Donizetti Revolution, la lirica intona il “DoReMix”

Teatro DonizettiNel segno della “Donizetti Revolution” prende il via la nuova stagione lirica di Bergamo organizzata dalla Fondazione Donizetti secondo il programma delineato dal direttore artistico Francesco Micheli. Una stagione composta da tre sezioni, DoReMix, in cui “Do” sta per “Donizetti opera” e il festival internazionale dedicato al grande compositore cittadino, “Re” per “Repertorio” con i capolavori senza tempo di opera, danza e musica sinfonica; infine “Mix”, “miscellanea”, una serie di iniziative grazie alle quali l’opera lirica si declina in forme innovative usando altri linguaggi espressivi per aprirsi alla città e a nuove esperienze di fruizione.

“La stagione lirica 2015 è la prima firmata da Francesco Micheli” – ha commentato Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura, Turismo ed Expo del Comune di Bergamo – “A lui, affermato regista e autore con una carriera internazionale nei principali teatri del mondo, l’Amministrazione ha affidato il compito di proporre Donizetti e la sua musica in modo innovativo, in contesti nuovi e con nuovi linguaggi. In cartellone avremo appuntamenti e iniziative diverse, adatte anche a un pubblico nuovo che magari si accosta per la prima volta all’opera”.

“Il mondo ha bisogno di Gaetano Donizetti, oggi più di ieri – ha affermato il direttore artistico Francesco Micheli -. “Il genio rivoluzionario del maestro bergamasco emerge solo parzialmente nei capolavori che oggi sono allestiti quotidianamente in tutto il mondo. Molte composizioni mature di Donizetti sono massima espressione del Romanticismo di primo Ottocento, capace di manifestare sentimenti contrastanti e tensioni drammatiche infuocate e parossistiche, proprie di una società che, sul punto di esplodere, lancia un appello accorato ed eclatante. La vita del mondo di oggi, estremo, colossale, commosso è forse pronta finalmente a cogliere e accogliere appieno il verbo scomodo e ingombrante di Gaetano Donizetti. Ai bergamaschi il doveroso compito di farsi portavoce di questo messaggio rivoluzionario. Per fare ciò la nuova programmazione della Lirica a Bergamo si arricchisce di tasselli significativi: la formazione del nuovo pubblico, missione imprescindibile di qualunque soggetto culturale, e la nascita di nuove occasioni di dialogo con altre forme d’arte (come la prosa e jazz) e con istituzioni museali, il Conservatorio, l’Università, l’Accademia di Belle Arti.

DO – Donizetti Opera

Don Pasquale (15 e 17 ottobre) e Anna Bolena (27 e 29 novembre) sono i due titoli operistici di Donizetti che, con Le nozze di Figaro di Mozart (6 e 8 novembre) e La scala di Seta di Rossini (4 e 6 dicembre), compongono una proposta fondata su tre compositori cruciali nella definizione del melodramma tra XVIII e XIX secolo: le opere di Mozart, Rossini e Donizetti offrono un excursus che, dai prototipi di Mozart, porta ai nuovi meccanismi drammaturgici rossiniani fino al melodramma di Donizetti che, nella vena comica sa infondere elementi di malinconia quasi tragica con contrasti e dinamismo che riecheggiano la commedia settecentesca.

Con Don Pasquale, titolo cardine fra le attività Expo e la sezione dedicata a Donizetti, si “festeggia” il rientro del Teatro Donizetti nella rete dei coproduttori del Circuito Lirico Lombardo: capolavoro estremo di Donizetti, summa dell’opera buffa del primo Ottocento, progenitore di altri “capolavori estremi” come Falstaff e Gianni Schicchi vanta nel ruolo del protagonista il baritono Paolo Bordogna, considerato fra i più importanti interpreti di oggi e protagonista di un nuovissimo disco Decca dedicato ai suoi ruoli buffi. Al suo fianco un gruppo di giovani vincitori del Concorso AsLiCo e il Coro del Circuito Lirico Lombardo; sul podio dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Benjamin Franklin.

La sezione dedicata a Donizetti presenta come secondo titolo Anna Bolena, capolavoro scritto nel 1830 per il Teatro Carcano di Milano e che annovera un cast di primissimo ordine: dal soprano Carmela Remigio, interprete della protagonista, a Stefano Secco e il bergamasco Alex Esposito. Lo spettacolo è una ripresa di una produzione della Welsh National Opera di Cardiff, firmata dal regista italo-sudafricano Alessandro Talevi, uno dei nomi in ascesa sui palcoscenici di tutto il mondo; le scene e i costumi sono di Madeleine Boyd: un allestimento che ripropone la tradizionale ambientazione elisabettiana con uno taglio non antiquario. La sezione “Do” comprende nel periodo di Expo, da giugno e ottobre (il sabato e la domenica alle 16, presso la casa Natale di Donizetti), una rassegna di musica da camera affidata agli allievi del Conservatorio di Bergamo e intitolata “A casa di Gaetano”. Di assoluto rilievo, sempre per Expo, è la prima esecuzione integrale a Bergamo (in sei concerti) dei 18 Quartetti per archi di Donizetti affidati per l’occasione al Quartetto Donizetti, sostenuto dalla Fondazione e composto da Luca Braga, Pierantonio Cazzulani (violino), Christian Serazzi (viola), Massimo Repellini (violoncello).

RE – Repertorio

La sezione “Re”, si apre con uno dei concerti sinfonici che costituiscono il dittico “Donizetti e dintorni” in cui il repertorio più ampio si lega concettualmente con Donizetti. Il 21 ottobre concerto dell’Orchestra e del Coro del Comunale di Bologna guidati dal direttore musicale Michele Mariotti impegnati in due celebri pagine di Rossini: la Sinfonia e i ballabili dal Guillaume Tell, quindi lo Stabat Mater che nel 1842 fu diretto in prima italiana proprio dal Bergamasco con la partecipazione di quattro solisti d’eccezione come Yolanda Auyanet, Veronica Simeoni, René Barbera e Michele Pertusi.. Il secondo concerto (28 novembre) si intitola invece “1830, l’anno di Anna Bolena” e presenta un programma con musiche di Bellini, Chopin e Mendelssohn, tutte coeve dell’opera di Donizetti; a eseguirle I Virtuosi Italiani diretti da Corrado Rovaris e il pianista Maurizio Baglini. Quindi Le nozze di Figaro di Mozart e un gioiello giovanile di Gioachino Rossini, La scala di seta, spettacolo che arriva dal Rossini Opera Festival di Pesaro.

Sempre in “Re”, l’omaggio alla danza a dicembre con un dittico presentato dal Balletto dell’Opera di Tirana e in linea con la programmazione: un grande classico come Coppélia di Léo Delibes e una perla contemporanea, La Stravaganza, del celebre coreografo franco-albanese Angelin Preljočaj (11 e 12 dicembre).

 

MIX – Miscellanea

Nella sezione “Mix” le iniziative pensate per far dialogare l’opera e il pubblico attraverso forme nuove e sperimentali, occasioni originali in coincidenza con Expo che da maggio a ottobre animeranno spazi noti e meno noti della città. Conferenze, reading, spettacoli di teatro musicale, iniziative dedicate ai più piccoli, concerti cameristici e sinfonici che non perdono di vista il soggetto principale della programmazione, Donizetti.

A questi sarà dedicata il 20 giugno la “Donizetti Night”, la notte dell’orgoglio bergamasco per il suo compositore più celebre, con moltissimi appuntamenti fra i quali due progetti di punta: “Elisir d’amore Off” – il capolavoro in formato tascabile “per grandi e piccini” – e il debutto di una nuova opera commissionata a un team creativo giovane e internazionale per i 750 anni della Fondazione Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo: “Donizetti Alive” di Julio Garcia-Clavijo, Luigi Di Ganci, Ugo Giacomazzi e musica di Pasquale Corrado (factory di artisti dediti alla ricerca di nuove soluzioni espressive per il teatro d’opera) è un’opera diffusa negli spazi della Domus Magna destinata a un pubblico itinerante ispirata alla vita e alle opere del compositore orobico. “Donizetti Alive” sarà poi replicata il 21 giugno, il 4 luglio, l’1 agosto, il 5 settembre e il 3 ottobre.

La sezione “Mix” è completata poi da “Milo, Maya e il giro del mondo” (3 giugno) musica di Matteo Franceschini, libretto di Lisa Capaccioli, direzione di Jacopo Rivani, regia di Caroline Leboutte; opera contemporanea per i più giovani, vincitrice di “Opera Domani” 2015, è stata prodotta da ASLICO insieme all’Opéra Royale de Wallonie, dal Teatro di Magdeburg e dall’Opéra di Rouen; a gennaio ha vinto il prestigioso “Fedora Rolf Liebermann Prize” di Parigi.

“Una sera al Museo” è il titolo invece di tre visite musicate il 18 luglio, il 29 agosto, il 19 settembre (sempre alle ore 21), realizzate in collaborazione con la Fondazione Bergamo nella Storia presso il Museo Donizettiano, con esecuzioni dal vivo e letture di brani legati alla vita e alle opere del Bergamasco.

Alla Domus Bergamo, struttura sita in piazza Dante, dal 21 maggio al 20 giugno 2015, invece si volgerà una rassegna che per un mese con cadenza bisettimanale (giovedì e sabato), mette insieme per la prima volta la Lirica e la Prosa del Teatro Donizetti, alternando musica e parole: “Donizetti, Shakespeare & Friends”, conferenze (il giovedì alle ore 18) e aperitivi musicali con brani del repertorio elisabettiano eseguiti dagli studenti della classe di chitarra del Conservatorio “Gaetano Donizetti” abbinati a letture dei Sonetti di Shakespeare affidati all’attore Tiziano Ferrari (il sabato alle ore 19:30).

Informazioni: www.donizetti.org – telefono 035.4160601/602/603; Gruppi e prenotazioni 032.4160681 oppure gruppi@donizetti.org. Acquisto online su vivaticket.it


Sarnico Lovere Run, a correre è anche la solidarietà

Partenza slrunBuone notizie per le strutture ricettive. Per la «Sarnico Lovere Run», la corsa del Lago d’Iseo, ormai prossima alla linea di partenza, saranno più di 1000 i concorrenti che pernotteranno negli alberghi e b&b della zona, la maggior parte già esauriti da settimane. L’appuntamento si annuncia molto positivo anche per i ristoratori e i pubblici esercizi che nel weekend podistico saranno presi d’assalto.
La gara, alla quinta edizione, è in programma domenica 26 aprile e richiamerà sul Lago d’Iseo circa 3000 corridori, tra professionisti e appassionati da tutta Italia e dall’estero. La macchina organizzativa Poli-Gandaglia-Cassarino-Zana è al lavoro da mesi. Per la corsa saranno impegnati più di 300 volontari.
Anche per questa quinta edizione la corsa sarà abbinata alla causa della ricerca sulla Sindrome di Angelman. L’Associazione Angelman onlus sarà impegnata nell’accoglienza dei runners con oltre 50 volontari. Insieme alla corsa di 26 km torneranno la non competitiva di 6 km «Riva di Solto-Lovere» e la «Corsa dei bambini» con la regia di Gianni Poli e la collaborazione delle scuole, che si terrà invece il giorno prima, sabato 25 aprile, alla pista di atletica di Sarnico.

La manifestazione è stata presentata nei giorni scorsi all’Accademia Tadini di Lovere alla presenza del sindaco loverese, Giovanni Guizzetti, e degli assessori allo sport di Sarnico, Tavernola, Riva di Solto e Solto Collina. Unanime la soddisfazione da parte degli amminstratori di ospitare “un evento tanto di richiamo e prestigioso che dà finalmente grande visibilità al Lago d’Iseo e una spinta importante al turismo sebino”.

 


Bergamo Festival riempie le strade di pianoforti

FestivalConferenze, incontri, momenti divulgativi, mostre, concerti e workshop compongono il mosaico di eventi che anche quest’anno, per due settimane, trasformeranno Bergamo in un vivace laboratorio artistico e culturale tra teatri, musei, piazze e abitazioni. Dall’8 al 24 maggio torna infatti “Bergamo Festival” con un programma che si distingue per l’autorevolezza degli ospiti italiani e stranieri, per la varietà e la qualità degli argomenti trattati, per la partecipazione attiva alle iniziative e per la capillare diffusione sul territorio. “Fare la pace – I confini del mondo e le speranze degli uomini” è il tema della sesta edizione, una scelta per approfondire la definizione dei suoi contenuti, sempre più connessi agli aspetti della giustizia, dell’economia, della costruzione geopolitica del mondo, fino alle grandi problematiche contemporanee del rapporto fra le religioni, la gestione dei conflitti, il ruolo dell’arte e l’apporto delle scienze e della tecnologia. Tutti gli eventi sono gratuiti previa iscrizione on line sul sito internet www.bergamofestival.it a partire dal 15 aprile.

Il programma è articolato in cinque ambiti: futuro prossimo, voci dal mondo della pace, incontri ravvicinati, il bello di fare la pace e mani in pasta. La serata di apertura del Festival, organizzata in collaborazione con Sony Classical Italia, si svolgerà venerdì 8 maggio al Teatro Sociale di Bergamo: l’orchestra barocca Silete Venti, diretta dall’oboista Simone Toni, suonerà con strumenti d’epoca il concerto “Vivaldi e l’Europa. The European Journey” trasportando gli spettatori in un coinvolgente viaggio musicale alla scoperta dei celebri brani del Prete Rosso. «Bergamo Festival sceglie di puntare il proprio occhio indagatore sul tema complesso della pace – dichiara Casto Iannotta, presidente di Bergamo Festival -. Non è un caso, verrebbe da dire, perché nella difficile congiuntura che stiamo vivendo, l’inquietudine rischia spesso di essere il sentimento predominante destinato a produrre reazioni a catena deleterie: sfiducia nella fraternità civile, disistima del compito politico e abdicazione alla partecipazione al pubblico. Per questo motivo, il lavoro culturale di cui il Festival si fa carico è di rendere maggiormente comprensibili le dinamiche che presiedono la vita collettiva, offrire criteri di lettura della realtà in modo che la consapevolezza possa alleviare la paura e che la riflessione porti lucidità. Nel costruire il programma del Festival abbiamo cercato di coinvolgere le varie realtà territoriali impegnate nel campo dell’educazione come le scuole, l’Università degli Studi di Bergamo e il Conservatorio e abbiamo lavorato in stretta sinergia con le Fondazioni e le Associazioni culturali che operano a vario titolo con gli ambiti collegati al Festival; tutto questo è espressione di una città vitale che si identifica con la manifestazione e partecipa attivamente al dibattito culturale».

BergamoFestivalBergamo Festival si presenta al pubblico anche con una gustosa novità: l’evento musicale Pianocity Bergamo. Da un’idea che si ispira agli Street Pianos, i pianoforti di strada posti in luoghi pubblici che possono essere suonati da chiunque ne abbia voglia. I veri protagonisti dell’evento sono tutti i cittadini: spettatori, appassionati di musica, giovani talenti, pianisti in erba e professionisti. Dall’1 al 31 maggio Bergamo sarà la città del pianoforte, la musica risuonerà nelle case, nelle piazze e nelle strade storiche di Città Alta e Città Bassa. La manifestazione porterà i pianoforti in sei punti della città: in Città Bassa presso Stazione Ferroviaria, Piazza Pontida e Quadriportico del Sentierone, in Città Alta in Piazza Vecchia, Funicolare di Bergamo Alta e via Bartolomeo Colleoni; chiunque potrà sedersi e cimentarsi al pianoforte suonando in libertà. L’evento è promosso dalla storica ditta San Michele Pianoforti, con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, con la partecipazione del Distretto Urbano del Commercio del Comune di Bergamo e i Commercianti di Bergamo Alta e grazie alla collaborazione del Conservatorio Gaetano Donizetti che parteciperà alla kermesse sostenendo e organizzando concerti ed esibizioni di propri allievi durante il Festival. In collaborazione con il Conservatorio, nei weekend 16/17 e 23/24 maggio, Pianocity Bergamo organizzerà un evento unico: alle ore 11 e alle ore 17 gli allievi del Conservatorio suoneranno in contemporanea tutti e sei i pianoforti dislocati in giro per la città, dando vita a un concerto diffuso. Gli stessi allievi si trasformeranno in insegnanti per laboratori musicali dedicati appositamente ai più piccoli.  Per maggiori informazioni www.bergamofestival.it


L’Ospedale di Bergamo ‘in jazz’ per la ricerca sulla Sindrome di Angelman

Boris Savoldelli umberto petrin

All’Ospedale Papa Giovanni XXIII sabato 28 marzo si parlerà di Sindrome di Angelman e di ricerca scientifica, con una colonna sonora d’eccezione: a partire dalle 17.30 nella Street Hospital, Boris Savoldelli, uno dei cantanti più talentuosi e originali della scena jazz internazionale, e Umberto Petrin, tra i maggiori pianisti e improvvisatori europei, si esibiranno nel concerto “Weiweism. A special project around Ai Wei Wei”, omaggio all’artista cinese Ai WeiWei, pluripremiata personalità dell’arte contemporanea mondiale.

L’iniziativa è promossa da Associazione Angelman e Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca con il sostegno di Rotary Distretto 2042, l’ospitalità dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la partecipazione di From, Fondazione per la Ricerca Ospedale Maggiore.

Lo scopo è far conoscere la Sindrome di Angelman e sostenere il progetto “Fai volare la ricerca”, borsa di studio per la ricerca su questa malattia.

“Siamo felici di realizzare questo importante evento in un contesto come quello dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e di poter offrire ai nostri sostenitori e a tutti coloro che sono ospiti della struttura ospedaliera uno spettacolo di elevato profilo artistico – dice  il presidente  dell’Associazione Angelman Luca Patelli -. Il nostro desiderio è di sensibilizzare quante più persone al sostegno della ricerca scientifica sulla Sindrome di Angelman che oggi alimenta concrete speranze di cura per i malati”.

“Il Rotary di Treviglio e il Distretto 2042 – spiega Sergio Moroni, assistente del Governatore Distretto 2042 e responsabile di progetto Rotary Club Treviglio – sono da sempre sensibili ai bambini che soffrono e che hanno necessità di cure. Proprio il nostro Club di Treviglio nel 1985 ha dato il via alla Campagna, divenuta poi mondiale, “Endpolionow” per la vaccinazione della popolazione mondiale infantile contro la poliomielite. Dall’avvio della campagna l’incidenza della poliomelite è diminuita del 99%, da circa 350mila casi all’anno a 369 confermati nel 2013. Oggi auspichiamo di replicare il successo di questa campagna nell’ambito delle malattie rare con il progetto ‘Fai volare la ricerca”’, per  trovare una cura per i bambini Angelman”.

La partecipazione è a offerta libera. È previsto un momento di saluti con la collaborazione del bar pasticceria La Marianna.

La Sindrome di Angelman è una malattia genetica rara, nella maggior parte dei casi non ereditaria, che colpisce un bimbo ogni 12mila circa. I bambini che ne sono affetti non parlano, hanno gravi difficoltà motorie e cognitive e spesso soffrono di epilessia e di disturbi del sonno. Sono ‘condannati’ a rimanere bambini per sempre.

L’Associazione Angelman onlus è nata poco più di tre anni fa a Credaro con lo scopo di far conoscere questa malattia e di finanziare la ricerca. Ad oggi la onlus bergamasca raccoglie più di sessanta volontari e numerose associazioni sostenitrici. Per maggiori informazioni: roberta@associazioneangelman.it – www.associazioneangelman.it

 


CortoLovere, Bozzetto presidente di giuria e autore del logo

Bruno Bozzetto e logo CortoLovere 2015

È stato pubblicato il bando ufficiale per partecipare all’edizione 2015 di “CortoLovere”, il festival internazionale del cortometraggio che si tiene ogni anno a Lovere e che premia i talenti dell’audiovisivo, in programma dal 24 al 26 settembre prossimi.
L’appuntamento raccoglie centinaia di cortometraggi, inviati da tutto il mondo: brevi, intensi, più articolati; storie di paesi lontani e d’Italia, di ragazzi e di anziani, di uomini e di donne. Con la pubblicazione del bando 2015 è stato svelato il logo ufficiale della manifestazione, disegnato dal presidente onorario della competizione, il maestro del cinema e dell’animazione Bruno Bozzetto.
La direzione artistica è invece affidata a Matteo Lanfranchi.
Con le sue 18 edizioni, CortoLovere è uno dei festival del cortometraggio più antichi d’Italia. Nel corso della sua storia ha avuto presidenti di giuria del calibro di Silvio Orlando, Lina Wertmuller, Laura Morante e Luigi Lo Cascio. Solo l’anno scorso, con la presenza del regista Silvio Soldini, il festival di Lovere ha registrato l’ennesimo successo di partecipazioni: oltre 300 iscrizioni al concorso, e migliaia di presenze.
Il bando per partecipare al Festival è consultabile sul sito ufficiale del festival nella sezione “iscrizione film”: http://www.cortolovere.it/iscrizione-film/

 


Il tour dei Nomadi fa tappa al Creberg Teatro

concerto nomadiPer il “popolo nomade” che segue sempre con partecipazione la band è un appuntamento da segnare in agenda. Lunedì 20 aprile alle ore 21, i Nomadi saranno in concerto al Creberg Teatro di Bergamo come evento conclusivo della sesta edizione di “Sorella Terra 2015”, manifestazione organizzata da CEA – Centro Etica Ambientale, che nella stessa giornata dedicherà un incontro di approfondimento sui temi del dialogo tra etica, bellezza e territorio presso il Seminario Vescovile di Bergamo.

In tour nei più prestigiosi teatri italiani, lo storico gruppo guidato da Beppe Carletti propone uno spettacolo di rivisitazione delle più grandi canzoni, scelte tra il vastissimo repertorio e la produzione più grintosa degli ultimi due anni. Il 2013 è stato l’anno in cui la band ha compiuto 50 anni di musica e il 15 aprile 2014 è uscito il loro ultimo lavoro dal titolo Nomadi 50+1. Denominazione scelta non a caso: il 2014, infatti, rappresenta il 51° anno di vita della band, formatasi nel lontano 1963. La raccolta comprende in tutto 34 brani: dai classici indimenticabili come Io vagabondo, Noi non ci saremo, Un pugno di sabbia, Ho difeso il mio amore, a quelli nati in tempi più recenti come La vita che seduce, Io voglio vivere, Sangue al cuore.

Canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana e sono diventate la colonna sonora di diverse generazioni. L’album propone anche due inediti dal titolo Come va la vita e Nulla di nuovo, due brani che testimoniano come a 50 anni dal loro debutto i Nomadi siano rimasti coerenti, raccontando il presente più difficile, i temi dell’attualità, le crisi, le difficoltà, ma anche la voglia di vivere e di esserci lanciando messaggi di speranza.

Ma Nomadi 50+1 rappresenta anche un punto di svolta, infatti per la prima volta Cristiano Turato, nuova voce dal 2012, ha cantato brani storici arrangiati con nuove sonorità.

I biglietti sono disponibili alla biglietteria del Creberg Teatro di Bergamo, nei punti vendita del circuito Ticketone e online su www.ticketone.it.

1° settore 30 euro – 2° settore 25 euro -3° settore 20 euro, compresi i diritti di prevendita.

Informazioni Creberg Teatro: 035.343434


Sentieri Creativi, l’arte sale in quota

sentieri creativi 3Tornano anche nel 2015 i “Sentieri Creativi”, l’iniziativa pensata per giovani artisti in cui arti figurative e montagna si fondono ad alta quota in un linguaggio originale e inedito. Il concorso, ideato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Bergamo e con l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, giunge quest’anno alla sua quinta edizione e punta ancora una volta a coniugare la passione per le nostre montagne con la freschezza di linguaggio, l’originalità, la creatività tipica dei giovani.

L’obiettivo è ambizioso, ovvero realizzare un connubio tra giovani artisti e montagna con progetti artistici realizzati direttamente in quota, lungo i sentieri e all’interno dei rifugi delle Orobie bergamasche.

Anche quest’anno è confermata l’apertura al bando a tutti i giovani artisti (singoli o gruppi) residenti in Lombardia, con un’età compresa tra i 18 e 30 anni, cioè nati tra il 1985 e il 1997 (per i gruppi si calcola l’età media). Il concorso è aperto a due diverse tipologie di proposte artistiche: installazioni site-specific e mostre, opere d’arte figurativa. Per entrambe le sezioni il tema è libero, ma nella presentazione dei progetti i giovani artisti dovranno esplicitare il legame, anche simbolico, tra l’opera/mostra proposta e temi e peculiarità dell’ambiente montano. L’esposizione di opere e installazioni durerà per circa due mesi nel periodo compreso tra luglio e settembre.
Per ogni artista selezionato è previsto un premio di 800 euro, previo accertamento della regolare installazione dell’opera. Qualora l’esposizione raggruppi più artisti, l’importo verrà diviso tra gli stessi. È prevista per l’autunno 2015 la realizzazione di una mostra collettiva delle opere selezionate presso lo Spazio Polaresco. La stessa sarà corredata da un apposito catalogo.

sentieri creativi 2La candidatura dovrà pervenire entro il giorno 10 aprile 2015 alle ore 12.30 all’Ufficio Protocollo e Spedizioni (piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo) aperto dal lunedì al venerdì ore 08.30-12.30, pomeriggio 14.30-16.30, oppure per posta all’indirizzo “Comune di Bergamo Servizio Giovani, piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo, all’attenzione di Maddalena Bianchetti”.

La documentazione dovrà essere inserita in una busta chiusa non trasparente recante la dicitura “SENTIERI CREATIVI” e il nome del candidato.
Il bando è pubblicato sul sito www.giovani.bg.it

 


Giornate Fai di Primavera, Stezzano la fa da padrone

Villa Grumelli StezzanoSabato 21 e domenica 22 marzo va in scena il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali, un appuntamento che da anni dimostra la voglia di partecipazione e l’orgoglio di appartenere a una collettività che ama i luoghi in cui vive. Si tratta delle Giornate Fai di Primavera, giunte quest’anno alla 23ª edizione, che

rappresentano un momento importante di raccolta fondi, indispensabili per proseguire nell’opera di salvaguardia e recupero dello straordinario patrimonio culturale del nostro paese. Fondi che saranno impiegati per gli scopi statutari della Fondazione e in particolare per la manutenzione dei beni Fai aperti al pubblico.

La Delegazione di Bergamo offrirà anche quest’anno la possibilità a tutti gli iscritti Fai, e a ogni persona che ha a cuore il futuro del paesaggio e della cultura del nostro paese, di scoprire o riscoprire angoli del nostro territorio meno noti.

Il tema individuato per la 23° edizione è: “La campagna attorno alla città: ville padronali e luoghi di devozione”.

Ad essere stato scelto, più del singolo luogo, è stato un intero paese: Stezzano. Borgo alle porte della città, era il centro delle attività legate all’agricoltura di alcune delle famiglie aristocratiche di Bergamo, se non le più blasonate, di certo fra le più facoltose. Le loro ville dialogano magnificamente con il tessuto del piccolo centro storico e mostrano la capacità di costruire paesaggi urbani in armonia con l’ambiente circostante, di certo voluta e ricercata da committenti molto attenti.

Nell’anno dell’Expo, è parso opportuno cogliere l’occasione per richiamare l’attenzione sulla gestione delle aree periurbane, sulla loro storia agricola e su attività ormai scomparse come la bachicoltura, con il non troppo celato intendo di mostrare la bellezza di quanto è rimasto e che deve assolutamente essere preservato.

Quattro i luoghi da scoprire.

Villa Grumelli Pedrocca – Maffeis, una delle ville che segnano il volto di Stezzano. Si tratta di una villa di campagna, pur trovandosi nel pieno centro cittadino, realizzata nel XVIII secolo e trasformata nel corso dell’800. Alle spalle dell’edificio, oltre il giardino geometrico, si estendevano un tempo campi e filari di gelsi, a testimonianza dell’importanza della bachicoltura e della tessitura della seta, attività economiche fondamentali per i Grumelli Pedrocca, prima, e i Maffeis poi. La villa ospita oggi il Municipio e la sua facciata contribuisce a creare la quinta scenica di piazza Libertà: un interessante esempio di riuso pubblico di un edificio che per un paio di secoli era stato visto solo dall’esterno dagli stezzanesi.

Villa Caroli Zanchi si trova al limitare del centro storico di Stezzano, in direzione sud. Apparteneva a una famiglia di antica aristocrazia bergamasca ed era il fulcro delle loro attività agricole, con particolare attenzione alla coltivazione del mais e del gelso. Ancora una volta siamo in presenza di una casa di campagna, centro di interessi economici, ma anche luogo di villeggiatura, circondata da un grande parco. Edificata nel secondo quarto dell’800 ospita ricche decorazioni nelle sale a tema, e conserva l’originale scuderia. E’ stata oggetto di un recupero da parte di privati che l’ha salvata dall’abbandono.

Santuario della Madonna dei Campi, luogo di devozione per eccellenza degli stezzanesi e non solo. E’ parso naturale abbinarlo alle ville di campagna, stante la sua denominazione. Si tratta di uno scrigno d’arte, con opere che vanno dal ‘500 al ‘900, di autori quali Andrea Previtali, Gian Paolo Cavagna, Carlo Ceresa, Antonio Cifrondi Giulio Quaglio, Francesco Polazzo, Marco Olmo, Giuseppe Roncelli. Il Santuario, che sorgeva isolato in mezzo alla campagna, ricorda il legame fra fede e natura, e i riti, ormai dimenticati, che scandivano le stagioni dell’anno.

Non poteva però mancare l’apertura di un luogo nella città di Bergamo. Si tratta della Chiesa di Santa Grata in Columnellis in Città Alta. Il monastero benedettino femminile di clausura, menzionato in una permuta del 938 come di Santa Maria Vecchia, venne ufficialmente riconosciuto nel 1049. Soppresso due volte, venne riaperto nel 1817. L’attuale chiesa, consacrata nel ‘600, è luminosissima e ricoperta da una fitta decorazione a stucco. Fra le molte opere d’arte, la pala d’altare con la Madonna in gloria e santi, realizzata nel 1623 da Enea Salmeggia, con sullo sfondo uno scorcio di Bergamo nel ‘600.

Denso il calendario degli eventi: l’apertura sarà il 19 marzo, alle 20.30, al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano con il concerto, aperto a tutti, con musiche di Bach, Händel, Caldara, Scarlatti, Vivaldi, Alessandro Chiantoni, nell’ambito del progetto “FAImusica con noi”. A suonare l’organo (si tratta di un organo Bossi!), il flauto e a cantare da soprano saranno giovani musicisti.

Un altro appuntamento attende i visitatori di Villa Grumelli Pedrocca – Maffeis: due esibizioni musicali, sabato e domenica, abbinati ai tour delle 15 e delle 16, a cura degli allievi dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo Caroli di Stezzano. Nel percorso di visita sarà inoltre possibile ammirare la mostra fotografica “Stezzano la Storia” con immagini che mostrano come era e come è il paese. Chi domenica 22 marzo deciderà, invece, di scoprire Santa Grata in Columnellis potrà trattenersi alla conclusione delle visite per partecipare al Vespro ed alla Benedizione e ascoltare, dalle 16,45, le monache intonare il canto gregoriano. Nel percorso di visita della Villa Caroli Zanchi, all’interno delle scuderie, è inserita la Mostra sulla gelsibachicoltura in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo. Nella sola giornata di domenica 22 marzo, sempre durante la visita, sarà possibile assistere al “Ballo in costume” con la Compagnia “Società di danza Circolo Bergamasco” di Stezzano.

Le Giornate FAI di Primavera rappresentano anche un’ottima occasione per visitare l’unico bene FAI presente in provincia di Bergamo, il Mulino “Maurizio Gervasoni” di Baresi, a Roncobello in Valle Brembana.


Ferrario: “Folgorato dai quadri della Carrara”

CarraraUn film sull’Accademia Carrara, sul lavoro che ne precede e ne accompagna la riapertura del 23 aprile: nel maggio dello scorso anno Davide Ferrario, regista e scrittore cresciuto a Bergamo che da anni risiede a Torino, aveva annunciato di aver pronto un soggetto sulla celebre pinacoteca bergamasca, chiusa da quasi 7 anni per i lavori di restauro. Ora, a poche settimane dalla riapertura del più importante museo d’arte bergamasco, quel progetto ha preso corpo, divenendo un film vero e proprio.

Il film, realizzato con il supporto del Comune di Bergamo e dell’Accademia Carrara, è prodotto da Rossofuoco in associazione con Innowatio, azienda che opera a Bergamo nel campo del risparmio energetico, e Lab80 Film; sarà distribuito da Nexo Digital, azienda che ha distribuito recentemente numerosi film internazionali dedicati all’arte (tra i quali National Gallery di F. Wiseman, che ha aperto l’ultima edizione del Bergamo Film Meeting al teatro Sociale).

Eloquente il titolo: Every picture tells a story, ogni immagine racconta una storia. Partendo dal silenzio, dal vuoto del cantiere in restauro, Ferrario e la sua troupe hanno seguito il lavoro di “ricostruzione” della Carrara, entrando nei magazzini, nel caveau, riscoprendo i colori delle opere nel loro deposito temporaneo per poi seguirle nelle sale rinnovate fino al loro allestimento. Un lavoro emozionante, in grado di esprimere non solo il lavoro di ridefinizione degli spazi della Carrara, ma anche l’emozione della riscoperta dei capolavori che rendono la pinacoteca bergamasca una delle più interessanti e importanti in Italia, vero patrimonio della città di Bergamo.

“La Carrara è la perfetta metafora del carattere locale – spiega il regista Davide Ferrario -. Io che a Bergamo ho passato i primi quarant’anni della mia vita ho reagito nel modo più naturale per un regista: decidendo di farne un film. Finiremo le riprese non prima di giugno, contando in autunno di avere il film. In questo momento stiamo seguendo il paziente lavoro di allestimento delle sale. Ci sono quadri che ho studiato per mesi in fotografia e quando sono stati appesi mi hanno folgorato come se li vedessi per la prima volta. A riprova che non si può credere di conoscere la pittura solo perché la si è vista sui libri.”

“La Pinacoteca Carrara è un gioiello che la città ha tenuto a lungo chiuso nel suo scrigno – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – e che ora è venuto il momento di mostrare al mondo. Per questo ho sposato dal primo momento il progetto di Davide Ferrario. Un grande regista mette il suo talento al servizio della città, raccontando la riapertura della Pinacoteca – e le sue opere meravigliose – con un respiro internazionale, accreditato da un distributore prestigioso come Nexo. E’ la storia della rinascita dell’Accademia Carrara ma è anche, in un certo senso, la metafora di una città che solo di recente ha preso coscienza delle sue qualità e dell’opportunità di aprirsi ai visitatori italiani e stranieri. Dopo tanti anni di chiusura, Bergamo si aspetta molto dalla riapertura della Carrara. Il film di Ferrario, per il quale l’amministrazione comunale è grata ad Innowatio, ci consente di fissare questo momento straordinario e di portare lontano il suo messaggio di amore per la bellezza”.Carrara1

“Compito entusiasmante quello di raccontare un museo come l’Accademia Carrara – sostiene M. Cristina Rodeschini, responsabile Accademia Carrara e GAMeC -. Contano i suoi due secoli di vita, la qualità del patrimonio che conserva e l’idea che l’ha generata, così profondamente civile da vincere il tempo, qualsiasi difficoltà, appassionando chiunque la avvicini. Aristocratica per la sua eleganza, raffinata per le scelte dei collezionisti che l’hanno amata, riservata per la discrezione con cui sono stati compiuti gesti di grande generosità (l’ultimo è della scorsa settimana), la Carrara è una collezione di sorprese, palpitante per la misura umana che la rende unica, un tesoro di esperienze. Sono sicura che lo sguardo di Davide Ferrario riuscirà a restituire l’energia contagiosa che risiede nella prossima riapertura.”

“Il Gruppo Innowatio, – spiega l’amministratore delegato di Innowatio, Fabio Leoncini, fin dalla sua costituzione nel 2008, ha ricevuto un contributo e un sostegno fondamentale da parte del territorio bergamasco, generando un profondo senso di riconoscenza. Facciamo del nostro meglio per ricambiare la fiducia ricevuta investendo in iniziative sportive che coinvolgano i giovani, e ora anche nelle arti quali la pittura e il cinema, certi che l’educazione sportiva e la conoscenza dell’arte rappresentino un’imprescindibile condizione per costruire un futuro migliore.”

 


Il cortile della GAMeC “firmato” dai Maestri del Paesaggio

A introdurre la prima grande retrospettiva dedicata interamente a Jacopo Negretti, in arte Palma il Vecchio, pittore protagonista del rinascimento veneto originario di Serina sono i I Maestri del Paesaggio, la manifestazione che da ben quattro anni riunisce a Bergamo i più importanti maestri paesaggisti al mondo.

Ispirati dai capolavori del pittore esposti alla GAMeC, i maestri paesaggisti si sono cimentati in un esercizio di landscaping con colori, emozioni e sensazioni che fluiscono dalle tele per raggiungere lo spazio antistante alla galleria, ricreando una corte ricca di colore, sedute contornate da alberi, pannelli con macro dettagli delle opere e moltissime altre sorprese. A firmare il progetto, sono stati i maestri Peter Fink (art director), Lucia Nusiner (garden designer) e Maurizio Quargnale (light designer), già noti a Bergamo per aver ridisegnato la storica Piazza Vecchia trasformandola in uno splendido giardino a cielo aperto, con fascinose cromature verdi e rosa.