Car sharing a Bergamo, pubblicato il bando per l’affidamento del servizio

car SharingPubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue il bando per l’affidamento del servizio di car sharing nel Comune di Bergamo (previsto con delibera della Giunta comunale di Bergamo) che definisce gli aspetti economici e le caratteristiche del servizio. Lo ha comunicato l’ATB. Già presente in altre città italiane, il car sharing consente di effettuare spostamenti all’interno della città ad un prezzo conveniente, ritirando l’auto in un punto e riconsegnandola in un altro, con minori limitazioni di traffico e parcheggio. Ai partecipanti si richiede l’obbligo di realizzare e gestire il servizio applicando le tariffe indicate nel piano economico e finanziario presentato in sede di gara, assumendosi il rischio operativo di gestione: ATB ha stimato in 10 milioni di euro il valore del contratto per l’intera durata della concessione (5 anni), con attivazione del servizio entro i 90 giorni  dall’affidamento. Il car sharing dovrà essere svolto con le caratteristiche del tipo“free floating” e cioè con distribuzione libera sul territorio e secondo la modalità “one way”, ovvero con la possibilità di lasciare l’auto in un punto diverso da quello del prelievo.

Il servizio dovrà essere assicurato continuativamente, tutto l’anno, 24 ore su 24, e i mezzi utilizzati potranno essere prelevati e rilasciati liberamente all’interno dell’area di copertura indicata nel territorio del Comune di Bergamo, con l’obbligo di comprendere anche il collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio. L’area di utilizzo, ovvero l’area nell’ambito della quale potranno essere utilizzati i mezzi, dovrà coincidere con l’intero territorio nazionale, con l’obbligo per il cliente di riconsegnare il mezzo all’interno dell’area di copertura prevista nel Comune di Bergamo/Aeroporto di Orio al Serio. Il parco auto dovrà essere costituito da un numero minimo di 60 autovetture appartenenti ad una o più tipologie: autovetture elettriche; autovetture ibride (elettriche/altro); autovetture alimentate a metano o GPL; autovetture con omologazione Euro 5 o superiore. La riscossione delle tariffe sarà curata direttamente dal concessionario al quale spettano interamente i ricavi della gestione. Alle autovetture utilizzate per il servizio sarà permesso di sostare gratuitamente nelle aree a pagamento e nelle aree riservate ai residenti del Comune di Bergamo, e di accedere liberamente alle zone a traffico limitato della città, con la sola eccezione di Città Alta e via XX Settembre. Il concessionario dovrà corrispondere ad ATB un canone annuo, per ogni vettura utilizzata per il servizio, a titolo di parziale rimborso dei minori ricavi della gestione della sosta, corrispondente a quanto indicato nell’offerta economica. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per venerdì 24 giugno 2016; successivamente ATB procederà all’aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La documentazione relativa al bando car sharing Bergamo sarà pubblicata lunedì 16 maggio 2016 sul sito www.atb.bergamo.it


Responsabilità sociale, 850mila euro a disposizione delle pmi

Per  favorire la diffusione della responsabilità sociale nelle micro, piccole e medie imprese lombarde, Regione e Unioncamere Lombardia hanno predisposto un Bando che stanzia 850mila euro per incentivare progetti a valenza sociale, ambientale e/o culturale che prevedano il coinvolgimento dell’impresa a favore della comunità locale sulle tematiche di “sviluppo locale sostenibile”, “green economy” e “innovazione sociale”.
Il bando andrà a finanziare, tramite contributi a fondo perduto nella misura massima del 50% (valore minimo di contributo pari a 10.000 euro fino a un massimo di 50.000 per progetti non inferiori a 20.000 euro). Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 10 dell’11 maggio 2016 fino alle ore 10 del 30 giugno 2016 tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it.

Ambiti di intervento

Il bando intende finanziare, tramite contributi a fondo perduto, progetti presentati da parte delle imprese (MPMI lombarde) nei seguenti ambiti di intervento:

  • attività a favore della comunità locale per lo sviluppo sostenibile legate all’impatto aziendale sul territorio e/o finalizzate a rispondere ai bisogni della comunità locale stessa (a titolo di esempio: recupero di strutture architettoniche con finalità di utilità sociale adottando tecnologie innovative/eco-compatibili, progetti di coinvolgimento delle comunità locali, azioni di integrazione, coinvolgimento e controllo di filiere “corte” e responsible sourcing, acquisti solidali sul territorio, sensibilizzazione e sostegno alla comunità locale per consumo critico, realizzazione di orti urbani, tutela paesaggistica, recupero di tradizioni e memoria storica, collaborazione con strutture scolastiche e formative sul tema della Responsabilità Sociale, volontariato d’impresa, ecc.);
  • attività legate allo sviluppo della “green economy” per la sostenibilità ambientale con ricadute dirette e misurabili sul territorio (ad esempio: mobilità sostenibile, riqualificazione di aree verdi, riduzione degli sprechi e delle emissioni, product life-cycle, management ambientale, miglioramenti della qualità delle emissioni, acque, riduzione dei rifiuti, ecc.);
  • attività di innovazione sociale con il coinvolgimento della società civile, volontariato e “terzo settore” (ad esempio: soluzione di problematiche territoriali socio-economiche, progetti di coesione sociale coinvolgendo le fasce sociali più deboli, integrazione sociale, sicurezza dei luoghi e contesti socio territoriali, ecc.).

I progetti dovranno avere impatto dettagliato e oggettivo ed essere realizzati in Lombardia.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria ammonta complessivamente 850.000 euro, stanziati da Regione Lombardia, Direzione Generale Sviluppo Economico e gestite da Unioncamere Lombardia.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono le MPMI che, al momento della presentazione della domanda e sino alla data di erogazione del contributo, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere micro, piccola o media impresa con riferimento all’allegato I del Reg. UE n. 651/2014; sono comunque escluse le società semplici che non svolgono attività commerciale;
  • avere sede legale e/o sede operativa in una provincia lombarda ed essere in regola con il pagamento del Diritto Camerale Annuale salvo decadenza dall’agevolazione concessa;
  • avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art.67 D.Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D. Lgs. 159/2011;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non essere destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;
  • rispettare, in sede di pagamento, il requisito della sede legale o unità operativa sul territorio regionale;
  • non essere impresa in difficoltà secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18 del Reg. UE 651/20114;
  • avere assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni

Tipologia dei contributi

Il contributo a fondo perduto verrà concesso nella misura massima del 50% delle spese sostenute ammissibili (al netto di Iva) con un valore minimo di contributo pari a 10.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro. Verranno pertanto presi in considerazione solo i progetti con spese ammissibili non inferiori a 20.000 euro più Iva.

Ogni soggetto richiedente potrà presentare una sola domanda di contributo che sarà erogato all’impresa sulla base della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute a conclusione degli interventi e al superamento dell’investimento minimo delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili potranno essere sostenute a partire dalla data di pubblicazione del bando e sono:

  • costi del personale dipendente dei soggetti impegnati nel progetto nella misura massima del 10% del totale dei costi eleggibili del progetto;
  • consulenze tecniche esterne specifiche e strategiche ai fini della realizzazione dell’intervento e caratterizzate da un contenuto altamente specialistico;
  • costi per acquisti di beni e servizi specifici per la realizzazione dell’intervento
  • costi per promozione e pubblicità che derivino direttamente dalle esigenze di realizzazione del progetto (p.e. diffusione di informazioni, realizzazione di brochure e/o pubblicazioni, promozione tramite canali online, etc.);
  • costi di locazione di spazi che derivino direttamente dalle esigenze di realizzazione del progetto (p.e. aule per formazione, sale per convegni e conferenze, ecc.)
  • costi per il noleggio e/o l’acquisto, implementazione o adeguamento di software, hardware e strumentazione necessari e finalizzati alla sperimentazione prevista dal progetto
  • spese generali di funzionamento e gestione, derivanti dal progetto ed assunte esclusivamente per lo stesso e non superiore al 5% della spesa totale ammessa al contributo

Non sono ammesse a rendicontazione altre tipologie di spesa.

Presentazione delle domande

Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 10 dell’11 maggio 2016 fino alle ore 10 del 30 giugno 2016 a Unioncamere Lombardia esclusivamente tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it.

Maggiori informazioni e assistenza allo

Sportello del Credito della cooperativa Fogalco

via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo

tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Scuole aperte e pedalare. In tre istituti di Bergamo la gara a chi produce più energia

energiadi-lodi-vecchio-600x400Scuole aperte di notte per produrre energia elettrica pulita. Sono le Energiadi, il primo social energy game che premia la capacità di coinvolgere i diversi attori di un territorio sui temi dell’energia sostenibile, partendo dai ragazzi delle scuole.

Dopo il successo di Milano, quest’anno l’iniziativa arriva anche a Bergamo. A seguito di un percorso didattico sul tema energia con strumenti idonei ai giovanissimi (plastici, cartamodelli, tavole illustrate), tre istituti comprensivi della città, De Amicis, I Mille (dal 22 al 24 aprile) e Santa Lucia (dal 6 all’8 maggio), saranno coinvolti in una maratona-pedalata di 48 ore, dalle 8.30 del venerdì alle 8.30 della domenica, attraverso i BES –Bike Energy System – speciali biciclette collegate a generatori di corrente elettrica. Tra le 9 biciclette, una postazione che consente di pedalare con le braccia, affinchè l’iniziativa sia accessibile a tutti.

Le scuole rimarranno aperte grazie al coinvolgimento dei ragazzi, degli insegnanti, dei genitori, delle Reti Sociali e delle associazioni territoriali, che animeranno tutte le ore del giorno e della notte per proseguire nel gioco e nella gara, in modo da vincere il premio in materiale tecnologico destinato a coloro che saranno in grado di produrre più energia semplicemente pedalando. Solo per quello che riguarda l’Istituto De Amicis (appuntamento alle ore 14.30 di venerdì 22 con un momento conviviale per dare il via alla maratona) saranno ben 20 le associazioni del territorio chiamate a partecipare e a pedalare, tra spazi giovanili, la parrocchia, associazioni del Progetto Senz’Acca sulla disabilità, Boccaleone Basket e gruppi ciclistici amatoriali, tra merende e minitornei, che accompagneranno e terranno aperto l’Istituto, richiamando decine di persone nei suoi corridoi.

L’Istituto Comprensivo I Mille ha saputo invece coinvolgere, tra le altre, le squadre giovanili di Atalanta e Volley Bergamo per produrre energia pedalando fino a mezzanotte di venerdì, mentre sabato sera alle 21 è previsto un concerto all’interno della scuola per accompagnare la maratona energetica.

«Le Energiadi – spiega Loredana Poli, assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo – sono una sfida a mettere in gioco la propria energia per raggiungere un obiettivo comune: sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, diffondendo una nuova cultura dell’energia, fondata sui principi dello sviluppo sostenibile (efficienza; efficacia; rinnovabilità; riduzione dei consumi superflui). In questo senso i partecipanti sono chiamati da una parte a trasformare l’energia fisica in corrente elettrica, dall’altra a stimolare l’energia sociale per diffondere partecipazione attorno ai valori e agli obiettivi progettuali. Si tratta di una manifestazione che può lanciare uno stile di collaborazione tra scuola e territorio attraverso il lavoro delle Reti Sociali».

L’iniziativa è promossa dalle associazioni Social Ice e You Able Onlus, dal Comune di Bergamo e da numerosi partner istituzionali e privati. Per il primo anno la manifestazione esce da Milano e si apre al territorio lombardo: da febbraio a marzo sono stati coinvolti gli Istituti di Milano, la gara continua in queste settimane a Lodi, Sesto San Giovanni, Pavia, Bergamo, Lecco, Varese. Le scorse edizioni l’energia prodotta è stata impiegata a Milano per illuminazioni natalizie, concerti jazz e campagne di sensibilizzazione sull’autismo. Anche quest’anno la corrente elettrica prodotta sarà utilizzata per iniziative di comunicazione sociale.


Seriate, al parco arriva la palestra “dolce” per i cani

fidoviaAl parco arriva la palestra “dolce” per i cani ed i loro padroni. Succede all’Oasi Verde 1 di Seriate (via Lazzaretto), dove domenica 17 aprile si inaugura la “FidoVia Maverick”, un percorso basato sulle prove della “Tranquillity dog”, un’attività appositamente studiata per migliorare l’intesa con i propri amici a quattro zampe facendo piccoli esercizi in assoluta calma.

Realizzata dall’Ufficio Diritti Animali, in collaborazione con l’associazione cinofila L’Allegra Cagnara, la fidovia è dotata di 7 attrezzature, ciascuna accompagnata da un cartello che illustra l’esercizio da svolgere. Lo scopo è di dare a tutti, persone e cani, la possibilità di svolgere un’attività organizzata che non ponga limiti fisici, mentali, di età o di razza, al contrario di altre attività o discipline a cui il cane deve giocoforza adeguarsi. Nella “Tranquillity dog” è l’attività stessa ad adeguarsi alle capacità e alle esigenze del binomio padrone-cane che la pratica. Un esempio? Se il cane ha problemi come la displasia delle anche, sarà esentato dal saltino nella ruota. Il tutto deve essere praticato senza limiti di tempo e senza produrre stress fisico o mentale, “lavorando” in assoluta calma.

«Seriate si conferma uno dei pochi comuni della bergamasca con un occhio di riguardo verso gli animali, a cui sarà dedicato questo percorso ideato per rispondere alle esigenze dei padroni e dei loro cani – dichiara l’assessore all’Ambiente Achille Milesi -. È un ulteriore tassello della politica del rispetto e della divulgazione dei diritti degli animali portata avanti dall’Amministrazione comunale con l’istituzione dell’UDA (Ufficio Diritti Animali), uno dei pochi e dei primi attivi in Lombardia, essendo aperto dal 2012».

La FidoVia è stata chiamata “Maverick” in ricordo di un Flat-Coated Retriever affetto da una grave forma di displasia dell’anca che, nonostante il proprio handicap, è stato un angelo a quattro zampe, dedicando la sua vita alla pet therapy.

L’inaugurazione si terrà alle 10, alla presenza del sindaco Cristian Vezzoli e dell’assessore all’Ambiente Achille Milesi.

Le “regole” della “Tranquility dog”

 

 

 


Lotta allo spreco alimentare, l’Ascom: “La legge Gadda va nella giusta direzione”

lotta allo spreco alimentareE’ in corso di approvazione al Senato la legge contro lo spreco alimentare promossa dall’On. Chiara Gadda (Pd) che si prefigge di tracciare le “Norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale”. Di questa e più in generale del tema ‘spreco alimentare’ se ne è parlato durante un convegno che s’è tenuto all’Università di Bergamo a cui hanno preso parte alcune personalità di spicco della vita politica, sociale ed economica bergamasca e nazionale. Tra queste l’On. Elena Carnevali (Pd) che ha snocciolato numeri impressionanti: “La Fao ha quantificato in 1,3 miliardi le tonnellate di cibo sprecate nel mondo ogni anno e ha spiegato che se quello stesso cibo venisse recuperato sfamerebbe la metà della popolazione mondiale. L’impatto non è solo ambientale e sociale ma anche economico, basti pensare che si sprecano nelle case di tutto il mondo 8,1 miliardi di euro per cibo non consumato”. Il rettore dell’ateneo bergamasco Remo Morzenti Pellegrini ha evidenziando tre parole chiave: “Sostenibilità, difesa del territorio e risparmio sono i tre principi da cui dobbiamo ripartire e che devono essere chiari nella mente di ogni componente della catena, dal produttore al consumatore”.

La stessa Chiara Gadda – dopo aver precisato che lo spreco avviene per il 56% nella filiera economica e per il 46% in capo al consumatore – ha invece spiegato come la legge “ponga grande attenzione ad una semplificazione burocratica per le donazioni di cibo in eccesso e abbia previsto norme semplici e comprensibili da tutti”. Gadda ha poi concluso aggiungendo che “restano fermi due paletti fondamentali, che la legge tiene ben presenti: la tracciabilità dei prodotti e la sicurezza per i consumatori e il rispetto delle regole igienico sanitarie”. Alla tavola rotonda ha partecipato anche il ministro delle Politiche Agricole e Alimentari Maurizio Martina: “La legge – ha detto – è figlia anche del grande lavoro che è stato fatto con Expo. Puntiamo ad una sensibilizzazione costruttiva qui in Italia vista la nostra storia culturale e agricola e riteniamo non efficace allinearci al modello francese che ha deciso di assumere un profilo sanzionatorio”.

Il ruolo del commercio

“Lo spreco produce costi”. A dirlo è Oscar Fusini, direttore dell’Ascom Confcommercio Bergamo, intervenuto nella parte finale del convegno “Ridurre lo spreco alimentare generando nuove opportunità”, momento in cui si sono tirate le somme analizzando in modo più approfondito la realtà e le abitudini della Bergamasca. Sono stati in questo caso sfatati alcuni miti, secondo cui, per esempio, la grande distribuzione mira a riempire i carrelli dei consumatori, ingolosendoli con confezioni sfarzose e prezzi vantaggiosi, sperando che quegli stessi prodotti non vengano consumati magari perché scaduti o perché non necessari al proprio fabbisogno. In realtà tutto questo non è vero, anzi. Come detto da Fusini appunto, lo spreco è un costo per tutti, per i consumatori ma anche per i produttori e i distributori. “Spesso si identifica nel consumatore il responsabile degli sprechi alimentari – ha proseguito Fusini – ma questo non è corretto. E’ vero che i consumatori hanno delle abitudini quotidiane non corrette che portano allo spreco, ma è anche vero che qualcuno può portarli su una strada migliore che induce ad un consumo oculato e in linea con le proprie necessità. Penso in questo senso alla ristorazione che può intraprendere in prima persona buone pratiche da trasmettere poi ai clienti”. Fusini spreco alimentare

Il direttore dell’Ascom ha poi spiegato quali di queste buone pratiche vengono promosse dall’Associazione oppure quali di esse arrivano direttamente dagli operatori: “Come Associazione stiamo informando in diversi modi i nostri associati sulle novità legislative e su alcune strade percorribili per risparmiare – ha osservato -. Negli ultimi tempi abbiamo offerto anche consulenza attraverso il nostro sportello Expo e abbiamo valorizzato le esperienze di alcuni commercianti che hanno avviato strategie per contenere gli sprechi”. Poi il commento sulla legge, con particolare attenzione al tema della donazioni: “Le donazioni di cibo sono ancora poche – ha riferito – perché sono organizzativamente complesse, fiscalmente non convenienti e non incentivate. A questo proposito però ritengo che la legge abbia inserito alcuni provvedimenti essenziali per far fronte a queste difficoltà soprattutto in materia di semplificazione fiscale”.

Roberto Capello, presidente Federazione italiana panificatori e dell’Aspan, ha portato sul tavolo l’esperienza diretta della propria categoria: “Il pane per noi italiani non è solo business, è anche cultura e per questo motivo è un prodotto che potrebbe essere simbolo di un cambiamento culturale in tema di sprechi – ha spiegato -. E i panificatori stanno prendendo provvedimenti: con Aspam Bergamo, ad esempio, abbiamo creato dei legami stretti tra i panificatori e il territorio grazie al portale “Ri-affermo” attraverso il quale, ogni sera, il panificatore di riferimento comunica quanto pane ha ancora a disposizione e le associazioni lo ritirano per ridistribuirlo ai bisognosi. Inoltre stiamo spiegando ai panificatori alcuni ‘trucchi’ per evitare di produrre in eccesso”.

 

 


La sociologa / Forno: “La crisi sta obbligando tutti a rivedere le abitudini per salvare il proprio bilancio e l’ambiente”

Nel corso del convegno “Ridurre lo spreco alimentare generando nuove opportunità”, sabato all’Università di Bergamo, è intervenuta anche Francesca Forno, docente di sociologia dei consumi all’ateneo bergamasco. “Cambiare cultura sullo spreco del cibo è ancora possibile – ha evidenziato -. La crisi economica, sociale ed ambientale, ha in un certo senso obbligato tutti a rivedere le proprie abitudini quotidiane per salvare il proprio bilancio e pure l’ambiente in cui viviamo”.

Dottoressa, siamo pronti culturalmente per invertire la rotta?
“La crisi offre anche delle opportunità e in questo caso possiamo ripensare i nostri modelli di consumo, anche grazie ad una crisi ambientale che in qualche modo ci obbliga a rivedere le nostre abitudini. Obbliga tutte le parti sociali ad andare in questa direzione, dai consumatori ai produttori ai ristoratori. C’è poi una maggiore consapevolezza del fatto che tutto ciò che acquistiamo diventa rifiuto, dal cibo fino agli imballaggi e questo sta portando ad un cambiamento sociale proprio perché le buone pratiche, come quella di limitare la spesa, si stanno diffondendo”.

Dunque non è troppo tardi?
“Dico di no e aggiungo che è vietato pensarla così perché altrimenti si alimenta un circolo vizioso molto dannoso. Dobbiamo continuare ad inseguire un miglioramento del nostro ambiente cogliendo l’aspetto positivo di una crisi, che rappresenta un punto di rottura utile per invertire il senso di marcia”.

Dobbiamo aspettare le nuove generazioni o il processo è già in atto?
“La consapevolezza che bisogna cambiare mentalità si sta diffondendo anche nelle generazioni tra i 40 e i 50 anni che sono cresciute nell’epoca del consumismo e che per questo erano quelle che dovevano impegnarsi di più per entrare nei nuovi meccanismi. Basta pensare che i gruppi di Cittadinanza Sostenibile sono composti proprio da quelle persone. Per quanto riguarda le altre fasce d’età il cambiamento non è così radicale: i padri dei quarantenni sono cresciuti già con la cultura del risparmio e i giovanissimi stanno assimilando quella cultura nelle scuole in maniera rapida e massiccia”.

Abbiamo comunque bisogno di qualcuno che ci guidi e che faciliti il percorso di cambiamento?
“Sì, sicuramente occorre una regia istituzionale che raccolga le buone pratiche dettate dalla cittadinanza e le metta a sistema con regole e incentivi. Io vedo che nella Bergamasca si sta attivando un processo positivo che parte appunto dalle famiglie e che sta arrivando anche ai vertici della vita amministrativa. Non basta questo però perché tutto il circolo virtuoso va sostenuto anche da tutto il resto del tessuto sociale (penso al sistema scolastico e a quello imprenditoriale) il quale deve crescere con l’obiettivo comune di creare un ambiente migliore. Una grande spinta verso questa direzione l’ha data Papa Francesco con l’enciclica “Laudato Si’” nella quale il Pontefice detta alcune linee guida per un futuro più equo e sostenibile. Spetta poi ad ognuno darsi da fare e creare i presupposti migliori e credo che la legge contro lo spreco in corso di approvazione ne è una bella testimonianza”.

A proposito, la legge Gadda?
“Ritengo che sia molto positiva perché risponde ad alcune esigenze dei cittadini, non è stata scritta da burocrati o in ‘politichese’ ed è forse questo l’aspetto più ammirevole. Che poi oggi si parli di linee guida per prevenire la produzione di rifiuti è un segno chiaro del fatto che l’Italia e Bergamo sono sul pezzo e sapere che tante associazioni si adoperano in questo senso è un ulteriore conferma di questo concetto”.

Tutto questo ha riacceso il rapporto tra cittadinanza e politica che si era molto raffreddato negli ultimi anni?
“I cittadini si stanno muovendo con le buone pratiche di risparmio e la politica risponde dimostrandosi sensibile al tema e pronta a recepire i bisogni e le tendenze della gente. È la dimostrazione del fatto che una buona cittadinanza dà luogo ad una buona politica e questo concetto si era un po’ smarrito tra la popolazione, ma è un ottimo il segnale il fatto che sia stato riscoperto”.

 

 


Consorzio Bonifica, opere per 5 milioni. Costi invariati per i contribuenti

Anche quest’anno, come nei due anni precedenti, non ci sarà un aumento degli importi dovuti dai contribuenti al Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca. Gli oneri di riscossione, infatti, sono stati assorbiti completamente dal Consorzio di Bonifica, che ha mantenuto invariati i costi per il 97% dei circa 300.000 contribuenti.

Per l’anno 2016 il consiglio di amministrazione del Consorzio ha confermato la riscossione dei contributi consortili tramite mav bancario, una modalità di pagamento che rende possibile un’economia reale in quanto l’utilizzo del mav presso qualsiasi banca non comporta la corresponsione di ulteriori oneri. I contributi consortili nel 2016 dovranno così essere versati attraverso una o più rate (in base all’importo dovuto). Attraverso richiesta scritta al Consorzio è possibile anche ottenere dilazioni di pagamento fino al 30 settembre 2016.

«Anche quest’anno il nostro ente – ha dichiarato il presidente del Consorzio Franco Gatti – è riuscito a mantenere inalterati i costi per i contribuenti grazie ad uno sforzo economico. Quest’anno, a differenza dello scorso anno quando la prima scadenza era stata posticipata a fine maggio, si torna alla scadenza originaria, che per la prima rata è fissata entro il 30 aprile 2016. Per un totale azzeramento dei costi di invio dell’avviso di pagamento il contribuente può farsi addebitare direttamente il pagamento su conto corrente o ricevere l’avviso tramite pec, comunicandolo ai nostri uffici».

Tra i programmi 2016 c’è l’accordo tra il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e il Cai (Club Alpino Italiano) di Bergamo, che parteciperanno con un progetto condiviso a BergamoScienza 2016. L’accordo, il primo sul territorio nazionale tra Cai e Consorzio di Bonifica, attraverso iniziative mirate si prefigge lo scopo di porre in evidenza le problematiche legate al territorio bergamasco in materia di risorse idriche, ma non solo. Attraverso una serie di uscite sul territorio, la prima delle quali svoltasi il 6 marzo scorso con la visita del Maglio Beltrami di Ponte Nossa e del Centro Operativo del Consorzio di Bonifica ad Albino, l’accordo vuole portare a conoscenza della collettività alcune opere significative realizzate dal Consorzio di Bonifica e altre opere importanti legate all’acqua presenti sul territorio bergamasco, ponendo l’attenzione sulla tutela e salvaguardia del territorio stesso.

Sono inoltre in corso di esecuzione 17 opere di bonifica da parte dell’ente sul territorio di Bergamo e provincia, per un ammontare complessivo dei lavori che sfiora i 5 milioni di euro.

Tra queste si segnalano in particolare tre interventi: il primo riguarda i lavori di miglioramento e adeguamento degli impianti in corso Europa e viale Suardi ad Arcene, per un importo pari a 836.168,94 euro; il secondo relativo al comune di Azzano San Paolo dove sono in corso opere di regimazione idraulica sul territorio comunale per un ammontare complessivo dei lavori pari a 625.000,00 euro: il terzo, infine, riguardante il primo lotto di ripristino della roggia Martinenga nei comuni di Cavernago, Ghisalba, Martinengo, Cortenuova e Romano di Lombardia, per un ammontare complessivo dei lavori di circa 2 milioni di euro.

Per informazioni dettagliate riguardo alle modalità di pagamento è possibile accedere al sito www.cbbg.it o contattare il Consorzio al numero 035 4222111.


Camera di Commercio, seminario Mud per le imprese

La Camera di Commercio di Bergamo, nell’ambito dell’attività di supporto alle imprese, organizza una giornata formativa sul modello unico di dichiarazione ambientale 2016 contenente i dati 2015. Il seminario è rivolto a imprese, enti, associazioni di categoria e professionisti interessati all’ adempimento e avrà luogo nella Sala del mosaico della Camera di commercio (via Petrarca, 10) martedì 22 marzo,  dalle 15 alle 18. La relazione è a cura di Paolo Pipere, responsabile del Servizio adempimenti ambientali della Camera di commercio di Milano. La partecipazione all’evento, realizzato con il coordinamento di Unioncamere Lombardia e il contributo della Banca Popolare di Bergamo, è gratuita e aperta a tutti, previa iscrizione tramite il modulo in linea.

Info: www.bg.camcom.gov.it


SolarLab, per gli studenti del Natta premiazione in Senato

Young Minds nell’impianto Termodinamico di Massa Martana

 

Il 15 marzo prossimo, a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica con indirizzo di saluto del presidente Pietro Grasso, gli studenti del SolarLab dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo saranno nella ristretta schiera delle tre scuole premiate nell’ambito della cerimonia dei Cetri Educational Awards, per la realizzazione del loro progetto “Future Energy and Young Minds”.

Il SolarLab, in cui operano a tutt’oggi più di una trentina di studenti, è nato nel 2008 per iniziativa di docenti ed imprenditori convinti della necessità di investire nei giovani e nei loro sogni, per dare loro la possibilità di essere protagonisti nella pratica sul campo della ricerca scientifica, con impianti e strumentazioni all’avanguardia nel settore della produzione di energie rinnovabili.

Con il progetto “Future Energy and Young Minds” del SolarLab, la figura dello studente sperimentatore si è evoluta in quella di Young Minds, giovane mente che, oltre a interfacciarsi con il mondo del lavoro, attraverso esperienze tra scuola e imprese, e crearsi un percorso di ricerca personale, vuole contestualizzare le proprie conoscenze e collaborare alla creazione di un percorso di pace, relazionandosi con la Governance e occupandosi di Future Energy.

Tra gli obiettivi del progetto, quello di visitare e approfondire lo studio dei più grandi esempi di Future Energy nel mondo e soprattutto quello di incontrare e confrontarsi con studenti di Scuole e Università di diversi Paesi per poter creare una rete internazionale di Giovani Menti. Tra i Paesi coinvolti, da qui al 2020, figurano Spagna, Germania, Svizzera, Marocco, Islanda, Repubblica del Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti.

I giovani studenti bergamaschi sono infatti convinti dell’assunto Connecting minds, creating the future. «Il futuro è nostro – afferma Valentina Intra, portavoce di SolarLab  – e crediamo che il mondo cambierà solo grazie ai sogni e alle azioni di noi giovani. Incontrando studenti di altri Paesi, vorremmo allora condividere il nostro tempo e le nostre esperienze, parlare di sogni e di progetti per il futuro, lavorare e costruire insieme, discutere con loro dei temi della produzione di energie rinnovabili, di impatto ambientale e della loro divulgazione».

Obiettivi ambiziosi saranno inoltre quello di produrre un DocuFilm sul progetto, da pubblicare online e rendere disponibile per le scuole di ogni ordine e grado, nonché la formulazione di un Global Index Future Renewable Energy, Gifre, con il Comitato Scientifico del Cetri-Tires sulle teorie del professor Jeremy Rifkin.

Numerosi anche i coinvolgimenti istituzionali e diplomatici che stanno animando il progetto, come l’interessamento della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese e l’Unità Scientifico Tecnologica del Cnr distaccata presso il Ministero degli Affari Esteri, e la piena disponibilità ricevuta dall’Ambasciatore del Marocco in Italia, sancendo di fatto l’internazionalizzazione del SolarLab Natta.

Da segnalare anche il Patrocinio del Comune di Bergamo e l’apprezzamento e il sostegno del Presidente della Repubblica Italiana, che in una lettera ai giovani ha scritto: «… Vi ringrazio per avermi messo a conoscenza delle numerose e interessanti iniziative di SolarLab. L’entusiasmo e la passione con cui vi state dedicando alla ricerca insieme ai vostri docenti e ai compagni più grandi rappresentano un importante esempio di cooperazione e di trasmissione di saperi, affetti fondamentali per il mondo della scuola, così come per quello dell’università e del lavoro. …».

«In questi questi studenti abbiamo visto tanto entusiasmo e voglia di apprendere – racconta Antonio Rancati del comitato scientifico del Cetri (Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale) e coordinatore nazionale delle attività di strategia di formazione – che hanno reso possibile spiegare in modo semplice ai cittadini come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare la nostra splendida Italia. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dalle nuove generazioni per contribuire a creare una generazione di adulti consapevoli dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia».

 


I Treks delle Orobie bergamasche approdano su Google

Cai Google sentieriLa Provincia e il Cai bergamasco hanno realizzato un progetto congiunto di promozione e valorizzazione della rete di sentieri e rifugi delle Orobie grazie alla prestigiosa collaborazione con Google Trekker View. L’iniziativa ha permesso di mappare con le speciali telecamere a 360° di Google i sentieri che portano dai paesi di fondovalle ai 17 rifugi alpinistici e escursionistici del Cai bergamasco. Dopo deserti a dorso di cammello, foreste equatoriali e creste dolomitiche patrimonio Unesco, il trekker, lo zaino tecnologico usato per mappare a piedi i luoghi più affascinanti della terra, approda sulle più belle vette delle montagne bergamasche. Le nostre valli e montagne saranno così navigabili passo dopo passo via internet, regalando agli appassionati e turisti di tutto il mondo panorami mozzafiato e scorci indimenticabili. Dotato di 15 fotocamere in grado di scattare immagini ad alta risoluzione, il Trekker è stato utilizzato negli scorsi mesi per rilevare i sentieri e le vette del comprensorio naturalistico orobico. In particolare sono più di trenta i sentieri “mappati” nei mesi di settembre/ottobre/novembre 2015 nel territorio di Ardesio, Branzi, Brumano, Carona, Castione della Presolana, Costa Volpino, Colere, Cusio, Mezzoldo, Oltressenda Alta, Ornica, Roncobello, SanPellegrino Terme, Taleggio, Valbondione, coprendo quindi da est a ovest la quasi totalità dell’arco prealpino bergamasco.

I sentieri sono disponibili da oggi sui portali della Provincia di Bergamo e del Cai, oltre che, naturalmente, su Google International.  “Un progetto di cui sono veramente orgoglioso, perché grazie alla collaborazione con il CAI e alla determinazione di tanti amanti della montagna siamo stati in grado di ottenere l’interesse di un soggetto così importante come Google e di portare alla ribalta mondiale i nostri bellissimi sentieri” spiega il presidente della Provincia Matteo Rossi”. Per Paolo Valoti, consigliere nazionale e presidente della Unione Bergamasca Sezioni e Sottosezioni del Club Alpino Italiano, “con questa vetrina virtuale mondiale vogliamo invitare tutti gli appassionati e amici del mondo a venire a camminare nelle montagne bergamasche per vivere dal vivo queste incomparabili bellezze e emozioni delle Orobie. Tutti insieme possiamo andare oltre le Orobie e promuovere le genti e territori di montagna, tra le eccellenze e tipicità dalle Alpi agli Appennini”.

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