Questa primavera insolita non è complice degli acquisti che segnano un calo del 30% rispetto all’anno scorso.
Abbigliamento e calzature i settori della moda che ne hanno risentito maggiormentente.
Per questo motivo le associazioni di categoria riflettono sulla questione e considerano di posticipare i saldi sia invernali che estivi.
Come afferma il presidente del Gruppo Calzature e Abbigliamento di Ascom Bergamo, Diego Pedrali, che è anche consigliere di FedermodaItalia, “cambiare le date si può, ma serve condivisione. Posticipare le date è l’elemento trainante per poter salvare le nostre attività. Per questo motivo dobbiamo richiamare sia a livello politico che locale l’attenzione sulla situazione creata per via del brutto tempo. Dovremmo chiedere lo stato di calamità per i danni subiti”.
D’altronde durante i saldi dell’inverno scorso -nonostante la partenza promettente- si sono contraddistinti da un calo dei consumi per l’abbigliamento del 15% rispetto al 2018.