Illuminazione, con l’Ascom locali e negozi più belli e risparmiosi

ristorante - luci - comotti

“Rendi la tua attività più bella e risparmia oltre il 50 cento”. È questo lo slogan del nuovo servizio creato da Ascom Confcommercio Bergamo che studia l’illuminazione nei locali e nei negozi e fa risparmiare soldi nella bolletta elettrica.

«L’illuminazione è uno dei fattori meno considerati, invece, è fra i più impattanti nel definire l’esperienza dei clienti – spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale -. La luce è in grado di influire sulle sensazioni delle persone e riveste un ruolo fondamentale nell’esperienza di acquisto e di scelta qualunque sia il settore merceologico o il tipo di attività: bar, ristorante, boutique, alimentari e grande negozio».

Andrea Comotti, responsabile dell'Area Sistemi gestionali dell'Ascom
Andrea Comotti, responsabile dell’Area Sistemi gestionali dell’Ascom

«Il cliente, quando fa un’esperienza d’acquisto compie un vero e proprio percorso: dall’entrata, durante l’orientamento verso la scelta del prodotto o del menù, fino all’uscita con acquisto e sensazione di appagamento – sottolinea Comotti -. Tutti questi passaggi, se non ben collegati tra loro, portano alla perdita d’interesse verso il bisogno del prodotto. Gli studi illuminotecnici permettono di costruire un appeal del prodotto, o di un ambiente, attraverso l’utilizzo specifico della luce abbinato al suo contesto: che si tratti di una vetrina, di un bancone, di un espositore, di un locale o di una grande facciata, con lo studio illuminotecnico si focalizza e si migliora l’esposizione dei prodotti e la percezione di un ambiente. E grazie alla moderna tecnologia Led, si possono avere preziosi vantaggi non solo dal punto di vista illuminativo, ma anche economico perché si può risparmiare in modo importante».

Il nuovo servizio Ascom permette di avere un sopralluogo del tutto gratuito in azienda da parte di un tecnico specializzato che analizzerà il numero e la potenza delle lampade, i consumi e le necessità di illuminazione degli ambienti e dei prodotti. Raccolta tutta la documentazione, insieme allo staff Ascom, verrà costruito uno studio personalizzato che sarà presentato all’imprenditore insieme al business plan dell’intervento.

Lo studio Ascom mostrerà in anteprima come sarebbe l’attività con la nuova illuminazione e indicherà il costo dell’installazione, il risparmio sulla bolletta della luce – che può raggiungere anche il 70 per cento – e il tempo in cui si ripaga l’investimento. «Il restyling illuminotecnico si rivelerà in ogni caso conveniente – spiega Comotti -. E questi per tre motivi: prima di tutto perché fa risparmiare molto e poi perché rende il negozio e il locale più belli e tutela l’ambiente in quanto riduce l’emissione di CO2. Si stima, infatti, che con la sostituzione di una sola lampada con quella a Led si salvano sette alberi».

Per le imprese c’è un’altra grande opportunità: la possibilità di non fare investimenti. «Grazie a un accordo con un’azienda specializzata – continua -, le imprese che desiderano realizzare il progetto illuminotecnico senza versare anticipi potranno scegliere il noleggio operativo che permette di avere le nuove illuminazioni pagando un canone mensile per 36 o 48 mesi e, dopo questo termine, volendo, di riscattare le illuminazioni con una cifra minima».

Anche in questo caso – assicura Ascom Confcommercio Bergamo – la scelta risulterà vantaggiosa perché la spesa del canone del noleggio e l’importo della nuova bolletta sommati saranno inferiori al valore della bolletta.

Per informazioni

Sistemi Gestionali Ascom

tel. 035 4120181- 129
fax 035 4120186
gestionale@ascombg.it


Lovere, per la festa patronale addobbati anche i negozi

 

lovere negozi cuore patrone

Lovere omaggia le sue sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa con la tradizionale festa patronale in programma fino a domenica 21 maggio. Stasera, 18 maggio, giorno della ricorrenza, il Teatro Crystal ospita lo spettacolo “Il palco come il cielo” a cura dei Cori loveresi e della Compagnia dialettale “Du canù”. Il clou della manifestazione sarà sabato 20 maggio con il musical “Più in alto delle stelle con Peter Pan” (ore 20.45 sempre al Teatro Crystal) e a seguire, intorno alle 22.30, i fuochi d’artificio sul lago.

Per l’intera giornata giovedì e domenica e nel pomeriggio e sera di sabato, piazza 13 Martiri ospiterà colorate bancarelle con dolciumi, articoli regalo e oggetti di artigianato. La Festa è promossa dal Comitato delle Feste patronali, Amministrazione Comunale e Nuova Proloco di Lovere. Ma anche i negozi dell’associazione Asarco rendono omaggio alle due sante vestendo le loro vetrine con un cuore addobbato con fiori rossi.

Per tutta la durata della festa sarà possibile visitare il Santuario e le sue stanze e oggetti appartenuti alle sante.


Scatta il Giro d’Italia, negozi in gara per la vetrina più “rosa”

vetrine in rosa - bergamo

I commercianti bergamaschi si preparano ad accogliere il Giro d’Italia, che vede due tappe sul nostro territorio: l’arrivo a Bergamo il 21 maggio (15esima Tappa Valdengo-Bergamo) e la partenza da Rovetta il 23 maggio (16esima Tappa Rovetta-Bormio). Ascom Bergamo Confcommercio, in collaborazione con il Comitato di Tappa, ha promosso il concorso “Vetrine Rosa” ed invita tutti i commercianti della provincia – a partire dal 14 maggio –  a colorare di rosa la propria vetrina e ad allestirla prendendo spunto dal Giro d’Italia.

Le vetrine giudicate meritevoli, da una apposita Giuria composta dai rappresentanti del Comitato Tappa, dalle Amministrazioni coinvolte e da Ascom Bergamo Confcommercio, verranno premiate durante il passaggio del Giro in terra bergamasca.

Per partecipare al Concorso è necessario inviare entro il 7 maggio il modulo di iscrizione presente sul sito di Ascom (www.ascombg.it), oppure inviare una mail a vetrinerosa@ascombg.it.


Negozi alimentari, consumi in lieve ripresa. «Ma i margini diminuiscono»

Nella seconda metà del 2016 il clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio alimentare è rimasto stabile, anche se la tendenza è al miglioramento.

È quanto risulta dai dati del quinto Osservatorio congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell’alimentazione, ricerca realizzata da Fida – Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, in collaborazione con Format Research e presentati a Roma nella sede di Confcommercio.

Dallo studio emerge anche che il livello dei ricavi resta stabile. I prezzi, invece, nei primi mesi del 2017 risultano in forte rialzo rispetto al 2016. Invariata la capacità delle imprese del settore di far fronte al proprio fabbisogno finanziario e, sul fronte credito, solo il 38% si è visto accordare il fido o finanziamento che aveva richiesto.

Resta una parte di imprenditori (il 56%) che si dice preoccupata per il futuro del Paese, con una pressione fiscale che non diminuisce. Tanto che il numero delle imprese che ha avuto problemi nel pagare le tasse è aumentato (1,8% rispetto a sei mesi fa), mentre il 35,4% è riuscito a pagarle con molta difficoltà: si tratta in prevalenza di piccole imprese attive nel Mezzogiorno e Nord Ovest.

Un focus sul commercio elettronico mostra, infine, come anche il dettaglio alimentare si stia muovendo in questo ambito. Le imprese che dispongono di un sito web sono quattro su dieci: una su dieci per attività di commercio elettronico, le altre tre solo per vetrina. Una impresa del commercio al dettaglio alimentare su quattro, poi, utilizza i social network.

«I dettaglianti alimentari – spiega Donatella Prampolini, presidente Fida – stanno facendo di tutto per utilizzare le giuste leve che consentano loro di rimanere sul mercato, puntando su innovazione e attenzione al consumatore. Permangono però, anche a fronte di una lieve ripresa dei consumi, problematiche legate al peso del fisco e alla stretta sul credito. Problemi resi ancora più pesanti dal fatto che la marginalità continua a diminuire, anche per effetto dell’aumento dei prezzi all’ingrosso, non riversati completamente sui consumatori per evitare una nuova stagnazione». «Ribadiamo nuovamente – conclude Prampolini – la necessità di lavorare sulla fiscalità generale, scongiurando definitivamente il rischio di un aumento dell’Iva che porterebbe a un effetto domino sui consumi».


Bergamo Jazz in vetrina, la galleria fotografica

Colorate, originali, vintage oppure golose, classiche o creative. Le vetrine della città accompagnano l’edizione 2017 di Bergamo Jazz grazie al concorso promosso dall’Ascom in collaborazione con il Festival. L’iniziativa ha riscosso un grande successo, con oltre 100 adesioni, da parte delle attività più diverse –  dalla gioielleria all’albergo, dal negozio di borse all’ottica, dal fornaio ai negozi di alimentari, dall’abbigliamento alla galleria d’arte, dal tabaccaio alla pasticceria, dal parrucchiere al bar -, a creare una cornice accattivante per l’atteso evento musicale.


Foto ottica Skandia compie 60 anni e regala un concerto alla città

skandia - da vivaldi al rock

Per i sessant’anni di attività, Foto Ottica Skandia ha scelto di condividere la festa con la città e sabato 18 marzo organizza un concerto aperto a tutti. L’appuntamento, alle 20.45, è nella chiesa parrocchiale di Boccaleone, il quartiere di Bergamo dove nel 1957 i fondatori, Nicola Viscardi ed Ornella Arrigoni – di ritorno dalla Svezia dove si erano trasferiti per lavoro, conosciuti e sposati – aprirono il loro primo negozio di fotografia (il nome è un omaggio al Paese, che ha permesso a Nicola di avvicinarsi alla fotografia). Trasferito negli anni Settanta prima in via Piatti poi in via Borgo Palazzo, dal ’74 è nella sede attuale, al numero 102, ampliatosi nel 2009 al 104 con uno spazio dedicato esclusivamente all’ottica.

La serata, dal titolo “Da Vivaldi al rock” avrà come protagonista il chitarrista Fabrizio Frigeni che si esibirà in un dialogo tra arte chitarristica ed organistica, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea, in un excursus ideale anche per rappresentare la cavalcata lungo tre generazioni del negozio, insignito dalla Regione Lombardia dei riconoscimenti di Negozio Storico e di Negozio di Valore, per il felice connubio tra tradizione e innovazione.

Il musicista bergamasco, che invece festeggia i 25 anni di carriera, è stato il chitarrista degli 883 ed ha accompagnato, tra gli altri, Paola & Chiara, Syria, Laura Pausini, Renato Zero, Loredana Bertè e Giusy Ferreri. È anche fondatore e direttore della piattaforma didattica Italian Music Academy. All’organo un altro affermato strumentista orobico al fianco di grandi nomi della musica italiana, Davide Rossi. Il concerto vede anche la partecipazione delle voci del Coro della parrocchiale di Boccaleone.

Il programma

J. Pachelbel, Canon

A. Vivaldi, Inverno

T. Albinoni, Adagio

A. Vivaldi, Estate

J.S. Bach, Arioso

J. Brahms, Danza ungherese n. 5

R. Schumann, Widmung

B. Dylan, Blowing in the wind

L. Cohen, Hallelujah

M. Jackson, Heal the world

G. Puccini, Nessun dorma

F. Schubert, Ave Maria

E. Morricone, Mission

N. Piovani, La vita è bella


Gastronomi e salumieri, tocca a Bonicelli. «Un piano per salvare i negozi di periferia»

Luca Bonicelli, titolare dell’omonima salumeria di Villa d’Ogna, è il nuovo presidente del Gruppo gastronomi e salumieri Ascom. Succede alla guida dell’associazione a Mauro Rocchi, che rimane come componente del Consiglio direttivo. Le votazioni si sono svolte ieri sera all’Ascom di Bergamo: accanto a Bonicelli, sono stati nominati vicepresidenti Pierantonio Chiari (Chiari Formaggi, Bergamo) e Gianluca Pellegrini (Pellegrini e Pezzotta, Berbenno), come consiglieri Nunzio Carrara (Carrara Fratelli, Bergamo), Alessandro Marchesi (Macelleria Marchesi, Seriate) e Mauro Rocchi (Bonate Sotto).

Bonicelli, 43 anni, è conosciuto nel commercio bergamasco per essere anche il presidente (uscente) del Gruppo Giovani Ascom, sodalizio che  si impegna per fare crescere gli imprenditori under 40 e in diverse iniziative di solidarietà rivolte in particolare ai bambini.

Nel corso della seduta elettiva del Cda, il neopresidente ha tracciato il programma per i prossimi anni e individuato come obiettivi prioritari la salvaguardia dei negozi di alimentari dei comuni più periferici e la formazione.

«I numeri parlano chiaro, il saldo dell’ultimo anno è critico – ha detto il neopresidente Bonicelli – le attività alimentari in dodici mesi sono scese da 934 a 911 e le chiusure sono state quasi tutte in provincia, in particolare nelle località più periferiche. Si tratta di capire quali sono le motivazioni, se il cambio generazionale, la troppa tassazione, la concorrenza o tutti questi fattori insieme». «La cosa certa – ha rimarcato – è che non si può più pensare di gestire il negozio come trent’anni fa. Le abitudini e gli stili di vita sono cambiati, la gente preferisce andare ai centri commerciali e non è possibile tornare indietro. Molte attività che hanno chiuso non si sono mai rinnovate. Invece, soprattutto i negozi che si trovano più lontani dal centro e nelle periferie devono farlo, devono diventare altro o comunque cambiare per trovare una loro nuova dimensione, più adatta a questi tempi».

1703 gastronomi e salumieri Ascom

La prima iniziativa che il gruppo si propone di fare è un’analisi del comparto: capire meglio le criticità, l’età media dei salumieri-gastronomi e trovare le strategie «per difendere e promuovere gli alimentari, in particolare delle aree periferiche della provincia, che sono l’ultimo presidio del commercio di vicinato e un presidio sociale nei piccoli paesi».

«La soluzione a mio avviso è puntare sul multiservizio, ma per fare questo occorre fare formazione – ha continuato Bonicelli -. Si può decidere di puntare sulle selezioni gourmet, sul biologico, sui servizi di gastronomia del piatto pronto, sulla spesa a domicilio: sono tutte possibilità, la certezza è che per il negozio di alimentari così come lo abbiamo conosciuto negli anni non c’è grande futuro».

La crisi dei negozi alimentari in provincia si è manifestata nell’ultimo anno: dopo una fase di crescita (dal 2012 al 2015 sono aumentati da 872 a 934), nell’ultimo anno il saldo parla di -23 negozi alimentari in provincia. Si è stabilizzata invece la situazione in città dove le attività sono passate da 82 nel 2012 a 110 nel 2015, a 111 nel 2016.


Musica in negozio, tariffe scontate prorogate al 31 marzo

negozio - shopping - abbigliamento

È stato prorogato al 31 marzo (dal 28 febbraio) il termine per il pagamento agevolato da parte degli esercizi commerciali dei diritti Scf, il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ai produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata, come stabilito dalle direttive dell’Unione Europea e dalla legge sul diritto d’autore.

La scadenza riguarda gli esercizi commerciali ed artigianali – incluse panetterie, rosticcerie, etc – mentre per pubblici esercizi, strutture ricettive, acconciatori ed estetisti il termine è il 31 maggio e la raccolta è affidata alla Siae.

Agli associati Ascom che effettuano il pagamento entro il 31 marzo è riservato uno sconto sulle tariffe del 30%. Per poterne usufruire è necessario contattare l’ufficio Accoglienza dell’Associazione, nella sede di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137 (tel. 035 4120304) e richiedere il documento che certifica l’iscrizione all’associazione.

Le modalità di pagamento sono due. È possibile sottoscrivere un modulo di licenza, che permette di ricevere direttamente la fattura con l’importo già definito ed effettuare successivamente il versamento, nonché di ricevere automaticamente negli anni successivi la fattura con le tariffe di miglior favore previste dalla convenzione associativa senza dover più compilare nulla e solo comunicando eventuali variazioni intervenute in corso d’anno.

In alternativa è possibile effettuare il versamento tramite l’apposito bollettino postale con le tariffe scontate.


Sale l’inquinamento, tornano le limitazioni a traffico e riscaldamento

Smoke and exhaustLa qualità dell’aria è di nuovo peggiorata e a Bergamo e negli altri 27 Comuni che aderiscono al Protocollo Aria della Regione Lombardia (Arcene, Bagnatica, Boltiere, Brembate, Brusaporto, Cologno al Serio, Curno, Dalmine, Gorle, Grassobbio, Mozzo, Nembro, Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponteranica, Ponte San Pietro, Pontirolo, Pradalunga, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone, Trescore Balneario, Treviolo e Villa di Serio) scattano di nuovo le limitazioni previste dopo sette giorni consecutivi di sforamento della soglia di 50 microgrammi di PM10.

Da domani torneranno perciò lo stop alla circolazione dei veicoli euro 3 diesel dalle ore 9 alle 17 (dalle ore 7.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali diesel euro 3), il divieto di circolazione dei veicoli euro 0 benzina e euro 0, 1 e 2 diesel anche nelle giornate di sabato, domenica e nei giorni festivi dalle ore 7.30 alle 19.30, lo stop alle stufe con rendimento inferiore alla classe 3 stelle, il divieto assoluto di combustioni all’aperto e di spandimento liquami zootecnici in agricoltura e il limite a 19 gradi (con tolleranza di 2°) delle temperature medie degli edifici, con divieto di lasciare le porte aperte degli esercizi commerciali.

 


Via Moroni, oltre Porta Osio il commercio scompare

Nel giro di pochi mesi la via Moroni oltre Porta Osio – e ciò che resta del vecchio casello del dazio delle Muraine – sta vedendo scomparire una dopo l’altra insegne storiche, tra chiusure e trasferimenti. Il negozio di elettrodomestici a marchio Trony si è visto costretto ad abbassare le saracinesche e nello stesso stabile è scomparsa anche la sede di Mauri Luce, colosso di elettroforniture recentemente acquisito dal Gruppo Comolli Ferrari che ha trasferito l’attività in via dell’Industria 35, come annuncia un cartello sulla vetrina, dove nel frattempo sono comparse alcune sagome in cartone di persone impegnate in diverse attività.

Poco prima del passaggio a livello che spezza in due la città, negli ultimi metri di via dei Caniana si contano ben 13 vetrine abbassate a partire dal civico 8. In quella che era stata un tempo la sede di un rivenditore di auto, aveva aperto un grande Low-cost store cinese ad ottobre 2015, ma nonostante la vendita di ogni sorta di articoli di cancelleria ed altri articoli da regalo, a due passi da scuola e università, dopo poco più di un anno di attività, ad agosto 2016, anche il proverbiale spirito imprenditoriale del Dragone si è arreso alla crisi.

Oltrepassato il passaggio a livello, all’incrocio con via Cerasoli, persiste la desolazione dell’area che un tempo ospitava un distributore di benzina a marchio Eni: la bonifica del sito è stata effettuata, si era annunciata anni fa una nuova apertura ma evidentemente il progetto di rilancio è andato in fumo. Restano solo erbacce e spazzatura dietro le transenne, periodicamente sostituite, ed è stato murato l’accesso agli uffici dell’ex stazione di servizio per evitare che si trasformi in bivacco. È chiuso da tempo e in vendita lo stabile al civico 267, come annunciano i cartelli dell’agenzia immobiliare Tecnocasa.

Piantoni, punto di riferimento per la fornitura idraulica, l’arredo bagno e il riscaldamento, ha deciso di chiudere l’attività, nata nel 1978 e presente dal 1992 in via Moroni: «Manteniamo solo per qualche mese la vendita all’ingrosso per liquidazione del magazzino – spiega Roberto Piantoni -. La crisi economica che ha investito l’edilizia e, a cascata, l’idraulica ha avuto il suo peso, come la concorrenza dei grandi brico center. Di qui la scelta di chiudere l’attività e di affittare nell’immediato futuro il negozio. Spiace assistere al progressivo impoverimento commerciale della zona, tra chiusure e trasferimenti. Quando c’era l’attività di riparazioni Distretti, ora trasferitosi a Longuelo, c’era molto più passaggio e movimento».

Anche la difficoltà nel trovare parcheggio ha penalizzato la via: «Università e liceo gravano enormemente sul quartiere e i vigili si concentrano su via dei Caniana e altre zone – continua Piantoni -. Salvo passare dai commercianti, come mi è capitato qualche mese fa, per controllare la regolarità delle insegne, con tutta la mia incredulità, perché mi chiedo come sia possibile pensare che possa aver esposto un’insegna abusiva in 25 anni di attività».

Ha chiuso, nonostante l’accesso praticamente diretto alla sede di via dei Caniana dell’Ateneo, la Libreria Universitaria Liub al 249: il negozio ospita ora l’agenzia immobiliare Ethicasa, che ha deciso di spostarsi di qualche metro, optando per una superficie commerciale ridotta, rispetto alle due vetrine che occupava al civico 241.  Anche l’Auto Foresti, dal 1948 in via Moroni, ha deciso di rinunciare a parte dello show-room espositivo al civico 244 ridimensionando l’attività di autosalone, che affianca quella di autofficina.

Si è invece ingrandito il tabaccaio con rivendita giornali, che ha aperto anche la caffetteria Good Time Cafè: «Abbiamo scelto di investire nella via, nonostante il momento storico e il governo disincentivino in ogni modo qualsiasi attività economica – commenta Monica Facoetti -. Abbiamo ristrutturato quella che era una sede di un kebab e mi sono sentita contestare dall’Asl che il bagno ad uso privato ed esclusivamente nostro non ha il miscelatore, quando ci sono attività etniche che vendono parrucche e banane insieme. Spiace lavorare in una via che si sta svuotando, ma senza incentivi se si spopola il centro città, figuriamoci la periferia».

Paolo Moto, storica presenza nella via dal 1980, ha visto il quartiere crescere e poi decadere: «Negli ultimi anni l’attività si è ridotta anche del 75 per cento: l’e-commerce per i ricambi e la vendita tra privati sono cresciuti in modo esponenziale – spiega Paolo Lucco -. Un tempo nella via c’era più passaggio. Ora anche il traffico auto con la lungaggine del passaggio a livello, che sta quasi più chiuso di quanto stia aperto, è dirottato in via dei Caniana. L’ex distributore dell’Eni, da dieci anni completamente abbandonato, affossa ulteriormente l’immagine della via. La questione parcheggio va affrontata e al più presto: impossibile da quando ci sono scuole e università trovare posteggio di giorno».

Nonostante i posti auto di fronte al negozio, il supermercato per animali Italpet, dall’altra parte del passaggio a livello, di fronte all’ex Trony, soffre l’invasione di auto e il parcheggio selvaggio nella zona: «Ogni giorno è una guerra per i posti auto: serve una soluzione per il quartiere – spiegano Serena Scarpellini e Laura Notario -. I tempi del passaggio a livello poi sono insostenibili e molti si scoraggiano. Il passaggio a livello alla Motorizzazione è velocissimo, qui, invece, nonostante la linea sia la stessa, a pochi chilometri in linea d’aria, i tempi sono biblici. Fortunatamente la nostra è un’attività particolare e la clientela non manca, anzi contiamo molto sulla fidelizzazione, ma di certo molto si può fare per migliorare e valorizzare la zona e agevolare i commercianti che resistono».

La soluzione per i posteggi potrebbe passare dalla trasformazione in parcheggio dell’ex distributore, come suggerisce lo chef-patron Paolo Algeri de “Il Ristorantino”, dal 2003 nella via. «È un’area privata che potrebbe essere impiegata con investimenti minimi in parcheggio, uscendo dallo stato di abbandono e dall’immagine di desolazione in cui versa. Quando c’era il distributore c’era modo di posteggiare l’auto». Nonostante il passaggio sia diminuito negli anni e chiusure e trasferimenti non invoglino a passeggiare nell’area, il Ristorantino conta su una clientela affezionata e l’attività affronta più che a testa alta la crisi: «La via sta soffrendo e sicuramente sarebbe più incentivante lavorare in un contesto più vivace da un punto di vista commerciale, ma non possiamo certo lamentarci – continua Algeri -. In questi anni abbiamo fidelizzato la clientela e grazie al passa-parola l’attività continua a crescere. A tarpare le ali all’imprenditorialità è la burocrazia: ci siamo battuti per avere un’area esterna, presentando ben tre progetti al Comune, salvo poi ricevere all’ultimo un’opposizione, dopo le spese per lo studio del nostro dehors, perché l’area è trafficata. Così abbiamo deciso di inventarci un’area estiva affittando l’orto del vicino e ottenendo finalmente il via libera per una trentina di posti all’aperto».

Stefano Sturiale di Sturi Pizza, in via Moroni dal 2011, ha visto crescere la sua attività: «Di giorno la via è frequentata dagli studenti delle superiori e dell’università, mentre la sera, non essendoci particolari attrattive, non vi è sostanzialmente passaggio pedonale. Negli ultimi anni la presenza di B&B e altre strutture ricettive nella zona e la vicinanza al Papa Giovanni XXIII  ha portato qui anche qualche turista straniero e parenti di chi è in cura in ospedale». La questione-parcheggio è il vero nodo da sbrogliare nella zona: «I posti auto sono pochi e negli ultimi anni tanti ragazzi del liceo, oltre agli universitari, hanno iniziato a muoversi in auto – continua Sturiale -. Non c’è ricambio perché dove è in vigore il disco orario non viene quasi mai rispettato e le auto restano posteggiate anche tutto il giorno. Poco o nulla cambia per un’attività come la nostra che lavora sulla consegna a domicilio, anche se la possibilità di parcheggiare potrebbe favorire tutta l’area. Quanto al passaggio a livello, i nostri addetti alle consegne hanno da tempo imparato a fare il giro largo, sennò le pizze arriverebbero a destinazione fredde».

Soddisfatta della sede scelta per la sua attività anche Nadja Ruggeri di Enne8 che ha aperto al 234 di via Moroni il primo timbrificio specializzato anche in consumabili da stampa e grafica, iniziativa replicata poi nel 2014 in centro, in via Garibaldi, e poi seguita dall’idea nel 2016 di creare il primo timbrificio franchising italiano a marchio “Ruggeri Timbrifici”, pronto a cercare nuovi affiliati. «Per il nostro settore la via è strategica per il passaggio di auto, in particolar modo dalla provincia e dai paesi limitrofi – spiega Nadja Ruggeri -. La vicinanza dell’università è un altro plus, perché ci porta lavoro per grafica e impaginazione di tesi di laurea e quant’altro. L’unico problema è rappresentato dalla difficoltà di trovare posteggio: ci vorrebbe maggior turn-over per le auto, che invece spesso restano parcheggiate ore». Quanto al percorso di affiliazione iniziano ad arrivare le prime richieste: «Stiamo partecipando alle prime fiere: l’interesse per l’attività non manca, a partire dalla specializzazione nella realizzazione di timbri particolari per legno o presse, una caratteristica che ci ha permesso di rientrare nel novero delle Eccellenze Italiane».

Anche attraversando via Carducci, e proseguendo per via Moroni fino all’incrocio con Via Palma il Vecchio, il commercio soffre. Hanno chiuso poco prima di Natale il Panificio Bonini e anche il negozio per gli appassionati di running Pianeta Corsa e la storica tipografia Stamperia Editrice Commerciale, che occupava un intero stabile al 206.

«Il lavoro non manca e la via (a parte il problema parcheggio che si trascina da anni, con una corsia riservata agli autobus che crea caos e pochi posteggi carico e scarico che vengono presi d’assalto) non ha nulla a che fare con le recenti chiusure – commentano dal Fruttivendolo Brivio Marzia Cagnoni e Carla Brivio -. La zona è buona e la clientela non manca, ma siamo tartassati da tasse e oneri burocratici in un Paese che penalizza il commercio». Della stessa opinione anche Roberto Breciani di Cicli Bonfanti, storica insegna di rivendita e riparazione biciclette, forte di 85 anni di storia nella via: «Il parcheggio manca e si potrebbe fare molto per migliorare la situazione, ma il problema è che continuano ad aumentare tasse, imposte e burocrazia, a partire dalla tassa sui rifiuti che ha raggiunto livelli folli. Spiace vedere tante chiusure nel giro di dieci anni, che stanno cambiando la via. La clientela non manca, ma soffriamo la concorrenza dell’e-commerce, che non ha regole. E non manca chi arriva con il pezzo di ricambio sbagliato acquistato on-line a chiedere la possibilità di un cambio da noi in negozio».