. La misura finanzierà al 50% e a fondo perduto progetti per un investimento minimo complessivo di 80.000 euro, con la possibilità di ricevere un contributo massimo fino a 200.000 euro per progetti che rientrino nei seguenti macrotemi: enogastronomia-food experience; natura-green; sport-turismo attivo; terme e benessere; fashion-design; business congressi-incentive.
Le domande devono essere presentate esclusivamente in forma telematica, accedendo alla piattaforma www.bandi.servizirl.it e compilando l’apposita modulistica (per tutte le informazioni sul provvedimento è possibile consultare il link: bando turismo aree aperte).

Nessun click day ma la progettualità diventa fondamentale
Se il bando è aperto non bisogna affrettarsi come ha spiega Antonio Allievi, consulente Fogalco ed esperto di finanza agevolata, al webinair organizzato martedì 21 luglio per presentare il bando e le altre opportunità di finanziamento: “Si tratta di un bando a valutazione e c’è tempo fino al 15 ottobre per partecipare. Non bisogna quindi fare tutto di corsa quindi ma è importante pensare a un’attenta progettazione a monte nei tempi e nei modi. Si tratta, infatti. di un bando la cui tempistica permette alle imprese di affrontare l’ivnestimento una volta saputo se quel contributo verrà ottenuto. Oggi si possono presentare le domande e dal 15 ottobre per 120 giorni la Regione si occuperà di stilare la graduatoria e da gennaio l’imprenditore saprà se il suo progetto andrà a contributo”.

L’assessore Lara Magoni: “Nuova linfa all’offerta ricettiva del nostro territorio”
“Questa misura garantisce nuova linfa all’offerta ricettiva del nostro territorio – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni -. Un ulteriore segnale mirato a far ripartire il comparto e guardare al futuro con maggiore ottimismo. Le montagne, i laghi e le città d’arte della Lombardia sono da sempre accoglienti e attrattive, siamo impegnati al massimo per continuare a far sì che questi luoghi siano sempre protagonisti. Oltre al bando, abbiamo in programma una campagna promozione del valore di 2 milioni di euro che andrà a sostenere tutti i territori a vocazione turistica della Lombardia. Oggi, infatti, l’offerta c’è ed è molto valida ma manca la domanda e come Regione abbiamo il dovere di sostenere il settore turistico”.

Il bando “Safe working – Io riapro sicuro”
Per aiutare ancora di più le micro e piccole imprese nella ripresa dopo l’emergenza Covid-19, la Giunta di Regine Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, ha approvato una delibera con cui si amplia la platea destinataria del bando “Safe working – Io riapro sicuro”. Vi potranno partecipare tutte le micro e piccole imprese la cui attività era stata sospesa dai provvedimenti delle autorità competenti per l’emergenza sanitaria e quindi anchge quelle del settore turistico-rivettivo: strutture alberghiere, ricettive, attività d’intrattenimento, artistiche, sale da concerto. Lo stanziamento complessivo della misura è di circa 16 milioni e il bando prevede un contributo per gli interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria dell’impresa e i dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali. Sono comprese quelle riguardanti i macchinari e le attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali; apparecchi di purificazione dell’aria. Sono ammessi interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali, nonchè le strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio, termoscanner; strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 10 novembre.

Giovanni Zambonelli: “Investire per ripartire”
Per ridare slancio al turismo la parola d’ordine è quindi una sola: investire. Come? “Cogliendo le opportunità do questo band – ha sottolineato Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Le opportunità ci sono e vanno colte ed è nostro dovere imprenditoriale valutare tutte le possiblità che abbiamo per ripartire nel migliore dei modi. Dobbiamo guardare con sano realismo al futuro. È quindi ora di investire in questa opportunità, con tutta la prudenza del caso, e come imprenditori va valutata con attenzione. Colgo l’occasione per rilanciare l’invito all’assessore Magoni di rifinanziare il bando in futuro e se possibile con maggiori risorse. La selezione del mercato ricettivo e alberghiero in futuro dipenderà molto dalla qualità del servizio offerto e il bando va proprio in questa direzione”.
“Questo bando – aggiunge Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco –  porta una ventata di ottimismo in tempi difficili per le imprese del settore turistico e come Fogalco siamo chiamati a dare tutto il nostro sostegno in campo economico alle imprese”. Infine, come ha ricordato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, “questi due bandi non sono gli unici strumenti al servizio degli associati. Per chi ha un’esigenza di tipo finanziario legata ad investimenti e progettualità, Fogalco è a disposizione degli imprenditori con una rete di consulenti pronti a illustrare le misure più vantaggiose”.

 


Credito, Fogalco in assemblea martedì 30 giugno, ore 17.30

Si svolge martedì 30 giugno alle ore 17.30 l’Assemblea annuale di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom, socia fondatrice e partner insieme ad altri 12 confidi di Asconfidi Lombardia, organismo vigilato da Banca d’Italia. 

All’ordine del giorno la presentazione del bilancio e la relazione sulla gestione al 31 dicembre 2019. La Cooperativa di Garanzia Fogalco conta 3.241 soci e nell’anno appena trascorso ha deliberato, garantito ed erogato attraverso gli Istituti di credito convenzionati finanziamenti per complessivi 8.028.735 euro (13.626.191 euro nell’anno 2018) per 103 posizioni (117 posizioni nell’anno 2018), ai quali vanno aggiunti 2.625.592 euro relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. Gli importi comprendono i finanziamenti deliberati ed erogati attraverso la società partecipata Asconfidi Lombardia, per un ammontare complessivo di euro 7.978.735 L’importo complessivo relativo alle operazioni garantite e perfezionate dal 1978, anno di costituzione, al 31 dicembre scorso, è di poco superiore ai 630 milioni di euro; l’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati, nello scorso esercizio, di poco superiore ad euro 74.000 (euro 116.000 nel 2018). 

L’assemblea sarà anche l’occasione per fare il punto sulla garanzia consortile in un contesto caratterizzato dalla crisi sanitaria e dagli effetti della pandemia sul tessuto economico del territorio bergamasco. In considerazione dell’epidemia di Covid-19 e delle relative restrizioni di carattere sanitario che vietano assembramenti di persone, l’assemblea si svolgerà a porte chiuse. I soci hanno potuto esprimere il loro voto mediante conferimento di delega al rappresentante designato. Con l’Assemblea 2020, lascia l’incarico di direttore della Cooperativa il direttore Antonio Arrigoni, che dopo quarant’anni di carriera va in pensione. Il ruolo di direttore di Fogalco viene assunto ad interim dal direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini. 


Fogalco, lo storico direttore Antonio Arrigoni va in pensione “I Confidi aiuto insostituibile per le pmi”

Quarant’anni di carriera tra garanzie, finanziamenti e qualche “braccio di ferro” con gli istituti di credito per far valere le ragioni delle pmi del commercio, del turismo e dei servizi. Il direttore della Fogalco, Cooperativa di Garanzia Ascom Confcommercio Bergamo, Antonio Arrigoni il 30 giugno va in pensione e chiude nel migliore dei modi la sua parentesi lavorativa. La Fogalco, dalla sua costituzione, nel 1978, alla fine del 2019, ha garantito finanziamenti per un importo complessivo di oltre 630 milioni di euro e conta su 3.241 soci. E dietro questi numeri ci sono le storie degli imprenditori e delle piccole aziende che magari senza una consulenza finanziaria personalizzata o un finanziamento o una rimodulazione di un prestito farebbero fatica, oggi più che mai dopo l’emergenza Covid, a stare sul mercato. Antonio Arrigoni, classe 1958, originario di Teveno di Vilminore di Scalve, ha accompagnato lo sviluppo e l’evoluzione della cooperativa di garanzia Fogalco, fondata nel 1978, di cui è stato il primo dipendente, assunto dall’allora presidente Cesare Dolci, nella vecchia sede dell’Associazione Esercenti e Commercianti della Provincia di Bergamo di Via Zilioli (ex Borsa Merci). In Fogalco dal 15 novembre 1982, ha vissuto i profondi mutamenti sul fronte del credito e dei finanziamenti, dal passaggio all’euro agli accordi di Basilea, dai nuovi parametri di rating alla garanzia vigilata da Banca d’Italia. Nel 2009 ha accompagnato con il presidente di Fogalco Riccardo Martinelli la costituzione di Asconfidi Lombardia, organismo vigilato da Banca d’Italia, espressione del sistema confederale lombardo e delle principali associazioni di categoria. Dal 2009 al 2016 Arrigoni, ha ricoperto per due mandati consecutivi, il ruolo di consigliere di gestione del “super-confidi”. “I Confidi sono stati un vero e proprio “ammortizzatore per il credito” per le micro e piccole imprese- sottolinea Arrigoni-. Il confronto con il sistema bancario è stato a volte serrato, ma sempre corretto e leale, per cercare di condividere gli aspetti qualitativi e andamentali nella valutazione del merito creditizio”. Il momento d’oro dei Confidi, al pari dell’andamento economico, sono stati gli anni Ottanta e Novanta: “Con la crescita del ricorso al credito attraverso i Confidi e la consapevolezza del loro valore, vi è stato un significativo riconoscimento del ruolo svolto attraverso l’ottenimento di contributi pubblici finalizzati a irrobustire i Fondi Rischi; lo scenario in cui si operava ci attribuiva il ruolo di agevolatori del ricorso al credito ma anche e soprattutto di calmieratori del costo del denaro, in un periodo in cui i tassi di interesse arrivavano a due cifre”. Con l’entrata in scena delle nuove norme sul capitale, gli “accordi di Basilea”, il sistema imprenditoriale ha fatto i conti con la “stretta al credito” conseguente all’applicazione dei nuovi e più stringenti parametri di rating: “La loro attuazione ha, in parte, penalizzato l’imprenditore in quanto il modesto peso attribuito agli elementi qualitativi e andamentali nel merito creditizio si è contrapposto ad un peso significativo invece degli elementi quantitativi, dal bilancio alla struttura finanziaria”. L’entrata in scena della “garanzia pubblica” attraverso la legge 662/96 (Fondo di Garanzia Pmi) ha disintermediato il Confidi: “Le Banche hanno fatto uso massiccio della garanzia pubblica e, quindi, i volumi di attività si sono ridotti notevolmente –spiega Arrigoni-. E’ indispensabile, quindi, confrontarsi anche sull’attività “connessa e strumentale” assistendo l’imprenditore con una consulenza personalizzata per individuare il fabbisogno finanziario e reperire le più idonee risorse, offrendo un servizio insostituibile che consenta di rilanciare una realtà che pure ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo e nel sostegno del nostro tessuto economico”.

Per il momento, il ruolo di direttore di Fogalco viene assunto ad interim dal direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.


Credito, il rapporto banca-impresa tiene grazie al sistema associativo e ai Confidi

Nella difficoltà generalizzata del lockdown il rapporto banca – impresa ha tenuto e ha registrato in città e provincia indici migliori rispetto ai dati nazionali. La maggior parte delle imprese del terziario ha chiesto un fido, ma il 40% è ancora in attesa di una risposta. Elevato il numero delle domande accolte, sostanzialmente stabile il costo dei finanziamenti. Ma resta fondamentale l’erogazione tempestiva del credito. Di contro, i tempi per la restituzione dei finanziamenti sono ancora giudicati troppo brevi per le piccole imprese, che, a sorpresa, si sentono più tutelate dalle coperture pubbliche. Sono questi in sintesi i dati dell’Osservatorio del credito emerso dal rapporto commissionato da Ascom Confcommercio Bergamo all’agenzia Format Research e relativo all’impatto dell’emergenza Covid–19 sull’andamento delle imprese del terziario. Il dato positivo è in parte da attribuire al sistema associativo e ai consorzi fidi che hanno sostenuto le imprese nella richiesta delle moratorie e di liquidità dei decreti emanati. Un ruolo, quello dei Confidi, tutto da valorizzare, come ha sottolineato Riccardo Martinelli, presidente Fogalco, cooperativa di Garanzia Ascom Confcommercio Bergamo: “Per le aziende più deboli è in gioco la sopravvivenza. Grazie alla mediazione di Fogalco, attraverso Asconfidi Lombardia, siamo riusciti ad innalzare le garanzie, con il medio credito centrale, al 100%. Abbiamo perfezionato diverse richieste di liquidità veloce, come stabilito dal Decreto, per importi fino a 25 mila euro. Le operazioni in essere sono state riviste. Ora anche il bando Unioncamere che assicura finanziamenti fino al 25% del fatturato presenta condizioni interessanti per le pmi”. Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha ribadito l’importanza del sistema associativo: “Ascom è a fianco delle imprese, dal check-up finanziario al supporto nell’accesso al credito, a condizioni migliori e con maggiore tempestività, 

fondamentale in questa fase. I confidi stanno facendo un grande lavoro di mediazione per fare valere le ragioni delle pmi e dare voce agli imprenditori nel rapporto con gli istituti di credito”. 

I dati dell’Osservatorio

Il 32% delle imprese del terziario bergamasche ha chiesto un fido nei primi 4 mesi del 2020 (il 4% in più rispetto al semestre precedente). Di queste, il 47% ha avuto risposta immediata e positiva; il 7% delle domande sono state accolte ma con importo inferiore e il 6% sono state respinte. Al 30 aprile il 40% delle imprese era ancora in attesa di riposta. I dati bergamaschi sono migliori del quadro nazionale, in cui si registra la richiesta di finanziamento da parte del 41% delle imprese (+ 9% rispetto a Bergamo). Solo il 41% ha avuto tuttavia immediato via libera (– 6% rispetto alla nostra provincia) e il 51,1% ad aprile era ancora in attesa (+11,1 rispetto a Bergamo).

Nonostante quindi Covid-19 e lockdown abbiano colpito fortemente il territorio bergamasco, rispetto al quadro nazionale sono meno le imprese ad aver ricorso a finanziamenti e le aziende che si sono rivolte al sistema bancario hanno avuto risposte più positive e immediate.
Resta sostanzialmente stabile il costo del finanziamento con un indice del 51 (-0,7% rispetto al semestre precedente). Il dato è fortemente negativo e in peggioramento per le microimprese e per il settore turismo, il più esposto al lockdown.

L’indicatore del costo dell’istruttoria diminuisce di poco rispetto al semestre precedente (arriva al 37,9 con – 4,1% rispetto a ottobre 2019). Non ci sono grandi differenze settoriali, mentre è sempre peggiore la percezione della piccolissima impresa.

Il nodo dei costi incide soprattutto sulla micro e piccola impresa, che non ha potere contrattuale con la banca e che avrebbe maggiormente la necessità di un’intermediazione associativa nella relazione con il sistema bancario, attraverso i Confidi.

È in forte peggioramento l’indice della durata temporale, che si attesta al 43,4 (– 6,5% rispetto al semestre precedente). Nettamente sotto la media il dato relativo alle micro e piccole imprese (fino a 5 addetti), mentre la tendenza è uniforme nei settori.

Migliora l’indicatore relativo alle garanzie richieste 43,1% (+ 3%) e paradossalmente è più elevato nelle micro e piccole imprese fino a 5 addetti e nel comparto del commercio, imprese che hanno avuto accesso alle garanzie base del Decreto liquidità. Hanno invece pagato lo scotto delle garanzie soprattutto le imprese tra 6 e i 9 dipendenti, più esposte rispetto ai requisiti forniti dal Decreto e di dimensione ancora piccola per sostenere in autonomia l’affidamento. Il decreto liquidità è stato più efficace per le micro imprese e per le realtà più strutturate, lo è stato decisamente meno per le imprese oltre i 5 ed entro i 10 dipendenti.

In miglioramento l’indicatore del costo dei servizi bancari che si attesta a 51,5 con una crescita del 2,2%, trainata dalle imprese di media e grande dimensione e dai servizi.

Per quanto riguarda il blocco degli affidamenti o moratoria fino a settembre 2020, alla fine di aprile se ne è avvalso il 37% delle imprese del terziario bergamasco; il 25% era in procinto di farlo; mentre, il 21% non l’ha chiesto e il 17% non conosceva questa opportunità.

Se si considera che il 53% delle imprese del terziario non hanno subito il lockdown in quanto hanno potuto proseguire l’ attività, l’impatto sulla liquidità è stato quasi generalizzato: chi non ha lavorato ha sicuramente fatto ricorso alle moratorie e chi ha tenuto aperto ha richiesto liquidità per allentare la pressione finanziaria.

 

 

 


Fogalco al fianco degli imprenditori

La nostra Associazione, attraverso la Cooperativa di garanzia Fogalco vuole continuare ad essere al fianco dei nostri Imprenditori, per assisterli nelle loro richieste come si è fatto sino ad oggi per l’ottenimento dei 600 euro, nell’aggiornare gli imprenditori su tutte le novità che sono state introdotte dai Decreti ministeriali e dalle ordinanze regionali, e riguardo alla miriade di domande che i nostri associati in queste settimane ci hanno rivolto ed alle quali abbiamo cercato di rispondere. Sul credito automatico abbiamo costituito un gruppo di lavoro che si è reso disponibile ad accompagnare e assistere gli associati nella predisposizione delle relative richieste di agevolazione.

Decreto Liquidità, Credito Adesso, voucher camerali, sono queste le principali misure dedicate al credito che a livello nazionale, regionale e locale sono state messe a disposizione degli imprenditori e sulle quali Ascom e Fogalco sono fortemente impegnate.
I provvedimenti contengono interventi importanti per le micro, piccole e medie imprese, per i lavoratori autonomi e per i professionisti e sono nate con lo scopo sia di assicurare la necessaria liquidità e il supporto finanziario in questa situazione di emergenza sia di assistere le stesse imprese per il raggiungimento del necessario riallineamento finanziario distorto dalla grave crisi.
Abbiamo raccolto le più significative operazioni di sostegno alle imprese già in fase operativa, tra cui il Credito automatico con massimale di 25.000,00 euro.

Potete trovarle nel vademecum Ascom pubblicato sul sito alla pagina: https://tinyurl.com/ybevvzvl