Intermediazione immobiliare, uno stop alle banche

Intermediazione immobiliare, uno stop alle banche

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acquisto immobiliÈ stato ammesso alla Camera dei Deputati l’emendamento al ddl Concorrenza che esclude le banche dall’attività di intermediazione immobiliare, presentato dall’onorevole Catia Polidori.

La notizia è stata salutata come un successo da Fimaa–Confcommercio, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari: «La riammissione dell’emendamento – ha commentato Santino Taverna, neo presidente nazionale della Fimaa – ci conforta e dimostra che le anomalie che abbiamo verificato e trasmesso all’Antitrust con il nostro recente esposto contro le società di intermediazione immobiliare delle banche hanno fondamento: per noi è stato un atto dovuto per la tutela degli agenti immobiliari e dei clienti-consumatori. Ci auguriamo che l’emendamento possa ottenere una vasta convergenza parlamentare perché garantirebbe le finalità di tutela della concorrenza e di tutela dei clienti-consumatori perseguite dal disegno di legge».

Secondo la Fimaa, la costituzione delle società di intermediazione da parte degli istituti di credito contrasta irrimediabilmente con i principi che sono alla base delle norme che regolano la mediazione. Le banche che si apprestano ad entrare nel mercato immobiliare non possono considerarsi mediatori e di fatto non lo sono, non essendo “terze” nei confronti dei clienti-consumatori, di cui conoscono condizioni economico-patrimoniali e abitudini: «La terzietà è il requisito cardine alla base del rapporto di mediazione: se essa viene meno non si può assolutamente definire tale rapporto come di mediazione né definire il soggetto che opera nei confronti delle due parti (acquirente e venditore) come mediatore» commenta Luciano Patelli, presidente provinciale Fimaa.

«Con questo sistema denuncia Fimaa-Confcommercio lo scopo delle banche è quello di occuparsi dell’intera filiera dell’immobiliare: dall’acquisizione alla compravendita dell’immobile, all’erogazione del mutuo. Magari offrendo agevolazioni, in odore di concorrenza sleale, che schiaccerebbero gli unici soggetti che garantiscono la terzietà tra acquirente e venditore e cioè gli agenti immobiliari e i mediatori creditizi».