Sono stati 34.830 gli avviamenti al lavoro registrati in provincia di Bergamo nello scorso trimestre, in percentuale il 10% di tutti gli avviamenti della Lombardia. Da giugno a settembre, 3mila nuovi lavoratori in più rispetto agli stessi mesi del 2014 hanno varcato i cancelli di fabbriche e uffici, con un saldo positivo nel confronto con le cessazioni di 685 unità. È il primo dato che emerge dall’analisi di ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro) sull’andamento del mercato del lavoro in Lombardia. Non tutte luci, comunque, dal momento che viene segnalato anche un incremento delle cessazioni sullo stesso periodo del 2014 pari all’ 8,7%. Si confermano in calo gli avviamenti dei contratti di apprendistato, mentre gli avviamenti a tempo indeterminato registrano un incremento del 37,1 %, frutto delle nuove normative introdotte dal Jobs Act e dalla decontribuzione prevista dalla legge di stabilità 2015; in aumento del 30% anche gli avviamenti tramite il lavoro di somministrazione. Il tasso di crescita suddiviso fra i Centri per l’Impiego della provincia di Bergamo vede ai primi tre posti rispettivamente Albino, Ponte San Pietro e Grumello del Monte. “Resta complessivamente – dice Giacomo Meloni, segretario CISL Bergamo – una situazione in graduale miglioramento, anche se un vero e proprio cambio di passo definitivo verso la ripresa e il suo consolidamento ancora non c’è”.
Interessante sottolineare come sia ancora il settore del commercio a “catalizzare” la stragrande maggioranza delle assunzioni: 20.813, più del doppio dell’industria, che si “ferma” a 10.518. Mentre sono un segnale incoraggiante i 2.983 lavoratori inseriti nel campo delle costruzioni, che si sommano ai 6504 dei due precedenti trimestri. Altro dato sul quale soffermarsi riguarda gli avviamenti che riguardano il profilo professionale e scolastico alto e medio alto, che in Lombardia riguarda circa il 70% degli avviamenti al lavoro. Per quanto riguarda il dato di genere, persiste la tendenza al calo, dal 48 al 46% rispetto al trimestre precedente, per l’occupazione femminile, in aumento dal 52 al 53,2% quello maschile. In ultimo, gli avviamenti per cittadinanza vedono nel terzo trimestre il 75% di italiani avviati al lavoro, il 18,5% di extracomunitari e il 6,5% di cittadini comunitari, valori sostanzialmente simili a quelli registrati nello stesso trimestre dello scorso anno.
“Passi avanti se ne stanno facendo, ma la strada da fare per tornare ai livelli di occupazione pre-crisi è ancora tanta – dice ancora Meloni -, e solo l’azione concertata fra tutti i soggetti sociali, istituzionali, economici e d’impresa a Bergamo possono, rilanciare in modo definitivo il sistema economico e l’occupazione, rilancio che non può prescindere dalla salvaguardia delle eccellenze presenti sul territorio”.