Diventare assaggiatore di salumi, a settembre corso a Calcinate

Fare la tessera della palestra per riprendere quel tono muscolare compromesso delle troppe sieste estive? O ricominciare con le lezioni d’inglese viste le figuracce rimediate all’estero?

Se settembre è il mese dei buoni propositi in fatto di corsi e impegni da portare avanti con la ripresa del lavoro e l’approssimarsi della stagione fredda, ecco una proposta un po’ fuori dagli schemi, ideale per coloro che desiderano conoscere meglio il mondo dei salumi e acquisire competenze tecniche in fatto di degustazione.

Si tratta del corso per aspiranti assaggiatori di salumi organizzato dall’Onas (organizzazione nazionale assaggiatori di salumi) a Calcinate, che prenderà il via a fine settembre e che, al termine di cinque lezioni e dopo aver superato l’esame teorico-pratico finale, rilascerà attestato e patente di tecnico assaggiatore.

Ecco il calendario e gli argomenti

  • 28/9

Analisi sensoriale: fisiologia degli organi di senso, analisi qualitativa e quantitativa, schede, panel test.

  • 5/10

Il suino: dall’allevamento alla macellazione; il suino da agricoltura biologica; le razze autoctone.

  • 12/10

Materie prime nella produzione dei salumi: caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche.

  • 9/10

Le varie categorie di salumi: cotti, crudi, affumicati. I prodotti cotti.

  • 26/10

I prodotti Dop, Igp, Stg, Pat. I salumi crudi, tracciabilità ed etichettatura. Dalle ore 22 esame finale teorico – pratico

Le lezioni si tengono all’auditorium del Centro culturale Don Colombo di Calcinate a partire dalle 20.30. Al termine di ogni lezione teorica sono previste degustazioni guidate dei principali prodotti di salumeria

Il costo è di 130 euro, comprensive della quota d’iscrizione (€ 37) all’Onas per l’anno solare in corso. È necessario iscriversi entro il 15 settembre. Il corso sarà realizzato solo con l’iscrizione di circa 20 partecipanti

Per informazioni ed iscrizioni: dott. Gualtiero Borella (info@norcinibergamaschi.it, cell. 380 3346144); dott. Bianca Piovano (onas.cn@libero.it, cell. 328 8692895)


Maestri del Paesaggio, annullata la vittoria del piatto green

Non tutto è filato liscio alla cena che avrebbe dovuto eleggere – lo scorso 22 luglio – il piatto “Patrimonio de I Maestri del Paesaggio 2015”, simbolo dei temi green della manifestazione, da inserire nei menù dei ristoranti partner di Città alta durante gli eventi di settembre.

Alla notizia della proclamazione del vincitore è infatti seguita la segnalazione del fatto che non si trattava di una ricetta originale, mentre due autrici hanno lamentato un po’ troppa libertà da parte dei ristoratori nel preparare le loro proposte (vedi i commenti). A cercare di mettere fine alle polemiche arriva ora la decisione dell’associazione Arketipos, promotrice dell’iniziativa, di annullare il giudizio finale e di dare a tutte e cinque le ricette selezionate (salvo diversa volontà degli autori) nei la possibilità di essere proposte nei menù dei locali.

 

Ecco il comunicato dell’associazione Arketipos

Giova premettere che il regolamento di Green food e gli Chef del paesaggio chiaramente caratterizza l’iniziativa non come un concorso, ma una “selezione”, che intende rappresentare un’occasione per condividere il piacere dello stare insieme e della cucina nella bellezza della natura.

In proposito ci sembra significativo richiamare quanto ha ben messo in evidenza la signora Daniela Mammano, che così ci ha scritto: «La serata è stata bellissima, gli organizzatori e gli ospiti gentilissimi e molto ospitali e sono felicissima di aver affrontato i disagi e i costi di un viaggio dalla Sardegna per potervi partecipare».

Con rammarico abbiamo però dovuto constatare e prendere atto di due situazioni incresciose che si sono venute a creare.

La ricetta selezionata, Tartara di zucchine e gelatine di more, che pure ha ottenuto il punteggio largamente superiore rispetto alle altre quattro ricette, per ammissione (a posteriori) dello stesso interessato, rappresenta una rielaborazione di una creazione pubblicata da altri nel 2014.

A ciò si è aggiunto il fatto che due altre partecipanti, presenti alla cena-selezione del 22 luglio, hanno rilevato la non corrispondenza tra le ricette inviate e l’esecuzione curata dagli chef di alcuni ristoranti di Bergamo Alta, partner de I Maestri del Paesaggio.

Intendiamo innanzitutto scusarci vivamente con le interessate e con tutti i partecipanti alla selezione e alla serata, assicurando che i fatti accaduti rappresenteranno uno spunto di riflessione importante per l’organizzazione degli eventi futuri.

Inoltre, in considerazione della confusione che ne è nata e volendo chiudere al più presto le polemiche che ne sono scaturite, non senza rammarico e dopo attenta e sofferta discussione, abbiamo deciso di annullare la selezione finale e di far sì che le cinque le ricette “finaliste” (salvo diversa volontà degli autori, che verranno all’uopo contattati) vengano proposte nei menù dai ristoratori partner – a loro discrezione e secondo l’interpretazione di ciascuno – nei giorni della manifestazione I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden che si svolgerà dal 5 al 20 settembre 2015.


Anche il cibo ha il suo “Act”. Ecco le prime dieci azioni

cibo italiano 2Dopo il Jobs Act il Food Act, un piano di azioni del Governo per la valorizzazione della cucina italiana presentato dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina a Expo nel corso del secondo Forum della Cucina italiana al cospetto di più di 40 chef tra i più blasonati d’Italia e i ministri dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca Stefania Giannini e dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

Per raggiungere gli obiettivi del piano viene istituito il Forum della cucina italiana come organizzazione permanente di lavoro e confronto fra le esperienze dell’alta cucina di qualità italiana e le principali istituzioni. Il Forum sarà coordinato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e si riunirà almeno tre volte l’anno.

Ai lavori parteciperanno il Ministero degli affari esteri, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci, gli operatori e gli altri enti e organismi pubblici interessati al tema.

Il Food Act indica le prime azioni di sistema perseguibili con un lavoro coordinato da parte delle istituzioni in sinergia con gli attori dell’esperienza enogastronomica italiana. Per ogni azione è individuato un soggetto capofila e vengono creati dei focus specifici con gruppi di lavoro dedicati.

LE PRIME 10 AZIONI DEL FOOD ACT

1. CHEF AMBASCIATORI DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

Obiettivo: Un’azione di promozione sui mercati esteri coordinata con il Piano di internazionalizzazione del Governo e identificata con il segno unico “The Extraordinary Italian Taste”. Portare entro il 2020 l’export agroalimentare a toccare quota 50 miliardi di euro. In questo contesto si prevede il coinvolgimento dei principali chef italiani per promuovere il Paese negli eventi di alto valore rappresentativo. Focus specifico su Usa, Russia e Cina.

2. VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE E LA DIETA MEDITERRANEA

L’obiettivo è rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del patrimonio agroalimentare italiano. Coinvolgere influencer internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato. Promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, in particolare quelle riconosciute dai sistemi di tutela pubblici (Dop, Igp e biologico), attraverso un utilizzo in cucina che sia anche aderente ai valori della Dieta mediterranea, evidenziando allo stesso tempo la differenza con i prodotti italian sounding.

3. POTENZIAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL VERO MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

Obiettivo: favorire l’attivazione di piattaforme logistico distributive come strumento fondamentale per l’incremento dimensionale e competitivo delle imprese. Il tema cardine è garantire un migliore approvvigionamento all’estero di materie prime realmente provenienti dall’Italia, in particolare per le reti di ristorazione italiana nel mondo.

4. ALTA CUCINA, ALTA FORMAZIONE

Sul profilo formativo è necessario colmare il gap del sistema, puntando sullo sviluppo di competenze economiche e imprenditoriali. Rafforzare i poli di formazione settoriale già esistenti e istituirne di nuovi maggiormente specializzati è una delle priorità del Food Act.

5. ESTENSIONE UTILIZZO STAGE PER LA RISTORAZIONE DI QUALITÀ

Si lavora per superare i vincoli dell’attuale legislazione attraverso la revisione delle linee guida in materia di tirocini approvati dalla Conferenza Stato Regioni che fissano i limiti quantitativi relativi al numero di tirocinanti in relazione la numero dei dipendenti delle singole aziende, senza alcuna differenziazione rispetto all’incidenza formativa dell’esperienza.

6. PIÙ AGGREGAZIONE NELLA FILIERA E NELLA RISTORAZIONE

Il piano sosterrà le aggregazioni nella filiera mediante le reti d’impresa attraverso strumenti come il credito d’imposta proposto con “Campolibero”. Verrà studiata la sua estensione a imprese operanti nel settore della ristorazione, verificando la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e il fatto che si tratta di imprese, di norma micro e piccole, che operano nel commercio la cui competenza esclusiva è delle Regioni.

7. DARE CREDITO ALLA CUCINA ITALIANA GIOVANE

Uno dei punti cardine riguarda lo sviluppo di strumenti di credito idonei a soddisfare le particolari esigenze del mondo della ristorazione di alta qualità. Favorire, anche in accordo con le Regioni, condizioni di credito agevolato da rivolgere ai giovani under 40, in possesso di particolari requisiti, per il subentro nelle aziende di ristorazione per il ricambio generazionale anche in cucina.

8. RAFFORZARE BINOMIO TURISMO-RISTORAZIONE DI QUALITÀ PER PROMUOVERE I TERRITORI

Collegare l’offerta enogastronomica a percorsi turistici di qualità, promuovendo i prodotti agroalimentari dei territori, valorizzando anche i collegamenti con la ristorazione locale di qualità, l’hotelerie e il turismo culturale. Con questo obiettivo verranno individuati strumenti di supporto e coordinamento per rafforzare l’offerta turistica in chiave culturale – paesaggistica – enogastronomica.

9. CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ CERTIFICATA

Per valorizzare meglio la cucina di qualità si valuteranno percorsi di riconoscimento, che garantiscano il consumatore, e permettano uno sviluppo del settore orientato da politiche regionali di promozione di qualità, trasparenza, unicità dei prodotti.

10. CUCINA ITALIANA COME CULTURA, IDENTITÀ, EDUCAZIONE, INCLUSIONE

Si punta a valorizzare il legame tra cucina e cultura, identità, educazione e inclusione. Questa azione prevede la promozione di iniziative che abbiano un ampio raggio: dall’educazione alimentare nelle scuole, per la promozione di valori come la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi e il rispetto del cibo, fino alla valorizzazione culturale della nuova cucina italiana. Ultimo punto è dedicato all’accessibilità anche per le fasce più deboli, dando continuità a progetti di assistenza agli indigenti.


Expo, c’è anche il sommelier della frutta

fruttaDalle pesche nettarine alle ciliegie, dalle albicocche alle nespole, dall’anguria al melone sino ai frutti più esotici, provenienti da ogni parte del mondo. E ancora melanzane, zucchine, pomodori e fiori di zucca.

Martedì 28 luglio, Expo Milano 2015 celebra la “Festa della Frutta e della Verdura”, all’insegna del mangiare sano e di uno stile di vita corretto.

Numerose le iniziative in programma che coinvolgeranno i Paesi partecipanti e animeranno l’Esposizione Universale per tutto il giorno. A cominciare dalla distribuzione a tutti i visitatori di oltre 50 quintali di frutta fresca da parte di Coldiretti, tra cui le pesche, le susine e gli agrumi tardivi provenienti dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dalla Calabria.

La frutta sarà distribuita in tre punti diversi: lungo il Cardo Sud davanti al Padiglione Coldiretti (all’interno del quale sarà presente la Regione Calabria che preparerà spremute di arance tardive e di bergamotto); lungo il Cardo Nord davanti a Palazzo Italia; sul Cardo angolo Decumano, all’altezza del Padiglione Lombardia.

Ma non è tutto. Sempre Coldiretti, con Onafrut, organizzerà dei laboratori del gusto, con dei “sommelier” che insegneranno alle persone come scegliere e distinguere la frutta migliore, e una serie di iniziative dedicate ai bambini, come le fattorie didattiche, con merendine a base di frutta fresca. Saranno, inoltre, predisposti orti orizzontali e verticali, per raccontare la produzione di verdura in campagna e in città. E ci si potrà divertire con giochi sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti dell’orto. Degli intagliatori realizzeranno delle sculture naturali artistiche e l’Unione nazionale dei produttori di Ortofrutta farà arrivare delle sagome a forma di frutta e verdura pronte per i selfie del grande pubblico. Saranno, inoltre, allestite quattro piramidi con prodotti naturali per decorare il Cardo Sud.

Protagonista della festa sarà il Cluster Frutta e Legumi, dove i visitatori potranno scoprire le caratteristiche dei frutti di stagione esposti in un mercato, a cura di Huiyuan. Si potranno assaggiare insalate, smoothie e un particolare succo di frutta e zafferano, la specialità del giorno. Anche i Paesi del Cluster parteciperanno all’iniziativa: l’Afghanistan proporrà un cocktail di mango e un rinfresco allo zafferano, il Gambia succhi di baobab e ibisco, mentre Kyrgyzstan e Uzbekistan frutta tipica.

Una band scandirà, con le sue performance, il programma degli eventi che animeranno il Cluster.

Pesche, pere e albicocche saranno distribuite in due postazioni, allestite lungo il Decumano, da Agrinsieme.

Al Parco della Biodiversità, nell’ambito dell’iniziativa “Frutta da Bere e da mangiare”, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, saranno realizzati centrifugati biologici, con abbinamenti curiosi e ricercati di frutta e verdura e degustazioni di ortofrutta di stagione. Dalle ore 10, saranno offerti meloni, angurie, pesche e verdura di stagione biologica. Frutta e verdura biologici saranno gli ingredienti principali dell’aperitivo, alle ore 20.

Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, definiranno un itinerario di visite guidate dei padiglioni, con fil rouge il tema della Frutta e della Verdura.


“I cento chef che hanno cambiato la cucina italiana”. Tre sono bergamaschi

100 CHEF x 10 Anni copertinaCi sono anche tre bergamaschi tra i 100 protagonisti della cucina italiana selezionati da Identità Golose per il libro “100 x 10. I 100 chef che hanno cambiato la cucina italiana”. I fratelli Enrico e Roberto Cerea del tristellato Da Vittorio di Brusaporto e il bergamasco d’adozione Daniel Facen, stella all’Anteprima di Chiuduno.

Il volume sarà presentato giovedì  23 luglio in occasione del secondo forum della Cucina Italiana, alle ore 16 nella Sala Reale della Stazione Centrale a Milano. Realizzato da Identità Golose per celebrare i 10 anni di attività ed edito da Mondadori Electa, il libro vuole evidenziare le eccellenze della cucina del Bel Paese nell’anno dell’Expo e il loro personale contributo al gusto e alla ristorazione. A ogni chef è dedicato un capitolo che ne racconta la vita, la carriera e il pensiero. Di ognuno è stata inoltre selezionata la ricetta più creativa, spiegata nei dettaglia al lettore e illustrata da una foto.

Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i cento chef selezionati

  • Fabio Abbatista
  • Riccardo Agostini
  • Massimiliano Alajmo
  • Ugo Alciati
  • Andrea Aprea
  • Francesco Apreda
  • Corrado Assenza
  • Stefano Baiocco
  • Matteo Baronetto
  • Enrico Bartolini
  • Italo Bassi & Riccardo Monco
  • Cesare Battisti
  • Heinz Beck
  • Andrea Berton
  • Michele Biagiola
  • Gabriele Bonci
  • Antonio Borruso
  • Renato Bosco
  • Massimo Bottura
  • Cristina Bowerman
  • Stefano Callegari
  • Antonino Cannavacciuolo
  • Alfonso Caputo
  • Moreno Cedroni
  • Lionello Cera
  • Enrico & Roberto Cerea
  • Daniela Cicioni
  • Stefano Ciotti
  • Lorenzo Cogo
  • Christian & Manuel Costardi
  • Carlo Cracco
  • Accursio Craparo
  • Enrico Crippa
  • Enrico Croatti
  • Pino Cuttaia
  • Pietro D’Agostino
  • Alessandro Dal Degan
  • Giorgio Damini
  • Iside De Cesare
  • Nino Di Costanzo
  • Gennaro Esposito
  • Alberto Faccani
  • Daniel Facen
  • Loretta Fanella
  • Luca Fantin
  • Fabrizio Ferrari
  • Nicola Fossaceca
  • Gianluca Fusto
  • Riccardo Gaspari
  • Anthony Genovese
  • Stefano Ghetta
  • Alfio Ghezzi
  • Alessandro Gilmozzi
  • Oliver Glowig
  • Gianluca Gorini
  • Marta Grassi
  • Antonio Guida
  • Agostino Iacobucci
  • Giuseppe Iannotti
  • Denny Imbroisi
  • Antonia Klugmann
  • Pietro Leemann
  • Vitantonio Lombardo
  • Paolo Lopriore
  • Aurora Mazzucchelli
  • Fabrizia Meroi
  • Christian Milone
  • Luciano Monosilio
  • Alessandro Negrini & Fabio Pisani
  • Beniamino Nespor &Eugenio Roncoroni
  • Norbert Niederkofler
  • Davide Oldani
  • Simone Padoan
  • Davide Palluda
  • Enrico Panero
  • Pier Giorgio Parini
  • Giovanni Passerini
  • Franco Pepe
  • Giancarlo Perbellini
  • Matias Perdomo
  • Roberto Petza
  • Nicola Portinari
  • Niko Romito
  • Angelo Sabatelli
  • Claudio Sadler
  • Simone Salvini
  • Ciro Salvo
  • Giovanni Santini
  • Davide Scabin
  • Emanuele Scarello
  • Francesco Sposito
  • Marco Stabile
  • Ciccio Sultano
  • Salvatore Tassa
  • Simone Tondo
  • Mauro Uliassi
  • Daniele Usai
  • Viviana Varese
  • Marianna Vitale
  • Pietro Zito


Albino, il cinema all’aperto prende anche per la gola

È legata al cibo la 18esima edizione di “Immagini di Notte”, la rassegna di cinema all’aperto che si svolge nel centro storico di Albino – chiostro dell’ex monastero di Sant’Anna -, dal 13 al 22 agosto.

Quest’anno, oltre a proporre alcuni tra i migliori film della stagione, il cartellone offre tre iniziative tra gusto, saperi e pellicole che prendono spunto dall’Expo in corso di svolgimento a Milano.

ratatouilleInnanzitutto per tre serate, di mercoledì, saranno proiettati altrettanti film a tema enogastronomico cui seguirà in abbinamento un buffet gratuito. Si tratta di “Ratatouille” (22 luglio) con degustazione offerta da Mercato e Cittadinanza, “Il pranzo di Babette” (29 luglio) con buffet condiviso in cui chi porta qualcosa da mangiare o bere entra gratis e “Totò Sapore e la magica storia della pizza” (5 agosto).

Due ristoranti pizzeria, invece – Al Bistrot di Albino e Vecchi Ricordi da Gimbo di Cene – propongo lo speciale menù “Cena & Cine”, che al prezzo di 15 euro comprende pizza, bevanda, dolce, caffè e buono per l’ingresso omaggio al cinema da utilizzare liberamente nel corso della rassegna.

Dulcis in fundo, ci sono i premi alla fedeltà degli spettatori. Come negli anni scorsi, chi colleziona da due a tre ingressi riceve in omaggio buoni consumazione e buoni gelato offerti dalla Gelateria Franca di Albino.

L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale di Albino nell’ambito delle proposte estive 2015 negli spazi messi a disposizione dalla parrocchia e dalla società Bergamoverde. L’organizzazione è curata dall’associazione culturale “Lo Scoiattolo”.

L’ingresso è di 5 euro, 4 euro il ridotto per bambini fino a dieci anni e studenti universitari

Ecco il programma

LUGLIO

  • Lun 13 e Mar 14 – IL NOME DEL FIGLIO
  • Mer 15 e Gio 16 – AMORE, CUCINA E … CURRY
  • Ven 17 e Sab 18 – I PINGUINI DI MADAGASCAR
  • Lun 20 e Mar 21 – AMERICAN SNIPER
  • Mercoledì 22 – RATATOUILLE a seguire buffet gratuito in collaborazione con Mercato & Cittadinanza
  • Giovedì 23 – FRANCESCO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Ven 24 e Sab 25 – IL MIO AMICO NANUK
  • Lun 27 e Mar 28 – LA TEORIA DEL TUTTO in collaborazione con la cooperativa sociale GenerAzioni
  • Mercoledì 29 – IL PRANZO DI BABETTE a seguire buffet gratuito di condivisione … chi porta qualcosa (torta, stuzzichini, bevande, ecc.) entra gratis
  • Giovedì 30 – MARCELLINO PANE E VINO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Venerdì 31 – TUTTO PUO’ CAMBIARE

AGOSTO

  • Sabato 1 – TUTTO PUO’ CAMBIARE
  • Lun 3 e Mar 4 – BIG EYES
  • Mercoledì 5 – TOTO’ SAPORE e la magica storia della pizza – a seguire buffet gratuito
  • Giovedì 6 – FUORI DAL MONDO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Ven 7 e Sab 8 – BIG HERO 6
  • Lun 10 e Mar 11 – ANDIAMO A QUEL PAESE
  • Mer 12 e Gio 13 – INTERSTELLAR
  • Venerdì 14 – MALEFICENT
  • Lun 17 e Mar 18 – BIRDMAN
  • Mer 19 e Gio 20 – IL SALE DELLA TERRA
  • Ven 21 e Sab 22 – DALLAS BUYERS CLUB

Info: www.microfonoaperto.it


Cascate del Serio, l’apertura in notturna è anche golosa

L’apertura in notturna delle cascate del Serio, in programma sabato 18 luglio dalle 22 alle 22,30, si accompagna ormai da tradizione ad una camminata gastronomica che unisce allo spettacolo del triplice salto d’acqua illuminato da potenti fari la possibilità di scoprire i sapori locali.

Quest’anno l’iniziativa prende il nome di “Cascata Sotto le Stelle, tra Gusto e Tradizione” e prevede degustazioni, intrattenimenti musicali, folcloristici, rievocazioni di antichi mestieri e tradizioni.

Il percorso ha come prima tappa l’antico borgo di Maslana, dove si potranno gustare l’aperitivo e l’antipasto a base dei “Sapori Seriani” a partire dalle ore 17. La serata proseguirà in località “Pià del’arda” dove verrà servito il piatto unico chiamato “la pietansa”. All’Osservatorio di Maslana sarà invece possibile gustare il dolce, proprio di fronte alle cascate, mentre per il caffè ci si potrà recare in una delle attività convenzionate.

La quota di iscrizione è di 15 euro per gli adulti, 10 per i bambini fino a 12 anni, gratuita fino a 3 anni. Il pagamento avviene all’atto dell’iscrizione tramite bonifico bancario.

L’iscrizione comprende gadget e buono pasto per ogni tappa. Per ritirare il materiale occorre presentarsi alle 15 all’Ufficio turistico di Valbondione. È inoltre necessario un abbigliamento da montagna ed è obbligatorio portare una torcia o una pila frontale per la discesa in notturna. (Ufficio Turistico Valbondione tel. e fax 0346/44665 e-mail info@turismovalbondione.it)

Un’altra opportunità per gustare la cascata ed i piatti di montagna la offre il rifugio Campel, che propone il ritrovo alle 17.30 alla partenza degli impianti e la salita al rifugio con la seggiovia. Seguiranno un aperitivo, la cena a base di casoncelli alla bergamasca fatti in casa e taglieri di formaggi tipici e l’osservazione nel cielo nei pressi del rifugio guidati da un esperto. Dopo aver assistito alla cascata, si tornerà in paese con la scorta di accompagnatore e continuando l’osservazione del cielo. All’arrivo saranno serviti tè caldo e vin brulè (Rifugio Campel 339 4948155).

Alte 315 metri, le cascate del Serio le maggiori d’Italia e le seconde in Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua liberata in totale nella mezz’ora di apertura è tra gli 8 e i 10mila metri cubi.

Per assistere all’evento occorre arrivare a Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.


Prodotti tipici lombardi, on line la guida

prodotti tipici lombardia - guidaConosciuta per la moda, il design, l’industria e la finanza, la Lombardia è anche la prima regione agricola italiana e una tra le più significative a livello europeo. Le oltre 50mila aziende agricole lombarde gestiscono l’80% del territorio e producono, in un contesto di assoluta biodiversità, il 42% del latte nazionale, il 39% della carne suina, il 42% del riso italiano.

Una piattaforma di qualità che trae origine da una profonda tradizione agricola e di allevamento non soltanto in pianura, ma anche sulle colline e sulle montagne della regione che sviluppa una produzione lorda vendibile di oltre 7 miliardi di euro, ai quali devono sommarsi quasi 5 miliardi di euro di export.

A descrivere il patrimonio agroalimentare lombardo in una fase importante per il Made in Italy e in clima Expo c’è una guida della Regione scaricabile on line, che dà anche accesso alle App e agli e-book dell’agricoltura lombarda.


“…ma che cavolo mangi?” Come alimentarsi e ridere di gusto

cavolo“…Ma che cavolo mangi? Come mangiare e ridere di gusto” è l’appuntamento organizzato da Confindustria Bergamo in collaborazione con Asl Bergamo messo a punto per chi vuole affrontare divertendosi tematiche molto serie legate all’alimentazione e al benessere delle persone. L’ evento, aperto a tutti e organizzato da Confindustria Bergamo, si terrà il 7 luglio nella Sala Biagi di Palazzo Lombardia a Milano, a partire dalle 14.30. La conduzione, affidata a Fabrizio Fontana, è una garanzia: al noto comico televisivo è affidato il compito di trattare argomenti come l’alimentazione protettiva, le nuove etichettature dei prodotti e la sana alimentazione sul luogo di lavoro, in maniera piacevole e leggera. Il tutto per rendere un momento dai contenuti tanto importanti per il benessere della persona occasione di svago e divertimento. Sullo sfondo il programma WHP di Regione Lombardia, nell’ambito del quale si offrono nuove possibilità alle aziende per migliorare l’alimentazione e la salute di chi lavora, agendo sulla ristorazione aziendale, sui distributori automatici…ma anche usando le nuove tecnologie.

Per partecipare  ci si può iscrivere collegandosi a http://www.confindustriabergamo.it/aree-di-interesse/eventi-convegni-e-seminari/evento-whp-7-luglio-2015-regione-lombardia


Rockit, parte in Valtellina la produzione della piccola mela neozelandese

mele Rockit alberoIl consorzio Melavì della Valtellina si è assicurato l’esclusiva per la produzione in Italia e la commercializzazione in Italia, Svizzera, Spagna e Russia della mela Rockit, già candidata nel 2011 al premio innovazione di Fruit Logistica. Rockit dal 2015 è coltivata anche in Valtellina con la messa a dimora di oltre 30 mila piante e dal 2016 sarà disponibile sul mercato sotto l’egida del Consorzio Melavì della Valtellina. La mela Rockit, originaria della Nuova Zelanda, è un frutto di piccole dimensioni (1 volta e mezzo le dimensioni di una pallina da golf) dalla lunga conservabilità, con un sapore dolce, un colore rosso acceso e una consistenza croccante. E’ perfetta per i bambini che desiderano una merenda golosa, per gli adulti che cercano una pausa veloce e nutriente dal lavoro così come per gli sportivi che vogliono uno spuntino buono e sano. Rockit sta innovando il mercato alimentare delle mele e quello degli snack in tutto il mondo con un frutto unico, allevato e coltivato per rimanere piccolo e per poter essere confezionato in un tubo trasparente, igienico e facile da trasportare. Non è un caso che la mela Rockit sia arrivata in Valtellina. Nella provincia tra le più montuose d’Italia sopravvivono eccellenze agroalimentari tramandate da generazioni e tra formaggi, vini, bresaola, pizzoccheri e miele, emerge anche la mela. Tutte tradizioni enogastronomiche che oggi sono tutelate dal Distretto Agroalimentare di Qualità “Valtellina che gusto” che riunisce i Consorzi di Tutela, le associazioni delle produzioni tipiche e molte aziende produttrici.