“Il taglio dell’Imu agricola e della Tasi sulla prima casa, annunciato dal primo ministro Renzi, potrebbe ridare linfa vitale alla filiera immobiliare, rimettendo in moto anche il comparto delle compravendite. Siamo sempre convinti che l’elevata pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie costituisce una zavorra pesantissima per la ripresa economica”. È il commento di Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, Agenti Immobiliari, Mediatori Creditizi, Mediatori Merceologici e Agenti in Attività Finanziaria) – aderente a Confcommercio – alle parole del premier Renzi che ha illustrato i primi tasselli del taglio delle tasse a partire dal 2016, annunciato lo scorso luglio. Misure che entreranno nella prossima legge di Stabilità e che peseranno alle casse dello Stato per circa 4,3 miliardi di euro.
“Una riforma finalizzata alla riduzione della pressione fiscale – continua il Taverna – è la premessa fondamentale per far ripartire l’economia di tutto il Paese. Ridurre le tasse sul mattone riordinandole in un’unica tassa sulla casa, la local tax, tagliare l’Imu sui terreni agricoli e quella sui macchinari delle imprese fissati a terra, è un percorso condivisibile per la ripresa del mercato immobiliare. Ma la cautela rimane d’obbligo visto che ancora si deve capire se e da dove arriveranno le coperture necessarie al riordino fiscale. I fondi necessari potrebbero essere recuperati tagliando la spesa pubblica inefficiente”.