Confcooperative, un Career Day per lavorare a Expo

Giovedì 30 aprile, nella sede di Confcooperative Bergamo in via Serassi 7, a partire dalle ore 14 si svolgerà “Career Day for Expo”, iniziativa che intende mettere in contatto le persone del territorio, in particolare i giovani, con le opportunità offerte dal tessuto cooperativo locale. Organizzato a conclusione delle giornate della cooperazione bergamasca, il “Career Day” è l’occasione per conoscere in presa diretta il dinamico panorama plurisettoriale in cui operano le cooperative raccogliendo curriculum e candidature per possibili matching e collaborazioni anche all’interno di Expo.

Molteplici le attività in programma: i partecipanti potranno infatti sostenere colloqui conoscitivi, seguire le sessioni di lavoro tematiche (lavoro in ambito internazionale, innovazione tecnologica, formazione professionale e coworking) e fare networking nell’area multimediale dedicata, in cui saranno attivi anche tre desk informativi sui temi dell’innovazione tecnologica, dell’internazionalizzazione, dello start up e coworking.

«Il Career day for Expo è un importante momento d’incontro fra imprese e chi cerca opportunità di lavoro – sottolinea Pieralberto Cangelli direttore di Confcooperative Bergamo -. L’iniziativa va inoltre a concretizzare due anni di lavoro del contratto di rete “Verso Expo”, sottoscritto da una quarantina di cooperative bergamasche per cogliere al meglio le opportunità del grande evento internazionale ormai alle porte».


Parte dal Sociale la carica dei Giovani

Il valore delle relazioni e la voglia di mettersi a disposizione della comunità da parte dei giovani imprenditori bergamaschi sono salite sul palco e si sono raccontate la sera del 16 aprile al teatro Sociale di Città alta. L’evento-spettacolo, dal titolo “Gli otto valori che fanno volare”, è stato organizzato dal Coordinamento Giovani – che dal 2013 unisce le organizzazioni provinciali degli imprenditori under 40 di Ance, Ascom, Confartigianato e Confindustria – con la collaborazione di Bergamo Incontra.

I quattro presidenti – Francesco Fiumi di Ance, Luca Bonicelli di Ascom, Daniele Lo Sasso di Confartigianato e Marco Manzoni di Confindustria – hanno portato in prima persona le proprie esperienze e motivazioni, cosa li sostiene e rende uniti nel loro fare impresa. Nella seconda parte il life coach Paolo Manocchi, attraverso un format multidisciplinare, ha portato alla luce alcuni valori fondamentali, utili a crescere non solo dal punto di vista imprenditoriale.

È stata questa la prima iniziativa rivolta al pubblico del Coordinamento che, dopo aver promosso la collaborazione e le sinergie associative sui temi legati alla vita e allo sviluppo d’impresa, sono ora pronti e farsi conoscere sul territorio attraverso una serie di proposte che si svilupperanno lungo tutto l’anno. La volontà è quella di coltivare una “Rete di Valore Imprenditoriale” a favore del territorio, «che trova terreno fertile in persone, prima che imprenditori, appassionate, curiose e desiderose di apprendere, conoscere e innovare».

servizio fotografico Roberto Magli


Rilancio e innovazione, i giovani imprenditori giocano la carta del teatro

Giovani ImprenditoriInsieme per conoscersi e contribuire allo sviluppo del territorio e del tessuto imprenditoriale bergamasco. Si pone questo obiettivo il coordinamento Giovani Imprenditori Bergamo, che, in rappresentanza di circa 10mila imprese, riunisce i Gruppi Giovani di Ance, Ascom, Confartigianato e Confindustria.

Dal 2013 ad oggi il Coordinamento Giovani,  mosso dal desiderio di fare sinergia e sviluppare una progettualità sui temi inerenti il fare impresa, il lavoro e la formazione, ha realizzato progetti formativi dedicati al cambio generazionale e alla internazionalizzazione, valorizzando anche la diversità dei settori rappresentati.

Ora il Coordinamento è pronto a mettersi in gioco, farsi conoscere, mostrarsi al territorio, attraverso una serie di proposte che si sviluppano lungo tutto l’anno.

Il primo appuntamento per il 2015 è in programma per giovedì 16 aprile alle 21 al Teatro Sociale di Bergamo con “Gli otto valori che fanno volare”, un evento-spettacolo che vuole indagare su quello che muove l’uomo nell’agire di ogni giorno, dal fare impresa alla vita famigliare, realizzato in collaborazione con l’Associazione Bergamo Incontra e il life coah Paolo Manocchi.

Dentro un contesto affascinante e importante per la città come il Teatro Sociale, la serata, che ha un approccio esperienziale, vede nella prima parte protagonisti i quattro presidenti young delle associazioni di categoria, che raccontano che cosa li sostiene e rende uniti nel loro fare impresa. Nella seconda parte il coach Paolo Manocchi, attraverso un format (immagine, verbale, musica, luci, video) originato da 20 anni di esperienza in ambito formazione professionale, aiuta a riscoprire alcuni valori fondamentali, non solo dal punto di vista della creatività imprenditoriale.

Con “Gli 8 valori che fanno volare” i Gruppi Giovani delle quattro realtà associative più significative del territorio vogliono comunicare alle proprie organizzazioni imprenditoriali, alle autorità e alle istituzioni presenti la volontà di coltivare una “Rete di Valore Imprenditoriale” a favore del territorio, che trova terreno fertile in persone, prima che imprenditori, appassionate, curiose e desiderose di apprendere, conoscere e innovare.

 

 


Clusone, quei giovani che credono nel rilancio

Spettacoli itineranti per il borgo storico, concerti in piazza dell’orologio, notti bianche con shopping sfrenato fino a tarda sera e progetti artistici e culturali per rilanciare il turismo. A tirare le fila di questa animata movida clusonese c’è la persona che non ti aspetti. Niente musicisti tatuati o seri amministratori, ma il volto fresco di una studentessa. Lisa Carrara ha soli 22 anni e da qualche mese è la nuova presidente della Consulta giovani di Clusone. Composta da ragazzi tra i 16 ai 32 anni, questa associazione ha il compito di colorare e ravvivare le vie della città con la collaborazione di Turismo pro Clusone. Insieme a Lisa nel direttivo ci sono Paolo Poletti (vice presidente), Matteo Trussardi (segretario) e Luca Balduzzi (tesoriere), tutti giovanissimi e con tanta voglia di fare: «Il mio compito è quello di tenere unito il gruppo – spiega Lisa – in modo che per ogni attività svolta ci sia sempre il giusto entusiasmo da parte di tutti. Così facendo si può pensare di raggiungere traguardi importanti».

Cosa ti ha spinto a candidarti?

«Ho sempre creduto in un centro storico animato e giovane e mi piacerebbe riportare Clusone alla vivacità di una volta. Noi ragazzi della Consulta vogliamo proporre eventi tutto l’anno per creare un’atmosfera unica nelle strade clusonesi e sostenere tutte le attività commerciali. Desideriamo che la città torni a essere una meta turistica ambita per chi passa nella meravigliosa Valle Seriana e che i giovani abbiano un motivo in più per ritornare a trascorrere qui le loro serate».

Quanti membri ha la consulta e in che cosa consiste?

«La Consulta conta 33 membri di età compresa tra i 16 e i 32 anni. Il suo ruolo è quello di proporre miglioramenti in città avanzando proposte all’amministrazione comunale e, come stiamo facendo attualmente, affiancando la Turismo Pro Clusone nelle attività di promozione turistica».

Secondo te Clusone in questi anni, nonostante la crisi, ha saputo offrire valide opportunità lavorative ai giovani?

«La situazione occupazionale giovanile a Clusone non è diversa dal resto d’Italia. Purtroppo ho constatato difficoltà di inserimento lavorativo per i giovani cittadini».

Tu lavori?

«In questo momento sono ancora impegnata negli studi».

Quali sono le principali preoccupazioni dei ragazzi che, come te, si affacciano a una società in piena crisi economica?

«Le preoccupazioni dei miei coetanei sono molte. Una situazione instabile e incerta basata su lavori occasionali o a tempo determinato non permette di porre le basi in un futuro lavorativo».

Avete pensato a qualche manifestazione nuova rispetto allo scorso anno?

«Oltre a confermare “Viviamo Clusone”, “Baraday and Night”, la “Festa dello sport” e “Winter Night” inseriremo una giornata di degustazione dedicata alla gastronomia e ai sapori della Valle Seriana, in programma ad inizio ottobre».

La consulta giovani sta collaborando anche per il restauro di uno stendardo situato nella Basilica di Clusone. In che cosa consiste il progetto?

«Oltre a organizzare eventi per Clusone abbiamo deciso di mettere in atto anche un progetto basato sull’arte. È quindi nata l’idea di far restaurare lo Stendardo della Confraternita di Santa Maria del suffragio, un’opera che si trova all’interno della Basilica di Clusone. Vogliamo, infatti, che la nostra città ritorni ad essere una meta turistica, non solo per le attività che si svolgono durante l’anno, ma anche per le bellezze artistiche che propone. Stiamo raccogliendo fondi per finanziare questo progetto di restauro: durante ogni evento esponiamo la nostra idea per ricevere nuove offerte. Nel nostro sito www.consulta.comune.clusone.bg.it ci sono tutti i dettagli mentre chi volesse contribuire economicamente, anche con una piccola offerta, può contattarci all’indirizzo email consultagiovaniclusone@gmail.com».

C’è coesione e partecipazione tra i giovani di Clusone?

«Ogni evento svolto è stato per noi soddisfacente. I giovani hanno sempre apportato il loro contributo, aiutando nell’organizzazione o proponendo miglioramenti costruttivi per gli eventi futuri».


Il lavoro nel terziario si racconta ai giovani

Ascom BergamGIOVANI-E-LAVORO - orientamentoo incontra gli studenti per una giornata di orientamento dal titolo “Lavorare nel Terziario: nuove competenze e nuovi sbocchi occupazionali”. L’incontro si terrà mercoledì 18 marzo al Polo Fieristico di Bergamo, in Sala Caravaggio, a partire dalle 9, nell’ambito delle  “Giornate di Orientamento Professionale”, organizzate dal Rotary Club di Bergamo per fornire agli studenti degli ultimi anni delle scuole medie utili informazioni sulla articolazione dei corsi universitari e sui problemi e sulle prospettive riguardanti ciascuna occupazione.
Parteciperanno all’incontro Ivan Rodeschini, presidente dell’Ente Fiera Promoberg, Oscar Fusini, direttore Ascom, e Giovanna Pradella vicepresidente del gruppo Terziario Donna Ascom, che interverrà sul tema “Diversificare e specializzare. Un percorso di sviluppo nel commercio alimentare”, portando il caso di successo della CI.DI.A. srl , ingrosso di specialità alimentari di Bergamo.

L’incontro vuole illustrare quali risorse siano necessarie per la moderna economia dei servizi e quali siano le prospettive occupazionali. La giornata permetterà di conoscere da vicino le nuove tendenze, le professioni emergenti e le opportunità di lavoro future nella provincia di Bergamo.

 

 


Jobs Act, «persa un’occasione per favorire l’occupazione giovanile»

Emmanuele Massagli, 32 anni, è dal 2012 presidente di Adapt, associazione senza fini di lucro, fondata da Marco Biagi per promuovere studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro, ed è membro del collegio dei docenti della Scuola di dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro dell’Università di Bergamo. Massagli, che è dottore di ricerca in Diritto delle Relazioni di Lavoro con una tesi sul lavoro dei giovani, nel commentare la nuova riforma non nasconde un certo scetticismo di fronte alle ricadute positive del Jobs Act sull’occupazione giovanile: «Mi aspetto senz’altro più assunzioni, ma dubito che interessino giovani o fasce deboli. L’incentivazione economica corposa della Legge di Stabilità rende di fatto più vantaggiosa l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori esperti». Il problema della disoccupazione giovanile continua così a crescere: «È paradossale, ma l’Italia che conta ormai 2 milioni e mezzo di Neet  (Not – engaged – in Education, Employment or Training) e ha un tasso di disoccupazione giovanile del 43% sta perdendo l’occasione di rilanciare l’occupazione degli under 30 messa a disposizione dal Piano Garanzia Giovani, con 1 miliardo e 500 milioni di euro di risorse europee».  L’ennesima opportunità Ue sfumata? «Fa rabbia perdere risorse destinate ad alleggerire una vera e propria emergenza sociale. Ma tra cambi di governo (il piano è nato con il Governo Monti, è stato approvato da quello Letta ed è diventato operativo con Renzi, ndr.) e gestione frammentaria delle Regioni che detengono la responsabilità delle politiche attive del lavoro, sono solo 12mila le offerte di lavoro ad oggi presentate. Bisognava coinvolgere le associazioni datoriali e fare una campagna di informazione forte rivolta ai giovani nei luoghi che frequentano».

Quali sono i reali benefici per le pmi della riforma del lavoro?

Il principale vantaggio sta non tanto nel Jobs Act ma nella Legge di Stabilità. Per la  prima  volta il contratto a tempo indeterminato diventa competitivo, arrivando a costare meno dell’apprendistato di durata inferiore ai due anni e sensibilmente meno di un inquadramento a  tempo determinato. Grazie all’incentivazione economica è previsto l’esonero dei contributi per tre anni consecutivi per ogni nuova assunzione a tempo indeterminato effettuata nel 2015. Si tratta di un risparmio di 8.070 euro annui per ogni neo-assunto. Anche la deducibilità ai fini Irap dei costi del personale a tempo indeterminato va a vantaggio sia delle imprese che del lavoratore, che vede una stabilizzazione degli 80 euro in busta paga.

Si intravedono già effetti sul mercato del lavoro?

Solo nella Provincia di Milano nel mese di gennaio sono cresciuti del 23% i contratti a tempo indeterminato. Ed è facile prevedere che con l’entrata in vigore del contratto a tutela crescenti si registri un ulteriore aumento di assunzioni: sono molte le imprese che stanno aspettando le nuove regole per assumere.

 Non c’è il rischio che come con altri incentivi si “dopi” il mercato del lavoro?

Come tutti gli incentivi altera il mercato, ma se l’economia riprende a partire dal 2016 ci sono buone speranze per i 200mila nuovi occupati che si stima di avere nel 2015. Non credo che le aziende – come paventano i sindacati – si mettano ad assumere per poi licenziare. Per le aziende il contenzioso rappresenta una perdita inutile di tempo e di risorse.

Crede che porti davvero una nuova svolta nell’abbattimento del contenzioso?

La semplificazione della disciplina in uscita è senza dubbio un vantaggio perché rende più quantificabile per le aziende i costi di una causa persa. Il Jobs Act è prevedibile che porti ad un abbattimento del contenzioso, anche se in realtà le cause ex articolo 18  sono solo 70mila l’anno e, in base ai dati del Ministero della giustizia pre-riforma Fornero, rappresentano il 12% dei contenziosi. Senz’altro cambieranno le strategie delle imprese per difendersi e licenziare, dato che il reintegro diventa un’eccezione.

 Quale valore assume la contrattazione aziendale con la riforma?

Tenderà a crescere e ad avere un ruolo sempre più importante. Il mercato del lavoro sembra però andare verso il contratto individuale data la crescita dei lavoratori autonomi. Il popolo delle partite Iva conta 5 milioni e 500mila lavoratori e senza dubbio uno dei limiti più grandi del Jobs Act è quello di essere stato costruito attorno ad un’idea di subordinazione, in un mercato del lavoro sempre più individuale.

Quali sono altri punti deboli e  zone d’ombra della riforma?

Oltre a non aver considerato i lavoratori autonomi, il Jobs Act ha dato una stretta sui contratti a progetto che comunque non spariranno come annunciato da Renzi. Infatti questa tipologia contrattuale che interessa circa 500mila lavoratori continuerà ad essere impiegata laddove è regolato da contrattazione collettiva. Il Jobs Act sembra inoltre avere come disegno un aumento dei contratti a tempo indeterminato per andare a creare una flexsecurity in linea con i Paesi del Nord Europa. Si va concretizzando una maggiore flessibilità ma mancano ancora i pilastri delle politiche passive, a partire dagli ammortizzatori sociali, e aspettiamo la bozza sulle politiche attive. Senza politiche passive e politiche attive efficienti diventa davvero difficile trovare un equilibrio.


Bergamo pensa ad un maxicompleanno per i diciottenni

18 anniLa Bergamo giovane si riunisce per la prima volta nel 2015: giovedì 5 marzo alle ore 21 agli spazi del Polaresco tornano gli “Stati Generali” dei giovani bergamaschi, l’assemblea voluta dalla Commissione Giovani del Comune di Bergamo e che mira a coinvolgere il più possibile le associazioni giovanili e i ragazzi intorno a iniziative e temi specifici.
Durante l’incontro le associazioni giovanili bergamasche avranno la possibilità di presentare tutte le attività in programma nel 2015, creando così i presupposti per un possibile coordinamento e un lavoro sinergico con le altre associazioni presenti e la Commissione.
«Avevamo promesso al termine della prima riunione – spiega Niccolò Carretta, presidente della Commissione Giovani del Comune di Bergamo – di prevedere nuovi momenti di ascolto e di confronto con le realtà giovanili della nostra città. La riunione del 5 marzo si prefigge non solo di raccogliere le istanze della Bergamo giovane, ma anche di rendere più fluida la partecipazione dei giovani sui temi ora sul tavolo della Commissione».
Nell’ultima seduta della Commissione infatti sono nate due proposte di lavoro differenti, sulle quali i partecipanti saranno chiamati ad esprimersi e intervenire nella riunione del 5 marzo: il primo riguarda l’organizzazione di una serata rivolta a tutti coloro che compiono 18 anni nel 2015 (sono circa 1600 quelli residenti a Bergamo), mentre il secondo verte sulla possibile trasformazione e implementazione di funzioni della GiovaniCard.
Alla serata sarà presente anche l’assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo Maria Carolina Marchesi. «La presenza dell’assessore – conclude Carretta – incrementerà la credibilità e la funzione di raccordo tra amministrazione e territorio degli Stati Generali. Non si tratta di iniziative isolate: stiamo valutando nuovi futuri momenti di incontro, anche con associazioni che svolgono attività particolari e peculiari, in modo da rendere il più efficace possibile l’azione della Commissione sul tema dei giovani».


Torna la Giovani Card, sconti e promozioni per 51mila ragazzi

la giovani card 2015Torna la Giovani Card, la carta sconti di durata annuale che 51mila ragazzi dai 18 ai 28 anni residenti a Bergamo e in 39 comuni della provincia ricevono direttamente a casa e che dà accesso a sconti ed agevolazioni nei negozi nelle attività convenzionate, oltre a garantire tariffe speciali presso le strutture pubbliche e private aderenti all’iniziativa. Il progetto si propone anche per il 2015 con una particolare attenzione al mondo del web, sempre più al centro della comunicazione ed avrà nel sito internet www.giovanicard.it il proprio punto di riferimento interattivo, in grado di dare maggiore visibilità alle realtà coinvolte, amplificata attraverso il passaparola sui principali social network, e di ospitare tutte le novità del mondo Giovani Card.

La card consente l’accesso agevolato – con sconti in media dal 15 al 25% – alle più disparate iniziative di interesse giovanile, per facilitare la vicinanza e la fruizione da parte delle nuove generazioni dei servizi e delle proposte del territorio. Le amministrazioni comunali che promuovono l’iniziativa si pongono l’obiettivo di offrire ad adolescenti e giovani ulteriori occasioni per essere protagonisti all’interno della comunità locale. Giovani Card è uno strumento costruito con il contributo delle associazioni di categoria, tra cui l’Ascom, e sostenuto da diversi sponsor.
Per aderire al circuito basta compilare l’apposita scheda scaricandola dall’homepage del sito www.giovanicard.it, cliccando: “Sei un esercente? Scopri come aderire!”. L’iniziativa è gratuita e prevede l’applicazione di una percentuale di sconto variabile tra il 15 ed il 25% a discrezione del singolo esercente, indipendentemente dalla categoria merceologica di appartenenza. Sul sito potranno essere pubblicati i contenuti di presentazione della propria attività; si precisa che ad una maggiore percentuale di sconto corrisponderà un migliore posizionamento nella lista degli esercenti.

L’adesione a Giovani Card 2015 ha validità annuale. Per informazioni è possibile contattare Chiara Moioli (c.moioli@multi-consult.it)

I Comuni che partecipano

Oltre a Bergamo, questi i comuni della provincia aderenti: Almenno San Bartolomeo, Arzago d’Adda, Azzano San Paolo, Boltiere, Bonate Sopra, Brusaporto, Calvenzano, Casazza, Chiuduno, Ciserano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Gazzaniga, Gorlago, Gorle, Lallio, Medolago, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponte San Pietro, Ponteranica, San Paolo d’Argon, Sarnico, Scanzorosciate, Seriate, Sorisole, Spinone al Lago, Torre Boldone, Treviglio, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Urgnano, Verdello, Villa d’Almè, Villa di Serio.