La nuova Carrara non ha ancora inaugurato- e la campagna pubblicitaria ricorda l’imminenza dell’evento con tanto di count-down- e già si parla di chi sarà il futuro direttore del museo. I lavori per la costituzione formale della Fondazione Carrara- come assicurato dall’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti– sono già a buon punto, sembrerebbe sia questione solo di qualche settimana. Sono nove i Mecenate che investiranno nella fondazione: Fondazione Credito Bergamasco, Sacbo, Tito Lombardini, Mia, Fondazione Italcementi, Innowatio, Rulli Rulmeca, Fondazione della Comunità Bergamasca e Framar. Terminato l’iter burocratico per la costituzione della Fondazione , una volta nominato ed insediato il cda, si procederà con l’elezione del direttore, su proposta del presidente, il sindaco Giorgio Gori. L’obiettivo è di arrivare ad una nomina dopo l’estate, a settembre. Nelle scorse settimane era in quota la candidatura di Enrica Pagella, storica dell’arte che ha studiato la nostra pinacoteca negli ultimi anni e che ha diretto per dieci anni il Museo Civico d’Arte di Modena, di cui ha curato il riordino, per poi guidare e riportare in auge Palazzo Madama a Torino, incarico abbandonato da poco. La tentazione di scegliere un direttore all’interno delle nostra mura venete potrebbe essere comunque forte. E in questo senso avanza la candidatura di Giovanni Carlo Federico Villa, curatore della mostra su Palma il Vecchio in corso alla GAMeC fino al 21 giugno e docente universitario presso l’Ateneo bergamasco e la Cattolica di Milano. Un nome che ricorre sempre più spesso nei salotti buoni dell’arte. I rumors sono supportati anche dal fatto che Villa sia il curatore scelto dal Creberg (che ha un ruolo di maggioranza nella Fondazione con un investimento di 1 milione e 250 mila per il riallestimento della pinacoteca cittadina chiusa dal 2008) per la mostra dell’anno di Expo. Resta in lizza anche Guido Guerzoni, docente alla Bocconi ed esperto in management dei beni culturali, che ha redatto il business plan per la nuova governance della Carrara.
Il curriculum
Giovanni Carlo Federico Villa, classe 1971, è docente di Storia dell’Arte Moderna e di Museologia e storia della critica d’arte presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Bergamo e, dall’anno accademico 2004-2005, professore incaricato di Tecniche diagnostiche per i beni culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Studioso di pittura veneta del Rinascimento e museologo, è specialista di tecnologie non invasive applicate ai Beni Culturali e dal febbraio 1998 si è occupato della progettazione, ideazione e realizzazione di un progetto di analisi riflettografiche dedicato a Bellini e i belliniani e la pittura rinascimentale in Nord Italia. Il progetto, finanziato inizialmente dal Dipartimento delle Arti Visive dell’Università degli Studi di Bologna, con il sostegno economico del Ministero per l’Università e la Ricerca scientifica e Tecnologica, ha visto partecipi dall’anno 2001 come partner tecnico scientifici l’Istituto di Fisica Generale e Applicata, Cattedra di Archeometria, dell’Università degli Studi di Milano e la Scuola Normale Superiore di Pisa, Cattedra di Storia dell’Arte. Dall’anno 2003 si è aggiunto come partner tecnico scientifico la cattedra di Fisica dell’Università degli Studi di Ferrara. Il materiale ottenuto a seguito di campagne di analisi svolte in oltre settanta tra i principali musei del mondo sta dando vita a un archivio pubblico di indagini riflettografiche ricco al momento di oltre 5.000 dipinti. Dal giugno del 2000 è consulente storico- artistico della Direzione Musei e Conservatoria Civici Monumenti di Vicenza e ha editato, come responsabile e curatore, i primi quattro volumi (2001-2007) del catalogo scientifico della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati di Vicenza e ideato e realizzato il nuovo allestimento e percorsi per il visitatore del Teatro Olimpico di Vicenza. Dal gennaio 2005 lavora per le Scuderie del Quirinale di Roma dove ha curato le mostre Antonello da Messina (2006) e Giovanni Bellini (2008) e ha in preparazione l’esposizione monografica su Lorenzo Lotto (2011). Tra le altre ha inoltre curato la mostra Cima da Conegliano, poeta del paesaggio per Palazzo Sarcinelli a Conegliano (2010). Oltre a un’intensa attività di conferenziere ha pubblicato, in ultimo, le monografie Indagando Mantegna (Mantova 2007), Indagando Bellini (Milano 2009) e Giovanni Bellini (Cinisello Balsamo 2008) e il manuale, insieme a Gianluca Poldi, Dalla conservazione alla storia dell’arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti (Pisa 2006). Tramite la società Didaké S.a.s., fondata nel 1994, ha ideato, realizzato e prodotto alcuni documentari d’arte premiati nei maggiori Festival internazionali: si ricordano in particolare Lorenzo Lotto a Recanati (per la mostra omonima a Recanati e Parigi, 1998); Dosso Dossi (per la mostra omonima a Ferrara, New York e Los Angeles, 1998); Vincenzo Foppa. Un protagonista del Rinascimento (per la mostra omonima a Brescia, 2002); Massimo d’Azeglio e l’invenzione del paesaggio istoriato (per la mostra omonima a Torino, 2003) e Antonello da Messina (per la mostra omonima a Roma, 2006).