I vini Sette Terre salgono in quota, passeggiata gastronomica ai Piani dell’Avaro

sette terre piani avaro

Domenica 22 ottobre, ai Piani dell’Avaro (Cusio) torna Sette Terre, una giornata alla scoperta dei vini bergamaschi abbinati alle specialità locali.

Organizzata da Kairos Brembo Emotion in collaborazione con l’Associazione “Sette Terre” che unisce sette viticoltori indipendenti della provincia di Bergamo che valorizzano i loro diversi terroir per esaltare le diverse differenze legate ai loro luoghi d’origine, l’iniziativa permetterà di esplorare il territorio, la natura e i sapori dell’Alta Valle Brembana in compagnia del vino bergamasco.

La rassegna gastronomica si sviluppa su un percorso a tappe tra le baite d’alpeggio sugli splendidi Piani dell’Avaro. In ciascuna baita sarà presente uno dei viticoltori che farà degustare un pregiato vino della propria cantina e spiegherà le principali caratteristiche e unicità. Il tutto accompagnato con un piatto locale abbinato ad hoc a ciascun vino.

Il percorso di circa 5 km, alla portata di tutti, parte dal Centro di Valorizzazione dell’Alpeggio Al Ciar. La prima sosta in baita è per l’aperitivo: mousse ai funghi porcini e crema di Mascherpa accompagnate dal “Riesling” di Tellurit di Pontida, si prosegue con un altro aperitivo a base di salumi nostrani abbinati a “Il Serpente con la Cresta” dell’Azienda Casa Virginia di Villa d’Almè e con il “Cut” di Valba di Cenate Sopra. Si incontrerà poi l’Azienda Caminella di Cenate Sotto che proporrà il suo “Luna Rossa” adatto ad accompagnare una calda vellutata di zucca cucinata dal ristorante Paleni Rossella di Cusio, la polenta nostrana con carne alla brace servite con il “Tessere” dell’Azienda Sant’Egidio di Sotto il Monte. Si continuerà con i dolcetti preparati dal Ristorante Ristorobie accompagnate dal “Lucelio” di Eligio Magri di Torre de’ Roveri, per poi terminare la passeggiata con le caldarroste di Averara abbrustolite dai rappresentanti dell’Associazione Castanicoltori di Averara abbinate al “Rosso Passione” dell’Azienda Sassi della Luna di Cenate Sopra.

In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a mercoledì 1 novembre.

All’InfoPoint nei pressi del locale “Al Ciàr” è possibile acquistare i pass per accedere alle degustazioni e ricevere le informazioni necessarie per effettuare il percorso in completa autonomia.

Il costo è di 20 euro (per i ragazzi dai 7 ai 17 anni, gratis per i bambini fion a 6 anni).

Per ulteriori informazioni: www.kairosemotion.it – kairos.emotion@gmail.com – 333.2858655


Mozzo, commercianti in piazza per la Festa d’Autunno

A Mozzo torna la Festa d’Autunno, una giornata all’insegna dell’allegria dei colori di stagione e della vivacità commerciale del paese.

Domenica 22 ottobre, dalle 9 alle 18 in piazza Trieste, sarà possibile incontrare tanti espositori delle diverse categorie merceologiche, a dimostrazione del valore del tessuto del territorio e del Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo: dall’abbigliamento alla cosmesi, dagli oggetti per la casa ai liquori, dagli elettrodomestici ai prodotti per il benessere e molto altro ancora.

Non mancheranno gli hobbisti con la loro creatività e le loro proposte innovative. Presenti anche l’Associazione Nazionale Alpini, Eos Onlus, la Protezione Civile e il Gruppo escursionistico di Mozzo Gem, per ricordare l’importante ruolo delle associazioni nel tessuto territoriale anche attraverso dimostrazioni pratiche del loro lavoro e impegno.

Inoltre il pubblico potrà gustare i sapori tipici dell’autunno grazie alla presenza di espositori che, con i loro prodotti di stagione, sapranno soddisfare tutti i palati, senza dimenticare la castagnata.

La Festa d’Autunno di Mozzo celebra anche sport e salute con la 28esima edizione del Trofeo Elisa-Luigi Masnada organizzato dal Gruppo Escursionistico di Mozzo. Una gara di regolarità a coppie che partirà alle 9,15 dalla piazza antistante la Chiesa di Mozzo.

L’evento è organizzato dal Comune di Mozzo in collaborazione con il Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo


L’esperto Marcomini: «Ancora troppi errori nel servire i formaggi»

Alberto Marcomini, padovano di nascita, giornalista e scrittore, è uno dei massimi esperti in Italia di formaggi ed è l’ideatore dell’Italian Cheese Award che andrà in scena nel corso della tre giorni bergamasca di Forme, l’evento organizzato tra il 20 e il 22 ottobre in città e dedicato all’arte casearia, di cui è ambasciatore e coordinatore scientifico.

Gli abbiamo chiesto come si può organizzare un carrello dei formaggi e quali sono i più comuni errori che i ristoratori devono evitare quando decidono di servire in tavola qualche forma.

«È un argomento complesso da affrontare – dice subito Marcomini – e si parte sicuramente da un fatto: in Italia il carrello dei formaggi non ha mai funzionato per la generale mancanza di passione di chi lo organizzava. Poi si è continuato a sbagliare nel taglio delle forme, una operazione tutt’altro che trascurabile, e con l’errore della temperatura di conservazione e di presentazione al tavolo. O i formaggi sono troppo freddi e sanno di frigorifero, oppure sono conservati insieme ad altri prodotti, ad una temperatura sbagliata. È chiaro che non si possono mettere insieme alle verdure o ad altra merce, per esempio, a 5 gradi. La temperatura giusta per i formaggi è quella dei 12 gradi».

«E poi in Italia – puntualizza – non siamo mai stati aiutati, a differenza della Francia, dalla produzione, che su quasi tutto il territorio vede formaggi perlopiù di grande pezzatura. Questi, una volta tagliati, e facciamo anche il caso di una forma di Taleggio visto che siamo a Bergamo, devono essere sempre mantenuti riponendoli all’interno di un panno umido che non lascia seccare la crosta».

Quindi che consiglio dare ai ristoratori che hanno voglia di proporre qualche formaggio ai loro clienti? «Semplice – incalza l’esperto -, per me l’idea giusta è quella di puntare su 4 o 5 prodotti del territorio, senza esagerare, ma cambiandoli regolarmente, anche ogni giorno. Poi l’altra regola imprescindibile da seguire è quella di puntare sulla competenza di chi li serve perché i formaggi vanno sempre raccontati. Bisogna conoscerne vita, morte e miracoli, sapere chi è il produttore e informarsi su come sono stati fatti, partendo ovviamente dal latte. Infine c’è l’arte di riassumere al tavolo in qualche battuta i dati essenziali, non per stancare il cliente, chiaro, ma per rendere evidente quello che va a degustare e la qualità del formaggio».

 


Bergamo regina dei formaggi, «negozi e ristoranti sempre più alleati dei produttori»

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Con il progetto Forme, Bergamo mette in piazza i propri titoli in fatto di formaggi. L’evento, organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio, PG&W e Guru del Gusto, è una full immersion, da venerdì 20 a domenica 22 ottobre, nell’arte casearia con conferenze, mostre-mercato ed eventi, aperti al pubblico e agli addetti ai lavori, per conoscere e degustare le principali specialità italiane e internazionali con un posto d’onore per le nove Dop del territorio, i formaggi Principi delle Orobie e quelli di East Lombardy.

«Promozione del Territorio – dichiara il presidente Ivan Rodeschini – continua il suo compito di valorizzazione delle eccellenze in una logica di filiera che va dalla produzione alla commercializzazione. Con Forme si esalta uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche. Bergamo è infatti la provincia con il maggior numero di formaggi Dop e la più vasta biodiversità in ambito caseario». «Forme – spiega – è la prima manifestazione di tal genere che si organizza nella nostra provincia e promuove insieme ad un prodotto l’intero territorio, in quando coinvolge non solo il mondo agricolo ma anche quello della ristorazione e dell’ospitalità. Ai ristoranti e agli alberghi di tutta la provincia abbiamo chiesto di rafforzare, nel periodo della manifestazione, la loro proposta di formaggi attingendo alle 9 Dop e ai 7 Principi delle Orobie e di proporre un piatto a base di formaggio all’interno del loro menù. La risposta da parte dei nostri operatori è stata buona e, come sempre, contraddistinta da una grande creatività».

Anche l’Ascom partecipa al progetto, promuovendo la valorizzazione dei formaggi del territorio nei negozi e nei locali

«C’è un risveglio dell’attenzione sui formaggi, dalla città alle Valli – evidenzia la presidente dei Ristoratori Ascom, Petronilla Frosio -. Se i grandi assortimenti sono difficili e costosi da gestire, la tendenza è quella di selezionare piccoli produttori locali con il vantaggio di semplificare l’approvvigionamento ma, soprattutto, di caratterizzare la propria offerta legandola al territorio. È con un rapporto sempre più stretto con le produzioni vicine, nella collaborazione reciproca che si dà identità e riconoscibilità alla cucina». Quanto all’uso, sì a taglieri e degustazioni in purezza, ma sempre più spesso i formaggi finiscono nei piatti, protagonisti di golose ricette.

Anche Luca Bonicelli, presidente dei Gastronomi e salumieri Ascom crede in un rapporto virtuoso con i formaggi del territorio. «A fine settembre abbiamo tenuto una degustazione di salumi e formaggi tipici in Accademia Carrara – ricorda – proprio per far conoscere i nostri prodotti, che sono buonissimi e di grande qualità ma, occorre dirlo, non così conosciuti in tutto il loro valore. Ritengo che oggi il compito del salumiere sia proprio quello di raccontare cosa sta dietro ad ogni forma. Siamo stati noi i primi a dedicarci alla selezione dei prodotti tipici, seguiti dalla grande distribuzione. Ora le chicche non bastano più, è la conoscenza il valore aggiunto che possiamo dare alla nostra proposta: saper illustrare le caratteristiche, i luoghi e i modi di produzione è ciò che può permettere alle nostre piccole attività di non essere cancellate dal panorama distributivo».


“Sapori Seriani e Scalvini”, menù tipici in dieci ristoranti

sapori seriani e scalviniPer la promozione del territorio e delle attività economiche, la Valle Seriana punta con decisione sui prodotti tipici. Dal 20 ottobre al 26 novembre lo fa con la rassegna gastronomica “Sapori Seriani e Scalvini” che propone in dieci tra ristoranti, trattorie, osterie, rifugi e agriturismi menù con prodotti locali ispirati alla tradizione e alla stagione autunnale.

L’iniziativa vuole sottolineare il titolo di Regione Europea della Gastronomia assegnato alla Lombardia Orientale e fare assaggiare le specialità di questo angolo del territorio e le capacità degli chef.

Tutti i menù della rassegna comprendono antipasto, primo, secondo, dolce, acqua, caffè e coperto. Sono esclusi i vini. I prezzi vanno da 25 a 30 euro.

Tra le proposte, salumi e formaggi tipici, casoncelli e scarpinòcc, le polente e le ricette con i mais Spinato di Gandino e Rostrato rosso di Rovetta, i funghi, le erbe, le giardiniere, i capù, le castagne e pure nuove creazioni come i camisocc, tra le paste ripiene, e i moroncelli tra i dolci.

È possibile degustare i menù per tutta la durata della rassegna (consigliata la prenotazione). In ogni ristorante, inoltre, si terrà una serata interamente dedicata alla presentazione del menù secondo questo calendario: albergo ristorante Morandi – Valbondione (20 ottobre); Moro ristorante pizzeria – Parre (23 ottobre); ristorante Al Portichetto – Gandino (27 ottobre); Della Torre ristorante & enoteca – Clusone (3 novembre); trattoria Moro Da Gigi – Albino (7 novembre); ristorante Il Melograno – Valbondione (11 novembre); ristorante Centrale – Gandino (14 novembre); ristorante pizzeria polenteria Edelweiss – Castione della Presolana (17 novembre); ristorante Vecchio Mulino – Rovetta (23 novembre); ristorante pizzeria Il Giardino – Selvino (25 novembre).

Info: tel 035 704063 – sapori@valseriana.eu.


Falsi ispettori, ora la scusa sono le polveri sottili

falso tecnicoOgni argomento è buono per imbastire un raggiro. Anche gli alti livelli di inquinamento atmosferico che in questi giorni stanno tenendo alta l’attenzione.

Ats e Arpa segnalano infatti la presenza di finti ispettori che, spacciandosi per tecnici dell’Arpa o dell’Ats che devono controllare la presenza di polveri sottili all’interno delle abitazioni, aspettano solo di poter entrare nelle case per rubare.

«Un tentativo è stato scongiurato ad Albino nei giorni corsi – è la segnalazione – ma le due donne, di giovane età, sarebbero ancora in azione in queste ore, stavolta nella zona di Ponte San Pietro».

Le due agenzie invitano tutti i cittadini a segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine chiunque si presenti a loro nome.

ats nota stampa truffa polveri sottili


I bambini bergamaschi e internet, primo accesso a 7 anni e mezzo

Il 98% degli studenti tra i 15 e i 19 anni della provincia di Bergamo, senza differenza di genere e classi di età, si è connesso a internet nel corso dell’anno: il 18% per meno di un’ora al giorno, il 54% da 1 a 5 ore, il 14% è rimasto connesso per tutto il giorno. E il 6,9% ha avuto un utilizzo di Internet definibile “a rischio”. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’indagine Espad realizzata sulla popolazione studentesca della provincia di Bergamo dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con l’Osservatorio Dipendenze di Ats Bergamo.

Per rilevare il grado di rischio associato all’uso di Internet è stato utilizzato il test Short Problematic Internet Use Test (Spiut), un questionario di screening specifico per adolescenti, validato a livello nazionale, dal quale è emerso che per il 7,1% degli studenti della provincia di Bergamo che durante l’anno si sono collegati on-line l’utilizzo di Internet è definibile “a rischio” (M=6,4%; F=8,0%), quota che corrisponde al 6,9% di tutti gli studenti della provincia.

«Lo studio ci ha consentito di rilevare anche che la quota di studenti con profilo a rischio tende ad aumentare in corrispondenza delle ore trascorse a fare attività on-line – spiega la dottoressa Elvira Beato, assistente sociale specialista, responsabile dell’Osservatorio delle Dipendenze Ats Bergamo –. È emerso infatti che è a rischio il 30% di chi giornalmente naviga su internet per più di 6 ore, contro il 2% di chi è collegato circa per 1 o 2 ore. Numeri inequivocabili che ci impongono una particolare attenzione proprio alle fasce adolescenziali e dei giovani adulti, sicuramente più sensibili e più esposte al rischio».

Le attività che gli adolescenti svolgono su Internet

Secondo l’indagine, il 93% di chi si è connesso durante l’anno ha usato Internet in un giorno infrasettimanale qualsiasi lo ha fatto per chattare e/o partecipare ai social network, l’84% per leggere quotidiani, il 78% per scaricare film o musica e il 37% per accedere a siti specificatamente rivolti ad adulti (il 37% anche tra i soli minorenni). In quest’ultimo caso sono soprattutto i maschi ad aver adottato tali comportamenti. In particole: il 14% degli studenti italiani si dedica a giochi di abilità (come Texas Hold’em o Sudoku) e il 33% a giochi di ruolo, in particolar modo i ragazzi e gli studenti minorenni.

Accesso sempre più precoce

bambine internet computer webUn quadro arricchito dai risultati dell’analisi condotta sempre sul territorio di Bergamo e provincia grazie alla collaborazione di più di 90 pediatri e dedicata all’analisi di un ampio campione pre-adolescenziale (più di 3.000 questionari nel 2016, primo anno della ricerca, e già circa 2.000 nell’anno in corso). «Dalle rilevazioni è emerso che l’uso di internet si sta progressivamente anticipando. Accade sempre più spesso – rivela il dottor Luigi Greco, pediatra di famiglia – che anche bambini molto piccoli navighino da soli. Se è vero però che i bambini tra gli 8 e i 10 anni sono più sorvegliati, è vero altrettanto che per questa fascia si ha una percezione del rischio minore. Viceversa, tra gli 11 e i 13 anni, c’è maggiore autonomia nella gestione delle connessioni, ma anche minore percezione del rischio. Dati che devono farci riflettere anche perché i pericoli a cui i nostri figli si espongono sono tantissimi.».

Nello specifico, il 97% degli intervistati afferma di avere dei dispositivi con cui accedere alla rete (il 72% addirittura attraverso uno smartphone personale) e l’83% dispone di questi strumenti tutti i giorni, con limitazioni di orario (il 60%) o senza (il 30%) in orari giornalieri mentre il 9% ne fa uso anche di notte. Solo nell’ultimo anno l’età media di primo utilizzo di un web device si è abbassata da 9 anni (2016) a 7 anni e mezzo (2017). Il 17% invia foto personali, il 4,4% chatta con sconosciuti e il 1,4% invia dati personali a sconosciuti; in generale gli strumenti informatici vengono utilizzati per navigare in Internet, scaricare musica, giochi, effettuare ricerche scolastiche, vedere filmati su YouTube e chattare sui social media. Dal 2016 al 2017 non ci sono grossi cambiamenti per quanto riguarda i dati sulla sorveglianza parentale: circa il 20% dei ragazzi non è controllato dai genitori mentre naviga.

«L’età della prima connessione è sempre più bassa. Per questo deve nascere in noi adulti una consapevolezza maggiore. A marzo 2018 avremo i dati complessivi – anticipa Alberto Zucchi, direttore del Servizio Epidemiologico di Ats Bergamo – e da qui potremo partire per sviluppare idonei sistemi di accompagnamento per i minori che navigano online. È inquietante pensare che ci siano così tanti bambini da soli dietro a uno schermo. E questo, senza contare che oltre ai rischi esterni, sono tante e purtroppo gravi le possibili ricadute sulla salute: dall’alterazione del sonno ai disturbi nella concentrazione alle interferenze della tecnologia nei rapporti interpersonali».

I rischi per la salute

Studi scientifici recenti (“The associations between sedentary behaviour and mental health among adolescents: a systematic review”, “Myopia, a growing health problem” e “Protective and risk factors for adolescent sleep: a meta-analytic review”) rilevano che l’iper connessione può avere serie ripercussioni sulla salute dei bambini e dei giovani adulti. Spiega il dottor Roberto Moretti, medico, responsabile  dell’unità promozione della salute Ats Bergamo: «L’impatto dell’uso di internet sugli stili di vita negli adolescenti, in particolare sulla sedentarietà e sul sonno è molto rilevante con conseguenze misurabili già dopo 2-3 ore di utilizzo. Pensiamo all’aumento della sedentarietà con la conseguente diminuzione degli anni di vita, ma anche all’esposizione alle cosiddette fake news che rischiano di innescare comportamenti sbagliati nell’accesso alle cure, nell’uso di farmaci o nell’adozione di particolari diete. Conseguenze a cui si aggiungono quelle legate alla vista. Senza contare che un’eccessiva esposizione al web, a prescindere dal device utilizzato, provoca una perdita di sonno. E dormendo meno di otto ore per notte le ripercussioni negative sulla salute possono essere importanti».

Le iniziative di prevenzione dell’Ats

Ats Bergamo rivolge la massima attenzione alla salute di bambini e adolescenti non solo analizzando caratteristiche e rilevanza ma anche attraverso azioni di prevenzione di comportamenti a rischio e le diverse forme di dipendenza nei loro differenti contesti di vita. A partire dagli interventi nelle scuole, dove da tempo Ats è impegnata in collaborazione con le tre Asst Orobiche e il Provveditorato agli Studi.

«Abbiamo diversi progetti attivi rivolti ai giovani bergamaschi, dal Life Skills Training program ad Unplugged rivolti alla scuola secondaria di secondo grado, a Giovani Spiriti, che interviene sui temi della guida, del gioco d’azzardo e delle nuove tecnologie. Quest’anno, inoltre, abbiamo lanciato una nuova sperimentazione regionale per l’adattamento del progetto Life SKills sulla scuola primaria che sta coinvolgendo l’Ic di Calcinate. Anche se non sempre intervengono sul tema specifico dell’utilizzo delle nuove tecnologie, tutti questi progetti hanno l’obiettivo di sviluppare le abilità di vita degli studenti (life skills) tra cui le capacità di comunicare con gli altri, di risolvere problemi, di resistere alle pressioni esterne e di dire di no; l’assertività e le capacità di resistenza sociale. Forniscono quindi agli studenti gli strumenti per gestire il meglio possibile le situazioni che la vita presenta loro e, proprio per questo motivo. hanno un effetto protettivo trasversale a numerosi comportamenti a rischio tipici della fase adolescenziale», commenta Luca Biffi, Psicologo, Responsabile UOS Prevenzione delle Dipendenze Ats.

Si lavora su immagine di sé e autostima

A questi progetti si aggiunge l’educazione tra pari (peer education) «che – come spiega Giuliana Rocca, medico, responsabile dell’Unità di prevenzione dei fattori di rischio comportamentali Ats Bergamo – è una metodologia che abbiamo importato dagli Stati Uniti e che stiamo sperimentando con le classi terze del liceo Don Milani (4 classi scientifico, 2 classi linguistico, 4 classi psicopedagogico). Gli studenti di queste 10 classi, dopo aver seguito un percorso formativo curato da Ats Bergamo, ora svolgono attività di promozione salute con gli studenti delle prime e anche con tutto l’Istituto. Alla sperimentazione in questi ultimi due anni ha aderito anche l’Istituto Betty Ambiveri. Inoltre da quest’anno scolastico il Comune di Treviglio ha attivato un intervento di peer education su due Istituti Superiori, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, in partnership e con la collaborazione di Ats e sta per essere un ulteriore progetto con una scuola di formazione professionale di Clusone».

Autostima-TAGGli argomenti scelti dagli studenti e poi affrontati vanno dall’immagine di sé all’autostima, come i pari influenzano l’immagine di sé, come nei social media viene percepita l’immagine di sé. Nell’ultimo anno scolastico i peer educatori del Liceo Don Milani hanno lavorato su immagine di sé e social media, producendo un decalogo di buon uso dei social media da pubblicare sul sito della scuola.

«I dati presentati oggi hanno dimostrato quanto grande sia il bisogno di fare attenzione all’età adolescenziale. Una fase difficile durante la quale si può essere più sensibili al richiamo di alcune dipendenze. Alcool, droghe ma anche distorsioni nell’uso di internet, appunto. Senza contare che, in quest’ultimo caso, non sappiamo ancora calcolare quanto possa essere grave l’impatto di tali comportamenti. Per questo abbiamo deciso di fare una riflessione specifica sull’uso della rete. A fronte di enormi potenzialità di internet, infatti, non possiamo non considerare i rischi di abuso soprattutto in adolescenza, già portati alla nostra attenzione da genitori e pediatri. Preoccupazioni fondate visto che diversi studi hanno evidenziato la maggior vulnerabilità degli adolescenti rispetto al rischio di abuso o di dipendenza da internet con possibili ripercussioni sui circuiti neuronali, sul modo di leggere, pensare, ricordare, organizzare le informazioni e sul modo di relazionarsi con gli altri, con una tendenza sempre maggiore all’isolamento», conclude la dottoressa Mara Azzi, direttore generale Ats Bergamo.


Avete un’idea d’impresa? Un servizio gratuito vi aiuta nel business plan

business

Le buone idee – insieme a intraprendenza ed entusiasmo – sono la base di ogni attività, ma soprattutto di una nuova impresa. Però non bastano, la fase di start up è infatti molto delicata e uno strumento fondamentale per procedere con meno rischi e incertezze è il business plan o piano d’impresa.

Il business plan è un documento che serve a rappresentare, in ottica prospettica, il progetto di avvio o di sviluppo di un’impresa e che permette di valutarne non solo la fattibilità economico-finanziaria (convenienza economica e la relativa sostenibilità), ma anche di analizzarne i possibili scostamenti ottenuti in un determinato arco temporale. Il piano d’impresa è quindi uno strumento essenziale per accedere alla maggior parte delle agevolazioni pubbliche, per relazionarsi in modo proficuo e consapevole con il sistema creditizio, ma soprattutto per pianificare adeguatamente l’attività imprenditoriale.

A Bergamo c’è un’iniziativa pensata proprio per aiutare gli aspiranti imprenditori nella redazione del business plan. È il Laboratorio delle idee di Bergamo Sviluppo, un servizio di assistenza dedicato a chi vuole valutare la propria idea d’impresa e avere un supporto nella stesura del relativo piano.

Gli interessati possono beneficiare di un percorso di affiancamento personalizzato, che vede coinvolti consulenti esperti, della durata massima di 12 ore così suddivise: fino a un massimo di 4 ore per la stesura della parte descrittiva del business plan, relativa alla presentazione del prodotto/servizio e all’analisi del mercato, e fino a un massimo di 8 ore per la pianificazione economico-finanziaria.

L’assegnazione delle ore di consulenza avviene previo colloquio con il referente dello sportello Punto Nuova Impresa, negli uffici della sede di Bergamo, e a seguito della compilazione di un questionario sull’idea imprenditoriale che si intende realizzare.

Il servizio è gratuito e finanziato nell’ambito del progetto LOGIC@ – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità.

Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo

tel. 035/3888011 – fax 035/247169
www.bergamosviluppo.it – pni@bg.camcom.it


Dormire in aeroporto: a Orio nuove cabine con musica, film e giochi

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY interno

A due anni dall’inaugurazione delle prime tre capsule all’interno dell’Aeroporto di Milano Bergamo, ZZZleepandGo annuncia l’ampliamento dell’area riservata al riposo e alla privacy in un ambiente comodo e riservato.

La domanda sempre crescente e i feedback positivi dei clienti, soprattutto dei frequent flyers diventati ormai fedeli al servizio, hanno spinto ZZZleepandGo a progettare insieme a Sacbo un nuovo spazio, più grande e congeniale alle esigenze dei clienti.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (1)Le tre capsule originarie sono state sostituite con nove cabine di nuova generazione, dotate di una nuova piattaforma di intrattenimento all’interno (film, musica e giochi), tenda apribile sul soffitto e diversi miglioramenti dal punto di vista delle finiture.

Anche il sistema di check-in/check-out è stato rivisitato attraverso l’utilizzo di due virtual reception installate all’ingresso del locale. Attraverso questa  nuova configurazione, l’accesso allo spazio in cui si trovano le capsule viene garantito alle sole persone ospiti delle capsule, evitando qualsiasi tipo di intrusione o disturbo da parte di altre persone.

Infine il ventaglio dei servizi offerti da ZZZleepandGo è stato allargato attraverso una futuristica vending machine creata ad hoc, con prodotti utili al viaggiatore e complementari al servizio erogato.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (2)La tariffa notturna, dalle 23 alle 6 del mattino, è di 39 euro. Le prenotazioni possono essere eseguite online direttamente sul sito zzzleepandgo.com o sulle principali piattaforme booking, expedia, trivago, hotels.com. Nelle altre ore della giornata è previsto l’accesso diretto sul posto, al costo di 9 euro per ogni ora di permanenza in cabina.


Emozioni dal Mondo, in gara oltre 200 vini. I vincitori si assaggiano nel weekend

emozioni dal mondo - assaggio - palazzo maestri - 2016Il 13esimo Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”, organizzato dai Vignaioli Bergamaschi e dal Consorzio Valcalepio e dedicato ai due vitigni bordolesi, è alle porte: venerdì 20 ottobre le commissioni si riuniranno per degustare i campioni in concorso e selezionare i vincitori.

Quest’anno i vini in gara sono oltre 200, provenienti da 25 nazioni. In rigoroso ordine alfabetico: Argentina, Australia, Austria, Canada, Cina, Croazia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Macedonia, Malta, Moldavia, Perù, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Ungheria. Da segnalare l’exploit della Cina che dopo essersi affacciata al concorso lo scorso anno ha inviato per la nuova edizione ben 17 campioni.

Altrettanto variegata e internazionale la giuria, con 74 componenti tra enologi ed enotecnici, giornalisti della stampa cartacea e del web e alcuni blogger da 30 nazioni, che si riuniranno per le valutazioni alla Corte Berghemina del Castello di Pagazzano.

Gli organizzatori hanno pensato anche al pubblico, sabato 21 ottobre e domenica 22 nella sala di Porta Sant’Agostino in Città alta sarà aperto (il sabato dalle 15 alle 19, la domenica dalle 11 alle 19) un banco d’assaggio dedicato ai vini vincitori del concorso, accompagnato da una speciale edizione di BereBergamo con sei aziende del Consorzio Tutela Valcalepio nel ruolo di padrone di casa tra le etichette internazionali con i loro Valcalepio Doc e Terre del Colleoni Doc (Cantina Sociale Bergamasca, Il Cipresso, La Tordela, Medolago Albani, QuattroErre e Tosca).

Non manca nemmeno l’approfondimento scientifico. Sabato 21 ottobre alle 9 nella sala mosaico dell’ex Borsa Merci della Camera di Commercio di Bergamo (via Petrarca, 10) è in programma il convegno “Bevi il Tuo Territorio e Sarai Sano!” con cinque interventi che esploreranno, anche con risultati inediti, lo stretto legame che intercorre tra vino, territorio e salute. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Al termine dei lavori saranno ufficializzati i vini vincitori del concorso.

Gli ospiti internazionali avranno anche l’occasione di scoprire il territorio bergamasco e alcune aziende. Tra le iniziative, la visita con degustazione, giovedì pomeriggio, al Birrificio Artigianale Otus di Seriate e quella, nel pomeriggio di venerdì, alla nuova cantina e al nuovo showroom dell’Azienda Agricola Il Cipresso di Scanzorosciate.

«Come da tradizione abbiamo voluto mostrare ai nostri giudici un aspetto di Bergamo poco conosciuto in Italia e nel mondo» evidenzia l’enologo Sergio Cantoni, direttore del Concorso in riferimento alla scelta del Castello di Pagazzano come sede delle valutazioni. «Fuori da Bergamo sono in pochi a conoscere la ricchezza che la terra orobica offre per quanto riguarda i castelli. Abbiamo ospiti che ogni anno ci raccontano di rimanere sempre stupiti dalla quantità e varietà di castelli che Bergamo e il suo territorio offrono. E a noi di Emozioni dal Mondo piace continuare a stupirli. Ecco perché quest’anno li portiamo a Pagazzano».

Il banco d’assaggio aperto al pubblico, in un’altra suggestiva cornice come quella della sala che si apre sopra Porta Sant’Agostino, è invece «un’ottima opportunità per degustare vini che difficilmente si incontrano sul mercato orobico ma anche per scoprire qualcosa di nuovo sul vino di Bergamo, il nostro Valcalepio», afferma il presidente del Consorzio Tutela Valcalepio, Emanuele Medolago Albani. «Il banco d’assaggio conclusivo e aperto al pubblico – aggiunge il presidente dei Vignaioli Bergamaschi Marco Bernardi – ci dà l’occasione di poter essere utili ad amici che da sempre ci sono vicini. Le offerte libere che verranno versate per accedere alle degustazioni, infatti, verranno interamente devolute alla Onlus Nepios, partner storico della nostra manifestazione e realtà davvero importante del nostro tessuto sociale cittadino».

Per essere sempre aggiornati basterà seguire l’hashtag ufficiale della manifestazione #emozionidalmondo o consultare il sito www.emozionidalmondo.it

>> Il programma del convegno “Bevi il tuo territorio e sarai sano!”

>> I vini vincitori del concorso 2017