Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo, commenta con favore la proposta avanzata da Confcommercio e Anci per estendere la cedolare secca alle locazioni commerciali. I proprietari immobiliari potrebbero beneficiare di contratti agevolati nel caso affittino i negozi ad attività merceologicamente assenti individuate dalle amministrazioni comunali e riducano considerevolmente i canoni di locazione rispetto a quelli di mercato correnti.
«E’ un passaggio importante per fare rivivere le città e ricreare dei punti d’incontro specialmente in quei quartieri trasformati sempre più in dormitori. Purtroppo per rilanciare il commercio servono interventi ben più decisi. Ad ogni modo, nel caso la proposta venisse accolta, i risultati positivi non tarderanno ad arrivare come accade sempre quando vengono tradotte in pratica idee concrete ed efficaci come questa. La cedolare secca dovrebbe essere estesa però a tutte le attività commerciali, non solo a certi negozi e a determinate categorie merceologiche».
I canoni di locazione in questi anni si sono comunque già ridotti, eccezion fatta per il centro, dove gli affitti sono ormai insostenibili con i consumi al palo: “I contratti nelle zone più centrali non sono stati rivisti e per la maggior parte delle attività sono insostenibili, come mostrano chiusure eccellenti, con imprese storiche che si vedono costrette ad abbassare la saracinesca. Più che di agevolazioni sarebbe bene studiare tasse e canoni in base all’effettiva sostenibilità delle imposte. Molte imprese credono di poter far fronte ad un affitto elevato, ma in molti casi tra tasse e canoni alle stelle finiscono col reggere solo qualche anno o anche purtroppo solo alcuni mesi”.