Fondazione Armr, tra gli obiettivi anche sei nuove borse di studio

ANMR
I borsisti con alcuni membri della Armr

A cosa serve la ricerca? La risposta, concreta, è arrivata dalla voce di otto giovani ricercatori dell’Istituto Mario Negri. Lo scorso 16 aprile, a Ranica, al Centro di ricerca dell’Istituto Mario Negri di Villa Camozzi, nel corso dell’annuale riunione, i borsisti finanziati nel 2014 dalla fondazione Aiuti per la ricerca sulle malattie rare (Armr) hanno raccontato ai soci della Fondazione quali risultati hanno ottenuto e sperano di ottenere con i loro studi.

«Siamo orgogliosi di presentare questi otto giovani e di far raccontare loro l’esperienza al Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò – ha detto la presidente Daniela Guadalupi -. La ricerca non ha confini: ciò che si scopre studiando una malattia rara può servire anche per altre patologie. È importante avvicinare i giovani alla ricerca e al volontariato».

Per il 2016 la Fondazione si pone un obiettivo altrettanto ambizioso: istituire 6 borse di studio da 18mila euro l’una e altrettanti assegni per grant di ricerca internazionali. Alla raccolta fondi parteciperanno le 21 delegazioni presenti in tutta Italia, a partire dall’ultima nata di Zogno, sino alle associazioni siciliane e sarde e ci sarà anche il sostegno del Distretto del Commercio di Bergamo, nell’ambito delle iniziative ideate per Expo. Il prossimo appuntamento della Fondazione è l’8 maggio per la 12esima edizione del Gran Galà che si terrà al Ristorante La Cantalupa di Brusaporto.

Il Centro Aldo e Cele Daccò dell’Istituto Mario Negri si occupa di malattie rare dal 1992. Le malattie rare sono più di 5.000.