Ambulanti, sconti speciali per i soci Fiva su Rc autocarri

Ogni martedì nella sede di Via Borgo Palazzo servizio di consulenza dedicato per abbattere i costi legati alla polizza 

Per abbattere i costi fissi degli ambulanti, Fiva aderente ad Ascom Confcommercio Bergamo ha stipulato un accordo con Cabi Broker di Assicurazioni Srl per la polizza responsabilità civile di autocarri, oltre all’assistenza nella gestione dei contratti e degli eventuali sinistri. Ogni martedì nella sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo è a disposizione uno sportello di consulenza dedicato. Dalle 14.30 alle 17 gli associati potranno avere un preventivo personalizzato. L’accesso allo sportello è libero, senza appuntamento.

La tariffa RCA base minima riscontrata a oggi è pari a 210 euro, cifra variabile sulla base di alcuni parametri, quali ad esempio: anagrafica del contraente (età, residenza), classe di merito, peso del veicolo, massimale di polizza.

“La collaborazione con Cabi Broker è in atto da tempo per assicurare tariffe vantaggiose agli ambulanti e abbattere i costi fissi legati al veicolo, fondamentale per la nostra attività, in un momento in cui il caro carburante pesa enormemente sui nostri bilanci- commenta Diego Pesenti, presidente Fiva Bergamo-. Grazie al nuovo accordo i costi fissi legati alla polizza autocarri sono quasi dimezzati a pari condizioni con altre compagnie assicurative. Il servizio, con consulente dedicato ogni martedì, è particolarmente apprezzato dalla categoria: in questi primi incontri abbiamo rilevato un interesse per avere preventivi su misura che in tempo reale danno subito l’idea di risparmio sulla spesa, contratti alla mano”.

Per informazioni è possibile contattare la segreteria Fiva allo 035 4120340.


Agenti di commercio, webinar il 17 marzo su pensione e dimissioni

I consulenti legali Fnaarc chiariranno tutti gli aspetti legati all’uscita dal mondo del lavoro per gli agenti

La pensione e le dimissioni dell’agente di commercio sono al centro del webinar gratuito organizzato da Fnaarc per gli associati. L’incontro, in programma venerdì 17 marzo dalle 13.30 alle 14.30 via Zoom, approfondisce il tema con i consulenti legali Fnaarc Agostino Petriello e Paolo Petriello. I due avvocati chiariranno tutti gli aspetti legati all’uscita lavorativa, dai presupposti per il pensionamento all’ impatto a seconda della forma giuridica dell’agente, al  diritto alle indennità di fine rapporto.
Per iscriversi è necessario inviare una email a fnaarc.bergamo@ascombg.it  o telefonare a Carlo Garzetta, segretario del Gruppo Agenti di Commercio Ascom Confcommercio Bergamo: 035.4120175, entro le 13.00 di giovedì 16 marzo. Seguirà l’invio del link di accesso al webinar a tutti i partecipanti.

 


IMEAT, a Modena dal 26 al 28 marzo la fiera dedicata alle macellerie

Biglietti gratuiti a disposizione dei soci 

ModenaFiere ospita dal 26 al 28 marzo l’unica esposizione internazionale in Italia dedicata al negozio di macelleria, gastronomia e ristorazione specializzata.  La manifestazione, organizzata da Ecod dal 2013, è un evento business to business che mette in relazione tutta la filiera al dettaglio della carne e la ristorazione specializzata. Negli ultimi anni, il comparto della carne ha subito una forte evoluzione che ha portato metodologie innovative sia da un punto di vista tecnico che propositivo. IMEAT® mette in relazione macellerie al dettaglio, gastronomie, ristorazione specializzata, oltre a rappresentare un’occasione di approfondimento di varie tematiche e di aggiornamento su una serie di problematiche che guardano al futuro del settore. La società Ecod, con sede in Italia, è proprietaria del marchio iMEAT® e organizza le fiere omonime: iMEAT® in Italia (Modena) e iMEAT® España (Barcellona). L’evento è riservato a tutte le macellerie italiane, responsabili e addetti banco macelleria di GD, GDO e minimarket, gastronomie, rosticcerie, bracerie, ristorazione specializzata settore carne, agriturismi, operatori del settore carne e a tutti coloro che intendono avviare una delle attività precedenti; macellerie e attività di settore dei Paesi esteri.
Data l’importanza della manifestazione, Federcarni  Confcommercio invita i soci a compilare questo  form per ottenere i pass gratuiti di accesso alla manifestazione.

Orari di apertura ai visitatori
Domenica 26 e lunedì 27 la fiera è aperta dalle 9 alle 18.Martedì 28 la chiusura è anticipata alle 16. Il quartiere Fieristico ModenaFiere è in Viale Virgilio, 90 a Modena.

 

 

 

 


Ristorante Bell’Adda a Medolago, passione e tradizione con uno sguardo al futuro

Il locale di Giuseppina Rota, che quest’anno spegne 32 candeline, oggi vede in campo anche il figlio e il nipote della titolare. 

Passione e tradizione, ma anche futuro. Potrebbe essere riassunta così la storia recente del Ristorante Bell’Adda di Medolago.

Passione e tradizione sono i capisaldi che hanno trasportato il locale di Giuseppina Rota dagli inizi degli anni ’90 ad oggi: “Quando ho aperto nel 1991 ero un’autodidatta che, dopo aver lavorato come dipendente, si è convinta che poteva farcela da sola. Mi sono buttata con coraggio, con mia sorella Giovanna, e ho avuto ragione – racconta la titolare -. Ai tempi avevo fatto solo dei corsi, ma nessuna scuola alberghiera. Mia sorella ha creduto sin da subito nel progetto Bell’Adda e oggi eccomi qua, con un ristorante ben avviato che continua a dare soddisfazioni”.

Nel 2008, al diciassettesimo anno di attività, il grande cambio: “Dal vecchio locale ci siamo spostati nel pieno centro di Medolago, vicini alla chiesa del paese. Abbiamo fatto questo passo perché, sia io che mia sorella, quando abbiamo fiutato l’opportunità abbiamo capito subito che era un’occasione da non farci sfuggire. Era il posto ideale – sottolinea Giuseppina Rota -. Così ci siamo decise: ci siamo trasferite mantenendo la stessa offerta. Io sono molto legata a Medolago, trovo che sia un paese bellissimo, vivo, che abbia tanto da regalarci”.

“Oggi è molto più dura rispetto agli anni ’90 – spiega ancora la titolare del Bell’Adda -. Gastronomicamente parlando ci sono molte più proposte, molte influenze che arrivano dall’estero. La gente gira e vuole provare anche qualcosa di nuovo, così pure noi, negli anni, ci siamo adattate alle nuove esigenze della clientela, pur mantenendo ben salde le nostre radici bergamasche”.

Oggi il Ristorante Bell’Adda è un ottimo locale che vive ancora di passione e tradizione. L’entusiasmo di chi ci lavora è rimasto immutato nonostante qualche periodo non semplice: “La pandemia è stata un vero disastro, ma ci ha piegati senza spezzarci. Infatti siamo ancora qua. Trent’anni di attività mi hanno fatto sacrificare tantissimo della mia vita – continua Giuseppina Rota -, non ho praticamente mai avuto una mia libertà, la possibilità di evadere. Però se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto: sono troppo legata al mio ristorante e alla sua storia”.

Storia che ora lascia spazio al futuro, l’altra grande componente della narrazione del Ristorante Bell’Adda. Il locale, infatti, proseguirà il suo cammino anche quando Giuseppina Rota deciderà di godersi, un giorno, la meritata pensione: “Sì, perché oggi mio figlio e mio nipote stanno collaborando all’attività di famiglia, con l’ambizione di portare avanti la storia di questo ristorante – spiega la titolare -. Io ovviamente non posso che essere felice di tutto questo”.


Saldi, bilancio tra luci e ombre: +4% in media rispetto al 2022

Vendite appese al meteo, la ripresa delle cerimonie invita agli acquisti

Con la fine dei saldi ed eventi come lo Sbarazzo, le vetrine si vestono a nuovo ospitando le collezioni primavera-estate di abbigliamento e calzature e le ultime novità per lo sport, in particolare all’aria aperta. I commercianti sperano in una ritrovata voglia di fare shopping dopo anni difficili e un bilancio dei saldi al di sotto delle aspettative, che non basta per supportare le maggiori spese – bollette in testa- relative alle attività e i costi fissi, a partire dagli affitti, sempre più difficili da sostenere. Rispetto allo scorso anno, un 2022 ben lontano dal poter essere definito soddisfacente, le vendite di fine stagione hanno segnato un +4%  complessivo,  con dati tuttavia negativi nei centri più piccoli e nelle vie periferiche o nei paesi lontani dalle principali località di villeggiatura. “L’anno scorso è stato l’ennesimo anno difficile per il commercio, fare peggio sarebbe stato impossibile- commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi  Ascom Confcommercio Bergamo, de “L’uomo più” di Torre Boldone-. I costi fissi in notevole aumento e l’imposizione dei fornitori di ordini minimi per assicurare la produzione dell’industria della moda, stanno mettendo in ginocchio il settore. Non è stato d’aiuto nemmeno il clima, in una stagione contraddistinta da sbalzi termici. Ma a destare particolare preoccupazione è la percezione di una certa disaffezione per lo shopping. Si  vede girare sempre meno gente per vetrine, forse anche perché con promozioni e svendite continue anche fare acquisti perde appeal”.  Ora, tra rialzi di temperatura e la primavera che timidamente inizia a bussare alla porta, si spera in un buon marzo: L’anno scorso marzo è stato un mese da dimenticare, segnato e condizionato irrimediabilmente dall’inizio a fine febbraio dal conflitto tra Russia e Ucraina- continua Pedrali-. Confidiamo in una riscoperta del piacere di rinnovare il guardaroba con capi alla moda”. La ripresa delle cerimonie si spera possa aiutare il comparto: i negozi specializzati nella vendita di abiti per le occasioni più importanti sono positivi, grazie anche a un +10% rispetto allo scorso anno, registrato anche nei saldi. E del ritorno agli eventi può beneficiare tutto il comparto, stimolando acquisti di capi, anche importanti. Oltre alle ricorrenze speciali, matrimoni in testa, si tornano a festeggiare in grande post pandemia i diciottesimi.
Il dato rilevato da Ascom Confcommercio Bergamo , che registra un +4% delle vendite di fine stagione rispetto al 2022, è peggiore di quello nazionale rilevato da Federazione Moda Italia. Federmoda evidenzia come a gennaio le vendite a livello nazionale abbiano segnato il +8,9% e a febbraio il +5,3%. In particolare a gennaio il 65% dei commercianti ha dichiarato di avere registrato un incremento delle vendite, mentre il 16% sostanziale stabilità (positivo quindi nel complesso il bilancio per l’81% del campione rappresentativo di insegne abbigliamento, calzature e articoli sportivi). Febbraio è stato comunque abbastanza buono: il 54% dei commercianti ha segnato un aumento delle vendite, il 25% in linea con lo scorso anno (positivi nel complesso il 79%).
Tra i capi più venduti a livello nazionale cappotti, giubbini e piumini, seguiti da maglieria, pantaloni e jeans, scarpe da donna, intimo e pigiameria e abiti.
“Il dato locale- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo- è in questo caso peggiore del nazionale per la particolare distribuzione commerciale in una provincia particolarmente estesa come la nostra che annovera oltre 240 comuni. Se le vendite hanno tenuto o sono cresciute rispetto allo scorso anno nei centri principali, a soffrire sono stati i negozi nei comuni più piccoli o che non contano su visitatori e turisti”.


Family Entertainment Expo, dal 10 al 12 marzo in Fiera

Il nuovo evento dedicato al settore dell’amusement insieme al consorzio FEE

Parte il conto alla rovescia per Family Entertainment Expo, il nuovo evento dedicato al settore dell’amusement, in programma dal 10 al 12 marzo presso la Fiera di Bergamo. Organizzata da Promoberg insieme al Consorzio FEE (costituito da un gruppo di aziende leader nella produzione e installazione di giochi e parchi gioco), la fiera è riservata agli operatori del gioco senza vincite in denaro e, oltre a mettere in mostra i migliori prodotti da intrattenimento, ospita eventi collaterali e conferenze dedicate ai temi più di rilievo per l’industria del settore (vedasi pdf allegato). L’inaugurazione è in programma venerdì alle ore 10.

Bergamo, nell’anno in cui è insieme a Brescia la Capitale italiana della Cultura, diventa così per tre giorni anche la capitale dell’amusement: dai giochi tradizionali alla realtà virtuale, passando per ticket redemption e videogiochi, Family Entertainment Expo abbraccia gioco e intrattenimento a 360 gradi, toccando tutte le sfaccettature di un settore che coinvolge aziende e famiglie.

Più di 50 le imprese presenti sui 6.500 metri quadrati destinati all’evento, provenienti da tutta Italia e da sei nazioni straniere, in rappresentanza dei più importanti brands anche a livello mondiale; motivo per cui la manifestazione si è meritata sin dal debutto la qualifica di internazionale. Tra le imprese, la regione più rappresentata è la Lombardia (11 aziende, di cui 5 bergamasche), seguita da Emilia-Romagna (7) Lazio e Campania (5 a testa), Piemonte e Veneto (4 cadauna), Friuli-Venezia Giulia e Umbria (2 a testa), e poi Abruzzo, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Trentino Alta Adige, con un’impresa. Le sei aziende straniere provengono da Argentina, Polonia, Germania, Repubblica San Marino, Belgio e Romania. Tra i settori merceologici più rappresentati citiamo: bowling, centri d’intrattenimento per le famiglie, videogames, calcio balilla, giostrine, gadget.

La filiera dell’amusement in Italia coinvolge 60mila addetti e centinaia di imprese che lavorano nell’ambito della produzione. Realtà e professionisti che arrivano a 500mila se si tiene conto anche del front office e dei settori amministrativi. Un comparto enorme, quindi, che richiede attenzione anche a livello istituzionale e politico.

Il debutto al centro fieristico e congressuale di via Lunga rappresenta di fatto la prima fiera del settore organizzata in stretta sinergia con gli operatori; un appuntamento importante per gli imprenditori che lavorano nel comparto dell’intrattenimento, una nuova occasione per scoprire le nuove tendenze e sollevare temi importanti riguardo al futuro dell’amusement italiano.

A fare gli onori di casa, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Family Entertainment Expo, Luciano Patelli, presidente di Promoberg, società che gestisce la Fiera di Bergamo e da quattro decenni tra le protagoniste del settore fieristico e Mice: “Con Family Entertainment Expo lanciamo un nuovo grande evento che coinvolge tutti gli aspetti dell’intrattenimento, dai parchi avventura alle giostre, dai calciobalilla fino alla realtà virtuale. È importante far capire che chi fa intrattenimento svolge anche un ruolo sociale in cui a vincere sono il divertimento e il sorriso”.

Soddisfatto anche Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg: “Per noi è il primo passo di un lungo percorso, questo settore rappresenta un’industria in cui l’Italia ricopre un ruolo molto importante. Sviluppare un evento B2B di questo settore, che sfocia nel contatto col pubblico in molti contesti, è fondamentale. L’intrattenimento è un settore strategico, una filiera molto importante anche da un punto di vista economico. Vogliamo crescere di anno dopo anno per essere da subito un punto di riferimento per gli operatori nazionali ed internazionali, con l’obiettivo di far diventare Bergamo la capitale europea dell’amusement”.

“Abbiamo ricevuto sin da subito un ottimo riscontro in termini di partecipazione. La manifestazione occuperà un intero padiglione della Fiera ed è l’obiettivo che ci eravamo prefissati – dichiara invece Carlo Conte, direttore operativo di Promoberg – I visitatori sono operatori del settore, gestori di sale giochi e parchi commerciali e siamo sicuri che resteranno molto soddisfatti. Copriremo i settori più variegati, dagli eSports ai parchi giochi, passando per il bowling, la realtà virtuale, i sistemi di pagamento, i gadget. Presenteremo tutto il mondo che ruota intorno ai giochi senza vincita in denaro, quindi niente a che vedere con il gioco d’azzardo e le ludopatie”.

Presente alla conferenza stampa anche Tiziano Tredese, presidente del consorzio FEE, promotore e co-organizzatore dell’evento: “Il mondo dell’amusement è in fermento per questa prima fiera. Ce l’abbiamo messa tutta, siamo emozionati ma allo stesso tempo certi che porteremo a Bergamo il top dell’automatico mondiale. Dopo tre anni di chiusura, chi verrà a Bergamo vedrà le migliori produzioni mondiali dagli Stati Uniti alla Cina. Verranno tutti i migliori clienti dall’Italia e dall’estero – le parole di Tredese, che poi lancia un appello – Ci auguriamo che anche ADM partecipi alla Fiera, così potrà rendersi conto che bisogna assolutamente cambiare il decreto che limita l’espansione del settore dell’amusement in Italia”.

Anche il vicepresidente del consorzio FEE, Franco Sorte, spera in un cambiamento delle posizioni politiche rispetto al settore: “Stiamo facendo di tutto per separarci dal settore dei giochi con vincita in denaro e questo comporta un grande impegno. È difficile far capire che esiste un mondo che è completamente diverso dal mondo delle slot e del gambling. I due mondi vengono troppo spesso confusi e sovrapposti. Al momento stiamo subendo troppe restrizioni, troppi controlli che penalizzano il mercato, procedimenti complessi e onerosi. Non abbiamo nulla a che fare col gioco d’azzardo e vogliamo farlo capire a tutti, anzi noi rappresentiamo un’alternativa al gambling”.

Della stessa idea, infine, anche Alessandro Lama, presidente di Federamusement: “Stiamo portando avanti una lotta durissima per risolvere le problematiche del settore, stiamo combattendo per far capire che non abbiamo nulla a che fare col gioco d’azzardo, le scommesse, il gambling. Dobbiamo rinnovare e rilanciare un mercato che ha tanta voglia di ricominciare. Bergamo sarà il punto di partenza per spiegare a politica e istituzioni che noi siamo una cosa diversa rispetto ai giochi con vincita in denaro”, le sue parole. “Questa fiera deve essere una rampa di lancio per cambiare le regole del settore dell’amusement. La parola d’ordine è diversità rispetto al gioco pubblico – conclude Lama – Il messaggio politico alla fine della fiera sarà: il nostro settore è importante a livello sociale ed economico, merita una sua rappresentanza e una sua dignità, meritiamo una nostra fiera tutta italiana ed è per questo che ci siamo riuniti a Bergamo. Il nostro obbiettivo primario è far capire che l’amusement deve essere riconosciuto come realtà a sé stante, staccata dal gioco con vincite in denaro”.

Tante quindi le novità che aspettano i visitatori della Fiera di Bergamo dal 10 al 12 marzo. Gli operatori presenti sono pronti a mostrare il meglio con tante innovazioni, ad esempio quelle di GoldFox, solo per citarne alcune: simulatori di guida e di volo, cinema 9d interattivo, simulatori di camminata, arredi per sale eSports. Tutto questo e molto altro renderanno l’evento unico nel suo genere.

Gli appelli sono stati lanciati, le idee sono tante e le novità si annunciano numerose. Mancano pochi giorni e poi il settore dell’amusement aprirà le proprie porte agli operatori italiani e internazionali, con la speranza che Bergamo sia il punto di partenza per il cambiamento di un settore che ha nei giovani e nelle famiglie i propri interlocutori principali.


Un’impresa su quattro del terziario (24,6%) è guidata da donne

Oscar Fusini: “Da sempre figure insostituibili sia come imprenditrici che come coadiuvanti”

L’impresa nel terziario è da declinarsi sempre più al femminile. Nel terziario orobico sono attive 5.852 imprese femminili, 4.806 ditte individuali e 1.046 società. Rappresentano quindi il 24,6% delle imprese attive di commercio, turismo e servizi. Quanto alla dinamica tra aperture e chiusure, emerge ancora una certa fragilità dell’imprenditorialità femminile: nell’ultimo anno sono nate 295 nuove imprese femminili  (dato Ascom Confcommercio Bergamo su elaborazione dati camerali) pari al 24,5%, in linea con la consistenza media delle nuove imprese; hanno però cessato 441 imprese, pari al 26,7%, una percentuale purtroppo molto più alta rispetto media.  Il tasso di chiusura è stato  del 2,4%, nettamente più elevato di quello rilevato negli altri settori. Le imprese femminili attive a Bergamo sono 17.217 (con un calo dello 0,7% su base annua al IV trimestre 2022) e rappresentano il 20,8% delle imprese attive totali. “Le imprese femminili nel commercio, turismo e servizi sono tradizionalmente molte di più in percentuale rispetto alla media di tutti i settori- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-.  Pur non essendo un settore di esclusivo appannaggio femminile, la presenza di donne nei servizi, alloggio, ristorazione e in generale nel terziario è superiore in tutti i segmenti delle attività. E questo senza considerare la figura del coadiuvante familiare che nella stragrande parte dei casi vede la moglie collaboratrice del marito nell’impresa familiare”.  Nell’ultimo anno l’apertura di nuove imprese femminili è stata in linea con il rallentamento registrato in generale nella creazione di nuove imprese del terziario. Anche se dal 2018 al 2022 i numeri delle imprese femminili sono comunque cresciuti, soprattutto nel 2021 per effetto dei sostegni economici in piena pandemia. “Sono state le chiusure di imprese gestite da donne ad essere nettamente più alte della media- continua Fusini-. Le imprese femminili sono più fragili di quelle gestite da uomini. Questo anche prima della pandemia e della crisi energetica. L’ultimo anno ha enfatizzato molto di più il fenomeno. Non riteniamo che alla base di questa debolezza non ci sia un problema di competenze, anzi per titoli di studio spesso le donne sono mediamente più scolarizzate degli uomini ma di fragilità patrimoniale e spesso anche di difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro. Da tempo sosteniamo l’urgenza di un sistema di sostegno e di supporto superiore alle donne imprenditrici e libere professioniste, che ad oggi non esiste.  Valga come esempio l’impostazione della scuola,  sin dall’infanzia è strutturato sui cinque giorni settimanali feriali mentre il lavoro in proprio si distribuisce quasi sempre su sei giorni e spesso comprende anche i festivi”.


Cuore di donna, il nuovo premio Ascom dedicato all’imprenditorialità femminile

Il primo riconoscimento va alla memoria di Lina Scopelliti, co-fondatrice di “Da Mimmo” in Città Alta

Cuore, coraggio e passione: la spinta per fare impresa e districarsi tra vari impegni richiesti da famiglia e lavoro. Per premiare le donne imprenditrici, multitasking per natura, Ascom Confcommercio Bergamo dedica un nuovo riconoscimento. Nasce con questo intento “Cuore di donna”:  un riconoscimento che annualmente premia una figura femminile del nostro territorio che si sia distinta per coraggio e passione nella sua impresa. Ogni anno a una donna imprenditrice di particolare valore sarà consegnata una targa per ricordare e dare valore all’impegno messo nella propria impresa. Il premio Terziario Donna Ascom Confcommercio Bergamo, gode del patrocinio di Confcommercio Imprese per l’Italia, Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Federalberghi.
Il premio Cuore di donna 2023 è stato consegnato alla famiglia Amaddeo, per ricordare Angelina Scopelliti, per tutti Lina, scomparsa a ottobre scorso, che ha portato avanti per più di 65 anni assieme a Mimmo, mancato nel 2017, il ristorante nel cuore del borgo storico di Bergamo Alta.  Madre di sette figli, Lina è  stata co-fondatrice del locale “Da Mimmo”, aperto nel 1965, uno dei più frequentati non solo dai bergamaschi ma anche da turisti e visitatori. Il premio è stato consegnato alla famiglia Amaddeo nella sala del ristorante, che ha sede nello spazio della Casazza, palazzo del 1357, un tempo sede del servizio postale veneziano. Qui i coniugi Amaddeo hanno costruito il loro successo con una cucina semplice e autentica, dalla pizza alla cucina di mare, alla melanzana alla parmigiana, piatto iconico storicamente preparato da mamma Lina assieme alla mozzarella in carrozza. L’insegna Da Mimmo è cresciuta negli anni e con le nuove generazioni e ogg,i oltre a Mimì La casa dei sapori, annovera “Da Mimmo ai Colli” all’interno del Golf Club e dal 2017 “Lina Food Lab”, laboratorio e “ghost kitchen” che rende omaggio nel nome alla fondatrice.
“Il premio rappresenta un tributo alle donne e alla loro imprenditorialità- sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Il primo riconoscimento va in ricordo di una donna, Lina Scopelliti, che con il marito Mimmo ha fatto a suon di impegno e sacrificio la storia della ristorazione in Città Alta”.
“Un premio dedicato a una donna che ha saputo conciliare famiglia e imprenditorialità, a una presenza discreta e umile che ha sempre dimostrato di essere un pilastro di un’impresa storica e di grande valore come Da Mimmo” ha aggiunto Alessandra Cereda, presidente  di Terziario Donna Ascom Confcommercio Bergamo.
“Cuore: coraggio e passione,  sono due elementi chiave per fare impresa, ancora più se alla guida di un’insegna c’è una donna- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Nell’anno che ci vede Capitale della Cultura con Brescia, il pensiero è andato a Lina, che ha dato il suo insostituibile contributo a fare di Da Mimmo un simbolo per antonomasia dell’accoglienza e ristorazione d’eccellenza”.


Festa della donna, i fioristi si appellano ai sindaci

In una lettera la richiesta di rafforzare l’azione di controllo contro ogni forma di abusivismo commerciale

Il Gruppo Fioristi Ascom Confcommercio Bergamo condivide la campagna nazionale Federfiori contro l’abusivismo, inviando a tutti i sindaci bergamaschi una lettera. Con l’ approssimarsi della Giornata Internazionale della Donna, 8 Marzo, i fioristi chiedono “di rafforzare l’azione di controllo al fine di contrastare in maniera efficace e capillare ogni forma di abusivismo commerciale da parte di soggetti non autorizzati alla vendita della mimosa”.

“Ad ogni festività si moltiplicano i venditori abusivi di fiori- sottolinea il presidente provinciale Emiliano Amadei, che ricopre anche la carica per la categoria di presidente lombardo dell’Unione Regionale Fioristi-. Il problema è che sono in larga misura l’ultimo, debolissimo, anello di una catena e di un mercato abusivo organizzato parallelo a contrasto del quale ci aspettiamo un’azione decisa da parte delle forze dell’ordine. Spesso si acquista in buona fede dal venditore di strada pensando di contribuire in qualche misura al suo sostentamento e invece si finisce con il finanziare l’economia illegale”. La festività continua a rappresentare un’occasione per omaggiare le donne, ma bisogna mettere in conto tra bizze climatiche e scarsità del prodotto, il caro-mimosa: “Purtroppo in molte  località d’Italia il fiore simbolo della festa è già sfiorito e si spera resista laddove è sbocciato- continua Amadei-. I prezzi risentono inevitabilmente della scarsità del prodotto e dell’aumentata richiesta, così va messa in conto una spesa per mazzo dai 2 ai 3 euro e dai 15 ai 20 per le composizioni più importanti e ricercate. Chi non ama la mimosa può contare su una vasta scelta di alternative dal fiorista di fiducia, pronto a consigliare il fiore più adatto per veicolare ogni messaggio di auguri”.


Agenti immobiliari, al via il Master in Digital Communication e Personal Branding

Lunedì 6 marzo iniziano le lezioni con docenti ed esperti di elevato profilo

Si apre lunedì 6 marzo  il Master in Digital Communication e Personal Branding, il percorso d’alta formazione  studiato e progettato dal Direttivo FIMAA Bergamo in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo con lo scopo specifico di fornire agli agenti immobiliari associati le conoscenze e le competenze necessarie per elevare il livello di professionalità. Il master si svolge in Sala Conferenze, nella sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo, 137.
Il tema della digital communication viene affrontato dalle 14.30 alle 17.30 con il marketing advisor Massimiliano Hangler, esperto nell’elaborazione di strategie per piccole e medie imprese.  Il primo incontro sul tema si focalizza sulla tipologia di social da scegliere in funzione del proprio target e su come rendere la comunicazione efficace. Il secondo incontro, in programma il 3 aprile, aiuta a costruire contenuti di valore per la propria community, usando anche i tool grafici. Si prosegue con il personal branding lunedì 8 maggio, con l’esperto Gianluca Lo Stimolo di Standout-The personal branding company, che aiuta a costruire un’immagine vincente e a migliorare la web reputation. Nel la seconda lezione sul tema, in programma il 5 giugno, ci si concentrerà sulle strategie del personal branding, sul contatto con i clienti e sulla gestione di newsletter. Gian Battista Gualdi, esperto in comunicazione persuasiva e ConVincente, aiuta nell’incontro del 3 luglio gli agenti immobiliari a creare la loro immagine migliore, far conoscere e promuovere ciò che realizzano.

Il master è aperto a 30 partecipanti per mantenere un elevato standard di qualità.

 “Da tre anni a questa parte Fimaa ha scelto di puntare sull’alta formazione, promuovendo tra i soci un vero e proprio master con docenti di altissimo profilo- sottolinea Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Lombardia-.  Se un tempo agli occhi del cliente la nostra funzione iniziava e finiva con la mediazione, oggi sono sempre più le competenze richieste, anche grazie alla spinta delle normative, dall’antiriciclaggio alla regolarità urbanistica e congruità catastale. A queste nuove incombenze  si sommano nuove competenze e abilità, soprattutto sul fronte della comunicazione e del marketing. Nell’era in cui l’immagine conta sempre più, è fondamentale dare subito un’ ottima impressione e curare la comunicazione verso i clienti, anche in digitale”.
La seconda sessione del master Fimaa è in programma da settembre a ottobre 2023 ed è incentrata sui trend di mercato e sul Metaverso, non senza fare un’analisi sullo stato dell’architettura bergamasca in città e nelle valli.

Info:  035 4120135, fimaa@ascombg.it