Nuovo importante intervento della Polizia Locale del Comune di Bergamo: circa 4 quintali di cibi sono stati sequestrati in un ristorante cino-giapponese di via Carnovali nella giornata di ieri. I controlli sono scattati dopo la segnalazione da parte di alcuni clienti, che avevano lamentato forti dolori e problemi fisici dopo aver cenato nel ristorante qualche giorno fa. Ieri mattina gli agenti della Polizia Locale del Comune di Bergamo, in stretta collaborazione con il personale medico dell’Unità operativa Igiene degli Alimenti Dipartimento Veterinario Asl di Bergamo, sono entrati in azione. L’intervento è durato ben 5 ore: dalle ore 10 alle 15 gli agenti hanno passato al setaccio tutto il ristorante e alcuni locali di sua pertinenza e hanno riscontrato varie violazioni penali ed amministrative sulla conservazione degli alimenti. È quindi scattato il sequestro penale di prodotti alimentari (carne e pesce), in cattivo stato di conservazione, per un totale di circa 100 Kg, deferendo all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’esercizio pubblico per la violazione dell’art. 5 Legge 283/62 (mal conservazione degli alimenti).
Inoltre, nei frigoriferi e nelle celle frigo della cucina, 300 kg di alimenti congelati (carne di bovino e di suino, pesce, mitili, crostacei e altri prodotti confezionati) risultavano privi di etichettatura e di tracciabilità e/o scadenza o con scadenza superata: è scattato l’immediato sequestro amministrativo. Si tratta del terzo intervento della Polizia Locale in poche settimane in questo ambito: “I sequestri nella macelleria etnica di Loreto, quelli dell’operazione Nautilus all’interno di un market di via Quarenghi e quelli di ieri – spiega l’assessore alla sicurezza Sergio Gandi – dimostrano un’attenzione altissima da parte della Polizia Locale e del Comune di Bergamo nel tutelare la salute dei cittadini bergamaschi e il rispetto delle regole da parte degli esercenti. Vorrei sottolineare infine la professionalità e l’impegno degli agenti e degli ufficiali della Polizia Locale: il lavoro di prevenzione e contrasto della microcriminalità nei quartieri è costante”.