Negozi storici, premiate le quattro attività bergamasche

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Sono quattro le attività bergamasche che oggi, lunedì 14 novembre, sono state premiate alla Cerimonia annuale dedicata ai Negozi storici, promossa da Regione Lombardia,

Durante l’evento, nell’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, sono state premiate complessivamente 130 attività commerciali insignite nel 2016 del riconoscimento regionale di “Negozio storico”, “Storica Attività” o “Locale Storico”.

Per quanto riguarda la Bergamasca, a Cornaro Gioielli di Bergamo (aperto nel 1964) è andato il riconoscimento di negozio storico mentre le altre tre insegne hanno ricevuto il riconoscimento di storica attività. Si tratta di Gioielleria Rosapina di via Borgo Palazzo (nata nel 1956), Parigi Market di Ponte Nossa (dal 1956) e del negozio Le Delizie di Osio Sopra (dal 1958).

In provincia di Bergamo sono presenti 99 negozi storici, suddivisi tra storica attività (70), locale storico (12) e negozio storico (15), insegne storiche e di tradizione (2).

«Le attività storiche sono un grande patrimonio da tutelare – afferma Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo –. Il riconoscimento valorizza la capacità imprenditoriale e la famiglia, due elementi che non vanno disgiunti quando si parla di commercio e di terziario e che rimangono il punto di forza di tutto il sistema, anche in un momento, come quello attuale, in cui il settore del commercio è in fase di profonda trasformazione».

Le quattro attività premiate

Cornaro Gioielli 

cornaro-gioielli-premiaizone-negozi-storiciHa sede a Bergamo in via Camozzi 44 all’interno di un meraviglioso palazzo d’epoca. Renzo e Alessandra Cornaro l’hanno rilevata da una precedente attività, nel 1964, portandola avanti con grande entusiasmo e rendendola uno scrigno prezioso dove l’atmosfera è familiare e l’accoglienza calorosa perché i clienti sono innanzitutto ospiti e amici. Da ormai vent’anni sono affiancati dalle figlie Giovanna e Marialuisa.

Gioielleria Rosaspina

Ha una storia che risale al 1939, nel cuore di uno dei più antichi e suggestivi borghi storici della Città di Bergamo: via Borgo Palazzo. A Luigi Rosaspina, il fondatore, seguono la figlia Giulia e il marito Angelo Marchesi, la nipote Luisa, attuale proprietaria, insieme al marito Pierangelo e al figlio Stefano. L’attività col tempo si è ingrandita con il laboratorio orafo e un laboratorio orologiaio.

Parigi Market

Nasce nel 1958, quanto i signori Parigi investono in un negozio di alimentari a Ponte Nossa. Nel 1973 il negozio si trasferisce nello stabile attuale, attrezzandosi con un sistema di vendita a self service che lo ha reso un punto di riferimento per tanti clienti. Nel 1992 Stefano e sua moglie sostituiscono i genitori nella gestione del negozio, offrendo un “banco freschi servito”, con prodotti di gastronomia e il  servizio a domicilio.

Le Delizie

Nasce a Osio Sopra nel 1958 come attività di frutta, verdura ed edicola, con Caterina Cassotti. Negli anni il negozio si trasforma e si amplia. A Caterina segue la figlia Giovanna, aiutata dal 1996 dal figlio Omar. Insieme ampliano il negozio ed aggiungono la novità della gastronomia, nel 2011, si aggiunge Daniele, il secondogenito di Giovanna, che riprende la vecchia licenza dell’edicola, aprendola accanto al negozio. Aperto 7 giorni su 7, propone pasti per gli anziani e pasti a domicilio e la domenica vende pane e pasticceria fresca.


Seriate, festa d’autunno con i commercianti e il volontariato

Domenica 30 ottobre a Seriate torna “Emozioni d’autunno”, una giornata da vivere all’aperto tra giochi, moda, colori e sapori di stagione. Promossa dagli assessorati al Commercio e alle Politiche Sociali, dall’Associazione delle Botteghe in Seriate, in collaborazione con Coldiretti Bergamo e Radio Number One, la manifestazione, alla seconda edizione, è in programma dalle 10 alle 20, nel piazzale del mercato in Corso Roma.

«Questa manifestazione dimostra che il commercio c’è e ha un’anima di vicinato con la gente. Inoltre esprime la volontà dell’Amministrazione comunale di unirlo alla solidarietà per promuovere le eccellenze del territorio – afferma l’assessore al Commercio Paola Raimondi -. Grazie alla collaborazione tra assessorati e l’associazione Botteghe in Seriate si scende in piazza per mostrare il volto e lo spirito di vicinanza che il Comune e i negozianti hanno con i propri cittadini. Alle famiglie si vuole offrire una domenica di festa, tra prodotti di qualità e divertimento, che rendono la nostra città viva e da vivere. La novità di questa edizione è poi a collaborazione con Coldiretti, che promuove diverse iniziative per rendere ancora più vivace la proposta».

«Domenica sarà un’ulteriore vetrina per le associazioni di volontariato che potranno farsi conoscere e presentare le proprie attività, a cui chiunque potrà decidere di aderire – dichiara l’ssessore alle Politiche Sociali Gabriele Cortesi -. Emozioni d’autunno si inserisce tra le numerose manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale per valorizzare i volontari e quanto fanno, a partire dalle esperienze nelle scuole. Partecipare a queste iniziative di piazza per le associazioni è un modo ulteriore per incontrare la comunità, creare legami e relazioni di senso e mostrare il volto di chi, nel silenzio, si mette a disposizione degli altri tutto l’anno».

«È un’occasione importante per creare consapevolezza sul consumo del cibo, per fare capire al consumatore ciò che compra – afferma Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo -. Saranno presenti alcune aziende bergamasche con prodotti a chilometro zero per rinsaldare il legame con l’identità enogastronomica del territorio. Inoltre verranno organizzati laboratori e la polenta pedalata, un modo simpatico per unire il buon cibo a uno stile di vita sano».

Grazie a 70 espositori, si assaggeranno i sapori più gustosi dell’autunno, dal miele ai formaggi, dalle confetture a olio, salumi, vino e spumante, frittelle, pizza e salamelle, mentre il profumo della polenta cotta a pedali (attraverso uno speciale attrezzo che la rimesta alimentato dalla forza delle gambe) si diffonderà per la piazza e per chi vorrà contribuire alla cottura pedalando ci sarà una porzione di polenta in omaggio. Si imparerà a intagliare zucche decorative, con i laboratori delle 10.30 e 14.30, e gareggerà con il proprio dolce per la prima edizione di Bake off Seriate.

I bambini potranno giocare a un inedito Gioco dell’Oca gigante, che si svolgerà dalle 15.30 alle 17, mentre i più grandi scopriranno le più fashion collezioni moda autunno/inverno. Ci si potrà preparare per Halloween realizzando il proprio costume alla Sartoria dell’Orrore, allestita alle 10.30 e 14.30. Basterà portare tessuti, vestiti vecchi o oggetti che non si usano più per creare il proprio orrendo costume e partecipare così alla Sfilata dell’orrore delle 18.30, a cui è invitato anche chi avesse già una maschera. Saranno consegnati gadget e premiati i travestimenti più orrendamente belli. Spazio anche agli stand dei commercianti, degli hobbisti e di Coldiretti Bergamo, con un gustoso percorso alla scoperta dei prodotti bio. Infine si scoprirà quanto può essere facile dedicare del tempo a chi ne ha più bisogno, grazie alla
presenza dei volontari di Seriate, che si presenteranno in una veste del tutto inedita. E per tutto il giorno la musica e l’animazione di Radio Number One, in diretta da Seriate!

«Prima di domenica ricordo lo spettacolo benefico di domani, venerdì 28, dal titolo The Wall: concerto per ricostruire il muro. Il ricavato andrà alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma, perché pagando l’ingresso è come se gli spettatori acquistassero un mattoncino dei muri da riedificare – conclude il sindaco Cristian Vezzoli -. Emozioni d’autunno poi non sarà solo un momento di festa, ludico e di commercio, ma avrà un retrogusto culturale, comunicando messaggi educativi: la solidarietà, il volontariato, le tradizioni popolari con la polenta, il gioco dell’Oca, le torte fatte in casa. Ci sono tutti gli ingredienti per riscoprire valori genuini, che si stanno perdendo».

IL CONCORSO BAKE OFF SERIATE

Se siete ottimi pasticceri e vi divertite nel preparare torte, cucinate il vostro dolce d’autunno, almeno per 10 porzioni. Dategli un nome e accompagnatelo alla ricetta, inclusa la lista degli ingredienti. Alle 11 portate il dolce allo stand Botteghe in Seriate, una giuria di esperti decreterà i migliori per presentazione, originalità e gusto. Ai primi 3 classificati sarà dato un buono spesa del valore di 50 euro da spendere a Seriate

IL PROGRAMMA

10 – apertura esposizione con i commercianti e ristoratori di Seriate, espositori Coldiretti, Associazioni di Volontariato e Hobbisti
10.30 – laboratori artigianali: corso decorazione zucche, sartoria dell’orrore per Halloween, trucca bimbi
11  – inizio cottura con polenta pedalata: chi partecipa riceverà una porzione in omaggio
11.30 – Bake off Seriate: gara di dolci fatti in casa
12.30 – premiazione vincitori Bake off Seriate
13  – la polenta è servita… con i ristoratori in piazza
14.30 – laboratori artigianali: corso decorazione zucche, sartoria dell’orrore per Halloween e trucca bimbi
15.30 – Gioco dell’Oca gigante… tra streghe e folletti del Volontariato di Seriate
17 – premiazione vincitori Gioco dell’Oca
17.30 – sfilata di moda collezioni autunno e inverno con i fashion partner
18.30 – aspettando Halloween… iscriviti alla sfilata dell’orrore e partecipa al foto contest di Facebook: ai primi 3 classificati un buono spesa del valore di 50 euro


Aperture dei negozi, arrivano le feste e le regole non ci sono ancora

A pochi giorni dal “ponte dei Santi” si riaccende l’attenzione sulle aperture festive degli esercizi commerciali.

In base al nuovo disegno di legge, Ognissanti rientra tra le giornate in cui tenere le serrande abbassate. Ma a distanza di un anno e mezzo, il testo è ancora fermo in Senato. È facile quindi aspettarsi che molti negozi e centri commerciali anche nella nostra provincia il primo novembre saranno aperti.

La normativa in fase di discussione fissa dei paletti sul tema delle aperture e chiusure degli esercizi commerciali e mette a disposizione dei contributi per i piccoli negozi, affinché possano rinnovarsi sia nei locali, sia tecnologicamente. Nel dettaglio, introduce l’obbligo di chiusura per almeno 12 festività, di cui 6 derogabili a livello locale, e istituisce un fondo di 50 milioni di euro per i piccoli negozi. Due elementi che dovrebbero dare un primo segnale di riequilibrio tra la Gdo e i negozi di vicinato, che non hanno dipendenti o che hanno difficoltà a gestirli.

La Fida, Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione, avvicinandosi il periodo delle feste natalizie e, con esse, il rischio concreto di trovare i supermercati aperti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, invita a riprendere in mano il Disegno di Legge. «Non si tratta di una questione soltanto di carattere morale – spiega Donatella Prampolini Manzini, presidente Fida e vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia -, perché il tempo da dedicare alla famiglia è comunque sacrosanto, non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per gli imprenditori. Si tratta ugualmente di una questione di carattere economico, perché la deregolamentazione delle aperture festive ha portato solo all’impoverimento del tessuto commerciale: non ha fatto crescere i nostri fatturati ma soltanto spostato quote di mercato verso la grande distribuzione».

La Federazione ha anche lanciato l’ipotesi di un “patto tra galantuomini” con i rappresentanti della Gdo, per garantire almeno la chiusura degli esercizi commerciali durante le feste natalizie di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

L’accordo andrebbe a beneficio, oltre che dei commercianti tradizionali, anche dei dipendenti della grande distribuzione che con la legge di liberalizzazione – denunciano i sindacati – sono stati costretti ad accettare di lavorare nei giorni festivi senza riconoscimenti aggiuntivi e senza più turni certi di riposo naturale e feste comandate.

Ricordiamo che, in base alle norme approvate con il cosiddetto “Salva Italia” (L. 214/2011) e in particolare l’articolo 31, commi 1 e 2 (Orari e Apertura nuovi esercizi) e l’articolo 34 (Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante), oggi l’apertura è concessa per tutte le giornate dell’anno. Con la revisione in atto le date interessate dalle chiusure sarebbero Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto, 8 dicembre, 1° novembre.


Negozi di Valore, premiati i cinque “campioni” bergamaschi

Bergamo ha anche cinque “Negozi di Valore”, attività commerciali in grado di generare attrattività grazie a iniziative di marketing, a strategie di vendita innovative o per la capacità di dare valore pubblico alla propria funzione.

Li ha selezionati lo speciale concorso indetto dalla Regione Lombardia e da Unioncamere. In tutta la Regione sono 22 e la nostra provincia ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti dopo Milano. A seconda del piazzamento in classifica, si sono aggiudicati premi da 8mila a 2mila euro e parteciperanno alle operazioni di promozione legate al concorso.

Ieri le imprese vincitrici sono state premiate dall’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, al 39esimo piano di Palazzo Lombardia. Sono il panificio Fratelli Marchesi, con sede in via Borgo Palazzo a Bergamo e altri due punti vendita in piazza Pontida e nel quartiere di Boccaleone (premiato nella categoria Brand di Valore), l’Ottica Skandia, sempre in via Borgo Palazzo a Bergamo (Legacy di Valore), Why not – Cooperativa sociale Onlus che gestisce il negozio Ciborobico di via Promessi Sposi a Bergamo (Start up di Valore), la libreria Spazio Terzo mondo di Seriate e Mogi Caffè di via Moroni a Bergamo, premiati entrambi per “Arte di Valore”.

>>Ecco le loro iniziative

 


Legge anti-sprechi, le istruzioni per i commercianti. E l’Ascom invita i Comuni a premiare i virtuosi

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È entrata in vigore lo scorso 14 settembre ed è stata accolta con favore dai commercianti, ma rimangono ancora dubbi su come funziona e come va applicata la legge “antisprechi” (Legge n. 166/2016).

Fipe chiarisce le novità. Gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a enti pubblici e privati, onlus ecc, che possono ritirarle e destinarle in forma gratuita prioritariamente agli indigenti. Mentre le eccedenze non idonee al consumo umano possono essere cedute per l’alimentazione di animali o per autocompostaggio.

Dal punto di vista fiscale la cessione dei beni è esente da Iva. L’unico impegno, se la merce non è deperibile e ha un valore superiore ai 15mila euro, è di trasmettere entro la fine del mese una comunicazione telematica all’amministrazione finanziaria o alla guardia di finanza competente indicando  le donazioni effettuate. Non serve invece nessuna comunicazione se gli alimentari donati hanno un valore inferiore ai 15mila euro o sono facilmente deperibili. Per la maggior parte delle cessioni da parte di bar e ristoranti non è richiesta quindi nessuna comunicazione.

In tutti i casi, invece, per ogni cessione il commerciante  deve scrivere un ddt o un documento similare in cui sia indicato anche solo il peso della merce donata.

Intanto l’Ascom di Bergamo invita le amministrazioni a studiare premi e incentivi per i negozi alimentari e i ristoranti che donano derrate alimentari per fini di solidarietà. «Come associazione abbiamo sposato da subito gli obiettivi della legge. La lotta allo spreco è una azione positiva e va portata avanti – dice Giorgio Lazzari, responsabile delle Relazioni esterne dell’Ascom -. Il nostro gruppo alimentaristi è da sempre molto attento a questo tema. I comportamenti virtuosi sono sempre stati portati avanti. Va detto comunque che rispetto alle realtà più grandi della Gdo i negozi hanno poco spreco».

Per quanto riguarda i ristoranti, «l’introduzione della doggy bag è interessante e da promuovere perché permette al ristoratore di non sprecare il cibo e al contempo di dare un servizio aggiuntivo al cliente  – dice Lazzari -. In base alla legge, le Regioni possono stipulare accordi per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori idonei all’asporto dei propri avanzi di cibo».

«L’elemento su cui bisognerà agire – afferma – è la premialità dei comportamenti virtuosi. La legge prevede che gli esercizi che limitano gli sprechi abbiano un vantaggio. Alcuni Comuni si sono già mossi per premiarli favorendoli sulla riduzione Tasi. Come associazione, insieme a Fipe, stiamo sollecitando le amministrazioni affinché mettano in atto i sistemi premianti previsti dalla legge, che possono essere la riduzione della tassa sui rifiuti, ma non solo».


La famiglia Cerea si racconta e cucina da Coin

 

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Ebbene sì, può succedere anche questo. Entrare da Coin, tappa fissa dello shopping in città, e trovare una famiglia di ristoratori stellati che si racconta e cucina. Per promuovere l’ingresso del marchio di arredamento e accessori Cargo Etc. nello store di via Zambonate, venerdì 21 ottobre alle 18.30 è in programma “Storie di Gusto e di Passione”, uno show cooking a cura dei fratelli Cerea, del ristorante Da Vittorio di Brusaporto, tre stelle Michelin.

Introdurrà l’esperienza di gusto una conversazione tra Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e i fratelli Cerea con la mamma Bruna: filo conduttore la storia di una famiglia che in 50 di attività è diventata marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza, con il proprio stile culinario basato sulla massima valorizzazione di materie prime di qualità assoluta in armonica composizione.

Ad accogliere tutti coloro che interverranno saranno gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato “Alfredo Sonzogni” di Nembro che affiancheranno gli chef nella preparazione e si occuperanno del servizio dei piatti. Per il brindisi, sempre servito dai ragazzi della scuola, verrà offerto Prosecco di Treviso Doc Isolaprimo.

Articolato in sette eventi lungo la penisola, il progetto Storie di Gusto e di Passione vuole offrire al pubblico l’istantanea di un’Italia che si rinnova di giorno in giorno sulla via delle esperienze a tavola, con alcuni fra i più interessanti interpreti del panorama gastronomico italiano.


Sicurezza in negozio, prorogata la scadenza del bando regionale

telecamere-nei-negozi1-500x332Negozianti e artigiani lombardi hanno tempo fino alle ore 16 del 15 dicembre per partecipare al bando “Impresa Sicura”, che eroga contributi per la sicurezza dei punti vendita. Anche a seguito della richiesta di Confcommercio Lombardia, l’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione ha prorogato il termine per la presentazione delle domande, originariamente fissato al 13 ottobre, per consentire la più ampia partecipazione delle imprese interessate.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, fino a 5.000 euro, a copertura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di sistemi di video allarme, casseforti, sistemi antitaccheggio, vetrine antisfondamento, sistemi di pagamento elettronici (Pos e carte di credito) e di rilevazione delle banconote false, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna.

Il bando è indirizzato alle piccole e medie imprese del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, tabaccherie, farmacie, orologerie, gioiellerie, distributori di benzina, bar, ristoranti, negozi di telefonia, e, nel settore artigianale, agli orafi e alla confezione di abbigliamento e pelletteria.

La richiesta di contributo va prenotata online sul portale http://webtelemaco.infocamere.it. Per informazioni sul bando e le modalità di accesso è possibile contattare lo Sportello del Credito di Fogalco, Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo, al numero 035 4120210.

>> IL BANDO 


Bando sicurezza, ancora fondi disponibili per i negozi

telecamere-nei-negozi1-500x332Scade giovedì 13 ottobre il termine per accedere al bando regionale Impresa Sicura, che eroga contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese del commercio – e ad alcune attività artigianali – per la sicurezza dei punti vendita. I fondi, assegnati con la procedura a sportello, sono ancora disposizione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, fino a 5.000 euro, a copertura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di sistemi di video allarme, casseforti, sistemi antitaccheggio, vetrine antisfondamento, sistemi di pagamento elettronici (Pos e carte di credito) e di rilevazione delle banconote false, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna.

Il bando è indirizzato alle piccole e medie imprese del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, tabaccherie, farmacie, orologerie, gioiellerie, distributori di benzina, bar, ristoranti, negozi di telefonia, e, nel settore artigianale, agli orafi e alla confezione di abbigliamento e pelletteria.

Per informazioni sul bando e le modalità di accesso è possibile contattare lo Sportello del Credito di Fogalco, Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo, al numero 035 4120210.

>>IL BANDO NEL DETTAGLIO


Negozi Storici, altri due riconoscimenti a Bergamo

Altri due negozi in Bergamasca possono sfoggiare il titolo di “storico”. La Regione Lombardia ha pubblicato oggi il nuovo elenco dei riconoscimenti assegnati a chi vanta almeno 50 anni di attività documentata, nell’ambito del progetto Negozi Storici, dedicato alla valorizzazione del patrimonio commerciale lombardo.

Si tratta di Cornaro Gioielli, con sede a Bergamo in via Camozzi 44, che ha iniziato l’attività nel 1964, e della gastronomia Le Delizie di Osio Sopra di Giovanna Dalmaggioni, aperta dal 1958.

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La gioielleria Cornaro ha ottenuto il riconoscimento di “Negozio storico”, riservato a quegli esercizi che possono vantare una collocazione architettonica, artistica e decorativa di pregio, attrezzature storiche, merceologia e identità che abbiano tipicità e specificità di assoluto rilievo. Con le sue sei vetrine all’angolo con via Taramelli e i suoi tre piani è uno degli indirizzi di riferimento per gioielli, orologi, argenteria e accessori, che si accompagnano all’atmosfera familiare e alla cura dell’accoglienza.

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La gastronomia Le Delizie è invece una “Storica Attività”. Prepara piatti pronti dall’antipasto al dolce ed ha come specialità i casoncelli, ma ha anche saputo coniugare la tradizione con le nuove tendenze creando il “kebabg”, versione orobica del piatto turco che alle verdure e salse classiche del panino associa roastbeef di manzo, pasta di salame e pancetta.

In questa tornata la Regione ha riconosciuto complessivamente 48 insegne storiche. Oltre alle due bergamasche, 10 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Cremona, 3 in quella di Lecco, una in provincia di Lodi e di Sondrio, 4 in provincia di Monza e Brianza, 11 in quella di Milano, 8 a Varese.

In Bergamasca salgono a 96 le attività titolate nelle diverse categorie – storica attività, negozio o locale storico, insegna storica e di tradizione -. Tutte sono inserite in un elenco dedicato che permette loro di partecipare alle iniziative di promozione e accedere a bandi dedicati.

 


Negozi di Valore, scopriamo le idee premiate dalla Regione

Attività che sanno rinnovarsi e guardare al futuro grazie a marketing e a strategie di vendita innovative o a virtuosi rapporti di rete e di filiera. E ancora start up che portano avanti nuovi punti di vista, ma anche iniziative che legano il commercio all’arte e alla cultura. A loro la Regione ha dedicato il concorso Negozi di Valore, che ha eletto nei giorni scorsi i propri “campioni”, ossia 22 insegne – tra le 138 domande di partecipazione ricevute da tutta la Lombardia – riconosciute come modelli vincenti in dieci diverse categorie e come tali capaci di ispirare il sistema delle micro, piccole e medie imprese del commercio. In questo ristretto novero, la pattuglia bergamasca è nutrita, con ben cinque attività premiate, seconda posizione nel “medagliere” dopo gli otto riconoscimenti andati a Milano. In base al piazzamento, i vincitori si sono aggiudicati premi da 8mila a 2mila euro e parteciperanno alle azioni di promozione legate al concorso. Saranno inoltre al centro di un evento a loro dedicato che si terrà il prossimo 20 ottobre al Palazzo della Regione.

PANIFICIO MARCHESI

Fatto il brand ora punta al franchising

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Quinto assoluto e primo dei bergamaschi, il panificio Fratelli Marchesi di Bergamo si è contraddistinto per la capacità di unire tradizione e innovazione e, in particolare, per la creazione di un brand che ha fatto fare un salto di qualità all’immagine (e alle vendite!). «L’attività nasce con il panificio nel quartiere di Boccaleone nel 1961, al quale si poi è aggiunto il negozio in via Borgo Palazzo (all’altezza dell’incrocio con viale Pirovano ndr.), dove è stato anche trasferito il forno», ricorda Roberto Marchesi, che nel 2012 ha scelto di dare continuità all’azienda di famiglia lasciando il lavoro nell’organizzazione di fiere.

«Innanzitutto ho lavorato sulla comunicazione, dovevamo essere riconoscibili, non avevamo un marchio né un’insegna. Il prodotto era di livello, ma nessuno sapeva da dove venisse e che i nostri due negozi erano la stessa cosa – spiega -. Così abbiamo deciso di studiare il cliente più a fondo e creato il marchio “Panificio Marchesi”, in modo che fosse coerente con l’idea che aveva di noi». Viene quindi creato il logo, vengono rifatte le insegne dei negozi e parte del layout, rivisto il mix merceologico. Si investe su alcuni prodotti di punta, “Il Panettone Marchesi” e “La Colomba Marchesi”, che hanno anche un sito web proprio, si sviluppa la pasticceria secca a marchio e diventa una promozione stabile “LaBorsaMarchesi”, un paniere di specialità a prezzo fisso.

Il terzo punto vendita, aperto nel 2013 in centro città, in piazza Pontida, diventa il luogo che sintetizza al meglio l’immagine aziendale, valorizzando la produzione propria, la qualità e la disponibilità di prodotti sempre freschi». Il tutto si accompagna ad un’accurata promozione, che naturalmente passa anche dal web e dai social. «Questa nuova impostazione – prosegue Marchesi – ha dato risultati positivi sul fronte delle vendite e dello sviluppo dell’attività, che abbiamo misurato e documentato nel dossier presentato in Regione. Dal punto di vista delle risorse umane, ad esempio, rispetto al 2012 abbiamo inserito quattro nuove persone, di cui tre sotto i trent’anni».

Ulteriori novità sono dietro l’angolo. Entro la fine dell’anno il panificio aprirà un nuovo punto vendita in un altro quartiere della città e si sta valutando l’idea di creare un franchising. «Il modello è il negozio di piazza Pontida – riferisce il vulcanico titolare – piccole dimensioni, poco personale, solo prodotti del nostro forno o selezioni di alta qualità e un’offerta sempre fresca durante tutta la giornata».

FOTO OTTICA SKANDIA

Il negozio di fotografia diventa “emozionale”

ottica-skandia - gruppoQualche metro più in là, un altro dei negozi “di Valore” è Foto Ottica Skandia. «Che dei cinque negozi premiati a Bergamo due siano di Borgo Palazzo non mi sembra un caso», rileva il giovane titolare Nicola Viscardi che è anche presidente dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo e crede fortemente nella capacità degli imprenditori del commercio di essere protagonisti in città.

Nicola Viscardi«Abbiamo partecipato al concorso nella categoria “Legacy di Valore”, dedicata alla continuità aziendale lungo le generazioni e al connubio tra tradizione e innovazione – racconta -. Dopo il riconoscimento di Negozio Storico, che abbiamo ottenuto nel settembre scorso, è un altro premio che ci dà grande soddisfazione anche per rendere omaggio a nonna Ornella, che resta una colonna della nostra attività. È stata lei, nel ’57, insieme al nonno Nicola ad aprire il negozio di fotografia. Tornavano dalla Svezia dove erano emigrati per lavoro». «Ripercorrere le tappe della nostra storia per documentarle alla Regione – evidenzia – è stato interessante prima di tutto per noi, ci ha infatti permesso di leggere meglio il nostro percorso e di inquadrare con più chiarezza i passi futuri. Quello dei nonni è stato il momento del coraggio e dei sacrifici. La seconda generazione, ossia mio padre Giovanni e mio zio Roberto, ha affrontato lo sviluppo nel settore dell’ottica, con me, che sono la terza generazione, l’attenzione passa dall’interno all’esterno del negozio. Ciò che oggi può fare la differenza – spiega – è fare rete con gli altri commercianti, a livello di associazione di via e di settore. Significa poter dare un messaggio più forte, realizzare economie di scala sul versante della promozione e non solo. Per quanto riguarda nello specifico l’ottica, che è una professione tecnica e sanitaria, significa poter contare su una formazione continua altamente professionalizzata».

L’evoluzione non si ferma. La prossima novità riguarda l’area della fotografia. Il negozio sarà rinnovato entro dicembre e diventerà un “luogo d’ispirazione” per realizzare con le proprie fotografie oggetti e opere. «Ai tempi dell’analogico si calcolava che ogni italiano utilizzasse un rullino da 36 pose all’anno e lo facesse sviluppare. Oggi si scattano migliaia di foto ma non se ne stampa nessuna, logico ripensare la nostra attività – rileva -. Il negozio darà la possibilità di realizzare con le proprie fotografie home decor, magliette e tantissimi altri oggetti. Sarà organizzato per postazioni e fortemente emozionale. Il fotografo non sarà più colui che esegue un’operazione ma colui che aiuta a raccontare la vita per immagini, a cominciare dai bellissimi fotolibri».

WHY NOT cooperativa sociale

Ciborobico: un negozio, tre missioni

Di valori ne esprime parecchi Ciborobico, il negozio della cooperativa sociale Why Not, aperto da marzo 2015 in via Promessi Sposi a Bergamo, premiato dal concorso nella sezione “Start up di Valore”. Tanto per cominciare sta contribuendo a ripopolare di servizi il Villaggio degli Sposi, tra i quartieri cittadini più sguarniti di botteghe; si occupa inoltre di accompagnare nel mondo del lavoro minori in difficoltà e infine punta in maniera convinta sulle piccole produzioni locali, offrendo uno sbocco commerciale alle aziende e un’accurata selezione ai consumatori. L’ordine dei tre fattori può anche essere diverso, a seconda del punto di vista che si vuole privilegiare, ma il risultato non cambia: è un progetto che mette in primo piano gli aspetti sociali.

Nasce da tre amici con esperienze diverse, Massimo Radaelli, 45 anni, ingegnere elettronico in una multinazionale americana prima che chiudesse, Andrea Vezzoli, educatore, e Davide Minola, occupato in precedenza nella cooperazione sociale e nel sindacato. Hanno fondato la cooperativa nel dicembre 2014 ed oggi contano su una quindicina di altri soci. «Non è una cooperativa di consumo, non serve la tessera per fare acquisti – precisa Radaelli -. Ciborobico è un negozio, ma lo pensiamo soprattutto come uno strumento: per far conoscere il buon cibo che viene prodotto a Bergamo e per aiutare ragazzi che vivono situazioni di fragilità nel loro primo approccio al mondo lavoro». La fascia è quella tra i 16 ed i 19 anni, effettuano tirocini nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro o percorsi di inserimento lavorativo. «Solitamente le cooperative sociali si occupano di assemblaggio meccanico o pulizie – prosegue -, con questo progetto abbiamo voluto offrire un’alternativa, la possibilità di conoscere diversi aspetti del lavoro. Accompagniamo i ragazzi nei loro primi passi, aiutandoli a capire le loro inclinazioni, a scrivere il curriculum, a cercare le opportunità di lavoro, a sostenere un colloquio, costruendo un percorso ad hoc per ognuno».

Sugli scaffali la scelta è il più possibile a chilometro zero, compatibilmente con la stagione per il capitolo frutta e verdura, che è comunque sempre biologica. Poi ci sono i formaggi (della Val di Scalve, Val Imagna, l’agrì di Valtorta Presidio Slow Food), il latte, le farine del mulino di Cerete, il mais rosso di Rovetta, marmellate, sughi, pane a lievitazione naturale, il miele dell’apicoltura Grisa che ha sede proprio al Villaggio degli Sposi. E ancora vini e birre artigianali. Non mancano le serate per far conoscere prodotti e produttori, che spesso e volentieri vanno oltre la semplice degustazione e diventano veri e propri momenti culturali e di approfondimento.

Il negozio vuole essere un punto di riferimento per chi cerca alimenti locali di qualità, ma si sta rivelando anche un servizio per il quartiere. «Abbiamo prodotti buoni ma non siamo una gioielleria – conclude Radaelli -, i prezzi sono accessibili e si sta facendo avanti anche per la spesa di tutti i giorni l’idea di preferire un formaggio tipico a quello industriale».

LIBRERIA SPAZIO TERZO MONDO

La voce dei libri portata nelle scuole e nelle manifestazioni

La libreria Spazio Terzo Mondo di Seriate è un esempio di longevità ma soprattutto di capacità di reinventarsi in un settore colpito più di altri dalla crisi, dalla distribuzione organizzata e dai nuovi canali di acquisto. È stata premiata nella sezione “Arte di Valore” dedicata a chi promuove l’arte nelle sue diverse forme. «Difficile resistere solo vendendo libri – annota Giorgio Personelli, uno dei sei soci che compongono l’attuale assetto aziendale della libreria, aperta nel 1984 -, per questo abbiamo rivolto sempre più la nostra attività all’esterno e integrato servizi e proposte».

È la libreria, per citare l’iniziativa più nota, che cura la direzione artistica del festival Fiato ai Libri, ricco cartellone di letture con attori e autori di grande livello organizzato con i sistemi bibliotecari e giunto quest’anno all’11esima edizione. Con il trasferimento, 11 anni fa, nella nuova sede in via Italia si è inoltre dotata di un bistrot che offre cibi, vini e birre selezionati e di spazi, compreso un giardino, dove organizzare serate ed eventi.

spazio-terzo-mondo«Siamo sei soci, potrebbe sembrare che siamo in tanti, invece siamo tutti impegnati a tempo pieno, ognuno nell’area di competenza: la somministrazione, la gestione della libreria e l’attività in esterno, che è quella che ci impegna di più – evidenzia Personelli -. In pratica non c’è un giorno in cui non siamo presenti in una scuola o una biblioteca della Bergamasca, ma anche fuori provincia, con iniziative legate ai libri e alla lettura rivolte agli studenti delle medie e delle superiori: è parte integrante del nostro lavoro. Certo le ore non si contano, siamo aperti con orario continuato dalle 9 alle 19.30, il venerdì e sabato fino alle 24 e poi ci sono tutte le iniziative. Partecipiamo anche manifestazioni, rassegne e festival, siamo una vera libreria di territorio, che intreccia collaborazioni in tutti i sensi, sviluppa progetti, collabora con i diversi soggetti».

MOGI CAFFÈ

Arte, letteratura e aggregazione attorno a una tazza di caffè

Anche Mogi Caffè è stata premiata nella categoria “Arte di Valore”. Fondata nel 2007 dai fratelli Monica e Gianluigi Forcella, la torrefazione ha sede in via Moroni a Bergamo ed ha tra i propri obiettivi non solo offrire miscele per un ottimo espresso a bar e caffetterie, ma anche creare relazioni salde e durature con i luoghi in cui è presente, optando per una politica di marketing che fa della letteratura, dell’arte e della cultura i propri valori fondativi e distintivi. «Mogi Caffè – spiega Monica Forcella – si è sempre impegnata a sostenere quelle manifestazioni che “aprissero” al territorio contenuti ad alto valore aggiunto (umano, letterario, artistico, aggregativo) soprattutto quando tali manifestazioni erano al loro esordio e quindi necessitavano di fiducia ed incoraggiamento oltre che di un fattivo supporto economico».

Nel 2012 nasce così l’idea di sponsorizzare la redazione itinerante “l’Eco Cafè” del quotidiano cittadino, che sino ad ora a collezionato 61 tappe in piazze e centri storici. Negli anni 2009 e 2010 l’azienda ha sostenuto, in veste di main sponsor, le prime due edizioni del festival della letteratura “Presente Prossimo”, promuovendo l’incontro tra autori e pubblico negli auditorium delle biblioteche della Bergamasca e nelle scuole, trasformando la letteratura individuale in letteratura collettiva, in luoghi solitamente orfani di tali occasioni (biblioteche di piccoli paesi o collocate in zone difficilmente raggiungibili). «La cultura è per tutti, di tutti, tramite questi appuntamenti Mogi ha voluto che fosse anche accessibile a tutti», sintetizza la titolare.

Per quanto riguarda l’arte, nel 2010 ha aderito alla prima edizione del progetto “The Blank: Bergamo modern and contemporary art”, il cui scopo è la promozione dell’incontro tra arte contemporanea e pubblico mettendo in rete tutte le gallerie, i musei, le istituzioni pubbliche e private, gli artisti ed i project spaces presenti sul territorio bergamasco, diventato una tappa obbligata di formazione per i giovani professionisti.

Ha anche sostenuto Made in Bergamo, associazione di giovani designer, architetti e creativi bergamaschi, negli eventi di auto-promozione sia sul territorio – animando il Sentierone per tutto il 2012 ed il 2013 – che all’estero (Londra e New York), offrendo quelle occasioni di visibilità che le nuove leve faticano a trovare.

«Abbiamo sostenuto il territorio valorizzando gli attori stessi del territorio – riassume Monica Forcella -: comuni cittadini che sono ritornati a “vivere” i loro paesi, artisti, amanti della letteratura e creativi indipendenti, utilizzando a tal fine il caffè quale naturale “aggregante”».