Bergamo wi-fi “apre” la connessione
anche a 600 negozi della città

Un viaggio a Copenhagen può aprire la mente. Proprio la Danimarca, infatti, nota come la nazione più connessa d’Europa, è stata il modello a cui il vicesindaco Gianfranco Ceci, con delega alla Smart City-Innovazione, si è ispirato per dar vita a Bergamo wi-fi. Certo Palafrizzoni non è ancora in grado di raggiungere l’intera rete dei trasporti pubblici con i suoi hot-spot gratuiti, ma poco ci manca. Già, perché tra circa due mesi le 19 oasi telematiche presenti in città per la navigazione libera in internet diventeranno 22 con l'aggiunta di tre nuovi punti d’accesso wi-fi: piazza Matteotti, la stazione degli autobus e il tribunale di Bergamo, in collaborazione con l'Ordine degli avvocati.
“Ora il Comune intende estendere i luoghi di connessione gratuita coinvolgendo tutti coloro che vorranno aderire al progetto in un’ottica federata – spiega Ceci – della rete farà parte anche il distretto urbano del commercio nonché i singoli esercenti che, su richiesta, potranno dare al cliente la possibilità di navigare gratis nei loro bar e ristoranti ed allargare, di conseguenza, il raggio di azione di rete wi-fi a disposizione dei cittadini. Si tratta di un’iniziativa fondamentale per Bergamo, soprattutto in vista di tre obiettivi importanti come l’entrata nell’Unesco, l’Expo 2015 e la candidatura a città della cultura nel 2019”.
Gli operatori economici che aderiranno al progetto potranno quindi allestire, nelle loro sedi, infrastrutture wi-fi compatibili con la rete esistente, oppure consentire il roaming gratuito degli utenti appoggiandosi alla rete cittadina. A tale scopo, Tiscali e Internavigare, i due partner scelti da Palafrizzoni per la gestione di questa operazione, hanno pensato a un kit speciale dedicato ai 600 negozianti della città, con un prezzo base agevolato che parte da 14 euro al mese.
“Il progetto Bergamo wi-fi è nato nel 2010 dall’iniziativa BiblioLess del Comune di Bergamo e piazze wi-fi della Fondazione Bergamo nella Storia e Fondazione Famiglia Legler – dichiara Massimo Casanova, responsabile del settore Mobilità e trasporti, ecologia e ambiente del Comune di Bergamo –. In tali ambiti era stata avviata una sperimentazione per la navigazione internet gratuita in alcune biblioteche comunali  e in tre piazze cittadine. Nel corso del 2011 l’assessorato all’Innovazione tecnologica si è fatto carico della regia e del coordinamento dei due progetti, individuando nelle società Tiscali e lnternavigare i soggetti privati capaci, per i successivi 6 anni, di garantire la continuità del servizio nelle sei oasi telematiche già attivate e la realizzazione di nuove oasi con connettività internet gratuita 24 ore su 24 e 7 giorni su 7”.
Dal cellulare all’Ipad passando attraverso il più tradizionale computer portatile, la connessione senza fili rappresenta oggi un punto di contatto ormai imprescindibile per i bergamaschi. I numeri parlano da soli: il picco delle connessioni si è verificato a novembre 2012 con 24.000 accessi mentre si è navigato meno ad agosto (7.356). L’hot spot più gettonato è quello della biblioteca Tiraboschi: per studio o per lavoro, solo lo scorso aprile si sono collegate in questa zona 14.200 persone. Ricercate sono anche le oasi del Polaresco, della circoscrizione 2 mentre resta meno sfruttata quella di via Furietti, in corrispondenza della sede della prima circoscrizione.
I numeri
“Quando è partita questa avventura tre anni fa – spiega Andrea Aglani dell’area manager Tiscali – c’erano solo 700 utenti al mese, oggi sono triplicati. Dal 2011 a oggi alla Bergamo wi-fi si sono registrati 17mila utenti. Nel complesso, solo ad aprile 2013 ci sono stati 21.923 accessi e 3.735 utenti unici. In media ogni utente si collega cinque-sei volte al mese. Si nota che il giorno in cui internet è meno usato è la domenica. Quindi sono prevalentemente cittadini e lavoratori a usufruire di questo servizio, forse anche perché avevamo bisogno di aggiornare la piattaforma anche per i turisti che si appoggiano a gestori stranieri. Internet è un fenomeno in costante crescita e si coniuga con altre tecnologie in evoluzione come Skype, Viber o Wazzup. Credo che i tempi siano ormai maturi per una completa liberalizzazione dell’accesso da reti pubbliche condivise”.
La procedura è semplice: basta connettersi alla rete cittadina, registrarsi inserendo i propri dati e attendere un sms di conferma contenente la password. “Wi-fi è ormai entrato nella nostra mentalità – spiega Massimo Basile, direttore tecnico del progetto – la gente lo cerca ovunque vada senza bisogno di vedere la pubblicità in giro. Adesso con 22 oasi disponibili, il progetto parte davvero con un servizio sempre più aperto in grado di agevolare il flusso di nuove idee. Al Polaresco, per esempio, grazie a questa piattaforma, i ragazzi hanno organizzato dei gaming online. Abbiamo fatto del nostro meglio anche per snellire la parte hardware e aumentare la performance del sistema in caso di guasto e di manutenzione”.
Fino ad oggi la rete di Bergamo wi-fi contava 19 oasi telematiche in luoghi strategici della città. Alcune di queste sono in spazi aperti (piazza Vecchia, piazza Vittorio Veneto, piazza Mercato delle Scarpe, piazza della Libertà, Cortile Gamec, Lazzaretto, parco Suardi, Colle aperto), altre in spazi pubblici al coperto (palazzo Frizzoni, circoscrizioni 1 e 2, biblioteca Tiraboschi e Caversazzi, Museo civico di Scienze naturali), e altre ancora sono sia outdoor che indoor (Urban center e piazzale Alpini, chiostro San Francesco, Polaresco, centro sportivo Italcementi, centro di aggregazione giovanile Edoné).


San Pellegrino, un carnet di “assegni”
sostiene gli acquisti delle famiglie

Un blocchetto di assegni con buoni spesa, sconti e promozioni per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie del distretto Fontium et Mercatorum. Il distretto del commercio brembano, che unisce nel rilancio dei negozi di vicinato i comuni di San Pellegrino Terme, Serina, Oltre il Colle, Costa Serina, Bracca e Cornalba e le associazioni di categoria, tra cui l’Ascom, costituitosi in associazione con tanto di certificazione di qualità europea, ha inviato a casa di ogni famiglia residente nei comuni del distretto un blocchetto di carte-sconto. Un vero e proprio blocchetto di assegni, realizzato con il contributo di Ubi Banca Popolare di Bergamo e Radio Due Punto Zero, da presentare negli oltre cento punti vendita del territorio entro il 30 giugno. Su ogni buono–assegno è riportata la tipologia di sconti che ogni singolo commerciante ha deciso di proporre alle famiglie. L’utilizzo è facile ed immediato: non serve far altro che staccare un “assegno” ad ogni commerciante. L’iniziativa intende rilanciare i consumi nei negozi di fiducia attraverso carte da trasformare in euro sonanti di sconto nei negozi.
La Carta Sconti Famiglie abbraccia tutto l’universo possibile degli acquisti, dai negozi di alimentari (dal fruttivendolo al macellaio, dal supermercato alla macelleria, dalla gelateria alla pasticceria) all’hi-tech, dai negozi di abbigliamento e calzature a bar, ristoranti, pizzerie, birrifici e pub, dai negozi di arredamento e design ai fioristi, dall’autofficina alle farmacie, dal parrucchiere alla gioielleria, dall’ottica all’edicola, alla carto-libreria. Non mancano le adesioni di carrozzerie, ferramenta, tabaccherie, gommisti, lavanderie e artigiani specializzati in ogni campo, perfino nel restauro. Gli sconti vanno dal 3% per salire fino al 30%, con una media di tagli alle spese elevata, compresa tra il 15 e il 20%, senza contare che sono molte le attività a non indicare una soglia minima di acquisto. Fare shopping nel distretto consente, considerata l’ampia proposta commerciale che abbraccia ogni esigenza, di dare un taglio di diverse centinaia di euro alle spese familiari. «È un’iniziativa che unisce i comuni del distretto e che grazie al contributo di ogni singolo commerciante incentiva gli acquisti in tutta l’area – sottolinea Michele Pesenti, presidente dell’associazione del distretto Fontium et Mercatorum -. I riscontri finora sono più che positivi. L’iniziativa, partita ad aprile e che prosegue fino alla fine di giugno, sta finora dando ottimi risultati, con piena soddisfazione da parte dei commercianti, che riscontrano un incremento nelle vendite, e delle famiglie che abitano nel distretto, che approfittano degli sconti, che rappresentano un piccolo aiuto ed un segnale di attenzione, in questo momento difficile».
Il distretto ha in serbo altre iniziative per stimolare i consumi, purtroppo ai minimi storici: «Il modo migliore per aiutare il commercio e l’economia dei nostri paesi sta nell’aiuto e nel sostegno a chi lo vive, alle famiglie, ma anche ai giovani, i consumatori del futuro – continua Pesenti -. Un’iniziativa che lanceremo a breve, approvata dalla Regione, sarà legata ai giovani. Nei prossimi mesi distribuiremo a tutti i ragazzi residenti nell’area una carta vantaggi espressamente studiata per loro. L’iniziativa rappresenta un importante banco di prova per i negozi tradizionali ed un passo importante verso la rivitalizzazione dei nostri centri storici, attraverso l’invito a riscoprire grazie agli sconti l’intera offerta commerciale e di locali pubblici sotto casa». Quanto al regolamento, gli sconti della Carta non sono cumulabili con sconti o promozioni particolari già praticati dal commerciante (salvo diversa indicazione del negoziante stesso). Determinati prodotti quali farmaci con ricetta, articoli con prezzi imposti, giornali, libri, ricariche telefoniche, gratta e vinci ecc. non rientrano nelle promozioni della Carta Sconti.


Malvestiti: «Il nostro impegno
per il futuro del commercio»

Un commercio che si sta profondamente trasformando, attività affaticate anche da un corpo a corpo con le banche, un tessuto cittadino ridisegnato, in cui alcuni quartieri sono diventati tematici, con spazi per la movida e aree etniche. Molte sfide alle porte e grande desiderio di rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze.
È questo il quadro del terziario delineato nel corso dell’Assemblea annuale dell’Ascom, svoltasi lunedì scorso al Polo fieristico di Bergamo. Un’assemblea che è stata chiamata anche a rinnovare i vertici che guideranno l’associazione nei prossimi 4 anni e accompagneranno gli imprenditori del terziario a riconquistare quel ruolo di protagonisti dell’economia bergamasca, segnato dalla recente crisi.
«L’ambizione della nostra Associazione è quella di far tornare il commercio e il terziario protagonisti dell’economia del territorio e per questo che, negli ultimi anni, si sono messi in campo progetti e iniziative che hanno lo scopo di sostenere e rafforzare le imprese – afferma il presidente dell’Ascom, Paolo Malvestiti -. Ora la situazione chiede anche a noi di diventare propositivi, attraverso non solo una gestione efficiente ed efficace che ci consenta di consolidare ed accrescere il nostro rapporto con le Istituzioni, ma anche con l’ampliare e qualificare il legame con le imprese, con azioni intelligenti e coordinate. Per questo, dobbiamo essere in grado di coniugare conoscenza, competenza e competitività, chiavi di volta della nuova economia».
Conoscenza intesa proprio come capacità di percepire i bisogni, di leggere le dinamiche sociali prima ancora che si traducano in comportamenti di consumo, di comprendere l’evolversi degli stessi modelli culturali, di scoprire in quale direzione deve puntare il commercio del futuro. Una conoscenza che crea competenza, cioè capacità di trarre profitto e creare valore dall’interazione con il cliente, con i fornitori, con i collaboratori, con gli stessi concorrenti e con le nuove esigenze del mercato.
«Conoscenza e competenza che producono competitività – spiega Malvestiti -, i cui punti di forza sono i distretti e le reti del commercio, il sostegno ai Consorzi fidi, la condivisione tra pubblico e privato così da creare sviluppo, ricchezza ed occupazione, consentendo il principio della leale concorrenza tra le aziende nelle loro diversità».
In Assemblea il presidente Malvestiti ha tracciato le linee del commercio del futuro, ha rimarcato l’originalità di distretti del commercio, l’importanza del turismo, le novità che possono arriva da  Expo e, in chiusura, ha ricordato il ruolo di servizio e di tutela dell’Associazione.
Il commercio del futuro
Ci sono oggi abitudini e modelli comportamentali nuovi e diversi: c’è un ritorno al negozio di vicinato, una maggior attenzione agli acquisti che evita quelli di impulso, una grande disponibilità ad adeguarsi alle nuove condizioni. Si sviluppano piccole catene di negozi, l’attività commerciale tende a specializzarsi o a diversificarsi ed ad uscire da quell’anonimato che la rende meno competitiva. Si delinea così a poco a poco il commercio del futuro, costruito sulla base di tre pilastri: coerenza con i nuovi bisogni dei consumatori, tutela della libertà imprenditoriale in un ambito di corretta concorrenza tra operatori e sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della legalità.
Distretti del commercio
Un esempio concreto del processo di cambiamento è il consolidamento dei distretti urbani del commercio. Da quando nel 2008 la Regione ha iniziato a investire su questo modello, si sono creati 199 distretti, coinvolgendo più di 800 comuni. Nella provincia di Bergamo si contano 28 distretti per un totale di 120 comuni coinvolti e più di 10mila attività imprenditoriali. Ad inizio marzo è stato pubblicato il V° Bando “Distretti del commercio verso Expo 2015” con risorse messe a disposizione che ammontano complessivamente a oltre 1 milione.
Il ruolo del commercio risulta, tramite il distretto, modificato in senso sociale: da semplice momento di incontro tra venditore e consumatore dà origine ad un luogo dove trascorrere il proprio tempo libero, relazionarsi con gli altri utilizzando una serie di servizi integrati e vivere momenti di intrattenimento organizzati. Quindi il distretto non è solo un’aggregazione di imprese, ma una vera e propria rete dove attività commerciali e tempo libero contribuiscono a creare nuovi equilibri territoriali, economici e sociali. In conclusione il distretto commerciale dà un apporto concreto agli abitanti e a chi visita il territorio.
Il turismo
Negli ultimi anni si è creato un legame stretto tra i distretti del commercio e il turismo. L’Ascom ha la rappresentanza istituzionale del turismo all’interno della Camera di Commercio; quindi ha una responsabilità primaria nel contribuire a rendere efficace la leva del turismo per lo sviluppo dell’economia locale.
L’Expo 
L’Expo rappresenterà una grande occasione per il commercio, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello organizzativo, perché potrà stimolare le riflessioni sull'organizzazione territoriale. Expo, infatti, non dovrà essere una sporadica opportunità per il singolo, ma piuttosto la piattaforma di lancio di modelli commerciali integrati, di avanguardie imprenditoriali, di nuove collaborazioni tra pubblico e privato. Farà emergere le potenzialità dei territori e degli operatori, premiando quelle realtà che avranno colto e sviluppato al meglio le strategie distrettuali regionali.
I rapporti con le istituzioni
I distretti, il turismo, il commercio devono integrarsi con le pubbliche amministrazioni e le istituzioni del territorio.
Le relazioni di Ascom si intrecciano con Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio. Sul tema della viabilità, del lavoro, delle imposte sono nati confronti che hanno dato risultati vantaggiosi per gli imprenditori, come ad esempio l’alleggerimento dell’imposta di soggiorno, la riduzione dell’Imu per i negozi di vicinato, i contributi per l’apertura di nuovi esercizi nelle aree desertificate e le aperture serali nel mese di luglio.
In particolare con l’Ente Camerale l’attenzione è stata indirizzata ad agevolare e incrementare l’accesso al credito, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la formazione, grazie anche al contributo di Bergamo Sviluppo e di Promos.
Il ruolo di servizio dell’Associazione
Il ruolo di rappresentanza si accompagna a quello dei servizi a sostegno delle aziende associate. Le imprese apprezzano il lavoro svolto; in particolare per la funzionalità del contratto di lavoro, per l'azione di riequilibrio tra piccoli negozi e grande distribuzione, per il supporto prestato alle imprese nell'affrontare i temi locali, per la valorizzazione del turismo. Si sentono accompagnate nel loro lavoro e nell'affrontare le proprie difficoltà; per questo che accanto ai servizi tradizionali della tenuta della contabilità e dell’amministrazione del personale, Ascom nell’ultimo quadriennio ha sviluppato il settore una serie di servizi a sostegno della qualificazione delle imprese: dalla formazione, al sostegno alla nuova e giovane imprenditoria, dall’internazionalizzazione alle agevolazioni per il credito e per il consumo di energia e gas.
Infine per rispondere alla provocazione che lancia la sfida economica. l’Ascom a ottobre prenderà parte al Master in Europrogettazione per la Piccola e Media Impresa, un’iniziativa frutto della collaborazione tra Promoberg e il Centro Universitario di Formazione in Europrogettazione che ha come obiettivo quello di saper utilizzare e far fruttare le risorse dell'Unione Europea a favore del settore del commercio.


Udinese e Atalanta si sfidano
anche ai fornelli

Domenica 12 maggio Udinese e Atalanta scenderanno in campo per sfidarsi ai fornelli. Dopo il successo delle tappe precedenti, questa domenica torna la quattordicesima tappa del "Campionato italiano del gusto". Alle 13, infatti, la cucina dello Stadio Friuli di Udine ospiterà la sfida culinaria che anticiperà quella calcistica, tra Udinese e Atalanta.  Scenderanno in campo per il Friuli Venezia Giulia il Ristorante Rosenbar di Gorizia e per la Lombardia l'Accademia del Gusto di Bergamo. La squadra di casa con la chef Michela Fabbro preparerà "Piatto della Primavera".  La Lombardia guidata dallo chef Emanuele Poli sfiderà il Friuli Venezia Giulia proponendo il piatto: "Lombata di coniglio con farcia profumata al tartufo nero, con crema di polenta gialla e salsa Strachitunt". La squadra vincitrice sarà proclamata da una giuria composta da giornalisti, una rappresentanza di tifosi dell'Udinese e dell'Atalanta e da personalità varie che valuteranno la capacità di preparare al meglio la ricetta della loro tradizione locale.


Metalmeccanica, in quattro mesi
persi 640 posti nella Bergamasca

La crisi economica continua a ridurre i posti di lavoro nel settore metalmeccanico lombardo. Secondo i dati delle liste di mobilità compilate dai centri per l'impiego delle diverse province, nel primo quadrimestre del 2013 in tutta la Lombardia hanno perso il posto di lavoro quasi 3.100 metalmeccanici. Un numero che rappresenta il 18% circa in più dei posti persi nel primo quadrimestre del 2012, quando i licenziati erano arrivati a 2500 circa.
La provincia più colpita è quella di Milano, con 922 licenziamenti, il 30 per cento del totale. Seguono Bergamo (641, quasi il 21 % del totale), Brescia (362, il 12% circa del totale), Monza e Brianza (344, l'11% del totale). Questi i dati delle altre province: Como 41 licenziamenti, Cremona 48, Lecco 196, Lodi 24, Mantova 127, Pavia 169, Sondrio 10, Varese 189. “Siamo estremamente preoccupati perché il numero dei licenziamenti aumenta mese dopo mese – dice Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia -. L'emorragia di posti di lavoro continua senza che vengano attuati provvedimenti a sostegno delle imprese e dell'occupazione. Oramai siamo all'erosione del sistema industriale lombardo e al collasso dei posti di lavoro. Con alcune forze politiche presenti in Regione Lombardia stiamo facendo incontri e sollecitando interventi urgenti. In particolare chiediamo che vengano utilizzati maggiormente i contratti di solidarietà che permettono il mantenimento dei posti di lavoro. Da qui ai prossimi mesi – conclude Rota – rischiamo grossi problemi per quanto riguarda la tenuta sociale e l'aumento della povertà in una regione come la Lombardia che continua ad avere grandi potenzialità”.


Bergamo, nuovo crollo
della produzione

Segnali negativi per l’economia bergamasca. La Congiuntura economica, resa nota dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Bergamo, evidenzia che nei primi tre mesi del nuovo anno tutti i settori registrano una pensante caduta in termini di produzione, vendite, occupazione e consumi. I risultati confermano che la recessione continua: la produzione dell’industria bergamasca perde 2,3 punti nel trimestre e 4,5 punti rispetto al corrispondente periodo di un anno fa; nell’artigianato manifatturiero la caduta è ancora più pesante e sfiora i 10 punti nel trimestre e 7 nel confronto tendenziale; nel commercio il giro d’affari è in calo del 6,2% su base annua.
Le vendite dell’industria bergamasca sono in calo nei primi tre mesi dell’anno e, per la prima volta, la flessione del fatturato dall’estero è più marcata rispetto al fatturato interno, quest’ultimo in fase negativa da diversi trimestri. Gli ordini dal mercato nazionale continuano a calare ma anche la dinamica degli ordini esteri è in rallentamento a Bergamo su base trimestrale (e in flessione netta nel dato medio lombardo) e ben al di sotto dei livelli di un anno fa.
«Quel che sembra profilarsi nei dati dell’indagine – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Camera di Commercio – è un’attenuazione recente del contributo proveniente dai mercati internazionali e in specifico da quello europeo. L’area Euro nel suo complesso è in recessione e la situazione critica dei paesi dell’Europa mediterranea indebolisce l’interscambio commerciale e l’attività produttiva dei Paesi del Nord Europa. La stessa Germania, partner principale per molte aziende lombarde e bergamasche, sta registrando negli ultimi mesi un deterioramento dell’indice di fiducia delle imprese». Secondo il presidente causa di questa pesante flessione è dovuta anche alla difficile situazione politica che ha attraversato il Paese: «Alle conseguenze delle politiche di austerity adottate simultaneamente nei Paesi dell’eurozona e alle prospettive di stagnazione dell’economia europea si sono poi aggiunti, in misura difficilmente determinabile, gli effetti di un prolungato periodo di vuoto politico e istituzionale per il nostro Paese che non hanno certo contributo ad accrescere la fiducia di imprese e consumatori o ad incentivare investimenti e consumi».
Nell’industria spingono a limare al ribasso i prezzi dei prodotti finiti le difficoltà di mercato e il tendenziale rientro delle quotazioni delle materie prime.
Anche l’occupazione diminuisce, nonostante i primi tre mesi dell’anno siano un periodo stagionalmente propizio per le nuove assunzioni, e l’utilizzo effettivo della Cassa integrazione aumenta sia nell’industria che nell’artigianato.
«Le prospettive prevalentemente negative sul prossimo trimestre, le difficoltà sul versante occupazionale e la compressione del reddito disponibile – commenta Malvestiti – continuano a deprimere i consumi»
Il commercio al dettaglio risente pesantemente della situazione: il giro d’affari è in calo a Bergamo su base annua del 6,2 per cento (e del tutto simile è il dato dell’intera Lombardia): -9,3 per cento nel comparto alimentare, -9,5 per cento nel non alimentare e -2,2 per cento nel commercio non specializzato. Il 60 per cento delle imprese che vendono al dettaglio accusa perdite importanti di fatturato. E gli addetti del commercio bergamasco calano, anche se meno rispetto al dato medio regionale.
Il fatturato medio nei servizi è in calo su base annua del 4,2 per cento, poco meno rispetto al dato medio regionale, ma con una flessione superiore ai 10 punti nei servizi alle persone, cali di oltre 4 punti per i servizi di ristorazione e i servizi alle imprese e una più moderata riduzione, inferiore ai 2 punti percentuali, nel commercio all’ingrosso. Spunto positivo per l’occupazione che cresce nei servizi a Bergamo nonostante un complessivo arretramento a livello regionale.
Infine nell’edilizia il giro d’affari resta molto negativo (-7,8 su base annua) anche se non in peggioramento. Peggiorano però le aspettative delle imprese.


Ascom, tre leve per ridare
slancio al commercio

Conoscenza, competenza e competitività. Sono queste le tre leve su cui l’Ascom punterà nei prossimi anni e sulle quali sarà chiamata a confrontarsi e a lavorare. I tre temi saranno i punti cardine della relazione del presidente Paolo Malvestiti alla prossima assemblea dell’Associazione commercianti in programma per lunedì 13 maggio, alle 15, nella Sala Caravaggio del Polo Fieristico di Bergamo.
Sarà un momento di confronto sul delicato momento che il terziario sta vivendo, ma anche di passaggio e rinnovamento, in quanto i soci dell’Ascom saranno chiamati ad eleggere il Consiglio direttivo dell’Associazione, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.
L’Assemblea avrà all’ordine del giorno la relazione del presidente, l’esame e l’approvazione del bilancio 2012, la nomina dei revisori dei conti e dei probiviri e la nomina del Consiglio direttivo. Al termine sarà consegnato il distintivo d’oro dell’ Ascom ai presidenti di categoria uscenti: Giuseppe Capurro, Ettore Coffetti, Nuccio Longhi, Riccardo Martinelli, Gabriele Previtali, Renato Rodigari, Paolo Rossi e Angelo Zibetti.
Nella sua relazione di apertura il presidente Malvestiti traccerà un quadro della difficile situazione del settore del terziario, poi passerà ad analizzare quale è il compito e il contributo che l’associazione di categoria può offrire al sistema, per arrivare a delineare quali sono i tratti del commercio del futuro, che ha come punti di appoggio i distretti del commercio, il legame con il turismo e l’Expo del 2015, evento importante dal punto di vista economico e organizzativo. Il presidente metterà in luce come sia fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento del terziario il ruolo di rappresentanza e di tutela che svolge l’Associazione, in particolare nei rapporti con le istituzioni del territorio, Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio. E accanto al ruolo di rappresentanza Malvestiti rimarcherà il valore dei servizi che Ascom offre a sostegno delle imprese associate, in particolare sui temi amministrativi, fiscali, di contabilità, dell’area lavoro, della formazione, a sostegno al credito e reperimento fondi europei.
«Stiamo vivendo un momento molto particolare. E’ da anni che non ci toccava  una crisi così duratura e che prende tutti i livelli e gli aspetti della nostra economia – afferma il presidente Malvestiti -. Questo è un momento critico sotto il profilo politico, economico e sociale. Mentre noi abbiamo bisogno di riconquistare speranza e fiducia. Il compito di un’associazione come la nostra è quella di individuare insieme ai nostri imprenditori quali sono i nuovi i bisogni e leggerne le dinamiche sociali prima ancora che si traducano in comportamenti di consumo. Di scoprire insieme dove punta il commercio del futuro e di conseguenza attrezzarci per affrontare quanto il nuovo mercato ci chiede. Per questo è fondamentale coniugare conoscenza, competenza e competitività e affrontare senza timore le novità che ci vengono incontro».
Il momento centrale dell’Assemblea rimarrà l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Per arrivare alle nomine dei vertici dell’Associazione, nei mesi scorsi si sono susseguite le assemblee delle categorie merceologiche che hanno portato alla nomina o conferma dei rispettivi presidente. Nei giorni scorsi il Consiglio delle categorie e il Consiglio direttivo dell’Ascom, in seduta congiunta, hanno candidato 18 presidenti, 11 dei quali saranno eletti durante l’assemblea generale del 13 maggio ed entreranno a far parte del nuovo Direttivo. Dopo l’assemblea, prima della fine di maggio, il Direttivo neo eletto, nel quale entreranno a far parte fino ad un massimo di altri tre membri cooptati, si riunirà per eleggere il presidente.

I numeri
Oltre 22mila le imprese del terziario
“Resta alto il sacrificio degli imprenditori”

Sono 22.031 le imprese del terziario attive nella provincia di Bergamo: 3.728 nel settore della ristorazione e somministrazione; 8.122 nei servizi; 2.861 nel commercio alimentare e 7.320 nel commercio non alimentare. Il settore sostanzialmente tiene, in quanto il calo dal 2011 è al quanto lieve, dello 0,1%. Nel 2011 le imprese registrate in Camera di Commercio risultavano essere 22.050. Nell’ultimo anno il calo più sostanziale è stato nella somministrazione con un -2,2%, seguito dai servizi -1,4% e dal commercio alimentare -1,3%. Mentre il commercio non alimentare ha avuto una ripersa del 3,1%. Se ci addentriamo nello spaccato della città ci si accorge che il calo più consistente ha riguardato il commercio non alimentare con un -2,57%, seguito dai servizi -0,86 e dalla somministrazione e ricettività -0,70; mentre il commercio non alimentare è stabile 0,18%.
«Il 2012, e questi primi mesi del 2013, sono stati terribili per i consumatori, le famiglie, i lavoratori e per le imprese. Sono stati mesi che non ci hanno permesso di recuperare le perdite già accumulate nel 2011. Nonostante questa fatica, il numero delle imprese del terziario rimane stabile, dal 2011 al 2012 si è avuta una flessione dello 0,1% e ora si attestano sulle 22.031unità. La tenuta del sistema nell’ultimo anno è il risultato dei grandi sacrifici che i nostri imprenditori stanno affrontano; sono molti coloro che immettono risparmi personali nelle loro attività per resistere e non abbassare per sempre la saracinesca» spiega Malvestiti.
Negli ultimi cinque anni il commercio ha avuto una flessione del 5%. Gli anni più critici che hanno registrato il calo più significativo di attività è stata tra il 2009 e il 2010, anno in cui il terziario ha toccato cifra 21.992.


Dal tennis ai videogiochi, le imprese
creative bergamasche mettono il turbo

Sono moltissimi i giovani bergamaschi che scelgono di dar sfogo alle proprie passioni e competenze inventandosi un lavoro creativo. Una scelta quasi obbligata visto che oggi il tasso di disoccupazione a Bergamo è al 7 per cento con una media di mille licenziati al mese in provincia. In un’economia in recessione, quindi, fare affari è ancora possibile, basta avere l’idea giusta. Intraprendenza, creatività, entusiasmo sono doti fondamentali, ma quando si avvia da zero una nuova avventura, il rischio è sempre in agguato. In questi ultimi 12 anni, l’Incubatore d’impresa, finanziato dalla Camera di commercio di Bergamo e coordinato da Bergamo Sviluppo, ha cercato di supportare le idee più vincenti, offrendo ai giovani servizi logistici e di consulenza utili per sostenere le fasi di costituzione di un progetto. Alcune di queste idee vincenti sono state esposte al pubblico la scorsa settimana,  all’interno della 54esima Fiera dei Librai, durante l’incontro “Cambio vita e mi metto in proprio”, un titolo emblematico dedicato a tutti coloro che hanno individuato nella scelta imprenditoriale un’alternativa al lavoro dipendente.
Sempre più spesso le professioni emergenti seguono la strada del web. Le nuove tecnologie hanno ad esempio fatto da volano a http://www.oratennis.it, la piattaforma on line dedicata al mondo del tennis. “Con questo sito ho cercato di facilitare l’incontro tra il circolo di tennis e i tennisti – spiega l’ideatore Giordano Giuliani – le difficoltà principali di chi ama questo sport sono due: trovare un campo libero e un compagno con cui giocare. OraTennis permette a tutti di ricercare il campo più vicino, verificandone la disponibilità, visionare i tabelloni e soprattutto effettuare la prenotazione all’istante. Si crea, inoltre, una comunità di tennisti in cui è possibile per gli utenti conoscersi e organizzare partite. Abbiamo oltre 1.800 iscritti registrati con oltre 4mila prenotazioni al mese. Fondamentale è stato il supporto dell’incubatore d’impresa che mi ha fornito spunti per migliorare la mia attività sia a livello grafico che di marketing attraverso dei corsi di formazione. Inoltre, grazie agli spazi messi a disposizione dall’incubatore, ho un posto professionale dove ricevere i clienti”.
L'Incubatore ha sede nel Centro formativo per la creazione d'impresa di Bergamo Sviluppo in via Legler a Brembate Sopra e attualmente ospita 15 progetti di lavoro autonomo. Tra questi spicca anche l’idea di Dario Maffioli e Giorgio Colombari. Insieme questi due ragazzi hanno dato vita a una sorta di Groupon orobico, ma con una marcia in più. Grazie al loro portale, http://www.scontamelo.it, si possono stampare coupon che permettono agli utenti di accedere a offerte giornaliere di buoni esclusivi utilizzabili in negozi, servizi e attività, locali e nazionali. “All’interno dell’incubatore – spiega Colombari – abbiamo conosciuto Giorgio Ghisalberti, un informatico che ci ha aiutato nella creazione di scontamelo.it. La novità è che per accedere ai servizi presenti sul nostro sito non serve la carta di credito. Basta prenotare il coupon gratuitamente, stamparlo e utilizzarlo nel punto vendita. Bustine contenenti i nostri buoni sconto si possono ritirare anche in una sessantina di bar di Bergamo. Sono molte le attività commerciali che ci contattano ogni giorno per entrare a far parte delle nostre promozioni. Il vantaggio per il commerciante è che non gli viene richiesta nessuna percentuale fissa e ha una presenza di 30 giorni online con il suo prodotto. Da questo mese copriamo anche la zona di Bologna e presto arriveremo anche a Treviglio”.
Fare affari nell’universo ludico dei videogiochi è infine l’obiettivo di http://www.bergame.eu, una giovane azienda che ricerca, sviluppa e commercializza videogame per la rete e per i telefonini. “La nostra missione – raccontano i due ventenni Francesco Cortesi e Giorgio Olivas Martinez – è fare videogiochi in Italia, ma dobbiamo farli bene. Vogliamo creare prodotti videoludici in grado di competere a livello europeo e internazionale. Siamo giovani, ambiziosi, competenti e determinati ma consapevoli che prima di arrivare in alto c'è ancora molta strada da fare, tanto è vero che all’inizio l’incubatore di impresa ci aveva respinto. Adesso abbiamo capito che da soli non saremmo andati da nessuna parte. Abbiamo seguito i preziosi consigli di Bergamo Sviluppo e quando avremo i fondi costituiremo una vera e propria azienda”.


Città alta diventa “capitale” dalla magia

Gli appassionati se ne saranno già resi conto. Da qualche anno a questa parte Bergamo ha riscoperto la magia. Nel senso degli spettacoli di illusionismo e prestidigitazione. Un genere che sembrava relegato alle feste dei bambini, alle convention aziendali e all’animazione turistica e che invece – il pubblico lo ha confermato – continua ad affascinare tutte le generazioni, che si tratti di numeri dal grande impatto scenico o di sorprendente abilità nelle manipolazioni, di uno stile ironico e irriverente oppure tecnologico o, ancora, poetico. Ben prima che il talent show “La grande magia” riportasse l’attenzione del pubblico televisivo sui maghi – quelli affermati ed i giovani in cerca di successo -, Bergamo aveva già apprezzato artisti come David Cats, che ha fatto sparire dal palco del Donizetti un aereo, e visto sfilare, al Creberg Teatro, Raul Cremona, erede dei grandi affabulatori, Erix Logan che ha “infilzato” la collaboratrice su una maxi forbice, il trasformismo di Arturo Brachetti, solo per citare i più noti. A suggellare lo speciale feeling della città con bacchette e mazzi di carte la presenza di 180 maghi in sala, lo scorso marzo, ad assistere allo spettacolo di Silvan, indiscusso ambasciatore dell’arte magica italiana nel mondo.
Ora a questo percorso di aggiunge una nuova tappa. Un “Festival della magia” in tre giornate, il 17, 18 e 19 maggio al Teatro Sociale in Città alta, firmato dalla Promoberg, come le altre iniziative sin qui realizzate lungo il filone magico. «Si tratta di un nuovo evento – spiega il segretario generale Luigi Trigona – che, grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, proponiamo in uno scenario prezioso e quanto mai adatto per questo genere come il Teatro Sociale. È un’occasione per presentare modi diversi di fare magia». Si comincia con quella classica di Aurelio Paviato, capace stupire con gli attrezzi più tradizionali come carte, cerchi, corde. Si prosegue, il sabato, con Erix Logan, al secolo Enrico Del Buono, bresciano, considerato tra gli illusionisti più creativi del momento, per concludere domenica pomeriggio con un programma a più mani pensato soprattutto per le famiglie e i bambini, con il mago Fax, il clown Trallallà, le colombe di Bruno Negrini e le singolari performance di Diego Allegri con le ombre cinesi.
«Quando la Promoberg ha ricevuto l’incarico della gestione del Creberg Teatro – ricorda Trigona – ha pensato di dare alla programmazione un taglio popolare, ossia accessibile a tutti, ma di eccellenza, con una proposta più ampia e differenziata rispetto al teatro Donizetti, sede d’elezione per la prosa e la musica classica. Una scelta coerente con la filosofia delle iniziative fieristiche stesse, che non vogliono entrare in competizione con i grandi poli espositivi ma coltivare nicchie di qualità che caratterizzino l’offerta. La magia rientra pienamente in una visione di questo tipo, si tratta infatti di un’arte capace di conquistare il pubblico e al contempo è qualcosa di singolare che può rendere Bergamo attrattiva».
Una scelta lungimirante, a giudicare dal rinnovato interesse che l’illusionismo sta vivendo. «Possiamo dire di avere anticipato i tempi – ammette il segretario generale -, inaugurando il filone cinque anni fa. I motivi della riscoperta? Si può anche pensare che in momenti di difficoltà come questi le persone abbiano più voglia di lasciarsi andare al sogno, allo stupore. Il giochi di prestigio creano meraviglia, ma non dimentichiamo che sono anche espressione di bellezza, creatività, preparazione e professionalità degli artisti».
Trigona ne parla con cognizione di causa, oltre che con passione, visto che si diletta personalmente nei giochi di prestigio, «bei ricordi d’infanzia che ho recuperato con piacere in età matura» e che, si può dire, ha quindi pensato di condividere con la città. «Un limite allo sviluppo degli spettacoli di magia – spiega – è la riservatezza. Si tratta di un’arte legata al segreto, coltivata in ambito specialistico, un discorso tra maghi. Ma ora qualcosa si sta muovendo. Anche a Bergamo, ad esempio, è nato un circolo magico che speriamo possa crescere, mentre a livello nazionale tanti giovani si stanno proponendo alla ribalta. C’è, insomma, un vivaio che può dare nuova energia al settore, mentre la tecnologia sta contribuendo a rinnovare e rendere sempre più affascinanti le illusioni».
Anche se al fondo deve sempre esserci il desiderio di lasciarsi meravigliare… «Per godersi uno spettacolo non bisogna ingaggiare una sfida con l’illusionista per scoprire il trucco, quello si sa che c’è, non è un mistero – precisa -. Il gusto vero è accettare che, in quel momento, con la magia l’impossibile diventa possibile».

IL PROGRAMMA
Venerdì 17 maggio, ore 21“L’arte delle meraviglie”
Aurelio Paviato, campione del mondo di “close-up magic”, propone uno spettacolo erede dello “stile europeo” della magia, senza effetti speciali se non la grande abilità nel “giocare” con gli attrezzi più classici e con l’attenzione degli spettatori.

Sabato 18 maggio – ore 21“Il grande illusionismo”
Erix Logan si è formato in Canada, patria del nuovo circo, ed è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi illusionisti del momento. È protagonista di uno spettacolo magico sfavillante in stile Las Vegas, che parte dagli occhi per arrivare al cuore e alla mente.

Domenica 19 maggio – ore 16 “La magia per grandi e piccini”
Uno spettacolo per tutta la famiglia che vede alternarsi in scena quattro artisti: Bruno Negrini, con il fascino senza tempo dei giochi con le colombe, Diego Allegri, che esplora le possibilità delle ombre cinesi, il Mago Fax, allievo del decano dei prestigiatori italiani Piero Pozzi (Mago Karton), e il clown Trallallà.

Prevendita dei biglietti al Teatro Donizetti, al Creberg Teatro e alla Fiera di Bergamo


Cinque domande
sulla città.
I quartieri interrogano
i politici.
Risposte in tre minuti

Sabato 11 maggio all’auditorium di piazza della Libertà, dalle 14.30 alle 17.30, il Coordinamento dei Comitati di quartiere di Bergamo organizza il convegno “I partiti rispondono ai quartieri”, pensato come prima occasione di confronto su argomenti e scelte che disegneranno la città futura dopo le elezioni amministrative del prossimo anno. L’incontro sarà strutturato in cinque domande su argomenti “caldi” selezionate fra la decina che i vari Comitati e Associazioni di quartiere hanno sviluppato nel corso di una serie di riunioni preparatorie.
Ad ogni quesito risponderanno a rotazione tutti i rappresentanti dei partiti invitati (Pdl, Pd, Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Sel) con un tempo di risposta di massimo tre minuti per ogni rappresentante (l’ordine degli interventi sarà sorteggiato per la prima domanda e a rotazione sulle domande successive). Alla fine del quinto giro sarà posta una sesta domanda sulla “partecipazione”, per conoscere quale progetto e quali strumenti i partiti intendono mettere a disposizione dei cittadini perché possano partecipare in modo informato alle scelte della futura amministrazione. Moderatrice sarà Susanna Pesenti. Al termine ci sarà spazio anche per il dibattito con il pubblico in sala. Gli interventi (videoripresi) e il testo scritto con tutte le risposte alle domande proposte saranno pubblicati sulla pagina facebook e sul sito del Coordinamento dei Comitati (http://www.comitatiquartierebergamo.it).
Dopo il primo convegno, nel maggio 2012, occasione di presentazione ufficiale del Coordinamento dei Comitati e per una riflessione sui destini dell’area di largo Barozzi, questo è il secondo appuntamento pubblico dei quartieri con la città. Nei mesi scorsi il Coordinamento – che rappresenta oggi una decina di Associazioni, Comitati e Gruppi di quartiere – si è riunito periodicamente, ha condiviso e approfondito tematiche comuni e prodotto documenti e proposte all’Amministrazione (sul Parco agricolo ecologico, sul Piano Urbano del traffico).