A soli quatto giorni dal voto, i quattro candidati sindaco di Bergamo si sono dati appuntamento in Ascom Confcommercio Bergamo per un confronto organizzato da Imprese & Territorio, il Comitato Unitario che riunisce 10 Associazioni d’Impresa locali in rappresentanza di circa 90.000 imprese e 314.000 addetti (Associazione Artigiani – Ascom – Apindustria – Coldiretti – Cia – Confcooperative – Confesercenti – Cna – Fai – Lia).
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e i suoi sfidanti Nicholas Anesa, Francesco Macario e Giacomo Stucchi hanno presentato il loro programma sulle tematiche più sentite dai commercianti, ma anche sul turismo, l’economia e molto altro.
Il Presidente del Comitato Unitario, Alberto Brivio, affiancato dai Presidenti delle Associazioni aderenti, ha aperto il dibattito sintetizzando le priorità delle micro, piccole e medie imprese del territorio: il sostegno alle attività commerciali ed artigianali in città, la promozione del territorio, il sostegno all’economia circolare, le richieste in materia di viabilità e circolazione delle merci, l’attenzione alla sburocratizzazione per le attività economiche, il piano casa e l’attenzione al welfare locale.
Sulla promozione del territorio e il sostegno al commercio, Brivio ha notato che occorre prevedere la possibilità di attrarre attività commerciali e artigianali nuove e innovative, mettendo a disposizione delle aree, comprese anche quelle dismesse, ma con incentivi e premialità che vadano a calmierare per i primi anni la pressione fiscale comunale, garantendo una semplificazione e un’accelerazione per il disbrigo delle incombenze burocratiche.
Per quanto riguarda la semplificazione burocratica ritiene necessario che il comune prosegua in una attività di semplificazione al fine di offrire un servizio di maggior efficienza nei rapporti con le imprese, mentre sulla lotta all’abusivismo ha chiesto azioni relative promosse dal comune in collaborazione con tutti i soggetti interessati, con finalità di monitoraggio e controllo. Inoltre, la tassazione locale, secondo Brivio, suscita preoccupazione per via dello squilibrio tra utenze domestiche e non domestiche, mentre serve una concreta strategia per favorire una riconversione verde nel suo complesso. Riguardo la viabilità c’è necessità di un piano per la valorizzazione delle reti commerciali esistenti e nuove proposte per la mobilità e sosta. Ovviamente, il turismo è importante per Bergamo e quindi occorre insistere con azioni mirate a supportare il turismo in città.
Su queste tematiche il candidato Nicholas Anesa ha notato: “È fondamentale porre le attività commerciali al centro dei nostri progetti. Incentivare le aperture con l’abbattimento dei costi e con incentivi sull’Imu. Ci sono dei costi eccessivi e il rischio è che queste piccole attività chiudano e che così si perderà l’anima dei nostri negozi che deve esistere nelle città come la nostra. Serve lo snellimento delle pratiche con un dialogo tra attività e istituzioni e una seria politica che ci aiuti ad evitare l’apertura di negozi a ‘fotocopia’. Dobbiamo regolamentare quali negozi aprono e dove, per far sì che non si vedano le serrande abbassate. Bergamo lotta con i centri commerciali che sono molto competitivi, mentre il nostro centro sta morendo. Sulla viabilità siamo una città che si sposta su quattro ruote, mentre dobbiamo rivedere il trasporto pubblico incentivandolo con le bici e ampliando le piste ciclabili. D’altronde il turismo è uno degli strumenti più potenti; quindi va fatto un serio piano strategico per tutta la zona e non solo per il centro della città”.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha affermato: “Ho cinque anni di lavoro alle spalle e di relazione molto stretta col lavoro a differenza dei miei colleghi. Credo siano stati anni positivi, non senza difficoltà ma anni in cui Bergamo ha rilanciato la propria posizione in tante classifiche soprattutto sul tema dell’innovazione. Senza avere deleghe dirette abbiamo segnalato che il lavoro fosse la nostra priorità e ciò si è tradotto in una collaborazione con le rappresentanze del lavoro tra cui Imprese & Territorio che ha contribuito a fare un passo avanti. Bergamo è il quartiere centrale di una conurbazione molto estesa con diversi comuni. Manca un sistema istituzionale politico amministrativo, però, e questo è un grandissimo limite, siamo rimasti al volontariato e all’adesione spontanea di alcuni sindaci. Direi che era una delle cose che mi ero promesso di fare ma non ci sono riuscito”.
Sulle priorità, l’economia i negozi di vicinato e la viabilità ha notato: “Non mi aspetto un periodo facile. La flat tax mi risulta impossibile e credo che dopo le elezioni i nodi arriveranno al pettine e pagheremo noi. Invece dobbiamo lavorare insieme. Serve un’amministrazione competente e relazioni solidi per selezionare le priorità. I negozi di vicinato sono aumentanti, come le attività di somministrazione al pubblico e anche le attività ricettive. Nell’insieme ci sono 244 attività commerciali in più. Credo che il commercio abbia sfide molto rilevanti e per questo abbiamo cercato di tonificare il tessuto commerciale. L’altra sfida è l’e-commerce e dobbiamo focalizzarci sulla formazione dei commercianti, importando le nuove esperienze e cercando di dare una mano ai nostri esercenti, mentre intendiamo di aiutare con bandi i negozi di vicinato. Siamo di fronte ad una società molto frammentata in cui molte persone vivono in solitudine e dobbiamo lavorare per tenere insieme la società: questo credo lo si possa fare a livello di quartiere. Pensiamo alla riduzione dell’Imu a chi affitta ai giovani e a modulare la Tari: chi produce meno rifiuti paga di meno così si incentiva l’economia circolare. Se vogliamo ridurre il consumo di plastica dobbiamo aumentare i punti di distribuzione di acqua in giro per la città. Un tema rilevante è la viabilità. E’ in progetto un’operazione importante nei prossimi dieci anni per ridurre il traffico di ingresso in città. Mancano le infrastrutture che siano solide alternative alle automobili; dobbiamo avere il modo di arrivare a Bergamo in treno e tranvia”.
Il candidato Francesco Macario ha parlato del settore del commercio che sta attraversando una crisi strutturale. “Il lavoratore -ha notato- è anche consumatore, quindi avendo meno soldi in tasca consuma meno e questo è un elemento di ulteriore recessione. Inoltre, dopo la fase dello sviluppo dei centri commerciali, segue la sfida dell’e-commerce, che funziona. Ma c’è anche bisogno di puntare su alcuni settori come il Km zero e favorire la merce del territorio creando un marchio di garanzia di qualità”.
Il candidato Giacomo Stucchi ha osservato che c’è stata una diminuzione di attività commerciali a Bergamo e che bisogna verificare se ci sono delle forme di premialità per chi svolge attività in situazioni disagiate, perché “se non hai prospettive non apri il negozio. Bisogna agire con una serie di interventi per aiutare chi vuole aprire un’attività e mantenere in vita i negozi che stanno soffrendo, anche chi è un riferimento storico, come quelli che hanno ricevuto riconoscimenti importanti ma hanno difficoltà ad andare avanti. Ci deve essere un’attenzione in più al commercio, non solo in centro. Sulla lotta all’abusivismo vanno attualizzati i regolamenti esistenti, guardando Bergamo di oggi e non di dieci anni fa. Bisogna capire quali sono i bisogni perché i regolamenti devono essere sintonizzati con le aspettative economiche. La lotta all’abusivismo credo sia una mission prioritaria per tutti noi”.