Un film sull’Accademia Carrara, sul lavoro che ne precede e ne accompagna la riapertura del 23 aprile: nel maggio dello scorso anno Davide Ferrario, regista e scrittore cresciuto a Bergamo che da anni risiede a Torino, aveva annunciato di aver pronto un soggetto sulla celebre pinacoteca bergamasca, chiusa da quasi 7 anni per i lavori di restauro. Ora, a poche settimane dalla riapertura del più importante museo d’arte bergamasco, quel progetto ha preso corpo, divenendo un film vero e proprio.
Il film, realizzato con il supporto del Comune di Bergamo e dell’Accademia Carrara, è prodotto da Rossofuoco in associazione con Innowatio, azienda che opera a Bergamo nel campo del risparmio energetico, e Lab80 Film; sarà distribuito da Nexo Digital, azienda che ha distribuito recentemente numerosi film internazionali dedicati all’arte (tra i quali National Gallery di F. Wiseman, che ha aperto l’ultima edizione del Bergamo Film Meeting al teatro Sociale).
Eloquente il titolo: Every picture tells a story, ogni immagine racconta una storia. Partendo dal silenzio, dal vuoto del cantiere in restauro, Ferrario e la sua troupe hanno seguito il lavoro di “ricostruzione” della Carrara, entrando nei magazzini, nel caveau, riscoprendo i colori delle opere nel loro deposito temporaneo per poi seguirle nelle sale rinnovate fino al loro allestimento. Un lavoro emozionante, in grado di esprimere non solo il lavoro di ridefinizione degli spazi della Carrara, ma anche l’emozione della riscoperta dei capolavori che rendono la pinacoteca bergamasca una delle più interessanti e importanti in Italia, vero patrimonio della città di Bergamo.
“La Carrara è la perfetta metafora del carattere locale – spiega il regista Davide Ferrario -. Io che a Bergamo ho passato i primi quarant’anni della mia vita ho reagito nel modo più naturale per un regista: decidendo di farne un film. Finiremo le riprese non prima di giugno, contando in autunno di avere il film. In questo momento stiamo seguendo il paziente lavoro di allestimento delle sale. Ci sono quadri che ho studiato per mesi in fotografia e quando sono stati appesi mi hanno folgorato come se li vedessi per la prima volta. A riprova che non si può credere di conoscere la pittura solo perché la si è vista sui libri.”
“La Pinacoteca Carrara è un gioiello che la città ha tenuto a lungo chiuso nel suo scrigno – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – e che ora è venuto il momento di mostrare al mondo. Per questo ho sposato dal primo momento il progetto di Davide Ferrario. Un grande regista mette il suo talento al servizio della città, raccontando la riapertura della Pinacoteca – e le sue opere meravigliose – con un respiro internazionale, accreditato da un distributore prestigioso come Nexo. E’ la storia della rinascita dell’Accademia Carrara ma è anche, in un certo senso, la metafora di una città che solo di recente ha preso coscienza delle sue qualità e dell’opportunità di aprirsi ai visitatori italiani e stranieri. Dopo tanti anni di chiusura, Bergamo si aspetta molto dalla riapertura della Carrara. Il film di Ferrario, per il quale l’amministrazione comunale è grata ad Innowatio, ci consente di fissare questo momento straordinario e di portare lontano il suo messaggio di amore per la bellezza”.
“Compito entusiasmante quello di raccontare un museo come l’Accademia Carrara – sostiene M. Cristina Rodeschini, responsabile Accademia Carrara e GAMeC -. Contano i suoi due secoli di vita, la qualità del patrimonio che conserva e l’idea che l’ha generata, così profondamente civile da vincere il tempo, qualsiasi difficoltà, appassionando chiunque la avvicini. Aristocratica per la sua eleganza, raffinata per le scelte dei collezionisti che l’hanno amata, riservata per la discrezione con cui sono stati compiuti gesti di grande generosità (l’ultimo è della scorsa settimana), la Carrara è una collezione di sorprese, palpitante per la misura umana che la rende unica, un tesoro di esperienze. Sono sicura che lo sguardo di Davide Ferrario riuscirà a restituire l’energia contagiosa che risiede nella prossima riapertura.”
“Il Gruppo Innowatio, – spiega l’amministratore delegato di Innowatio, Fabio Leoncini, fin dalla sua costituzione nel 2008, ha ricevuto un contributo e un sostegno fondamentale da parte del territorio bergamasco, generando un profondo senso di riconoscenza. Facciamo del nostro meglio per ricambiare la fiducia ricevuta investendo in iniziative sportive che coinvolgano i giovani, e ora anche nelle arti quali la pittura e il cinema, certi che l’educazione sportiva e la conoscenza dell’arte rappresentino un’imprescindibile condizione per costruire un futuro migliore.”